“Perché devo essere ucciso?” Chiede un ateo marocchino

Nel 2010 Kacem El Ghazzali, marocchino, ha ricevuto minacce di morte per aver dichiarato il suo ateismo ed aver espresso i suoi dubbi riguardo l’islam sul suo sito web.

Cacciato dal suo paese e rifugiato in Svizzera, gli è stata concessa la possibilità di porre una domanda direttamente alla delegazione marocchina presso le Nazioni Unite martedì scorso. Il Marocco è un paese a maggioranza islamica e membro dell’Organizzazione per la cooperazione islamica (OIC).

Parlando in qualità di rappresentante legato alla delegazione International Humanist and Ethical Union (IHEU, di cui l’Uaar fa parte in rappresentanza dell’Italia) al il Consiglio dei diritti umani dell’ONU, Kacem ha raccontato la sua storia:

Signor Presidente,

appartengo ad una minoranza religiosa, sono un ateo. Ma, quando ho dichiarato pubblicamente il mio ateismo, ho dovuto lasciare la mia patria, il Marocco, temendo per la mia vita, ed ho dovuto cercare rifugio in Svizzera. Nel 2010 sono stato vittima di minacce di morte, di violenza fisica e di discriminazione da parte di agenti dello Stato.

Dopo aver postato su internet diversi articoli legati al mio ateismo e poiché ho ​​deciso di lasciare l’islam, ho cominciato a ricevere minacce di morte e la gente ha iniziato a far circolare la mia foto e il mio indirizzo, invitando chiunque ad uccidermi. Queste minacce sono state riprese da una insegnante di una scuola pubblica, che ha detto agli studenti che ero un ateo apostata, ha mostrato loro i miei video e il mio blog, e ha detto che avrei dovuto essere punito secondo la legge islamica — in altre parole, che dovevo essere ucciso. Da ciò è scaturita una manifestazione contro di me su cui la polizia si è rifiutata di intervenire. Anzi, sono stato prelevato da casa di notte per essere interrogato da persone che si sono identificate come poliziotti segreti.

Quando ho provato a presentare una denuncia contro l’insegnante, si sono rifiutati di occuparsi del caso, dicendo che sarebbe stato meglio se avessi rimosso i miei blog e chiesto scusa, e che potevano facilmente arrestarmi per una causa mossa contro di me da un’associazione islamica. Hanno aggiunto che dichiarare il mio ateismo era come criticare e insultare il re, cosa che in base alla Costituzione è considerata una blasfemia.

Posso, per mezzo di questo Consiglio, chiedere al governo del Marocco perché, secondo la Costituzione, ad un ateo non è concesso di essere un cittadino? Perché la Costituzione insiste sul fatto che chiunque abbia un nome islamico debba essere musulmano? E perché un ateo deve essere minacciato di morte?

Grazie.

La testimonianza di Kacem segue una serie di azioni da parte dell’IHEU che sottolineano l’importanza di una impostazione laica sotto l’egida della “libertà di espressione” e della “libertà di religione o di credo”, tra cui il diritto di apostasia nelle leggi internazionali sui diritti umani, e rilevano che, nonostante questo, l’ateismo resta esplicitamente o di fatto illegale in molti paesi. A dicembre l’IHEU ha pubblicato la sua prima relazione sulla libertà di pensiero sul tema della discriminazione nei confronti dei non religiosi nel mondo.

Da IHEU.org

http://atheistica.com/
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49 commenti

Diocleziano

“Perché devo essere ucciso?” Chiede un ateo marocchino.

Forse perché il suo paese vive nel 1435?
Sarebbe dignitoso, per il re del Marocco, eliminare leggi medioevali che lo riguardino.

robby

——anno detto che proclamare il mio ateismo era come criticare ed INSULTARE(versetto maiuscolo mio)..il re,.——-
cioè si non dico capire che l ateismo ,affronta una questione privata,come la sua,non credo faccia del male a qualcuno,lasciamo perdere la storia del esistenza o non inesistenza di dio,ma perchè offende il re ,non Ho che disgusto e ..e vomito per poi sentire queste religioni,chiedere al ONU,protezioni..

Francesco s.

E’ cosa ha risposto il governo marocchino? Sono curioso.

whichgood

Allàh hu akbar !. Cosa poteva rispondere un governo fondamentalista ?.
In Italia invece quando ti dichiari ateo pubblicamente la prima cosa che ti fanno è bannarti dai mezzi di diffusione pubblica oppure ti invitano in uno studio televisivo zeppo di “controparti” che ti danno del matto.

