“Islamofobia” e critica dell’islam

Nathan Lean, redattore capo del network Aslan Media dedicato alle notizie dal Medio Oriente, attacca gli esponenti del new atheism Richard Dawkins, Sam Harris e Christopher Hitchens accusandoli di “islamofobia”. L’attentato terroristico alle Torri Gemelle ha fornito l’occasione a questi intellettuali di criticare anche l’islam. “I nuovi atei si sono uniti al coro crescente gli odiatori di islamici”, scrive, “mettendo insieme la loro repulsione per la religione in generale con un avversione particolare per l’islam”. La critica alla religione sarebbe “scivolata senza soluzione di continuità in xenofobia verso l’immigrazione islamica o la pratica del velo”, portando a generalizzazioni e un accanimento ritenuti razzisti, nonché alla difesa sperticata di Israele. E Lean prende come esempi le espressioni usate da Sam Harris nel suo Lettera a una nazione cristiana, che accosta alle “chiacchiere pseudo psicologiche” di Pamela Geller, nota blogger della destra statunitense.

Anche vari tweet e dichiarazioni di Dawkins vengono presi di mira. Come quando sostiene che l’islam è “oggi la più grande forza del male” e scrive di non poter citare di preciso il Corano perché non l’ha letto, e di non aver bisogno di leggerlo per criticarlo come di “non aver bisogno di leggere il Mein Kampf per avere un’opinione sul nazismo”. In occasione di un dibattito organizzato da un gruppo islamico presso l’University College di Londra con il fisico Laurence Krauss, in cui donne e uomini sono stati divisi per i posti a sedere, Dawkins aveva parlato di “apartheid sessuale”. Lent accosta Dawkins a Geert Wilders, leader dell’ultra-destra olandese anti-islam. “Non è razionale o illuminante o ‘free thinking’ e nemmeno intelligente. È opportunismo”, conclude accusandoli di flirtare con i peggiori islamofobi, gli stessi che magari criticano la militanza atea.

La critica dei commentatori filo-islamici (e filo-arabi) ai nuovi atei si fa politica. Murtaza Hussain, redattore per Al Jazeera, rincara la dose, accostando le critiche del new atheism all’islam al “razzismo scientifico” di Christopher Meiners. Salto un po’ azzardato, visto che si tratta di uno scrittore della fine del Settecento, sostenitore del poligenismo tra bianchi e neri ben prima della formulazione della teoria evolutiva. L’accusa rivolta a Dawkins, Hitchens e in particolare Harris è di dipingere gli islamici come “barbari” e di giustificare la tortura e gli attacchi contro i musulmani. L’islam, ci tiene a precisare, non è una razza: ma nessuno di quelli che vengono chiamati in causa lo ha sostenuto, né potrebbe farlo.

Gleen Greenwald, giornalista statunitense liberal che scrive sul Guardian, approva il commento di Hussain e con un tweet parla di “bigotteria” dei “nuovi atei”. Greenwald e Harris hanno uno scambio di email, che il primo commenta ribadendo di essere d’accordo con la tesi generale espressa su Al Jazeera e su Salon secondo cui gli intellettuali atei “hanno flirtato con, a volte abbracciandolo vigorosamente, una animosità anti-islamica irrazionale”. Ma ci tiene a precisare, viste le polemiche su internet, di non averlo mai accusato di “razzismo”, “ma piuttosto che lui e altri come lui buttano fuori e promuovono l’islamofobia sotto forma di ateismo razionale”. Greenwald contesta a Harris l’accanimento troppo in generale verso i musulmani. In particolare l’aver giustificato in casi estremi la tecnica del water-boarding per i terroristi, per aver preso le parti degli israeliani contro i palestinesi sostenendo che i primi cercano di evitare l’uccisione di civili mentre gli islamici intenzionalmente colpiscono la popolazione, fino alla proposta di schedatura (profiling) per i musulmani o che potrebbero apparire tali (tra cui metteva egli stesso) al fine di migliorare la sicurezza negli aeroporti. Schiacciare i nuovi atei su posizioni di destra filo-americana e anti-islamica d’altronde è una caricatura: a dire il vero esistono anche intellettuali non credenti che anzi si caratterizzano per posizioni opposte, fortemente critiche verso Israele e Usa, come Piergiorgio Odifreddi, solo per citare un caso italiano.

Harris con queste posizioni ha suscitato un vespaio. Lui stesso ha criticato i liberal giudicandoli troppo soft verso i musulmani integralisti, venendo per contro accusato di coprire il militarismo statunitense e israeliano e di essere su posizioni neocon. Lo scrittore americano ha risposto alle contestazioni, ritenendo che il suo pensiero e le sue affermazioni siano state distorte nella vis polemica. Non si può negare che proprio Harris, come gli altri new atheists, abbia spesso criticato il cristianesimo dedicandogli interi libri, senza dover affrontare tutte queste reazioni dai commentatori liberali e di sinistra. Inoltre Harris ha spesso rivendicato il diritto di critica nei confronti dell’islam, denunciando come sia facile bollare qualunque affermazione di questo tipo come “islamofoba”. E ha difeso chi, come Ayaan Hirsi Ali, ha lottato contro la sopraffazione su base religiosa e per i diritti delle donne. Ma di certo sbaglia Harris nel sostenere il profiling su base religiosa. E nell’alimentare astio e incomprensioni a colpi di tweet, con l’aiuto di Dawkins.

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Si parla molto tra siti e blog di questa polemica. Robbi Bensinguer, già attivo nella Secular Alliance, fa notare come le stesse citazioni di Harris siano state riportate in maniera non corretta e accusa Greenwald e soprattutto Hussain di disonestà intellettuale. E contesta in un altro post proprio la definizione di “islamofobia”, spesso usata in maniera strumentale. Anche il biologo Jerry Coyne difende Harris, e partendo proprio dall’attualità: l’imponente manifestazione a Dhaka, in Bangladesh, in cui centinaia di migliaia di islamisti sono scese in piazza chiedendo la repressione e la condanna a morte per i blogger “atei”, accusati di aver offeso l’islam. Questione che abbiamo trattato, scrivendo al governo italiano, alle associazioni islamiche in Italia e lanciando una petizione. Anche l’Iheu ha lanciato un appello e invitato alla mobilitazione internazionale.

“È inimmaginabile”, scrive Coyne, che raduni di massa in cui si chiede l’impiccagione dei dissidenti raccolgano gli aderenti di altre religioni o che tali pretese arrivino da cristiani integralisti. La retorica contro il “colonialismo” occidentale che subiscono i popoli islamici non regge, sostiene, di fronte a situazioni del genere: in cui ci sono masse di estremisti islamici che minacciano all’interno di un paese a maggioranza musulmana una minoranza laica autoctona, o che si scagliano contro chi osa abbandonare l’islam. Coyne nota come le critiche all’islamofobia che gli viene attribuita — tale e quale per Dawkins, Harris e Hitchens — provengano anche da atei o laici. Commentatori che si fanno pochi problemi quando questi stessi polemisti criticano con forza il cristianesimo o la Chiesa cattolica, ma saltano sulla sedia quando si parla di islam affibbiando l’etichetta di “islamofobia”. Tra certi scettici esiste un “doppio standard”, sebbene gli integralisti islamici siano oggi molto più feroci e “in generale si comportino molto peggio rispetto agli aderenti di altre fedi”. Coyne respinge al mittente le critiche di “razzismo”, rivendicando il diritto di critica verso “una religione i cui principi sono anti-democratici, anti-gay, contro le donne, contro la libertà di pensiero e i cui aderenti vogliono imporre la loro moralità basata sulla religione al resto di noi”.

Coyne precisa che il cristianesimo e altre religioni hanno diffuso molta violenza, ma quella dell’islam dà effetti nefasti tuttora. “Ci sono poche teocrazie cristiane oggi, ma molte islamiche”, aggiunge, “vi sfido a leggere il Corano e a sostenere che non è un libro scritto per ispirare odio e divisione. L’ho letto. Non c’è niente del genere nel buddhismo, o anche nella Bibbia, che può eguagliarlo”. I musulmani moderati di certo esistono, riconosce, ma non si manifestano e le poche voci vengono intimidite proprio dagli estremisti, che tengono banco: “dove sono le centinaia di migliaia che protestano per la fatwa a Rushdie, o per le minacce di morte per i blogger laici?”.

