L’UAAR di Pisa scrive agli scout italiani: “Dio, Patria, famiglia” non è laico

Spett.le SEDE CENTRALE C.N.G.E.I.
(Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani)

Recentemente la UK Scout Association ha lanciato una consultazione per riscrivere la celebre promessa scout senza più alcun riferimento a Dio, permettendo così anche agli atei e alle atee di diventare scout senza dover mentire. E se nella promessa britannica le parole sono «On my honour I promise that I will do my best. To do my duty to God and to the Queen», in Italia le promesse cambiano a seconda dell’associazione di cui si sceglie di far parte. «Con l’aiuto di Dio, prometto sul mio onore di fare del mio meglio: per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese» è la promessa Agesci (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani), mentre «Prometto sul mio onore di fare del mio meglio: per compiere il mio dovere verso Dio, la Patria, la famiglia» è la promessa CNGEI.

CNGEI, come si legge sul vostro sito ufficiale, è una «associazione scout laica fondata nel 1913», che «realizza, attraverso l’opera di volontari, un’azione educativa laica, indipendente da ogni credo religioso e da ideologie politiche». Esistono poi alcuni Paesi (Francia, Olanda, Repubblica Ceca, Israele), in cui è possibile effettuare promesse alternative in cui la voce “Dio” non compare tra l’elenco dei destinatari del proprio dovere, anche perché lo stesso Baden-Powell, ideatore dello scoutismo nel 1907, aveva accettato anche possibili riferimenti a “ideali” o “verità”.

scout in preghiera

Esistono deroghe per le persone che professano religioni diverse da quella cattolica, e ad esempio i musulmani sostituiscono Dio con “Allah” mentre i Buddisti usano la parola “Dharma”. Ma non esistono deroghe per gli atei e le atee. I diritti della persona in questo caso sono completamente ignorati. Inoltre “Dio, Patria e famiglia” è in Italia un concetto storicamente connotato come di destra e in particolar modo fascista, quindi ancora una volta discriminatorio nei confronti di chi la pensa in modo diverso.

Da quanto sopra descritto emerge a nostro parere in modo estremamente lampante quanto la promessa scout dei vari gruppi CNGEI in Italia sia del tutto contraddittoria, anacronistica e senza dubbio discriminatoria.

Per tutti questi motivi chiediamo al Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani di iniziare subito una consultazione tra gli e le scout CNGEI di tutte le sezioni italiane sull’esempio dell’associazione britannica per giungere a un’unica moderna e laica formulazione del giuramento in questione capace di esprimere la condivisione per quei valori umanistici comuni a tutte le confessioni religiose e opzioni filosofiche, comprese quelle fatte proprie dai sempre più numerosi non credenti

Circolo UAAR di Pisa

74 commenti

spapicchio

La fregatura è che la UK Scout Association ha una codifica del mono-dio a cui si riferisce la promessa scout molto diversa da quella del mono-dio cattolico romano di Agesci e Cngei.

Ossia quella della UK Scout Association è la codifica monoteica Protestante, Evangelica ed Anglicana.

Quella di Agesci e Cngei è invece (purtroppo) la codifica monoteica (sincretica) romana cattolica della CCAR.

Le due mono-deità a cui fanno cenno le rispettive promesse scout sono molto differenti pur andando sotto lo stesso corrispondente nome di god/God (inglese) e dio/Dio (italiano).

In Italia poi sappiamo che il proposito è quello di riferirsi al potere di regime partitocratico suggellato dallo stato di religione cattolica – CCAR – Vaticano, e questo altera gli ideali scout autentici ed originali.

nightshade90

per quanto siano differenti, resta il fatto che dover promettere nel nome di un dio, protestante o cattolico che sia, è quanto meno discriminatorio nei confronti di chi in quel dio (protestante o cattolico che sia) non crede, e ancor di più nei confronti di chi non crede proprio in dei di alcun genere.

spapicchio

Certamente è discriminatorio, ma faccio notare che è discriminatorio, anche per gli scouts non credenti, e a me interessa principalmente la connessione tra il monodeo e l’establishment di potere a cui questo monodeo è implicitamente od esplicitamente (meno frequente) associato, attraverso una trasposizione di senso, una corrispondenza come dire “ecclesiologica” dal semplice (simbolo) al complesso (realtà quotidiana).

