A Ostuni l’Udc crocifigge la laicità. Che ne pensano i suoi potenziali alleati?

Due consiglieri comunali di Ostuni (Br), Fabrizio Putignano e Angela Matarrese, sono stati espulsi dal loro partito, l’Udc. Il motivo? Hanno votato, scrive Brindisi Oggi, “per togliere il crocefisso dall’aula consigliare”.

Secondo il segretario provinciale del partito, Ciro Argese, la loro scelta ha suscitato “incredulità e sgomento”. In effetti, scoprire che in un partito clericale vi sono anche dei laici desta quantomeno sorpresa. L’anomalia, come prevedibile, è stata immediatamente sanata. E tutto sommato è giusto così: ogni partito è libero di caratterizzarsi come preferisce.

E come si caratterizza l’Udc è ben chiaro anche in Europa: quando Rocco Buttiglione fu proposto dal governo italiano per l’incarico di commissario europeo, alla prima dichiarazione da fondamentalista religioso (in pratica appena aprì bocca) fu impallinato senza pietà. In Europa, essere cattolici è di certo accettabile. Non lo è essere clericali estremisti.

Certo, l’Udc ha mostrato per l’ennesima volta qual è la sua scala di priorità: i pregiudicati in lista van bene, i laici tra gli iscritti no. Si sa, nel mondo cattolico il valore dell’onestà, in politica, viene ben dopo i valori negoziabili e il simbolo della ditta.

Il vero problema, però, è che con questa bella gente c’è chi, laico o sedicente tale, un’alleanza la vuol proprio fare. La vittoria di Rosario Crocetta in Sicilia, a capo di un’alleanza Pd-Udc, per qualcuno ha già indicato una strada da ripercorrere. Dimenticando però che ha raccolto soltanto il consenso del 14% degli aventi diritto al voto. Ma Casini già rilancia: se Sel accetterà di correre nel listone Pd, l’alleanza la si potrà fare anche con lui. Pd e Sel hanno qualcosa da dire?

La vicenda si presta dunque a ricordare ai leader del centrosinistra che l’ultimo governo Prodi cadde in seguito a una votazione del Senato in cui a negare la fiducia furono ben sette senatori eletti nelle loro fila: di essi, uno solo apparteneva alla sinistra radicale, mentre gli altri sei erano tutti centristi e clericali. Un nome per tutti: Clemente Mastella. L’aver accantonato i Dico per rabbonire le gerarchie ecclesiastiche e i portaborse di cui dispongono in parlamento non bastò al professore.

Tra i politici che si dichiarano laici storia e memoria fanno notoriamente difetto. Sta anche agli elettori laici, e ad associazioni come la nostra, ricordarglielo frequentemente. E di far capire che di alleati quali Paola Binetti non è proprio il caso di parlare.

La redazione

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87 commenti

marjo

Udc, più che un partito è una religione al servizio della chiesa cattolica. E questa non è libertà o laicismo. Noi, non credenti, democraticamente, lasciamo campo alle religioni ma, loro non ci danno posto.

Federico Tonizzo

Vero.
Non dovremmo nemmeno noi lasciar campo alle religioni:
dovremmo fare una propaganda antireligiosa infuocata,
un bombardamento mediatico a tappeto!!!

Stefano Grassino

Federico, non ne abbiamo la forza e pi non credo serva. Sediamoci sulla riva del fiume ed aspettiamo che Casini passi…….
Le nostre forze servono per rilanciare la presenza dei laici e degli atei nella società civile, con proposte concrete e culturalmente valide. Null’altro.

Federico Tonizzo

@ Stefano
Quando c’è un incendio (e i governi di Berlusconi e di Monti – e non solo i loro – sono degli incendi terribili), è inutile gettare acqua sul fumo: l’acqua si deve gettare sulla base delle fiamme, altrimenti è tutto sforzo inutile.
Insomma, occorre prendere di petto il problema, a costo, per esempio, di “predicare” per la strada (i Testimoni di Geova lo fanno).
Dici: “Sediamoci sulla riva del fiume ed aspettiamo che Casini passi…….”; questo mi fa venire in mente una vignetta di Altan, in cui un uomo anziano era rappresentato seduto sulla riva del fiume e diceva tra sè e sè, malinconico e stanco: “Fino ad ora ho visto passare solo amici!…”

Murdega

IL crocifisso così come comunemente conosciuto è un falso storico, studi recenti lo hanno dimostrato.
Hanno impiantato tale simbolo su tutte le montagne ,in ogni angolo di strada nel parrossismo
di una presupponenza di potenza assoluta.
Scontata la falsa funzione anti-demonio a cui noti personaggi ci hanno abituato,
la falsità del manufatto inficia la validità di scacciare il cosidetto “maligno “.
Alla luce di quanto sopra l’esposizione del crocifisso significa solo
marcare il territorio a salvaguardia di benefici per varie organizzazioni.

giuseppe

Se uno non condivide le scelte ideali di un partito é meglio che se ne vada. Non mi pare cosi difficile da capire.

