Il film cattolicista sulla battaglia di Vienna ci costa più di 6 milioni di euro

Vi ricordate il progetto della Rai per un kolossal della battaglia di Vienna del 1683, in cui la Lega Santa cristiana sconfisse le truppe turche? E girato dal regista con forti simpatie leghiste Renzo Martinelli, già autore del fallimentare Braveheart leghista intitolato BarbarossaIl Secolo XIX è tornato sulla questione qualche giorno fa, registrando “un’aria di imbarazzo” che si respira a RaiCinema ora che il film sta per uscire.

La pellicola è stata girata in questi mesi e sarà nei cinema il prossimo 31 gennaio. Sui 12 milioni spesi per produrlo, più della metà arrivano da fondi pubblici. Ben 4,1 milioni di euro da RaiFiction, 1 milione e 300mila euro da RaiCinema, un altro milione dal ministero per i Beni Culturali e più di 150mila dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Proprio la Regione che fece di tutto per negare i finanziamenti al film di Marco Bellocchio ispirato alla vicenda di Eluana Englaro.

Roberto Andreucci, Renzo Martinelli, Edouard Ballaman

Il progetto dell’ultima fatica di Martinelli nacque durante il governo Berlusconi, su interessamento della Lega Nord e della destra clericale. L’allora presidente Rai Paolo Garimberti e i consiglieri Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten, di centro-sinistra, votarono contro, mentre gli altri cinque di centro-destra si espressero a favore. Con il passare dei mesi il progetto fu abbandonato da attori del livello di Harvey Keitel e Jim Caviezel, ma nella produzione e nel cast entrano i polacchi, prevedibilmente interessati a dare un’impronta nazionalistica e cattolicista alla pellicola.

Dall’impostazione e dalla campagna pubblicitaria, la pellicola sembra proprio una celebrazione in chiave cattolicista e anti-islamica della vittoria sull’esercito ottomano. Non a caso rimanda già dal titolo — Undici settembre 1683 — all’attentato alle Torri Gemelle del 2001. Il cineasta non è nemmeno nuovo a tale approccio, che appunto riecheggia altre sue opere come Barbarossa e Il mercante di pietre.

Il tutto ricorda un’epica farsa all’italiana, dove gli interessi politici e religiosi si mischiano con la propaganda televisiva. Più prosaicamente, un episodio della serie Boris. Ci chiediamo perché un governo di tecnici — che ha cambiato i vertici Rai — non abbia avuto nulla da ridire su un kolossal che tanto piace anche ai cattolici polacchi e alle componenti più clericali. Dato che la Lega non ha appoggiato il governo Monti, e quindi la spinta politica è venuta meno, ci sarebbe da chiedersi quale altra spinta tenga attualmente in vita il progetto. Pensiamo, purtroppo, di sapere già la risposta.

La redazione

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138 commenti

Claudio

Il cinema italiano vive di finanziamenti a pioggia, esistono film pressoché sconosciuti generosamente finanziati dallo Stato che poi non hanno mai neppure raggiunto le sale cinematografiche, si è provato a tagliare questi finanziamenti ma ciò ha fatto insorgere attori, registi e produttori subito pronti a parlare di tagli “alla cultura”…
La vera vergogna è questo assistenzialismo di Stato, le critiche che vedo nel post verso il film in questione mi sembrano a dir poco preventive, tra l’altro in un mondo perfetto un film andrebbe giudicato per il suo valore artistico e non sulla base di quanto si condivide il messaggio politico/ideologico.
Poi sia chiaro, neppure io mi aspetto grandi cose da Martinelli, ma prima di dare un giudizio vorrei vederlo il film… in ogni caso ho il forte sospetto che questo film abbia creato diffidenza in RAI non certo per il suo essere “cattolicista”(presunto), ma per la tematica trattata (assedio di Vienna) ed il sospetto che sia quindi antislamico, sappiamo infatti bene quanto i fedeli musulmani siano tendenzialmente suscettibili.

San Culamo

già, ma visti i precedenti (dal punto di vista qualitativo intendo) del regista dei sani pregiudizi si impongono

San Culamo

con i vari sequel, visto che Gesù dopo aver ammazzato GODzilla lo può pure far resuscitare! 😉

mistergrey2

Già un film simile si annuncerebbe più intrigante.

Ai tennici del sol levante potrebbe interessare

DucaLamberti74

Ma io suggerirei anche questi altri film

Padre pio ed il potere delle stimmati roventi
La madonna impestata e il quarto segreto di Fatima
Il cuore asportato di giovanni paolo II a Cracovia
Il pasto di sangue e carne di gesù cristo

DucaLamberti74

Tino

Non capisco questa polemica qui in Francia lo stato finanzia fim che elogiano i combattenti musulmani dell ciociara, in Turchia non si possono fare film sul genocidio degli armeni. Non sapevo che l’associazione difendesse pur la visione islamicamente corretta della storia.

Fsmosconi

Sai com’è:
Non approvare un estremo non significa per forza approvare l’estremo opposto.
Il fatto che non apporvi, che so, una dittatura fascista non significa che sia comunista.

Ciò detto, proprio su questa base, ho la netta sensazione che qui quello che abbia una visione “corretta” in senso identitario e fanatico della storia non siano solo i fanatici islamici…

doc

Naturalmente tu hai una visione corretta della storia, anzi hai “la visione” corretta.

Fsmosconi

@doc

Ti insegno una cosa: salvo casi in cui non si può fare altrimenti (vd. dittature) in una guerra non c’è uno che ha totalmente ragione. Se l’avesse non ci sarebbe la guerra: un conflitto di interessi insanabile.
E’ di interessi che si tratta.

Al sultano Ottomano interessava dare sfoggio di forza alla maniera persiana. Per ottenere più risorse per sé e per la propria gente evitando sollevazioni popolari (o almeno così dovrebbe essere in genere: non conosco dettagliatamente il casus belli in questione) e per ingraziarsi i Giannizzeri ed evitare così la propria deposizione.
Questo è anzitutto un interesse.

Ai regni Occidentali invece conveniva difendersi dall’attacco. Dar corda alle truppe scelte, se ne avevano, e celebrare la loro unità (all’epoca legittimata ancora da una parvenza di investitura cristiana, sebbene ne avessero fatte di cotte e di crude) ed evitare ulteriori sollevazioni – cosa frequente da quelle parti -.
Questo è l’altro interesse.

In tutto questo Islam e cattolicesimo erano vuoti pretesti, usati al solito ad instrumentum Regni– E mi fa specie che non l’abbia notato. Come si dice a Roma: “Dietro ogni chiesa ce sta na sacrestjja”.

Di contro tifare come se fosse una gara per l’una e per l’altra quello è avere una visione deformata della cosa.

doc

@ Fsmosconi

Grazie per la spiegazione (peraltro non richiesta).
Il problema è molto più semplice: la Rai ha finanziato un film di genere storico e a te (meglio, a chi ha scritto l’articolo) questo non va giù perché il film sarebbe “di parte” (sappiamo tutti quale).
Se invece avesse finanziato un film a te gradito (o gradito all’uaar) allora il problema non si porrebbe nemmeno, sarebbe senz’altro giusto.
O sbaglio?

Fsmosconi

@doc

Sbagli.
Perché un conto è un film-denuncia sui diritti civili o sulle varie realtà sociali, che faccio notare avrebbe ragion d’essere a prescindere da eventuali organizzazioni.
Un’altro è un film di carattere nazionalista (oserei dire quasi fascista della serie 300 o Batman il cavaliere oscuro) e fanatico.

Cogli la differenza: il primo può anche non essere “di sinistra” o “ateo” (ad esempio quello ultimo sulla famiglia di attori per me ha un’impronta leggermente nostalgica-conservatrice nel presentarsi, però non ho nulla da ridire) il secondo è necessariamente partigiano.

Poi, se il film vende nonostante sia a mio parere uno S-cult e peggio ancora, ben venga per il regista: che potrei dire?

Fsmosconi

“il secondo è necessariamente partigiano.”

Specifico: partigiano senza ragion d’essere.

Fsmosconi

Di nuovo a scanso di equivoci: del film di Batman mi riferisco a quello di Nolan…

doc

@ Fsmosconi

Ah ecco… quindi ti arroghi il diritto di stabilire tu quali film abbiano ragion d’essere e quali no, e visto che nell’articolo si sottolinea il fatto dei finanziamenti pubblici il cerchio si chiude.
Non il massimo dell’apertura mentale, a mio avviso.

gmd85

@doc

Apertuta mentale come quella di chi decide quali spot devono andare in onda, di chi prima li cnsura e poi li rimanda rendendosi conto di averla fatta grossa? E tutto per un preservativo.

Fsmosconi

@doc

“Ah ecco… quindi ti arroghi il diritto di stabilire tu quali film abbiano ragion d’essere e quali no”

In tutta onestà per me la ragion d’essere d’un film si risolve in un solo punto: spiega.
Se è una presunta epopea con guerre tra due fazioni ove non si spiega la ragione d’una non ha ragion d’essere.
300 non fa vedere i Persiani come Persiani, ma ha la scusante di venire da un “fumettone”.
Il film di Nolan non dà una spiegazione sufficiente del carattere di Jocker, ma ha la scusante di essere comunque un fumetto (di denuncia sociale, traparentesi).

Ciò detto: non sarebbe neanche male se fosse puro intrattenimento.
Ma è finanziato coi soldi pubblici, e di film del genere ne ho visti: mai una scena di intrattenimento fine a sé stesso.

Avrò pure il diritto di farmi un’idea delle cose, no?
O per te è questa l’arroganza?

Per i finanziamenti in sé, forse non hai letto la postilla finale:
“Poi, se il film vende nonostante sia a mio parere uno S-cult e peggio ancora, ben venga per il regista: che potrei dire?”
Sia mai che impedisca a qualcuno di farsi i suoi film…
E sia mai che mi si impedisca di dire che quando una cosa mi fa ca’a’ mi fa ca’a’…

doc

@ gmd85

Stai andando fuori tema, si parla di film e di finanziamenti pubblici, se non erro.

gmd85

No, no, siamo perfettamente in tema. Stai parlando di decidere cosa possa essere messo in visione o no. La logica decisionale si applica tanto ai film quanto agli spot. Ergo, quanta apertura mentale hanno coloro che censurano uno spot perché non gradiscono il tema trattato? O quanta apertura hanno i genitori accaniti che decidono quali cartoni debbano essere mandati in onda oppure no, solo in base ai loro gusti retrogradi e alle loro paturnie pseudopedagogiche?

Fsmosconi

@doc

Hai fatto confusione coi nick o ti stai davvero rivolgendo alla persona sbagliata?… 😉
No: perché nel caso io ho già risposto. Leggi bene il mio intervento.

