“Perché l’evoluzione ha creato dio (e non viceversa)”: il video del Darwin Day Uaar di Verona con Giorgio Vallortigara

Sul canale uaarit di YouTube è ora disponibile il video del Darwin Day organizzato dal circolo Uaar di Verona lo scorso 20 febbraio.

Ospite dell’avvenimento è stato Giorgio Vallortigara, che è intervenuto sul tema Perché l’evoluzione ha creato dio (e non viceversa).

La redazione

167 commenti

Enza

Io penso che non si sia nemmeno degnato di far partire il tasto Play. Ha letto il titolo e basta. Son sicurissima.

Reiuky

Io penso che non sappia neanche cosa sia il tasto “play”.

tommaso

Se lo dovrebbero guardare attentamente i cardinali prossimi ad entrare in conclave….insieme allo spirito santo !!!

🙂

faber

Oltre la battuta, anche io penso che ci sia una percentuale di chiamiamola consapevolezza via via crescente nella scala gerarchica. Non mi sorprenderebbe più di tanto se ci fosse una percentuale abbastanza ampia di cardinali non dico atei, ma quanto meno non credenti rispetto ai dettami che loro stessi danno ai loro sudditi. Mettiamola così, a credere al paradiso con le nuvole, gli angeli e i cori celestiali sono più i fedeli che i cardinali. Bene che vada penso che loro abbiano una forma di religiosità ehm…più astratta per la spiritualità e più concreta per il portafoglio. Sarebbe divertente poter fare un sondaggio anonimo all’interno del conclave. 😀

Enza

Sono perfettamente d’accordo con Faber, i cardinali e affini, sono probabilmente i primi, a non credere alle favole che propinano al popolo, peccato che ste favolette, siano molto comode per mantenere il potere su gente ignara di tutto.

Priapus

Scommetterei che ci crede solo qualche prete di campagna ed assimilati, ma di
quelli “svegli” che fanno carriera direi proprio nessuno, quelli sanno la verità ed
adorano solo lo IOR.
Per “svegli” intendo quelli cinici e carrieristi, alla base della piramide, sicuramente
ci sono brave persone, ma tutti quelli canonizzati deliravano o fingevano.

Federico Tonizzo

C’è un interessante libro di Stefano Livadiotti, “I SENZA DIO. L’INCHIESTA SUL VATICANO”, che racconta
“Le amicizie pericolose. I business inconfessabili. Gli accordi sotto banco con i partiti per spartirsi privilegi miliardari e spesso ai confini con la legalità. Tra loschi giochi correntizi, scandali e misfatti, la Chiesa è diventata come la politica. Ma addirittura più scopertamente ricca, spregiudicata e arrogante nel pretendere l’immunità per i suoi uomini, impegnati più a contendere agli onorevoli le comparsate nei talk show e nelle aule dei tribunali che sugli altari. Per questo, testimoniano i sondaggi più recenti, i credenti le hanno ormai voltato le spalle in tutto il mondo. Stefano Livadiotti racconta in un’inchiesta-choc tutta la verità su un mondo di potere tanto dorato quanto ipocrita e corrotto, che predica bene e razzola malissimo. Dove contano solo fama, denaro e carriera, i reati comuni sono all’ordine del giorno e i pedofili più incalliti vengono amorevolmente tutelati. Dove, all’ombra dei sacri palazzi imbottiti di microspie, si muovono faccendieri, mafiosi e agenti segreti. Dove s’intrecciano storie a base di traffici d’armi e morti misteriose, la carità è un optional, la verità un miracolo e il sesso si fa ma non si dice. Tutto con l’avallo del Papa? Comunque, nel più assoluto segreto, come in ogni lobby che si rispetti. E sempre, naturalmente, in nome di Dio.”
(descrizione tratta da: http://www.ibs.it/code/9788845267857/livadiotti-stefano/senza-dio-inchiesta.html ).

spapicchio

Bell’approccio alla critica del pensiero religioso conformista, è stimolante per comprendere il rapporto tra potere e religione.

Francesco

Gesù: Aiah… la testa!!! Evoluzione maiala!!!
Dio: Figliolo, quante volte ti ho detto che non devi bestemmiare.

Marco T.

Molto interessante!!!
Molti concetti esposti li avevo già letti nei libri di Dawkins e Dennet, ma gli esempi sperimentali sono bene spiegati.

Enza

Davvero bello, bello, bello, l’ho già visto qualche giorno fa su youtube e me lo sono proprio goduto! Le argomentazioni sono tutte ben esposte, articolate in modo serio e semplicissimo, anche per chi non è ferrato in materia e gli esperimenti riportati come esempi, rendono forza all’esposizione del tema trattato. Son concetti che già avevo letto ad esempio, in libri come “Rompere l’incantesimo. La religione come fenomeno naturale”, ma fa veramente tanto piacere, vedere che certi argomenti, vengano trattati anche in italiano. So che Giorgio Vallortigara, parteciperà ad altre conferenze, se proporrete altri suoi video, ne sarò entusiasta, vi ringrazio quindi, di avermi fatto apprezzare il signor Vallortigara, in questo modo, mi avete spronato a conoscere meglio il suo lavoro, sono 5 giorni che vago in cerca di informazioni su di lui.

alessandro pendesini

Visionando il CD ho notato una frase :
…”Ci sono due sapienze cioè un insieme di cose che gli uomini conoscono sin dall’inizio senza bisogno di andare a scuola, senza bisogno di istruzione specifica”……

Questa frase mi lascia perplesso poiché :
1° –La nozione di « programma genetico » valido per i batteri perde la sua pertinenza quando si applica all’encefalo umano ;
2° –L’organizzazione di ogni cervello dipende in gran parte dalla storia e del contesto del suo sviluppo. Il patrimonio genetico dell’uomo è troppo povero per realizzare la straordinaria ricchezza delle sue connessioni sinaptiche (un milione di miliardi !)
3° –Fin dalla nascita, il mondo del bambino è strutturato dalla gente, animali e cose che lo circondano. Nessuna rappresentazione mentale precede la percezione di una sedia, un cane, un gatto ecc…Senza il sistema di informazione culturale, il programma genetico resta lettera morta ! (Vedi la penosa esperienza del ré di Prussia, o orfani degli orfanatrofi di Ceausescu ecc..)
4° — Negli esseri umani, la maggior parte delle connessioni sinaptiche non sono ancora stabilite quando nasce. L’ipermaturazione è innata, ma le connessioni sinaptiche non lo sono. Lo sviluppo del cervello non obbedisce ad alcuna automazione, a nessuna fatalità o destino (se non altro a quella del ambiente sensoriale, emotivo o culturale). Sono le attività effettuate che modificano la struttura del cervello, grazie alla sua elevata variabilità e plasticità. Più le esperienze si accumulano, più si avvera che tutto avviene nella prima infanzia, come se non ci fosse nessuna distribuzione innata delle aree cerebrali : queste sono utilizzate dalla prima funzione che le occupa.
5° –Infine -dispiaccia a certi illuminati- l’idea o concetto di Dio (intesa come definizione e atributi cristiani), non è innata ma acquisita.

Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa G.Vallortigara (e non solo) del mio commento….(scusate gli eventuali francesismi) -Saluti a voi tutti da Bruxelles

Bertrand Russel2 la vendetta

alessandro pendesini

1 La nozione di programma genetico è sicuramente più vincolante per i batteri che non per gli esseri umani ma lo sai che secondo molti ricercatori gli orientamenti sessuali, la predisposizione maggiore o minore alla violenza, il rischio di diventare dipendenti da qualcosa sono almeno in parte dovuti a predisposizioni genetiche non sappiamo ancora quanto conti con esattezza la predisposizione e quanto conti l’ambiente ma sappiamo che con ogni probabilità tali predisposizioni esistono.

2 Quello che dici sul esperienza è vero ma come ho appena detto ancora non si è arrivati a scoprire l’esatto rapporto tra ambiente e geni.

3 Nessun rappresentazione mentale precede la rappresentazione di una sedia ma evidentemente capire che un oggetto per spostarsi deve poterlo fare da solo o deve essere spostato da qualcuno può essere benissimo qualcosa di innato.

3b Sugli orfanotrofi di Ceausescu so qualcosa ma potresti darmi informazioni su “la penosa esperienza del ré di Prussia”?

4 Quello che dici sulle sinapsi è vero ma può essere che per capire certi funzionamenti bastino meno sinapsi di quanto si pensava in passato.

5 Il concetto di dio con gli specifici attributi cristiani è sicuramente il frutto di un elaborazione culturale ma il video dimostra che il credere in qualche tipo di entità non visibile può essere benissimo un tipo comportamento per il quale siamo predisposti e che è stato utilizzato come basi per costruirci sopra tutte le varie religiose e superstizioni.

alessandro pendesini

@Bertrand Russel la vendetta

Da come scrivi deduco che non studi la neurologia malgrado una certa infarinatura; inoltre a me sembra che leggi libri che datano di molti anni fa.
Ti ringrazio inoltre di avermi insegnato che esistono predisposizioni genetiche………

Alla nascita, non abbiamo abbastanza geni per specificare la complessità sinaptica del nostro cervello superiore. Ovviamente, il fatto che abbiamo un cervello umano e non un cervello scimpanzé dipende molto delle nostre reti genetiche. Ma queste reti genetiche, come quelle degli encefali loro stessi, sono estremamente variabili poiché le loro diverse strutture di espressione dipendono dal contesto ambientale e dell’esperienza individuale !
Abbiamo tutti gli stessi sistemi cerebrali, e il numero di neuroni in ogni sistema cerebrale è più o meno lo stesso per ciascuno di noi. Ma il modo particolare che
sono collegati è distinto, ed è questa unicità che fa, per dirlo in breve, ciò che siamo. In altre parole i geni non controllano la cultura: ma la determinano solo nel senso che essi controllano gli organi che la rendono possibile.
Senza scambi, senza imitazione possibile, il cervello recente (neocorticale) non si sviluppa, l’uomo è all’opposto di una formica, sa poco e deve imparare molto. E questo lo fa per il resto della vita.
NB. Ti suggerisco di dare un occhiata al mio articolo Personnalité – Wikipédia (in francese), dopo, ma solo dopo, se te la senti potremo riparlarne.

Bertrand Russel2 la vendetta

alessandro pendesini

Di neurologia ne capisci molto più di me e anche dopo che avrò letto il tuo articolo la discussione resterebbe troppo sbilanciata.

Detto questo che scrivi mi sembra convincente ma anche ciò che è detto nel video mi sembra convincente e gli esperimenti riportati mi sembrano molto recenti.

Quindi potresti smentirmi ciò che è affermato nei commenti agli esperimenti dimostrando la non validità delle conclusioni del dot. Giorgio Vallortigara?

P.S. Ti vorrei anche chiedere, nuovamente, più informazioni sulla penosa esperienza del re di Prussia.

giuseppe

Enza risponde:

domenica 3 marzo 2013 alle 14:25

Io penso che non si sia nemmeno degnato di far partire il tasto Play. Ha letto il titolo e basta. Son sicurissima.

Sei contenta ? Aspettavi il momento per vendicarti ? Ma stai zitta prima di dire ancora cretinate ! E poi, grande genio dei miei stivali, dici ” ha letto il titolo e basta, sono sicurissima “, come se avessi scoperto la luna. Se rileggi quanto ho scritto ho detto testualmente che “il titolo é tutto un programma”, lasciando intendere che non avevo letto altro e non volevo entrare nel merito. Non c’era bisogno del tuo intervento per capire cio’ che era lapalissiano. Capito ? O hai bisogno di un mediatore ?

Enza

Stai zitto tu maleducato. Così mi dai solo credito a pensare che sì, il video tu, non l’hai nemmeno guardato. Sei tu che hai bisogno di un mediatore caro. ^^ Tu rispondi sputando veleno a chi non lo merita eh? Bell’uomo che sei!

Enza

E poi non sono l’unica ad averlo detto, perché te la prendi solo con me, che c’è? Ti senti minacciato da una femmina, povero cucciolo!

giuseppe

Guarda che non ho mai risparmiato critiche a tutti i maschietti. Sei appena arrivata, abbi il buon senso di non sparare cagate senza conoscere le cose.