Senjin

Infatti quindi perché i cattopitechi non si levano dai piedi dal PD? Sono fascisti, xenofobi ed elitarisi dovrebbero emigrare nel PLD e nell’UDC.

Roberto Grendene

ma hai letto l’articolo?

si dice chiaramente: “ogni partito è libero di caratterizzarsi come preferisce”

il tema è un altro, ed è altrettanto chiaro: “che ne pensano i suoi alleati?”

non mi pare così difficile da capire

manimal

ot per giuseppe

scusa, ma mi ero dimenticato di rispondere:
certo che non ho modo di spiegarti come si applica l’effetto doppler nel settore ove lavori.
non lo ritengo un atto di fede paragonabile al tuo credere in un creatore, poichè io potrei farmi un istruzione tale da poter comprendere tale processo, oppure fartelo spiegare da chi ne sa più di me.

tu, sul come quando e perchè dio sarebbe il creatore di tutto, in che modo potresti mai ovviare al crederci semplicemente per fede?

giuseppe

Murdega scrive:

2 novembre 2012 alle 14:41
IL crocifisso così come comunemente conosciuto è un falso storico, studi recenti lo hanno dimostrato.

Ah ! Ah ! Ah !

Florasol

una persona, quando viene pescata a mentire, di solito si vergogna, non si smascella dalle risate….

Gianluca

@ giuseppe

Io penso che Murdega (se mi sbaglio, mi corregga) intendesse che è un falso storico il crocifisso così com’è presentato nella sua forma. Se non erro invece 2000 anni fa le crocifissioni avvenivano ponendo i condannati su un palo a forma di Y, tipo una fionda, inchiodandogli i polsi alle braccia della Y e i piedi al tronco e facendoli sedere sulla biforcazione. Se ci pensi, è l’unico modo per crocifiggere un uomo. Nella croce classica a forma di + , nessuno avrebbe retto il peso del proprio corpo inchiodato per mani e piedi.

Murdega

Io penso che Murdega (se mi sbaglio, mi corregga) intendesse che è un falso storico il crocifisso così com’è presentato nella sua forma.

Esattamente, consiglio a giuseppe un’attenta lettura
dell’opera di LUIGI CASCIOLI -LA FAVOLA DI CRISTO.

serlver

Non mi è tornato infatti come potesse un corpo reggersi attaccato a bracci di una croce con l’ausilio di soli chiodi piantati nei palmi.

faber

@serlver
Povero sciocco! Sempre a cercare delle spiegazioni razionali! E’ evidente che fosse un palese disegno divino quello di far si che il corpo si reggesse! Un miracolo come un altro! 😉

lulu

I Romani usavano una croce a forma di T. Il pezzo verticale era di solito gia’ conficcato nel terreno e i condannati portavano a spalla solo il pezzo di legno orizzontale., quindi niente croce come la dipingono i cristiani!!!

Federico Tonizzo

Forse ci potrebbero essere state diverse varianti nelle varie epoche e nelle varie zone?
Probabilmente sono state (almeno inizialmente?) provate tutte le forme dei legni (a T, a Y, a X, ad H, a I, ecc. ecc…), nonchè tutte le “posizioni” e “orientazioni” (verticale, capovolto, ricurvo in avanti o indietro, a zig-zag, a X, a “elica” (cioè tipo svastica), o l’impalamento, ecc. ecc.) per il condannato, e tutte le inchiodature e tutte le legature con corde che sono venute in mente a chi eseguiva…
E alla fine potrebbe essere stata scelta come più o meno definitiva o la modalità di più rapida realizzazione (es.: per crocefissioni di molte persone contemporaneamente) o la più “torturante” per il condannato ma più “divertente” (!) per il sadico spettatore…

Giu$eppe

Non mi stupisce per niente questo comportamento dell’UDC. Piuttosto rimasi deluso quando Vendola, qualche tempo fa, dichiarò la sua profonda fede cattolica in un’intervista e la sua vicinanza all’istituzione della chiesa.

Probabilmente solo in Italia il Presidente di un partito che dovrebbe essere laico (se non addirittura anticlericale viste le sue radici storiche) può fare certe dichiarazioni puntando ad accaparrarsi anche lui il voto dei catto-moderati.