Tino

Non ho capito mosconi tu avresti preferito che i Turchi conquistassero Vienna? Vuoi mica vietare pure i croissant? Lo sai la storia che c’è dietro no? Anche quelli fascisti e nazionalisti?

FSMosconi

@Tino

😆
Ottima parodia: è una parodia, vero?
😆

Nel caso non lo fosse: No. Sinceramente non saprei se fosse stato preferibile. Entrambi avevano i loro interessi, questo ho detto: punto. Non prendere parte per parteggiare per l’uno e per l’altro, per di più sapendo che storicamente sia il regno Turco così come è stato concepito dai Sultani Ottomani sia i vari regni cristiani sia come Lega Santa (dovresti sapere che in genere le leghe sante non han mai portato molto buon sangue) che come singoli regni avrebbero avuto vita breve mi da davvero da pensare che questo genere di discorsi siano solo pretesti per giustificare questo o quel comportamento (fanatico in questo caso) a prescindere da ciò che successe e soprattutto sul perché successe.

doc

Quindi una non-notizia.
Solo per dare un pretesto a chi non ha niente di meglio da fare che sfogarsi con la tastiera di un pc…

Priapus

E lo stato dovrebbe finanziare simili boiate? Preciso, me ne son tenuto alla larga, sapendo
che dove partecipano leghisti e loro amici nazisanfedisti, lo schifo può esser attenuato
solo da un pò di umorismo involontario, ma se qualcuno l’ha visto e mi dice che almeno
fa molto ridere…

Kaworu

se verrà fuori qualcosa al livello di “alex l’ariete”, “primavera di granito” o “parentesi tonde”, me lo guarderò

Fsmosconi

@Kaworu

E non dimenticare nella lista “quattro carogne a malopasso” e “grazie Padre Pio”. 😉

Kaworu

vero, certi capolavori non devono e non possono passare sotto silenzio!

robby

mai che facessero dei bei film tipo sul medioevo a roma ohh ci sono 1000 è piu di robba da mostrare..è no,li tocchi le eventuale snerdate degli storici,,in italia ci sarebbe una cinenciclopedia su tutto cio il papismo a combimato da qui al 300.ma no,poi i vecchietti in RAI,che farebbero e che direbbero di don mettaeo e tutti vari filn e fiction dove i vari preti e don son tutti fatti pan livietato.
in italia la nostra storia e occultata e vituperata,e infangata da un ideologia che vuol vedere l italia il paese di colombo con l uovo…..che pena..ad esenpio vedere i borgia prodatti da inglesi e americani,è non da una produzione italiana….che vergogna per il cinema italiano

Kaworu

beh ci sono delle discrete serie tv (non italiane, ovvio).

per esempio Borgias appunto.

anche se Walking Dead è sicuramente più adatto a rappresentare la nostra classe politica.

Vittorio

Non riesco a capire… dove stia la notizia? Solo un monotono e pedante “deja vu”.

Costantino Rossi

Che la Rai butti soldi a beneficio della propaganda fide è in effetti un “deja vu”, che ne butti così tanti in un’epoca di ostentata sobrietà e per un progetto destinato in partenza al fallimento è avvilente, ed è in effetti una notizia da far circolare.

Murdega

Dopo che i crociati, superate le mura esterne, furono entrati nella città si diedero al massacro, quasi tutti gli abitanti di Gerusalemme furono uccisi nel corso di quel pomeriggio, della sera e della mattina successiva. Musulmani, ebrei ed anche alcuni dei cristiani furono tutti massacrati con indiscriminata violenza.
Che bel film !!!!!!!

mistergrey2

In casi simili suole dirsi che tanto Dio riconoscerà i suoi (dopo).

Dino

Se il film vende, e i finanziamenti pubblici ritornano maggiorati agli enti che li hanno erogati, che importa se la visione prospettata nel film è storicamente attendibile o no, se è di parte o no?

manimal

un bel finanziamento pubblico ai film porno quindi lo troveresti giustificato, allorchè essi permettano un rientro degli investimenti…

denis

Quindi il messaggio finale dovrà essere. Sosteniamo il cattolicesimo che ci difende dai brutti e cattivi musulmani… Ergo.. la cultura prevalente in europa e in italia deve essere necessariamente cattolica e quindi finanziamenti ancora piu a pioggia, anzi a diluvio sulle scuole cattoliche che ci difendono dalla cultura invadente musulmana. Mi sbaglio?

doc

@ denis

Mi sembra una conclusione (molto) affrettata, é solo un film che parla di un evento storico. Tutto il resto esiste solo nella tua testa.

gmd85

Anche il caso Englaro è un evento storico. Ritornando alla tua domanda di prima, chi ha deciso che quello era un film che non doveva avere ragion d’essere e questo invece si, e con lauti finanziamenti?

doc

No, il caso Englaro è un fatto di cronaca. Sul quale è stato fatto un film.

nightshade90

un film che fa leva principalmente su certi aspetti (religiosi) che, nella storia vera, erano quanto meno marginali.
si può dire di tutto sui motivi che portarono a tale scontro, ma il tentativo di “convertire” o “sottomettere” gli infedeli non fù nè il primo nè il 50esimo di essi, così come il tentativo di “difendere al propria fede” non fù certo quello che animava principalmente i soldati che resistevano all’assalto…

in genere, quando impregni una storia di un’ideologia che nella realtà fù marginale nel corso degli venti in questione, non è per amore della storicità, ma per “propaganda” di tale ideologia.

poi per carità, un regista può far questo ed altro. ma se un governo rifiuta a tutti i costi i finanziamenti ad un film mi “una certa ideologia”, anche se ciò significa togliere ingiustamente finanziamenti ad altri solo per amntenere questa presa di posizione, e poi ne regala a pacchi ad un film “di un’altra ideologia” nonostante fino a poco prima piangesse miseria, il dubbio che tale governo non sia poi così imparziale nei confronti di tali ideologie viene.

gmd85

Un fatto di cronaca talmente gonfiato che lo si ptorebbe paragonare a un evento storico. In ogni caso, la classificazione dell’evento è irrilevante. Definiscile entrambe vicende, se vuoi. Il film di una è sto osteggiato, l’altro no. Poi mi dirai in base a quali criteri.

doc

@ gmd85

Infatti la classificazione dell’evento non c’entra.
Il punto è che per te il film di Bellocchio è meritevole mentre quello di Martinelli no.
Altri la pensano diversamente.
Per quel che riguarda i finanziamenti, mi risulta che ci sia stata una regolare votazione come immagino debba avvenire in simili casi, quindi non vedo dove sia il problema.
(A parte la strumentalizzazione fatta nell’articolo).

gmd85

Il problema sta nel fatto che o si finanzia tutto (nei limit possibili) o non si finanzia niente. E finanziare un film intriso della cultura che ha portato a osteggiare il film di Bellocchio fa sorgere dubbi sull’imparzialità di chi decide. I problemi tu non li vedi, lo sappiamo. Questa è la tragedia.

Supponogo, poi, che un film sulla vita di Epicuro, di Lucrezio, di Meslier, o dei sacerdoti diventati atei o dello scempio dei preti pedofili posono essere finanziati tranquillamente, eh.

doc

@ gmd85

Si è deciso a maggioranza, come si fa in democrazia.
E’ evidente che ciascuno decide, tra l’altro, anche, ma non solo, in base alle proprie convinzioni personali.
E’ evidente che tu puoi anche criticare e dire quello che ti pare su queste decisioni.

gmd85

@doc

Una non risposta. Come al solito.

Se la maggioranza è fuorviata, evita di parlare di democrazia. In ogni caso, tu non criticheresti gli esempi che ti ho fato sopra se la decisine fosse, come dici tu, “democratica”. O si?

Le convinzioni personali, sono appunto personali e soggettive. E non necessariamente portano a risultati lodevoli, anzi.

doc

@ gmd85

Stai girando in tondo: chi decide che la maggioranza è fuorviata? Tu?
Gli esempi che hai fatto io li posso anche criticare, perche no?
Ma una decisione presa a maggioranza la accetto e la rispetto, anche se non sono d’accordo.

Fsmosconi

@doc

Immagino quindi che tu non abbia nulla da ridire riguardo i totalitarismi e la loro “logica” “Noi siano il Partito, il Partito è il Popolo. Il Partito è il Leader, il Leader lavora per il Popolo. I traditori del Leader sono traditori del Partito e quindi traditori del Popolo” (o giù di lì)?

Fsmosconi

@doc

No: sei tu che ti sbagli.

Il totalitarismo si basa sul fatto che la maggior parte della gente lo sostenga.

Nella tua concezione la democrazia si basa sul fatto che la maggioranza delle persone sostenga un’idea.

Io non vedo differenze sostanziali tra le due cose, ed ergo mi chiedo come tu possa criticare i primi restando nella secondo posizione…

gmd85

@doc

E chi decide che una maggioranza non è fuorviata? Tu? Io direi che è piuttosto palese. Un gruppo maggioritario, appartenente a una corrente politica, monolitico e ancorato sulle proprie idee tutto può essere meno che imparziale. Sarebbe come se una maggioranza formata da azionisti nuclearisti dovesse decidere se finanziare e detassare gli impianti nucleari. Il tuo discorso sulla maggioranza avrebbe senso se questa fosse eterogenea. Altrimenti, il voto di maggioranza per come lo vedi tu sembra tanto vicino all’ostracismo. Non è che la democrazia rappresentativa sia tutto questo granché, eh.

Ermete

@ Mosconi

Beh…una differenza sostanziale c’è: nel totalitarismo non esistono partiti differenti ma esiste il partito unico.
La democrazia a cui Lei guarda è quella costituzionale (ovvero in cui una Costituzione sancisce diritti anche delle minoranze), ma non tutte le democrazie sono costituzionali, mentre ci sono repubbliche costituzionali che di democratico hanno ben poco, esempio l’Iran.
Dunque, è giusto che in una democrazia la minoranza che non comanda accetti le scelte di chi comanda (sperando che alle prossime votazioni i rapporti di forza si invertano…cosa impossibile per definizione in un sistema totalitario), a meno che queste scelte non siano anticostituzionali (dove c’è una Costituzione) o contrarie alla Dichiarazione dei Diritti Umani (per chi l’ha sottoscritta).
In questo caso non si vede alcuna violazione delle due Carte, o almeno io non le vedo; se invece mi sbaglio e ci sono, allora avrebbe ragione Lei, ma secondo me, anche gli articoli su eguaglianza religiosa non hanno molto a che vedere con questa scelta, visto che si finanzia un film, e in moltissimi film è sottesa un’ideologia. Sarebbe peraltro assurdo scegliere di finanziare solo film non ideologici, visto che l’arte non può giudicarsi in questo modo… aggiungendo che la qualità di Martinelli è davvero bassa anche secondo me (ho visto Barbarossa e Il mercante di Pietre).
Poi Lei può dire che secondo Lei dove non c’è Costituzione non c’è democrazia, ma questa è una sua opinione che non può presentare come oggettivamente definita da terzi.