Kaworu

tranquilla enza, il poverino è fatto così. è un troll o (alla peggio) è proprio messo male.

basta non calcolarlo, ignoralo e bon.

al massimo si arrabbia, inveisce e strepita, definendosi da solo. fondamentalmente nessuno dovrebbe calcolarlo neanche per sbaglio

manimal

eh, si… cara Enza, impara da chi ha il buon senso di sparar cagate solo dopo essersi informato.
e che diamine! 😀

giuseppe

Ho visto il video. Sarà anche un bravo professore di neuroscienze ( che altri scienziati potrebbero in ogni caso contraddire ) ma quando comincia a parlare di preghiera, con una operazione riduzionista e banalizzante, viene fuori l’ateo che vuole entrare in un campo che non é il suo, con la presunzione di definire tutto a partire dal suo punto di vista. Storia vecchia.

fab

Il bello della scienza è che si può sempre confutare (contraddire, nel senso di Cicchitto che contraddice Rubbia sulla fisica, no), ma servono argomenti. “Riduzionista”, “banalizzante”, “campo che non è il suo”, “presunzione” e “storia vecchia” non lo sono.
* Ridurre una conoscenza a conoscenze più fondamentali è da sempre un fiore all’occhiello della scienza: con poche nozioni si può spiegare molto. Poi c’è chi preferisce annaspare nel nonsenso e nelle associazioni di idee.
* La religione è quanto di più banale esista, tanto è vero che funziona benissimo anche con analfabeti e minori. Risulta quindi alquanto inevitabile banalizzarla.
* Non c’è la proprietà privata dei “campi”. Troppo bello buttare lì che uno scienziato non è un addetto ai lavori. Primo, è un addetto ai lavori eccome; secondo, pregasi precisare dove lo scienziato non sarebbe stato corretto. Auguri.
* Le battute sulla presunzione sarebbero fin troppo facili.
* La storia non è affatto vecchia. Se lo fosse, il tradizionalista che è in te la adorerebbe spasmodicamente proprio in quanto vecchia. E in ogni caso non conta l’età della storia, ma la sua forza, che in questo caso è sufficiente da poterla esorcizzare soltanto a vane parole.

Enza

Più coinciso di così, non potevi essere. E’ proprio compito della scienza spiegare il mondo, estrapolandone e semplificandone leggi e concetti, in modo tale che tutti possano capire e il costrutto della religione, non è da meno, rispetto ad altre tematiche neuroscientifiche.

Priapus

Solo che il povero peppiniello non c’è neanche arrivato da solo; l’ha sentito dire
dal suo parroco e lo ripete come un pappagallo.

Stefano

@ giuseppe

che altri scienziati potrebbero in ogni caso contraddire

Vero?

Ne approfitto di nuovo giuseppino, visto che siamo in tema: cosa contraddice le tue stupidaggini? Niente?
Non stai rispondendo, te ne sei accorto?
Noi si…

robby

giuseppe non si rende conto che è lecito,pure per i suoi,teologi,esageti,studiosi della sindone (in ogni caso contraddire)ecc ecc ecc ecc ..ecc ecc..sè alzi la voce ,non riesci a sentire quanti ti sconfessi da solo sei uno spasso…..poi strilli a un blog di atei,ma tu che che stai a fare eternamente qua,???. se 100 anni fa i tuoi confratelli,avessero saputo che partecipavi di continuo a un salotto di atei,ti avrebbero messo in manicomio,è vieni a fare morale ancora qua,che tristezza…ìììì

faidate

Riassumendo” Molti dati scientifici confermano che l’Homo sapiens è uno dei prodotti provvisori dell’evoluzione della vita sulla terra. La mente umana è il risultato dell’attività di un organo, il cervello, che si è evoluto assieme al resto del corpo dell’essere umano. Postulare l’esistenza di dio è uno dei prodotti dell’attività del cervello. All’interno di questi limiti, possiamo sbizzarrirci a piacere.”

Enrico

Mi scrive una rigorosa serie di equazioni chimiche oppure matematiche a supporto di ciò che ha affermato?

Reiuky

Si potrebbe anche farlo, ma a che pro? Non credo che saresti in grado di distinguerle da una serie di equazioni buttate a caso.

Stefano

@ Enrico

La transustanziazione è vera?

SI NO

mi scrivi una rigorosa serie di equazioni chimiche o matematiche a supporto di ciò che credi? Non vorrei che tu stia credendo una cosa sbagliata.

La proposizione “la mela è sul tavolo” ha contenuto di verità se sul tavolo c’è una mela. E’ falsa se non c’è o non c’è il tavolo. Ti dispiace tradurmi in equazioni chimiche (sic) o matematiche questa verità? Che altrimenti dobbiamo considerarla parto di fantasia….
Povero, povero Enrico.

La laurea te l’hanno data coi punti delle patatine?

Kaworu

stefano, ricordi chi ha detto che gliel’aveva scritta, la laurea? (con un candore che o è ingenuità o stupidità o entrambe le cose)

fatti due conti quindi sui modi.

Enrico

Pensi a Bolsena o ad altri miracoli eucaristici.

Significa che gli sfoprzi interni al tavolo sono maggiori ad un certo valore. Questo è la mela sul tavolo.

Stefano

@ Enrico

No Enrico può essere anche cacca. Come quella che scrivi qui.
Penoso…

Stefano

@ Enrico

Pensi a Bolsena o ad altri miracoli eucaristici.

Pensato. Ti devo dire l’effetto che mi ha fatto?
A proposito, l’equazione?

Ti do un suggerimento

Pensi a Bolsena o ad altri miracoli eucaristici = 0
Porto Pensi a destra ed ottengo:

a Bolsena o ad altri miracoli eucaristici = – Pensi.

Il che descrive compiutamente e scientificamente Enrico.
Credo che ormai tu ti possa levare di torno…

Enrico

Quindi la chiesa cattolica è stata fondata dopo la pubblicazione delle cosodette pubblicazioni scientifiche di Darwin?

Kaworu

quindi direi che è inutile urlare in faccia a uno che, oltre che sordo, pare pure cieco e quindi incapace di leggere le labbra, no? 😉

Enrico

Sorella Kaworu, ora mi trovo lontano migliaia di kilometri da lei ma vorrei tanto abbracciarla e ricordarle che grazie a Dio non sono ne cieco ne sordo.Spero che anche lei non sia ne cieca ne sorda perchè sono certo che purtroppo per chi è sordo oppure cieco ooppure entrambi vi sono gravi problemi che io rispetto profondamente.

Reiuky

Altresìdetto, come buttare via i doni di dio.

Pensa a quante persone non hanno occhi, orecchie o un cervello funzionante e ne desidererebbero uno e tu, invece, che sei stato tanto fortunato di averli, li butti nel cesso e tiri la catena.

Bertrand Russel2 la vendetta

Kaworu

Cara sorella Kaworu vorrei chiederle se dovesse trovarsi intrappolata con Enrico e lui volesse sottoporla a un orrendo e osceno trattamento da codice penale ossia ti volesse costringere a subire un autentico abuso consistente nel costringerti ad ascoltarlo mentre cerca di convertirti ORRORE!

Lei cara sorella come reagirebbe omicidio o suicidio?

Cordialmente il suo confratello nella razionalità Bertrant! 😉

manimal

anche qui vi è profondo rispetto per chi ha problemi gravi.
ma gravi gravi, eh…

Kaworu

caro fratello russel, al momento ho fatto e salvato lo screen che non si sa mai, lo stile B.V. mi angoscia abbastanza.

per il resto, ho ottime capacità di estraniazione (o estraneazione? boh) quando sento gente dire idiozie 😆

Stefano

@ Enrico

Beata Vergine Enrico.

Hai presente quella che dopo l’annunciazione dell’arcangelo, la nascita virginale, seconda apparizione a suo marito, stella cometa, strage degli innocenti, va a riprendersi il figlio al tempio e quando questi le dice che deve fare la volontà del padre non capisce? Ecco, come te.

Kaworu

lol, stefano XD

il riferimento era al fatto mai chiarito del gestore di pontifex (se fosse lui o meno il “B.V.” coinvolto in una certa faccenda) 😉

Stefano

@ Kaworu

Scusa, non avevo capito, ma il discorso sembrava fatto a Lourdes…. 🙂

Enza

@Enrico:
Come persona portatrice di Handicap visivo (sono ipovedente), mi sento mortalmente offesa dalle tue affermazioni su ciechi e sordi (Fastidioso come una mosca), a sto punto comincio a pensare che tu sia due volte più disabile di me (almeno io ho solo problemi visivi), ma tu neurologicamente parlando, non ci stai proprio…. =_=”
PS: Prova a dirmi che hai compassione di me, e ti spezzo le gambe! A noi disabili non serve compassione, o le solite gitine da due soldi a Lourdes, servono solo mezzi sociali e tecnologici, per poter fare tutto esattamente come i normodotati, anzi, anche meglio se vogliamo.

Kaworu

enza dai retta… non perderci tempo. ancora non lo conosci, ma non perderci tempo

gmd85

OGGIETTIVA? Su una tastiera qwerty ci sono quattro tasti fra la E e la I. Quante probabilità ci sono che si tratti di un typo? E ha la faccia tosta di sproloquiare di continuo. O_o

Stefano

@ Enrico

Ripeto, posso denunciare la commissione che ti ha dato la laurea?
E tu scrivi articoli? Il lo la?

Murdega

Quindi la chiesa cattolica è stata fondata dopo la pubblicazione delle cosodette pubblicazioni scientifiche di Darwin?
________
O grande saggio e oceano di saggezza dici come è stata fondata la
chiesa cattolica.

Bertrand Russel2 la vendetta

Enrico

Te lo dico una volta e per sempre le dottrine della chiesa cattolica hanno poco e nulla a che vedere con gli insegnamenti di Gesù.

Gesù ha detto “Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio”!
La chiesa ha sempre mischiato lo spirituale con il potere temporale!

Gesù ha detto “Vendete i vostri beni e fatene elemosine”!
La chiesa ha accumulato immensi patrimoni e se li è tenuti ben stretti!

Gesù ha detto “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”!
La chiesa ha perseguitato e messo a morte le persone anche solo per le loro idee!

Gesù ha detto ” Se qualcuno ti percuote su una guancia, porgigli anche l’altra”!
La chiesa ha organizzato guerre su guerre e ha benedetto altri mentre conducevano le loro!

Come vedi la tua amata chiesa non ha e non ha mai avuto nulla a che fare con Gesù!

Enrico

1)Quindi Pio XII non doveva intervenire a difesa degli ebrei era ingerenza?

2)Patrimoni per fare che cosa?Vada in unapensa dei cappuccini e capirà.

3)Ed ha sbagliato.

robby

ma tu ci SEI davvero…propio……senti prova a fare toc toc col pugno(piano pero) sul tuo cranio,è dicci se senti dei rumori….ENRICO

fab

Questo intervento di Enrico è la prova perfetta che il contraddittorio qui ci tocca con persone non all’altezza del compito. Esistono cattolici all’altezza? No, perché è proprio il contenuto e il metodo della loro fede il difetto essenziale. Ma perlomeno ci potete ridare i fra pallino?

Enza

@Enrico
“Da Gesù”

Ridicolo! =_=”
Gesù non ha fondato proprio niente, la fondazione della chiesa, ha origini ben più tarde a lui e per di più, per motivi e modus operandi, del tutto politici, più che mossi da veri intenti religiosi.

Stefano

@ fab
@ Enza

Non vorrei che ve la perdeste, finalmente giuseppe si è espresso:

Stefano: giuseppe, quando le tue credenze sono da buttare via?
giuseppe: La tua domanda non ha senso, ecco perché non ho risposto. Pensavo lo avessi capito.

Giuro… 🙂

Enza

@Stefano

O_o Mah! Direi che è la sua risposta a non aver senso, questo a casa mia, si chiama svicolare, o eludere il discorso.
Quando uno sa, che per forza di cose, deve dare ragione al suo interlocutore, ma non vole dargli il lusso di vederlo sconfitto, fa così, risponde alle domande in modo inappropriato, o non risponde proprio, come in questo caso. XD Ahahahah mi spiace Stefano, ma le tue domande, rimarranno senza risposta per molto tempo, anzi, per sempre, guarda i soggetti a cui le rivolgi. Che pretendi?

Stefano

@ Enza

Ho ben presente il soggetto e la sua assoluta malafede. Ora l’ha presente anche lui. Almeno dovrebbe. Ma non ha neanche questo pregio.

fab

Completamente perso in un turbine di autoreferenzialità, il giuseppe.

Bertrand Russel2 la vendetta

Enrico

Hai scritto “Quindi la chiesa cattolica è stata fondata dopo la pubblicazione delle cosodette pubblicazioni scientifiche di Darwin?”

I buchi neri esistono da quando sono stati scoperti o da quando si sono formati?

Le fasce di Van Allen esistono dagli anni sessanta o da quando esiste un nucleo terrestre fuso che ruotando da vita al campo magnetico terrestre?

Gli incesti esistono da quando Freud ha teorizzato la sindrome di Edipo o da molto prima? (Ok adesso Kaworu mi potrà dire che le teorie di Freud sono superate ma io non intendevo dire che siano esatte ma solo che teorizzano un tipo di comportamento già esistente).

Un fenomeno naturale esiste da prima che si sia riusciti a capirlo e a spiegarlo e questo vale per i fenomeni fisici, chimici, biologici e anche per quelli psicologici.

Se la nostra natura ci porta a essere predisposti a credere al esistenza di esseri invisibili, perché tale tipo di credenza, in età preistorica, ci manteneva vigili e riduceva le possibilità di essere vittime, di nostri simili o di qualche predatore, se tale comportamento è stato poi alla base del nascere di credenze di vario tipo, da cui si è sviluppata tra le altre anche la tua religione, ciò è vero anche se i fondatori della tua religione non ne erano a conoscenza. Del resto come avrebbero potuto saperlo?