Se a questo si aggiunge il fatto che Vendola pur essendo dichiaratamente omosessuale, quindi come tale discriminato dalla CCAR, fa certe dichiarazioni, ai miei occhi la sua credibilità è pari a zero.

faidate

Gli elettori che hanno votato per i due consiglieri comunali UDC, poi espulsi, presumibilmente lo hanno fatto in considerazione del curriculum dei candidati e non solo perché baciapile. Se, espulsi dal partito, restano quali consiglieri, OK. Quanto a Vendola, temo perderà più voti laici proclamandosi credente di quanti ne possa prendere dichiarandosi devoto. Quanto all’omosessualità, non tutti devono essere pedofili per non essere disapprovati dalla CCAR.

Augusto

L’UdC non espulse a suo tempo Totò Cuffaro, condannato in via definitva per concorso esterno in associazione mafiosa – trascuro qui di ricordare quali siano i comportamenti abituali delle associazioni mafiose – ma non tollera chi riconosce la laicità quale valore supremo costituzionale. Ecco perchè in Sicilia Crocetta ha perso 250.000 voti.

Francesco non da Assisi

Bersani e Vendola: Parigi val bene una messa!

Cassandra testarda

Sottoscrivo….
Ma almeno Enrico IV aveva un buon motivo per fare quella scelta e, se ben ricordo dalle mie lontane letture, ebbe anche un ruolo pacificatore e di favore per la libertà religiosa (tanto che finì ammazzato da un fanatico cattolico…). I nostri “eroi ” invece sono solo dei gran pasticcioni pieni di contraddizioni e svendono il valore della laicità per un piatto di lenticchie, nell’illusione di conquistare i voti dei “cattolici” , che, se sono integralisti non glielo daranno comunque mai, se sono aperti alla laicità glielo darebbero più volentieri se , appunto, si mostrassero laici.

Stefano Grassino

Cassandra, io sono più arrabbiato con i nostri connazionali che con i politici. Chi volete libero: Gesù o Barabba? Cosa volete: la laicità od un piatto di lenticchie? Noi sappiamo già la risposta anche alla seconda domanda, vero Cassandra?

Francesco non da Assisi

I nostri politici sono l’espressione più fedele dei nostri connazionali.
In Italia un político che dice quello che pensa e fa quello che dice, non ruba e non si approfitta della propria carica è … uno straniero, anzi un marziano.
La cultura cattolica, non necessariamente religiosa, è penetrata in profondità.

Agnos XVI

In fondo, a ben vedere, hanno sbagliato Fabrizio Putignano e Angela Matarrese; hanno aderito all’unico partito italiano dichiaratamente confessionalista.
Se loro confessionalisti non sono, perchè vi hanno aderito?
Il fatto che l’UDC sia l’unico partito italiano dichiaratamente confessionalista non significa, ovviamente, che i confessionalisti siano solo in quel partito.
Anzi, ogni partito ha la sua schiera, più o meno grande, di confessionalisti infiltrati o convertiti per i vantaggi che ne derivano, lo vediamo tutti i giorni.
Solo del M5S non so se e quanto è stato infiltrato.

Paul Manoni

Non c’è la benchè minima traccia di discussioni su “tematiche laiche” all’interno del M5S…Ne pro, ne contro. Si tratta di una grossa lacuna, o è una scelta ben precisa per non irretire la curia, o infastidire lo “zoccolo duro” pari al 8% circa degli elettori italiani di fede cattolica?…Questo è il dilemma!
In attesa di ulteriori chiarificazioni, personalmente evito accuratamente di farmi prendere per il naso da codesti sconosciuti, pecorelle del neo “pifferaio magico” di turno in Italia, che ha messo in piedi un “movimento” gicoforza soggetto a ben altro tipo di “infiltrazioni”.
Il non voler affrontare “certe” tematiche, li parifica a tanti partiti italiani, piuttosto carenti in quelle stesse tematiche…Gli esempi sono sotto gli occhi di tutti.

Agnos XVI

“In attesa di ulteriori chiarificazioni, personalmente evito….”
Sicuramente è una scelta ragionevole.
Sto però pensando una cosa semplice: voglio far sapere alle prossime elezioni che non accetto più come hanno gestito il loro potere i partiti tutti o singoli politici.
Esempi: i casi Fiorito, Formigoni, Polverini, Corallo,… sono addebitabili al centro destra, ma gli altri partiti sapevano benissimo come erano gestiti i fondi e li utilizzavano allo stesso modo); inoltre ho letto proprio qui il caso di quel tizio che ha chiesto al Vaticano il permesso di diventare ministro della repubblica italiana o il caso di quel politico che, durante una cena segreta, si accorda con il Papa perchè siano mantenuti i privilegi di cui il Vaticano gode in Italia – e poco dopo, fatto strano, il Consiglio di Stato sentenzia che il governo ha esagerato a voler far pagare l’IMU al Vaticano, mentre lo stesso governo taglia i fondi alla scuola pubblica e destina oltre 200 milioni di euro a quella cattolica-.
Bene, se voglio dare questo segnale, il più forte possibile, come faccio?
Voto uno dei partiti di cui sopra? Mi sembra controproducente.
Voto scheda bianca o mi astengo o la annullo con qualche parolaccia? Dopo due giorni di inutili parole in televisione, resta tutto come prima, anzi probabilmente peggio perchè i partiti vedono che l’hanno scampata.
Allora come faccio a dare quel segnale, il più forte possibile?
Hai qualche idea o ti turi semplicemente il naso? E nel caso specifico della laicità, hai presente a chi dai il voto se scegli il PD O I SUOI ALLEATI?