Poi una cosa…il discorso che Lei sta svolgendo qua è allo stesso livello di off topic di quello per cui mi ha rampognato, se non di più (dai finanziamenti al cinema al concetto di democrazia qua; dal volontariato cattolico al volontariato in generale là)…dunque, visto che l’altra volta è stato così severo sugli off topic, ora, per coerenza, dovrebbe rampognare se stesso, oppure rendersi conto di aver esagerato nel fare il censore 🙂 .

gmd85

@Ermete

Siamo ampiamente off topic, è vero. Ma chiedi al buon doc il perché. Sembra che abbiano una predilezione per la devianza… ehm… per la deviazione. Quanto agli intenti di un film, concordo, ma finanziarne uno e non finanziarne un altro risulta imparziale e intellettualmente disonesto. O no?

@doc

Dubito seriamente che accetteresti la decisione di eliminare l’8×1000, di non finanziare le scuole confessionali, di far pagaere IMU piena a mamma chiesa o altre iniziative che andrebbero a toccare le tue tasche, questo secondo la tua visione di decisione democratica.

Ermete

@ Gdm

Certo che concordo: finanziare una campana e mai l’altra è di certo segno di favoritismo ideologico, anche se, sinceramente, non conosco la materia e non so a quali film laicisti sia stato negato un contributo pubblico…lo dico con massima sincerità e senza ironia: proprio non lo so nè sono competente per giudicare e mi piacerebbe saperne di più.
Proprio perchè disinformato, io rispondevo solo sul concetto di democrazia, che, se non potesse legiferare contro le minoranze politiche e ideologiche (a patto di non violare diritti costituzionali e diritti umani) non sarebbe un sistema di governo, nemmeno al livello di una Pubblica Amministrazione.
Forse la verve dialettica di Mosconi non Lo ha fatto spiegare bene o Lo ha fatto esagerare per dar contro all’aversario, ma, messo in questo modo, il concetto di democrazia mi parrebbe improponibile.

FSMosconi

@Ermete

Ammetto che ho dovuto esagerare per rendere più palese una per me palese,
Il punto è che qui si è scelto di finanziare un film di impronta smaccatamente ideologica, necessariamente di una parte. Bontà vuole che se si fa una cosa tanto evidente quantomeno si risolva con l’eccesso opposto.
Ma guardacaso i film riguardo i diritti civili:
“La pellicola è stata girata in questi mesi e sarà nei cinema il prossimo 31 gennaio. Sui 12 milioni spesi per produrlo, più della metà arrivano da fondi pubblici. Ben 4,1 milioni di euro da RaiFiction, 1 milione e 300mila euro da RaiCinema, un altro milione dal ministero per i Beni Culturali e più di 150mila dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Proprio la Regione che fece di tutto per negare i finanziamenti al film di Marco Bellocchio ispirato alla vicenda di Eluana Englaro.

Permetterai che me la prenda anche un pochino per questa cosa, eh…

P.S.: sull’OT seguo a ruota gmd: chiedi a doc.

FSMosconi

@Ermete

Correggo:

Bontà e Costituzione vogliono…

Essendo il film in questione di smaccata impronta religiosa (direi di propaganda) vien meno l’equidistanza dello Stato sancita dalla Carta Costituzionale – la divisione tra Stato e Chiesa in parole povere -.

Ermete

@ Mosconi

La ringrazio per le informazioni sul film di Bellocchio (che a me, a livello artistico, non è molto piaciuto per la troppa esagerazione dei personaggi nelle loro caratteristiche, ma è altro discorso).
Non so se, tecnicamente, scegliere di finanziare un film cattolico e non uno laico sia una violazione dei diritti civili, visto che scegliere che finanziare è diverso da legiferare contro una minoranza in quanto tale (anzi, per come la penso io, a favore del Signor Englaro era forse la maggioranza degli italiani, e, se così fosse, sarebbe stata favorita una minoranza nel non finanziarlo), anzi penso che non sia configurabile come tale; tuttavia è certamente uno dei tanti favoritismi, anche per il sottoscritto assolutamente disdicevole come scelta di etica politica.

Sugli off topic…anche se non ha iniziato Lei, se si rampogna qualcuno sarebbe più coerente non prestarsi all’off topic; anche con me peraltro è venuto dietro all’off topic, salvo poi, quando il discorso si ingarbugliava per entrambi, rimproverarmi l’off topic…insomma, a casa mia se si criticano gli altri si dovrebbe non essere criticabili sotto quello stesso aspetto. Ma era solo una mia civetteria, questioni di poco conto! 😉

gmd85

@Ermete

Parlare di violzione dei diritti civili è eccessivo, ma come hai giustamente detto il favoritismo è palese. Non mi dilungherò su visioni distorte di democrazia, poliarchia, postdemocrazia e quant’altro perché effettivamente non sono il tema in questione 🙂

FSMosconi

@Ermete

“enso che non sia configurabile come tale; tuttavia è certamente uno dei tanti favoritismi, anche per il sottoscritto assolutamente disdicevole come scelta di etica politica.”

Ok: siamo d’accordo. 🙂

Ermete

@ GdM (e Mosconi)

Mi permetta (permettetemi) una piccola riflessione finale sugli off topic.
A me sembra interessante che, se la discussione lo richiede, si estenda la discussione da un caso particolare ad un livello più esteso: a me tutto questo sembra bello e interessante, perchè aiuta a capirsi e ad imparare e perchè, in fin dei conti, è la ragione umana che funziona così e proprio per questo ampliare diventa interessante.
Per quel che mi riguarda, considero fastidioso off topic quando, da un argomento della notizia, ci si mette a parlare di tutt’altro o a riprendere discussioni chiuse, ma non ampliare il livello della discussione in maniera coerente rispetto al primo argomento.
E, se guardate i vari post, è pieno di discussioni che ampliano l’argomento dell’ultimissima, perchè a me parrebbe normale così.
Questo era il senso per cui ho, un po’ strategicamente, richiamato il discorso dell’off topic, proprio per mostrare che è abbastanza normale, in una discussione, che l’argomento si ampli o si generalizzi.

gmd85

@Ermete

Concordo. Non c’è niente di male ad ampliare il discorso, ma spesso si finisce col deragliare dalla discussione principale, perdendo l’attinenza con la premessa. A volte capita, un naturale effetto della discussione. A volte è voluto, anche inconsciamente.

Nightshade90

Doc
Peccato che i coloro che dovrebbero giudare quale film merita di essere finanziato e quale no siano chiamati a giudicare in modo IMPARZIALE e nel modo più oggettivo possibile, a prescindere da chi li ha votati. Uno non può favorire il film dell’amico e bocciare quello del tizio che gli sta antipatico solo per queste simpatie, così come non può favorirne uno perché della nipote e bocciarne un’altro perché fatto dalla ex che lo aveva lasciato, e non può faborirne uno perché fatto dal club a cui e’ iscritto e bocciarne un’altro perché fatto dal club rivale. Allo stesso modo non può favorire un film perché propagandistico per la sua religione e un’altro perché sostiene una religione o una ideologia rivale. Quando assumi tale ruolo, diventi come il giudice di un tribunale: se chiamato a giudicare nel modo più oggettivo possibile e a lasciare le simpatie ed antipatie, le affiliazioni e le parentele, le amicizie e le inimicizie fuori dall’aula. Non farlo, cioè essere un giudice di parte, non e’ illegale solo nella misura in cui e’ impossibile dimostrare che sono entrate in gioco. Altrimenti la cosa prende il nome di “conflitto di interessi”

francesco S.

Io non ho mai capito la necessità di finanziare film con finalità commerciali.

San Culamo

effettivamente se un film incassa dovrebbe restituire i soldi, dovrebbero istituire dei prestiti più che dei “regali”

manimal

non lo capisco neanche io.
come non capisco una tv pubblica che non si distingua da quella commerciale.

Nathan

Ho visto “Barbarossa” in TV sforzandomi di dimenticare la pesante sponsorizzazione leghista del film, e giudicarlo dal punto di vista spettacolare: beh, era proprio una penosa boiata.
Mi ha fatto venire in mente un film pure storico di soggetto piuttosto analogo, “Alexandr Nevskji” di Eisenstein , che pure era bieca propaganda nazionalista russa, “ad usum Stalini”, ma era e rimane un capolavoro, da cui tutti i registi successivi hanno imparato (cfr. le scene dell’occupazione teutonica di Pskov con scene di guerre stellari, di Lucas….).
Il povero Martinelli, invece, non ha guardato, o non abbastanza attentamente questo famoso film, e così non ha imparato niente, e passera alla storia come regista fiancheggiatore di Bossi, il massimo della ignominia culturale. Purtroppo a spese nostre.

San Culamo

e se ora certi film, come il Nevsij o la corrazzata potemkin, ce li godiamo anche dal punto di vista “antropologico”, questi altri non avranno probabilmente mai alcun valore

spapicchio

Il centro-destra berlusconiano si avvaleva di motivazioni etno-clericali- Ancien Régime e quindi, come tutti i regimi cattolici, anche lasciando stare i polacchi, necessitava di compiacere le componenti più clericali della societa` alimentando il sentimento del timore del diverso tramite la motivazione religiosa, primo passo per la discriminazione e per la sollecitazione dell’orgoglio popolare xenofobo, schermando la malamministrazione di Lega Nord PDL e CL, e la corruzione nelle istituzioni e nella politica di regime attuata da questi partiti che volevano imporre al Paese un governo monoconfessionale di religione cattolica.

Che esista un problema dovuto all’integralismo religioso nessuno lo puo` negare, ma questo riguarda appunto casomai gli islamici ed i cattolici che vogliono scimmiottarsi tra loro per non essere da meno.

Poi questo sentimento di superiorita` leghista si e` rivolto verso i consimili italiani che non appoggiavano i catto-leghisti.

Solo che in seguito i cattolici sud europei sono stati a loro volta sconfitti dai paesi Evangelici del Nord Europa, vera fucina di civilta` cristiana e soprattutto anti-cattolica, al contrario di quanto vuol far passare la Lega Nord – PDL CL, dimnticando di essere un partito di uno stato sud europeo cattolico, per confondere ed illudere gli elettori;

per cui questo non risulta un buon pretessto strumentale per sostenere la politica del centro destra, in maggioranza cattolico e a guida cattolica da parte della CCAR – CEI.

