Ora alternativa: arriva il terzo spot Uaar

Nuovo episodio della nostra serie sull’ora alternativa: il terzo video.

Questi video sono realizzati da Scomunicati

124 commenti

giuseppe

Bene, continuate cosi. La mediocrità di questo video é peggio degli altri due.
E poi il carro non era di Ezechiele, ma di Elia !

Diocleziano

Ma è risaputo che i cattolici non leggono la bibbia, quindi è molto realistico… :mrgreen:

gmd85

@giuseppe

Bene, continua così. I tuoi commenti sono sempre più insulsi.

whichgood

giuseppe ha frequentato l’ora di religione ed è l’unica che gli è rimasta impressa in mente: un soffitto in bianco.

nightshade90

@giusy
intanto fanno più visulaizzazioni questi video che quello dei repper pro-IRC che avete organizzato voi. se questi video sono mediocri e patetici, i vostri miseri e disperati spettacolini concorrenti che cosa sono?

p.s. complimenti per la zappata sui piedi sul carro del profeta ezechiele/elia. giusto per ricordare a tutti quanti quanti gli stessi credenti fanatici come te ne sappaino poco o nulla sul loro stesso testo sacro e i atei mediamente ne sappiano di gran lunga di più….

whichgood

Infatti, proprio la conoscenza di quei testi dislessici e assurdi porta alla via d’uscita dalla religione. E’ per questo che i preti insegnano a non ragionare e ad accettare.

nightshade90

non è un caso se la chiesa stessa mise la bibbia all’indice dei libri proibiti…

Bertrand Russel2 la vendetta

Evitiamo di rispondergli cosi si toglie di mezzo!

pmc

@Giuseppe il video è fatto con mezzi poveri, ma è simpatico e i due attori pur troppo giovani e bellocci per sembrare papà di bimbi in età scolare sono bravi e simpatici. Semmai il problema sarà quando i due papà al posto del planetario sceglieranno una pinacoteca. Quello di sinistra avrà la sua rivincita di fronte a Leonardo, Raffaello, Caravaggio e Mantegna. Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio che in tutta la tua filosofia…

Diocleziano

Per quale oscuro motivo un frequentatore di ‘ora di religione’ sarà
sicuramente più acculturato in fatto di pittura che non un frequentatore
di ‘ora alternativa’?
(Da quello che vedo, l’ignoranza in quel campo è democraticamente e
imparzialmente distribuita)

pmc

Diocleziano, aiutino: i soggetti dell’arte occidentale fino a un paio di secoli fa erano x la maggior parte….

Francesco s.

Infatti non capisco, per la conoscenza dell’arte esiste la lezione di Storia dell’arte presente in tutti i licei ed obbligatoria.

Reiuky

Già. Peccato che il “professore” di religione non spieghi niente dell’arte religiosa. Altrimenti l’ora di religione sarebbe servita a qualcosa.

A parte che c’è da spiegare sull’arte religiosa? “Il riccone di turno ha commissionato tale opera d’arte per far vedere a tutti quanto era cattolico. L’artista di turno ha creato quello che gli veniva commissionato.”

FSMosconi

@pmc

E chi ha mai detto che nelle ore alternative non si possa fare un ripasso d’arte?
E chi l’ha mai detto che i soggetti religiosi (specie ante era moderna) siano necessariamente correlati al sentimento religioso e non più prosaicamente al bisogno dell’artista di guadagnarsi da vivere?

Diocleziano

pmc,
dal che se ne deduce che oggi, non essendoci seguaci della religione di
Zeus e Iside, non c’è più nessuno che conosca e apprezzi l’arte greca
o quella egizia…

(Più volte, qui, ho indicato proprio come un danno per la cultura
occidentale la monotematicità delle arti a causa del cristianesimo.
Guarda caso l’arte ha cominciato a rifiorire solo quando è tornata
ai modelli classici, dopo secoli di intristimento cattolico.)

gmd85

@PMC

Ora, avendo passato l’età scolare da un bel po’, non ricordo bene… ma penso che la storia dell’arte sia ancora materia di profitto. A che pro il tuo collegamento fra pinacoteche e IRC quando esiste una materia apposita?

PMC

@Diocleziano
Non ho detto che non si apprezza l’arte greca o quella egizia. Però penso che molte finezze siano perse. Personalmente non so nulla di religione egizia e effettivamente ho serie difficoltà al museo egizio a comprendere i significati. Sono messo molto meglio con la religione pagana, ma, per fare un esempio, i marmi di Elgin mi colpiscono in tutta la loro bellezza, ma fatico a comprenderne appieno il contesto senza uno studio dedicato.

@gmd85
Storia dell’arte è materia di profitto. Ma un conto è spiegare perché Leonardo usa un certo tipo di pittura al cenacolo anziché l’affresco, o perché l’edificio alle spalle di Giuseppe e Maria nello sposalizio della Vergine ha una determinata forma. Un altro conto è spiegare (faccio un esempio) perché San Pietro e San Giuseppe abbiano il risvolto del mantello giallo. Ovvio, si spiega tutto, di un quadro, anche l’uso dei colori in base al costo del materiale (ad esempio perché era raro il blu), ma un ignorante in materia religiosa parte svantaggiato nella comprensione di almeno 7/8 secoli di arte europea. Comprendo l’esigenza da parte atea di non volere indottrinamenti, ma comprendo meno il fingere che la cultura religiosa non sia affatto cultura.

@FSMosconi
Ovviamente molti artisti agivano per denaro, non tutti erano degli asceti, ma si muovevano perfettamente in una cultura intrisa di religione. Il ripasso d’arte nelle ore alternative mi sta benissimo, ma poi si troveranno a spiegare le storie del vangelo o eviteranno a tutti di illustrare la cappella degli Scrovegni e si limiteranno a un più moderno Bacon? :o)

@Reiuki
Credo che una risposta a quanti dici si veda da quelle precedenti. Sto pensando ai contenuti di un’opera d’arte, non alla forma. Per spostarmi ad altre forme d’arte, è abbastanza ovvio che uno con un buon orecchio può orecchiare la bellezza dello stabat mater di Pergolesi, ma se non ci si ferma ad un ascolto che può andare bene anche per i successi di Sanremo mi domando come possa esservi una comprensione del pezzo musicale del musicista di Jesi senza una comprensione piena della passione e del momento preciso (era a un passo dalla morte) della sua composizione. Un ignorante in materia religiosa obiettivamente ne capirà poco.

PMC

@Francesco S scusa ti ho saltato, ma credo che bastino i contenuti di cui sopra

FSMosconi

@PMC

Spiegare che allora si era intrisi di religione non implica affatto che tale atteggiamento debba essere mantenuto né che si è prima religiosi che cittadini italiani ed europei. Cosa non è chiaro identitarista dell’ultim’ora?

gmd85

@PMC

La cultura religiosa è “una” cultura. Trattata dal punto di vista storico va benissimo. Gli studi religiosi e artistici delle scuole medie/superiori sono di partenza. Ci si specializza poi. Determinati dettagli, se si affrontano gli studi in maniera approfondita, si conoscono dalla storia dell’arte. Capisco che essi dipendano dal background religioso, ma non è che per saperlo si deve fare per forza religione, eh. Se un’opera ha una forte valenza religiosa lo si studia anche in ambito artistico, mi sembra ovvio.