È sbagliato forse usare il termine islamofobia per ogni tipo di critica alla religione islamica, come fa notare un interessante articolo scritto a quattro mani da un attivista laico canadese, Jackson Doughart, e uno studente che vive in Iraq, Faisal Saeed al-Mutar. Anche perché è specchio di un irrigidimento dell’islam, che appare incapace di accettare la libera discussione sulla fede e relative critiche come accade in Occidente. L’influenza di termini come “blasfemia” e “islamofobia” finisce per fare il gioco del fondamentalismo e toglie dignità proprio ai credenti musulmani. Infatti risponde alla logica dell’integralismo religioso, che pretende di “infantilizzare” i propri aderenti “convincendoli che il pensiero critico, specialmente su materie di fede, è immorale”. A questo atteggiamento islamista ne corrisponde un altro da parte occidentale, ovvero ritenere che gli islamici “non siano abbastanza maturi da gestire le critiche alle proprie credenze predilette” e che “le loro sottoculture siano riducibili a testi e pratiche arcaiche”.

L’etichetta di islamofobia, in sé non necessariamente sbagliata, sta diventando una copertura per zittire ogni critica all’islam, tant’è che viene contestata da più parti. Così come la cristianofobia nasconde ormai il vittimismo cristiano. Secondo Coyne la difesa a spada tratta dell’islam in Occidente nasconde anche una tendenza paternalistica, nel senso che vengono tollerati standard etici e comportamenti che non sono permessi ad altri concittadini anche quando calpestano i diritti umani. Proprio in nome di una “difesa distorta del multiculturalismo e del relativismo morale”. “Il multiculturalismo diventa pericoloso quando porta qualcuno a chiudere gli occhi di fronte agli aspetti distruttivi di altre culture”, ammonisce Coyne, “aspetti che non dovremmo celebrare, ma rigettare”. “Questa esaltazione del multiculturalismo ha di fatto direttamente portato a una difesa acritica dell’islam”, aggiunge il biologo. “Se esiste effettivamente l’islamofobia, non è qualcosa che viene praticato dai new atheists”, conclude Coyne, “non è razzismo o bigotteria criticare idee e comportamenti cattivi”.

Il problema è più ampio e riguarda sia i liberal, sia la sinistra. Come scrive la femminista laica Meredith Tax sul suo blog, è “un impulso naturale” quello di difendere i musulmani “dall’attuale clima di crescente xenofobia, discriminazione e attacchi violenti in Europa e Nord America”. L’islam in Occidente viene spesso demonizzato in blocco e i jihadisti sottoposti a trattamenti fuori dalla legge e dai diritti riconosciuti, questo è vero. “Ma difendere i musulmani dalla discriminazione non significa dare supporto politico ad un quadro concettuale di destra islamica” che giustifica la “jihad difensiva” o la segregazione tra uomini e donne durante gli incontri (come accaduto nel dibattito di Krauss). In questi anni si assiste d’altronde a una strana alleanza tra la sinistra “radicale” e movimentista con i gruppi fondamen­ta­listi, siano essi cristiani, islamici, ebrei o islamici. Alleanze, rincara Tax, che sono “tradimenti” sia per la maggioranza dei fedeli, rappresentati dagli estremisti e lasciati in balia di questi, sia per i principi fondamentali della sinistra, “dal momento che i militanti di sinistra sono i primi a essere uccisi quando i fondamentalisti arrivano al potere. Chiedete a qualsiasi iraniano”. Proprio la dinamica della rivoluzione del 1979 a Teheran deve far riflettere: gli attivisti socialisti e laici che lottavano per la democrazia contro il regime dello scià Reza Pahlavi sono stati presto marginalizzati e perseguitati proprio dai pasdaran dell’ayatollah Khomeini. E uno schema simile rischia di ripetersi anche nei paesi toccati dalla primavera araba.

Eppure, anche nell’ultimo e fortunato libro dell’autorevole studiosa Martha C. Nussbaum (La nuova intolleranza. Superare la paura dell’islam e vivere in una società più libera) si muove all’interno delle stesse coordinate. L’autrice stigmatizza l’avversione nei confronti del burqa e di una moschea a Ground Zero, ma si dimentica completamente che sono proprio i non musulmani che vivono in paesi a maggioranza musulmana a non poter vivere, a causa dell’islam, in una società più libera. Una doppia morale che non giova a nessuno, perché la pressoché totale assenza di critiche alla violazione di fondamentali diritti umani giustificate in nome della religione non attenuerà in alcun modo i timori della destra identitaria, né porterà a più miti consigli gli integralisti, i cui atteggiamenti estremi vengono ben più che minimizzati.

In Gran Bretagna è indicativa l’ascesa di Respect, formazione anticapitalista vicina ai gruppi islamici più integralisti, proprio nelle roccaforti laburiste che hanno ora una forte presenza di comunità nate dall’immigrazione da paesi a maggioranza islamica e che si vanno radicalizzando. Il paese ha sdoganato da anni il multiconfessionalismo garantendo privilegi e prerogative alle comunità religiose, circostanza che ha favorito la creazione di ghetti identitari, piuttosto che la convivenza pacifica. Preoccupante anche la crescita dell’estrema destra anti-immigrati, con attriti soprattutto nelle periferie e nei quartieri dove si sono insediate le comunità provenienti dall’estero, in Gran Bretagna come in altri paesi del Nord Europa. Se è vero che la retorica dello “scontro di civiltà” preconizzato dal politologo Samuel Huntington ci spinge proprio verso il conflitto e scava ulteriori fossati tra culture, lo stesso effetto rischia di darlo lo speculare atteggiamento lassista in cui sembra cadere soprattutto una certa sinistra liberal.

Dove sbagliano persone come Greenwald, Nussbaum e Lean è proprio qui: nella difesa della libertà di religione dei musulmani si spingono fino ad accettare la libertà di comportamenti che non accetterebbero in altri gruppi umani, dall’omofobia alla discriminazione per genere. Gli stessi atei, nei paesi a maggioranza islamica, non solo non possono quasi mai criticare l’islam, ma sono passibili di pena di morte in diversi di essi. Non esiste nulla del genere in nessuna legislazione nei confronti dei musulmani. Non stiamo chiedendo “reciprocità”, che è qualcosa di completamente sbagliato sia dal punto di vista delle relazioni intercomunitarie, sia — ancor di più — da quello del diritto. Stiamo invece sostenendo che è miope far finta che non esistano situazioni come quelle appena descritte, e che è ancora peggio farlo in nome dell’antimperialismo o della tutela del più debole. Perché vi sono altri essere umani, ancora più deboli e ancora meno rappresentati, che ne patiranno le conseguenze in qualche angolo di quel paese. Per esempio il Bangladesh: Greenwald e Lean, proprio mentre scrivono sui loro blog, non sembrano minimamente sapere cosa vi stia succedendo: non credenti e laici vessati, intimiditi e arrestati in massa su istigazione dei leader islamisti.

La redazione

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96 commenti

gmd85

Ma davvero questi signori non hanno idea di cosa stia succedendo in Bangladesh? Oppure lo sanno e stanno tacendo senza sapere cosa dire?

@Admin

Il primo link non funziona.

claudio285

Che c’è di male nell’essere islamofobi, cioè ad aver paura dell’Islam? La religione Islamica è l’ideologia che arma i terroristi islamici, è la religione islamica a spingere la massa a chiedere la morte dei blogger atei in Bangladesh, è la religione islamica a spingere alla segregazione delle donne, alla sottomissione delle donne, alla lapidazione delle donne.
Ma forse non è l’Islam, ma una visione distorta dell’islam… certo, fu una visione distorta del marxismo-leninismo a spingere migliaia di ragazzi verso il terrorismo, fu una visione distorta del marxismo-leninismo ad imporre in moltissimi paesi i più imponenti sistemi totalitari e dittatoriali di tutti i tempi.
Forse fu una visione distorta del nazismo a produrre il genocidio degli ebrei?

Allora se si è antinazifascisti, e non c’è problema, se si è anticomunisti e non c’è problema, perchè non si può essere antislamici? L’eccezione religiosa cacciata a calci dalla porta rientra dalla finestra.

Naturalmente c’è modo e modo di essere antislamici. Deve valere la “clausola” della tolleranza per gli intolleranti. Non si può certo negare gli individui per voler negare la loro ideologia,

Ma perchè in Italia ci sono stati pochissimi attentati islamici nei tempi recenti? Non sarà forse perchè con gli islamici si pratica proprio la mera tolleranza, e non la completa libertà di religione? Non pensiamo che dovremmo fare un’eccezione alla regola della libertà di religione quando parliamo di Islam? Può funzionare, a patto però che accanto a tale eccezione si ponga una seria politica di integrazione. Certo, integrazione che non sarà facile…

Stefano Grassino

@ Claudio 285

Ti dice nulla il fatto che gli attentatori della metro di Londra, erano cittadini Inglesi da tre generazioni? Riflettiamoci su questo, almeno per un momento.

maxalber

…cittadini Inglesi da tre generazioni?
Ma erano islamici, giusto?
Quindi dopo averci riflettuto che cosa cambia?