Agnos XVI

Qualche anno fa ho fatto un giro turistico in Marocco.
A Marrakech la nostra guida era un laureato, con buona cultura generale, musulmano credente e fortissimamente convinto.
Gli avevo chiesto spiegazioni sul fatto che un credente non può bere alcolici, ma ovunque si vendevano vino, birra e liquori, la maggior parte prodotta in Marocco.
Mi spiegò che è vero, un credente non può bere alcolici, ma che se uno era – per esempio – ateo, allora poteva produrre e vendere, se qualcuno altrettanto ateo comprava, vino e birra e liquori; e poichè in Marocco era lecito essere cristiani o ebrei o atei, le cose andavano come avevo visto.
Ovviamente non so se nella vita reale, quella di tutti i giorni, questo rispetto per i “diversi” era veramente esistente e non so se era una condizione valida solo in una città cosmopolita come Marrakech; ma anche in pieno deserto e nelle piccole cittadine interne, sempre ho trovato vino e birra e mai mi è sembrato di destare scandalo.

gano

Credo che ci sia una differenza sostanziale tra *essere* e *dichiararsi pubblicamente* atei. Se sei ateo “in privato”, difficilmente qualcuno ci trova da ridire. Se dell’ateismo fai professione pubblica (come ha fatto il malcapitato dell’articolo) si scatena l’inferno.
Anche da noi, eh (vedi ateobus).

Gérard

@ Agnos XVI
E piu o meno come te l’ ha scritto Gano .
Ho tantissimi amici in Marocco che sono atei ma mai lo dichiarebbero pubblicamente !
I marocchini bevono come spugne ma mai in pubblico . Tutti posti dove vendono alcoolici sono scuri, con le finestre chiuse e mai vedrai bevande alcooliche vendute per la strada, salvo forse in pocchissimi posti a Marrakech ( sulla grande Avenue Mohamed VI dove si trovono bars di altissimo livello ) e ovviamente negli bars degli grandi alberghi, sia a Marrakech che nelle altre grande citta .
Il mio migliore amico ( marocchino ) che pure vive qui in Italia è ateo e in piu visceralmente islamofobo ma mai si dichiarebbe come tale anche con i suoi amici…
” Rischierei la pelle ” mi diceva…

Giorgio Pozzo

Gérard,

infatti, come scritto sopra, rinnegare la propria religione equivale ad apostasia, o tradimento, o rinnego, o come minimo a vilipendio.

Anche in Italia, chi è battezzato, rimane cattolico per sempre. Se non sei con loro, sei contro di loro. L’unica differenza, per fortuna, è che la pena per l’apostasia uno se la becca di là e non di qua.

Si chiama “obiezione di coscienza”, ma, a quanto pare, fa comodo in certi casi e dà fastidio in altri…

Gérard

Non so se perché non sono italiano, ma ho sempre dichiarato di essere ateo, anche in circoli cattolici, ma mai ho sentito di essere emarginato…

Felix

A quanto pare, la libertà di pensiero scatta soltanto quando si tratta di “esigere” il diritto di propalare le proprie favole preferite.

alessandro pendesini

Mi capita a volte di parlare con marocchini di Bruxelles (i quali rappresentano circa il 15% della popolazione di Bruxelles).
Da questo mi risulta (anche se non posso generalizzare) che i marocchini nati e scolarizzati in Belgio sono di grand lunga più aperti e meno fanatici di quelli che sono stati scolarizzati (quando lo sono) in Marocco ! Ho ultimamente incontrato un marocchino laureato in Marocco (filosofia). Non ci sono riuscito a fargli capire che la « charia » (che significa il cammino per il rispetto della legge di Dio) che condanna a morte (lapidazione) le donne adultere è eticamente inammissibile !! Potrei riempire diverse pagine con esempi simili…..Una cosa sembra essere certa : il mondo nel quale l’individuo evolve, l’educazione e il tipo di scuole frequentate, determinano in grandissima parte la sua personalità !
Finché ci sarà ignoranza e oscurantismo ci sarà malessere, odio, fanatismo e guerre, la storia è la per ricordarcelo !

Francesco

““Perché devo essere ucciso?” Chiede un ateo marocchino”

Papa: Come perchè? Esserci un doppio motivos.
Papa (emerito): Per una volta sono d’accorden con te.
Segretario: La cosa non mi meraviglia.

Francesco s.