PMC

Intendevo che Pergolesi era a un passo dalla morte quando ha scritto lo Stabat Mater, non che Gesù in Croce durante la passione fosse a un passo della morte, quello era ovvio 🙂

@gmd85
Rileggendo la tua domanda, non so se ho risposto in maniera sufficientemente esplicita. Ma provo con un esempio. Ho avuto un eccellente professore l’ultimo anno, quando mi spiegò quella meraviglia che è la cena di Emmaus di Caravaggio (di cui tra l’altro ho presente due versioni, una a Milano e l’altra a Londra) non si dovette soffermare più di tanto nel significato del gesto di spezzare il pane e perché ciò segna il momento del riconoscimento da parte degli apostoli, né chi erano i commensali e via dicendo. Non avessi avuto una cultura cristiana avrebbe dovuto fornirmi molte più informazioni sul quadro di quelle che mi fornì, e io avrei ritenuto molte meno informazioni. Più una persona è ignorante, maggiore è lo sforzo richiesto al docente e minore è la sofisticatezza delle informazioni che può far passare il docente. La potenza di Caravaggio mi fu chiara perché molto di ciò che mi rappresentava mi era già noto e il professore ebbe tempo di portarmi a una profondità a cui non avrebbe potuto portare un analfabeta del cristianesimo.

Ho girato un po’ l’India in diverse occasioni e visto diversi templi del Sud, li ho capiti abbastanza, ma confesso che non posso dire di averne appieno compresi i significati al di là delle storielline che ho imparato. Senza conoscere l’induismo a sufficienza (e ti assicuro che un po’ mi sono applicato) l’arte dravidica mi pare comunque qualcosa di distorto dalla sua reale consistenza. Non so se mi sono fatto capire.
Che un europeo veda la cultura europea con gli occhi con cui io vedo la cultura indiana significa farne solo un disadattato che ha reciso parte delle sue radici. Come io sono un disadattato in India.

PMC

@FSMosconi non è questione di essere identitaristi dell’ultima ora, né è questione di indottrinamento (lo capisco bene il vostro problema), è il problema che il timore ateo di non avere indottrinamenti religiosi rischia di far buttar via il bimbo insieme all’acqua del bagnetto. Tieni conto che siamo poi partiti da un video in cui un padre sostiene che suo figlio ha giovamento dall’ora alternativa perché studia cose interessanti. E io mi sono permesso di dire che anche la cultura religiosa è interessante, anzi è cruciale per comprendere l’occidente. Non sto difendendo l’indottrinamento. E non sto neppure dicendo che il vostro video sia brutto. Sto dicendo che nell’iconoclastia antireligiosa il rischio di un depauperamento culturale è reale.

Tanto più che mi pare di capire che qui siete quasi tutti atei come punto di arrivo, gente che ha avuto una educazione religiosa e che è approdata all’ateismo. Voi quindi non siete degli ignoranti in materia religiosa. E temo che a molti sfugga che un conto è osteggiare la religione, un conto è l’esaltare l’ignoranza di una materia che voi pure, bene o male, con maggiore o minore profondità in qualche modo maneggiate.

gmd85

@PMC

E un corso di storia delle religioni non sarebbe sufficiente? Tu parli di parte delle radici degli europei. Io ti parlo delle altre parti, partendo, per esempio, dalla civiltà Messapica (per rimanere nelle mie zone). Piaccia o meno a coloro che battono sempre sulle radici dell’Europa, ci sono altre radici da cui non si può prescindere. Ciò detto, non vedo il perché si debba dare precedenza solo a una parte di queste radici. E poi, l’arte non è solo cristiana, eh. Addurre una parte di arte come motivazione fondante per l’IRC non è sufficiente. Ciò detto, non dico che tu abbia torto, ma non hai ragione in toto.

PMC

gmd85
Penso che siamo su posizioni non molto distanti.
Tra l’altro le mie osservazioni erano solo di commento a un video, non volevo dire che l’arte fosse solo cristiana, né estremizzare.

Beato comunque te che hai il backrgound dei Messapi, dalle mie parti c’è quello dei celti, ma senza il fascino di Asterix e del falcetto d’oro di Panoramix.
Alla prossima

FSMosconi

@pmc

non è questione di essere identitaristi dell’ultima ora

la cultura religiosa è interessante, anzi è cruciale per comprendere l’occidente.

Che un europeo veda la cultura europea con gli occhi con cui io vedo la cultura indiana significa farne solo un disadattato che ha reciso parte delle sue radici. Come io sono un disadattato in India.

Prima schiarisciti le idee, va’.

In secondo luogo nessuno qui sta inneggiando all’iconoclastia, da dove t’è spuntata fuori questa balzana idea? Qui si sta difendendo il diritto in nome dell’equidistanza dello Stato di avere un’alternativa ad un’ora scolastica monopolizzata da un’unica confessione ove nella migliore delle ipotesi è una storia delle religioni piuttosto poco equidistante e nella peggiore puro indottrinamento. Il resto è fuffa.

Se uno vuol fare lo studioso del folklore o della storia delle religioni che si compri qualche libro o vada all’Università. Che diamine.

gmd85

@PMC

No, non hai estremizzato. Ma come ha giustamente detto FSMosconi, il fatto che una religione sia importante, non vuol dire che ciò si debba tradurre in indottrinamento. D’altronde, esiste o non esiste il catechismo? Ripeto, accetterei di buon grado un corso di storia delle religione, veramente imparziale. All’attuale status quo, l’IRC è solo catechismo diurno.

Francesco s.

@PMC
Mah, non capisco perchè non si dovrebbe spiegare il significato religioso di un’opera d’arte, quando ho studiato storia dell’arte questo avveniva tranquillamente, a partire dalle pitture rupestri fino all’arte moderna, passando per l’arte greca, romana, egiziana, rinascimentale etc.
Semplicemente lo si fa da un punto di vista storico e non dottrinale. Lo stesso avviene ad esempio per La Divina Commedia.
Non serve l’ora di religione cattolica per capire il significato religioso dell’arte.

PMC

@gmd85
Non riesco a seguirti troppo perché non ho un ricordo di indottrinamento nel mio passato scolastico (non recentissimo, lo ammetto). Certo, forse con me sfondavano una porta aperta, perché trovavo certe cose interessanti. Però ho un ricordo di rispetto. E credo che le esperienze di ognuno determinino in un certo senso l’avversione o meno all’educazione religiosa. Avendo frequentato i preti pochissimo (cioè quasi zero) mi concedo il lusso di apprezzarne il lavoro.