La immigrazione selvaggia va governata senza sollecitare il sentimento xenofobo ne` la strumentalizzazione religiosa in chiave etnica.

spapicchio

Prima ed in seguito a quella battaglia di Vienna del 1683, i cattolici sud e nord europei sono stati a loro volta varie volte sconfitti dai paesi Evangelici del Nord Europa (hussiti, luterani, hugenots, confederati, eidgenossischen, calvinisti, eccetera) vera culla di civilta` cristiane e soprattutto anti-cattoliche, oltreche` democratiche e di buoni governi, al contrario di quanto avrebbe voluto far passare la Santa Alleanza Lega Nord Cattolia – PDL – CL, dimenticando di essere una brutta coalizione religiosa opportunista ed integralista conservatrice di uno stato sud-europeo fortemente ed ideologicamente cattolicizzato, per confondere ed illudere gli elettori con un cristianesimo dichiarato fasullo e carpirne il voto per andare al potere;

per cui la evidente strumentalizzazione sul piano politico della battaglia di Vienna, a cui non parteciparono solo italiani, considerato che proprio a quel tempo le chiese cristiane evangeliche non si erano ancora stabilmente separate e rese indipendenti dalla CCAR o lo avevano appena fatto, visto che molte di loro erano impegnate nella Guerra dei trent’anni, non risulta un buon pretesto strumentale per sostenere la politica odierna del centro destra, in maggioranza cattolico ed a guida cattolica su conduzione della CCAR – CEI, ma solo un abile excamotage per ripresentare una cristianita`fasulla come quella “tutta unita sotto Roma”.

Fu l’ultimo episodio in cui i “cristiani” europei potevano essere considerati ancora in qualche modo alleati, vista la partecipazione di alcuni stati del sacro romano impero, ma e` noto che molti eserciti erano impegnati su altri fronti, interni, e diversi da quelli con l’impero ottomano, come quelli tra cattolici e cristiani evangelici.

Se i leghisti cattolici avessero voluto essere completi, avrebbero dovuto fre anche un altro film sul sacco cattolico di Magdeburgo, ma non conveniva certamente alla Lega Cattolica, visto che in quell’episodio era schierata contro i cristiani tedeschi, che appunto stavano dalla parte dei paesi cristiani evangelici ed anti cattolici, e si e` resa artefice di uno spaventoso quanto inutile massacro deciso dai condottieri fedeli al papa che voleva sottomettere a forza di massacri il centro-nord Europa ormai evangelizzato dai riformatori.

http://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Vienna

http://it.wikipedia.org/wiki/Sacco_di_Magdeburgo

spapicchio

Se i leghisti cattolici avessero voluto essere completi, avrebbero dovuto fare anche un altro film sul sacco cattolico e sul massacro di Magdeburgo perpetrato sempre dalla Lega Cattolica, precedente alla battaglia di Vienna, o sulla Guerra del trent’anni.

fab

Chissà come mai film come “I pirati dei Caraibi” o “Il signore degli anelli” non hanno bisogno di alcun finanziamento, mentre ‘sta roba sì.

San Culamo

ci sono grossi produttori che possono investire su quei costosissimi film, sapendo che ci incasseranno 10 volte (o più) tanto. Quindi può essere giusto aiutare registi che non hanno le spalle coperte alla stessa maniera, previa una minima garanzia di qualità…e qui sono dolori, chi stabilisce la cosa? un consiglio d’amministrazione berlusconiano (ieri magari gli amici di Vater Veltroni)

fab

I registi presentano i loro progetti; se il progetto è promettente, dato che ormai Cecchi Gori è fuori dai giochi, immagino che non venga cestinato.
La storia che un film può fare cultura senza fare spettacolo per me è del tutto priva di senso.

Agnos XVI

“Ci chiediamo perché un governo di tecnici — che ha cambiato i vertici Rai — non abbia avuto nulla da ridire su un kolossal che tanto piace anche ai cattolici polacchi e alle componenti più clericali. Dato che la Lega non ha appoggiato il governo Monti, e quindi la spinta politica è venuta meno, ci sarebbe da chiedersi quale altra spinta tenga attualmente in vita il progetto. Pensiamo, purtroppo, di sapere già la risposta.”
Se ho capito bene, il film sarà in programmazione alla fine di gennaio e quindi si dovrebbe dedurre che i soldi sono già stati spesi; sembrerebbe logico allora tenere attualmente in vita il progetto, fosse mai che una parte dei soldi ritorni.

Le motivazioni con cui vengono decisi i finanziamenti per opere cinematografiche e/o televisive possono essere di tre tipi: artistiche, economiche o politiche.
Quando le motivazioni sono economiche, in caso di ritorni finanziari insoddisfacenti chi ha deciso la produzione (parlo nel caso di produzioni private) in genere viene licenziato.
Nel caso di motivazioni artistiche il grosso problema è trovare i finanziamenti ed il successo della produzione è una discriminante non assolula, stante la personalizzazione della definizione di arte.
Nel caso di motivazione politica, il vero problema è il finanziatore: nessuno credo sostenga che la RAI possa/debba finanziare film per motivi politici (lo stesso dovrebbe valere anche per il ministero dei Beni Culturali e probabilmente anche per la regione FVG) e nessuno di coloro che hanno approvato il finanziamento di questo film ammetterà di averlo fatto per motivi politici.
Allora, se lo hanno fatto per motivi economici, i cinque di centrodestra citati senza nome, oltre al DG dell’epoca, dovrebbero essere chiamati a rispondere, su denuncia di chi ne ha titolo, del loro operato, in particolare Verro che è ancora in carica.
Se lo hanno fatto per motivi artistici, dovrebbe essere necessario aprire un dibattito sui criteri e sui limiti finanziari della RAI e del ministero per favorire le manifestazione artistiche; e questo è un discorso molto difficile.
In definitiva abbiamo assistito all’ultima versione della famosa frase del “furbetto del quartierino” “è facile fare il fr…. con il cu.. degli altri”, cambiato in “è facile fare propaganda politica con i soldi degli altri”.

Tino

Per me questa polemica non ha nessun senso se domani lo stato finanziasse un film sull’inquisizione o su Giordano Bruno nessuno qui batterebbe ciglio, quindi la storia dei soldi lasciamola perdere. I rapporti di forza culturali in Italia sono quelli che sono battetevi per cambiarli, ma non fate credere che all’estero non ci sono problemi contrari cioè soldi dello stato spesi per produrre film propagandistici che ci spiegano quanto è favolosa la civilità islamica e quasi come siamo sfortunati a non essere stati islamizzati. Quello che semmai mi dispiace e che si parla spesso poco dei serbi che hanno combattuto sia i turchi che i nazisti, però visto che sono stati promossi come i “cattivi” quando il Vaticano e la Germania si sono subito mossi per riconoscera la Croazia cattolica nessuno farà film per loro anzi la Jolie ne ha fatto uno dipingendoli come dei rozzi.

diego

infatti non ha senso. Semmai aprirà gli occhi ai bigotti che credevano che i turchi fossero stati sconfitti definitivamente a Lepanto.

stefano

ogni periodo storico ha i suoi eroi, intellettuali, religiosi, scenziati e dal ‘900 in poi anche registi e attori.
nel secolo scorso abbiamo avuto delle eccellenze assolute nel campo del cinema sia come registi che come attori purtroppo la generazione dei Monicelli, Bertolucci, Rosi, Antonioni, Bellocchio ecc. e dei Volontè, Mastroianni, Sordi, Giannini, Manfredi ecc. ha ceduto il posto a gente tipo Martinelli, Scamarcio e roba simile 🙁 ogni epoca ha i suoi eroi appunto, e questo passa la storia in un periodo di decadenza come quello che stiamo vivendo.

mistergrey2

“300 non fa vedere i Persiani come Persiani, ma ha la scusante di venire da un “fumettone”.

E, aggiungo io, un fumettun per bamboccioni scemi , ( forse ormai la maggioranza della pellegrina schiatta, che possano schiattare! 🙂 )

“Il film di Nolan non dà una spiegazione sufficiente del carattere di Jocker, ma ha la scusante di essere comunque un fumetto (di denuncia sociale, traparentesi).”

Batman, il cui pupazzo veniva venduto dai vucumprà partenapolitani, e la denuncia sociale : davvero un’accoppiata sorprendente.

Siamo proprio messi bene.

Comunque, per quanto mi raccontano, l’ultimo episodo della saga sembra più un lungo fragoroso polpettone contro il baluginante spettro del comunismo: insuma, una cosa buona per i paninari invecchiati.:-)

MarcusPrometheus

Siamo europei? Vogliamo dirci europei? Moderni europei? Certo moderni europei significa qualcosa di diverso da europei di secoli o di millenni fa, (oggi per fortuna siamo finalmente in maggioranza indifferenti alla religione) eppure non puo’ proprio prescindere del tutto da come siamo nati europei, ed allora dalla battaglia delle Termopili e, e dalle guerre greco persiane e da Atene e da Roma, fino a Lepanto e Vienna. Se i TRECENTO alle Termopili e gli altri a Maratona, Salamina ecc. non avessero resistito ai Persiani l’Europa stessa come differenziazione dell’Asia di cui e’ solo una penisola, un subcontinente (come l’India), semplicemente non sarebbe nata con carattere un po’ diverso (piu’ individualista), dall’Asia (piu’ massificata). Ecco perche’ di pellicole come Trecento sulle Termopili dovremmo averne a decine, magari alcune truci e fumettistiche ed altre forse perfino intimiste o di ogni genere e da ogni punto di vista. Idem ovviamente per Lepanto e Vienna (Vienna uno e Vienna due, dato che furono respinti assedi due volte a distanza di un secolo e mezzo, 1529 e 1683). Ed idem per Poitiers, per la riconquista della Spagna, della Sicilia e dell’Italia meridionale. Ed infine poiche’ non ci sono solo le vittorie, idem per le infinite sconfitte subite in 14 secoli di islam all’attacco dell’occidente durante i quali solo per forse tre secoli l’occidente e’ stato in vantaggio.

Si’ servirebbero finanziamenti statali a film sulla vita di Epicuro, di Lucrezio, di Meslier, o dei sacerdoti diventati atei o dello scempio dei preti pedofili o sulla Englaro e su Welby, per la nostra laicita’, ma anche una attenzione alla storia che ci ha fatto allergici alla sharia, salvo per quegli odiatori dell’occidente e veri razzisti che credono che l’uomo bianco abbia sempre torto, perfino di fronte al nazi islamismo.

giuseppe

Un bellissimo film di storia che porterà tanti soldoni in pubblicità. E allora ? Ah!, trattandosi di un film che non é contro i cristiani vi viene l’orticaria. E poi é anche grazie a quella battaglia che potete permettervi il lusso di sputare veleno contro la chiesa. Diversamente sareste già a marcire in una prigione musulmana.

gmd85

Rileggiti il commento. Poi ripescati quelli in cui chiedevi un confronto pacato. o se vuoi te li riporto io. Animale.

giuseppe

E cosa ho detto di offensivo ? Ho solo constatato i fatti. E’ molto diverso che dirmi animale. Ciao bestia.

gmd85

Non so, augurare di amrcire in una prigione musulmana è delicato, vero? Verme.

