Un anno con Monti. Ma il regalo lo fa lui alla Chiesa: Imu più leggera

Il tecnico Mario Monti celebra un anno da premier. Un anno caratterizzato da affettuosa vicinanza alle sensibilità cattoliche. E che viene festeggiato con l’ennesimo regalo: di intervenire seriamente sull’Imu non se ne parla. È noto che il governo Monti — che abbiamo definito ‘governo Bagnasco’ e ‘clerical-tecnico’ — sia fortemente caratterizzato dalla presenza di cattolici e che sia frutto anche dell’interessamento della Chiesa cattolica.

Tra un incontro con il papa e spot a favore delle scuole cattoliche, Monti ha sempre assicurato che tra Chiesa e Stato c’è “reciproca collaborazione“. Anche sul fronte ministeriale i segni si sono visti. Emblematica la gestione del ministero dei Beni culturali da parte di Lorenzo Ornaghi, ciellino rettore dell’università Cattolica di Milano. Segno di come la bilancia della spartizione del potere, dei posti e delle relative prebende, si sia solo spostata verso lidi più pii.

I tentennamenti dell’esecutivo

In particolare la questione dell’Imu è la cartina di tornasole dell’azione di un esecutivo solerte nell’imporre tagli e rigore ai cittadini, ma poco propenso a rimettere in discussione i privilegi anche fiscali di cui gode la Chiesa in Italia. Dove vige tuttora una ‘eccezione religiosa’ a prescindere dal colore dei governi. E dove questa politica del laissez-faire clericale costa alle casse pubbliche almeno 6 miliardi di euro l’anno, come messo nero su bianco dall’inchiesta Uaar sui costi della Chiesa.

Lo scorso febbraio proprio Monti annunciò il ripristino dell’ex Ici sugli immobili degli enti ecclesiastici che svolgono attività commerciali. Ma con il passare dei mesi la promessa non è stata mantenuta. Anche per le proteste delle scuole private religiose, che lamentavano la tassazione nonostante percepiscano laute rette, nonché finanziamenti pubblici e di enti locali.

imu-chiesa

Oggi si scopre, come riporta Repubblica, che il governo ha trovato un altro escamotage per favorire gli enti religiosi che svolgono attività lucrative. Aggirando le obiezioni poste dal Consiglio di Stato, che aveva bocciato una bozza del decreto, punta a modificare la definizione di ‘attività non commerciale’ nel Codice Civile. In modo da esentare dal pagamento dell’imposta gli edifici con attività ‘miste’, previa opportuna modifica del loro statuto. Valentina Conte sul quotidiano parla esplicitamente di “colpo di mano” e “norma ‘segreta'”, indicativo della pubblicità che gli autori del “blitz” clericale vogliono dare alla modifica. Ma il rischio che l’Italia venga multata dalla Commissione europea per distorsione della concorrenza — e che debba recuperare gli arretrati dal 2006 — non è del tutto scongiurato.

Non si pagherà l’Imu se nello statuto dell’ente no profit è previsto il divieto di distribuire gli utili, l’obbligo di reinvestirli esclusivamente a fini di solidarietà sociale o l’obbligo di devolvere il patrimonio ad un ente con finalità analoghe, in caso di scioglimento. Ospedali e cliniche non dovranno versarlo se accreditate o convenzionate con lo Stato: quindi si capisce come l’intreccio di interessi nel nome della sussidiarietà venga anch’esso tutelato. Analogamente, le scuole private saranno esentate se la retta è “simbolica”, se svolgono attività “paritaria” e non discriminano gli alunni. Una serie di distinguo che di fatto esentano soprattutto la Chiesa dal pagare l’imposta per attività fonte di ingenti redditi. E che sembrano fatti su misura per il Vaticano, nonché per svariate associazioni.

Il governo clerical-tecnico è tanto solerte nell’abbuonare l’Imu alla Chiesa e non altrettanto alle famiglie che possiedono un immobile, quando la Chiesa è il primo immobiliarista del mercato. Senza dimenticare lo scandalo delle abitazioni episcopali e di tutti i religiosi, non sottoposte all’Imu con il trucco di considerarle pertinenze di luoghi di culto, mentre i normali cittadini pagano per la loro abitazione. Quasi sempre più modesta.