Tiziana

Molti commenti anche su questo sito, hanno una islamofobia pregiudiziale che condanna qualsiasi cittadino provenga da quei paese o sia musulmano a patirne gli strali. ed è tanto più incredibile quando questi commenti si levano dall’Italia, dove abbiamo addirittura parlamentari e recentemente anche ministri che sono omofobi e razzisti. Basti pensare al dibattito sul Quirinale dove si pretende un presidente cattolico.
Poi lo spregio della parola moderazione – che credo sia il contrario di fanatismo – dovrebbe mettere paura

Stefano Grassino

@ maxalber

“Riflettiamoci su questo, almeno per un momento”

Questa frase era riferita a coloro che pensano sia possibile una integrazione del mondo islamico.
Le religioni, per loro natura, non possono essere democratiche. Lislamica meno di tutte.

G.B.

In realtà bisognerebbe distinguere tra libertà di culto e libertà di religione. La prima, in linea di massima, si può ammettere sempre senza troppi problemi, a meno che non si tratti di culti satanici con sacrifici umani o follie del genere. La seconda, se intesa in modo estensivo come diritto ad organizzare tutta la vita sociale sulla base delle proprie più o meno strampalate idee religiose, rischia facilmente entrare in contrasto con i più elementari diritti umani e civili ed è quindi contrastante con i principi sui quali si dovrebbe fondare uno stato laico e moderno.

FSMosconi

@Claudio

A onor del vero l’anticomunismo nasce durante i moti del ’48, si delinea con la nascita dell’URSS e si estremizza col Muro di Berlino, ma di per sé non ha nulla a che fare con le dittature che vengono quando l’anticomunismo è già nato (ciò non toglie che queste siano state una giustificazione più che sufficiente per la sua diffusione).
Il nazifascismo nasce, come il leninismo e lo stalinismo, già come dittatura e muore come dittatura. Tant’è che gli oppositori di tutti questi bei tipetti nelle rispettive patrie erano di qualsiasi colore.

Riguardo l’Islam ritengo che il problema sia di natura schiettamente politica, o meglio: di concezione della politica. Se avrai la fortuna di leggerti Persepolis o di vederne il film capirai che intendo: qualsiasi integralista in una situazione di stato d’assedio si impone per gli stessi motivi per cui dopo una caduta di una dittatura ne può conseguire un’altra magari del tutto opposta (vedasi il caso dell’Ungheria). Il punto è che in certi Paesi le dittature, o le guerre, è come se ci fossero quasi sempre state. Quelli che ci rimettono alla fine però sono sempre la gente comune che magari della religione se ne frega. E sono quelli che bisogna tenersi stretti tutelandoli.

claudio285

@FS

beh, io non credo che vi possa essere un comunismo non dittatoriale, ma non è questo il problema. Comunque io apposta ho parlato di marxismo-leninismo.
quanto alla questione islamica, non mi convince molto l’intepretazione socio-politica del radicalismo islamico. Primo perchè è l’islamismo ad essere un problema, nel senso che è la pratica della religione (non mi riferisco al culto del venerdì o al ramadan, però mi riferisco alla circoncisione per es.) a comportare enormi problemi, soprattutto quando la pratica della religione avviene nei paesi occidentali, ma non solo. il radicalismo terrorista è senz’altro il primo dei pericoli, ma secondo me non è il solo; inoltre non tutti i popoli reagiscono alla fame, l’oppressione militare con l’estremismo religioso.

FSMosconi

@Claudio

Il problema dell’islamismo nasce proprio dalla secolarizzazione o se preferisci da un’inglobamento dei costumi del Paese ospitante. Ad esempio: un medico islamico, che so, degli Emirati non si porrà il problema; uno sempre occidentale qualche dubbio può benissimo avercelo o al massimo segue la massa “perché si è sempre fatto così” (molto occidentale appunto).

Il terrorismo invece faccio notare è di nuovo una questione politica visto che alla fine è una questione politica quella che gli integralisti muovono. Puoi voler imporre una dittatura teocratica invocando alla religione quanto ti pare ma alla fine sempre una dittatura vuoi. E’ lo stesso discorso di Orban, con al differenza che Orban si rifà ad un’altra tradizione inventata (così come le scuola fanatiche sono figlie dei subbugli politici così anche il nazi-fascismo identitarista).

Che non tutti i popoli estremizzino la relgione sono d’accordo. Il punto è che quello avevano prima che venissero i coloni, gli Shah/dittatori e via dicendo. Inoltre faccio notare come tutti gli imperi/regni che si siano rifatti al modello medo-persiano da quello abbiano anche ripreso l’impostazione originale medievale “Dio ga voluto il Re” e da quello non si sono potuti staccare.

Arthur Frayn

@claudio285
Il termine “comunismo” è stato usurpato dai marxisti, essendo già usato da tempo dagli anarchici. E l’anarcocomunismo è l’antitesi della dittatura, documentati sulla rivoluzione ucraina di Makhno e sui suoi rapporti coi bolscevichi… Il “signor” Trotsky, all’epoca ancora non caduto in disgrazia, preferiva addirittura il ritorno dei bianchi all’affermazione dei makhnovisti, tanto ne aveva paura.

giulio

@claudio285
Secondo me va distinta la critica dell’Islam dalla critica (generalizzata) dei musulmani. La prima è legittima, e direi anche ben fondata. La seconda invece non rende giustizia alle differenze interne al gruppo, e può sconfinare in una forma di intolleranza per le persone.
E’ giusto essere islamofobi? Tutto sta a definire il termine, se il suo significato è “contro l’Islam” direi che è giusto, se è “contro i musulmani” direi di no.
Devo dire però che non sono convinto dell’equiparazione tra Islam e nazismo, e quindi musulmani e nazisti. Un nazista deve essere per forza una persona intollerante, autoritaria, propensa alla violenza etc… un musulmano non è obbligato ad essere queste cose, tanti lo saranno anche, ma ci sono pure musulmani come Khaled Fouad Allam.

claudio285

E’ chiaro che non volevo equiparare i musulmani ai nazisti, sebbene le teocrazie islamiche abbiano, a mio parere, molto del totalitarismo.
Il problema è proprio questo: come salvare le nostre buone abitudini, come la libertà individuale, l’autodeterminazione, l’emancipazione femminile, il pluralismo educativo, il rispetto dei diritti umani, l’amore per la scienza, con le “abitudini” dei musulmani, che, almeno apparentemente, sembrano essere la nemesi di tutti gli elementi sopra elencati, senza scivolare a nostra volta nella violazione dei diritti dei musulmani?
Questo è il problema. Perchè il conservatore cristiano dirà, ma chissenefrega dei diritti dei musulmani, chissenefrega dei diritti!
Ma noi non possiamo negare i loro diritti, però dobbiamo difendere i nostri.

Arthur Frayn

La mera tolleranza dovrebbe essere l’atteggiamento più liberale in relazione a TUTTI i credenti, ma soprattutto verso i monoteisti, storicamente i più squilibrati.

robby

ma perchè in italia non ci sono attentati con rivendicazioni di estremisti radicali islamici,ma perchè ,l italia è un porto naturale,una confluenza,sai quanti fanatici readicali,si fermano in italia,per poi raggiungere gli altri paesi del europa,qui si fanno i passaporti,taroccati,ecc ecc..cè un vero propio hotel o rifugio per costoro.
,sè ci fosse un una strategia di attentati in italia,sarebbe controproducente contro queste associazioni terroristiche,poichè i controlli sarebbero piu forti,e specialmente su coloro che arrivano tramite le trasmigrazioni infiltrati tra i veri disperati..nei gommoni…

DucaLamberti74

Solo questo voglio riportare dalla notizia

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strana alleanza tra la sinistra “radicale” e movimentista con i gruppi fondamentalisti
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Sono socio UAAR ma NON attivo (sottoscrivo la mia quota e basta) quindi NON faccio parte della redazione delle ultimissime.

