Pillola del giorno dopo: l’impatto sui non cattolici della mutevole dottrina cattolica

Due giorni fa la Conferenza episcopale tedesca ha dato parere favorevole all’uso della pillola del giorno dopo da parte delle donne vittime di stupri. Ha anche invitato le cliniche cattoliche del paese ad adeguarsi a tale direttiva.

I vescovi hanno precisato che l’autorizzazione vale esclusivamente per le pillole che non agiscono sull’ovulo già fecondato, e che sono quindi definibili esclusivamente “contraccettive”. Ora, stando a un documento ufficiale della Pontificia Accademia per la vita, emanato il 31 ottobre 2000 proprio in occasione dell’autorizzazione alla vendita della pillola del giorno dopo nelle farmacie italiane, “appare abbastanza chiaro che l’intenzione di chi chiede o propone l’uso di detta pillola è finalizzata direttamente all’interruzione di una eventuale gravidanza in atto, esattamente come nel caso dell’aborto. La gravidanza, infatti, comincia dalla fecondazione e non già dall’impianto della blastocisti nella parete uterina, come invece si tenta di suggerire implicitamente”. Ne conseguiva, continuava l’Accademia, “che, da un punto di vista etico, la stessa illiceità assoluta di procedere a pratiche abortive sussiste anche per la diffusione, la prescrizione e l’assunzione della pillola del giorno dopo. Ne sono moralmente responsabili anche tutti coloro che, condividendone l’intenzione o meno, cooperassero direttamente con una tale procedura”.

I vescovi tedeschi hanno dunque agito in maniera ambigua: da un lato hanno mostrato di voler innovare la dottrina, dall’altra si sono invece adeguati alla stessa dottrina. Ma non se ne esce: o i vescovi tedeschi hanno emanato, per mere ragioni di immagine, una regola che non sarà mai applicabile ad alcun fedele cattolico, oppure hanno semplicemente esternalizzato la decisione sulle cliniche, invitandole a distinguere i diversi principi attivi, e autorizzando di fatto una prassi che in teoria, stando al documento vaticano, non può mai essere ammessa.

La decisione dei vescovi è stata presa dopo lo scoppio di un caso che ha suscitato diffusa indignazione nell’opinione pubblica in Germania. Ovvero il rifiuto di fornire la pillola del giorno dopo da parte di ben due ospedali cattolici di Colonia a una ragazza stuprata. Non casualmente, la decisione è stata presa in un periodo di vuoto di potere in Vaticano. La vicenda non sarebbe altro che la milionesima bega interna non di nostro interesse, se la dottrina cattolica non avesse ricadute su chi cattolico non è. Le cose vanno però diversamente in quei paesi (come il nostro) dove ogni starnuto delle gerarchie ecclesiastiche si traduce in comportamenti obbedienti e ossequiosi della classe politica. La citata nota della Pontificia accademia si chiudeva infatti con un invito all’obiezione rivolto a medici e  farmacisti, e negli anni seguenti i loro rifiuti sono stati innumerevoli (cfr. per esempio le Ultimissime dell’11 aprile e del 23 ottobre 2008). L’obiezione è stata seriamente considerata anche a livello istituzionale: nel gennaio 2001 l’assemblea della Regione Lazio, allora guidata dal governatore Storace, approvò una mozione (sostenuta anche dai cattolici del centrosinistra) che definiva “abortiva” la pillola del giorno e che chiedeva il riconoscimento dell’obiezione. Riconoscimento che, nel febbraio 2011, è stato avallato dal Comitato Nazionale di Bioetica. Ancora un anno fa il Vaticano faceva pressing sul governo Monti per impedire la vendita della pillola nel giorno dopo nelle parafarmacie.

A farne le spese, i diritti, la salute e l’autodeterminazione delle donne, le quali si ritrovano a non poter gestire liberamente la propria sessualità. Non si parla nemmeno della possibilità di interrompere la gravidanza, tra l’altro sempre più difficile a causa dell’ormai pervasiva presenza dei medici obiettori che rende inapplicabile la legge 194. Ma anche della semplice possibilità di accedere alla contraccezione d’emergenza. E la rete dei consultori e dei centri per le donne si impoverisce, visti anche i tagli alle risorse e la perdita di slancio e consensi dei movimenti delle femministe. Intanto i movimenti dell’integralismo cattolico no-choice, cui alcuni settori delle istituzioni lasciano campo libero e talvolta avallano, rialzano la testa. Tutti ostacoli che fanno tornare indietro l’Italia, ormai più vicina a paesi come quelli dell’America Latina o dell’Est Europa. Nazioni che invece stanno faticosamente avanzando sulla strada dei diritti riproduttivi scontrandosi proprio con l’accanimento della Chiesa. In Honduras, sempre per le pressioni cattoliche, si è rischiato (e si rischia ancora) che il ricorso alla pillola del giorno dopo, anche in caso di stupro, portasse addirittura al carcere.