E io allora che mi chiamo Francesco S. che basta invertire in S. Francesco per passare per il santo redivivo?! 😀

Stefano

@ whichgood

Il nostro è l’originale, l’altro è arrivato solo ieri….

whichgood

Pensate che in Italia ci capita l’esatto opposto, sempre per motivi religiosi: perchè devo vivere nella sofferenza o come un vegetale quando vorrei farla finita in quella condizione ?.

spapicchio

Infatti tutte le religioni, in fondo in fondo, hanno il fine implicito di subordinare chi discriminano per qualche motivo, di solito perche` non si sottomette alla loro autorita` connessa agli usi, all’etnicita` ed alle tradizioni dei gruppi sociali dominanti; la motivazione del discrimine solitamente e` piuttosto arbitraria ed utilitaristica, e decisa dalla gerarchia dei sacerdoti o dei capi religiosi di riferimento.

lol

solo io trovo molto grave l’errore all’inizio?
“Signor Pre­si­den­te,
ap­par­ten­go ad una mi­no­ran­za re­li­gio­sa, sono un ateo”

da quando l’ateismo è una religione?
semmai una mancanza di religione… pessimo scivolone

Manlio Padovan

Bisogna vedre in arabo cosa significa minoranza religiosa; forse corrisponde a minoranza di pensiero…se, per caso, col termine religioso in arabo non si tenda a fare di tutta l’erba (del pensiero) un fascio.

ANCIA LIBERA

ho notato anch’io la “stecca” – l’ateismo non è e non può essere una religione !

luca

Ma che scivolone!
Con il tuo penoso intervento hai fatto una pessimo figura,
In un discorso bellissimo guardi questo miserabile particolare opinabile (io per esempio sono ateo e non trovo scandaloso affermare di far parte di una minoranza religiosa).

Ripeto io sono ateo, e faccio parte di una minoranza filosofico/religiosa.
E ho una stima enorme per quel ragazzo marocchino. E’ un eroe. E un esempio.
Un grande abbraccio per Kacem El Ghazzali

lol

anche io sono ateo ed anche io stimo e rispetto Kacem El Ghazzali.
ma non si può dire che l’ateismo è una religione.. non lo è.
è l’assenza di religione…

se qualche ateo è convinto che l’ateismo è una religione, semplicemente non è un vero ateo… e probabilmente non ha le idee ben chiare di cosa è l’ateismo…

e di sicuro non è opinabile..

Tizio

Beh letteralmente l’ateismo consiste nel non credere in alcuna divinità.

Il buddhismo è considerato una religione, ma non ha divinità, idem per il taoismo.
Del resto la definizione di religione è poco chiara (l’etimologia è dubbia) e il termine si presta a varie interpretazioni, in senso ampio l’ateismo potrebbe essere una religione, se per religione intendiamo il pensiero che si ha su determinati problemi (i classici “chi siamo”, “da dove veniamo”, dove andiamo”, per essere sintetici).

lol

appunto, siccome l’ateismo non da nessuna risposta alle classiche domande “chi siamo”, “da dove veniamo”, “dove andiamo”.. ne consegue che l’ateismo non è una religione… semplicemente si limita a raccogliere prove scientifiche e formula ipotesi ritenute valide finchè non arriva la confutazione (se arriva).
e poi l’ateismo non è il non credere in una divinità (lasciamo perdere il significato letterale perchè è già in partenza sbagliato, e affibbiato dalle stesse religioni), perchè presupporrebbe un rifiuto ad accettare una divinità in presenza di prove.. cosa falsa.
semmai consiste nel constatare che non ci sono prove sufficienti per poter credere in alcuna delle tante divinità che ci propongono.. il giorno in cui ci saranno prove valide dell’esistenza di una divinità semplicemente l’ateismo cesserà di esistere… non ci potrebbero essere più atei, perchè sarebbero atei irrazionali (pazzi).
quindi l’ateismo al contrario delle religioni non ha assolutismi di alcun tipo… ecco perchè non potrà mai essere considerato alla stregua di una religione.

Tizio

@lol

E’ la tua interpretazione, non in linea con la mia, ma credo che me ne farò una ragione.
Io continuerò a tener buona la mia, e a non lasciar perdere il significato letterale, libero tu di ritenerlo sbagliato.

Francesco s.

Semplicemente credo che la scelta non sia un errore ma sia proprio voluta per mettersi sul piano dell’interlocutore, come posso dire una scelta retorica. Se si parla con integralisti bisogna usare il loro vocabolario, quelli non riescono a comprendere che uno possa appartenere a nessuna religione.

lol

non sarebbe una giustificazione…
non bisogna avallare ciò che le religioni ci dicono da sempre in modo dispregiativo… sarebbe una vittoria per loro, e un motivo in più per canzonarci e ridicolizzarci.

Giorgio Pozzo

Secondo me non si tratta affatto di uno scivolone: il nostro amico marocchino voleva sottolineare implicitamente, con un certo triste sarcasmo, come il conformismo dilagante non sia capace di considerare la discriminazione verso gli atei allo stesso modo di quella verso le minoranze religiose.

Per avere una certa considerazione, l’ateo deve insistere sulla leva del diritto delle minoranze religiose, e non sulla leva (mancante o perlomeno carente) del diritto a non essere nè una minoranza nè una maggioranza religiosa.