Paul Manoni

@Agnos XVI
Sia per i casi Fiorito/Polverini, che per i casi Formigoni/Belsito, un partito che ha sempre denunciato queste storture e questi casi di malaffare partitocratico, c’è. Ovvio che se in una giunta regionale hai 1/2 rappresentanti, vieni sistematicamente oscurato o fatto zittire.

Lo stesso partito ha contribuito ha combattere le infiltrazioni clericali nella politica, ed è proprio quel partito che ha da sempre, portato avanti la battagli sull’esenzione IMU alla CCAR.

A votare bisogna sempre andarci. Sempre. Non andando a votare fai un grosso favore a chi il voto se lo vende, o se lo compra, perchè questi di sicuro a votare ci andranno eccome. A buon intenditor, poche parole, ed ogni riferimento alle recenti elezioni siciliane, non è affatto casuale.

Personalmente alle elezioni, il naso me lo sono turato da sempre, come se lo turano moltissimi altri cittadini italiani stanchi. Però tra diversi “mali”, scegliere quello minore, che quasi sicuramente poi, non andrà mai a governare il paese, ma si limiterà ad esercitare le dovute pressioni nelle sedi parlamentari, è una soluzione per me più che accettabile. 😉

stefano

cosa volete che ne dicano? il pd non è meno clericale dell’udc come qualsiasi altro partito italiano, lo volete capire che ci hanno venduto un’ilusione? nemmeno il pci era veramente non dico ateo ma nemmeno laico a parte alcuni aderenti, basti vedere dilemma o weltroni! tutti clericali, la laicità in italia non esiste.

Marcateo

Sti cattolici mi ricordano un po’ la Juve.
Una federazione compiacente in Italia, mazzate in Europa!

Francesco

Segretario: Come faccio a convincerlo a togliere sto coso, che ogni volta che lo vede qualcuno, è molto imbarazzante. Sua santità! Dobbiamo fare un pò d’ordine nel suo studio c’è troppa roba, che ne pensa se togliessimo il crocifisso?
Papa: Togliere il crocifissen dallo studien del Papa? Togliere il crocifissen dal mio studien? Ma sei follen? Qualunquen cosa ma il crocifissen NO!
Segretario: Ha ragione Sua Santità meglio se togliamo il busto di Hitler, lo porto subito via.
Papa: Ho il sospetten che mi abbia fregaten.

MassimoP

La storia ci insegna (ci DOVREBBE insegnare) che la spallata al governo Prodi fu un combinato disposto su due piani di istanze “non negoziabili” per l’ala estrema dei clericali made in PD:
in chiaro, c’era l’approvazione (da scongiurare come la peste bubbonica) dei DICO
(un pateracchio all’acqua di rose appena paragonabile alle leggi anti-omfobia già approvate
e vigenti nei paesi più omofobi dell’Est europa); sotto banco – ma nemmeno troppo – il rifiuto
di uniformarsi a una direttiva UE concepita come contrappeso alla legge ridefinita
“anti-romeni”.

Com’è noto, quella direttiva annoverava fra le categorie più esposte (soggette ad essere discriminate dietro il paravento della “sicurezza nazionale”) i diversamente parlanti,
i diversamente colorati, i diversamente credenti e – udite! udite! – i diversamente orientati sessualmente. Con un cavillo basato su un numero citato male di quella disposizione europea, Binetti & company ebbero modo di far abortire (loro antiabortisti) l’accoglimento della direttiva da parte del governo italiano “progressista” (ah! ah!).

Non tirare le pietre a neri, non cattolici e gente di madre lingua diversa dall’italiano era, obtorto collo, ancora sopportabile… ma risparmiare la lapidazione agli omosessuali non pareva
un rospo da potersi digerire.

Lo Spirito Santo apparve al momento della votazione… e il governo Prodi sparì con Esso, regalandoci qualche altra annata di discredito internazionale in Suo nome, nella Persona
del Sacro Escortiere.