FSMosconi

L’Italia si trova nelle immediate vicinanze via terra dell’allora Impero Turco? Non lo sapevo.

I Turchi avevano l’interesse ad espandersi oltre le Isole Greche ed i territori nord-Africani? Nemmeno questo sapevo.

La tua gentile concessione cristiana sa tanto di minaccia? Questo si che è facile da sapere!

giuseppe

In quel contesto era tutta l’Europa in pericolo. O la sai e fingi o devi fare un ripasso generale.

FSMosconi

@Giuseppe

Dimentichi un piccolo fatterello:
i Turchi COMMERCIAVANO coll’Europa e Statalmente copiavano le loro istituzioni quando possibile.
E nessuno morde la mano che gli dà da mangiare.

FSMosconi

*e Statalmente copiavano le loro istituzioni quando possibile.*

Per non parlare dei costumi, cui in certi campi, data la loro diffusa secolarizzazione (a parte verso la fine del Sultanato dove la religione si fece più prepotente i Turchi si potevano e possono definire i cattolici dell’Islam…), furono persino pionieri: vedi il caso delle Kahvehane.

Gaglia

Ma noi non dimentichiamo che quelli come te ci hanno salvato giusi 🙂 grazie di cuore!

fab

Come no, tutta l’Europa era in pericolo. Si rischiava di finire in mano all’inquisizione e alle monarchie assolute, con guerre che avrebbero devastato continuamente il territorio.

giuseppe, l’unica cosa in pericolo era l’Illuminismo. E se ha vinto con i cristiani, avrebbe vinto anche con i musulmani, molto meno organizzati.

fab

Proprio giuseppe non capisce che i “soldoni” non vanno a chi è forzato a finanziare il film, cioè i contribuenti. E’ economia troppo raffinata per lui.
Facciamo così, genio degli affari: ora metto su un’impresa e paghi tu. Quando io farò utili, sarai tutto contento perché il lavoro è andato bene. Ti va?

Gaglia

Bravo giuseppe 🙂 bisogna guardare il lato positivo delle cose!

giuseppe

Dall’impostazione e dalla campagna pubblicitaria, la pellicola sembra proprio una celebrazione in chiave cattolicista e anti-islamica della vittoria sull’esercito ottomano.

Ecco il vostro problema. Ma la storia é andata cosi.

FSMosconi

” Ma la storia é andata cosi.”

Certo: e i popoli mesoamericani erano selvaggi subumani.
E gli Eretici e gli Ebrei perseguitati erano davvero colpevoli di “crimini di sangue”.
E le Crociate erano davvero guerre di liberazioni.
E la Polonia venne divisa solo per assoluto spregio verso i locali.
E i Vandeani lottavano solo per il proprio re.

Oh, e non dimentichiamo: e la Battaglia di Lepanto è stata un vittoria definitiva…

🙄 🙄 🙄

giuseppe

Bravo hai fatto un buon elenco, anche se travisando alcuni aspetti.

FSMosconi

@giuseppe

L’ho già detto in un altro post, ma repetita juvant:

Sai da cosa si riconosce una macchietta?
Da quando non solo non capisce il sarcasmo ma prende pure la frase sarcastica in sé sul serio.

–__–‘

FSMosconi

@gmd’

In proposito: come si chiamava quella legge secondo cui è impossibile distinguere un fanatico dalla sua parodia?
Mi sa che tra poco mi toccherà tirarla in ballo. 😉 😉

gmd85

Legge di Poe. Credi che sia il caso di specificare che non si tratta di Edgar Allan?

FSMosconi

@gmd’

Con uno che crede che davvero le crociate furono per liberare il popolo di Gerusalemme (si intende: dai Musulmani, non dal corpo e dalle ricchezze di troppo come poi fecero) o che la Battaglia di Lepanto fu una vittoria definitiva mi sa che conviene. 😀 😀 😉 😉

giuseppe

Si, si Gaglia, continua pure. Chi legge potrà valutarti per quello che sei : il nulla.

mistergrey2

“Non ho capito mosconi tu avresti preferito che i Turchi conquistassero Vienna? Vuoi mica vietare pure i croissant? Lo sai la storia che c’è dietro no? Anche quelli fascisti e nazionalisti?”

Per carità , questo no. 🙂

Le soldatesche del Soldano impalavano , però bisogna precisare che impalavano non in quanto musulmane ma in quanto ottomane.

Si sa che gli ottomani usavano le mani in eccesso per molestare oneste fanciulle e arraffare quanta più roba possibile. E quindi avevano bisogno del terrore per prevenire le legittime rimostranze di padri, mariti, morosi, proprietari derubati di pollastri e roba del genere.

Inoltre in Europa, pochi decenni dopo, sarebbe sbocciata la grande stagione dell’illuminismo, un boccone troppo sofisticato per quegli ottusi nipoti della steppa. Vogliamo mettere un Giuseppe II, grande seppur sfortunato riformatore, con il suo omologo di Costantinopoli, gallinaccio di harem e fraticida per contratto?

Vietare i cornetti?

Lungi da noi, alunni del sole e schiavi della pausa cappuccino, codesto pensiero blasfemo.:-)

Personalmente non sottovaluto il pericolo islamico, ma per denunciarlo non produrrei un film su una battaglia combattuta tra due imperi 329 anni fa, bensì un film sulla storia di una ragazza lapidata in nome del maomettanesimo.
Beninteso, il progetto dovrebbe avere, secondo il mio parere, un valore artistico, perchè le buone intenzioni non bastano e il didascalismo, quando si parla di arte, andrebbe evitato.

E’ fin troppo chiaro che qui sottana talare ci cova.

MarcusPrometheus

Marcus Prometheus:
Impalavano sia in quanto ottomane (per la dinastia) sia in quanto turche (per la nazione) sia in quanto islamiche (per la ideologia supremazista – simil razzista dell’islama che teorizza al massimo grado “meglio” del nazismo le differenze fra fedeli ed infedeli).
Sono d’accordissimo che l’espansione dell’islamismo si combatta meglio (e piu’ giustamente) da posizioni laiche che non continuando coi privilegi al cattolicesimo che oggi gia’ iniziano ad essere estesi all’islam, e sono d’accordissimo sui “film sulla lapidazione” cioe’ sui problemi attuali, tuttavia non dimentico che la differenza europea di maggior individualismo di fronte all’Asia piu’ totalizzante nasce da Atene e si manifesta gia’ con la resistenza delle Termopili, e con altre contrapposizioni che veramente arrivarono fino a Vienna 1683 ed alla successiva reconquista dei Balcani ma che perdurano nella illegale occupazione turca di Cipro e nelle minacce turche a Cipro se sfrutta i suoi campi di gas a sud dell’isola eccetera, roba di OGGI, 2012.

Sandra

Il film ha ricevuto giudizi pesantemente negativi in Polonia, dove è già uscito, sia di critica che di pubblico. Un buco nell’acqua da 6 milioni di euro, per pagare gli amici degli amici, una farsa all’italiana.

mistergrey2

“La pellicola è stata girata in questi mesi e sarà nei cinema il prossimo 31 gennaio. Sui 12 milioni spesi per produrlo, più della metà arrivano da fondi pubblici. Ben 4,1 milioni di euro da RaiFiction, 1 milione e 300mila euro da RaiCinema, un altro milione dal ministero per i Beni Culturali e più di 150mila dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Proprio la Regione che fece di tutto per negare i finanziamenti al film di Marco Bellocchio ispirato alla vicenda di Eluana Englaro”

“ma nella pro­du­zio­ne e nel cast en­tra­no i po­lac­chi, pre­ve­di­bil­men­te in­te­res­sa­ti a dare un’im­pron­ta na­zio­na­li­sti­ca e cat­to­li­ci­sta alla pel­li­co­la”

“No, no, Bellocchio non si può finanziare perchè siamo già quagliati….”

” Coi polacchi …”

“No no no…”

“Coi polacchi”

“No no no”

“Coi polacchi”

“Sì”

“Hai visto ….”

(omaggio agli Squallor)

Augusto

Sull’assedio di Vienna del 1683 ha scritto un ottimo libro Franco Cardini: cito dall’introduzione:
“E’ stato detto che il fallito assedio di Vienna e la contesa nel territorio balcano-danubiano che gli tenne dietro furono il principio della fine dell’impero ottomano. Non è mancato chi ha posto sullo stesso piano eventi del tutto eterogenei tra loro per carattere, contesto e conseguenze quali la bataglia di Poitiers, quella di lepanto e quella di Vienna, promuovendoli a momenti nei quali la Cristianità si sarebbe eroicamente liberata dalla minaccia aggressiva dell’Islam. Si tratta di grottesche illazioni semierudite e paraideologiche.”.
Come giudizio sul fatto storico, mi pare che basti. Preciso per Giuseppe che Cardini è un cattolico quasi reazionario: ma è uno storico e non un propagandista.

Priapus

Anche De Mattei sarebbe uno “storico”, ma il cattolicesimo ha imboccato una brutta
strada.

RobertoV

Infatti bisognerebbe leggersi le analisi storiche serie e non quelle propagandistiche:
i Turchi se avessero conquistato Vienna, l’avrebbero ripersa nel giro di poco tempo perché non avevano la forza per tenerla. Vienna era stata assediata anche nel 1529, ma nessuno lo ricorda. L’esercito Turco era male organizzato, assortito ed equipaggiato ed era falcidiato da epidemie.

Ma soprattutto è molto interessante, come per la battaglia di Lepanto, leggersi tutti i retroscena, gli intrallazzi ed intrighi tra i vari stati europei che dimostrano come il pericolo non fosse per niente avvertito dagli Europei e come in molti vi abbiano partecipato controvoglia o ne siano rimasti fuori o lo abbiano fatto in modo mercenario. Gli unici veramente interessati erano ovviamente gli Absburgo ed il papa che cercarono disperatamente alleanze e sostegno.

La cattolica Francia intrallazzava tranquillamente con i Turchi ed era in guerra con gli odiati Absburgo: non dette nessun aiuto, ma fu tenuta buona per il tempo dell’assedio perché aspettava l’indebolimento degli Absburgo e non appena l’assedio fu finito si andò a prendere un po’ di territori dell’impero absburgico.