Il mono-dio od il mono-deo è l’effige, il mandala , il simbolo, di un sistema di potere, ovvero di un regime, come il cattolico romano della CCAR, inizialmente simbolo niceno, eccetera) un discriminante intimo ed implicito, utilizzabile discrezionalmente dal soggetto, con cui si può orientare anche ideologicamente larga parte di popolazione, magari facendo leva anche su istanze di tipo “morale”, per accettare o anche giustificare questo discrimine religioso ed intimo.

Uno strumento dottrinale piuttosto efficace non c’è che dire, solo anche labile, poiché mette in secondo piano le regole di convivenza civile che non sono contemplate dall visione (mono)teistica e teocratica.

Paul Manoni

Apprezzabile e sicuramente ben articolata ed argomentata, la richiesta degli amici dell’UAAR di Pisa, al C.N.G.E.I. Concordo, su tutta la linea. 😉

Però vorrei far notare, che “contraddittoria, anacronistica e senza dubbio discriminatoria”, è anche la nostra stessa Costituzione italiana. E’ infatti impossibile non notare che l’Art. 3 della nostra carta costituzionale, cozza e sbatte sonoramente con gli Art. 7 ed 8.

All’Art. 3 infatti, viene fissato il Principio di Uguaglianza.
Agli Art. 7 ed 8, “teoricamente” dovrebbe essere fissato il Principio di Laicità dello Stato attraverso la separazione tra questo e la Chiesa. Dico “teoricamente” proprio perchè negli stessi articoli in questione, si “regolano” i rapporti tra l’Italia e la Chiesa, attraverso il concordato (clerico-fascio-craxiano). Un Concordato che concede abbondanti poteri e privilegi alla Chiesa (8×1000 e IRC nelle scuole come punta dell’iceberg), e quindi ad una sola parte di cittadini italiani, quelli che si riconoscono nella religione cristiana cattolica.
Ecco, se ci sono dei cittadini “privilegiati” rispetto agli altri, giocoforza il Principio di Uguaglianza, quello dell’Art. 3, viene meno, o comunque non viene messo alla pratica a 360°.

“Nella fattoria degli animali, tutti gli animali sono UGUALI, ma alcuni di loro sono PIU’ UGUALI degli altri”, direbbe Orwell. Ciò si potrebbe tollerare in una “fattoria” di un magnifico romanzo, ma non certo in uno Stato che vuole dirsi Laico, ma soprattutto libero, civile, democratico e pluralista.

Superare velocemente la situazione di una Costituzione contraddittoria in quanto “concordataria”, e modificarla al più presto, ben prima che richiedere la modifica di uno statuto contraddittorio e discriminante di un’associazione di scout , è non solo un dovere dell’UAAR, ma anche un dovere di ogni individuo che ha a cuore la libertà e l’uguaglianza dei cittadini italiani.

Un sentito abbraccio ai soci pisani. 😉

SilviaBO

Per non parlare dell’inno, il cui testo mi fa rabbrividire in vari passaggi: “Iddio la creò”, “l’unione e l’amore rivelano ai popoli le vie del Signore”, “i figli d’Italia si chiaman balilla”… oltre al “siam pronti alla morte”, che andrebbe ponderato caso per caso (cantarlo prima di un evento sportivo è oltremodo sciocco).

Maurizio

Per anni sono stato orgogliosamente scout nel CNGEI.Garantisco: il riferimento anacronistico a Dio non veniva minimamente osservato e l’associazione era laica in tutto salvo che in quella menzione residua.
Non criminializziamo un gruppo validissimo, dove ho sviluppato il mio ateismo tranquillamente anche grazie all’apertura mentale permessa e sostenuta dall’associazione. Sono completamente d’accordo col cancellare il riferimento, e cosí la pensavo anche allora. Ma non accetto la superficiale condanna di una istituzione che mi ha dato moltissimo e che, a dispetto di una retorica promessa, non mi ha mai discriminato per le mie opinioni in campo religioso.
Insomma, cerchiamo di non diventare fanatici nella lotta al fanatismo.

gmd85

Io sono stato scout nell’AGESCI 😛

Comunque, non penso si tratti di una condanna. È stata scritta una lettera, e non mi sembra che l’articolo sia stato scritto in toni aspri. So anche io che il CNGEi è decisamente più laico dell’AGESCI, almeno per quel che ricordo.