La dottrina cattolica è mutevole, la Chiesa di oggi non è la stessa di duemila anni fa. Ed è giusto che sia così, perché ogni organizzazione dev’essere libera di adeguarsi ai tempi. Tante persone, e tante persone non cattoliche, hanno sofferto per l’applicazione della dottrina cattolica del momento. Le scuse tardive non servono. È invece sufficiente fare in modo che la dottrina del momento non diventi mai una legge imposta a tutti.

La redazione

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80 commenti

Vittorio

Era ora che si producessero delle grosse crepe in quelle che erano diventate qui da noi imposizioni granitiche e intoccabili..

Giuliano

La Cristianità in generale e la Chiesa cattolica in particolare sono retrive per statuto e antropologicamente.
Hanno infatti regole vecchie di secoli di un mondo che nel frattempo è mutato radicalmente e si rivolgono ad individui che hanno bisogno continuamente di essere rassicurati: in poche parole la summa del conservatorismo a prescindere.
Quindi una palla al piede per una società che vuole evolversi seguendo i bisogni della società. E come tutte le palle va continuamente sospinta.

Enrico Matacena

E’ da notare che già in passato c’è stata discrepanza tra la posizone ufficiale del vaticano e quella di alcune conferenze episcopali , tra le quali ad es. quella spagnola, che non è certo molto progressista.
ricordiamoci che in Germania la chiesa cattolica subisce la dura concorrenza di quelal protestante che è molto più aperta e moderna . Tra gli stessi cattolici un’inchiesta trasemssa dalla televione di stato ha mostrato che circa l’ 80 % dei cattolici tedeschi è per il matrimonio ai preti , il sacerdozio femminile ecc.

Titti

Ho letto l’articolo su “La Stampa” di ieri, come al solito queste misure arrivano in ritardo e solo perchè accompagnate dall’indignazione della società civile, trà l’altro nell’articolo c’è scritto di come, in determinate situazioni, sia stata concessa l’assunzione delle pillole anti-concezionali alle suore che operano in paesi al alto rischio di tumulti e ritorsioni, com’è successo durante la guerra civile in Serbia, dove sono stati usati i tristemente noti “trupri etnici”, anche se, all’epoca, il messoggio da parte dei vertici fù univoco, in caso di gravidanza a seguito di una violenza, c’era l’ordine di non interruzzione, soprattutto per le suore, anche se credo, lo stesso obbligo non si estendeva fino al punto di tenersi il frutto dello stupro anzichè affidarlo ad un orfanotrofio. Se penso all’accanimento contro chi usa delle banalissime pillole anticoncezionali, quindi sicuramente non abortive ma preventive, che c’è da parte del clero, non posso evitare di notarne l’ipocrisia.

Vittorio

Hai messo il dito nella piaga, Titti: qui è in ballo tutta una visione fortemente riduttiva nei confronti di una delle pulsioni più forti ed importanti del comportamento umano. La sessualità. Quand’ero giovane, almeno si parlava, diversamente da oggi, di regolazione delle nascite! E si proponeva come mezzo quella grande amenità che è stato il metodo Ogino-Knaus, caduto presto nel dimenticatoio per ovvi motivi…

Priapus

Brefotrofi ed orfanotrofi erano due delle grandi greppie della chiesa che, infatti, ha
sempre posto ostacoli alle adozioni, diretti o trasversali.

Sandra

E lo sono ancora nei paesi dove lo stupro è addirittura strategia di guerra, come in Congo. Lì le donne vengono magari assistite, ma per partorire, e se non intendono tenere il bambino, lo si ospita in orfanatrofio, disponibile per l’adozione. Per coerenza (faccina ironica), la pillola del giorno dopo dovrebbe essere distribuita proprio dalla Chiesa e proprio in Africa. Ma se ne guarda bene, dato che sull’ingiustizia laggiù ci campa.

Sandra

Boh, io parlando dico “vado giù in Liguria”. O “su in Belgio”. Non mi sembra offensivo, forse impreciso e colloquiale, un po’ alla buona.

Non hai mai sentito la battuta sugli abitanti di Como? Che non dormono, perché su c’è Chiasso. 🙂

giuseppe

I vescovi hanno precisato che l’autorizzazione vale esclusivamente per le pillole che non agiscono sull’ovulo già fecondato, e che sono quindi definibili esclusivamente “contraccettive”.