In uno scenario del genere, accorgersi che continuano a fioccare soggetti dal doppio coming-out (“sono cattolico E sono omosessuale” – va bene anche in ordine inverso) spiega più di mille disquisizioni sul connubio Bersani-CL o Renzi-Binetti-Betori.
Ogni riferimento a Vendola e Crocetta – come altrove ricordavo – è puramente voluta.

Ergo: non c’è bisogno di scomodare l’UDC per disperare. Basta e avanza il PD – che, non a caso, flirta a scena aperta con i teo-teo-teo-con, i quali, a loro volta, sanno di poter digerire Vendola perché Vendola si è già fatto digerire (vedi San Raffaele in Puglia), ora con l’avallo supplementare di Crocetta.

Paul Manoni

Premesso che personalmente mi fido dei politici italiani, come di uno squalo messo a dieta da mesi, ritengo necessario e doveroso da parte di tutti coloro che si ritengono laici, cimentarsi nella difficile impresa di reperire dei candidati “apertamente” laici.

Visto la palese difficoltà che si riscontra nel raggiungimento di questo obbiettivo, bisognerà giocoforza evitare di essere “choosy” sull’entità del partito di appartenenza di questi candidati. Insomma, è ovvio che difficilmente si troveranno candidati apertamente laici in partiti come PDL, UDC e similari. Appena più semplice sarà trovarli tra i partiti considerati di “sinistra” (qualsiasi cosa questa parola possa significare in Italia!).

Eppure le eccezioni ci sono. Non è impossibile trovare dei personaggi politici, anche credenti, che non nascondono affatto la loro laicità, e lavorano in modo sistematico e soddisfacente per questo. Penso ad Ignazio Marino o a Paola Concia del PD. Penso a quei pochi politici attivi dei Radicali, ed a qualcuno (sperando che ci sia davvero), in SEL, come il Sindaco di Milano o in parte, quello di Napoli dell’IDV. I nomi ed i riferimenti che ho fatto, lo so, non sono il massimo e non rispondono e non risponderanno mai alle aspettative ed alle istanze di noi laici, ma alternative non ne vedo proprio.

Occorre quindi procedere a piccoli passi, ed esprimere le nostre preferenze per gli unici candidati di cui si conosce l’impegno laico, a prescindere dal loro partito di appartenenza.
Se non si conferisce la giusta fora ed il dovuto peso ad un candidato laico, è impossibile che i partiti modifichino radicalmente la loro impronta confessionalista, lasciata da quei candidati che la CCAR ha posizionato accuratamente all’interno di tutti i partiti.

Agnos XVI

Secondo le ultime notizie, NON CI SARANNO LE PREFERENZE nella legge elettorale.
Come la mettiamo?

Paul Manoni

Scegli il partito più aderente alla laicità dello Stato, ed alla tutela dei diritti civili in circolazione…Che poi, relativamente al post precedente, è anche quello che non ha avuto casi “Fiorito”, “Penati”, “Belsito”, ecc, ecc.
Anche se i suoi esponenti vengono sistematicamenti censurati dal burqua mediatico e partitocratico italiano, se guardi bene, lo trovi. 😉

Agnos XVI

@ Paul Manoni
Credo di aver capito a quale partito ti riferisci.
Avrei però due obiezioni:
1) con lo sbarramento previsto questo partito NON potrà avere rappresentanti e non mi sembra probabile che possa rinnovare l’accordo ora in vigore.
2) Non mi sento di fidarmi di questo partito – pur dandogli atto che alcune delle principali battaglie su laicità e diritti civili sono partite da loro – ; il motivo è l’elenco, sicuramente non esaustivo, di suoi rappresentanti passati con altri partiti: Rutelli, Giachetti, Pecoraro Scanio, Roccella, Corleone, Stracquadanio, Bresso, Elio Vito, Calderisi, Meluzzi, Della Vedova, Pera, Capezzone, Quagliarello, Taradash…
Come vedi, la maggior parte non ha solo cambiato partito, ma proprio idee e battaglie.
Puoi avere ragione, ma non mi hai convinto.

Paul Manoni

@Agnos XVI
1)
Lungi da me il voler “convincere” qualcuno. La mia è solo un’analisi della situazione, dei politici e dei partiti attualmente “papabili”. Ognuno si faccia i suoi conti, tragga le sue conseguenze, e voti ciò che più ritiene opportuno.

2)
Se tutti si soffermano al “terrore dello sbarramento”, nessuno voterà mai quell’unico, qualsivoglia esso sia, che potrebbe quantomeno far cambiare le cose. Non votarlo per paura di “bruciare il proprio voto”, non è una tesi sostenibile da chi vuole votare una scheda bianca, con parolacce, o non andare a votare affatto.