Maurizio

In realtà intendevo difendere ‘preventivamente’ lo scoutismo. I toni mi sembrano condivisibili e pacati.
Avendo frequentato anche l’AGESCI da lupetto, posso dire che qui si faceva catechismo bello e puro, mentre il CNGEI propugnava vero scoutismo. Purtroppo molti pensano che le due cose siano legate, tratti in inganno dalla subdola commistione sfruttata dalla chiesa appena subodorata l’occasione di far proselitismo occulto. Permettetemi di dire che lo scoutismo (quello del CNGEI) non ha niente a che fare con la religione ma è solo un metodo pedagogico intelligente e responsabile, ideato da un grande uomo che meritava il Nobel per la pace.
Comunque sí: sono per la cancellazione del “dio”.

francesco S.

Laici quanto vogliono ma diciamo un po’ troppo “conservatori” se mantengono quella promessa che praticamente batte in peggio quella dell’Agesci, capisco i tempi in cui è stata fondata ma il fascismo non esiste più, sembra una promessa per piccoli balilla.

Paul Manoni

Io sono stato scout F.S.E. se è per questo! 😆
Non mi sembra che la “promessa scout” fatta a dio in tenera età, abbia in qualche modo condizionato il nostro modo di agire e pensare da adulti. 😉
Ciò che è certo, ed infatti l’UAAR di Pisa lo indica espressamente, è che promettere su dio, discrimina chi in dio non ci crede. E’ questo che andrebbe decisamente superato.

gmd85

Il riferimento alla mia esperienza nell’AGESCI era proprio in riferimento al fatto che l’aspetto religioso non ha attecchito 😆
Concordo con Maurizio, sull’eccessivo aspetto confessionale dell’AGESCI, per quanto ricordi con piacere i campi estivi, decisamente molto più vicini all’esperenza dello scoutismo tout court. Siamo comunque d’accordo sul fatto che il riferimento a dio nella promessa sia fuori luogo.

Reiuky

Io sono stato scout per un giorno.

Poi sono scappato via a gambe levate.

Nel mio paese gli scout sono più papisti del papa, troppo persino per il credente devoto che ero all’epoca.

Federico

E neanche Cattolico.
Era il motto dei carbonari, che erano tremendamente anticlericali.

Come diceva Santa Teresa: “Solo Dio basta”

faidate

Anche la famiglia non è più tanto di moda (eccetto il trota).

ladivdelrot

ma perchè nella foto avete messo scout proprio del cittadella 3? non appartengono al cngei ma all’agesci. da ex lupetto del cittadella 4 quell’immagine evoca spiacevoli ricordi.

Stefano Grassino

Credo che Maurizio abbia ragione: stiamo attenti a non diventare fanatici nel combattere il fanatismo ed aggiungo: guardiamo più alle cose concrete del tipo “i soldi che escono dalle nostre tasche e vanno al clero” e meno alle forme.
Certo, anche queste sono importanti e ogni tanto, ricordare che la laicità non comprende la parola dio, non fa mai male soprattutto se fatto nei toni della lettera del circolo di Pisa.
L’unica mia paura, se così si può dire, è che con tutti i problemi pratici che il nostro paese sta attraversando, soffermarsi su certe questioni, potrebbe provocare la perdita di nostri simpatizzanti ma questa è un’opinione del tutto personale.

francesco S.

Io questa lettera l’ho trovata fuoriluogo, perchè si sta parlando ad un’associazione privata, che volendo può imporre le “promesse” che più le piacciono, diverso dal caso egli enti pubblici, mi sembra tanto simile al caso degli omosessuali cattolici che si lamentano.

Se in 100 anni non hanno cambiato questa promessa evidentemente la condividono, altrimenti sarebbe già stata cambiata da questa associazione “laica”.

Lorenzo Galoppini

@ Stefano Grassino 20:18

Questo, più o meno, é quello che ho sempre pensato anch’io riguardo alla questione dei crocefissi nei luoghi pubblici, una battaglia dell’Uaar che comunque rispetto pur avendo qualche dubbio sulla sua opportunità.
Però questo non mi sembra tanto un caso di “fanatismo nel combattere il fanatismo”: Dio, Patria e Famiglia é un abominio fascista che andrebbe cancellato dalla faccia della Terra una volta per tutte, indegno di un qualsiasi paese democratico, e di qualsiasi associazione che vuole definirsi “laica”. Io non conoscevo il CNGEI, ma all’inizio, quando ho letto che questo era il fondamento del loro motto, ho pensato che fosse un’associazione di quello stampo, mentre invece, anche a giudicare dalle testimonianze fin qui lette, non mi pare affatto così.

francesco S.