Ma se penso ai vari comunistoidi che mi hanno sempre dato contro perchè dicevo (in modo goliardico e ducalmbertesco 🙂 ) di questo corteggiamento servile-glebesco dei comunisti verso i musulmani dicendo che NON era vero…

Beh se me lo permettete …

Comunistoidi ZITTI E MUTI e vedete di ritrovare i vostri valori più genuini e sinceri.
Ma ve lo immaginate voi un Peppone con le maniche della camicia tirate su, il sudore della fronte, il soloe che spacca in due la valle padana, ristorarsi e rinfrescarsi con vino rosso e pane e salame insieme ad un imam barbitto e barbuto (come quello della foto) dopo aver lavorato duro per costruire uan moschea con minareto e madrassa ?

Ehi comunistoidi…vi volete svegliareeeeee !!!!

DucaLamberti74

FSMosconi

Non sarò comunista (o almeno: non mi definisco tale e non ho alcun interesse a essere definito come tale, quel che sono so’ e ciccia) ma troverei abbastanza incoerente nel caso uno che dovrebbe essere perlomeno laico una difesa a spada tratta per questi atteggiamenti.

faber

Continuo a pensare che aver gettato Marx ed Engels nel cestino dell’immondizia in favore di Negri e madre Teresa non sia stata una buona idea…

Francesco S.

faber ha detto esattamente quello che penso. Aggiungo che questi qua di Respect se si alleano con gli islamisti non hanno capito nulla della lezione marxista.

Milamber

Aggiungo che, IMHO, l’aver sdoganato certe ideologie destrorse, fascistoidi e nazzistoidi, solo per compiacere i neoliberisti tanto di moda e stato egualmente devastante, mo come ce ne liberiamo nuovamente?

DucaLamberti74

@FSMosconi, @faber:

Lieto di sapere che ci sono persone di sinistra (COME ME) che sono disgustati dai barbitti e barbuti musulmani ed al tempo stesso trovano INCOERENTE questa barbittofilia-multicultural-meticciosa dei comunistoidi vari di ogni specie.

Tanto per trovarne un’altra (su come i comunistoidi siano tali) ecco a voi i barbitti musulmani che pregano in una sede di SEL:

http://www.youtube.com/watch?v=QVBaaL-56O0

E bravo il nostro nicchi vendolo…dopo l’amicizia con don verzè…eccolo diventare amico degli imamè…

DucaLamberti74

P.S.: Ma dove sono finiti i comunistoidi…rientro io sul forum dell’UAAR e loro scompaiono 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 … mi sembra che NON siamo in periodo di ramadamaratattplan 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 per cui magari sarebbero assorti in preghiera.

FSMosconi

Sì sì ma un attimo: il problema non è mai la cosa in sé altrimenti si giustifica qualsiasi genere di ad categoriam.
Come ho scritto sopra il problema per me è politico.
Se uno è musulmano a me sinceramente frega poco, a me interessa se è integralista o meno.
Il fatto che in effetti l’Islam negli ultimi secoli si sia radicato in regioni del mondo non proprio felici (stesso si può dire della CCAR in luoghi come l’Ungheria, la Russia e l’Est Europa in genere) a mio parere sposta il problema, perché a mio parere è più che evidente che come possono esistere cristiani che se ne fregano della propria religione così l’Islam. Il punto è che proprio per le situazioni politiche pane al pane di m**** queste vengano continuamente represse.

Che l’Islam poi sia passibile delle stesse critiche del Cristianesimo o dell’Ebraismo (dettaglio più dettaglio meno) sono d’accordo, però tenderei a far notare come il problema non sia di TUTTI gli appartenenti al gruppo come il problema della CCAR non siano TUTTI i fedeli.

Non è che si può fare sempre di ogni erba un fascio: gli st**** ci sono, ma il povero islamico che in Iran o in Irak se ne frega e vorrebbe vivere all’Occidentale ed avere finalmente un minimo spazio per criticare la proprio religione che lo condanniamo?

DucaLamberti74

@FSMosconi:

Ci mancherebbe che io critichi chi è musulmano…ognuno viva la propria vita come vuole…ma la religione rimanga un fatto privato.

Allo stesso modo se in una nazione (vedasi Egitto ed ultime elezioni) il popolo vuole barbittare e quindi avere come responsabili di governo dei simpatici imam barbitti e barbuti…facciano pure…

AL SUO PAESE OGNI MUSULMANO PUO’ BARBITTARE QUANTO VUOLE.

Quello che mi fa incavolare sono i comunistoidi che giustificano, apprezzano, adorano, ascoltano, corteggiano, guardano estasiati ed ammirati i barbitti musulmani e sperano ancora in una migrazione di massa e conseguente super-aumento demografico e prendere il potere fra venti anni.

Ovviamente nel sogno comunistoide c’è questo:

I comunistoidi (01%) = classe dirigente che dirige la neo-rivoluzione proletaria multicultural-multietnica.

I musulmani multiculturali (65%) = il neo-proletariato che vota i comunistoidi ovviamente entusiasta e senza fiatare e senza pretese contro le “conquiste” della sinistra.

I piccolo borghesi reazionari (34%) = Tutti confinati nei campi di rieducazione per capire che è una società meticcia, multietnica e multiculturale e bisogna vivere come fratelli tutti quanti sotto la guida dei comunistoidi.

I numeri tra parentesi indicano la composizione del totale del popolo.

Ci mancherebbe che di tutti i musulmani ne faccia un fascio d’erbe … anzi posso dirti che a volte prendo il kebab (falafel rigoroso) ed il sarto dove vado è un turco dato che pare nessuno voglia più fare il sarto.

Per intenderci…se vieni qui e vuoi lavorare, integrarti nella società europea, accettare certi principi e nel tuo privato rimanere musulmano e persona onesta…per me (musulmano SI o NO) sei il benvenuto.

Per i comunistoidi invece… tutti i musulmani, specie quelli con la barbaccia che passano più tempo in moschea che altrove, sono multietnici e multiculturali da accogleire a braccia aperte.

DucaLamberti74

Francesco S.

Duca, non lo fanno perchè vogliono essere votati e sfruttare le masse immigrate, lo fanno per un’interpretazione ideologica errata che non gli permette di distinguere tra immigrato in quanto persona e immigrato in quanto musulmano.

Poi bisogna anche distinguere tra giustificazione dell’islamismo e offrire uno spazio di preghiera a chi non ce l’ha, anche se reputo una sede di partito inopportuna in quanto dovrebbe essere un luogo laico: fossero stati anche buddisti a pregare.

Sandra

Duca,
mi risulta che Grillo sia apprezzato da anni in ambiente musulmano. Forse per i suoi attacchi alla società occidentale malata senza valori, alla definizione di islam come religione non fondamentalista e rispettosa della donna, per aver sostenuto che il personaggio Bin Laden sia una specie di spauracchio mediatico realizzato tramite traduzioni manipolate (sbugiardate da suo suocero, persiano). O forse per questa frase:
“Il film che insulta l’Islam e Maometto non è la causa dell’incendio che dilaga nei Paesi musulmani,….”
Secondo me sarebbe stato più laico e “opportuno” scrivere:
“Il film, che gli islamici giudicano offensivo verso la loro religione e Maometto,….”
Come interpreti queste strizzatine d’occhio al mondo islamico?

firestarter

lui non interpreta, a meno che a interpretare non sia prima il detentore del suo cervello, nonche’ detentore del Verbo e detentore della fonte di informazione alterntiva (ahahahahahah) che ha fatto conoscere ai barbari la meraviglia della biowashball e la non esistenza dell’AIDS.

svegliaaaa!!!!!! tutti a kasaaa!111!1 komunistoidi attikooooo

DucaLamberti74

@Sandra, @FireStarer:

Semplice…queste ondate emotive di Beppe Grillo verso l’Islam (ed in ultimo verso il nuovo papa) fanno abbassare l’indice APDL(M5S).

Quando Beppe Grillo verrà fuori dicendo che bisogna costruire le moschee con i soldi pubblici o altre c@@@e simili NON avrà più il mio appoggio.

Per il momento sono strizzatine d’occhio ma NON servilismo comunistoide.

DucaLamberti74

Sandra

Tanto per sapere, il contatore di stupidate sopportabili è settato su quale ordine di grandezza per voi grillini?

firestarter

ondate meotive? questi eufemismi puzzano di politichese… kastaaa!!111 tutti a casa ultimi venti anni partiti!!!! finanziamenti auto blu!!111!!11

firestarter

le ondate emotive includono:

– il negazionismo riguardo all’aids
– il complottismo ridicolo riguardo ai vaccini
– la distruzione dei computer con la mazza da baseball (salvo poi rompere il c con la ggente della rete; a proposito duca, che ne dici delle quirinarie?)
– gli insulti a Veronesi
– la generale ignoranza scientifica che rende l’ecologismo grillesco una caricatura buona per i DucaLamberti
– l’abolizione dei sindacati (ci vuole lo stato con le palle: dove la ho sentita questa?)