Non vedo in cosa é “mutevole” la dottrina cattolica. Resta il divieto quando si tratta di ovuli fecondati, quindi il principio rimane lo stesso.

fab

Ma come, l’ovulo e lo spermatozoo si incontrano in potenza. Dato che l’incontro è una persona in potenza, qui si sta impedendo il funerale di un centenario in potenza, altro che. Anatema e abominio.

Bertrand Russel2 la vendetta

Se lo sperma viene introdotto in un utero dove è presente un ovulo non credo sia possibile somministrare la pillola prima che l’ovulo sia fecondato a meno che la pillola non sia somministrata direttamente dallo stupratore o che la vittima se ne vada in giro con queste pillole nel eventualità di una violenza.

Se qualcuno è un medico esperto in materia o anche solo qualcuno che si tiene informato su queste cose gli sarei grato un chiarimento grazie.

Non disturbatevi a rispondere a giuseppe tanto non servirebbe tranne che per prenderlo per il culo anzi neanche per quello che poi vi denuncia per stupro.

Roberto Grendene

è possibile somministrare la pillola prima che l’ovulo sia fecondato

è esattamente il principio della “pillola del giorno dopo”: se l’ovulo è già fecondato, non ha effetto!

la fecondazione può avvenire anche diversi giorni dopo il rapporto

lo spiega Carlo Flamigni qui
http://youtu.be/0RWWZO3dO80

[nel Comitato Nazionale per la Bioetica] La prima obiezione all’uso del levonorgestrel [pillola del giorno dopo] fu “fa abortire”. Ma questo andava contro tutte le definizioni scritte nei libri di medicina, perchè per far abortire occorre che inizi una gravidanza. Se una gravidanza non inizia è un po’ difficile che ci sia un aborto.
Seconda obiezione: “è occisiva” nei confronti dell’embrione (neanche “uccisiva”, e nemmeno questo termine esiste nei dizionari). […] Ma non ci sono prove che questa sostanza, il levonorgertrel inibisca l’impianto dell’embrione. […] Malgrado la mia opposizione, il Comitato scrisse un documento un cui disse “sì, l’obiezione di coscienza [per la pillola del giorno dopo] si può fare”.
A distanza di due anni dalla pubblicazione di questo documento, il Karolinska Institutet di Stoccolma (grande istituto di ricerca nella biologia riproduttiva) ha fatto in vitro ricerche specifiche confrontando: niente, levonorgestrel e la pillola abortiva. A chiarissime lettere è stato scritto che mentre la pillola abortiva inibisce l’impianto, la pillola del giorno dopo no, assolutamente no, in nessun caso. Adesso la pillola del giorno dopo è lì che si aspetta le scuse del Santo Padre, ma stanno tardando…

Felix

Da tempo immemorabile la chiesa cattolica e i suoi servi tuonano contro i metodi contraccettivi che non si limitano alla sola astensione, pillola, spirale, diaframma, preservativi e pillole contraccettive.
Adesso, come del resto prevedibile, la stessa chiesa con una delle solite giravolte cambia parere e gli stessi squallidi servi di prima si arrampicano ossequenti sui vetri pur di dimostrarsi obbedienti al padrone.
Ma quando vi renderete conto di quanto siete inutili.
Piuttosto ritiratevi in sacrestia e restateci, che quello é il vostro posto.

Murdega

Non rispondetegli,pollastroni.
Continua a prenderci per il c.lo .

giuseppe

Ma perché vi scaladate tanto ? Cosa ho detto di cosi offensivo ? Allora siete proprio malati ! Kaworu, proprio tu dovresti sapere come curarti.

E tu Gaglia, ti sei omologata a Kaworu?

Anche Murdega ! Gatta ci cova. Comunque per me é buon segno !

Reiuky

Il vero problema è che giuseppe non è in grado di capire le risposte.

Kaworu

appunto per questo è inutile rispondergli. o è messo peggio del suo collega, o è palesemente un troll.

in entrambi i casi, tempo perso.

Titti

Ma mai sentito parlare, per quel che riguarda la dottrina cattolica della proibizione di tutti i metodi contraccettivi, che non siano naturali, fuorchè il coito interrotto (altra contraddizione!!)?

Reiuky

Certo che l’ha sentito, ma non è in grado di capirlo. Però è una cosa detta da qualcuno in seno alla chiesa, quindi è giusto a prescindere.

Potrebbe aver anche detto che la neve è calda e di colore rosso e lui, si! la neve è calda e di colore rosso!