@Francesco s.
Concordo con te, Francesco, strettamente non serve, come non serve l’ora alternativa per imparare le stelle. Mi importava solo dire che quel tipo di cultura religiosa o lo hai in famiglia, o lo hai a catechismo, o lo hai a scuola. Se uno non la trasmette in famiglia e non manda il figlio a catechismo e non gli fa fare l’ora di religione a scuola gli toglie qualcosa. Certo singolarmente le nozioni possono essere recuperate studiando Dante, studiando Caravaggio e studiando musica sacra. Ma dal mio punto di vista è come non mangiare bistecche e poi prendere gli integratori al ferro. Ho la sensazione (ma chiedo conferma a voi) che gli atei qui presenti quella cultura religiosa l’abbiano ricevuta e ora la possono rifiutare. Ma che senso ha toglierla a un figlio che non la potrà rifiutare autonomamente, ma vivrà una scelta fatta per lui dal genitore? (attenti il sacro si può rifiutare da adulti, ma nessuno lo sa cercare da adulto se non ne ha una stilla dentro). Ma soprattutto che padre è uno che ha paura dell’indottrinamento di altri? Un padre sicuro di sé sa che il figlio seguirà il suo esempio, quindi l’indottrinamento è giocoforza sterile…

FSMosconi

@pmc

1) Il Catechismo si può fare solo se cattolici, ed assai difficile che uno che in linea di massima sia favorevole all’autodeterminazione imponga a suo figlio una cosa che, in quanto non scelta da quest’ultimo, ne sia l’esatto contrario, no?
2) Confondi conoscenza della dottrina, come potrebbe essere quella impartita ad un corso di storia delle religioni, con l’impartizione della dottrina. Sarebbe come dire che sicché tu avrai certo saputo in India sì e no di un paio di raccorti sulle peripezie tra Deva e Asura ti debba definire Indù, Brahmano o simili.
3) E meno male che dicevi di non fare discorsi identitaristi…

PMC

@FSMosconi

Scusa se non ti sto a rispondere, ma dato che mi hai detto prima “Prima schiarisciti le idee, va’.” penso che mi concederò il lusso di alcuni lustri per farlo.
Quindi dovrai attendere.
Ossequi.

Diocleziano

pmc,
”…Se uno non la trasmette in famiglia e non manda il figlio a catechismo
e non gli fa fare l’ora di religione a scuola gli toglie qualcosa…”
Questa non è cultura, è solo condizionamento.

Tornando al discorso sull’arte, prova a capovolgere la tua tesi che la religione
aiuti a comprendere l’arte: la religione mistifica la verità attraverso l’arte.
Quale fascino avrebbe Gesù se non venisse rappresentato come
un affascinante bellimbusto dalle sembianze normanne, ma più
realisticamente come qualcuno di più vicino, chessò, a Gad Lerner?
Hai presente la ”Circoncisione” del Mantegna? Non è mistificazione quella?
Immagina in quale realtà ambientale sia avvenuto quell’episodio.
Allora, è la religione che illumina l’arte, o è l’arte che mistifica la religione
a scopo fraudolento?

PMC

Non sono convinto fino in fondo del tuo ragionamento.
Può anche essere che la religione mistifichi la verità attraverso l’arte (intendo dire che usa l’arte per farsi propaganda), ma anche ammettendolo, cosa facciamo bruciamo gli Uffizi, Brera, i Musei Vaticani e il Louvre? Che sia nato prima l’uovo o la gallina conta poco, oramai quella è l’arte che abbiamo prodotto in centinaia di anni e questa ci teniamo e dobbiamo studiare.
Ma in misura più profonda la religione pone temi esistenziali che l’arte non può evitare se vuole avere un contenuto. Tu forse in un Cristo in croce seminudo vedi un’ammiccamento, un tentativo di irretire, in realtà ogni Cristo in croce rappresenta una meditazione sulla morte. E spesso è vissuto come tale. Non penso ci sia mistificazione nel rappresentare la morte come un Cristo in croce. La morte è ciò che è ed effettivamente Cristo in croce vuol solo dire che non c’è da averne paura se si è cristiani. Questo è mistificare? Non riesco a convincermene.

PS
Ma che Cristi hai in mente? : 9 La maggior parte dei crocifissi che ho presente io sono bruttarelli, soprattutto se vai nel romanico. Sinceramente di Gesù sotto forma di “gran gnocco” metrosexual o gayfriendly ho presente quasi solo quello di Piero Della Francesca nel battesimo nel Giordano e in parte il minicrocifisso di Michelangelo appena ritrovato qualche anno fa e ora esposto a Firenze. Ricordo che quando l’avevano esposto accanto alla Pietà Rondanini per qualche tempo, tutti stavano a guardargli il lato B….

gmd85

@PMC

Sarei ben lieto se i miei figli, dovessi averne, potessero studiare le religioni, con un lavoro comparativo. Per indottrinamento intendo la trasmissione acritica delle tematiche religiose agli studenti, esattamente quello che avviene. La poca comparazione che si fa fra i tre monoteismi è irrilevante, sempre quando viene fatta. Insomma, un’ora di catechismo in più. E il problema non è se i figli sono o no in grado di rifiutare l’indottrinamento, il problema è che questo venga fatto.

Non per intromettermi fra te e Diocleziano, ma la morte è naturale ed inevitabile, per credenti e non. Sarà che il Cristo in croce serva a non aver paura della morte, ma non sono sicuro che molti cristiani non continuino ad avere fifa.

PMC

Gmd85, intromettiti che fai bene.
In effetti ho esagerato che Cristo in croce insegna a non aver paura della morte. Il concetto è più sottile e non l’ho espresso. Cristo in Croce dice che nel morire non siamo soli.

manimal

@PMC

scusa la botta di allegria, ma ho la sensazione che sono morti soli anche gli ebrei che venivano stipati a decine nelle camere a gas di hitler…
a mio modo di vedere si nasce soli e soli si muore.
l’unica possibilità che ci è data è di cercare di non vivere soli.

ma questo è il pensiero di un ateo in giornata storta: ovvio che abbia pari dignità il pensiero di un credente.

gmd85

@PMC

Sarebbe comunque una sorta di conforto. Ma non mi sembra comunque che funzioni.

Stefano

@ PMC

non voglio iniziare un nuovo dibattito al riguardo, solo farti notare che i presupposti che dai per scontati non lo sono per niente.

La frase
” Cristo in Croce dice che nel morire non siamo soli”
può essere pregnante nel significato personale che le attribuisci ma questo non dice nulla sui contenuti di verità.
Per capirlo sostituisci a “Cristo in Croce dice che”
“Zeus sul monte Olimpo dice che”.
Nell’uno e nell’altro caso la frase può essere emotivamente appagante ma se i personaggi sono di fantasia e i fatti pure essa sarà pure un balsamo per l’anima ( e questa metafora è voluta allo stesso modo, con l’anima al posto dei personaggi)
ma si tratta di illusione.
Ora utilizzare simili “giustificazioni” in un discorso dando per scontato quel che non lo è per niente significa sollevarsi per il codino, come il famoso barone, sperando che nessuno se ne accorga.
Quindi la frase è buona quanto i suoi presupposti.

PMC

@manimal
Massimo rispetto per la tua giornata storta. Lo strazio dei lager ci interroga, ma concordo con te che il caso di Massimiliano Maria Kolbe sia più l’eccezione che la regola.

@gmd85
Che cosa te lo fa sostenere? Mi interessa.

@Stefano
Che c’entrano i contenuti di verità? Tu ti consoli solo con la lettura del teorema di Euclide? Non ti sto prendendo in giro, ovviamente, ma il tuo post mi sembra rivelare un atteggiamento puramente intellettualistico. Allora un conto è se discutiamo di fede e ragione, come approccio ci sta. Ma se si parla di esperienze della vita, di consolazione della morte, la storia della crocifissione falsa (come ritieni tu) o storicamente vera (come ritengo io) che sia ha tutti gli aspetti dell’archetipo.

Stefano

@ PMC

ha tutti gli aspetti dell’archetipo

La crocifissione falsa, mettici tutti gli archetipi che vuoi, consolerebbe come?

Confucio dice che nel morire non siamo soli.
Buddha dice che nel morire non siamo soli.

