Blogger atei bangladesi, l’Uaar scrive al governo

Presidente Monti,

quale ministro degli affari esteri ad interim ha senz’altro già avuto modo di essere aggiornato sulla situazione in Bangladesh.

All’arresto di diversi blogger atei ha fatto seguito un’imponente manifestazione islamista, a cui hanno partecipato alcune centinaia di migliaia di persone, che ha chiesto la loro impiccagione. Lo scorso febbraio un altro blogger, Ahmed Rajib, venne ucciso a colpi di machete.

Le vittime di tale furia sono giovani colpevoli soltanto di pensarla diversamente dalla maggioranza della popolazione, e di averlo scritto. Rischiano la morte dentro e fuori dal carcere.

Da @PakistanAtheist

Il suo governo è intervenuto diverse volte per denunciare le violazioni della libertà religiosa nei confronti dei fedeli cristiani, in diverse parti del mondo. Riteniamo sia suo dovere intervenire anche nei confronti dei non credenti, che non appartenendo ad alcuna comunità sono ancora più indifesi dei cristiani, e nei cui confronti si chiedono provvedimenti estremi.

È una situazione senza precedenti. È anche un test per valutare quanto le autorità politiche occidentali sono disposte a impegnarsi per difendere il bene più prezioso della nostra storia, i valori civili, laici, democratici e di libertà di espressione che innervano le nostre costituzioni. Atei e agnostici non attaccano chiese, moschee e sinagoghe, ma chiedono il fermo rispetto dei fondamentali diritti umani. Auspichiamo che anche il governo del nostro paese la pensi allo stesso modo.

Raffaele Carcano, segretario Uaar

25 commenti

Martin L'Utero

Se quel buffone di Monti si facesse mai carico di una qualche azione diplomatica a seguito di questa richiesta, mangerò un cane.

Non dimentichiamo che cattolicesimo e islam sono due istituzioni da eliminare per chi, come lui, detiene con altri ben più pericolosi personaggi le redini della finanza.

Naturalmente, nel giochino degli invasati di mente che vogliono, ciascuno a suo modo dominare il mondo, a farne le spese sono sempre i liberi pensatori.

Federico Tonizzo

Concordo con quello che dici, salvo sul mangiare un cane 🙁

Martin L'Utero

Ebbene, “il mangiare un cane” è certamente dalle nostre parti un detto…ma confesso a voi tutti che in Togo mi è capitato di farlo veramente e, peggio ancora, dopo aver superato l’imbarazzo del primo boccone…mi è pure piaciuto! Dannazione, non lo faccio mica abitualmente: mi ero solo adattato ai costumi delle persone locali…

DucaLamberti74

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mi ero solo adattato ai costumi delle persone locali…
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Allora se eri in un contesto “difficile” ed il NON mangiare la carne di cane poteva essere una grave offesa per qualcuno è un discorso..

Se invece potevi rifiutarti mi disguti e mi fai schifo.

Certo, tipico atteggiamento comunistoide, del dire.

E’ una società multiculturale, multietnicia, un meticciato unico,

Ed allora approviamo anche:

– Infibulazioni ed escissioni.
– Pestaggi alle donne.
– Matrimoni combinati.
– Sgozzamenti di capretti.

Del resto, sono tradizioni di altri popoli…chi siamo noi per giudicare…anzi dobbiamo capirli, accoglierle, farle nostre e lasciare che i barbitti e barbuti possoano esercitare liberamente la loro multiculturalità…

Mavaff… mangiare carne di cane… che schifo e che disgusto 🙁

DucaLamberti74

P.S.: Per il resto concordo al 100% su quello che hai detto.

Tiziana

@Raffaele Carcano che ha scritto la lettera

Mi sembra ottimista pensare che Monti ad interim già abbia sul tavolo un dossier Banglad

Faccio presente a te (ottimista e va benissimo) e ai tuoi lettori che la ministro degli Interni Cancellieri ignorava che il giorno dell’inaugurazione del pontificato gli autobus romani avessero sostituito il tricolore con i colori dello Stato della Città del Vaticano.