Nathan

Hai sentito male, il coitus interruptus era proibitissimo, in base al racconto biblico di Onan, da Dio punito per questo peccato, non per la masturbazione, contrariamente a quel che si crede (leggere la Bibbia, bene, prima di riportare i vari sentito dire)

Kaworu

il coito interrotto non è permesso dalla chiesa cattolica.

sono permessi metodi (altamente fallibili, specie per chi è giovane e/o non ha un ciclo regolare come un cucù svizzero) tipo temperatura basale, conta dei giorni e affini.

perchè a quanto pare, credono che il loro dio sia così stupido da non accorgersi che se usano quei metodi effettivamente lo fanno perchè gli piace s c o p a r e rischiando il meno possibile una gravidanza, anzichè farlo solo per procreare come aveva detto lui.

e meno male che dicono che sia onnisciente.

Felix

Mio zio, parecchi anni fa ebbe due gemelli.
Chissà per quale motivo diceva sempre che avrebbe dovuto chiamarli Ogino e Knaus.

Southsun

Uffa, vedo che bisogna sempre ripetere all’infinito gli stessi concetti.

A prescindere dalla (scarsa) efficacia, i cosiddetti “metodi naturali” propugnati dalla Chiesa SONO FUFFA tutt’altro che “naturale”, perchè:

– richiedono calcoli, misure ed osservazioni, cioè il DIRETTO e CONSAPEVOLE intervento dell’uomo (della donna), con strumenti ar-ti-fi-cia-li;

– implicano una VOLONTA’ CONTRACCETTIVA di base, CONSAPEVOLE e DIRETTA ad impedire la gravidanza;

– costituiscono una BARRIERA TEMPORALE alla fecondazione, in alternativa alla BARRIERA FISICA (profilattico) o CHIMICA (pillola);

Di conseguenza, i cosiddetti “metodi naturali” sono “naturali” quanto la somministrazione via sondino di liquidi farmaceutici sintetizzati in laboratorio, o l’assunzione di antibiotici contro le infezioni batteriche.

L’unico metodo autenticamente naturale è quello di LASCIAR FARE ALLA NATURA: lasciare spermatozoo e ovulo al loro destino.

Cioè, niente misurazioni col termometro, calcoli, previsioni, note sul calendario,
ecc. ecc. ecc.

Thank you.

Nathan

a come, senza che ce ne accorgessimo, è svanito il divieto alla contraccezione?

Titti

Infatti mi riferivo alla contraddizione di dividere la contraccezzione in 3 categorie da parte di chi legifera sulla dottrina cattolica a riguardo: i metodi contraccettivi meccanici: vietati, i metodi contraccettivi naturali: ammessi (da notare che sono anche, allo stato attuale, i meno sicuri, a meno che, non parliamo di castità) e il coito interrotto che pur essendo un metodo che esclude l’ausilio di mezzi meccanici o chimici, rientra nella categoria di quelli vietati.

Stefano Grassino

La chiesa (le religioni) non potrà mai fermare la ricerca e la modernizzazione, sia tecnica che culturale, di un paese. Purtroppo potrà ritardarne lo sviluppo con grave danno per le generazioni tutt’ora vive e vegete. Questo è il grosso problema che ci troviamo ad affrontare.

Sandra

Se la società è sufficientemente matura e civile, come in Germania, la Chiesa è obbligata al compromesso. Invece di tirare la corda sul “ho ragione hai torto” e rimanere sul posto, ci si viene incontro a metà strada e si avanza: così le donne hanno libertà di accedere al contraccettivo di emergenza, e la Chiesa può continuare a ricevere i finanziamenti statali per i suoi ospedali: essere elastici conviene a tutti, il che rende i dogmi sempre meno tali. E la Chiesa una associazione al pari di altre: soprattutto se vuole i dané.

Otzi

Infatti un conto è la dogmatica della fede, un altro quello della morale. Su questo secondo fronte, infatti, è in pratica come dici tu, Sandra. Difficile è invece accorgersi che anche sul primo fronte, senza cambiare le storiche formulazioni dogmatiche, in realtà si assiste ad un lento rimodellamento del dio cristiano-cattolico. Scientificamente non può essere altrimenti: tutto evolve, compreso il meme del dogma dottrinale. Ma lentamente perchè niente da la sensazione di essere più “stabile e permanente” del pur fallace contenuto dogmatico.