3)
Hai ragione sulla lista di soggetti che hai fatto. Di solito questo partito viene sfruttato da politici alle prime armi, per ottenere visibilità e svendersi al migliore offerente in un secondo momento. Lo scarso numero di tesserati, permette una facile scalata dei vertici, ma non una facile elezione o rielezione. Per questi motivi accadono i “camaleontismi” o i “banderuolismi”. Calcola però che non accadono solo in quel partito, ma in tantissimi (praticamente tutti!) gli altri. Gli esempi nemmeno te li faccio, per una questione di pietà nei loro confornti. Comunque se vale per i politici militanti ed eletti in quel partito, vale per tutti i politici militanti ed eletti in tutti i partiti. Non essendoci obblighi di nessuna natura, da parte di un politico eletto in un partito, di transitare in un’altro in un secondo momento, direi che l’argomentazione della scarsa fiducia, debba valere per tutti, non solo per i politici di quel partito.

4, e chiudo)
Ribadisco che tutto ciò è il mio punto di vista. Non deve essere preso come esempio, ne come consiglio da parte di nessuno. E’ solo un’analisi della situazione attuale, che mi viene confermata anche da ciò che dicono OGGI, i “rottamatori” mainstreaming alla Renzi, o i “pifferai magici” alla Grillo, e che dicono da almeno 30 anni i RADICALI, sulla partitocrazia, la casta, le regole non rispettate dai politici, ecc, ecc. Insomma, ciò che viene detto e trasmesso oggi nei salotti televisivi da parte di questi “capi-popolo” mascherati da “nuovo”, è roba che a ben vedere, è vecchia quanto Pannella e quanto la Bonino. Con buona pace del popolo inebetito dai Vespa, Santoro, Floris, ecc, ecc.

Buon proseguimento di giornata. 😉

MassimoP

“in parte, quello di Napoli dell’IDV”.

Su questo fronte, in tutta onestà, bisognerebbe forse dire “MOLTO in parte”.
Per qualunque scopo, con qualsiasi distinguo o correttivo, è pur sempre quello che bacia la teca col sangue di San Gennaro il 18 settembre.
A onor del vero (il resto qui conta meno: si analizzava questo aspetto).

Paul Manoni

@MassimoP
I miei erano solo esempi. E’ vero che DeMagistris bacia la teca di S.Gennaro, ma pare che non si faccia troppi problemi sulle Unioni Civili, sulla regolamentazione della prostituzione e magari sulle dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario (Testamento Biologico).
Se riuscisse a lavorare su questi tre argomenti laici, oltre che ragionevoli, per me potrebbe pure baciarselo in bocca S.Gennaro. 😉

Paul Manoni

@MassimoP
…Tant’è che ho per l’appunto scritto “IN PARTE, quello di Napoli” 😉

serlino

Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.

gmd85

Suppongo quindi che se un musulmano chiedesse di esporre la mezzaluna o un ebreo chiedesse di esporre la stella di David in luoghi dove già è presente il crocifisso non ci sarebbero problemi, vero?
Per coerenza, anche un satanista può professare la propria fede e andare in giro col crocifisso capovolto o chiderne l’esposizione, no? Prima che tu risponda dicendo: “no, quello è contro il buon costume” ti chiedo di spiegare i criteri che classificano il buon costume. E se vuoi rispondere, fallo con il tasto giusto.

serlino

@gmd85,
a me piacerebbe il principio in se che ognuno ha DIRITTO di professare LIBERAMENTE la propria fede religiosa, di esercitarne in privato o in pubblico il culto….
Ovviamente, gli atei per primi….
Non vedo che c’è di male.

gmd85

E per te mettere al muro il simbolo religioso che ti appartiente, senza curarti della religione o non religione degli altri, è esempio di libertà o d’imposizione? O la libertà di professione si riduce a quello?
Proprio perchè ognuno dovrebbe essere libero di professare la propria religione non dovrebbero esistere simboli religiosi esclusivi nei luoghi pubblici. Oppure, dovrebbero esistere tutti i simboli che la gente richiede. Sarei curioso di sapere come reagireste se, in futuro, nascesse un simbolo ateo e la popolazione diventasse a maggioranza atea o se nascesse un’altra religione maggioritaria. Chiedereste la rimozione del simbolo? Chiedereste di mantenere il vostro?
Il tuo oviamente neanche lo prendo in considerazione.
Certo che non vedi che c’è di male. Proprio questo è il problema.

Gianluca

serlino

“purché non si tratti di riti contrari al buon costume.”

purché non si tratti di riti contrari ALLA LEGGE E al buon costume.

Mi sembra che fosse così

serlino

@gianluca:
ti sbagli, non è come affermi tu.
E’ come affermo io:
“purché non si tratti di riti contrari al buon costume.”
Almeno così chiude.

gmd85

Cambia poco. Devo dedurre che, per te, la professione di fede si attua esponendo il simbolo religioso e stop.