Si potrebbe dire che l’ateo, o il non credente, fa parte di una minoranza “religiosa”, con eloquenti virgolette sarcastiche.

lol

bhè è una tua interpretazione.. rispecchierà la realtà?
secondo me rimane comunque un’affermazione molto pericolosa, che esporrebbe il mondo degli atei a ulteriori beffeggiamenti e ci renderebbe ancor meno credibili…

se paragoniamo l’ateismo ad una religione allora diamo loro l’autorizzazione a dire che come in ogni religione anche noi abbiamo “fede” in un assoluto (in questo caso la non-esistenza di un dio o la scienza) e abbiamo dogmi, credenze, precetti, ecc.. loro la vedrebbero come un ammissione.
cosa che non potrebbe essere più lontana dalla realtà…

Francesco s.

Comunque la stessa cosa la provò a fare l’UAAR quando tentò il riconoscimento con lo stato italiano, così come avviene per le minoranze religiose in qualità di “minoranza religiosa”.

Priapus

@ whichy.
Forse desiderano tanto farci condividere la lorovita vegetale.
@ spapicchio.
Forse involontariamente, hai appena ammesso che i religiosi sono tutti uguali.

spapicchio

@ Priapus

è vero, in realtà le religioni non sono tutte uguali… però il pensiero che avevo è che per esempio il cristianesimo evangelico non sarebbe nemmeno una religione, o perlomeno non lo è al livello di quella cattolica romana di regime della CCAR.

Ma in effetti, io sono per la libertà di religione, così come per la libertà di ateismo.

Priapus

@ whichy.
Forse desiderano tanto farci condividere la lorovita vegetale.

@ spapicchio.
Forse involontariamente, hai appena ammesso che i religiosi sono tutti uguali.

@ Tutti tranquilli che anche da noi, qualche secolo fa, la situazione non era molto diversa.
Anche i nostri antenati erano religiosi.

spapicchio

@ spapicchio

naturalmente non è vero, ho scritto male: i religiosi NON sono tutti uguali.

Pardon 🙂

spapicchio

Intendevo dire che i religiosi hanno delle somiglianze, nel senso che di solito si organizzano per vivere in un modo che piace a loro, od alla loro organizzazione, e di solito questo porta a forme discriminatorie.

Tizio

“i religiosi NON sono tutti uguali”

Sono uno peggio dell’altro… 😉 eh vabbè m’è scappata, me l’hai servita su un piatto d’argento!

diego

per avere la risposta bisogna aspettare una entaconsulta. Se ieri era sbagliato uccidere un feto perchè equivale ad uccidere un essere umano, si può oggi concludere che l’aborto è pienamente legale.

alessandro pendesini

Il terrorismo è una particolare forma di fanatismo. L’ultima convinzione di colui che sa (o crede sapere) non gli basta; risente il bisogno -nevroticoparanoico- di far condividere le sue idee, unilaterali e senza limiti ! O l’altro si sottomette alle idee dottrinarie, o viene sottomesso. La “verità” non supporta alcuna restrizione o critica, e soprattutto nessun compromesso. La potenza della “verità” deve imperativamente manifestarsi nei fatti, volente o nolente, che sia praticata in modo empirico o che sia l’oggetto di teorie precise più o meno accurate -ma comunque sempre illusorie ! Il terrore è diventato, nel tempo, un metodo sicuro ed efficace utilizzato dai fanatici religiosi per diffondere le loro idee ed imporre -sovente con la forza, sevizie, umiliazioni, torture e morte- il loro potere. E qui si ripete l’epoca dell’inquisizione cattolica : la caccia spietata alle streghe (emancipate, infedeli o possedute dagli spiriti maligni ecc..) e stregoni atei, non credenti o agnostici che hanno osato violare cioé negare la legge di dio, l’unico ortodosso possibile chiamato Allah !
P.S. Il malessere umano, non importa quali siano le sue cause, ha SEMPRE un denominatore comune : l’IGNORANZA ! Ed è proprio questo che certe persone -non credenti o agnostiche- risentono la necessità di combatterla razionalmente, senza nessun odio o agressività.

rosalba sgroia

L’altro giorno delle persone mi hanno detto che io parlo per conto del DIAVOLO, solo perché mettevo in dubbio la SANTA E SACRA figura del nuovo papa, solo perché non mi prostro al cospetto della SACRA E SANTA pantofola. QUI IN ITALIA,non ci condannano a morte ma ci accusano di non avere CUORE o di avercelo DURO ( ehm ehm, il cuore), di non avere morale e di essere superbi. Sapete com’è, hanno tanto amore dentro che te lo SBATTONO IN FACCIA, come possono…

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