Un certo legame con il fascismo c’è sempre stato, almeno storicamente.

San Giovese

La richiesta che avete inoltrato mi sembra corretta.
Non si tratta di “soffermarsi su certe questioni, con tutti i problemi pratici che il nostro paese sta attraversando,” ma anche questa è appunto un’iniziativa in più che male non fa.
Personalmente, io modificherei l’intera formula. Non solo il riferimento,confessionale, a Dio ma il giuramento stesso.
Prometto di compiere il mio dovere verso[…]” è un giuramento di fedeltà, mi sembra che anche dal punto di vista educativo sia sconveniente imporre a dei giovani un giuramento solenne di fedeltà.
Non intendo che dovrebbero abolire la cerimonia, che ha comunque un suo valore sociale, ma piuttosto sostituire il giuramento con una dichiarazione di impegno personale che ricordi al giovane lo scopo e gli obbiettivi della sua attività.

kundalini444

Mi dispiace se scout ed ex-scout si sentiranno offeso, ma a me la vecchia citazione di Shaw, “bambini vestiti da minchioni guidati da un minchione vestito da bambino” sembra sempre perfettamente calzante.

Maurizio

Divertente frase, la conosco da quando ero adolescente e mi fa ancora sorridere. Però parla di cretini e non di minchioni, altrimenti fa indignare piú che sorridere. E comunque non è di Shaw, bensí dell’attore Jack Benny. Infine, sarà pure divertente, ma calza solo nella presuntuosa mente di chi giudica senza sapere.

Maurizio

Molti accostano erroneamente fascismo e scoutismo. In realtà l’associazione fu sciolta dal regime, nel 1927, e proseguí clandestinamente, restando nota col termine di “Giungla silente”.

Francesco

Ragazze scout della foto: Ti prego Dio fai che il capo scout non ci metta le mani addosso, ti prego Dio fai che il capo scout non ci metta le mani addosso.
Segretario: Se stanno pregando il Dio dei cattolici allora stanno pregando la divinità sbagliata.
Papa: Guarda che ti ho sentiten sai!
Segretario: Uffaaaa…..

Laverdure

@Francesco
“Ragazze” scout ?
E i ragazzi no ?
Visto quanto riportato dalle cronache in passato l’obiezione mi sembra d’obbligo .

Ku

“Allah” non è esclusivamente il dio dei mussulmani. “Allah” è il termine arabo per dio, usato per esempio anche dai cristiani di lingua araba.

giuseppe

«Con l’aiuto di Dio, prometto sul mio onore di fare del mio meglio: per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese» è la promessa Agesci (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani),

Se si tratta dell’associazione di guide e scout cattolici non vedo perché ve ne interessiate tanto. Chi non é cattolico non ci va, punto e basta. Quanto agli altri, hanno operato il solito scippo. All’origine “tutti” gli scout facevano riferimento a Dio, in quanto lo scoutismo é nato in ambito cristiano. Che gli atei si inventino le loro strutture invece di copiare sempre dai credenti. Capisco che siete a corto di idee geniali, specie nel campo educativo, ma evitate di fare gli invidiosi scimmiottando l’altra parte. E chi dice che Dio e famiglia debbano per forza rappresentare la destra ? Lo dite voi per usare un luogo comune atto a screditare chi la pensa diversamente.

FSMosconi

“in quanto lo scoutismo é nato in ambito cristiano.”

Ed io che pensavo che Baden-Powell fosse massone…

“E chi dice che Dio e famiglia debbano per forza rappresentare la destra ? Lo dite voi per usare un luogo comune atto a screditare chi la pensa diversamente.”

Fascismo ti dice nulla?

Vittorio

@ FSMosconi:

A me sì: ha tralasciato (volutamente?) “stato”….

Vittorio

All’origine “tutti” gli scout facevano riferimento a Dio, in quanto lo scoutismo é nato in ambito cristiano…..