Tiziana

@Grassino e Sandra

Però ci sono religioni , o chiese, che riescono anche a parlare. Qualche anno fa ad esempio la chiesa valdese di via 4 novembre (Roma) rimosse un pastore per dissidi teologici, la comunità ebraica di Torino ha licenziato un rabbino ritenuto troppo conservativo.

racconto un breve episodio che mi è capitato questa settimana. Nel mio palazzo è morta una ragazza molto conosciuta perchè abitava l’ da sempre con i genitori. ha passato gli ultimi due mesi alla clinica Antea (per malati terminali) . Il portinaio ed io abbiamo pensato di fare una piccola raccolta tra i condomini per fare un bonifico ad Antea, a suo nome. i condomini hanno invece optato per una messa. Mi sono informata col portinaio e solo due erano presenti alal funzione religiosa che hanno pure pagato. C’è qualche differenza antropologica, credo, nell’italiano.

Tiziana

italiano cattolico intendevo dire, altrimenti faccio come grendene che parl di ora di religione senza scrivere mai religione cattolica

Francesco s.

Non sono solo le religioni ad opporsi alla ricerca e alla modernità e come ci racconta Tiziana ci sono anche eccezioni.

Chi si opporrà sempre alla ricerca e alla modernità e colui che per proprie fisime vuole universalizzare la propria morale personale ad etica universale per tutti, che ti dirà che sei un mostro, un abominio, perchè non coincidi col suo modello morale.

State sempre attenti a queste persone, si nascondo tra anche tra noi atei, usando il raziocinio che compete la R di UAAR li si individua. Evitiamoli, sono pericolosi perchè distruttivi sul lungo periodo per l’associazione.

Chi ha orecchie per indendere, intenda (Mi spiace di questa citazione biblica, ma è efficace :D)

Francesco

La Conferenza episcopale tedesca ha dato parere favorevole all’uso della pillola del giorno dopo da parte delle donne vittime di stupri:

Segretario: Sua Santità, lei è veramente sicuro di essere tedesco?
Papa: Cosa vorresti insinuaren?

Sandra

Di fatto è un sì alla contraccezione, sempre che si possa escludere con certezza che il farmaco agisca prima dell’impianto ma dopo la fecondazione (al contrario di quello che i prolife asseriscono). Un avvallo alla contraccezione in caso di stupro, su questo i vescovi tedeschi sono d’accordo. Ma esiste un’altra possibilità, ossia che in viaggio verso l’ovulo ci sia anche lo spermatozoo di un precedente rapporto. Niente impedisce che una donna, poche ore prima di subire violenza, abbia avuto un rapporto consensuale. E che quindi ci siano uno spermatozoo “buono” e uno “cattivo” in corsa, a cui i vescovi tedeschi hanno dichiarato l’Halt!

Titti

Oddio, anche questo dubbio! Ma ci sarebbero arrivati da soli, Sandra, visto che a farsi se**e mentali sono imbattibili!!!!

Catilina

Probabilmente la pillola verrà erogata solo a quelle donne stuprate (ma poi come si farà ad accertare che sono state veramente stuprate? forse intendono limitarsi a quelle che vengono ricoverate per i traumi di uno stupro violento con ferite multiple) che, in seguito ad ecografia, risulteranno non aver ancora ovulato. Se dall’eco risulterà che il follicolo è già scoppiato, non sarà prescritta, perché se funzionasse, potrebbe funzionare solo impedendo l’annullamento. anche in Italia c’erano degli ospedali dove pretendevano di sottoporre le pazienti all’ecografia, prima di decidere se prescrivere o meno la pillola del giorno dopo. quindi un’apertura più simbolica che altro :/

Kaworu

una bella ecografia interna dopo uno stupro soprattutto, mi raccomando -.-

Vittorio

“… ospedali dove pretendevano di sottoporre le pazienti all’ecografia, prima di decidere se prescrivere o meno la pillola del giorno dopo”!

Come siamo fatti male noi italiani… Nella cattolicissima Francia il “Norlevo” è un farmaco cosiddetto da banco: entri in farmacia, chiedi il farmaco (ovviamente SENZA ricetta del medico) eventualmente specificando la gradazione, paghi, ritiri e te ne vai. Qui da noi invece, tutto maledettamente più complicato…

Kaworu

eh beh qui se sei stata stuprata, il pensiero comune è che te lo sei meritato.

del resto quei jeans stretti mica te li potevano levare senza la tua collaborazione…

e poi non sei neanche vergine…

e magari eri uscita alla sera da sola…

Vittorio

@ K.

Non posso far altro che dirmi completamente d’accordo con te… Ahimè! 🙁 🙁

Vittorio

@ Kaw.

Ah, dimenticavo…

“eh beh qui se sei stata stuprata, il pensiero comune è che te lo sei meritato..”

Se ben ricordo fino a non molto tempo fa la violenza contro le donne era considerato, se ben ricordo, un reato contro il “buon costume” e non un reato “contro la persona”… Immersi in questi nobili principi giuridici, cosa vuoi pretendere?