Tutti i casi sono prioritari, ma se il governo non riesce a far rispettare la sovranità neanche all’Atac, azienda del Comune di Roma capitale (sic) possiamo continuare a essere ottimisti? O a dare credibilità alle istituzioni?

Comunque condivido che si scrivano lettere, solo non sono in grado di farmi illusioni.

Martin L'Utero

Tutta questa vicenda in Bangladesh è il solito “inno” alle capre.

antoniadess

doveroso richiamo, sarebbe cosa buona anche andare davanti all’ambasciata, se i romani si attivano

gmd85

Non voglio generalizzare, ma temo che siano pronti ad attivarsi per ben altre marce, Alemanno in testa.

Augusto

Possiamo firmare questa lettera a Monti ? E inviterei a chiedere la sottoscrizione anche attraverso quotidiani o riviste che si dicono sensibili al tema (da Repubblica a Micromega, passando per La Stampa etc.)

MarcusPrometheus

Mezzo di pressione adeguato sul governo del BanglaDesh a rispettare i diritti umani dei propri cittadini mi parrebbe il rimpatrio degli immigrati Bengalesi in Italia che abbiano dimostrato minore volonta’ di integrazione, oltre ai clandestini e salvo solo coloro che meritano l’asilo politico in quanto perseguitati dagli estremisti religiosi (non certo coloro che siano in contrasto col loro governo perche’ secondo loro non ammazza abbastanza rapidamente gli atei “infedeli apostati blasfemi”).

Cordiali saluti a tutti i liberi e laici
Marcus Prometheus.

Accogliere solo i profughi laici dall’Islamismo Espellere tutti gli islamisti.
Combattere il masochismo antioccidentale, che mina liberta’ e democrazia.

Penso che tutte le grandi religioni del mondo: …
… cristianesimo, islamismo e comunismo,
siano, a un tempo false e dannose. Bertrand Russell

Tiziana

Come si fa a riconoscere un fondamentalista fanatico dal laico? Gli si tatua un numero sul braccio? Che stupide queste enunciazioni .

MarcusPrometheus

Gli si comincia a domandare di impegnarsi in scritto a rispettare tutte le leggi italiane prioritariamente rispetto ad ogni altra normativa di suo gusto, a riconoscere l’eguale dignita’ di uomini e donne, di fedeli ed infedeli, chi si chiede di rinunciare a considerare le nazioni non islamiche che li accolgono come Dar el Harb, gli si chiede di impegnarsi a non cercare di imporre i suoi costumi allo stato ospitante, per esempio di chiedere alle donne di famiglia di indossare veli integrali, gli si chiede di impegnarsi a rifiutare le MFG mutilazioni genitali femminili, ed ad impegnarsi a non aggredire, le donne di famiglia che si scelgano liberamente dei compagni di qualsiasi religione o non religione o nazionalita’. Debbo continuare? Ovviamente lo si informa che al primo tentativo di frappore ostacoli o di colpevolizzare la integrazione di altri/e immigrati/e mussulmani/e verra’ espulso.
Le SEMBRA STRANO signora Ficacci? La informo che qualcosa di simile da qualche anno lo fa il governo OLANDESE , addirittura facendo vedere un filmato nel quale 2 omosessuali olandesi si baciano e dicendo che questo e’ e deve essere considerato normale in Olanda. Chi non accetta la faccenda non viene accettato come immigrato credo in casi di richieste per ricongiungimenti familiari.

Infine signora Tiziana la invito a moderare i termini. Si renda conto che anche a me le sue enunciazioni appaiono s……. come a Lei appaiono le mie, ma per educazione io cerco di non scriverlo, almeno per primo, nonostante le Sue escandescenze passate.