Se vai a vedere su Wikipedia alla voce “scautismo” quanto dice è un’autentica fesseria. Da un CopiaIncolla dalla voce:

“Scopo dello scautismo, fondato sul volontariato, è l’educazione dei giovani a un civismo responsabile mediante lo sviluppo delle proprie attitudini fisiche, morali, sociali e spirituali. Il metodo educativo si basa sull’imparare facendo attraverso attività all’aria aperta e in piccoli gruppi. ”

Il che è molto diverso da quanto dici tu! Ma scusa sai, forse non tengo presente che i clericali hanno sempre ragione….

fab

“E chi dice che Dio e famiglia debbano per forza rappresentare la destra ?”
Entrambi i “valori” negano la libertà (in senso proprio, non nel senso di precarietà nelle scelte in cui lo usate voi), pertanto sono la quintessenza della destra.
Il primo dei due “valori”, poi, funziona molto bene con la concentrazione del potere, il che è ancora più di destra.

San Giovese

@Giuseppe @Ciccio
Ma voi li leggete gli articoli o vi limitate a guardare le figure???
La lettera non è stata inviata all’AGESCI ma alla “Spett.le SEDE CENTRALE C.N.G.E.I.
(Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani)”. Cosa non vi è chiaro?
Quanto a te Giuseppe ti giro la tua contestazione fuori luogo:
“lo scoutismo é nato in ambito cristiano[…]Che gli atei si inventino le loro strutture invece di copiare sempre dai credenti.”
lo scoutismo è nato in ambito protestante, che i cattolici si inventino le loro strutture invece di copiare dai protestanti.
Capisco che siete a corto di idee geniali, specie nel campo educativo, ma evitate di fare gli invidiosi scimmiottando l’altra parte. —> quest’ultima frase te la posso girare anche per quanto riguarda un altro ambito: il contrasto fra fede e ragione. Perchè volete mettere sempre lo zampino nella ricerca scientifica? capisco che siate a corto di metodi validi per il conseguimento di conoscenze dotate di un valido fondamento ma provate a inventarvi un metodo valido invece di invadere ambiti che non vi riguardano.

Altro appunto: “lo scoutismo é nato in ambito cristiano”: lo scoutismo è nato in ambito militare di aggressione imperialista quindi…….quindi niente….come non detto, è proprio un ambito cristiano. 😉

gmd85

@Giuseppe

Ma tui hai capito che la lettera è rivolta a un’associazione diversa dall’AGESCI, si?

San Giovese

@gmd85
probabilmente fa solo comodamente finta di non averlo capito, solita disonestà intellettuale che si nota anche nella ripetizione del mantra “é nato in ambito cristiano” il cui contenuto informativo è zero.

Gaglia

Bravo giuseppe, un ragionamento che non fa una grinza, come sei intelligente! ^^

ser joe

Io ero nei “Pionieri” i giovani scout “rossi” e non ricordo altro giuramento che quello tenere un comportamento di onestà, lealtà e aiuto verso gli altri “compagni” e il partito.
P.s.: Mi incazzavo e attaccavo lite solo quando gli scout “democristiani” o i loro genitori stupidamente ci insultavano chiamandoci “i balilla rossi”.

ciccio

però nella foto sono ritratti due scout AGESCI che pregano. All’AGESCI gliene frega poco se c’è la parola dio: sono cattolici! UAAR, prima di scrivere una lettera almeno beccate una foto azzeccata!

Paul Manoni

Infatti…Non è un caso che abbiano un distintivo con un leone alato, simbolo di S. Marco. 😉

daniefranc

Non sono molto informato sul mondo scout, ma a me sembra giusta e logica l’osservazione dell’UAAR circa la loro laicità, ho l’impressione, però, che molti scout non si rendono veramente conto della questione.