Ora, tu dovessi rigettare le “consolazioni” “archetipiche” espresse dalle due frasi precedenti non vorrei tu rivelassi un approccio puramente intellettualistico….

gmd85

@PMC

Il vissuto. Non pretendo di estendere l mia esperienza alla totalità dei cristiani, ma da ciò che vedo intorno a me – e anche ciò che vedo dal mondo, perché no? – il conforto nei cristiani non lo noto. Tante volte mi sono trovato a funerali dove i cari rimasti erano straziati dal dolore. Capisco che la perdita sia sempre scioccante, ma, se come tu dici, il crocifisso trasmette un messaggio di conforto, anche a livello psicologico un credente dovrebbe affrontare meglio un lutto. E comunque, anche solo parlando, traspare come il dubbio sul dopo ci sia sempre.

PMC

@gmd85
Difficile risponderti. Il vissuto si ascolta e non si commenta. Mi preme solo dire che la fede convive spesso col dubbio, perché è più una lotta che un approdo. Quindi sì, il dubbio taspare.

@Stefano
Non conosco il confucianesimo. Quindi non posso dire nulla.
Certamente Buddha non dice che nel morire non siamo soli, ma ha tutt’altra visione del trapasso dell’uomo.
Vediamo di spiegare che intendo sull’approccio intellettualistico con un viaggio a tappe. Inizio a porti una domanda: mai stato a teatro a vedere Shakespeare? O a livello più popolare, mai visto il film Pretty woman alla Tele?

Walter

Se in un video non ci sono donne ammiccanti con le tette al vento ai cattolici non piace.

San Giovese

concordo. Per di più come si fa a commentare una risata isterica?

giuseppe

Bertrand Russel2 la vendetta risponde:

venerdì 15 febbraio 2013 alle 19:08

Evitiamo di rispondergli cosi si toglie di mezzo!

Rispondi

Kaworu risponde:

venerdì 15 febbraio 2013 alle 19:41

concordo

Brucia, brucia…

Kaworu

già dandogli corda così, gmd, lo fai contento 😉

ignorarlo totalmente è l’unica.

entro una decina di giorni inizierà a dar di matto e poi forse, se ancora ignorato, sparirà.

Reiuky

Per informazione di chi passa di qui saltuariamente, giuseppe ha dato ampiamente prova di non essere in grado di comprendere una frase scritta in italiano corretto.

Rispondendo a lui si ottiene solo inutile usura dei tasti del computer.

Reiuky

Uhhh… ragazzi… non ci siamo capiti allora….
Don’t feed the trolls!

Francesco

Papa: I ragazzi appena vedranno questi spot correranno a frequentare ora di religionen.
Segretario: Ma come può dire una cosa simile?
Papa: Appena sapranno che durante ora alternativen si studiano il riciclo dei rifiuten, pricipien di Archimede, studio di costellazionen, preferiranno ora di religione, sai com’è…
Segretario: Veramente no.
Papa: I giovani di oggi non avere voglia di fare un ca…
Segretario: Sua Santità!!!

marilena

il fatto del torcicollo non è il massimo come conseguenza di un’esperienza positiva, non mi piace molto, devo essere sincera.

Roberto Grendene

spesso dopo esperienze positive hai qualche piccola noia (sonno arretrato se tiri tardi, male hai muscoli dopo una partita, ecc.

qui ci sono due torcicolli a confronto: uno per aver passato la lezione a guardare il soffitto (esperienza da evitare) l’altro per aver passato ore ad osservare le stelle (esperienza da ripetere) 🙂

dissection

Mah, dipende… io dopo una mia bellissima esperienza positiva ho avuto come conseguenza un leggero mal di schiena, ma alla mia ragazza (di allora) non l’ho detto. Avevo paura di fare brutta figura! Sai l’inesperienza…

John

In effetti, pur essendo credente, non ho un bel ricordo dell’ora di religione… nel migliore dei casi era condotta da un insegnante che, pur bravo, tuttavia la gestiva in modo troppo svincolato da una programmazione didattica, e tralasciamo il peggiore dei casi.
Non credo che si debba essere atei per essere contrari all’ora di religione… io per esempio non ne vedo l’utilità e anzi la trovo tendenzialmente controproducente anche nell’ottica del credente.
Alla luce di ciò, permettetemi solo una considerazione che forse va contro il vostro punto di vista… oggi, a distanza di molti anni da quando io ho frequentato il liceo, ho notizia del fatto che una parte degli insegnanti di religione svolga il proprio incarico con maggiore professionalità di quanto avvenisse in passato, anche in un’ottica (permettetemi) più “laica”, secondo programmi didattici più seri, distinguendo l’insegnamento della religione da qualunque forma di catechesi o indottrinamento. Non so se questi insegnanti siano una minoranza, però che non abbiano una “colpa” se sono lì… anzi magari fanno questo lavoro proprio con l’intento di dare un’impronta non clericale alla materia (vi assicuro che queste persone ci sono) e quindi, pur essendo favorevole anche io alla piena abolizione dell’insegnamento della religione cattolica, mi piacerebbe se anche voi riconosceste la buona fede di questa parte di insegnanti, in un’ottica di non-generalizzazione. Magari, se l’ora alternativa diventasse la regola, potrebbero mostrarsi in grado di condurla benissimo, ovviamente su tematiche non-religiose (eventualmente dopo una prova concorsuale che ne “sanasse” l’assunzione e ne dimostrasse l’attitudine).

Roberto Grendene

sono certo che ci sono anche insegnanti di religione cattolica che fanno decentemente il loro lavoro da insegnanti
capita soprattutto alle superiori, quando non puoi permetterti, con ragazzi in grado di replicare a tono, di insegnare in modo “conforme alla dottrina della Chiesa”, come previsto dal Concordato (quindi dal loro contratto di lavoro)

il problema più grande è alle scuole dell’infanzia e alle elementari: ci sono due ore di IRC con insegnanti dalla dubbia professionalità e che insegnano dottrina cattolica (insegnano che i miracoli di Gesù sono veri, che esiste l’Inferno, che esiste “Dio creatore”, e tutte le cose scritte nei programmi di RC)

rimane poi il fatto che gli insegnanti di religione cattolica sono scelti ad insindacabile giudizio del vescovo: sarebbe troppo comoda sanare questa situazione passando davanti a tutti gli altri precari che non hanno avuto tale “raccomandazione”

comunque ben venga il riconoscimento anche da parte cattolica che sarebbe ora di abolire l’IRC

MASSIMO

Io ora sono ateo. Però mi ricordo che in 3^ liceo, la religione era l’unica materia in cui avevo la sufficienza.

John

Massimo:
Bellissima situazione paradossale 🙂 Io, credente, scettico sull’IRC e tu ateo favorevolissimo! 😉

Roberto Grendene

@ MASSIMO
il problema non è alle superiori (dove spesso l’ora di religione cattolica diventa una fucina di non credenti, a meno che i prof seguano altri programmi o leggano il giornale, come faceva uno di quelli che ho avuto, per due anni)

il problema è alla scuola dell’infanzia (3-5 anni) e alle elementari (6-11 anni)

lì è indottrinamento su bambini ancora non in possesso di spirito critico (e in cui spirito critico viene azzerato impartendo loro un insegnamento conforme alla dottrina della Chiesa)

Francesco s.

Io, alle superiori avevo una professoressa di religione che era professionale. Ci faceva fare una sorta di analisi del testo della bibbia, anche dall’originale in greco e ebraico e contestualmente ci spiegava i vari dogmi della Chiesa Cattolica.
Inoltre permetteva anche il dialogo: ricordo ancora lessi in classe un articolo di Umberto Eco circa gli embrioni e la mutata posizione della chiesa rispetto al tema. Ma penso fosse un’eccezione, in quanto l’insegnante era anche un medico.