Per una volta che non siete accusati di manipolare la realtà per vostra convenienza ma che vi si riconosce una qualche forma di inconsapevole innocenza dovresti accettare la cosa senza sbraitare e senza arrampicarti sugli specchi.

Enza

@Bertrand Russel2 la vendetta

Il tuo discorso non fa una piega, ma non pretendere che ti capisca, ho come la sensazione, che traviserà del tutto le tue parole. Sappi comunque che ti stimo, solo per il fatto che tu stia provando a farti capire da tipi simili.

Bertrand Russel2 la vendetta

Enza

Si molto probabilmente non capirà o non vorrà capire.

Ma io gli scrivo lo stesso perché in questo periodo ho molto tempo libero e perché scrivere queste cose mi aiuta a tenere in attività il cervello e le mie capacità comunicative.

giordanobruno

Mi sono guardato tutto il video. Stringi stringi, mi pare che il prof Vallortigara abbia sostenuto quanto segue: a) alla base della fede religiosa ci sarebbe il “pregiudizio” secondo il quale tutta la realtà esperibile sia riconducibile a rapporti di causa ed effetto; b) ergo, l’illusione che esista un Dio, concepito in modo immanente o trascendente secondo i casi, sarebbe solo il banale risultato di un processo di evoluzione adattativa.

Chiariamo subito una cosa, il “pregiudizio” secondo il quale tutta la realtà esperibile sia riconducibile a rapporti di causa ed effetto, è lo stesso che ha dato origine al pensiero scientifico. Evidentemente, secondo l’illustre parere di qualcuno, anche quest’ultimo sarebbe solo banale superstizione religiosa.

Veniamo poi alla faccenda dell’evoluzione adattativa. Bene, se fosse vero quanto dichiarato nel corso della conferenza, la storia delle religioni dovrebbe mostrare in modo inequivocabile una stretta corrispondenza tra le varie forme storiche di religiosità ed i contesti socio-culturali all’interno dei quali esse nascono e si evolvono. Peccato però che sia vero esattamente il contrario.

Il 17 febbraio 1600, in Campo de’ Fiori, finì legato ad un palo sopra una catasta di legna un ex frate domenicano, il quale tra le altre cose aveva elaborato un’interessante teoria, tra il mistico ed il filosofico, sulla mens insita omnibus e sulla mens super omnia: curiosamente, questa teoria ricorda molto da vicino l’Atman ed il Brahman della religione indiana ed anche lo stesso pan-enteismo dei nativi nordamericani, mentre si discosta radicalmente dalla tradizione religiosa giudaico-cristiana, nella quale Dio è concepito come il Totalmente Altro. Oh Gesù, vuoi vedere allora che Giordano Bruno non era affatto nato a Nola (provincia di Napoli) ma in una tribù di Havasupai in Arizona, e che poi si era fatto un viaggeto fino sulle rive del Gange insieme ad altri fricchettoni suoi coetanei? Ed io che non ci avevo ancora pensato!

Ragazzi, intendiamoci bene, come uomo di scienza io sono convinto molto più di voi della piena validità teorica del darwinismo, e non potete immaginare neppure lontanamente quanto mi girino i cosiddetti nel sentire i discorsi di questi ridicoli theocons, i quali credono che agitare la bandierina del creazionismo o del semicreazionismo (sarebbe l’Intelligent Design, giusto per essere chiari) rappresenti il livello più alto di testimonianza cristiana oggi nel mondo: quando, il 7 luglio del 2005, lessi sul New York Times l’editoriale dal titolo “Finding Design in Nature” scritto dal cardinale Schönborn, ebbi una vera crisi di disperazione. Tuttavia ho la vaga impressione che conferenze come questa con il prof Vallortigara portino non poca acqua allo sgangheratissimo mulino dei theocons. Questione di punti di vista.

Stefano

@ giordanobruno

Ma che t’è preso ultimamante? 🙂

E’ ovvio che “il “pregiudizio” secondo il quale tutta la realtà esperibile sia riconducibile a rapporti di causa ed effetto” ha dato origine al pensiero scientifico ma è anche vero che la scienza individua quelli attendibili.
Non quelli che generano i comportamenti superstiziosi, appunto.

“ergo, l’illusione che esista un Dio, concepito in modo immanente o trascendente secondo i casi, sarebbe solo il banale risultato di un processo di evoluzione adattativa”

Il prof. ha ESPRESSAMENTE negato la conclusione che riporti, anche se quel che ha detto costituisce una spiegazione per la credenza in agenti immateriali. In particolare della sua possibile caratteristica adattiva.

enrico

@ Stefano

La scienza non può costitutivamente investigare il problema dell’origine.
Il metodo scientifico nasce precisamente in ambiente cristiano e segnatamente cattolico.
Proprio perchè il monogens è Cristo e non l’universo questo dà l’impulso metafisico a studiare la natura come razionale, priva di atti di volizione.

giordanobruno

@ Stefano

Tranquillo, non sono affatto andato in crisi! Solo che mi piace da morire fare sempre il bastian contrario. Quando ci sono Enrico e Florenskij, mi diverto come un matto (anche se leggere i loro dottissimi interventi in questo blog rappresenta un impegno decisamente ragguardevole per la mia modesta levatura intellettuale). Quando invece loro due marcano visita … allora mi devo arrangiare come meglio posso.

Probabilmente io avrò cappellato alla grande nell’interpretare il senso delle parole del prof Vallortigara, ed in questo caso chiedo scusa a tutti per il mio precedente intervento decisamente inopportuno, ciò nondimeno mi preme farti notare che il titolo di questa ultimissima è papale-papale: “Perché l’evoluzione ha creato dio (e non viceversa)”. Ora, detto tra noi, ti sembra questo il vertice della razionalità scientifica?

Stefano

@ enrico

La scienza non può costitutivamente investigare il problema dell’origine

Figuriamoci la religione…

Stefano

@ giordanobruno

Perché l’evoluzione ha creato dio (e non viceversa)”. Ora, detto tra noi, ti sembra questo il vertice della razionalità scientifica?

Non saprei, ma butto lì: da un lato una spiegazione che riporta al noto ed è inferibile da altre conoscenze senza far intervenire entità inutili. E come dice Vallortigara potenzialmente falsificabile.
Dall’altro entità inutili che vorrebbero “spiegare” riportando a misteri.
Non sarà il massimo ma di sicuro non è il minimo. Quello spetta per indiscusso diritto alla seconda ipotesi.

enrico

Visto il video.
Il fatto che l’uomo sia costitutivamente portato a spiegare gli eventi con meccanismi di causa effetto perchè mai dovrebbe dimostrare che Dio è un prodotto dell’evoluzione?
Se le credenze nel soprannaturale sono la conseguenza indiretta di certi adattamenti evolutivi non si capisce proprio il perchè questo dimostri che Dio è un prodotto dell’evoluzione.
Chiaramente, anche prendendo per buona l’ipotesi di Vallortigara, tali risultati possono essere visti in maniera duale secondo la propria Weltanschauung.
Poichè l’uomo tende a dare spiegazione di causa effetto dei fenomeni, ovvero nè più ne meno di ciò che Vallortigara vuol cercare di raggiungere in questo video, ovvero la causa della credenza nel sopranaturale, questo può essere un prodotto casuale dell’evoluzione oppure uno dei modi in cui la creatura riconosce il suo fattore.
Dipende dalla interpretazione metafisica della storia naturale.
Non certo è il risultato di un esperimento scientifico, a meno che Dio non sia esperibile attraverso un esperimento che sottostà al metodo scientifico.

Di seguito.

1 Perchè mai angeli e demoni violerebbero le leggi della chimica e della fisica?
Non sono definiti come enti materiali
2 Perchè dovremmo trovare plausibile la metamorfosi in uno scarafaggio?
3 Riguardo gli oggetti appartenuti a qualcuno, semplicemente le coppie non sono appartenute a nessuno.
Il motivo per cui tali oggetti sono ricercati e le loro copie no è molto logico e semplice senza tirare in ballo fantasiose idee che l’essenza si trasmetta all’oggetto.
4 Effettivamente un ramo si spezza sempre per una causa.
Il principio di causa effetto è ancora piuttosto valido ……..
5 La possibilità dell’esistenza di Dio ha una probabilità piuttosto bassa.
Potrebbe Vallortigara indicare l’esperimento che ha svolto oppure il ragionamento logico che ha seguito e che ha prodotto tale bassa percentuale?

Video piuttosto insipido.

Comunque grazie per l’impegno.

Stefano

@ enrico

Video piuttosto insipido.

In effetti per chi è abituato a transustanziazioni, possessioni diaboliche, resurrezioni e ascensioni capisco che il video sia insipido.
E l’esempio della trasformazione dello scarafaggio sicuramente non è plausibile come quello dell’ostia e del vino .
enrico ci sei mancato….

Stefano

@ enrico

Visto che di solito non capisci quel che scrivo cercherò di essere il più chiaro possibile.
Non giustificare concetti della tua mitologia con altri concetti della tua mitologia, perché è la mitologia che rigettiamo.
E rigettiamo la tua mitologia per i suoi presupposti indecenti, le sue insanabili contraddizioni, le sue regole (il)logiche di inferenza, la sua modalità di acquisizione delle conoscenze e l’incapacità costituzionale di correggersi. E ci voglio aggiungere in sovrappiù la sua intrinseca immoralità.
Ogni obiezione a conoscenze serie, documentate e rivedibili in funzione di altre migliori mossa fatta a partire da principi provenienti dal sistema sopra delineato è stupida: voglio essere chiaro STUPIDA. E purtroppo per voi, visto che vi siete attribuiti il privilegio di non correggere gli errori vi siete contemporaneamente assoggettati una condanna definitiva e senza appello: STUPIDA E’ E STUPIDA RIMANE.
Spero di essere stato chiaro.

PS Obiezioni circa la sua non contraddittorietà mosse da chi butta giù un’ostia transustanziata non rilevano per le persone ragionevoli.

Mi dirai quale punto non ti è chiaro.

@ Florenskij

Quanto scritto ad enrico vale per lei, con la migliore intenzione di risparmiarle il tempo dedicato ai suoi pistolotti.

enrico

@ Stefano

Catechismo della Chiesa Cattolica 283,

“Transustanziazione significa la conversione di tutta la sostanza del pane nella sostanza del Corpo di Cristo, e di tutta la sostanza del vino nella sostanza del suo Sangue. Questa conversione si attua nella preghiera eucaristica, mediante l’efficacia della parola di Cristo e dell’azione dello Spirito Santo. Tuttavia, le caratteristiche sensibili del pane e del vino, cioè le «specie eucaristiche», rimangono inalterate”

Stefano se crede può buttare giù due righe e vediamo di farle pubblicare su qualche rivista scientifica, sì da smascherare questa stupidità, a suo dire, tanto palese.

Il resto del suo commento ha più o meno ha lo stesso registro..

Stefano

@ enrico

la conversione di tutta la sostanza del pane nella sostanza del Corpo di Cristo, e di tutta la sostanza del vino nella sostanza del suo Sangue

Tuttavia, le caratteristiche sensibili del pane e del vino, cioè le «specie eucaristiche», rimangono inalterate

Obiezioni circa la sua non contraddittorietà mosse da chi butta giù un’ostia transustanziata non rilevano per le persone ragionevoli.

Insisti enrico!

enrico

@ Stefano

Butti giù due righe che la facciamo pubblicare su qualche rivista scientifica.
Non si lasci vincere dalla modestia.

Stefano

@ enrico

Quale parte di

“Ogni obiezione a conoscenze serie, documentate e rivedibili in funzione di altre migliori, fatta a partire da principi provenienti dal sistema sopra delineato (mettici il Catechismo della CCAR che assicura che una cosa stupida non è stupida) è stupida: voglio essere chiaro STUPIDA. E purtroppo per voi, visto che vi siete attribuiti il privilegio di non correggere gli errori vi siete contemporaneamente assoggettati una condanna definitiva e senza appello: STUPIDA E’ E STUPIDA RIMANE.

non ti è chiara?

Che vedi, una volta che qualcuno ha deciso stupidamente che si può violare il principio di non contraddizione senza contraddirsi e commenta che la decisione non è da considerarsi stupida e stupidamente non dimostra come non possa considerarsi stupida ha perso stupidamente il lume della ragione. Tanto più se pretende che le persone intelligenti dimostrino in maniera non stupida che lui non è stupido.

Non vorrei che TU fossi modesto….

gmd85

Uhm, ah, si. Il pane che diventa corpo ma rimane pane e il vino che diventa sangue ma rimane vino. Alto esempio di ragionamento scientifico. Come dire che il p*scio diventa acqua rimanendo p*scio e che la me*da diventa cioccolata rimanendo me*da. Non fa una grinza.
Sarei curioso di sapere invece quali studi sono stati compiuti per indicare la probabilità che dio esista. A meno che, certo, questo dio non sia un concetto puramente aleatorio.

enrico

@ Stefano e gmd85

Si tratta di una verità di fede.
La disciplina che si occupa di tali concetti è la teologia, e non la scienza.
Se l’affermazione fosse stata di tono diverso, ovvero che con la transustanziazione cambiano anche gli accidenti e non solo la sostanza dell’ostia, allora il vostro ragionamento sarebbe sensato.
Secondo la scolastiaca ogni cosa di questo mondo porta in sé un’essenza intima invisibile, una sostanza, per la quale essa è ciò che è
Invece la figura e l’aspetto sono considerati accidenti che appartengono solo in maniera non essenziale all’essenza .
A livello dell’Eucaristia, il termine transustanziazione afferma che la sostanza intima del pane e del vino cambia totalmente, e rimangono solo le forme fenomeniche esteriori.