Kaworu

In Italia il Codice Rocco classificava i reati di violenza sessuale e incesto rispettivamente tra i “delitti contro la moralità pubblica e il buon costume” (divisi in “delitti contro la libertà sessuale” e “offese al pudore e all’onore sessuale) e tra i “delitti contro la morale familiare”. In pratica, si trattava di un crimine contro la dignità personale e la moralità pubblica, ma non contro la persona stessa. Inoltre, l’articolo 544 c.p. ammetteva il “matrimonio riparatore”: secondo questo articolo del codice, l’accusato di delitti di violenza carnale, anche su minorenne, avrebbe avuto estinto il reato nel caso di matrimonio con la persona offesa[24].

da wiki.

Kaworu

Gli avvocati difensori al processo inquisirono sui dettagli della violenza e sulla vita privata della persona offesa, al fine di addossarle la responsabilità della violenza, tanto che ad un certo punto Tina Lagostena Bassi sente la necessità di ribadire che il suo ruolo non è quello di difendere la giovane che ha denunciato i quattro imputati[29]. L’atteggiamento mentale che emergeva in aula era che una donna “di buoni costumi” non poteva essere violentata; che se c’era stata una violenza, questa doveva evidentemente essere stata provocata da un atteggiamento sconveniente da parte della donna; che se non c’era una dimostrazione di avvenuta violenza fisica o di ribellione, la donna doveva essere consenziente.
« Che cosa avete voluto? La parità dei diritti. Avete cominciato a scimmiottare l’uomo. Voi portavate la veste, perché avete voluto mettere i pantaloni? Avete cominciato con il dire “Abbiamo parità di diritto, perché io alle 9 di sera debbo stare a casa, mentre mio marito il mio fidanzato mio cugino mio fratello mio nonno mio bisnonno vanno in giro? Vi siete messe voi in questa situazione. […] Ognuno raccoglie i frutti che ha seminato. Se questa ragazza si fosse stata a casa, l’avessero tenuta presso il caminetto, non si sarebbe verificato niente.[30] »
(

Kaworu

Nel 1981 venne modificato il Codice Rocco riguardo alle cause d’onore. In particolare venne abrogato l’articolo 544 del codice penale italiano che ammetteva il “matrimonio riparatore”: secondo questo articolo del codice, l’accusato di delitti di violenza carnale, anche su minorenne, avrebbe avuto estinto il reato nel caso di matrimonio con la persona offesa. Questo articolo fu abrogato con l’articolo 1 della legge 442/1981[24].

Fino al 1996 rimase in vigore la sezione del Codice Rocco per il quale la violenza sessuale ledeva la moralità pubblica: i reati di violenza sessuale e incesto erano rispettivamente parte “Dei delitti contro la moralità pubblica e il buon costume” (divisi in “delitti contro la libertà sessuale” e “offese al pudore e all’onore sessuale”) e “Dei delitti contro la morale familiare”. Con la legge n. 66 del 15 febbraio 1996, “Norme contro la violenza sessuale”, si afferma il principio per cui lo stupro è un crimine contro la persona, che viene coartata nella sua libertà sessuale, e non contro la morale pubblica.

Sul fenomeno esiste un’indagine condotta dall’ISTAT nel 2004 (che si discosta dalle statistiche internazionali), che ha misurato tramite interviste telefoniche la percezione che l’opinione pubblica ha del fenomeno[46]. L’indagine ISTAT distingue tra violenze sessuali (non meglio definite) e molestie sessuali; entro queste ultime – oltre a molestie verbali, telefonate oscene, esibizionismo e pedinamenti – sono tuttavia classificati anche atti di natura prettamente fisica (donne avvicinate, toccate o baciate contro la loro volontà).

Le donne tra i 14 e i 59 anni che dichiarano di aver subito nel corso della loro vita almeno una violenza tentata o consumata sono, al 2002, 520 mila. Sono invece 9.860.000, entro la medesima fascia di età, le donne che dichiarano di aver subito nel corso della loro vita almeno una molestia a sfondo sessuale; nel 4,5% dei casi si tratta di molestie sessuali di natura fisica.
La maggior parte delle violenze sessuali avviene ad opera dei conoscenti: il 23,5% da parte di amici, il 15,3% da parte di colleghi o datori di lavoro. Le violenze sessuali subite da parte di coniugi, ex coniugi o conviventi rappresentano il 5,3% del totale; quelle da parte di estranei sono il 18,3%; quelle da parte di conoscenti occasionali il 14,2%.
Soltanto il 7,4% delle donne che dichiara di aver subito una violenza tentata o consumata nel corso della vita afferma di aver denunciato il fatto. Tra le ragioni dell’omessa denuncia sono allegate principalmente la paura di essere giudicate male, il timore di non essere credute, il senso di vergogna o di colpa e la scarsa fiducia nelle istituzioni.
Il 93% delle donne che affermano di avere subito violenza ad opera del coniuge dichiarano di non aver sporto denuncia; la percentuale sale al 96% se l’autore della violenza non è il partner.