Duca, quante sei disposto ad ingoiarne prima di passare all’adorazione del prossimo guru? come diresti tu, con la tua solita supponenza (ingiustificata dato che sei un boccalone leccaguru di turno): svegliaaaaaaaa!

Ermete

Hai ragione, Firestarter.
Ma secondo me codesto Lamberti è un buontempone che sta trollando con la parodia del bravo grillino…almeno voglio sperarlo per lui! 😉

DucaLamberti74

@Sandra:

IL contatore distronzate sul M5S è settato con NR=1 e PPS=1, dove:

NR = Numero Ruberie (di qualche esponente del M5S)
PPS = Punto del Programma Stupido

Al momento (ed aspetto ancora le vostre smentite)

NR = 0
PPS = 0

Mentre i vostri amici del Piddì…beh come NR siamo decisamente a maggiore di zero e come PPS basta far parlare i fatti di cosa hanno fatto in venti anni…di cui loro per dieci sono stati al potere.

Se poi pensate che i sindacati facciano lo interesse dei lavoratori…beh contenti voi…ecco forse fanno l’interesse degli stataloidi che NON fanno nulla dalla mattina alla sera negli statalifici italioti.

Per il resto vale sempre lo stesso discorso:

#01) Beppe Grillo ha delle uscite infelici…ma ha mai rubato ?

#02) Beppe Grillo poteva starsene tranquillo per i cavolacci suoi continuando a fare spettacoli (io NON sono mai andato ad un suo spettacolo) e DVD vari, e volendo qualche super-ospitata alla Beningi a SanRemo…quelle per intenderci da 500.000 EUR … ed invece ha messo in piedi tutto questo casino (il M5S) per provare a cercare di cambiare le cose.

#03) Vi piace mugugnare …ed allora mugugnate, non fate nulla, criticate e se vi piace…votatevi il Piddì ed i soliti politici italioti.

#04) Beppe Grillo NON ha mai fatto il venditore di sogni e di bufale, ha sempre detto che votare M5S è un salto nel buio…o continuiamocon questi politici (fino alla fine che sarà decretata dall’economia…dato che così l’Italia NON sta in piedi per altri dieci anni).

Buon fine settimana a tutti…e buone mugugnate.

DucaLamberti74

P.S.: Dalla prossima volta, penso sia opportuno preparare un copia & incolla…mi stanco a ripetervi a voi mugugnanti italioti le stesse cose.

firestarter

evadere le tasse non e’ rubare. Usufruire di condoni berlusconiani non e’ rubare. Temo che quel contatore rimarra’ a zero a prescindere.

Poveraccio, l’ammettere di avere votato un buffone megalomane che li usa come cliccatori deve essere difficile. E come previsto, la manfrina degli ultimi venti anni viene servita a vanvera.

Sandra

PPS = Punto del Programma Stupido
Ah, ma allora vedi che siamo d’accordo…. Programma Stupido. A meno che tu non volessi dire “Punto Stupido del Programma”…. Dove cominciamo, boh, l’uscita dall’euro (o meglio la proposta di referendum) è una cretinata.

#01) Beppe Grillo ha delle uscite infelici…ma ha mai rubato ?
Ha tre morti sulla coscienza, per imperizia e incapacità, recitava la perizia. Si è preso due avvocati con i contro fiocchi e l’ha sfangata, ha pagato i danni alla bambina che ha reso orfana e poi non l’ha più contattata. Cosa ne dici di un amico di famiglia che ti ammazza i genitori, paga il dovuto, e non alza la cornetta una volta per sentirti? Perché questa ragazza gli ha scritto una lettera aperta, e grillo non ha smentito. Amici così ….

#02) Beppe Grillo poteva starsene tranquillo per i cavolacci suoi … per provare a cercare di cambiare le cose.
Oh ma che caro, sei davvero ingenuo, ma quanti anni hai scusa, perché se nel 92 hai votato Lega, dovresti essere sui 40. Sei ancora tanto ingenuo?? Guarda che Grillo sta guadagnando, e considera che per certe menti il successo dà dipendenza…

#03) E basta su, sempre con questa aggressività verbale, sembri Maurizio Lupi o un pdllino a ballarò.

#04) Beppe Grillo NON ha mai fatto il venditore di sogni e di bufale,
O pora stella, reddito di cittadinanza e vaccino che provoca l’autismo, nell’ordine.

firestarter

casa in Svizzera sul lago di Lugano… per tutelare il blog! ahahahahah

ma che deve fare uno per farvi schifo?

Arthur Frayn

Purtroppo il termine “comunista” é stato abusato, tanto che nell’immaginario collettivo si riferisce immancabilmente alle varianti del marxismo. Tuttavia gli anarchici comunisti non sono marxisti, e storicamente sono stati loro i primi a usare il termine comunismo… Se poi vogliamo renderci conto di quali relazioni realmente intercorressero tra marxisti vari e anarchici, basta analizzare le tristi esperienze della rivoluzione makhnovista, di Kronstadt e della guerra civile in Spagna.

Reiuky

Questa notizia, a un giorno dalla notizia degli atei arrestati, e della mancata presa di distanze dalle associazioni islamiche da tali fatti fa amaramente sorridere.

“Voi brutti ateacci! Perché non accettate come amorevolmente vi massacriamo?”

Laverdure

“A morte sul rogo tutti i calunniatori che ci accusano di intolleranza !”

Arthur Frayn

Una degna risposta potrebbe essere “monoteisti, a cuccia!”?
Così prendiamo tre piccioni con una fava.

il mercatone della Fede

******** TG2 – Titolari ********

Papa Francesco pranzerà oggi al Gambero Rosso. Ci sono voci che indicano che il Papa si ostina in pagare il conto ma non consumerà il dolce come segno d’umiltà.

faber

Tu scherzi? Ieri sera al Tg3 la conduttrice ha annunciato niente meno che il papa ha sistemato il ciuccio ad un bimbo!

Diocleziano

Se passo da Roma mi faccio dare una controllatina all’olio… :mrgreen:

Arthur Frayn

Come minimo l’avrà imbevuto di bromuro. Candidato alle voci bianche in arrivo!

Laverdure

@Tonizzo
La maggior parte di sicuro,ed e’ proprio questo il guaio.
Specialmente se si pensa che molti di loro non hanno letto praticamente nient’altro.
Non che quest’ultima osservazione valga solo per loro,ovviamente.

birba

come fanno a leggere altri libri che criticano l’islam se l’islam vieta la critica ?
se leggono ed approvano cessano di essere musulmani ed incorrono nel reato di apostasia che per la loro legge ( che ha come fonte lo stesso Corano ) è il reato più grave insieme all’omicidio.
per me non se ne esce, resteranno sempre come sono ora, con qualche periodo di tolleranza intervallato da purghe, come accaduto nei loro 1000 e passa anni di storia

faber

Grande è la confusione sotto il cielo, solo che in questo la situazione è tutt’altro che eccellente. Provo a fare alcune puntualizzazioni che ritengo giuste:
– Criticare i principi dell’Islam non significa essere islamofobici nella stessa misura in cui criticare in maniera ragionata lo statuto di un’associazione LGBT non significa essere omofobici e criticare, per esempio, lo statuto dell’UAAR non significa automaticamente essere ateofobici.
– La problematica del rapporto con l’Islam si intreccia solo in parte con la tematica immigrazione. Innanzitutto perchè non tutti gli immigrati sono islamici, in secondo luogo perché non tutti gli islamici sono immigrati. Continuo a pensare che, in uno Stato con fondamenti laici ben solidi, il pericolo di un immigrato fanatico è pari al pericolo di un “indigeno” fanatico.
– Nel caso di molte religioni (Islam, Cattolicesimo, Ebraismo inclusi) fanatismo ed ortodossia sono sinonimi. Mi sembra ridicolo affermare l’esistenza di un musulmano non fanatico o di un cattolico non fanatico. Si tratta semplicemente di persone che NON seguono i dettami della religione di riferimento. In quanto tali sono, agli occhi dell’ordinamento religioso, eretici. Sfido chiunque a dimostrarmi che si può seguire la bibbia o il corano senza essere considerati dei pazzi fanatici in base al metro della nostra società.
– Le posizioni di Harris sono più che discutibili ma, a mio avviso, riflettono le contingenze di un terribile periodo storico in cui si sono intrecciati in un abbraccio mortale: l’esplosione della strategia jihadista, una fase molto aggressiva dell’imperialismo made in USA (con la spinta ideologica dei teocon di inizio anni ’00 ma che inizia molto prima con la guerra nei Balcani) e un lento degradarsi della situazione economica in occidente, culminato con la crisi che viviamo ancora oggi. Questa non è una giustificazione, ma significa che se anche uno come Harris arriva a dire delle idiozie di questo tipo allora stiamo messi male.
– Infine, caro signor Greenwald, se vuole definire come islamofobico il combattere l’omofobia e la discriminazione di genere, il sostenere la libertà di parola, critica e satira, il reclamare la libertà di non credere, allora faccia pure. Ma non la faccia passare per una posizione umanista o addirittura “di sinistra”!