Ribadisco, potreste scrivere in forma ordinata i vostri pensieri e le vostre considerazioni, e successivamente le facciamo pubblicare su una rivista scientifica.
In fin dei conti vedo che avete molto tempo libero, considerando ora e frequenza dei vostri interventi qui.
Purtroppo io lo posso fare solo nella pausa pranzo e successivamente al lavoro.

Stefano

@ enrico

Si tratta di una verità di fede

Come si distingue da una falsità di fede?

Stefano

@ enrico

il termine transustanziazione afferma che la sostanza intima del pane e del vino cambia totalmente, e rimangono solo le forme fenomeniche esteriori.

Ah il segreto sta in “afferma”!
Poi basta non soffermarsi troppo su “sostanza intima” e il gioco è fatto.

Dimmi che ridi mentre scrivi queste cose, che un po’ ti riabilito.

Stefano

@ enrico

A proposito, anche il viaggio di Maometto in Paradiso è una verità di fede e immagino che pertanto tu non abbia alcun problema a crederci.
Così come i fulmini di Zeus, lascia perdere cosa si dice in giro.
La “sostanza” sta nell’ “affermare”.

Tu non fossi d’accordo sulla questione dei fulmini “scrivi in forma ordinata i tuoi pensieri e le tue considerazioni, e successivamente le facciamo pubblicare su una rivista scientifica”

E vai enrico!

Stefano

@ enrico

senza tirare in ballo fantasiose idee che l’essenza si trasmetta all’oggetto
enrico 3 marzo ore 21.21

il termine transustanziazione afferma che la sostanza intima del pane e del vino cambia totalmente, e rimangono solo le forme fenomeniche esteriori
enrico 4 marzo ore 12.57

Non sappia mai l’emisfero destro cosa fa il sinistro…

gmd85

@enrico

Riportare le boiate del catechismo e della teologia non serve, tanto più che sono di un’assurdità immane. Ti fosse sfuggito, è proprio la transustanziazione in se ad essere insensata. Ma tu credici pure.

Suppongo tu mi possa spiegare come fai a considerare improbabile che tutto sia stato creato da:

– Oro (Ra), autogeneratosi, dalle cui lacrime sono nati i primi esseri umani
– Ymir, generato da Muspell e da Niflheim che addormentatosi fece scogliere il ghiaccio dal quale nacquero gli dei che diedero vita ai primi esseri umani a partire da ceppi;
– P’an-ku, nato dall’Uovo cosmico, e dalle cui pulci ebbe origine il genera umano;
-Kamui, che creò gli Ainu overo gli umani;
– Gli Ungambikula, autogeneratisi, che plasmarono dei fagotti informi creando uomini e animali;

così, giusto per citarne qualcuno. Suppongo tu mi possa presentare dei modelli di studio per affermare che l’esistenza di tali divinità sia improbabile. Modelli che, una volta sistemati e ordinati, si possono pubblicare su una rivista scientifica, eh.

Quanto al commentino di chiusura, purtroppo sono disoccupato da un mese. Quanto infimo devo considerarti per sfruttare determinate situazioni per fare del sarcasmo?

enrico

@ Stefano

Probabilmente lei non deve mai essersi accorto, della mole di studi rispetto la religione cristiana, siano scritti da credenti, non credenti, cristiani o credenti in altre religioni.
Lasciando perdere le riflessioni telogiche, non conosco esponenti del metodo storico-critico che utilizzino il suo approccio a tale questione.
Così come non conosco pubblicazioni scientifiche che affrontino tale problematica utilizzando il suo approccio.
In un campo che già conta innumerevoli pubblicazioni, lei che ha scoperto la quadratura del cerchio, non dovrebbe essere sì modesto da non esprimere le sue scoperte e riflessioni così decisive.

Rispetto il suo intervento delle ore 16:00, non mi risulta detto tra noi, visto che lei richiama il mio commento rispetto al video, che chi ha posseduto tali oggetti, sia Dio, creatore stesso di tale oggetti, onnipotente, e dunque non mi risulta che tali persone siano capaci di mutare l’essenza degli oggetti a loro appartenuti.

Stefano

@ enrico

@ enrico

“Lasciando perdere le riflessioni telogiche, non conosco esponenti del metodo storico-critico che utilizzino il suo approccio a tale questione”

L’approccio storico-critico con la transustanziazione c’entra come il cavolo a merenda.
E non mi risulta che negli interventi di cui la tua replica vorrebbe essere patetica risposta si sia trattato qualche argomento che sia dominio del metodo che citi.
Tantomeno che i non credenti che si occupano di storia del cristianesimo abbiano perso il loro tempo con la transustanziazione, se non per dismetterla come stupidaggine.
Prova a capire quel che scrivi.

Il video, poi, sostiene che psicologicamente il maglione non viene accettato in quanto, nonostante le apparenze, in qualche modo ha assunto e conservato la sostanza di chi l’ha indossato. E non riguarda maglioni piuttosto che scarafaggi, quanto l’idea, la credenza, di sostanze o identità che si trasferiscono. Non si sostiene che l’idea sia corretta. Si dice che viene creduta. Certo che è fantasiosa, come ti sei sbrigato ad affermare, salvo fare eccezioni per le transustanziazioni perché garantite dai tuoi manuali delle giovani marmotte.
Prova a capire quello che ascolti o leggi prima di scrivere quel che non capisci.

“Così come non conosco pubblicazioni scientifiche che affrontino tale problematica utilizzando il suo approccio.”

Ti confesso che non ne conosco neanche io una che lo utilizzi per i fulmini di Zeus.
Ma se tu hai la quadratura del cerchio fatti sotto.

enrico in caduta libera….

Stefano

sopra:

Tantomeno che i non credenti che si occupano di storia del cristianesimo…

correggo, che si occupano di critica dei libri preferiti da enrico.

Giorgio Pozzo

Enrico,

Il fatto che l’uomo sia costitutivamente portato a spiegare gli eventi con meccanismi di causa effetto perchè mai dovrebbe dimostrare che Dio è un prodotto dell’evoluzione?

Se le credenze nel soprannaturale sono la conseguenza indiretta di certi adattamenti evolutivi non si capisce proprio il perchè questo dimostri che Dio è un prodotto dell’evoluzione.

Perchè il cervello umano (e non solo quello umano) si è evoluto in un ambiente molto competitivo, anzi pericoloso: dietro ogni ombra, movimento, rumore, poteva nascondersi un predatore o comunque un pericolo. Questo, per migliaia di generazioni, ha fatto sì che la mente umana tendesse, fin dalla nascita, a credere nell’esistenza di “pattern”, o trame, dove poi in molti casi non ce ne sono. Noi tendiamo a credere in un finalismo e animismo anche dove ce ne sono. E come noi, moltissimi animali si comportano in questo modo.

Di qui il passo verso il soprannaturale è brevissimo, anche se questo passo pare essere peculiare solamente dell’Homo Sapiens e del Neandertal.

Chiaramente, anche prendendo per buona l’ipotesi di Vallortigara, tali risultati possono essere visti in maniera duale secondo la propria Weltanschauung.

Certamente, ma il duale non è affatto simmetrico come lei vorrebbe far credere.

La spiegazione evoluzionistica è convincente e suffragata da esperimenti. La spiegazione animistica non è suffragata da alcun esperimento e non è convincente. Weltanschauung in un caso, ma non nell’altro.

Senza contare che, come le dicevo nell’altro thread, se tiriamo in ballo ipotesi soprannaturali, non stiamo per definizione parlando di scienza.

Dipende dalla interpretazione metafisica della storia naturale.

Per niente: come dicevo sopra, questo comportamento “proiettivo” verso l’animismo è comune a moltissime specie viventi. Detto in parole povere, le specie viventi tendono a considerare “viventi” (animismo) anche le cose che viventi non sono (la materia inanimata, appunto).

giordanobruno

@ Giorgio Pozzo

I thought as much! Da bravo ingegnere, ovvero da brava persona con la testa imbottita di scienza delle costruzioni e di tecnologia dei materiali e con una solida, sana, ragionevole “forma mentis” di stampo strutturista (le devo confessare un segreto molto intimo ed imbarazzante: oltre ad una laurea in matematica, ho anch’io una laurea in ingegneria), lei mostra di non essere capace di andare oltre le categorie del positivismo ottocentesco. In una delle precedenti ultimissime, ho tentato (invano) di sottoporre alla sua attenzione il problema epistemologico della meccanica quantistica e del rapporto di natura “ontologica” (già prevedo la rampogna di enrico) che questa evidenzia inequivocabilmente tra realtà fisica e realtà matematica; dall’alto del suo positivismo, tra le altre cose, lei è giunto a rispondere che la stessa continuità matematica poco si adatterebbe alla struttura “granulare” e discontinua della materia: adesso, a parte il fatto che, all’università, le avranno certamente spiegato che il concetto di continuità matematica è strettamente connesso a quello di limite e non ha il benché minimo significato fisico, vorrebbe cortesemente spiegarmi allora per quale arcano motivo voi ingegneri vi ostinate a fare uso del calculus nel risolvere i vari problemi di meccanica, quando il primo prevede, aldilà di ogni ragionevole dubbio, l’esistenza di funzioni NON derivabili, mentre la seconda è tutta costruita sulla cosiddetta “legge differenziale” dei fenomeni fisici? Come la sora Cesira (scommetto che siete molto amici fin dall’infanzia) è costretta a tirare fuori carta e matita ed effettuare qualche addizione e sottrazione, ogni volta che va a fare la spesa al mercato rionale, allo stesso modo voi positivisti considerate la matematica solo quella cosetta che serve giusto a fare un po’ di conti: senza l’analisi matematica e la meccanica razionale che su di essa è solidamente costruita, un ingegnere come lei si troverebbe alquanto in imbarazzo nel calcolare il momento flettente od il momento torcente di una struttura – ma temo che gli sviluppi novecenteschi sia della matematica sia della fisica teorica abbiano messo un po’ in difficoltà le vostre certezze. Diciamo pure che nel muro è comparsa qualche crepa alquanto vistosa. La prego, adesso non stia a prendersela per l’impertinenza delle mie parole – ça va sans dire (le confesso che non ho mai saputo che cosa significhi ‘sta frase, dato che ho sempre detestato cordialmente i francesi e mi sono sempre rifiutato di apprendere il loro idioma iperletterario e stucchevolissimo, però con un ingegnere positivista come lei mi viene voglia di fare anch’io un po’ il parigino, chissà perché).

Lei ha scritto che una teoria scientifica non ha affatto bisogno della matematica per essere considerata valida. Giustissimo! Però bisognerebbe anche vedere a quali teorie scientifiche si sta facendo riferimento. A parte qualche “equazioncella” e qualche algoritmo di natura statistica, nel vasto campo delle scienze biologiche la matematica non interviene affatto in modo sostanziale, e questo da solo è sufficiente a spiegare perché la biologia e tutte le scienze ad essa correlate sono in un certo senso il paradiso degli scienziati atei e del loro pensiero materialista. Ma con le scienze fisiche come la mettiamo? Voi positivisti proponete forse di fare ritorno ad Aristotele? Interessante. Davvero interessante.

Lei ha scritto che la spiegazione animistica non è suffragata da alcun esperimento e non è convincente. Verissimo! Ma perché un problema eminentemente metafisico, quale è quello dell’anima aldilà di ogni ragionevole dubbio, dovrebbe essere indagato usando la stessa metodologia adottata nell’esaminare i comportamenti sessuali del granchio gigante del Giappone o quelli della gallina padovana? Misteri ineffabili del positivismo ottocentesco (nonché del neopositivismo novecentesco)!

Lei ha scritto che, se tiriamo in ballo ipotesi soprannaturali, non stiamo per definizione parlando di scienza. E come si può non darle ragione anche in questo? Però le faccio anche notare che siete voi ingegneri positivisti a pretendere di indagare i problemi metafisici come se questi fossero problemi fisici. Non sarebbe allora il caso di cominciare ad adottare un po’ di sano NOMA?

I miei saluti più cordiali.

Stefano

@ giordanobruno

Vorrei sapere come si possano “indagare” in modo attendibile i fenomeni metafisici. Che parlarne a vanvera difficilmente costituisce indagine.
E vorrei sapere perché una volta postulata – che so – l’anima come esistente, a questa si dovrebbero fare eccezioni che non si fanno per la gallina padovana.
E vorrei sapere se postulare l’esistenza di qualcosa equivale a farla esistere tanto quanto una gallina padovana. E vorrei sapere come si falsifica l’esistenza dell’anima una volta postulata. Forse alla fine si potrà parlare seriamente di indagine. Prima no davvero.