I valorosi polacchi “salvatori” di Vienna stettero fermi per un po’ di tempo ad aspettare i pagamenti da parte degli Absburgo, senza i soldi non si muovevano.
Gli Ungheresi all’avanzata dei Turchi passarono in tanti dalla loro parte contro gli Absburgo (Imre Thököly): avendo i protestanti conosciuto la pesante repressione da parte della chiesa cattolica, cosa considerata eccessiva anche dal cattolico imperatore absburgico, non rimpiangevano la situazione precedente. L’arcivescovo ungherese in fuga aveva abbandonato a Vienna tutte le ricchezze estorte agli ungheresi, ricchezze che bastarono ai Viennesi per pagarsi l’assedio.

Priapus

Veramente, il Montecuccoli sosteneva che i Turchi erano equipaggiati, finanziati e
riforniti meglio degli imperiali; piuttoso, avevano artiglierie più pesanti di quelle
imperiali e quindi meno mobili sul campo di battaglia e, sopratutto, avevano una
società feudale ed immobile, mentre quella europea cominciava a conoscere i
primi fermenti. Solo l’Italia, grazie a Chiesa e Controriforma, vedeva decadere
cultura, economia e società, con una rivincita di assolutismo e feudalesimo, prima
sconfitto dalla civiltà comunale.
Per il resto è esatto il tuo commento; basta ricordare che Francesco I, durante la
guerra contro Carlo V, ospitò a Marsiglia la flotta turca di Khayr al Din che saccheg
giava le coste italiane.

MarcusPrometheus

Roberto V ha scritto: I valorosi polacchi “salvatori” di Vienna stettero fermi per un po’ di tempo ad aspettare i pagamenti da parte degli Absburgo, senza i soldi non si muovevano.
Marcus Prometheus commenta: I valorosissimi polacchi salvatori (veri salvatori e non “salvatori” fra virgolette), di Vienna saranno anche stati fermi ad aspettare dei pagamenti, dato che per muovere eserciti servono anche denari e sciaguratamente il re della Repubblica di Polonia (si’ ho scritto bene, re della repubblica nobiliare di Polonia) non disponeva di molto potere ne’ di molte risorse dirette.
Poi e’ vero che le gerarchie cattoliche ( asburgiche ed ecclesiastiche austriache ed ungheresi talvolta nei secoli sono riuscite ad essere perfino piu’ oppressive degli islamici, specie degli islamici nei loro momenti di maggior splendore ed avanzate arabi nei secoli VII, VIII IX eppoi turchi sec XV XVI) ed anche per questo (oltre che per la capacita’ di corrompere con l’oro gia’ depredato o da spartire) gli islamici furono in grado di reclutare traditori ed alleati nei paesi cristiani, magari fra coloro che non erano pienamente soddisfatti. Ma in genere questo si chiama tradimento, e lo si disprezza piuttosto che usarlo a svalutazione delle ragioni e degli sforzi di chi resiste agli invasori.
Insomma cari “anticolonialisti” che avete scritto che in ogni battaglia ognuno ha i suoi interessi e che nessuno ha tutte le ragioni da parte sua, io vi domando ma l’Europa antica o moderna non ha gli stessi DIRITTI di tutti di resistere all’invasore che la vuole depredare e sottomettere ad una religione lingua e costumi diversi? Davvero a Poitiers, Lepanto, Malta Vienna 1 e Vienna 2 invasori e resistenti alla invasione per voi pari sono eticamente?

FSMosconi

@Marcus

“Insomma cari “anticolonialisti” che avete scritto che in ogni battaglia ognuno ha i suoi interessi e che nessuno ha tutte le ragioni da parte sua, io vi domando ma l’Europa antica o moderna non ha gli stessi DIRITTI di tutti di resistere all’invasore che la vuole depredare e sottomettere ad una religione lingua e costumi diversi? “

Certo.
Ma non era l’epoca da fare certi discorsi: ricordo che ancora l’immagine feudataria resisteva e de facto erano i pochi a decidere sui molti. Se non direttamente uno e uno solo.
Ci fossero state repubbliche democratica eccome se sarei d’accordo, il punto è tutto qua: non c’erano, la difesa diventa semplice interesse dei comandanti. Al più che i vari spiriti nazionali (salvo rarissimi casi) non si erano ancora del tutto diffusi…

“Davvero a Poitiers, Lepanto, Malta Vienna 1 e Vienna 2 invasori e resistenti alla invasione per voi pari sono eticamente?”

Rimanendo sulla falsariga di prima: gli invasori pretendevano qualcosa (terre), gli invasi anche (che nessuno si interessasse alle loro terre).

MarcusPrometheus

La battaglia di Poitiers (o di Tours secondo i francesi) si svolse fra Poitiers e Tours dove c’era la ricca cappella di San Martino di Tours (quello che divise il suo mantello con un povero) ed era l’obbiettivo del raid arabo islamico per le ingenti riccchezze in ex voto custodite cola’. Le fonti parlano di un massimo di 80.000 invasori islamici ed un numero di poco inferiore di europei a fronteggiare l’invasione, max 60 o 75.000. (Altre fonti parlano di un quarto di queste cifre 15.000 europei e 20.000 arabi). Vero che sul momento era una incursione di rapina, esplorativa, ma se avesse avuto successo sarebbe potuto trasformarsi come sempre accaduto in precedenza in una nuova direzione di conquista permanente. Tuttavia fu importante, eccome anche per altri motivi. La sconfitta fu totale, mori’ anche il comandante. Rappresento’ il punto piu’ a nord raggiunto dalle armate arabe in Europa continentale. (Per mare pirati arabi razziarono ricchezze e presero schiavi molto piu’ a nord, fino in ISLANDA secoli dopo). Aggiungo da Wikipedia:
//// La battaglia ebbe una rilevanza tattica abbastanza contenuta, dal momento che ai musulmani andalusi sarebbe stato facile armare un altro esercito in tempi assai brevi, ma sotto un profilo strategico essa fu decisamente di grande portata, più che per aver fatto fallire il piano delle forze musulmane per aver invece fornito il destro a Carlo [Martello] di gettare le prime basi di un ambizioso futuro imperiale per sé e la sua casata che sarebbe stato poi portato a pieno compimento dal nipote Carlo Magno.
Negli ambienti cristiani della penisola iberica, già in buona parte occupata da berberi e saraceni, la battaglia fu percepita come un evento carico di un forte significato simbolico, per il quale l’Occidente cristiano aveva fermato l’espansione araba. Proprio nel descrivere questa battaglia, pochi anni dopo il monaco lusitano Isidoro Pacensis nelle sue Cronache, usa per la prima volta l’aggettivo «europei» per attribuire un’identità collettiva ai guerrieri che per la prima volta avevano fermato gli invasori musulmani. //// fine citazione.
In quanto ai commenti di Roberto V esatti sia secondo Priapus che secondo me, sono anche presentati in modo insensato, secondo me. Era evidente che il pericolo per l’Europa intera c’era ed era grave, ma la Francia non si sentiva europea e chiusa nel suo egoismo nazionale dava una mano ai turchi e forniva basi al rinnegato pirata-ammiraglio turco Khayr al Din che saccheggiava le coste italiane. Io ne trarrei ammaestramento a ragionare maggiormente da europei, non per dire che i resistenti alla invasione islamica a Vienna non rappresentavano l’Europa.

RobertoV

Vorrei evitare un fraintendimento.
Sono un europeista convinto e da italo-austriaco non sarei stato contento di vedere l’Austria sotto la casta guerriera dei Turchi.
Ma non mi piace la propaganda, che si attribuiscano a certi fatti storici significati che non hanno avuto o che erano percepiti in modo differente dai contemporanei.
Per quel che ho letto i Turchi se anche fossero riusciti a conquistare Vienna l’avrebbero persa nel giro di poco tempo: quindi si sarebbe risolta in una scorreria in territorio Europeo occidentale, dal forte impatto psicologico, ma non sostanziale. Diversa quindi la situazione rispetto alla battaglia di Poitiers.
Invece mi premeva mettere in risalto le continue divisioni, inimicizie e i particolarismi ed interessi dei vari stati europei, una costante per secoli, presenti anche nella battaglia di Lepanto e nelle Crociate che a posteriori vengono presentate con un significato ideale che hanno avuto solo per alcuni o è stato dato loro a posteriori. Evidentemente se davanti al nemico hanno faticato a metterli da parte, o hanno pensato solo ai propri interessi, significa che non avvertivano quel pericolo e che non si sentivano europei.
E anche uno storico cattolico come Cardini ritiene che venga data troppa importanza a questo assedio.
Sul considerare traditori gli Ungheresi che dire: se perseguiti pesantemente un popolo non puoi aspettarti che ti resti fedele nel momento del bisogno. Spesso gli stessi contadini oppressi quando hanno avuto l’occasione si sono ribellati ai loro re o principi.

MarcusPrometheus

Le battaglie di resistenza alla islamizzazione d’Europa e prima alla sottomissione al dispotismo asiatico persiano avranno avuto per ognuno di coloro che le combatterono (in linea o nelle retrovie) un significato personale, certo, eppure dalle Termopili a Maratona a Lepanto, a Malta, a Granada, a Vienna 1 e 2 in tanti c’e’ stata anche una qualche idea di Europa, di civilta’ propria da non svendere ad un potente asiatico invasore. E’ ridicolo e penoso secondo me e senza voler offendere nessuno il leggere che si’ anche se i turchi avessero preso Vienna poi l’avrebbero persa. Ma che significa?
Che sciocchezza che i Russi abbiano resistito sotto Mosca e Leningrado -Pietroburgo, tanto i nazi ci sarebbero restati poco…. Ha un senso secondo te?
Che sciocchezza le effimere repubbliche partigiane in Piemonte eccetera, dato che dopo pochi mesi comunque gli alleati avrebbero vinto la guerra e cacciato i nazisti? Ha un senso ragionare cosi’? Oppure e’ un arrampicarsi sui vetri per negare che se quelle furono battaglie cristiane, furono anche battaglie essenziali per la sopravvivenza di un’Europa diversa dall’Asia?