Stefano Grassino

Purtroppo sono pessimista, nel senso che quei paesi stanno iniziando oggi quel cammino che noi occidentali abbiamo intrapreso quattro secoli fa.
Sappiamo che il cammino della storia vuole la sua parte di innocenti da divorare; ieri il cattolicesimo, all’apertura delle nuove idee, ha voluto il suo numero di vittime ed oggi la stessa cosa reclama l’Islam.
Se qualcuno pensa che noi, memori di quanto sia accaduto a casa nostra, ci si muova per far qualcosa per questi poveri ragazzi, se lo scordi.
Hanno il petrolio o ricchezze che possono interessarci? No. Hanno la cultura ed il libero pensiero dalla loro ma quello non è valutato in borsa.

Ottone

Invadiamo il Bangladesh. Non sarà l’India, ma vuoi mettere… Ho anche la strategia pronta, non sono morti di fame? Li bombardiamo con tonnellate di Kinder Brioss e mentre loro sono intenti a mangiare occupiamo la capitale.
Scherzi a parte ormai anche se il nostro governo volesse fare qualcosa quella banda di i….i dopo quello che hanno combinato in India sono sicuro che troverebbero sensata la mia precedente proposta.
Comunque è sempre bene mettere a verbale la nostra posizione, in un futuro chissà…

Stefano Grassino

Ottone, ognuno spara con le armi che ha a disposizione. Stare in silenzio è il peggiore dei mali, questo è ovvio.
Purtroppo dobbiamo avere il coraggio di stare con i piedi per terra: abbiamo a che fare con delle popolazioni che comprendono solo le cannonate ed il governo italiano che è quello che è.

Ottone

Lo so lo so, il mio era solo uno sfogo sarcastico sull’impotenza difronte a queste situazioni… amarissimo sarcasmo, anche perché questi tizi cosi accesi dal loro dio c’è li abbiamo anche sotto il culo vedi Tunisia Egitto ecc. Ho rivalutato un po’ l’Iran ultimamente, non è quel nero plumbeo che mi aspettavo, a mio modesto avviso l’Arabia Saudita è molto peggio dell’Iran.

whichgood

il governo italiano che è quello che NON è (in questo momento)

whichgood

Anchio ma sul piano pratico e sull’effettività dell’azione temo che se Monti arriverà a leggere soltanto il mitente andrà subito in chiesa a pregare e consegnare la lettera al prete di turno.

Manlio Padovan

Doveroso richiamo quello di Raffaele.
Ma per quanto riguarda la fiducia che si può avere in una presa di posizione seria ed inequivocabile del govreno dei cosiddetti tecnici, ecco una mia lettera apparsa oggi sul quotidiano locale.
“Gentili Signori,
leggo sul gazzettino di oggi (8/4) che la riforma Fornero è stata un fallimento dimostrato dalla situazione occupazionale: tutti choosy? Così come fallimentare è stata la politica del professor Monti come dimostrano i suicidi per motivi economici: tutti incapaci?
Da tempo i professori al governo mi ricordano certi ingegneri e fisici (3 o 4 raccomandati in verità) all’ENI, dove ero occupato negli anni sessanta, i quali non conoscendo che le pure formule e dovendo mostrare un contegno, quando si rivolgevano a noi periti industriali, non sapendo ad un certo punto che pesci pigliare, cominciavano a parlare di trasformate di Laplace…a noi assolutamente ignote perché proprie di studi superiori.
Mi pare che l’esempio calzi perfettamente: professori da salotto, insomma, con il loro perfetto contegno dignitoso e sostenuto da certa affettazione di importanza, con l’immancabile americanenglish a pro dei villani, che tanto li caratterizza e che vorrebbero passare per tecnici.
Chi legge ne tragga le conseguenze che gli aggradano.”

MarcusPrometheus

Importante almeno sarebbe NON rovinare l’Italia Invece sia l’alleanza Vaticano-Islam ed estremisti sinistri-islam fanno a gara ad allearsi con chi NON vuole integrarsi ma esportare il medioevo in Italia
Leggete cosa dice Dounia Ettaib una donna giovane e coraggiosa che combatte ogni giorno contro la discriminazione e l’emarginazione della donna musulmana qui in Italia. Nata in Marocco, è cresciuta in Italia dall’età di 8 anni. Integrata perfettamente nella società italiana e con la nostra cultura, è presidente dell’associazione DARI (donne arabe in Italia). Nel 2007 è stata vittima di un’aggressione islamista in viale Jenner, a Milano.