Intevenire sull’Unione Europea

L’Uaar, come ha già fatto tutti questi mesi seguendo le infinite vicissitudini dell’Imu alla Chiesa, continuerà a sensibilizzare l’opinione pubblica sul trattamento di favore riservato alla Chiesa tale da creare una distorsione nella concorrenza. L’associazione ha di nuovo chiesto all’Europa di intervenire, visto che la questione dei privilegi fiscali della Chiesa è stata sollecitata in sede comunitaria da un esposto dei radicali. L’associazione ha segnalato l’insostenibilità di tale situazione alla Commissione Europea e al commissario europeo per la concorrenza Joaquin Almunia.

E invita i cittadini a fare altrettanto. Il rischio è infatti che strane manovre e giochi in sede di commissione e a colpi di emendamenti impediscano una riforma laica, volta ad eliminare uno dei privilegi di cui gode la Chiesa. Con il risultato che, dopo più di un anno di cortina fumogena, tutto cambi in apparenza per non cambiare. Ovviamente, sulle spalle dei contribuenti che quella tassa devono pagarla.

L’associazione

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38 commenti

Felix

Tutto sommato penso che ci sia andata ancora bene.
Pensate se la tassazione veniva fatta, che so, per esempio, tre ave e un gloria a metro quadro.

faber

“Analogamente, le scuole private saranno esentate se la retta è “simbolica”, se svolgono attività “paritaria” e non discriminano gli alunni”
E meno male!!! La non discriminazione degli alunni dovrebbe essere un criterio per tenerle aperte le scuole non per esentarle dalle tasse!!! Ma siamo impazziti del tutto?

Paolo

vero, purtroppo.
ma in questo povero paese l’importante è che non tocchino la serie A, poi per il resto tutto va bene.

Folletto Baldanzoso

Questo esclude a tavolino le scuole cattoliche: rette non simboliche, attività non paritaria, discriminazione degli alunni.

cartman666

La retta e’ simbolica? Fossi titolare di una scuola cattolica, mi metterei d’accordo coi genitori per farmi pagare la retta il 90% in nero, cosi’ i genitori stessi hanno meno problemi con il nuovo redditometro, nel frattempo mi godo l’esenzione Imu certo di farla franca per l’inesistenza dei controlli.

Fabio

Già lo fanno! Per questo appena avrò una prova tangibile farò una denuncia ad un asilo della zona.

faber

“Ospedali e cliniche non dovranno versarlo se accreditate o convenzionate con lo Stato”
Certo! Regaliamo ancora soldi ai signori della sanità convenzionata tanto ci sono gli altri cittadini che pagano! Questa della commistione pubblico-privato e della deroga dei servizi non l’ho mai capita. Ogni servizio (sanitario, scolastico, carcerario ecc.) ha dei costi determinati da: spese di gestione, stipendio del personale e margine di profitto. Ora, le spese di gestione dovrebbero in base a logica spicciola essere uguali tra pubblico e privato (una siringa o un banco costano la stessa cosa allo Stato o al privato). Lo stipendio del personale DOVREBBE essere determinato da accordi sindacali e pertanto non dovrebbe essere differente tra pubblico e privato. Sappiamo che non è così dal momento che il lavoratore nel privato è il più delle volte precario e sottopagato (quando non in nero). Il margine di profitto dovrebbe, ovviamente, essere a completo vantaggio dello Stato dal momento che il privato deve guadagnarci, il pubblico semplicemente non deve perderci. Qualcuno mi sa spiegare dove sta l’inghippo? Perché continuare a sovvenzionare scuole paritarie, cliniche convenzionate e così via. Io una mezza idea ce l’avrei…

whichgood

Sembra una norma berlusconiana: si cambia il nome e si ripresenta la stessa porcheria mille volte, fino all’approvazione.
In Italia è cambiato il governo: da bananismo politico a bananismo tecnico. Mai più pizza e mandolino, siamo passati al sacro regno delle banane.