Ed allora ripeto che senso ha dire “anche se i turchi avessero preso Vienna poi l’avrebbero persa”?
Hanno preso Costantinopoli da 500 anni e se la tengono, insieme ad Adrianopoli e Gallipoli, Smirne e Famagosta, Angora, Cesarea, Pergamo Efeso e cento altre citta’ greche. E se non lo sai ti informo io stanno per riprendersi la Bulgaria che a differenza delle statistiche ufficiali e’ gia’ per un terzo mussulmana e con poche speranze di resistere alla montante pressione demografica mussulmano turca (ed alla pressione degli imam islamisti fondamentalisti antibulgari, anticristiani, antieuropei, antilaici, antieguaglianza ed anti democrazia, so di cosa parlo, anche se i giornali non ne parlano proprio e per ora c’e’ poco terrorismo e neppure quel poco risulta sui media, per interesse concorde sia dei bulgari sia dei mussulmani – C’e’ tuttavia in atto una lotta di servizi segreti che nemmeno ti puoi immaginare).
Se cadeva Vienna specialmente nel cinquecento, ma anche nel seicento, ovvero annientati gli Asburgo, data la divisione estrema d’Italia e di Germania si’ tutta la storia europea avrebbe potuto prendere un’altra piega. per secoli. La Prussia non era ancora una gran potenza e la Polonia era in declino, per cui l’islam Ottomano avrebbe potuto impadronirsi di tutte e tre queste nazioni, fra Russia e Francia tutto il centro del continente piu’ lItalai era aperto alla islamizzazione.
—“Davvero a Poitiers, Lepanto, Malta Vienna 1 e Vienna 2 invasori e resistenti alla invasione per voi pari sono eticamente?”

@ FSMosconi che alla mia domanda se “Davvero a Poitiers, Lepanto, Malta Vienna 1 e Vienna 2, invasori e resistenti alla invasione per voi pari sono eticamente?” risponde:
//// gli invasori pretendevano qualcosa (terre), gli invasi anche (che nessuno si interessasse alle loro terre). /// Ebbene, debbo osservare che allora non vedo quale criterio etico possa adottare per condannare l’espansione nazista in Polonia Cechia ed URSS. O la snazionalizzazione cinese del Tibet, o Cortez in Messico. Nessuno era perfettamente democratico e rispettoso delle minoranze, e tuttavia invasi ed invasori erano perfettamente distinguibili.
Ma il problema va oltre la incapacita’ di distinguere, quando distinguere eticamente sarebbe pur facile. Si tratta ormai di pregiudizio anti anti occidentale, europeo, anti bianco, anti “capitalista”, pregiudizio ideologico portato all’eccesso, addirittura a livelli simili al pregiudizio razziale nazista antisemita del secolo scorso, o meglio al livello ancor piu’ folle dell’odio per se’ stessi degli ebrei che si rinnegavano e si davano la colpa dell’antisemitismo. La simpatia legittima e ragionevole per il terzo mondo in via di sviluppo e’ diventata odio della propria civilta’ considerata SBAGLIANDO di grosso responsabile ti tutti i guai del mondo. L’incapacita’ di riconoscere nei 14 secoli di storia dell’islam la storia di un colonialismo spessissimo piu’ crudele piu’ schiavista e comunque molto piu’ duraturo impunito e non pentito rispetto al colonialismo europeo e’ colossale, ed acceca ogni visione equilibrata del mondo. L’enorme regresso legale shariatico attuale delle donne in tutte le societa’ islamiche adesso che l’influenza dell’occidente vi e’ tramontata, sta a dimostrare che qualcosa di buono almeno per meta’ della popolazione il colonialismo in ambito islamico lo aveva combinato. In primis salvo che in Algeria non si tratto’ di colonialismo, ma solo di influenza esterna in paesi mai colonizzati, (Afghanistan, Persia, Turchia Arabia Saudita, Yemen, Egitto) o solo protettorati (Irak Siria Libano, Giordania Marocco Tunisia Sudan) per brevi decenni. Ne fanno fede le decine di foto di donne di codesti paesi mussulmani PRIMA e DOPO con foto di donne INDIVIDUI vestite all’europea nel passato dell’influenza occidentale e con disastrosi fagotti shariatici disumanizzanti oggi.
Ma per Mosconi invasori ed invasi QUANDO NON SONO DI SUA SIMPATIA GLI INVASI, pari sono.
Scommetto che quando sono di sua simpatia ideologica la direzione dell’arrampicata sugli specchi cambia. Bella etica davvero, complimenti!

FSMosconi

@Marcus

“Ebbene, debbo osservare che allora non vedo quale criterio etico possa adottare per condannare l’espansione nazista in Polonia Cechia ed URSS.”

Il mio giudizio storico è che le guerre di invasione, tranne rarissimi casi di necessità, sono necessariamente perdenti ed ergo inutili.

Solo gli stupidi espandono i propri confini al punto da non poterli più controllare e soprattutto senza un motivo inoppugnabile (i Mongoli, bene o male ce l’avevano; idem i Persiani, i Greci ed i Romani). L’ideologia nazista evidentemente non costituiva un motivo inoppugnabile. Idem per le altre.

“Ma il problema va oltre la incapacita’ di distinguere, quando distinguere eticamente sarebbe pur facile. Si tratta ormai di pregiudizio anti anti occidentale, europeo, anti bianco, anti “capitalista”, pregiudizio ideologico portato all’eccesso, addirittura a livelli simili al pregiudizio razziale nazista antisemita del secolo scorso, o meglio al livello ancor piu’ folle dell’odio per se’ stessi degli ebrei che si rinnegavano e si davano la colpa dell’antisemitismo.”

No: io seguo storicamente il metodo di giudizio di Machiavelli e Sun Tzu (opportunamente calibrato su me stesso perché non si può evidentemente fare altrimenti).

La Storia prima delle idee ed ideologie a posteriori sono i fatti, i fatti sono le cose concrete.
E non sono certo io a negare che i Turchi avessero problemi col libero pensiero, come non sono io a demonizzarli: io dico ciò che dico di tutte le società urbane dell’epoca: erano complicate. Punto.
La storia non è riducibile a noi Europei vs il Mondo.
Non facciamo i provinciali nazionalisti alla Ungherese del menga per favore.

” La simpatia legittima e ragionevole per il terzo mondo in via di sviluppo e’ diventata odio della propria civilta’ considerata SBAGLIANDO di grosso responsabile ti tutti i guai del mondo.”

Mai pensato.
Tu sì?

” L’incapacita’ di riconoscere nei 14 secoli di storia dell’islam la storia di un colonialismo spessissimo piu’ crudele piu’ schiavista e comunque molto piu’ duraturo impunito e non pentito rispetto al colonialismo europeo e’ colossale, ed acceca ogni visione equilibrata del mondo.”

Ma la politica Turca non è sempre stata di Sharia, nemmeno quella Persiana o simili.
Perché vedi: popolo e religione sono cose distinte.
I Turchi ad esempio avevano come religione nazionale l’Islam, ma se l’accomodavano e sceglievano la corrente che gli permetteva di trangugiare alcolici. E festeggiavano ancora fino a pochi centenni fa ancora il Newruz non scordiamocelo.

Quindi: Islam Islam di che?

Il punto è il fanatismo Islamico che non è diverso dal fanatismo cristiano o del nazionalismo spinto.

“L’enorme regresso legale shariatico attuale delle donne in tutte le societa’ islamiche adesso che l’influenza dell’occidente vi e’ tramontata, sta a dimostrare che qualcosa di buono almeno per meta’ della popolazione il colonialismo in ambito islamico lo aveva combinato. In primis salvo che in Algeria non si tratto’ di colonialismo, ma solo di influenza esterna in paesi mai colonizzati, (Afghanistan, Persia, Turchia Arabia Saudita, Yemen, Egitto) o solo protettorati (Irak Siria Libano, Giordania Marocco Tunisia Sudan) per brevi decenni. Ne fanno fede le decine di foto di donne di codesti paesi mussulmani PRIMA e DOPO con foto di donne INDIVIDUI vestite all’europea nel passato dell’influenza occidentale e con disastrosi fagotti shariatici disumanizzanti oggi.
Ma per Mosconi invasori ed invasi QUANDO NON SONO DI SUA SIMPATIA GLI INVASI, pari sono.”

Epoca diversa, ripeto EPOCA DIVERSA.
Ci si indigna perché entrambe le società erano misogine o una sola?
Facciamo a tratti alterni e deploriamo il criminale in quanto quella persona o tutte le serie di crimini in sé cui quel criminale non s’è distinto?!

“Scommetto che quando sono di sua simpatia ideologica la direzione dell’arrampicata sugli specchi cambia. Bella etica davvero, complimenti!”

No.
Sono di sinistra e trovo una vera porcata tutte la storia dei totalitarismi russi, asiatici etc.
Nessun problema a dirlo. Tenendo sempre conto che in quanto uomo sarei comunque almeno per certi versi un minimo di parte. Nessun problema ad ammetterlo.

RobertoV

Prometeus
Veramente in Europa i Turchi c’erano già da un po’ di tempo, lei evidentemente non considera europei i popoli balcani e l’Ungheria. Quindi quando parla di Europa si riferisce solo a quella occidentale: un po’ difficile sentirsi europei se si fanno già distinzioni. Non mi pare che in Grecia, in Ungheria e in Slovenia l’islam sia diffuso.
Budapest cadde più volte in mano turca, non mi pare che ne abbiano cancellato la storia e cultura cristiana.
Come dice lo storico Cardini, che credo avrebbe tutto l’interesse ad esaltare una vittoria prevalentemente cattolica, i Turchi facevano parte da tre secoli dello scacchiere dinamico Europeo, cioè ci si alleava e ci si combatteva, si conquistavano territori e li si perdevano, le città cadevano e venivano riconquistate. Certo la caduta di Vienna avrebbe avuto un forte impatto psicologico, ma l’imperatore Leopoldo aveva abbandonato la città e si era trasferito a Passau per cercare alleanze, evidentemente aveva anche messo in conto di perderla. Succederà anche dopo, per esempio Napoleone occuperà Vienna e Mosca e poi le dovrà abbandonare.
Di solito si assume che la decadenza dell’impero ottomano inizi dopo l’apogeo del XVI secolo, perché la sua espansione si era arrestata, cioè era già in atto la decadenza quando misero sotto assedio Vienna, non erano in piena e vittoriosa espansione come gli Arabi quando vennero fermati a Poitiers. Va detto che tutti gli imperi non possono espandersi all’infinito, quindi pensare che se avessero conquistato Vienna poi avrebbero travolto l’Europa intera è utopistico. Il fatto che nell’ultimo secolo fossero giunti ad una situazione stazionaria e che avessero subito anche diverse sconfitte ne è la testimonianza.

FSMosconi

Per altro io non ho capito che razza di nemico giurato è uno che invita a casa propria i vari regnanti Occidentali.

O ancora che Sharia dovrebbe essere quella dove il Re, il Diwan ed i vari Ayatollah sono nettamente distinti col popolo quando gli arriva una Fetwa trova subito l’inganno: ripeto ancora il caso eclatante delle kahvehane e dei gusti “alla bizantina” (vedi varie salse di melanzane etc.) quando le varie Sure puntellavano tantissimo sul dolce – o così verrà inteso alla fine del ‘700 c.a -. Per non parlare dell’odio atavico dell’Islam ortodosso per i Dervisci cui lo stesso bon ton ottomano si ispirava, Imperatore compreso.