Secondo me l’Islam qui in Italia… è rimasto senza le sue radici e tradizioni. Sono arrivata a Milano alla fine degli anni ’80, da bambina vedevo egiziani cristiani che convivevano tranquillamente con egiziani musulmani. Invece adesso se vai in una anagrafe milanese ti rendi conto che c’è stata una evidente spartizione del territorio, con i cristiani che vivono in una zona e i musulmani in un’altra, per esempio in via Padova o a San Siro. Invece, quando ero bambina non vedevo queste differenze: i musulmani festeggiavano il Natale insieme ai cristiani e i cristiani festeggiavano il Ramadan, non c’era differenza tra le due realtà.

Domanda: Quindi un’islam moderato non c’è?!

Islam moderato; cosa s’intende per Islam moderato? Ho sempre visto la religione come un aspetto privato ed intimo. Il meglio della religione si ha quando si diventa socialmente responsabili. Voglio dire: io vivo nel mio quotidiano facendo il buon cittadino e questa è un’ottima religione. Si parla di Islam moderno quando tutti sono bravi a stringersi la mano e poi, appena ci si allontana, tutti nemici come prima. Questo non è Islam moderato perché l’Islam moderato è quello che si batte per un Islam vero, reale, che parla di una tradizione di amicizia, che condanna ogni attentato, che condanna ogni iniziativa contro la discriminazione femminile. Questa non è religione e l’Islam moderato non può permettere che una religione venga diffamata in questo modo. Io non sento echi quando sento queste cose oppure quando viene violentata una ragazza, uccisa una donna oppure quando viene continuamente condannato Israele per quello che succede in Palestina. L’Islam moderato non alza mai la voce per condannare fermamente queste diffamazioni. Finché non si prendono delle posizioni chiare, non credo esista un Islam moderato.

Domanda: Hai sentito la storia di Khalid Chouki che è stato espulso dall’associazione GMI (Giovani Musulmani d’Italia) a causa delle sue idee liberali e di apertura verso un dialogo costruttivo coll’Occidente?

Perché dialogare con il prossimo significa essere liberali? Eppure le istituzioni milanesi preferiscono avere come interlocutori i Giovani Musulmani d’Italia. Chi si è impegnato davvero nel dialogo e chi si è impegnato a salvare delle vite viene emarginato. La giunta comunale di oggi cerca il dialogo solo con chi cerca le chiusure e questo non riguarda la vera presenza islamica che c’è in Italia.

Domanda: Dounia, perché le istituzioni scelgono come interlocutori associazioni come GMI?

Perché se tu ti batti per i diritti di uguaglianza sei diventato troppo occidentale e quindi sei occidentalizzato e non va bene. Allora va bene se sei emarginato e va benissimo se sei per le chiusure escludendo il prossimo. Dall’attuale giunta comunale di Pisapia traspare questo messaggio. L’associazione DARI (Donne Arabe in Italia) è presente sul territorio milanese dal 2006 e non siamo mai stati coinvolti nelle attività comunali; non andiamo bene perché troppo occidentalizzati, secondo loro.

Domanda: come possiamo definire la situazione della donna musulmana in Italia, quale è la realtà?