Losna

Un uomo seminudo e grondante sangue è sicuramente contro il buon costume.

serlino

@gmd85,
Parlate di laicità, e non riconoscete l’articolo 19 della nostra Costituzione che ne sancisce i limiti?
Peggio, scambiate l’art. 19 Cost. votato persino da Togliatti per una mia “opinione opinabile” contro la quale potervi scagliare a testa bassa?
Vi riposto l’articolo 19 della Costituzione Italiana:

Art. 19.

Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.
Spiegatemi voi perchè non vi piace….

gmd85

Non serve che tu riporti l’art. Ho il testo integrale con me e lo consulto ogni volta che serve. Non scambio niente per una tua opinione, riporto ciò che pensi. Ora, o non hai bene presente cosa significhi professare o sei un po’ paraculo. Vuol dire manifestare apertamente la propria religione. Ora, e per la terza volta, visto che ognuno è libero di professare la propria fede, o si da modo a tutti di apporre i propri simboli religiosi o, per par condicio e per rispetto delle fedi altrui, non se ne appone nessuno. Mi sembra un concetto piuttosto lineare e chiaro. Qui non si tratta di fare processioni e di andare in giro con i propri simboli religiosi, si tratta dell’esposizione sistematica e imposta.
Ti ho chiesto apertamente: saresti d’accordo che, nel caso tu abbia figli, fossero esposti insieme al crocifisso, la mezza luna islamica e la stella di David nel caso ci fossero comagpni musulmani ed ebrei? Perché, per come l’hai posta tu, è poprio così che dovrebbe funzionare. Sempre che la tua concezione di libertà di professione non sia unilaterale.
E ti chiedo di nuovo: per professare la vostra fede dovte necessariamente esporre dappertutto due paletti in croce? Sarebbe meno autentica se non lo faceste? Davvero avete tanto bisogno di questo feticcio, di questo idolo?

serlino

@gmad85,
Simbolo è parola proveniente dal greco sun bollein che significa mettere, tenere insieme,
Nei simboli culturali si riconosce la stragrande maggioranza della Comunità che lo adotta, Sia esso un Inno con riferimento a Dio, come quello italiano, sia una bandiera con una Croce (Nord Europa) o una mezzaluna (Turchia), un colore (verde Islam o azzurro Madonnina) o qualunque altra cosa (crocifissi cristiani o candelabri Ebrei),calendari (di papa Gregorio), durata del mese (lunari fissi per l’ Islam, non lunari variabili per i cristiani e atei), nome del mese (Pratile, vendemmiaio), inizio dell’Era della propria civilizzazione (nascita di Cristo, avvento dell’Islam, avvento del Fascismo), giorni di riposo festivo, nomi dei giorni della settimana alcuni di origine persino pagana,eccetera, eccetera, eccetera…
Avete mai visto cristiani protestare perché il secondo giorno della settimana prende il nome dal dio pagano della guerra, oppure trafficare per mutarlo alla chetichella, come fanno gli atei per le dizioni avanti Cristo e dopo Cristo coprendosi di ridicolo…
E non giocherellate più sull’equivoco del simbolo visto come religioso, quando è semplicemente un simbolo culturale…le Corti giudiziarie vi hanno dato torto in tutte le sedi possibili e immaginabili….
Gli stati Islamici scelgono i loro simboli culturali da mettere nei loro uffici e nelle loro bandiere, gli Ebrei, anche, gli stati Atei, pure. A casa loro. Gli Italiani in Italia pongono i simboli culturali che ritengono nei loro uffici, nominano Iddio nel loro inno nazionale, seguono il calendario del Papa Cattolico Gregorio, contano gli anni della civiltà nella quale affondano le loro radici dalla nascita di Cristo, secondo la loro specifica millenaria cultura. Se a pochi singoli non piacciono alcuni di questi simboli, portino pazienza…
Voi, comunque, non vi strappate i panni di dosso, per favore (una soluzione al vostro problema esiste)!
Appurato che è logicamente impossibile che i simboli piacciano alla totalità della comunità, i simboli restano validi se comunque piacciono a una notevole maggioranza di essa, anche se a voi, no.
Soluzione: cambiare o annullare in Italia un simbolo, quindi, è banalmente facilissimo.
Basta smettere di traccheggiare e rinvenire una maggioranza parlamentare che voglia tradurre in legge i vostri annullamenti di simboli, o mutamenti.
Ripeto, non fate i finti tonti confusi tra profili religiosi e culturali e mandate a memoria. l’art. 19 della costituzione votato da Togliatti.

gmd85

Scrivi:

Se a pochi singoli non piacciono alcuni di questi simboli, portino pazienza…

Mettilo in relazione positiva con:

a me piacerebbe il principio in se che ognuno ha DIRITTO di professare LIBERAMENTE la propria fede religiosa, di esercitarne in privato o in pubblico il culto….