Non mi intendo di matematica, quindi può darsi che riporti un’emerita stupidaggine ma mi sembra che il brano che segue, tratto da

James Lindsay, God Doesn’t. We Do, pag. 152 (edizione Kindle)

sia condivisibile:

Mathematics (…) is a wholly human construction built from very simple principles, using a defined set of logical rules applied to a defined set of axioms. The same is true of logic as well, on a slightly higher still level of abstraction. That mathematics, or the logic it is built upon, works astoundingly well to describe nature is surely no more than a consequence of the fact that it was designed by intelligent humans to do so. In all cases, we must also be careful not to conflate ideas that should remain separate, specifically the universe, which is as it is, and the physics or mathematics that describes it, which are logical constructions used specifically for that purpose (…) The law of physics are not the universe, neither are the results of mathematics; neither are the principles of logic.

Non seguo invece, sicuramente per mia incompetenza, la deriva misticista che hai al riguardo. E trovo del tutto fondata l’obiezione che ti muove Ferrer.

Infine, in merito ai criteri di indagine, ancora Lindsay, qui:

http://goddoesnt.blogspot.it/2013/03/a-key-difference-between-theology-and.html

Here’s a key difference between theology and science, without even having to make claims like that “the core of theology is shifting the burden of proof” (quoting myself here). Ontological proofs that rely upon modal logic are abstract nonsense, and it shows nothing but desperation on the part of the theist to rely upon them because the theist’s goal is not to prove that they believe and worship some abstract nonsense. Now imagine, in contrast, that a scientist were to attempt to demonstrate the existence of a dairy cow via convoluted and nearly impenetrable arguments using modal logic instead of a simple trip to a farm.

E vale per le mucche, le galline padovane o le anime

giordanobruno

@ Stefano

Caro Stefano, effettivamente mi aspettavo che qualcuno mi avrebbe tirato fuori James A. Lindsay oppure Piergiorgio Odifreddi: i matematici ed i logici di salda fede ateista sono talmente pochi, che inevitabilmente finiscono sempre con il circolare gli stessi nomi. Vuoi che ti enunci adesso un piccolo teorema? Ascoltami bene. L’insieme M dei matematici contiene due topologie distinte (ovvero due classi di sottoinsiemi di M dotate ciascuna di proprietà topologiche): la topologia A comprende tutti i sottoinsiemi di M, ai quali appartengono matematici che si preoccupano solo della matematica (pare che questi siano circa il 99% del totale); la topologia B comprende invece tutti i sottoinsiemi di M, ai quali appartengono matematici che si preoccupano solo … del proselitismo ateo (e pare che questi siano un modestissimo 1%).

Potresti, per cortesia, indicarmi un solo contributo significativo dato da questo illustre sconosciuto James A. Lindsay ai grandi problemi dell’analisi funzionale o della geometria algebrica o della topologia differenziale del nostro tempo? Non ti nascondo una forte curiosità. Secondo te, uno che dispone di tanto tempo libero da poter gestire persino un proprio blogspot personale e scrivere anche pamphlets di new atheistic religion, ce lo vedi ad impegnarsi nel tentativo di trovare qualche nuovo teorema particolarmente significativo, chessò, nella geometria degli spazi di Banach, il quale si affianchi ai risultati già conseguiti in questo campo dai vari Enflo, Lindenstrauss, Schwartz, James ecc? Ad uno così dovrebbe bastare e avanzare la notorietà già conseguita presso il grande pubblico con la sua catechesi ateomaterialistica – non ti pare?

A partire dalla “Kritik der reinen Vernunft” di Immanuel Kant, la filosofia borghese dell’Ottocento e del Novecento ha tentato con ogni mezzo possibile ed immaginabile di ridurre la matematica ad un semplice prodotto dell’intelletto umano; senza dubbio l’impegno c’è stato, ma i risultati temo che si siano rivelati decisamente non all’altezza di tutto questo zelante impegno di energie intellettuali ed umane: parlare di débâcle totale significa eccedere in generosità di giudizio storico. Se qualcuno oggi sostiene che la matematica si è rivelata per il pensiero borghese quello che la battaglia di Stalingrado è stata per la 6. Armee di Friedrich Paulus, che cosa vorrà mai dire? E se tra i matematici la percentuale di atei è spaventosamente più bassa che tra i biologi, questo è dovuto solo al fatto che i primi sono tutti una manica di svitati mentre i secondi sono tutti campioni di raziocinio?

L’ho già scritto e lo voglio ribadire anche stavolta. Se c’è una cosa che proprio non mi passa per l’anticamera del cervello, questa è venire sul blog dell’UAAR a fare il missionario. Apprezzo profondamente questa associazione per l’impegno mostrato fin qui in favore della laicità, ma ritengo anche che laicità sia soprattutto sinonimo di razionalismo e non di fondamentalismo ateo. In nome di una visione integralmente laica dell’uomo e della società, io sono il primo a rispettare la posizione di chi si dichiara ateo o comunque non credente; tuttavia, se costui mi viene poi a dire che il suo ateismo è “postulato” dalla stessa razionalità scientifica, mi vedo allora costretto a fargli rispettosamente notare che le sue idee in fatto di razionalità scientifica non sono propriamente limpidissime. Tutto qui.

Stefano

@ giordanobruno

Newton non aveva un blog ma si interesava di alchimia.

Bene, non vorrei che tu te la fossi persa, quindi, riporto Ferrer:

remetto che le mie competenze di matematica sono assai scarse, anche perché, come dice il tuo amico americano, visto che né la matematica, né la meccanica quantistica mi fanno provare alcun “brivido” – semmai uno sbadiglio – non mi interesso né dell’una né dell’altra; l’unica realtà che mi interessa è quella storica. Quindi non mi addentro nel merito del tuo discorso che, per quanto mi riguarda, può essere una montagna di panzane o scienza sublime ma, perdonami, a me che la matematica sia completa o incompleta, linguaggio o non linguaggio, sostituibile o non sostituibile interessa tanto quanto sapere se, negli intermundia di Epicuro, Afrodite fa cornuto Efesto con Ares.
Non posso, però, non notare una tua palese contraddizione. Tu dici:

“ogni volta che ho tentato (invano) di diventare ateo, mi sono sempre trovato davanti il macigno insormontabile della matematica e mi sono visto costretto a rinunciare. ”

Ora, i casi sono due: o la matematica , secondo te, dimostra la validità del teismo oppure no. Nel primo caso, non capisco perché tentare di divenire ateo: se hai la dimostrazione del teismo dovresti coerentemente essere teista. Nel secondo caso non capisco dove stia il “macigno”…

Per inciso, sarebbe la matematica lo strumento di indagine del metafisico?
Che di risultati non metafisici ne ha dati per il resto quando qualcuno ha provato ad usarla in quel modo altri liberi da impegni sui blog li hanno ridotti a più miti consigli….
Insomma, pare che l’ 1% serva a far stare coi piedi per terra il restante 99%.

Giorgio Pozzo

Giordanobruno,

io positivista? Mi spiace contraddirla nuovamente, ma sono popperiano. Karl Popper, il quale resta secondo me il padre della moderna epistemologia della scienza, era un forte critico del positivismo e neopositivismo in particolare. Vorrei anche farle notare che, se devo discutere di epistemologia, non devo fare alcun riferimento all’ingegneria e a Scienza delle Costruzioni. E nemmeno alla matematica: casomai, come detto, alla logica.

L’Ontologia: questa è ancora peggio del Positivismo. L’Ontologia non è nient’altro che aria fritta. Considerazioni superflue su concetti fittizi, nella fattispecie la cosiddetta “essenza delle cose”. Perdersi in vuoti discorsi senza contenuto sull’essenza delle cose non è certo il modo migliore di analizzare gli oggetti. Anzi.

Sulla matematica applicata all’ingegneria: non capisco, sinceramente, come, e soprattutto perchè, lei, da un lato lei critichi l’utilizzo ingegneristico della matematica, e dall’altro lei appioppi una forte dose di misticismo alla matematica stessa. Se la matematica ha dei limiti, e li ha come qualunque linguaggio formale, non è certo colpa dell’ingegneria o della tecnica, che hanno bisogno dello strumento matematico. E l’ingegneria, come la tecnica in generale, è solo una figlia della scienza.

Per concludere, vorrei sottolineare la critica più essenziale e profonda che mi arriva da lei e dalla quale devo assolutamente difendermi: l’ateismo non è affatto un’ideologia. Casomai, lo è una religione. A parte il fatto che io mi ritengo ignostico (interessante variante di agnostico, mi creda), devo rifiutare con fermezza, anzi, proprio rimandare al mittente, tutte le accuse di limitatezza di pensiero. Non si dovrebbe criticare una posizione filosofica che rifiuta semplicemente di considerare il soprannaturale, e che lo ritiene un’invenzione della mente umana. La mente umana, lo sappiamo tutti, lei compreso, è contemporaneamente logica e illogica: la parte logica produce dei pensieri che chiamiamo scienza (oppure anche matematica, logica, eccetera), mentre la parte illogica produce altri pensieri che chiamiamo in mille modi diversi, tra i quali, “religione” o “fede”.

Tornando a bomba, comunque, devo spiegare ancora una volta che la scienza (non il Positivismo) non ha alcuna intenzione di indagare sui problemi metafisici, come lei mi accusa di sostenere. Lo avevo detto tempo fa: la scienza è agnostica, anzi, proprio ignostica, nel senso che non le importa un banano, e non si esprime, sui problemi metafisici-soprannaturali (vedasi, prego, proprio il problema della demarcazione di Popper). Per definizione stessa di scienza, tra l’altro. La scienza non può, e non vuole, indagare il cosiddetto problema dell’anima (ma che diavolo è?). Il principio NOMA potrebbe anche essere accettabile in linea di principio, come dicevo, ma solo fino a quando la religione non pretenda di “usurpare” il terreno del naturale alla scienza. La religione rimanga per cortesia nell’ambito soprannaturale, e stia al suo posto. Inventi tutti gli dei e le anime che vuole, ma non accusi la scienza di non saper spiegare queste cose. La scienza spiega l’evoluzione e la nascita di concetti come “dio” nella mente umana, ma non pretende affatto di spiegare dio stesso. Ci pensi la religione. Il concetto di “dio”, o “anima”, e compagnia cantante, sono cose perfettamente naturali. Gli oggetti “dio” e “anima”, e compagnia cantante, sono cose perfettamente soprannaturali. La scienza ignora i secondi, e spiega i primi. La religione, occupandosi dei secondi, dovrebbe, per cortesia, ignorare i primi.

Cordiali saluti anche a lei.

Stefano

@ giordanobruno
@ Giorgio Pozzo

Non so voi, io per credere a qualcosa ho la metacredenza che che la credenza debba essere vera. La metacredenza si basa sull’ulteriore credenza che sia possibile discriminare il vero dal falso e che esista un modo per farlo. Mi dite, di grazia, come si può legittimamente ipotizzare un dominio in cui si hanno credenze che hanno zona franca? E mi dite quali criteri si dovrebbero utilizzare in quel dominio visto che gli unici attendibili mi dite che non sono applicabili?
Se qualcuno salta su con un’affermazione di verità che non può essere falsificata per principio io non mi astengo affatto: dico che in base ai migliori criteri di distinzione del vero dal falso quella credenza è priva di ogni contenuto di verità.
Esistono altri criteri? Mi si mostrino e mi si dimostri che sono buoni per discriminare il vero dal falso. Altrimenti l’affermazione dell’esistenza di altri criteri è essa stessa falsa.
Altro che non overlapping!

Giorgio Pozzo

Stefano,

un’affermazione che non sia falsificabile, non è scienza. E fin qui siamo d’accordo. Però, un’affermazione che non sia falsificabile, non può essere considerata nè vera nè falsa. E questa è logica. Se la consideri una baggianata, hai magari ragione, ma non per via del suo contenuto di verità; piuttosto per via del fatto che non aggiunge nulla alla conoscenza.

Affermare “Dio esiste” significa fare un’affermazione non falsificabile: questo non significa che “Dio esiste” sia falsa: significa che non puoi e non potrai MAI definirla nè vera nè falsa, e conseguentemente non serve a nulla. Chi lo sa, potrebbe essere vera quanto falsa, ma sicuramente è inutile.

Un’affermazione falsificabile poi, presa isolatamente, non è ancora scienza, perchè un’affermazione scientifica deve essere universale e non particolare.

giordanobruno

@ Giorgio Pozzo

Perché si è offeso nel sentirsi dare da me del positivista (o del neopositivista)? Nel mio ingenuo candore pensavo addirittura di farle cosa gradita. Ma evidentemente mi sono sbagliato.