Ottone

Concordo.
La situazione islamica comunque è anche variegata al suo interno, la recrudescenza degli integralisti è anche dovuta però, e dobbiamo dircelo in camera caritatis, a tutto quello che abbiamo combinato come potenze coloniali e con una massiccia influenza economica e politica in quei paesi.
Non possiamo dimenticare che poi le reazioni in quei paesi si basano su elementi culturali presenti localmente e che sono di natura religiosa.
Non dobbiamo dimenticare che gli USA sostengo paesi come l’Arabia Saudita Qatar Bahrein ecc. non certo laici. hanno sostenuto Mubarak in Egitto determinando un immobilismo ed una esasperazione che si è riversata a favore dei Fratelli Mussulmani che mi pare, adesso, siano stati sdoganati dagli USA, altro che potenza laica. E vale ben poco essere ostili all’Iran se poi non si guarda a ciò che capita nel proprio giardino, e in questa espressione c’è tanta parte del problema.
Insomma tanti piani da dover tener presente in una analisi seria. Sarebbe bene che però commentatori come Harris tenessero ben presente il nostro passato e presente coloniale prima di scagliarci a priori contro il nemico. Non dobbiamo dimenticare che 15 dei terroristi dell 11 settembre erano Sauditi ca va sans dire.
Se poi guardiamo come certi servizi hanno gestito certi “integralisti”, leggasi l’uccisione in Francia di 3 bambini e 1 professore a Tolosa l’anno scorso beh, in queste discussioni bisogna andare coi piedi di piombo altrimenti ci si rimette tutto il lavoro svolto fin’ora.
Detto questo il multiculturalismo è la bestia nera che bisogna combattere in occidente, mentre negli altri paesi bisogna sostenere chi lotta per i i diritti umani.
Credo però che ci si scontrerà con le necessita strategiche delle cancellerie delle grandi potenze per cui l’ordine delle cose è solo il dominio e i soldi nascosti sotto il velo delle buone intenzioni e dei diritti umani, leggasi Libia, Iraq, conflitto israelo-palestinese (su cui bisogna partire dalle colpe originarie vecchie di almeno 1 secolo), Bahrein, Tunisia, Egitto, Afganistan e oggi anche la Siria.
Non c’è che dire, un enorme vespaio geopolitico a cui si aggiungono anche i problemi a casa nostra.

FSMosconi

La situazione islamica comunque è anche variegata al suo interno, la recrudescenza degli integralisti è anche dovuta però, e dobbiamo dircelo in camera caritatis, a tutto quello che abbiamo combinato come potenze coloniali e con una massiccia influenza economica e politica in quei paesi.

Non posso che sottoscrivere. Ad esempio in Africa tanti pazzi fanatici non invocherebbero ad una tradizione religiosa se i colonialisti non li avessero forzatamente divisi in Tribù (Hobsbawm docet). 🙁

faber

Spero seriamente di sbagliarmi e di prendere una cantonata colossale, ma ho il timore che di quanto sta succedendo oggi in Libia, Egitto e Siria ne pagheremo le conseguenze tra una quindicina d’anni. Se seriamente, pur di riposizionare l’assetto geopolitico, si lascerà mano libera a jihadisti e fanatici di ogni sorta, sarà molto difficile controllare le masse alle porte dell’Europa (considerando anche che l’Europa stessa non è che goda di grande salute). Per far scivolare un intero popolo verso il fanatismo ci vuole molto poco, per far germogliare il seme del buon senso molto di più.

Laverdure

@Faber
“Criticare i principi dell’Islam non significa essere islamofobici….”
Quello che non sopporto e’ la pretesa che una persona si senta obbligata a negare di
essere …..fobica se accusata di esserlo e addirittura a fare atto di contrizione,indipendentemente dal fatto che lo sia o no.
E’ altrettanto assurdo scusarsi di essere astemio,bevitore,fumatore,vegano,ateo,credente
carnivoro,vegetariano,asceta,edonista,pacifista,cacciatore,o di provare repulsione per
questa o quella cosa o individuo.
Finche il suo comportamento non viola le leggi sancite dall’apposito codice i suoi gusti riguardano lui e solo lui,chiunque altro ha il diritto di criticarlo rispettando pure lui tali leggi,e il suo diritto si ferma qui,ci mancherebbe altro in un paese civile.
Del resto,tanto per usare un altro punto di vista,la maggioranza degli individui oggi si dichiara contraria a nazismo,fascismo,stalinismo,mafia,camorra ecc,eppure nessuno si sogna di parlare di fobie in questo caso,come mai ?

Arthur Frayn

Un’ottima risposta alla tua domanda secondo me si trova in “L’unico e la sua proprietà” di Stirner. In soldoni, abbiamo sostituito il culto della divinità col culto dello stato e dell'”uomo astratto”, modello perfetto e irraggiungibile; la tua affermazione sulla violazione del codice lo esprime perfettamente.

il mercatone della Fede

Anche Magdi Allam è un islamofobo per aver abiurato la prima volta?. E’ anche un cattobofobo per aver abiurato la seconda volta?. Allora chi divorzia dal parnter è necessariamente un androfobo/misogino ?.

Laverdure

Certamente.
Allo stesso modo in cui chi detesta l’odore del letame e’ un coprofobo,e chi non ama la vista dei cadaveri(ivi comprese le sacre Reliquie dei Santi)e’ un necrofobo.

Martin L'Utero

…per non parlare di chi ha paura di avere paura: un fobifobico!!!

Arthur Frayn

@martin L’Utero
E chi ha paura di questi individui? Fobififafobico?
Ad infinitum…
Come direbbe Reg di “Brian di Nazareth”, stiamo scassannu a minchia ‘cu ‘sta cosa. 😉

Nippur di Lagash

Non capisco. Quelli di Boko Haram mettono delle bombe e uccidono, ma Mr. Lean se la prende con degli scrittori del calibro di Harris, Dawkins e Hitchens?

Si mettano bene in testa che non possono andare in giro a pestare i piedi alla gente e poi “offendersi” perché qualcuno osa criticare il loro modo di fare. L’islam ha urgentemente bisogno di una riforma.

Federico Tonizzo

Ehm… temo che una “riforma dell’Islam” produrrebbe innumerevoli contestazioni e cadaveri… 🙁

Laverdure

@Nippur
Immagino che nel ’39 o giu di li qualcuno in occidente abbia espresso l’opinione che il nazismo avesse bisogno di una riforma.

Laverdure

E per stare in tempi pu’ recento ora qualcuno dira che il governo Nordcoreano ha urgente bisogno di riforme.

Laverdure

Tempo fa ,un giovane giornalista francese,sfruttando il suo viso sconosciuto al pubblico,svolse un’inchiesta un po’ spregiudicata.
Spacciandosi per un funzionario d’ambasciata iraniana,si presento a numerosi esponenti del mondo del giornalismo e della cultura proponendogli di collaborare ad una campagna di propaganda ( o per meglio dire “disinformazione”)contro gli USA,Israele e i paesi occidentali in gnerale,il tutto ovviamente per un lucroso compenso.
Anche se nel suo articolo si astiene dal fare nomi,sembra che la maggior parte degli intervistati
abboccarono e si dichiararono disponibili con un’avidita incredibile.
Ora,quando sento di personaggi come il Nathan Lean di cui sopra,non so perche’ ma mi torna sempre in mente quell’articolo.
Misteri freudiani.