A parte ciò che vediamo dai mass media, che ci portano fatti di cronaca terribili come la storia di Hina, la ragazza pakistana uccisa dal padre solo perché innamorata di un italiano; oppure l’altra ragazza marocchina, Sanaa, uccisa anche lei dal padre perché conviveva con il suo fidanzato. In Marocco un padre non uccide mai la propria figlia perché ha scelto un compagno di vita. E non si sente mai dire che lo ha fatto per rispettare la tradizione. Purtroppo, le donne musulmane qui in Italia che si sono rivolte a DARI, hanno subìto una forma di Islam che esula completamente dalla loro realtà. In Marocco, oggigiorno, le violenze domestiche sono scese al 15% contro il 65% dato italiano. Questo 15% si concentra solo nelle zone rurali. In Marocco, le riforme sono iniziate nel 1985 per poi approdare nel 2003 alla riforma del codice della famiglia dove viene riconosciuto pari diritto all’uomo e alla donna. Un passo molto in avanti rispetto ad altri Paesi islamici. La situazione che vediamo qui in Italia è di matrimoni poligamici … In Marocco non esiste. Qui in Italia è tollerato in nome dell’Islam; si diventa conservatori quando si parla di Islam e noi dobbiamo diventare rispettosi solo di questa pseudo cultura che vede la donna emarginata. Gli ultimi dati sull’immigrazione sono preoccupanti e qui la crisi c’entra ben poco. La forza lavoro delle donne marocchine in Italia è pari al 12% contro l’84% delle donne italiane. Questo è un dato che deve far riflettere moltissimo: considerando che l’emigrazione femminile è stata la prima emigrazione, dal 1985 al 1997 erano le donne ad emigrare e poi ci sono stati i ricongiungimenti famigliari. Erano le donne a lavorare e mantenere la famiglia. Dal 2001 abbiamo avuto un cambiamento catastrofico, un ritorno a tradizioni oramai superate, quasi da medioevo.

Altro problema è la mutilazione genitale….. Ci sono delle situazioni ancora oggi – siamo in un Paese civile ed europeo – dove sembra di essere ai tempi del medioevo – ai tempi della peste – proprio quando si andava a cercare il malato per poi emarginarlo. Così è diventata la caccia alla donna.

Domanda: L’associazione DARI (donne arabe d’Italia) ha delle collaborazioni con le altre associazioni islamiche che ci sono in Italia?

Più che con associazioni islamiche, collaboriamo con varie associazioni ….., per esempio la «Kafila», Carovana, associazione marocchina. E’ presente a Milano fin dagli anni ’90. Si è sempre occupata di giovani e di minori e ha lavorato moltissimo sull’integrazione. E poi collaboriamo molto con associazioni italiane come «Trama di terre», che ha sede a Reggio Emilia e si occupa di dare sostegno e protezione alle donne. Con altre realtà islamiche, no. Con la CO.RE.IS.(Comunità Religiosa Islamica), invece, abbiamo un ottimo rapporto. In precedenza con la CO.RE.IS abbiamo promosso molti progetti. Apprezzo la CO.RE.IS. perché sta portando avanti un vero dialogo sulle differenze culturali e anche per quanto riguarda il dialogo interreligioso.

Invece con l’UCOII non è possibile una collaborazione perché credo che il loro atteggiamento sia sempre quello di contrastare l’impegno [alla integrazione] che gli altri portano avanti. A noi non interessa essere affermati come modello islamico. Il vero problema della comunità islamica è che loro si devono rendere conto di essere prima dei cittadini e solo dopo pensare alla religione, perché l’Islam in sé dice: «se una persona migra in una comunità e ci rimane per oltre 40 giorni allora ha l’obbligo morale di comportarsi come nella nuova comunità». Quindi l’integrazione è d’obbligo e fondamentale. L’integrazione viene imposta dalla stessa religione.

Marcus Prometheus: La notizia che colpisce di questa intervista e’ la testimonianza del tradimento delle sinistre nei confronti dei mussulmani laici democrati progressisti. Gente come Pisapia evidentemente VUOLE legittimare i fondamentalisti (contigui ai terroristi) e tratta solo coi reazionari integralisti Fratelli Mussulmani della UCOII, non coi moderati del COREIS o dell’associazione DARI.
Cioe’ le nostre sinistre favoriscono chi lotta CONTRO l’integrazione, e per il ritorno dei mussulmani al medioevo su territorio europeo! Questo mentre in Marocco con l’aiuto del re progressita aumentano i diritti delle donne!
E’ un tradimento dell’Italia, del progresso, della liberaldemocrazia e delle donne, dei nuovi italiani veri, cioe’ degli immigrati che si sentono italiani.
Proprio per questo vogliono concedere cittadinanze INDISCRIMINATE per incoraggiare gli islamici a non credere di doversi integrare per prendere la cittadinanza!

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