@RobertoV

“Veramente in Europa i Turchi c’erano già da un po’ di tempo, lei evidentemente non considera europei i popoli balcani e l’Ungheria. Quindi quando parla di Europa si riferisce solo a quella occidentale: un po’ difficile sentirsi europei se si fanno già distinzioni. Non mi pare che in Grecia, in Ungheria e in Slovenia l’islam sia diffuso.
Budapest cadde più volte in mano turca, non mi pare che ne abbiano cancellato la storia e cultura cristiana.”

In effetti è una buona obiezione.
Perché dovremmo considerare meno europeo chi etnicamente è venuto dalle steppe quando noi stessi per arrivare da questa parte di mondo abbiam dovuto fare un giro di peppe che non finisce più?
Si son stanziati: han contribuito alla storia, alla cultura. Tanto basta.
Purché siano democratici s’intende: di dittature già ne abbiamo avute abbastanza.

Su questo punto tengo a precisare che quando scrissi “alla Ungherese” non mi riferivo ad un ipotetico costume ultranazionalista magiaro, bensì all’ultranazioa(lsocia)lismo dell’attuale governo Ungherese.

Kaworu

forse è il motivo per cui ha preso i voti.

ognuno reagisce in base alle sue risorse

addizionato

Bellissima notizia! Ho visto in tv il film del Barbarossa dei leghisti; era dai tempi di ‘Quel gran pezzo dell’Ubalda ‘che non ridevo così.

Priapus

Ma forse pensavano di confezionare un polpettone epico, più che ridicolo.

giuseppe

Comunque, é bene che ne parlate. E’ tutta pubblicità gratuita. Cosi spingerete tanti ad andarlo a vedere.

FSMosconi

Che è come dire che un film più è visto più è giusto-bello-corretto.
Mi chiedo allora tutti i vari film trash pubblicizzati nei siti dedicati (il primo che mi viene in mente è filmbrutti.com) come rientrino nella categoria.

P.S.: e comunque complimenti per la bellissima figura dimostrata con la storia dell’elenco. Degno di un personaggio del Cimitero di Praga!

MarcusPrometheus

La Turchia paese europeo? O paese per secoli invasore in Europa, ma anti europeo?
La Germania Nazista era europea o anti europea? E la Russia stalinista?
Tutta la politica turca era antieuropea, alternativa all’Europa. Tutta la ideologia espansiva religiosa e nazionalista turca aveva come direttiva di espansione l’Europa, Europa centrale dai Balcani, Europa orientale (Polonia e Russie) a nord della Crimea, Russia a nord del Caucaso, Europa meridionale (Malta, Italia adriatica da Puglie ad Istria e Friuli). Pochissimo interesse manifestarono verso la Persia, nessun interesse verso l’Africa nera o verso le zone di origine Centro asiatiche (attuali Turkmenistan Kazakistan ecc.)
Con lo stesso criterio la Persia Achemenide sarebbe forse stata da considerareun potere Europeo perche’ possedeva gia’ la Tracia quando invase la Grecia? O ellenica perche’ possedeva tutte le citta’ greche dell’Anatolia?
E le potenze coloniali europee non sono forse state considerate estranee ad Africa ed Asia, pur possedendone delle parti?
Ma insomma l’Europa e’ solo una irrilevante espressione geografica (anzi sub geografica dato che si tratta di un semplice sub continente dell’Asia proprio come l’India) OPPURE….
L’Europa ha anche una sua individuabile individualita’ politica e psicologica, individuata generalmente nella maggiore autonomia responsabilita’ ed individualismo civico rispetto al dispotismo schiavistico tipico dei sudditi dei satrapi e sovrani asiatici? E se ha un carattere proprio, salvo che per i pregiudiziali razzisti anti bianchi presumo avra’ anche il diritto a difenderlo esattamente come i paesi afro asiatici hanno avuto il diritto di rivendicare la loro indipendenza dalle ex potenze coloniali, risorsa che invece gli autoctoni dei paesi arabizzati non hanno piu’ a causa della profonda snazionalizzazione tramite islamizzazione o castrazione mentale della dhimmitudine, anche se con qualche sussulto di risveglio per i Berberi magrebini.
E la Turchia del rinascimento islamista attuale, delle minacce ricorrenti controla Grecia e della sua solita prepotenza nell’occupare il 40% di Cipro (a protezione di una minoranza che non raggiungeva il 20 % della popolazione dell’isola 3 o 4 decenni fa quando la invase e poi la popolo’ di Anatolici) non mi pare proprio faccia niente per smentire la classificazione in anti Europea piuttosto che Europea.

FSMosconi

“Tutta la politica turca era antieuropea, alternativa all’Europa. Tutta la ideologia espansiva religiosa e nazionalista turca aveva come direttiva di espansione l’Europa, Europa centrale dai Balcani, Europa orientale (Polonia e Russie) a nord della Crimea, Russia a nord del Caucaso, Europa meridionale (Malta, Italia adriatica da Puglie ad Istria e Friuli).”

Salvo frequentissimi contatti commerciali.
Perché si sa: tutti coloro che vogliono invadere un intero continente si mettono in affari con la metà (occidentale in questo caso) di esso.

“Con lo stesso criterio la Persia Achemenide sarebbe forse stata da considerareun potere Europeo perche’ possedeva gia’ la Tracia quando invase la Grecia? O ellenica perche’ possedeva tutte le citta’ greche dell’Anatolia?”

Se all’epoca non c’era nemmeno l’Idea di nazione come si fa di punto in bianco a passare direttamente all’idea di Europa. Me lo spieghi?!

“E le potenze coloniali europee non sono forse state considerate estranee ad Africa ed Asia, pur possedendone delle parti?”

Si son per caso adattati alla cultura di allora, hanno creato e non solo sfruttato ciò che avevano con chi l’avevano?

Guarda che c’è distinzione tra venire in un posto e semplicemente spadroneggiare fregandosene del resto del mondo e stanziarsi?

“Ma insomma l’Europa e’ solo una irrilevante espressione geografica (anzi sub geografica dato che si tratta di un semplice sub continente dell’Asia proprio come l’India) OPPURE….
L’Europa ha anche una sua individuabile individualita’ politica e psicologica, individuata generalmente nella maggiore autonomia responsabilita’ ed individualismo civico rispetto al dispotismo schiavistico tipico dei sudditi dei satrapi e sovrani asiatici?”

Ricordo ancora che si sta parlando di una battaglia ove i protagonisti erano PER LA QUASI TOTALITA’ sovrani, non c’era ancora la democrazia in senso moderno.
A metterla già brutale e cinica: è la rana che dice che il bue è più cornuto del toro.

“E se ha un carattere proprio, salvo che per i pregiudiziali razzisti anti bianchi presumo avra’ anche il diritto a difenderlo esattamente come i paesi afro asiatici hanno avuto il diritto di rivendicare la loro indipendenza dalle ex potenze coloniali, risorsa che invece gli autoctoni dei paesi arabizzati non hanno piu’ a causa della profonda snazionalizzazione tramite islamizzazione o castrazione mentale della dhimmitudine, anche se con qualche sussulto di risveglio per i Berberi magrebini.”

Indipendenza da un popolo arrivato nel 1200 e che subito si adattò alla forma mentis locale dichiarandosi (come non si fosse mai fatto) il Nuovo Impero Romano?

Islamico un popolo che durante le feste, come tutti in questa parte di mondo, si da alle bevande ed al fumo cavillando sulle fatwe dei suoi stessi religiosi? Sarebbe come dichiarare che i cattolici son l’esempio perfetto di cristianesimo ortodosso nella pratica (lasciamo perdere il campo teorico ché lì son bravi tutti)…

Ripeto: facciamo i nazionalisti alla Orban… ed alla Erdogan?

“E la Turchia del rinascimento islamista attuale, delle minacce ricorrenti controla Grecia e della sua solita prepotenza nell’occupare il 40% di Cipro (a protezione di una minoranza che non raggiungeva il 20 % della popolazione dell’isola 3 o 4 decenni fa quando la invase e poi la popolo’ di Anatolici) non mi pare proprio faccia niente per smentire la classificazione in anti Europea piuttosto che Europea.”

Perché i Turchi pacifici che abitano a Cipro son più europei dei Ciprioti che “ricambiano” a questa politica schifosissima immagino.

Non è che si potrebbe mettere un bel aut aut da parte della politica internazionale: molto più facile identificare in modo totale un’intera popolazione (compresi i Ciprioti non-etnicamente-turchi nazionalizzati come Turchi di Cipro) così si risolvono molti più problemi invece che aggravarli.

MarcusPrometheus

Secondo la IHEU cui aderisce anche la UAAR, i primi tredici paesi nemici degli atei sono islamici, e ne fa parte anche la Turchia.

Riporto dal FOGLIO di oggi, 14/12/2012, a pag. 2, alcune frasi dell’articolo di Giulio Meotti dal titolo “I nostri atei scoprono che la teocrazia islamica è peggio del clericalismo”.

Roma. [ Gli atei ] adesso temono di più le teocrazie islamiche. L’International Humanist and Ethical Union, l’associazione che raggruppa centoventi organizzazioni “atee, razionaliste e umaniste” in oltre quaranta paesi, in occasione della Giornata mondiale per i diritti umani ha pubblicato la sua “watch list”, chiamata “Freedom of Thought 2012”, per denunciare i paesi che perseguitano i “senza dio”. In classifica svettano sette paesi islamici, Afghanistan, Iran, Maldive, Mauritania, Pakistan, Arabia Saudita e Sudan, dove gli atei rischiano la morte, mentre in Bangladesh, Egitto, Indonesia, Kuwait, Turchia e Giordania non si possono pubblicare testi ateisti o umanisti, sono vietati tra quelli blasfemi. Il rapporto è stato presentato a Heiner Bielefeldt, rappresentante delle Nazioni Unite per la libertà religiosa. Della Turchia l’internazionale atea denuncia il caso del “Mozart turco”, il pianista di fama mondiale Fazil Say, “colpevole” di aver ironizzato su Twitter sul canto dei muezzin e aver postato poesie di Omar Khayyam. Noto per le interpretazioni di Ciajkovskij, Say non ha mai nascosto di essere ateo in un paese in cui la stragrande maggioranza della popolazione si dichiara sempre di più musulmana e che negli ultimi anni, sotto il governo di Erdogan, ha visto una forte islamizzazione. …….

FSMosconi

Appunto non approvo Erdogan né la sua politica.
Mi sembra ovvio.

Mi chiedo però se ignori volutamente le riforme laiche di Ataturk. Per dire.

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