Federico Tonizzo

Si potrebbero interpretare parimenti anche i “misteri della fede”, se pensiamo che da due millenni innumerevoli sedicenti cristiani di ogni tipo hanno scritto innumerevoli deliri su trinità, consustanzialità, anima, inferiorità della donna, inferno, paradiso, purgatorio, limbo, giudizio universale, infallibilità, miracoli, streghe, eretici, creazione, antigiudaismo, cristianizzazione, evangelizzazione, esegesi, e financo su cosmologia, ecc. ecc., il tutto al fine di ingraziarsi i favori del potere temporale dei papi di turno e/o dei vescovi locali di turno e/o perlomeno di passare alla storia per aver contribuito a “rifinire” la (folle) “dottrina della chiesa” 😉

MarcusPrometheus

Piu’ che misteri della fede io direi miracoli dei petrodollari.
Accoppiati anche al cieco pregiudizio antioccidentale “anticoloniale” di tanti sinistri che vedono guerre di religione nelle Crociate ma non nella Jihad di 4 secoli prima e di ognuno dei 14 secoli dell’islam, come non negli attacchi Turchi arrivati 2 volte a Vienna, una nel Friuli, ed una in Puglia a massacrare chi non si convertiva sul posto.
Costoro vedono anche il “neocolonialismo” occidentale nel mondo, ma non vedono il land grabbing cinese in Africa ne’ il colonialismo (non neo-, ma sempre attuale) dell’Islam in Algeria che nega i diritti berberi, in Egitto che nega i diritti perfino alla vita dei copti, autoctoni colonizzati e ridotti oggi al 10% in quella che era un tempo casa loro, Idem per Cristiani di Siria ed Irak in via di liquidazione, o peggio per quelli di Turchia e Iran, gia’ liquidati e ridotti praticamente a zero come tutte le minoranze ebraiche in Nordafrica e Vcino Oriente, di 1000 o 2000 anni piu’ vecchie in quei luoghi dell’islam, oppure non vedono l’occupazione turca di Cipro Nord con espropri di terre e colonizzazione con oltre 100.000 coloni provenienti dalla Turchia peninsulare. Naturalmente non vedono neppure l’eterno bellicismo e revanscismo degli arabi di Palestina che da buoni simil-nazisti hanno incendiato la regione con una guerra ogni dozzina di anni da quando RIFIUTARONO uno stato proprio nel 1948.

Arthur Frayn

Tutto bellissimo tranno lo sdoganamento finale dei sionisti-nazisti, che mai avrebbero dovuto tornare da quelle parti.

DucaLamberti74

Ed aggiungo…

Negli anni ’30 i palestinesi arabi (gli antenati di hamas) erano schierati ed inquadrati con adolf hitler

fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Amin_al-Husseini
fonte: http://www.liceoberchet.it/ricerche/palestina-1L/LINK_02.htm

Che dire…sono proprio multietnici e multiculturali 🙂 🙂 🙂

Sulla seconda fonte immagino lo studente che ha fatto la ricerca…magari ha passato qualche brutto quarto d’ora con i comunistoidi durante le occupazioni perchè … ha rivelato questa bella alleanza tra i musulmani ed i nazisti… rovinando il giochino degli ebrei occupatori e nazisti.

DucaLamberti74

P.S.: Sia ben chiaro che NON approvo le porcate che sta facendo Israele.

P.P.S.S.: La soluzione migliore sarebbe stata prendere gli ebrei e assegnarli un pezzo di Australia…tanti casini in meno per tutti…se al potere in UK nel 1947 ci fosse stato il PDL (Partito DucaLambertesco 🙂 ) questa sarebbe stata la soluzione migliore.

MarcusPrometheus

Leggo in questo articolo delle ULTIMISSIME: La difesa a spada tratta dell’islam in Occidente nasconde anche una tendenza paternalistica, nel senso che vengono tollerati standard etici e comportamenti che non sono permessi ad altri concittadini anche quando calpestano i diritti umani.

Marcus Prometheus: Vero. Ma c’e’ dell’altro:
Il doppio standard e’ razzismo, puramente e semplicemente razzismo, innegabilmente razzismo, razzismo ideologico anti bianco.

La linea di distinzione fra razzisti ed antirazzisti e’ semplicissma e chiarissima:
Chi lotta per l’integrazione e’ anti razzista.
Chi fra gli immigati lotta contro l’integrazione e per controllare strettamente le “proprie” comunita’ chiuse (al confronto, alle critiche, alle leggi e costumi locali del paese dove si sono stabiliti), e’ un razzista pericoloso che sta lavorando per una futura guerra civile ovvero jihad di conquista ed oppressione che spera di vincere fra un paio di generazioni avendo dalla sua un grosso differenziale di tasso di riproduzione demografico.
E chi fiancheggia costoro e’ un traditore anche peggiore di costoro.
Traditore sia dello stato di diritto della liberta’ e della democrazia, sia della nazione d’origine.
Traditore delle donne e dei gay, e traditore dei propri figli se ne ha.
Il tutto solo per la soddisfazione di pensare che il ribellismo non e’ morto e che c’e’ qualcuno che si oppone allo stato capitalista!
Bella soddisfazione “de sinistra” allearsi al nazi-islamismo, perche’ questo e’ l’islamismo politico, la forma piu’ resistente di nazismo!

Laverdure

Mai sentito il vecchio detto su quel tizio che si taglia i tu-sai-che-cosa per far dispetto alla moglie ?
Traditori e pure deficenti.

Sandra

Ma chi l’ha scritta, l’erede letterario dei Protocolli dei savi di sion?

Laverdure

No,l’ha scritta un appartenente a quella cerchia di eroi che ci difende dalle scie chimiche e dai microchip sottocutanei,come pure dalle menzogne dei falsi sbarchi lunari e dei finti attentati di Bin Laden,o dall’assurda usanza di vaccinare i bambini
che provoca l’autismo.
Onore ad Einstein e alla sua teoria sulla stupidita umana!

Sandra

Arthur,
ma per piacere…. basta con queste assurdità.

“In 1998, Dr. Andrew Wakefield, a British gastroenterologist, described a new autism phenotype called the regressive autism-enterocolitis syndrome triggered by environmental factors such as measles, mumps, and rubella (MMR) vaccination. (…) Dr. Wakefield was found GUILTY of ethical, medical, and scientific misconduct in the publication of the autism paper. (…) The alleged autism-vaccine connection is, perhaps, THE MOST DAMAGING MEDICAL HOAX of the last 100 years.” Dennis Flaherty: “The vaccine-autism connection: a public health crisis caused by unethical medical practices and fraudulent science.”

h tt p://it.wikipedia.org/wiki/Andrew_Wakefield

Laverdure

@Arthur Frayn
E’ interssante anche questo:
http://medbunker.blogspot.it/2009/11/vaccini-wakefield-vaccini-autismo-e.html
Ed e’ interessante d’altra parte il fatto che tutti i militari colpiti dal linfoma di Hopkinson erano stati vaccinati con un vaccino ritenuto pericoloso (pensate un po’!)
per i possibili effetti collaterali sulle ghiandole linfatiche,come pure il fatto che ,dopo la sostituzione del vaccino,l’epidemia e’ cessata come per incanto.
Tutte cose che i giornali hanno sempre riportato,chissa perche’, a “mezza bocca”,mentre tutte le organizzazioni di varia natura che si erano interessate del fenomeno le hanno ignorate del tutto.
Forse erano meno “politcamente utili” dei proiettili di uranio ?

firestarter

signore iddio per favore liberaci dal complottismo vaccinesco

Laverdure

@Firestarter
Come tante menzogne si appoggia su una base di verita:
i vaccini,come del resto qualunque medicinale,possono presentare gravi effetti collaterali,e per questo devono essere sperimentati esaurientemente prima del loro impiego su vasta scala.
Come la sindrome dei nostri soldati,anche
la “sindrome del golfo” che colpi le truppe USA dopo “Desert storm” potrebbe essere benissimo la conseguenza delle massicce vaccinazioni a cui erano state sottoposte le truppe per prevenire le presunte armi biologiche di Saddam,con vaccini ancora sperimentali.
Anche il pur valido vaccino di Falk provoco gravi conseguenze quando ne fu messo in circolazione uno stock che, a causa di un errore nel processo di fabbricazione,si era trasformato in un agente patogeno.
E quelli che offrono cure “miracolose” del cancro a base di bicarbonato e simili ne approfittano come sciacalli.

Martin L'Utero

Esatto.
Non bisogna mai dimenticare di mettere nel calderone l’ebraismo.
Il fatto è che se lo fai, vieni etichettato subito come nazista o, nel migliore dei casi, come complottista.

Arthur Frayn

Anche gli ebrei hanno i loro fanatici, si chiamano sionisti.

Marcus Prometheus

Se non ci sono altri motivi dovresti essere solo etichettato come esagerato, infatti gli ebrei in tutto il mondo sono solo 15 milioni,( di cui i credenti ad esagerare sono la meta’) che confrontati a cattolici circa un miliardo e mezzo (almeno cattolici nominali) e mussulmani altrettanti, secondo me dovrebbero gia’ indicare di non essere un grande problema almeno per il resto del mondo. Per 2 o 3 centinaia di migliaia di donne delle comunita’ ultraortodosse, invece sono problemi di maschilismo notevole, anche se raramente si arriva alla violenza.