Lei sarebbe popperiano? Bene, ne prendo atto. Tuttavia, a parte il fatto che proprio Karl Popper è stato quel signore, che ha tentato (peraltro in modo assai maldestro) di riabilitare la conoscenza metafisica, e che non condividerebbe il suo giudizio alquanto sprezzante sull’ontologia, lei sa meglio di me che, per il sudetto signore, una teoria scientifica può essere considerata tale soltanto se è falsificabile. Ora, un criterio epistemologico analogo vale anche per i linguaggi, indipendentemente dal fatto che essi siano naturali o formali: se un linguaggio non risulta in qualche modo sostituibile, allora purtroppo non è un linguaggio. E’ possibile esprimere i concetti della MQ servendosi di linguaggi alternativi a quello matematico? Veda lei.

Ma forse è meglio terminare qui le nostre discussioni epistemologiche, le quali rischiano di annoiare mortalmente gli altri utenti del blog. Le consiglio però di procurarsi e leggere il seguente testo: A. Strumia, “Le scienze e la pienezza della razionalità”, Ed. Cantagalli – si tratta di un aureo libricino, scritto da un frate domenicano (ohibò) il quale è stato anche docente universitario di fisica matematica (ohibò ohibò ohibò), il quale libricino mostra una breve sintesi dell’epistemologia cristiana del nostro tempo. La prego, lo legga con attenzione. Scoprirà (con raccapriccio) che nel cristianesimo non ci sono soltanto apparizioni mariane e fratacchioni stigmatizzati. C’è anche dell’altro, purtroppo.

@ Stefano

Io nel mondo della matematica e della fisica ci vivo, ci lavoro e ci studio. Ti posso garantire che di matematici veramente atei finora ne ho incontrati veramente pochi. Ho incontrato molti anarchici ed anticlericali (uno sono proprio io) ma quanto ad atei nel senso autentico della parola … Vedi, caro Stefano, certi sondaggi mi ricordano molto da vicino quelli commissionati da un signore di Arcore, recentemente tornato pateticamente sulla scena politica italiana. Non lo sapevi ancora che i sondaggi di opinione sono quanto di meno attendibile esista a ‘sto mondo, dal momento che è facilissimo manipolarli e coartarne i risultati anche solo formulando le domande nel modo più congruo in ordine a quello che si vuole ottenere? Scusami, ma mi deludi!

Stefano

@ giordanobruno

Immagino quanto dici valga anche per i biologi, i fisici e compagnia cantando.
E visto che di indagini ce ne sono state due ,in tutti e due i casi ci sia stata manipolazione. Manipolazione per far venire fuori tanti atei, negli USA, dove sono visti come il fumo negli occhi. E in sovrappiù è stata pubblicata su Nature.
Fino a poco tempo fa non esisteva neanche la categoria dei “nones” né nell’esercito né nei carceri.
Vogliamo raddoppiare o triplicare il 14% tanto per esagerare?

Ne devo buttare giù quasi quanto un’ostia transustanziata….

Scusami, ma mi deludi 😉

Stefano

@ Giorgio Pozzo

un’affermazione che non sia falsificabile, non può essere considerata nè vera nè falsa

Tu dici che chi afferma l’esistenza di dio ritiene che tale affermazione non sia né vera né falsa e quindi inutile? Davvero?

Stefano

@ giordanobruno

Scusa, TRE indagini, tutte e tre manipolate, ovviamente, per far venire fuori tanti atei 😉

E nota bene, nel 1914 (!), nel 1933 (!) e nel 1998.

Stefano

@ giordanobruno

“Io nel mondo della matematica e della fisica ci vivo, ci lavoro e ci studio. Ti posso garantire che di matematici veramente atei finora ne ho incontrati veramente pochi.”

Sai cos’è l’euristica della disponibilità? E come essa non sia, in fatto di razionalità, propriamente limpidissima?

giordanobruno

@ Stefano

La rivista “Nature” non è affatto nordamericana ma britannica. Quando pubblica articoli (seri) di carattere scientifico, posso anche leggerla con interesse; quando si mette a fare propaganda ideologica antisionista o meglio criptoantisionista, come del resto quasi tutta l’embedded press inglese (ora non pretendo che tu capisca il senso “politico” delle mie parole, ma c’è chi è in grado di farlo benissimo), mi interessa molto meno. Così come mi ha sempre suscitato assai poco interesse il supermediocre Hawking, il quale ha passato tutta la sua vita di scienziato solo a fare autopromozione senza mai riuscire a dare un contributo veramente fondamentale alla fisica teorica del nostro tempo.

Vuoi che ti dica che tutti i matematici sono atei arciconvinti? Ebbene, se la cosa ti rende tanto e poi tanto felice, te lo dico subito. Purtroppo però la realtà è molto diversa dal tuo wishful thinking. Mi dispiace. Ma non vedi che ti stai arrampicando sugli specchi con uno stridore di unghie che si sente lontano mille miglia? Evita, per favore, di menzionare i sondaggi di opinione come se questi fossero la fonte suprema della verità: ti metti sullo stesso piano dei seguaci dello psiconano. Mica per niente.

Ti piace Odifreddi? Credo di sì. Almeno, lo spero. Hai notato che, quando attacca i cristiani ed il cristianesimo, evita sempre con cura di menzionare argomenti di carattere matematico o logico-matematico? Perché? Qualcuno sospetta che alla base di questa sua curiosa reticenza ci sia la consapevolezza di dover tirare fuori verità molto, ma molto imbarazzanti. Tu che dici?

Stefano

@ giordanobruno

* La ricerca è statunitense, non Nature!
* i complotti mi interessano poco perché spiegano troppo;
* tre indagini falsificate sono un complotto;
* di relazione tra matematica e ateismo (mai pensata prima) ne discuto qui per curiosità e considero i numeri a disposizione, quindi il whishful thinking non c’entra per niente visto che non me li sono fabbricati;
* gradirei sapere se il complotto è da estendere anche ai fisici;
* gradirei sapere, visto che siamo in tema di complotti, come mai le ricerche svolte in tre anni diversi da differenti autori, tutti uniti (anche anagraficamente) dal complotto, si siano poste il malsano scopo di rappresentare una realtà così diversa da quella che conosci;
* ribadisco che l’euristica della disponibilità è fallace;
* Odifreddi ha un blog (ahimé) e può rispondere alle tue curiosità;
* Le unghie non sono le mie

Non hai ancora risposto all’obiezione di Ferrer, magari toglie tutti dall’imbarazzo.

giordanobrunobruno

@ Stefano

Scusa, ma riesci a comprendere il senso delle mie parole o no? Tu e questo Ferrer vivete al di fuori del mondo della matematica: si vede benissimo che la vostra è la tipica spocchia dei profani che pretendono di mettere bocca in cose che non rientrano nelle loro competenze. Ferrer poi ha frainteso alla grande il senso del problema da me agitato in relazione all’assiomatizzazione della MQ.

Veniamo ai sondaggi da te menzionati. Chi ha scritto che sono stati pubblicati su Nature, tu od io? Vedo poi con piacere che non credi affatto ai complotti, però ti piace credere alle belle favolette raccontate dai cosiddetti sondaggi di opinioni. Sai che ti dico? We’d better get it over!

Stefano

@ giordanobruno

* io di spocchia non ne ho e non ne posso avere perché di matematica non ne capisco niente.
* Mi sono limitato a fare obiezioni a tue affermazioni (non c’erano formule, mi sono permesso);
* con tutta la simpatia per te non vedo perché debba prendere per buona la tua affermazione sul numero di matematici atei piuttosto che tre indagini che suppostamente fanno parte di un complotto (?). Ci sarà un bias di giordanobruno per un verso e di tre diversi autori per un altro? O i “sondaggi di opinione” di giordanobruno sono fatti in modo giusto e quelli che non gli tornano sono belle favolette? Che magari uno o due su tre poteva dire qualcosa di diverso….
* Una di queste indagini è stata pubblicata su Nature (sionista bla, bla) che comunque non è Topolino e ha dei criteri di valutazione degli articoli pubblicati,
mentre non saprei dirti se le opinioni e le tecniche di rilevazione di giordanobruno sono peer reviewed;
* Ho detto che le RICERCHE (sondaggi di opinione?) erano statunitensi e che l’ultima (quella di cui scrive il link che ho postato) è stata pubblicata su Nature, NON che Nature è una rivista USA: TU mi hai attribuito questa affermazione e io l’ho corretta. Non ce ne sarebbe stato bisogno perché bastava tu leggessi quel che ho scritto

Stefano: Manipolazione per far venire fuori tanti atei, negli USA (la ricerca, tu non l’avessi ancora capito riguardava scienziati del NAS, tanto che l’articolo esordisce con “the question of religious belief among US scientists…” Nota di Stefano), dove sono visti come il fumo negli occhi. E in sovrappiù è stata pubblicata su Nature.
giordanobruno: La rivista “Nature” non è affatto nordamericana ma britannica (e chi ha detto che no?)

Tra ieri e oggi (il filmato e quanto ho scritto) hai preso qualche granchio: succede anche ai migliori 🙂

Ora possiamo chiuderla.

Stefano

@ giordanobruno

“Non mi intendo di matematica, quindi può darsi che riporti un’emerita stupidaggine ma mi sembra che il brano che segue…”

Se questa è spocchia dei profani…

““ogni volta che ho tentato (invano) di diventare ateo, mi sono sempre trovato davanti il macigno insormontabile della matematica e mi sono visto costretto a rinunciare. ”

L’hai scritto tu, non Ferrer: che si sarebbe frainteso?

Lui ti ha semplicemente chiesto:

Ora, i casi sono due: o la matematica , secondo te, dimostra la validità del teismo oppure no. Nel primo caso, non capisco perché tentare di divenire ateo: se hai la dimostrazione del teismo dovresti coerentemente essere teista. Nel secondo caso non capisco dove stia il “macigno”…

Dove la sua spocchia? A meno che la spocchia stia nel farti domande…

Dai…

Scusa per il seguito.

giordanobruno

@ Stefano

E va bene, i matematici sono tutti atei arrabbiati che manco ti puoi immaginare. Sei contento adesso? Possiamo, almeno su questo punto, dichiarare un bel “let’s get it over with” oppure dobbiamo continuare nella gara per vedere chi ha più tigna tra noi due?

Tuttavia il problema della matematica e del suo rapporto con la realtà fisica resta tutto nella sua “drammatica” incombenza. Che cos’è veramente la matematica? Perché noi possiamo formulare le leggi fisiche in termini matematici e solo in essi? Sono domandine a cui il pensiero ateo non ha saputo affatto rispondere. Sia ben chiaro, uno diventa cristiano per motivi che trascendono sia l’assiomatizzazione della MQ sia i due teoremi di incompletezza di Godel (dieresi sulla o), però un ateo, se solo ha un briciolo di onestà intellettuale, deve chiedersi fino a che punto il suo ateismo sia compatibile con gli sviluppi del pensiero scientifico nel corso del Novecento. Il tuo amico Ferrer ha ritenuto invece che io avessi proposto un nuovo topos di apologetica cristiana – evidentemente, come dite voi a Livorno, ha sgamato di brutto.

P. S. Un mio carissimo amico americano (per ovvi motivi di correttezza non ne posso fare il nome), che si occupa di fisica matematica presso la Yale University ed ha pubblicato eccelenti lavori sulla gravità quantistica a loop, è talmente ateo ma talmente ateo, che mi obbliga ad andare con lui in una delle chapels del campus a recitare il rosario, ogni volta che vado a trovarlo a New Haven – ora, manco da ragazzino, quando mi spedivano a fare gli esercizi spirituali, ero costretto a simili esperienze. Potresti, per cortesia, comunicarmi gli autori dei sondaggi sull’ateismo dei matematici? Tu non immagini quanto io arda dal desiderio di baciare le loro mani…

Giorgio Pozzo

Tu dici che chi afferma l’esistenza di dio ritiene che tale affermazione non sia né vera né falsa e quindi inutile? Davvero?

No, io dico che l’affermazione “dio esiste” non può essere considerata nè vera nè falsa, e quindi non aggiunge valore conoscitivo. E’ inutile.

Vorrei però specificare che l’inutilità di questa affermazione risiede in due fattori: 1) la sua non falsificabilità, ma anche 2) l’utilizzo del verbo “esistere”, che non ha valore di per sè. In fondo, qualunque cosa che si possa pensare, fisica o metafisica, naturale o soprannaturale, esiste nel momento in cui ci pensiamo.

Questo è insito nel discorso inutile dell’Ontologia.

Giorgio Pozzo

Giordanobruno,

in fondo mi spiace smettere la discussione, ma acconsento. Mi permetta un piccolo aiuto (non voglio salire in cattedra), visto che lei è uno dei pochissimi che si preoccupa della dieresi su Gödel (ah ah, io ho un computer tedesco…): se le manca la ö (bella, la ripeto: öööööö), come mancava su tutte le prime tastiere tedesche, la regoletta è quella di aggiungere una “e” fonetica:

(imparato in Germania) :mrgreen:

Gödel = Goedel
Möbius = Moebius
Bürger = Buerger

und so weiter….