whichgood

E oggi leggo sui giornali: Monti pensa a patrimoniale. Servirà a coprire la futura multa dell’Unione Europea per aiuto di Stato al Vaticano ? (si parla di 3 miliardi di multa)

faber

Che poi la cosa è ancora più grave da un punto di vista di etica pubblica: aiuti di Stato, a rappresentanti di un altro Stato, nei propri confini. Cosa succederebbe se domani si scoprisse che il governo ha causato danni economici alle casse dello Stato e delle imprese italiane per favorire gli affari francesi in Italia? O tedeschi? O cinesi?

Stefano Grassino

Anche se fossero venti miliardi la risposta del popolo italiano non ci sarebbe. Siamo vigliacchi, opportunisti e stupidi: tanto la multa la paga lo stato, mica la pago io……

whichgood

@ Grassino

quella non è stupidità ma ignoranza, della peggiore che c’è: ignoranza volontaria.

Folletto Baldanzoso

Ignoranza volontaria per un èlite di persone capaci di pensiero critico.
Per la massa si chiama lobotomia.

Stefano Grassino

Siamo vigliacchi, opportunisti, stupidi, ignoranti e lobotomizzati. Per le quantità della ricetta, ognuno è libero di mettere la dose secondo il proprio parere.
Quello che più mi rattrista è che se una persona che non si riconosce in queste “qualità” cerca di combattere per un paese migliore, si accorge che, non solo è fatica sprecata ma spesso, per autodifesa, deve comportarsi come quelli sopra descritti.
Questo non toglie che chi ha l’insano vizio della laicità e della razionalità, si debba arrendere, ci mancherebbe. 🙂

Folletto Baldanzoso

@ Stefano: l’azione nostra è intercettare quella èlite di libero pensiero e farla lavorare con noi. La massa in questo momento storico davvero non mi interessa.

faidate

Ancora una volta si dimostra che il comune senso del pudore, per i cattolici, riguarda solo le pudende, perfino quando ci mettono la faccia.

ANCIA LIBERA

ceme volevasi dimostrare dalla padelal berlusconi alla brace monti – e vai col tango !!!!!!!!!!!

Agnos XVI

Politici e ministri si sono “infervorati” a parole per trovare i soldi per gli esodati, per i malati di sla; stanno chiudendo ospedali e stanno affossando la sanità pubblica per mancanza di soldi, ma per il Vaticano si trovano sempre TUTTI i denari necessari, anche quelli per le multe della UE per il pregresso.
Hanno una faccia di …
Hanno detto piangendo che tagliavano le pensioni perchè lo chiedeva l’Europa, che affamavano gli esodati perchè l’Europa non permetteva altro, ma quando l’Europa chiede di far pagare le tasse del Vaticano ridono e trovano il modo di non farlo ed anzi caricano la multa dovuta dal Vaticano per gli anni pregressi sui cittadini.
Hanno una faccia di …
Ricordate che ci sono i documenti di una cena segreta fra il Papa e un politico, in cui il Pontefice ha chiesto al politico che fossero conservati i privilegi di cui gode il Vaticano in Italia? Evidentemente i risultati della cena segreta sono stati ottimi, anche se sembra alto tradimento.
Hanno una faccia di …
Nonostante che la chiesa sia un luogo di protezione per i preti pedofili, che abbiamo un papa accusato di favoreggiamento della pedofilia che si è sottratto al processo e che abbiamo preti che si fanno pagare i sacramenti, ma sono milionari ed EVASORI, i nostri politici e governanti continuano a difendere i privilegi di cui già godono e inventarsene di nuovi.
Hanno una faccia di …
Abbiamo preti come il cardinale Bagnasco, che prende dallo stato italiano una pensione di oltre 4.300 euro al mese per essere stato nominato – dal Papa – ordinario militare, mantenendo la carica per circa 3 anni. Raccontiamolo a tutti i pensionati e a tutti gli esodati che conosciamo, ma intanto i nostri politici e governanti continuano a cercare nuovi privilegi da offrire al Vaticano.
Hanno una faccia di …
Appena si indaga un po’, si scopre che i nostri politici e governanti ed anche i maggiori funzionari dello Stato abitano in affitto (a costi non di mercato) in case del vaticano e/o le comprano a prezzi “di favore” ( la sola Polverini recentemente ne ha comprate 2).
Hanno una faccia di …
E non sapremo mai ( sono sicuro, dopo un paio di giorni di polemiche nessuno ne parlerà più) come voteranno su questo provvedimento partiti e singoli parlamentari, a meno che non lo faccia L’UAAR (che mi sembra non l’abbia mai fatto, fino ad ora).
Stasera ci sarà il confronto TV fra i candidati alle primarie della coalizione di centro-sinistra: qualcuno pensa che si parlerà di laicità e/o di privilegi del Vaticano?