bel paese dai saldi principi cattolici, no?

stefano marullo

@ kaworu

Sono cifre impressionanti. Quanti sono in Italia i centri antiviolenza? Nessuna Pia Opera li finanzia? E una domanda tecnica per te: ma una donna che subisce una qualche forma di violenza riesce a rapportarsi con l’altro sesso in modo normale per il resto della vita? Grazie per l’eventuale risposta

Kaworu

non so se ci siano pie opere che finanziano dei centri antiviolenza, ma francamente preferirei di no. nel senso che, vista la gente che gira in quegli ambienti, sarebbero capaci di far sentire le vittime perfino più colpevoli di quel che la società e il modo di pensare che hanno sempre assorbito le fa sentire. magari penso male, ma sinceramente visto quel che fanno quando si tratta di IVG…

per quanto riguarda i centri antiviolenza in italia… non sono a conoscenza di numeri precisi, anche perché non tutte le donne che hanno subito violenza vanno lì (alcune possono “limitarsi” ad andare dalla ginecologa che le segue già normalmente, altre andare dopo anni in psicoterapia…). questa è una mappa https://maps.google.it/maps/ms?ie=UTF8&oe=UTF8&msa=0&msid=209822876865407004716.0004ae13c9d250bd5cc46 ma quel che voglio dire è che con “centri antiviolenza” possiamo si considerare strutture apposite, ma anche singoli professionisti che subito dopo o a distanza di anni si mettono a raccogliere i cocci di quelle donne. non so se mi spiego… almeno, questa è la mia idea. poco ufficiale e poco “misurabile”.

per quanto riguarda una donna che subisce violenza… il rapportarsi con l’altro sesso volendo è anche abbastanza marginale. poi scrivo qualcosa di più, scusa, devo uscire.

whichgood

@ stefano marullo

Una Pia Opera che finanzia un centro antiviolenza?. Sarebbe un ossimoro. Una Chiesa che discrimina la donna (e in genere la dignità umana) su base sessuale, riproduttiva e religiosa non può mettersi al servizio della donna perchè non farebbe altro che finire di soffocarla.

faidate

Credo che per la Chiesa sia importante stabilire se l’individuo comincia a esistere appena l’uovo è fecondato oppure quando la donna partorisce. Questo per una ragione precisa, che forse un Teologo ci può chiarire: la Trinità ha cominciato a esistere 2012 anni fa, circa, il giorno di Natale, quando, accanto al Padre e allo Spirito Santo, è comparso il Figlio, (prima, per esempio ai tempi di Romolo e Remo, era solo una coppia: Padre e Spirito Santo?), oppure è cominciata quando il Figlio è stato concepito per opera dello Spirito Santo, cioè circa 9 mesi prima di Natale?

whichgood

Per la Chiesa l’importante è sapere quando l’individuo può essere:

– registrato involontariamente con timbratura di solo entrata alla Chiesa cattolica (pedobattezzo)
– spennato economicamente durante la vita
– spennato e spropriato dai beni immobili/intellettuali prima di morire

Tutto il resto sono congetture.

Murdega

Ma perché vi scaladate tanto ? Cosa ho detto di cosi offensivo ?
_____
Non si tratta di qualcosa di offensivo, è che non capisco quello che vuoi
dire .
Poichè il padre eterno non ha bisogno di difendersi e tanto meno di essere
difeso, spiegami questa atteggiamento da cavaliere templare.

Losna

Sti vescovi, sempre pronti ad impartire lezioni sulle questioni sessuali, loro che nominalmente non lo praticano. Se devo imparare qualcosa in merito come maestro preferisco Rocco Siffredi!

Francesco

La morale della Chiesa.

Violentatore: libero arbitrio.
Violentata: deve fare quello che diciamo noi.

Francesco

Basta rivedere i discorsi del Papa, quante volte ha condannato l’aborto e quante volte la violenza carnale? Ma del resto l’aborto è un omicidio, uno stupro in fondo è “na passeggiata de salute”, tacci loro (del Papa e della Chiesa intendo).

Kaworu

e poi lo stupro potrebbe portare a una nascita.

quindi è cosa buona e giusta

whichgood

La Chieasa è mobile
Qual piuma al vento,
muta d’accento
e di pensiero.