Personalmente ritengo che quelle lezioni che mi hanno fatto approfondire la conoscenza della bibbia e dei dogmi cattolici, mi abbiano portato all’ateismo. Anzi credo che se si riuscirà ad abolire l’IRC una qualche conoscenza della bibbia in maniera critica vada affrontata durante le lezioni di filosofia.

Kaworu

ho conosciuto stasera una giovane professoressa di religione.

ringrazio di non essere un uomo, altrimenti avrei i testicoli all’altezza delle caviglie, in questo momento

Mirko

Papà: Chiara allora vuoi smettere di andare a Religione?
Figlia 12 anni: No così imparo tutti gli errori della Chiesa!
Papà: del tipo?
Figlia 12 anni: Come il fatto che Cristo non l’ha mai fondata una Chiesa Cattolica Romana!

🙂

MASSIMO

Non so come funziona ora nei licei, ma ricordo che ai miei tempi (30-35 anni fa) l’ora di religione era solo una ora di chiacchiere su argomenti di attualità. Mi ricordo che soltanto in 5^ liceo venne un prete bigotto a farci lezione. Ma nessuno lo prendeva in considerazione eccetto qualche ragazza molto religiosa.

MASSIMO

Noi si faceva l’ora di religione il sabato mattina tra le 11 e le 12. Era uno sbraco totale. Negli ultimi banchi c’era sempre chi si faceva lo spinello. Bei tempi.

Francesco

Professore ora alternativa: Oggi studieremo un grande scienziato “Galileo Galilei”.
Studente: Professore, può venire un attimo qui vicino alla finestra.
Professore: Ma perchè i ragazzi dell’ora di religione stanno raccogliendo tutta quella legna?
Studente: Non lo sò ma sono molto preoccupato.

mammalaica

Carino, dai…per tutti quelli che criticano i video: forse non sono il massimo della comicità, ma perché allora non fate proposte più convincenti? Non credo sia così semplice veicolare in uno spot tanto contenuto cercando anche di essere super-divertenti. A me fa sorridere dura poco ed è incivisvo ed allusivo. Non dichiara nulla ma indica una via ALTERNATIVA al ‘carro di Elia o compagnia bella’, è questo lo scopo no? Detto ciò sono sempre più allibita: mia sorella ha ceduto iscrivendo all’IRC mia nipote che comincerà le elementari, per timore di ‘esclusione’ dal gregge e nella ingenua convinzione che si fanno ‘canzonette’.
Volete una recente testimonianza di quel che insegnano ai bimbi alle elementari? Un’amica mi ha mostrato orgogliosa la bravura del figlio nell’arte del disegno: il sangue che usciva dalle ferite dei chiodi di quei 3 corpi appesi alle croci era davvero realistico, chapeau! Ero così disgustata…’so che tu la pensi diversamente’ mi ha detto…diversamente da cosa? dal ritenere EDUCATIVO rappresentare un dettaglio racapricciante e trash di una tortura? dico perché allora non fargli disegnare de vivo un macello adiacente ad un allevamento intensivo? chissà che sviluppino doti fotografiche e di rispetto per la vita delle creature che alleviamo per mangiarle..o perché non fargli rappresentare le torture TUTTORA inflitte a martiri senza riconoscimento, a chi si batte per la libertà in un paese non libero?
Tra meno di un anno dovrò dare ancora battaglia, anche per questo, visto che mio figlio andrà all’asilo e la carne la prednono giovane, quando la barriera ematoencefalica non è ancora formata abbastanza per proteggere il piccolo sistema immunitario dagli insulti esterni…

MASSIMO

Per diventare dei veri bigotti religiosi non basta la catechizzazione che si riceve da bambini.
Infatti anch’io da bambino ho fatto comunione e cresima, ma i risultati sono quelli che vedete. E questo penso che valga per i milioni di atei che ci sono in oatalia ed in europa.

Per diventare un vero religioso devono ricorrere altri fattori di tipo caratteriale. Insomma bisogna essere una persona amante delle tradizioni, che non si fa troppe domande e che accetta le imposizioni così come sono.

Ma è ovvio che una persona di cultura, che ha fatto l’Università , non può certo essere una persona che non si fa domande. Una simile persona le domande se le deve fare e ragionare con il proprio cervello.
Ma in tal caso ricorre un altro fattore che si chiama accondiscendenza verso il potere. Per esempio … se un cardinale ti offre di entrare in politica tu non puoi certo dirgli che sei ateo…..

gmd85

Puoi fare cultura quanto vuoi, ma se ci credi, ci credi. L’abbandono della religione non di rado avviene in età giovanile.

MASSIMO

Mah…. a me sembra strano che uno che ha fatto l’Università accetti passivamente il discorso “credi senza ragionare”.
Allora secondo me questo tizio non ha capito un cazzo di quelli che sono gli insegnamenti universitari.

gmd85

Dico semplicemente che gli studi universitari non sono garanzia d’incredulità. Possono contribuire. Ma possono anche essere ininfluenti. Poi, che intendi per studi universitari? Scientifici, umanistici. Trovi credenti laureati, perfettamente consci dei loro studi e delle loro convinzioni. probabilmente, sono i credenti meno fanatici e integralisti. Ma ci sono anche quelli. vai un po’ sul sito degli uc.crociati e, se non hanno cambiato nulla, leggi un po’ chi ha messo sù tutta la baracca.

Kaworu

ci sono persone che dicono di essere laureate e quando scrivono sembra che abbiano fatto a calci la prima elementare. dormendo.

e scrivono qui.

fai un po’ tu…

molti professori universitari apprezzano i pappagalli ammaestrati. poi ci sono i vari “immanicamenti”…

Kaworu

senza contare che il bipensiero non è così infrequente (bipensiero, doppia morale, chiamalo come vuoi)

MASSIMO

Beh, un laureato può far finta di accettare determinate cose semplicemente per motivi di carriera. E di sicuro essere amici di alti prelati apre le porte a posti in politica o a diventare capi di istituzioni importanti,

Ma l’Universita deve insegnare a ragionare con la propria testa, qualunque sia la facoltà che uno sceglie.
E uno che ragiona con la propria testa non può accettare il postulato delle religioni che dice “credi e non ragionare”.
Un simile discorso è da pecore e può essere accettabile solo da persone stupide e ignoranti.

Poi ovviamente per far carriera si accetta quello ed altro…..

Diocleziano

Kaworu,
forse si tratta della vecchia, cara ‘riserva mentale’ di cui furono maestri i
gesuiti. Il brano del De Sanctis al riguardo è ancora illuminante.

PMC

Massimo, non assolutizzare la pista che proponi, però.
Alla base della fede c’è senz’altro un’esperienza nell’infanzia.
Poi può esserci una inclinazione al tradizionalismo.
Ma alla base di una conversione in età adulta sta spesso fare delle domande. Anzi, la fede è spesso un percorso pieno di interrogativi. Certo non è mai frutto di pura speculazione (come qui spesso si ipotizza) ma di esperienze di vita.

Diocleziano

PMC,
È abbastanza vero quello che dici, ma in genere le conversioni in età
adulta sono l’effetto di stati di prostrazione, avvilimento e sfiducia.
Non ho mai sentito racconti di conversioni dovuti a stati di felicità,
euforia o semplice spensieratezza. Sono i pensieri cupi che portano a dio.