Federico Tonizzo

C’è un vecchio film in b/n (di cui purtroppo non ricordo il titolo) sul ventennio fascista, in cui il personaggio interpretato da Aldo Fabrizi alla fine muore, stanco di una vita molto tormentata, pronunciando, in stato di semiincoscienza e quindi di disinibizione, la frase “Bacco, Tabacco e Venere… riducono l’uomo… in cenere!… Re, Partia e Famiglia… riducono l’uomo… in poltiglia!”.
Al suo funerale (ovviamente cattolico) il malefico pretastro voltafrittata di turno declama nell’omelia qualcosa più o meno di questo tipo: “Re, Patria e Famiglia! Il nostro fratello ci ha lasciati ricordandoci queste cose sacre, che sono i punti cardinali della nostra civiltà e lo scopo della nostra vita.” 👿

Federico Tonizzo

…forse la frase esatta era “Dio, Patria e famiglia riducono l’uomo in poltiglia!”

yari

Il Dio della promessa coincide con ciò che dà un senso alla nostra vita, per il raggiungimento del quale ogni giorno diamo il nostro impegno. Per alcuni il senso della vita è dato dalla propria religione e dal suo dio o dai suoi dei. Per altri sono invece i propri ideali a fornire uno scopo alla propria esistenza.
Con Patria intendiamo un’entità che va oltre quella classica con cui identifichiamo le persone di una stessa nazione, e più esattamente, quando ci riferiamo ad essa, chiamiamo in causa la collettività in generale, l’insieme di tutte le persone del mondo che di giorno in giorno portano avanti la propria vita, le proprie idee, e vivono le conseguenze delle loro e delle nostre scelte.
La Famiglia è l’insieme delle persone che conosciamo direttamente, con le quali condividiamo momenti della nostra vita e sentimenti di affetto reciproco.

gmd85

Se per altri sono i propri ideali, perché battere su ciò che si considera dio?

Se patria è l’insieme di tutte le persone del mondo, ergo, tutto il genere umano, perché non riferirsi a esso come tale?

Posso accettare l’interpretazione della famiglia come agente socializzante.

RepNau

Si ha un vocabolario interno ed a ogni termine noi diamo il significato che ci pare!

gmd85

Sempre senza polemica, come concili la tua affermazione sulla realtà aperta del CNGEI con questo tuo commento?

Andre

Aperta non significa che dobbiamo mettere in discussione i basali!

RepNau

Lo scout, pure nella aperta realtà Gei non potrebbe essere ateo ma al massimo agnostico. Laico è sicuramente la connotazione che maggiormente ci rappresenta dato che da statuto siamo una associazione laica e con tal termine ci riferiamo al suo significato etimologico originario.

gmd85

Di fatti, non si chiede nessuna impostazione atea. Suppongo tu faccia parte del’associazione in questione. Dopo aver affermato che la laicità vi rappresenta e cge tale connotazione è sancita dallo statuto, qutno è coerente il giuramento nella sua forma attuale? È una domanda senza polemica, eh.

neverclean

@RepNau:
“Lo scout, pure nella aperta realtà Gei non potrebbe essere ateo ma al massimo agnostico. ”

Come si fa a scrivere una frase del genere per una “realtà aperta” come CNGEI?
Infatti, se è una “realtà aperta” la CNGEI dovrà contemplare la possibilità che qualche suo aderente sia ateo. Infatti mia figlia, che fa parte della CNGEI, è atea (nota: ha 21 anni ed è uno degli istruttori).
Essendo una organizzazione dichiaratamente laica – al cui interno possono trovarsi e debbono convivere atei, agnostici, indifferenti, credenti di tutte le specie – si chiede che anche la promessa lo sia, facendo riferimento a valori laici condivisi e condivisibili anzichè a anacronistici Dio, Patria, Famiglia di mussoliniana – e quindi razzista – memoria.
Esempi di valori che potrebbero essere citati nel giuramento: uguaglianza, libertà, solidarietà, democrazia, rispetto e valorizzazione delle diversità, equità, tolleranza, etc.. etc..
Non mi sembra una richiesta “di parte” quella che il Circolo UAAR di Pisa avanza a una associazione laica che – evidentemente – conosce abbastanza bene e ne apprezza l’opera sociale svolta. Si tratta di una richiesta di “buon senso”: adeguare il giuramento alla prassi laica che nessuno contesta.

Andre

…cioè: vi sono Educatori Agesci che non credono, ma questo non è un giustificativo!

yari

cioè: vi sono Educatori Agesci che non credono, ma questo non è un giustificativo!

neverclean

guarda che AGESCI sono gli scout dichiaratamente cattolici.
CNGEI invece sono quelli dichiaratamente laici, ma che però fanno un giuramento di fedeltà a Dio, Patria e Famiglia.

gmd85

@yari

Io ho frequentato l’agesci. E di educatori non credenti non ne ho mai visti.