Francesco

Papa: Lo sa che comunquen io non essere completamenten soddisfatten.
Monti: Sua Santità mi dispicace, ma ripristinare il “braccio secolare” non posso proprio farlo.
Papa: Peccaten, essere un mio grande sognen.

tommaso

Libera chiesa in libero Stato significa che la libera chiesa decide se e quali tasse pagare e il libero Stato docilmente si allinea ringraziano per la preziosa “sussidiarietà” !!

Deo gratias

Florasol

altro che imu più leggera, ci vorrebbero bastonate più pesanti!! 🙁

whichgood

è l’esempio cristiano: un idiota che si fa crocifiggere per caricare con la colpa degli altri, rendendo l’umanità più stupida e irresponsabile.

stefano

un anno con il bieco ragioniere ,i risultati? disoccupazione al 12×100, recessione, disoccupati che non di rado si ammazzano per la disperazione, aumento della pressione fiscale a chi già non riesce ad arrivare alla fine del mese, aberranti tagli alla sanità e scuola pubblica, regali ai politici e alla chiesa.
welcome in vaticaly, of course.

spapicchio

Che brillante e leggiadra idea, originalissima ed ottima pensata: non far pagare l’IMU alla CCAR per farsi amici i clericali, una strenna in preparazione al santo Natale, che è anche il periodo dei regali.

Paul Manoni

In cambio non c’è in gioco solo la poltrona della Presidenza del Consiglio del prossimo governo, ma si vocifera, anche quella del Quirinale, dopo Napolitano.

spapicchio

Maurizio Turco, deputato radicale che nel 2006 ha portato alla Commissione Ue il caso Ici-Chiesa, afferma che nelle casse dello Stato manca un mare di denaro: ”Almeno 500 milioni all’anno”. (fonte: la Repubblica)

spapicchio

La strenna o strenna natalizia è un regalo che è d’uso fare o ricevere nel periodo natalizio.

Tale usanza discende dalla tradizione dell’antica Roma che prevedeva lo scambio di doni augurali, durante i Saturnalia, ciclo di festività che si svolgevano dal 17 al 23 dicembre, in onore del dio Saturno e precedevano il giorno del Natalis Solis Invicti. Il termine deriva dal latino strēna, vocabolo di probabile origine sabina, con il significato di “regalo di buon augurio”.

http://it.wikipedia.org/wiki/Strenna

Florasol

“Latini e Sabini, e secondo alcuni pure gli Etruschi, adoravano una Dea che aveva un bosco sacro a lei dedicato, e la Dea si chiamava Strenua, con varianti locali in Strinia e Strenna.
Secondo Elpidiano il nome Strenua era sabino e significava salute. Per alcuni studiosi il nome significava invece forte, colei che ha forza, infatti in greco strenòs significa forza, e nel nostro linguaggio è rimasto il vocabolo “strenuamente” come ciò che è condotto con forza e volontà”
le strenne erano donate durante la festa di Strenua.

whichgood

C’è una cosa che accomuna quei due della foto:

tolgono ai poveri e gli onesti per dare ai ricchi e speculatori.

Paul Manoni

Non sono affatto sorpreso…Alla faccia della “moderna questione romana”!! 😯

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