PMC

Sì, Diocleziano, è spesso come dici. Non sempre, ma in molti casi è il dolore a condurre alla conversione. Il problema è che il dolore pone una questione sul significato stesso del dolore. Il dolore, si dice nel film Viaggio in Inghilterra “è il megafono di Dio che risveglia un mondo sordo”. In realtà messa così è un po’ semplificata, ma il dolore costringe alla ricerca e all’interrogativo. Ed ecco che Dio sta (o può stare) in fondo a un percorso pieno di interrogativi. La fede non è così il prodotto di un smettere di interrogarsi, ma il suo esatto contrario.

Reiuky

In altre parole dio è la risposta (sbagliata) alla domanda “perché si soffre?”

PMC

Reiuky per come l’hai messa tu non posso che essere d’accordo. Dire che si soffre a causa di Dio dal mio punto di vista è in effetti la risposta sbagliata.

Scherzi a parte il discorso è ancora più sottile. Dio salta fuori nel momento dell’incertezza e della ricerca. Ma tra il saltar fuori e l’essere una risposta non c’è piena identità. Ognuno ha il suo percorso.

manimal

@PMC

” Dio salta fuori nel momento dell’incertezza e della ricerca. ”

il che vuol dire che dovrebbe saltar fuori nell’adolescenza.
con me è avvenuto.
esaminato, elaborato, messo via assieme all’infanzia.

il mondo è un posto pericoloso dove vivere, ma la mia sensazione è che credere in un supremo creatore non lo migliori neanche un po’…
anzi.

PMC

@manimal
Perché tu dopo l’adolescenza hai smesso di cercare e di essere incerto?
Beato te, il viaggio di Ulisse a me è iniziato dopo.

manimal

@PMC

no.
intendevo dire che generalmente è con l’adolescenza che ci si comincia a porre delle domande su ciò che per tutta l’infanzia si era dato per scontato perchè insegnato dai “grandi”.

personalmente l’incertezza mi caratterizza fin troppo.
quanto alla “ricerca”… a volte mi chiedo cosa mai ci sia da cercare.
un sorriso di una persona cara vale più di 100 messe (o di tutte le soddisfazioni intellettuali di questo mondo), solo che non sempre siamo pronti a rispondere a quel sorriso.
magari perchè stavamo “cercando” qualcosa o qualcuno….

PMC

Mah, mio buon manimal, davvero è come dici tu… chi lo sa se vale realmente la pena arrabattarsi tanto. E davvero un sorriso vale più di 100 messe.
Ma quando nel tempo quel sorriso si stempera nell’abitudine, o finisce con un commiato, o non ha più il significato di una volta… beh, allora il ricordo di aver avuto quel sorriso ti manda fuori casa nuovamente in cerca di quel sorriso. E di nuovo riparte il viaggio. E si finisce come nella poesia Itaca di Kavafis.

alessandro pendesini

A proposito di universitari italiani « pesi massimi »… Ecco cosa mi ha risposto un certo Giuliani Alessandro (Roma, Istituto Superiore di Sanità ) per via EMAIL il 7 corrente :
« Continuo purtroppo a non capire cosa si intenda per falsa simmetria, ma è sicuramente un mio limite….
Quanto al peccato sui rapporti sessuali prima del matrimonio , la risposta è dipende, dipende dalla disposizione d’animo con cui questi rapporti sono stati consumati, se per puro egoismo e soddisfazione dell’ego o con una vera e spontanea compenetrazione d’anime e avendo in testa e nel cuore l’integritò di anima e corpo e un amore infinito, a questo serve la confessione che come sa è un momento di penitenza e discernimento i cui si analizzano i contesti e le motivazioni nel segreto e a cuore aperto. D”altronde siamo tutti peccatori, non è che se uno pecca si esclude dal giro, anzi paradossalmente è vero il contrario (ma questo è un pò troppo difficile da spiegare in una mail).
Quanto al livello sociale che, da statistico non ho difficoltà a capire che sia altra cosa rispetto al livello individuale, la libertà sessuale assoluta provoca grandi casini nella società….ma il peccato è un’altra cosa.
Mi sembra che in Inghilterra l’omosessualità fosse illecita fino al 1966, niente di tutto questo da noi che secondo la vulgata laicista dovremmo piangere e urlare sotto il giogo papista.
Non ho idea del motivo perchè i suoi interventi siano stati censurati in quanto non faccio parte del comitato di redazione ma, vista la stima che ho nel comitato, e proprio tornando all’idea del contesto credo abbiano fatto le loro valutazioni, d’altronde la censura è d’obbligo nei siti web per evitare che si sollevi una caciara pazzesca e che tutto finisca nell’entropia più totale, anzi credo che UCCR sia tra i pù ‘libertari’ accogliendo (a differenza di molti altri siti) molte voci nettamente contarie..
Buona Domenica
Giuliani Alessandro”

—NOT COMMENT !

MASSIMO

Anni fa mi capitò di parlare con un laureato in fisica molto cattolico.
Mi disse la seguente frase: “l’uomo ha bisogno dell’irrazionale”.
A parte il fatto che non capisco uno che se ne faccia dell’irrazionale, ma poi che ti sei laureato in fisica a fare se tanto poi vuoi essere illogico comunque?

Diocleziano

A un pittore surrealista può essere molto utile l’irrazionale. :mrgreen:

alessandro pendesini

….“l’uomo ha bisogno dell’irrazionale”…..
@Massimo
Direi volontieri che « l’uomo non ha bisogno dell’irrazionale » proprio perché è (sovente) irrazionale ! L’uomo dimostra, in tantissimi casi, di essere psicologicamente incoerente. Ragionare, significa deliberare e decidere, ma i limiti della ragione umana sono numerosi…
–Esempio : l’impatto che abbiamo su qualcuno dipende da 55% della forma del viso, 38% del tono della nostra voce e -stranamente- solo il 7% di cio’ che diciamo……–Spesso i genitori dicono gridando ai loro figli di non gridare…..ed i giudici, applicando la condanna a morte, di non uccidere…..–L’uomo, con la sua attività, provoca l’estinzione delle specie a un tasso 100 a 1000 volte superiore a quella delle altre cinque estinzioni…..
In altre parole : i nostri cervelli operano fondamentalmente in termini di riconoscimento della struttura (pattern) piuttosto che di logica. Sono molto costruttivi per creare delle strutture e al tempo stesso costantemente portati all’errore.
Solo una cultura esente da qualsiasi forma di dogma e/o irrazionalità potrebbe invertire -o stabilizzare – questa tendenza ; questo è (o dovrebbe essere) l’obiettivo delle persone razionali, e anche se ritengo che delle montagne dovranno essere spostate, continuo (forse ingenuamente) a crederci !

Francesco s.

@Alessandro Pendesini

Non credo che si possano pubblicare le conversazioni private senza l’autorizzazione dell’altra parte, è meglio che chiedi alla Redazione di cancellare quest’ultimo post per evitare grane all’UAAR.

alessandro pendesini

@Francesco s
Ti ringrazio per l’osservazione
Questo EMAIL che ho publicato non è altro che la continuità di un dissenso che ebbe inizio sul blog UCCR (see il mio commento in « Tornano i Darwin Day » 7 corrente UAAR). Inoltre non c’é niente di intimo o personale che non dovrebbe essere pubblicato. Anzi ho voluto insistere sulle « elucubrazioni » di Giuliani relative alla sessualità -che qualifico d’infantili- , oltre che alla sua risposta che considero una presa in giro ironica, pretenziosa ed infondata al mio commento postato su UCCR « La vera guerra è tra scienza e scientismo » (1a parte) !
Inter nos, malgrado le apparenze mi ritengo visceralmente belga ; posso accertarti che questi tipi d’individui -malgrado il loro « peso sociale »- non provocano in mè nessun timore, paura ecc…, ma al limite solo della compassione…..Bien à toi

giuseppe

Kaworu risponde:

sabato 16 febbraio 2013 alle 16:52

già dandogli corda così, gmd, lo fai contento

ignorarlo totalmente è l’unica.

entro una decina di giorni inizierà a dar di matto e poi forse, se ancora ignorato, sparirà.