Sempre un amabile,
leggiadro viso,
in pianto o in riso,
è menzognero…

Francesco s.

Verissimo e la storia insegna, quando una posizione diventa tanto insostenibile che può ledere il suo potere politico ed economico, la Chiesa Cattolica (ma anche altre religioni organizzate) ha sempre mostrato cambi di idea.

DucaLamberti74

E’ in tema al 100% con l’argomento quindi riprendo un mio intervento precedente.

Avevo inviato ad Enrico (e giro a giuseppe ed altri “contributori” cattolici al forum) queste domande, le riprendo:

#01) Come la dottrina cattolica si regola nel sistema di colpe e premi verso l’aldilà ?

Nello specifico quindi:

#01.A) E’ colpevole solo la donna che effettua lei l’aborto oppure anche l’uomo fecondatore ?
—-
#01.B) Il paradiso si raggiunge solo con il battesimo … la massa di cellule (l’embrione cui voi attribuite una forma di vita come un bimbo completo) ha un trattamento teologico per il paradiso speciale data la sua particolare “condizione (è nel grembo della madre)” logistica ?

Ed aggiungo anche:

#02) Se la chiesa cattolcia premia e valorizza la vita…uno stupratore che mette incinta una donna ha diritto ad una “esenzione” dal peccato di nuocere al prossimo in quanto (anche se NON in modo volontario) ha contribuito al 50% a creare una nuova vita ?

ATTENDO FIDUCIOSO RISPOSTE A QUESTE DOMANDE.

DucaLamberti74

Reiuky

Ti rispondo in linea a quello che risponderebbero i vari giuseppe e enrico…
1.A) la donna, il medico, gli anestesisti e la ragazza alla reception. il padre del bambino ha fatto solo il suo dovere.
1.B) l’ovulo può (e deve) essere battezzato prima di essere sepolto con rito cattolico. (Tutto ciò, ovviamente, non va applicato agli assorbenti perché…. perché lo dicono loro)
2) Uno stupratore è stato sempre provocato. la donna se l’è cercata: poteva stare a casa quella sera.

Kaworu

oppure chiudere le gambe e farsi ammazzare crepando vergine (cit.)

manimal

@kaworu

quella è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, se ben ricordo…

Kaworu

quella, e la “goccia” sul fatto che l’infibulazione fosse cosa buona e giusta per vendere le figlie a mariti più benestanti (il bestiame acquisiva valore)

DucaLamberti74

@Kaworu e manimal:

I personaggi in questione li conosciamo e forse voi li conoscete meglio di me.
Ma ero proprio curioso di sapere cosa prevedeva la dottrina cattolica.

Un po’ come essere un antropologo della federazione dei pianeti uniti che studia le usanze “barbare” dei guerrieri Klingon.

Disgustato e come dire … provo repulsione ma da “scienziato” volevo soddisfare una mia curiosità.

Attendo dunque risposte che mi prometto sin da ora di leggere con attenzione e rispondendo senza battute o goliardia.

DucaLamberti74

manimal

vero… l’avevo rimossa questa…
ma secondo te, certe belle idee, gliele avranno insegnate o sono farina del suo sacco?

Giorgio Pozzo

…è invece considerato in linea di massima accettabile il principio attivo che si limiti a impedire la fecondazione perché non si è ancora in presenza di una nuova vita…

Quindi, secondo la dottrina cattolica, l’ovulo non fecondato non è vivo.

Giuliano

Se la Chiesa cattolica smettesse di interessarsi di morale sessuale raddoppierebbe i propri followers.
Meglio non farglielo sapere!

RobertoV

In Germania si erano verificati recentemente più casi in cui ospedali cattolici si erano rifiutati di prestare assistenza a donne stuprate perchè temevano di potersi trovare davanti alla richiesta della pillola del giorno dopo ed era venuto fuori che da alcuni mesi c’erano delle linee guida in questo senso.
Il ministero aveva chiesto chiarimenti e minacciato di togliere i finanziamenti pubblici a questi ospedali (caritas, scuole, asili ed ospedali sono ampiamenti foraggiati dallo stato per fare “servizi pubblici”).
I fedeli cattolici erano rimasti sconcertati da questi comportamenti e messo sotto pressione le loro gerarchie (lì i fedeli non sono così docili come quelli italiani).
Il cardinale Meisner della diocesi di Colonia aveva deciso di autorizzare la somministrazione della pillola del giorno dopo e successivamente la Conferenza episcopale tedesca ha discusso e deliberato anche lei a favore di questa somministrazione sostenendo che le nuove evidenze scientifiche ed il tipo di farmaci utilizzati in Germania rendono improbabile l’effetto “abortivo” di questa tipologia di pillole.

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