Andre

eh, non ci sono più quei cattolici amici di Giordano Btuno…..

Michele Olivieri

INFORMATEVI BENE PRIMA DI PARLARE PER DAR FIATO AI DENTI!!!!
IO SONO UN CAPO DEL CNGEI E FRANCAMENTE LEGGENDO QUESTO ARTICOLO…..MI RENDO CONTO CHE NON NE CAPITE NIENTE! VI SIETE FERMATI A PARLARE CON I CAPI? AVETE AFFRONTATO UN PERCORSO DELLA PROMESSA? SAPETE DI COSA PARLATE? LA FORMULA è DIVERSA E INTENDE SIGNIFICATI DIVERSI, CERTO APPROFONDIRE REALMENTE LE COSE è PIù COMPLICATO. SE DAVVERO VOLETE PUBBLICARE DEGLI ARTICOLI ALMENO FATELO IN MODO OBBIATTIVO E PROFESSIONALE E NON PER SENSAZIONALISMO. GRAZIE.

gmd85

Quali valori? Quelli proposti da yari? No, perché gli ho già spiegato dove sta il problema. Per il resto lascio rispondere l’associaziione.

RepNau

Un capo può tranquillamente non credere in Dio. Purchè sia disposto a rivedere quotidianamente le sue convinzioni.
L’importante quindi è che un capo non sia fossilizzato su ciò che ritiene sia vero, ma sappia mettersi in discussione. Sia che creda sia che non creda.
La fede (o la mancanza di fede) in Dio viene considerata scelta privata e
insindacabile del singolo. L’unica cosa che viene richiesta a un capo è
che : abbia dei valori; questi valori non siano in contrasto con la legge
scout, anzi la contengano; faccia del suo meglio per vivere coerentemente
con i suoi valori; non cerchi di fare “propaganda religiosa” tra i
ragazzi sfruttando il suo ruolo (questo vuol dire che io ateo non devo
tentare di convincere i ragazzi della non esistenza di Dio, nè un capo
credente può fare il contrario).

gmd85

Condivisibile. ma, ancord di più mi viene spontaneo domandarmi, a che pro il riferimento a dio – e ho già spiegato che la concezione di dio che riporta yari non è accettabile, almeno per me – nel giuramento?

neverclean

Invece a me risulta che quando si passa agli esploratori la formula della promessa sia quella indicata nell’articolo.

Federico Tonizzo

“AVETE AFFRONTATO UN PERCORSO DELLA PROMESSA?”
Ha ha haaaaaaaaaaaaaa!!!! 😆 😆 😆
Perfino la sola denominazione è RIDICOLA (per non dire che fa pena e ispira pietà). :mrgreen:

Fri

Non c’e’ bisogno di urlare. Ti capiamo benissimo (anzi meglio) anche se scrivi il minuscolo.

Andre

“non è accettabile, almeno per me – nel giuramento”: mò non si capisce perkè se va bene agli iscritti non debba andar ancor più bene a chi non è iscritto. Se invece sei iscritto, nessuno ti ha obbligato ad iscriverti sapendo quali erano i presupposti!

gmd85

A parte che l’ho scritto io e non Fri, stiamo discutendo del concetto e il mio punto di vista è applicabile a un qualsiasi giuramento di un’associazione presumibilmente laica. Tu ti astieni dal riflettere su qualcosa solo perché non ne fai parte?

RepNau

è proprio vero ke a sto mondo se ognuno si occupasse delle cose sue….

gmd85

Complimenti, eh. Parlate tanto di apertura e vi irritate per delle semplici obiezioni.

Una domanda, poi se volete, rispondete o continuate pure così.

Se siete tanto aperti, suppongo non avreste problemi ad accettare membri di altre religioni. Un musulmano, un induista, un taoista, uno scintoista… Dovesse capitarvene uno, la promessa cozzerebbe un po’ o no? Oppure ragionate col classico: “casa mia, regole mie”?

ser joe

Indro Montanelli (uno che se intendeva) sulla legge Merlin nel 1956 scriveva:
” In Italia un colpo di piccone alle case chiuse fa crollare l’intero edificio basato su tre fondamentali puntelli. La Fede cattolica, la Patria e la Famiglia, perché era nei cosiddetti postriboli che queste tre istituzioni trovavano la più sicura garanzia”.

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