La santona fremeva per dire la sua, anche se é molto ripetitiva.

mistergrey2

“Mi sembra che in Inghilterra l’omosessualità fosse illecita fino al 1966, niente di tutto questo da noi che secondo la vulgata laicista dovremmo piangere e urlare sotto il giogo papista”

Ma in effetti non sempre l’erba del vicino è più verde.

Non è che i protestanti siano meglio dei cattolici.

Sappiamo come Turing venne trattato dalla patria riconoscente dopo la guerra.

Anche in Germania , paese per metà evangelico, fino a pochi decenni fa un articolo del codice penale puniva alcuni comportamenti omosessuali (paragrafo 1975); già che ci siamo si aggiunga che fino alla riunificazione in Germania Ovest l’aborto era illegale.

Quindi è inutile che adesso si diano tante arie solo perchè sono riusciti investire bene il frutto delle loro innumerevoli rapine.

Ciò premesso , non si può negare che la Repubblica Taliana abbia subito per molto tempo e subisca tuttora la soffocante tutela del
clericalismo.

La censura cinematografica e radiotelevisiva esercitata da funzionari vicini alla dc non aveva nulla da invidiare a quella dei regimi fascisti.

Un parroco poteva permettersi di additare impunemente al pubblico ludibrio chi sceglieva il matrimonio civile.

Il codice penale puniva l’adulterio della moglie e quindi poteva succedere che zelanti tutori della legge facessero gli appostamenti non per catturare la banda del Torchio(cfr “Totò ,Peppino e i fuorilegge” )ma per cogliere in flagranza di reato le “dame” di qualsivoglia colore.

Divorzio e aborto erano proibiti, come anche la vendita dei preservativi.

Proprio nel 1966, mentre l’Uk si liberava della sua vergognosa legge omofoba, la canea cattolica ci coprì di ridicolo di fronte al mondo moderno con il processo ai redattori di un giornalino studentesco, la Zanzara . Gli svergognati si erano permessi di fare un’inchiesta sulla sessualità dei giovani, nientepocodimeno!:-)

Quanto all’omosessualità , il problema era semplicemente rimosso e lasciato all’arbitrio amministrativo- poliziesco, oltre che allo stigma sociale, off course.

Sappiamo bene che spesso i comici italiani anche famosi, sopperivano ai momenti di scarsa ispirazione prendendo per il culo i froci.

Nell’ultimo ventennio poi, l’avvento della repubblica veltrusconiana e la metastatizzazione della Democrazia Cristiana, in senso più lato la crisi globale della democrazia, ha permesso ai pinzocheri di rifarsi sotto dopo gli arretramenti postsessantottini.

Per esempio, così ci riallacciamo al tema del thread , negli anni ottanta i laici si battevano contro l’ora alternativa, in quanto quest’ultima , secondo loro, sanciva la non facoltatività dell’ora di religione, che invece avrebbe dovuto essere piazzata all’inizio o alla fine delle lezioni.

Adesso i laici si battono perchè l’ora alternativa sia effettivamente assicurata a chi ne faccia richiesta.
Un bel passo all’indietro, mi pare.

Le religioni del Libro sono sessuofobe e patriarcaliste, ergo sono nemiche dell’umanità, con buona pace degli scampanellatori che vogliono convincerci che abbiamo “perso il senso immenso della vita”.

Per l’angoscia e l’horrr vacui ci vuole il Soma!

Diamo retta agli scrittori ogni tanto (su certi punti)! 🙂

mistergrey2

“Se uno non la trasmette in famiglia e non manda il figlio a catechismo e non gli fa fare l’ora di religione a scuola gli toglie qualcosa. Certo singolarmente le nozioni possono essere recuperate studiando Dante, studiando Caravaggio e studiando musica sacra. Ma dal mio punto di vista è come non mangiare bistecche e poi prendere gli integratori al ferro. Ho la sensazione (ma chiedo conferma a voi) che gli atei qui presenti quella cultura religiosa l’abbiano ricevuta e ora la possono rifiutare. Ma che senso ha toglierla a un figlio che non la potrà rifiutare autonomamente, ma vivrà una scelta fatta per lui dal genitore? (attenti il sacro si può rifiutare da adulti, ma nessuno lo sa cercare da adulto se non ne ha una stilla dentro). Ma soprattutto che padre è uno che ha paura dell’indottrinamento di altri? Un padre sicuro di sé sa che il figlio seguirà il suo esempio, quindi l’indottrinamento è giocoforza sterile…”

Ma che modo di ragionare è ?

Uno toglie qualcosa al figlio perchè non gli fa fare catechismo?

PCM dà per scontato che un percorso educativo privo del catechismo sia lacunoso, quindi rappresenti una deviazione dalla norma, magari da perseguire penalmente (se non fosse che da 70 anni in Italia comandano i “comunisti”)

Scommetto che la bistecca, cioè il catechismo,
rappresenta l’arrosto, mentre tutto il resto è solo fumo. 🙂

Dovete avere una ben scarsa fiducia nel potere della Grazia Divina se pensate che chi non ha avuto da piccolo un’educazione religiosa non si possa convertire da grande

Presuntuosi e omini di poca fede al tempo stesso.

MASSIMO

(attenti il sacro si può rifiutare da adulti, ma nessuno lo sa cercare da adulto se non ne ha una stilla dentro).

Ti rispondi da solo.
Uno da adulto può rifiutare il sacro semplicemente perché ha raggiunto l’età della ragione e capisce che sono tutte scemenze.
Un bambino che non è stato indottrinato non cerca il sacro semplicemente perché è un bisogno che non esiste in natura e di cui uno può farne benissimo a meno.

giuseppe

Il bisogno di senso religioso é innato in ogni uomo e l’antorpologia lo dimostra senza tema di smentita. La tua é una opinione non suffragata da elementi seri.

manimal

credo che il vero bisogno innato sia quello di avere delle risposte.
la religione è stato un modo di darne.
nel frattempo l’umanità ha fatto qualche (piccolo) passo fuori dalla caverna e ha persino capito cosa origina i fulmini ed i terremoti (eccetto qualche De Mattei & affini).

gmd85

@manimal

Concordo. E infatti, Ronald Johnstone definisce la religione come un sistema di idee e pratiche attraverso le quali un gruppo di persone interpreta e risponde a quanto crede sia soprannaturale e sacro.

Stefano

Il bisogno di senso religioso é innato in ogni uomo e l’antorpologia lo dimostra senza tema di smentita.

La capacità di prendere cantonate è innata in ogni uomo e l’antropologia lo dimostra senza tema di smentita.