Stefano

@ giordanoburno

A giordà, non me ne frega niente se tutti i matematici sono monaci di clausura, come te lo devo dire? 🙂
Quando mi hai detto che secondo te solo Odifreddi (per un pelo) e James Lindsay erano scampati al monastero, con te che sei già con un piede nella cella, sono andato a vedere un po’ su internet, ricordandomi vagamente di questa ricerca sugli scienziati del NAS e ho trovato i risultati che ti ho esposto, che sono “leggermente” diversi da quelli che presenti. O forse molti si sono tolti la tonaca e ancora non lo sai.
Che francamente un complotto per far risultare tanti o pochi matematici atei davvero non mi riesce vederlo, tanto più che le ricerche sono state fatte da autori e in anni diversi, in particolare le prime due in un’epoca nella quale dichiararsi atei negli USA non era come bere un bicchiere d’acqua.
Ho poi notato che l’ultima è stata pubblicata da Nature (che lo ripeto non mi pare sia Topolino o il Manuale delle Giovani Marmotte e senza mai dire che era una rivista americana) e mi sono permesso di ricordarti che l’euristica della disponibilità (e quindi anche il tuo amico dei rosari) se fosse buona porterebbe alla chiusura dell’ISTAT come ente inutile e dei dipartimenti di statistica come luoghi di perdizione. Magari tu sei d’accordo. Infine, se la matematica e lo Strumia sono così convincenti nel perorare la metafisica, Ferrer e io ci siamo chiesti cosa ti freni dal metterti questa benedetta tonaca ed entrare in clausura. E’ una domanda, non spocchia.
Ti devo fare la domanda che solitamente faccio ad enrico (orrore): quale parte del discorso non ti risulta chiara? Hai bisogno di disegni?
Con amicizia 🙂

PS “Potresti, per cortesia, comunicarmi gli autori dei sondaggi sull’ateismo dei matematici?”
Ti ho scoperto: non hai letto il link che ho postato 😉

Stefano

@ Giorgio Pozzo

Ok, ma il punto non è quello: è piuttosto che chi fa affermazioni su dio non ritiene affatto che non siano né vere né false e quindi inutili. Ritiene che siano vere.
E lo fa usando criteri idiosincratici e contraddittori di verità. E l’affermazione di verità non la fa solo durante la messa o a casa propria: fosse così non esisterebbe l’UAAR.
Se qualcuno ritiene che l’omeopatia sia la quintessenza della medicina e si prende due gocce d’acqua in silenzio passi. Se viene da me ed esprime questa idea balzana pretendendo il mio consenso no. Se poi vuole che la sovvenzioni il sistema sanitario nazionale non ci siamo proprio.

E comunque a prescindere dalle conseguenze concrete rimane il problema di criticare i criteri ad hoc usati per validare concetti sballati (e quindi inutili se non addirittura dannosi).
Non fosse altro che per amore di verità.

Stefano

@ giordanobruno

Che poi, ammesso la matematica supporti in qualche modo la metafisica (questo lo sai tu, io non ne so niente) al massimo come dice l’ateaccio Lindsay che non capisce niente si potrebbe arrivare al cosiddetto dio dei filosofi (uno, nessuno o centomila?). Da lì a Gesù e alla Vergine Maria ce ne vuole. E la trinità è un osso duro anche per i matematici con la tonaca. Avverti il tuo amico dei rosari.

giordanobruno

@ Stefano

Calma, bimbo mio, calma! Hang on, watch out! Sull’ateismo tra i matematici io ti ho solo riferito mie personalissime opinioni, e soprattutto non ti ho affatto riportato i dati di alcun opinion poll, poco importa se public oppure unpublic, dal momento che io attribuisco ai sondaggi di opinione la stessa attendibilità che attribuisco agli oroscopi ed ai tarocchi: se impostato nel modo opportuno, con un sondaggio di opinione tu potresti benissimo dimostrare che il 92% dei musulmani è favorevole al matrimonio omosessuale oppure che solo il 7% dei vescovi italiani è contrario all’abolizione dell’ 8×1000. Non so se il concetto è sufficientemente chiaro. Il fatto è che io, con i matematici, sia europei sia nordamericani, ci devo lavorare e studiare, e faccio un po’ di fatica a scorgere tra di loro tutto ‘sto grande ateismo. Ecché te devo di’, fijetto mio? Se vede che c’ho du’ belle fette de salame sull’occhi!

Vuoi sapere perché ancora non mi sono fatto monaco trappista? Ti rispondo subito: a parte il fatto che i monaci trappisti devono indossare un abito in parte bianco ed in parte nero, e questi due colori proprio non mi donano (a me sta benissimo il blu scuro: sono proprio un fighetto), io preferisco non farmi monaco trappista per lo stesso motivo per cui non ho alcuna intenzione di sbattezzarmi. By all means, bro’! Quando si ha una “forma mentis” veramente laica, si vuole restare liberi da qualsiasi condizionamento esterno di tipo religioso. Costi quello che costa. So benissimo che in questo non puoi affatto essere d’accordo con me, ma devo dirtelo lo stesso: so it boils down to this, il fatto è che anche l’ateismo è a suo modo una scelta religiosa.

Ed ora attacca pure con le contumelie e gli improperi…

giordanobruno

@ Giorgio Pozzo

La ringrazio per il suggerimento ortografico. Veramente sapevo anch’io che “ö” può essere anche scritto “oe” (a differenza del francese, il tedesco un po’ lo conosco). Del resto, un modo per porre tutte le dieresi sulle vocali giuste consisterebbe nello scrivere prima l’intervento su Word quindi nell’effettuare il copia-incolla negli appositi spazi del blog, ma la pigrizia (e soprattutto la mancanza di tempo) non lo consente.

Approfitto di questa opportunità per chiederle scusa di avere insultato la lingua francese: voi torinesi siete infatti più di sangue francese che italiano. Ma la lingua francese proprio non la sopporto e non l’ho mai voluta imparare. Ha mai provato a mangiare trenta bignè uno dopo l’altro? Ecco l’effetto che provo io quando sento parlare l’idioma dei discendenti di Vercingetorix. Abbia pazienza, ma a ‘sto mondo ognuno ha le sue idiosincrasie.

Stefano

@ giordanobruno

l’ateismo è a suo modo una scelta religiosa.

Anch’io ho sempre pensato che stare sul divano sia a suo modo fare sport.

E poi pensa, questo tipo di religione è limitato solo dal numero di idee balzane e senza prove che la mente umana è capace di produrre…
Che bello…

Hai mai scoperto di essere politeista? Ecco, ora lo sai…

Ermete

L’agnostico è in verità quello che si siede al divano.
L’ateo fa sport, visto che deve ridurre la realtà, costi quel che costi, alla sola materia e mantenendo la sua convinzione anche davanti ai problemi che questa reductio presenta, e che spesso Giordanobruno evidenzia.
Se una teoria non quadra perfettamente non è un fatto, e dunque sceglierla è sempre fare sport, il non pronunciarsi, come fa l’agnostico, è invece stare fuori dalla partita.
Per cui, sarà una forma di sport abbastanza soft, ma è sempre sport, almeno davanti al divano dell’agnostico, che, come ognuno che non fa sport e si siede al divano, si guarda la gara.

E io non sono agnostico, sono ateo ma non ho problemi a dire che il mio ateismo ha alcuni dogmi sui fondamenti.

claudio285

esiste una fisica ingenua, una psicologia ingenua, e tutte e due constano anche di spiegazioni causali intuitive.
Ma questo non vuol dire che in sè i concetti di causa ed effetto non abbiano una validità. Anzi, direi l’opposto.
Ma la fisica e la psicologia come scienze naturalmente trascendono completamente l’approccio causale del senso comune.
Non vedo proprio dove stia la contraddizione.

Florenskij

@ giordanobruno. A mio parere cardinale Christoph Schoenborn ha molte probabilità di essere eletto papa, per la sua disperazione ( o per la sua gioia, in vista della presumibile attività semiconservatrice, dunque da autoaffondatore della barca di Pietro – è un allievo di Ratzinger ed è stato pure in visita a Mediugorje, pare con alto gradimento ). Nato in una famiglia di grande tradizione aristocratica, sembra poco interessato ai soldi, come capita talora a chi ce li ha già dall’infanzia: ho letto che per il conclave del 2005 è arrivato a Roma in treno da solo, tirandosi una valigia a rotelle fino al punto di arrivo dei taxi.

D’accordo con lei sulle possibili derive teocon ( ovviamente ridicole ) del discorso del professore, il cui titolo molto ideologizzato corrisponde limitatamente al contenuto effettivo: una dignitosa conferenza di psicologia evolutiva e della percezione ( un po’ come nel caso del prof. Boncinelli ).
Il prof. Vallortigara stesso ha affermato di parlare da biologo e non da filosofo, dunque nessuna meraviglia che il tema della “creazione di Dio” sia rimasta tutt’altro che al centro; tra le cose peggiori per voi credo ci sia l’affermazione che l’attitudine religiosa, pur nelle sue svariatissime e bizzarre manifestazioni, sia per così dire fisiologica nella psicologia umana, non patologica.

Da rompitroll non posso astenermi anche questa volta dal notare che nemmeno un distinto scienziato come lui abbia saputo sottrarsi al vezzo o vizio del linguaggio finalistico: “Se QUELLO CHE CONTA ( vale a dire implica appagamento o pena ) per gli organismi è SOPRAVVIVERE e RIPRODURSI, la selezione naturale deve avere INVENTATO una varietà di ESPEDIENTI e SCORCIATOIE per la REALIZZAZIONE dei comportamenti più ADEGUATI.
Sbaglio, o “realizzare” vuol dire mettere in pratica, configurare materialmente un PROGETTO nato come IDEA, come “disegno mentale di un fine”, magari anche con grandi cambiamenti in corso d’opera? Sbaglio.o c’è qualche difficoltà a cogliere seriamente ( nel senso dell’interrogazione filosofica, esistenziale, poetica ) la questione abissale per cui dal meramente quantitativo emerge passo passo il qualitativo, dal fatto bruto e insignificante delle reazioni chimiche il VALORE, dall’INERTE la SOGGETTIVITA’ interessata a se stessa come parte autonoma all’interno dell’universo? Certo, nel nostro mondo non c’è pensiero senza circuiti cerebrali; ma i circuiti non funzionano se non c’è è energia, e i neuroni stessi sono fatti di materia-energia. MA CHE COS’E’ L’ENERGIA? ( Repetita juvant, anche per le “domande da un milione di dollari” ).

Quello che vorrei mi fosse spiegato da persone di scienza come lei è ancora più enigmatico del Big Bang: come mai a un certo punto qualche agglomerato di materia chimica, sulla terra o altrove, ha sviluppato l’ESIGENZA di mantenere la propria forma, sdoppiandosi* o creando il balletto di DNA – RNA, una specie di “quadriglia della vita”? Che cosa significa per particelle di materia inerte ( il pan-psichismo è una bufala, o no? ) l’esigenza di riprodurre una certa DISPOSIZIONE ORDINATA? Il tutto INVENTANDO ESPEDIENTI e SCORCIATOIE.

* Non riesco a capire come una cellula la cui vitalità si sta esaurendo, sdoppiandosi acquisisca una rinnovata e pimpante energia: come dire che dividendo in due una cicca stramasticata, ciascuna delle due metà ritorna nuova.

Quanto alle sue meraviglie brahmaniche-atmaniche per Giordano Bruno ( quello di Campo de’ Fiori ) penso che dovrebbe riguardarsi, se non l’ha già fatto, il pensiero di Nicola Cusano, mistico-scientificizzante del ‘400 ( anche cardinale in carriera, tetesko del Sudtirol): epigono alle soglie della modernità della più che millenaria commistione SISTEMATICA nella teologia e nella dogmatica cristiana dell’elemento ebraico e di quello orientale, platonico e neoplatonico ( anche nella versione della “teologia negativa”), quello che lei sembra ricondurre soltanto alla cultura induista e delle religioni native americane.

Stefano

@ Florenskij

Io invece mi chiedo come mai l’onnipotente buonissimo in cerca di relazioni sociali abbia avuto bisogno del dna in un granellino di una sperduta galassia tra miliardi.
Mi chiedo perché abbia usato questo dna per far sdoppiare e bla bla gli esseri viventi che per il 99% sono andati a ramengo.
Mi chiedo come mai questo onnipotente potendo implementare uno stato paradisiaco con mutua soddisfazione per tutte le parti e di apparente indistruttibilità, tanto da meritarsi l’appellativo di eterno non l’abbia fatto, qui ed ora, perché qualcosa gli è di impedimento.
E mi chiedo come mai una teoria così balzana da non essere meritoria di considerazione a partire dai suoi presupposti indecenti meriti il tempo che lei vi dedica qui.

PS Gli angeli ce l’hanno il dna?

Stefano

@ Florenskij
@ enrico

sto leggendo (ormai sono quasi alla fine) il libro di Renato Testa – La Malafede. Perché è indecente essere cristiani. Talmente denso di argomenti che ho dovuto smettere di sottolineare quelli che ritenevo più salienti. Troppi i motivi di indecenza, ben circostanziati e soprattutto RAGIONEVOLI. Insomma il contrario di quanto proponete di solito qui senza ammettere la possibilità di errore. Che è un’altra indecenza.