DUNQUE: ebrei = 1 centesimo dei cattolici ed egualmente un centesimo degli islamici.

Oltre al dato quantitativo, poi c’e’ il dato qualitativo, io direi che la prima qualita’ degli ebrei e’ l’autocritica, persino esagerata, cosa che non mi pare si possa dire di altri gruppi umani, ma inutile discuterlo con chi non nota in partenza almeno la sproporzione numerica.

Ermete

Marcus.

Di per sè il numero conta poco: se si hanno soldi, appoggi e forza nei quartieri e nelle città si è maggioritari anche in pochi!
Non parlo degli ebrei di Israele, di cui non mi intendo…era solo una considerazione generale, che mi sembra che tu dia per scontata!

Sandra

Sulle Ultimissime Uaar si trovano informazioni anche sul fanatismo ebraico.

Giorgio77

“strana alleanza tra la sinistra “radicale” e movimentista con i gruppi fondamentalisti”

Sarebbe altrettanto strana un’alleanza tra la sinistra laica e le destre xenofobe che non a caso sono anche islamofobe (proprio perchè spesso dietro l’islamofobia si nascone la paura o avversione del diverso in chiave etnico-raziale) e che guarda caso quasi sempre si dichiarano di religione cristiana o cattolica.

Francesco S.

Sì, ma è facile evitare la xenofobia se la critica è nel merito, non è che per comportarsi diversamente dalle destre xenofobe, si devono giustificare concezioni della donna e dell’approccio agli altri di tipo medievale.

Battersi per l’eguaglianza di trattamento delle persone storicamente è un’istanza di sinistra, allearsi con gli islamisti è un tradimento di tutti gli ideali di sinistra.

Poi vabbè almeno teoricamente le formazioni di sinistra radicale o meglio di matrice marxista dovrebbero essere a-religiose se vogliono essere quantomeno credibili nel dichiararsi marxiste. Diventare filo-questo e filo-quell’altro dove “questo” e “quello” possono essere sostituiti da una qualunque categoria religiosa è un tradimento di quegli ideali.

Io chiamo queste persone che non sanno distinguere tra immigrato e musulmano e che considerano qualsiasi critica all’islam una forma di islamfobia “poveri Fessi”, stessa definizione per chi non distingue le critiche ad Israele dall’antisemitismo.

claudio285

La critica razista o etnicista non ha, come è evidente, ragion d’essere. Ma in quanto atei non si può fare un’eccezione con l’Islam. Non possiamo sbeffegiare gli assurdi divieti sessuali del Cristianesimo, o addirittura criticare l’assenza femminile nel clero cattolico, e chiudere gli occhi, la bocca e il naso davanti alle follie sessiste dell’Islam.
L’Islam, come è praticato dai fedeli comuni – senz’altro poi ci saranno decine di intellettuali islamici che predicano diversamente; e sarebbe bene che qualcuno ce li facesse conoscere – è in effetti la nemesi del laicismo, dell’ateismo e di tutto ciò che la civiltà occidentale ha prodotto di buono: i diritti individuali, (sì, INDIVIDUALI), le libertà, l’autodeterminazione ecc.
E non me ne pò fregà de meno se i fascisti sono islamofobi (ma lo sono?) perchè è evidente la differenza che c’è tra l’ateo e il fascista. Il fascista vuole sostituire una tradizione che ritiene pericolosa per la sua di tradizione, con la sua tradizione. Passare da un fondamentalismo ad un altro fondamentalismo. Io non pretendo affatto che gli islamici vengano deportati oppure che sia impedito loro di lavorare o praticare il culto, ma non voglio più sentire che un’altra Hina è stata ammazzata perchè si era troppo occidentalizzata! Sì, io voglio proprio che si occidentalizzino, si secolarizzino, e vivano la loro fede senza costituire un pericolo per sè e per gli altri. Ma che deve volere un ateo? Che tutti siano religiosi? La secolarizzazione non è solo un processo storico, ma E’ un valore. Che sia diffuso, promosso, esaltato.

faber

“E non me ne pò fregà de meno se i fascisti sono islamofobi (ma lo sono?)”
Funzionano un po’ a targhe alterne: se i musulmani sono immigrati allora sono islamofobi, se invece proclamano la distruzione di Israele sono islamofili. Non so nel resto d’Italia, ma qui a Roma i vari casaclown ragionano più o meno così.

Marcus Prometheus

Gli ebrei (nel caso specifico gli israeliani invece di esportare il terrorismo e la jihad in tutto il mondo ogni tanto fanno anche qualcosa di buono: Per esempio pensano a rimediare ai danni arrecati al mondo (o supposti danni) da YAHWE’ (o dal supposto Yahwe’):

Nella fattispecie rimediano alla maledizione della torre di Babele.

Parlare tutti la stessa lingua Ora si può con il telefonino di Rolla Scolari

TEL AVIV – «Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole», racconta la Genesi.
Poi, gli uomini decisero di costruire una torre – quella di Babele – alta fino al cielo, facendo infuriare il Signore che per mettere fine al progetto ingarbugliò tutto inventando gli idiomi.

Il più recente contributo per facilitare la comunicazione tra genti che parlano lingue diverse arriva in questi giorni proprio dalle terre delle vicende bibliche. Una compagnia israeliana, Lexifone, ha commercializzato a fine 2012 un’applicazione per Android, utlizzabile anche senza connessione internet e da telefono fisso.
Permette a due persone che non parlano lo stesso idioma di comunicare a distanza al cellulare, al telefono fisso oppure faccia a faccia davanti a un telefonino su cui è attivata la funzione vivavoce, dopo essersi registrati al sito. Usando un sistema di ricognizione vocale, il software ascolta, traduce, ma interagisce anche con i due protagonisti della conversazione: chiede di ripetere una frase pronunciata male o velocemente, indica quando cominciare a parlare. Da una prova del prodotto in modalità «faccia a faccia», semplici frasi in italiano sono tradotte con facilità in Italiano, inglese, francese, tedesco, portoghese, spagnolo, mandarino, russo: sono queste finora le lingue traducibili da Lexifone, che funziona in oltre centro Paesi.
Nei prossimi mesi, racconta Itay Sagie, cofondatore dell’azienda e direttore del marketing, la sua squadra lavorerà allo sfruttamento di nuove lingue: ebraico – Israele non è ancora un mercato per la compagnia di Haifa – arabo, coreano, giapponese.

Itay è figlio dell’amministratore delegato di Lexifone, Ike, un linguista computazionale – esperto quindi dell’utilizzo di strumenti informatici per l’elaborazione del linguaggio – che da anni lavora al sogno di un traduttore universale. «Per molto tempo ha avuto quest’idea in testa, ma soltanto adesso ci sono tecnologie abbastanza avanzate per realizzarla», spiega il figlio.
Ike e Italy Sagie hanno lavorato al progetto dal 2010. Erano una delle tante realtà della Start-up Nation israeliana. Quando a fine 2012 hanno commercializzato l’applicazione, i Sagie hanno detto alla Reuters di aspettarsi un milione di dollari di vendite nel primo anno di vita.

Sono le piccole e medie imprese a cercare l’aiuto di Lexifone, spiega Itay, hotel, aziende del turismo e altro, quelle realtà che non hanno abbastanza danaro per permettersi un traduttore o un interprete e che fanno affari attaccati al telefono. Il fondatore dell’azienda racconta che l’applicazione ha un margine molto basso d’errore – «certo si tratta di una macchina e può sbagliare come a volte può sbagliare un interprete in carne e ossa» – e le traduzioni fornite non sono soltanto letterali ma prendono in considerazione le diverse culture, grazie al lavoro di squadre di traduttori.
La compagnia ha soltanto otto dipendenti fissi, ma si affida a partner locali e lavora con linguisti nei diversi Paesi per modificare e rendere più corretto il lessico utlizzato. Per ora, il mercato in cui l’applicazione è maggiormente commercializzata è il Messico – ci sono anche produttori di Tequila nella lista dei clienti – ma l’azienda punta a tutti i mercati in espansione: dalla Cina – dove aprirà un centro di sviluppo – al Brasile. In queste ore, racconta Italy, dopo che l’Ansa ha ripreso un articolo di un sito israeliano in cui si parlava della nuova tecnologia, «stanno arrivando moltissime e-mail anche da distributori italiani interessati al nostro prodotto». (il Giornale, 12 aprile 2013)

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