FSMosconi

Curioso come certuni confondano i propri bisogni con quello di miliardi di altri esseri umani viventi e vissuti con parametri di pensiero al 99,9999999999% diverso dal proprio, no?

nightshade90

giusy
sii più preciso: non è semplicemente “il senso del religioso” ad essere innato in ogni uomo, è proprio “il senso del supertizioso” (di cui il religioso è un sottoinsieme) ad essere insito in ogni uomo. e anche in molti altri animali. il che non significa che una persona con la giusta cultura cada inevitabilmente nella superstizione prima o poi. può succedere, ma non è minimamente detto: cultura batte pregiudizi istintivi. spesso almeno.

mammalaica

Perché c’è chi ha atteso l’università per capire di essere ateo??
Da piccola ricordo ancora il fervore con cui segnavo i ‘fioretti’, poiché mi era stato detto (ad una bambina, in modo ovviamente dogmatico ma anche estremamente convincente, indottrinamento puro) che era la cosa giusta da fare, che era IL BENE, e i bambini sono anime pure che tendiono al bene, vogliono essere amate e credono a quello che dici (se poi indossi una divisa e parli loro dall’alto di un pulpito pieno di cose fastose e interessanti, simboli, ori, al suono dell’organo che riverbera dentro a commuovere l’animo umano ..la musica è una grande arma) con sommo piacere sacrificavo le mie caramelle domenicali in cambio di un pezzo di salvezza, mi sentivo migliore, più meritevole di amore ed amata, il sacrificio purifica, fa sentire bene, dà piacere (in altre parole masochismo cilicico..un po’ tutti lo abbiamo provato credo), ero diligentissima ma anche di più, ebbi una sorta di vocazione: affascinata dalla teatralità di tutta la scenografia cattolica delle messe mettevo in scena le messe, come particola usavo la sottiletta kraft ritagliata e la davo ai miei discepoli (compagne di gioco) non prima di averli storditi con prediche tratte da un vecchio vangelo rilegato che sapeva di buono e di sacro aspergendoli contemporanemanete con l’acqua contneuta in una madonnina di lourdes che qualche zia deve averci portato…..ci credevo davvero, peccato che la mamma di una vicina si è scandalizzata al sentirmi dare del ‘ corpo di cristo’ alla sottiletta, ma soprattutto ha detto che le donne non potevano fare la messa ma solo stare all’asilo nido..ecco qua la prima botta di sessismo, ma come, anche nella legge dei cieli?
Il mio spirito ribelle, dopo aver attraversato anima e corpo la fede più sincera, ha cominciato seriamente a vacillare poco dopo la comunione (ero così intenta a pregare che il mio cerchietto era cascato sul naso e non me ne ero accorta): a scuola il prete cercava di convincere tutti che se Darwin avea ragione allora perché esistevano ancora le scimmie? questo argomento mi poarve subito faziosoe dal battibecco che ne seguì ebbi la certezza che quel prete, che tutti i preti, raccontavano balle per fini a me (allora) sconosciuti. Volevano la mioa testa, la mia anima. Mi avevano ingannata. Ingannavano tutti. Mi ribellai, unica nella comunità, fu un risveglio precoce e feroce, la mia lotta era cominciata, lotta per la conoscenza per la verità per l’integrità contro la demagogia pura.Mia madre, non lo scorderò mai, mi pregò di FINGERE, per non essere esclusa da tutti, e di andare a dottrina almeno fino alla cresima…fu un supplizio enorme. Mai infliggerò una cosa simile a mio figlio.
Solo in seguito vennero gli studi filosofici al liceo, i maestri del sospetto etc..fu solo lì che non mi sentii più sola. Fosse per me, imporrei lo studio della STORIA DELLA FILOSOFIA a tutti, altro che matematica. Metti in moto il pensiero, in senso teoretico e storico, e vedi come esci subito dalla gabbietta della fede.
Se uno deve arrivare all’università per farsi certe domande e darsi certe risposte stiamo messi proprio male in questo paese…
Il disincanto crea solchi indelebili, porta dolore mancanza di fiducia nel mondo, nelle persone che ti hanno ingannato. L’incanto di un bimbo è un bene prezioso, non possiamo tradirlo senza causare un trauma: non capisco chi dice che non è così importante l’oretta di religione all’asilo o a scuola, lo è eccome, ti forma e segna, i bambini aspirano al bene per natura, perché appropriarsi di questo oro incenso e mirra che hanno in dotazione? Solo dopo dimenticano la saggezza, soprattutto grazie alla catechizzazione dell’anima.
L’irrazionale è prerogativa umana almeno quanto il razionale, i sentimenti sono irrazionali, l’arte è tentativo di sublimare di trascendere di elevarsi, non siamo automi dotati di mera logoca (per fortuna) , non credo vi sia bisogno di scomodare dio per questo.

MASSIMO

@ mammalaica

Brava.
Eliminare la religione dalla propria vita è il primo passo per una vera libertà.
I preti vogliono inculcarti la religione perché in quel modo ti sottomettono ai loro voleri.
La religione è solo plagio e inculcarla ai bambini è una violenza contro i più deboli.

nightshade90

disse il seguace degli inquisitori che inventarono metà degli strumenti di tortura esistenti….

Florasol

mi è andata bene, a 11 anni già ero fuori dalla loro presa. Epperò. Mi hanno costretta ad andare a messa e a catechismo fino a 16, anche se i miei sapevano benissimo che per me era tutto un mucchio di sciocchezze. Ma come si finge di avere una fede irragionevole da adulti, è bene allenare la ragazzina a fingere da professionista già subito. “anche se ti hanno rifiutato l’assoluzione a 11 anni, anche se con accuse false ti hanno cacciato da tre diverse scuole confessionali in cui ti abbiamo costretto ad andare, anche se a catechismo ci vai solo perchè ti ci forziamo, anche se dici di andare a messa e passi la domenica mattina a casa del tuo ragazzo…. tu fingi di credere a quest roba, anche con me, anch’io voglio credere che ci credi”. Questo è il messaggio che passa. E lo schifo inizia a crescere da subito

alessandro pendesini

Le credenze e regole morali si fissano parallelamente all’acquisizione della lingua materna, a secondo delle modalità, in modo quasi analogo. Il cervello del bambino è tempestato dalle regole morali imposte, come il linguaggio specifico dell’ambiente familiare e culturale in cui cresce. Questa appartenenza culturale (quasi sempre di tipo tradizionale), viene sovente imposta in modo autoritario, -a volte totalitario- !!! questo marchio l’influenzerà per decenni, e in certi casi l’accompagnerà durante tutta la vita….
Non dobbiamo dimenticare che è imparando a rinunciare a delle credenze « gradevoli » ma false, o più generalmente a distinguere i nostri desideri sovente arcaici e irrazionali, da quelli eticamente e razionalmente accettabili, che possiamo transitare dall’infanzia alla VERA età adulta !! A questo punto sarebbe assurdo consacrare l’ora alternativa allo studio delle false credenze (ma ritenute vere, a volte dalla maggioranza della gente) tipo : astrologia, telepatia, miracoli ecc…cosi come certe descrizioni infantili -assurde e inumane- bibliche ?

Mirko

Non sarò mai soggetta a maltrattamenti criminosi

Yoona~939, Cloud Atlas

Direi che in questa frase illuminante c’è scritto tutto!

Giorgio Pozzo

Con me l’indottrinamento cattolico deve aver funzionato male: per quanto sforzi i pochi neuroni che possiedo, non mi ricordo assolutamente nulla delle ore di religione alle elementari, e nemmeno alle medie.

whichgood

Non ti preoccupare, neanche i “professori” di religione ricordano le caxxate che dicono.

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