Stefano

@ Florenskij

MA CHE COS’E’ L’ENERGIA?

E=mc2

(massa x velocità della luce al quadrato)

per ora non ci sono dubbi nè spiriti

faidate

In realtà la parola “inventare” non è applicabile alla selezione naturale, che non è una forza, ma è assimilabile piuttosto ad un setaccio con maglie di dimensioni variabili casualmente. Non rappresenta una modalità di realizzazione di un progetto, ma piuttosto la constatazione (dal punto di vista molto di parte di uno dei suoi prodotti, l’Homo sapiens) di quello che resta in un gioco di interazioni di forze (gioco che per la mente umana è casuale, ma non abbiamo altro utensile per deciderne la natura) : i sopravvissuti di questa setacciata, fra i quali l’Homo sapiens, guardano al prodotto di questa interazione e dicono “Che bello” senza rendersi conto di essere solo uno dei tanti residuati di un processo un po’ più grande di loro.

Stefano

@ faidate

Auguri di un miglior risultato rispetto a quelli a me ottenuti

Giorgio Pozzo

Questo estenuante post di Флоренский risulta proprio essere l’esempio principe di quanto tentavo di spiegare poco sopra a Enrico.

Флоренский, da bravo animista, continua a non voler capire che chi non è animista non può spiegare l’animismo a chi animista invece è.

Lui vorrebbe che chi non crede in Babbo Natale spiegasse a chi crede in Babbo Natale come mai Babbo Natale non esiste.

Dovremmo, e sinceramente non saprei proprio come, spiegare come mai la matematica non riesce a spiegare che due pere + due mele fanno quattro patate.

fab

Che cos’è l’energia, Florenskij? Qualunque cosa sia misurata in secondi alla -1.

faidate

Mi permetto di insistere, ripetendo quanto scritto sopra. Come la saliva è prodotta dalle ghiandole salivari, tutte le costruzioni mentali sulle quali discettiamo sono il frutto, un po’ più complesso, dell’attività di un organo che si è evoluto in modi diversi in varie specie. Il suo prodotto, il pensiero, ha questo limite assoluto d’origine. Compresa la fede o la fiducia nella razionalità. Siccome questo prodotto è autoreferenziale, si dice da solo di essere il migliore, postula angeli e demoni e dio, ma non riesce nemmeno concepire il significato di infinito o la dimensione dell’universo. Se le sue produzioni (i pensieri, i ragionamenti) ci divertono, bene, godiamoceli. Se però pensiamo abbiano valore assoluto, siamo per lo meno presuntuosi e fuori strada. Scusate l’insistenza.

Stefano

@ faidate

Se le sue produzioni (i pensieri, i ragionamenti) ci divertono, bene, godiamoceli.

Ok, ma alcune delle sue produzioni oltre a divertire funzionano in maniera attendibile.
Altre meno.

Stefano

@ faidate

So what?

“Compresa la fede o la fiducia nella razionalità. Siccome questo prodotto è autoreferenziale, si dice da solo di essere il migliore, postula angeli e demoni e dio, ma non riesce nemmeno concepire il significato di infinito o la dimensione dell’universo. Se le sue produzioni (i pensieri, i ragionamenti) ci divertono, bene, godiamoceli. Se però pensiamo abbiano valore assoluto, siamo per lo meno presuntuosi e fuori strada”

Ok, ma alcune produzioni oltre a divertire funzionano in maniera attendibile.
Altre meno.

Se mi scrivi ancora “so what?” ripeto quindi faidate 🙂

Priapus

Se è corretta la datazione degli idoletti in steatite o veneri callipigie di Tan-Tan e di Berekhat Ram,
stabilita fra 500.000 e 200.000 anni fa, abbiano una prova in più del fatto che l’illusione religiosa
non è nata con l’homo sapiens che in quell’epoca non esiteva ancora. Per chi obietta che l’uomo
attuale è ancora affetto da tale illusione basterà ricordare che si tratta di homo bigottus, una
degerazione dell’omo sapiens. Con gli idoletti, dedicati alla fertilità femminile, era nato anche lo
stregone che si trasformo presto in organizzazione mafiosa dedita ad approffittare del timore
verso l’ignoto ed i fenomeni naturali per plagiare gli ominidi e poi gli uomini, sottometterli e
vivere nell’ozio alle loro spalle, come ancora fanno i preti e le loro gerarchie.

civis romanus sum

Cose sicure ormai sono che per la specie ci sia un processo fisico evolutivo in atto, che tale processo è in corso, che la coscienza umana partecipa di questa evoluzione e che fatalmente porterà la specie ad estinguere il concetto di dio come prima lo aveva creato ,,, che il disegno finito comunque la si metta infine, è una bestialità, e chi lo predica ancora e un tutt’uno con la bestia.

Stefano Seguri

Non ho ancora avuto sufficiente tempo per vedere il video per intero. Ma all’inizio del suo intervento Vallortigara dice che al Darwin Day organizzato al Pigorini ci sono stati dei “problemi” con dei creazionisti: che è successo? e chi erano questi gruppi organizzati?
E’ importante studiare lo sviluppo organizzativo militante dei gruppi creazionisti in Italia.

Martin L'Utero

@ Florenskij

Sai che leggerti, saltando inevitabilmente a piè pari qualche “strofa”, ha un eccezionale effetto diuretico?

Florenskij

@ Martino… Dato il suo nick-name, non ho difficoltà a credere che la funzione fisiologica detta “minzione” sia molto daccosto alla parte anatomica di cui lei si fregia. Peratro potrebbe adottare una piccola ma significativa variante: Martin l’Uteretico detto il Diuretico.

Kaworu

l’hai già fatta questa battuta, varia un pochino.

prova con il cardo mariano comunque, non è male

Martin L'Utero

@ Florenskij

Leggendo la tua battuta da parrocchiano devoto si è interrotto l’idillio: non hai proprio capito che la reazione principale ai tuoi scritti non è la minzione in sè.
Quella è solo conseguenza…del troppo ridere!

DanieleN

X enrico
Catechismo della Chiesa Cattolica 283,“Transustanziazione significa la conversione di tutta la sostanza del pane nella sostanza del Corpo di Cristo, e di tutta la sostanza del vino nella sostanza del suo Sangue. Questa conversione si attua nella preghiera eucaristica, mediante l’efficacia della parola di Cristo e dell’azione dello Spirito Santo. Tuttavia, le caratteristiche sensibili del pane e del vino, cioè le «specie eucaristiche», rimangono inalterate”

Due pesi due misure al solito vero?
Dimostri lei che ci crede o la chiesa visto che asserisce con rigorose equazioni matematiche quanto affermato!
Inoltre la base di questa affermazione dimostra tutta la vostra faciloneria nel bervi praticamente ogni baggianata. Provi a contestarmi queste affermazioni : ho scoperto di saper fare dei miracoli non so come ma dio in sogno mi ha detto che potevo fare qualsiasi cosa purché alla fine del processo tutto appaia come prima. Ho provato ed è vero! Per esempio ho ricostruito le torri gemelle e poi però le ho fatte risparire. Ho trasformato le piramidi in una montagna di gelato ma la gente non si è accorta di nulla e continua a salirci sopra con le scarpe.

DanieleN

Scusate per le omissioni di virgole sopra e qualche altro errore grammaticale… scrivevo da un cellulare.

Errate corrige
Al solito: due pesi due misure, vero?
Dimostri lei, visto che ci crede, o la chiesa, visto che asserisce, con rigorose equazioni matematiche quanto affermato!

Stefano

@ DanieleN

Daniele Enrico non è enrico.
Il primo è quello delle equazioni, il secondo quello che afferma che la transustanziazione non è una stupidaggine perché c’è scritto nel catechismo.
Tutti e due, te ne sarai accorto, sono accomunati dal credere stupidaggini.

Stefano

@ DanieleN

Quello che ha fatto la citazione dal catechismo sulla transustanziazione è enrico (con la e minuscola), quello delle equazioni è Enrico (maiuscola).
Quindi ad enrico non puoi muovere obiezioni di equazioni….

Reiuky

Va be’…. Enrico, Giuseppe, vari ed eventuali, prendetevi questa perla, perché non ne avrete molte altre.

La scienza ha reso ‘dio’ non necessario per spiegare l’esistenza dell’uomo.

Per chi ha necessità dei disegnini, significa che, attraverso la scienza, si può spiegare l’esistenza dell’uomo senza dover ricorrere a una volontà esterna.

Martin L'Utero

Continuano a bruciare le città della Scienza e non le Chiese.

Siate stramaledetti, assurdi malati mentali e zavorra dell’evoluzione, della moralità e della decenza.

Giorgio Pozzo

Comincio a temere, leggendo i vari post mistico-religio-metafisici, che Vallortigara sia stato fortemente frainteso. Almeno, da questi signori.

Consiglio vivamente la lettura del libro scritto a tre mani con Pievani e Girotto: “Nati per credere”. Nel libro spiegano chiaramente, con tanto di supporto sperimentale, il concetto che viene riassunto in modo -a quanto pare- fuorviante nel lemma “l’evoluzione ha creato dio”.

Ho tentato di spiegarlo, credo senza alcun risultato apprezzabile, poco sopra, ad enrico minuscolo: la mente umana, come quella di molti animali d’altronde, tende a vedere animismo dappertutto. Questa è una conseguenza evolutiva vantaggiosa perchè predispone all’allarme, alla prontezza, alla reazione corretta verso il pericolo (presunto oppure no). Con l’emergere della coscienza, dell’ego, della consapevolezza, che altro non è se non la capacità di “vedersi” dal di fuori, l’animismo si è ulteriormente accentuato e quindi trasformato in fede nel soprannaturale e in un dio come estremizzazione ultima dell’animismo stesso, che da istintivo diventa filosofico.

faidate

Ottimismo per ottimismo (“ho cercato di spiegarlo” ) mi permetto di aggiungere:
I credenti che intervengono su queste ultimissime vogliono, in buona fede, cercar di capire l’argomento trattato, pur contrastandolo con gli argomenti forniti dalla loro FEDE, o sono in perfetta malafede e vogliono solo disturbare?

alessandro pendesini

….la mente umana, come quella di molti animali d’altronde, tende a vedere animismo dappertutto…..

@Giorgio Pozzo
Suppongo che per « animismo » intendi dire faccie o volti umani, musi di diversi animali ecc…anche perché, se non vado errato, l’anima è per essenza invisibile ! Per il resto concordo, l’uomo e molti animali nascono con questa caratteristica innata -per evitare certi pericoli- di scorgere, tra svariate cose, dei visi, faccie, musi ecc…

Stefano

@ alessandro pendesini

No, per animismo intende quello che si dice nel video: il presupposto che ogni fenomeno sia causato da un agente, anche immateriale se non visibile.

alessandro pendesini

….per animismo intende quello che si dice nel video: il presupposto che ogni fenomeno sia causato da un agente, anche immateriale se non visibile….
@stefano
O.K. cioé sensazioni illusorie ! Che non sono uniche….
L’illusione è (sovente) una soluzione a un conflitto o ambiguità.
Tutto quello che vediamo è in realtà è un miscuglio inestricabile di quello che ci aspettiamo di vedere nella nostra immaginazione, e ciò che è davvero lì.
In altri casi questi comportamenti (pareidolia) utilizzano immagini (carte neurali) e elementi psichici personali i quali provocano una visione fantasmatica conseguenza dello stimolo sensoriale vissuto. Ad esempio quando guardiamo certe nuvole, possiamo creare delle figure o visi umani. Questo fenomeno è puramente proiettivo, cioé una proiezione che il soggetto proietta su quello che osserva.
Questo spiega la teoria del “Gestalt” : vedere parzialmente una faccia è sufficiente per riconoscere qualcuno … o credere di riconoscerlo !!! Questo può inoltre spiegare molte allucinazioni……..
NB L’origine dell’animismo (totemismo-totemizzazione) ha, se non mi sbaglio, origini diverse dalla fenomenologia citata. Venerdi assisto ad una conferenza alla quale partecipano diversi neuroscienziati tra i quali Alain Berthoz; ne approfittéro per chiedere chiarimenti in merito.
Buona serata

Giorgio Pozzo

Se ricordo bene il libro, viene citato un esperimento interessante, tramite il quale i bambini (importante utilizzare bambini in quanto non sono contaminati da pregiudizi e credenze da adulti) “personificano” delle figure geometriche. Un triangolo colorato si muove e si avvicina ad un quadrato colorato in maniera diversa, e il bambino tende ad “animare” queste figure, assegnando loro un comportamento finalistico tipo madre-triangolo e figlio-quadrato, dove magari la madre-triangolo accompagna e aiuta il figlio-quadrato ad uscire da un recinto. Insomma, i bambini tendono ad “animare” delle figure geometriche, a assegnare un certo finalismo anche ad esse.

D’altronde, tutte le parole come “animale”, “animato”, e “animismo”, derivano da “anima”, nel senso generico di possedere vita.

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