Non puoi, vero?

Dico bene che sei paraculo e questo ultimo commento fascistoide ne è la riprova. Simbolo culturale un paio di palle. Dimmi, da un cadavere crocifisso quali aspetti positivi culturali si dovrebbero ricavare? Non è che ne diate mai dimostrazione, eh, anzi, ogni occasione è buona per buttarli alle ortiche. La prima parte del tuo commento tienila per te, è inutile ai fini della discussione.
Il concetto di laicità proprio non riesci ad assimilarlo, eh?
Atei che si fanno problemi con a.C e d.C. non ne ho mai visti. Se a te sono capitati, poveri deficienti.
Anche la storia della maggioranza tienila per te. Andrebbe bene se si sottoponesse il quesito.
In ogni caso, se la vuoi mettere sul piano culturale, i simboli citati hanno lo stesso valore aggregativo, ergo, se ne fosse chiesta l’esposizione la si dovrebbe consentire.

Adesso, vuoi rispondere alle domande che ti ho posto fino a ora o vuoi continuare a prenderla alla larga e scrivere parole inutili? Insomma, non che non ci abbia fatto l’abitudine, eh, ma ogni tanto sforzatevi.

antoniadess

più udc più clericalismo, questo è certo! il paradosso è che si definscono “moderati”, per me sono degli estremisti pericolosi per la laicità nel nostro paese 🙁
i laici sarebbe bene che stiano alla larga! ma si sa, tuti si dicono laici a parole e poi…razzolano male: è meglio usare il termine usato già da Salvemini, laicista, almeno ci si distingue da questi sepolcri imbiancati; la laicità non è un’ideologia, è una cosa ben concreta: no simboli religiosi nei luoghi (intendendo istituzionali) pubblici, diritti civili e autodeterminazione, scuola statale e (almeno) un argine ai privilegi economici e fiscali, più chiaro di così! Ci non risponde a questi criteri si chiami col nome appropriato: clericale, non stravolgiamo la lingua italiana.

serlino

@gmad85,
Scrivi sopra:
“Atei che si fanno problemi con a.C e d.C. non ne ho mai visti. Se a te sono capitati, poveri deficienti.”
Anti Cristo si dice laicamente “a.e.v.”…
Tu che sei laico, e anche bravo figliolo, mi sapresti spiegare perchè?
Esempio:
Prodico di Ceo (465 a.e.v.)
Concordo pienamente con te: “poveri deficienti.”

gmd85

Di tutto il discorso ti attacchi a questa stron*ata. Bah…

Comunque, ti ho già detto che non mi tange. L’acronimo a.e.v. deriva dalla suddiviione temporale in ere, visto anche che le date dei vangeli non sono attendibili. Classifica il tempo come ti pare, non è un mio problema. Come l’avevi posta tu sembrava quasi che a dire a.C o b.C venisse l’orticaria. -_-

Lo vedi che stai spostando il discorso? -_- -_-

serlino

caro gmd85,
Hai definito “poveri deficienti”, e io mi scuserei con loro al tuo posto, proprio gli Uaarini che ci ospitano in questo sito…
controlla:
http://www.uaar.it/ateismo/famosi-non-credenti
alla voce Prodico di Ceo,
a.e.v. sta per ante evo volgare….
Come li hai definiti tu?
Non ti fare arruolare fra i laicisti fondamentalisti che vogliono s-radicare le radici cristiane d’Europa, s-crocifiggere l’Italia, s-datare le date….proprio come i talebani afgani s-Buddavano le montagne…
E’ un consiglio, un semplice suggerimento… perchè?
Perchè chi pratica con lo zoppo al compiere dell’anno zoppica anche lui.

moltostanco

serlino,

L’europa non ha radici cristiane, fatevene una ragione.

E se fosse vero che le avesse, visto cosa ha prodotto (colonialismo, schiavismo, due guerre mondiali, fascismi, nazismi, persecuzioni ai non cristiani, conversioni forzate, inquisizione ….), se io mi dicessi cristiano me ne vergognerei.

gmd85

@serlino

Ma ti rendi conto di quanto ti stai dimostrando idiota e privo di spessore? Ti ho già detto che la differente denomnazione cronologica non m’interessa. E comunque ti ho spiegato il eprché si utilizzi a.e.v., quindi non c’è bisogno che vieni tu a spiegarmi cosa significhi. E ontinui a dimostrarti un fascistoide nazionalista. Non che ils entore non ci fosse, eh. Insomma, deciditi, simbolo clturale o simbolo religioso? Perché da come scrivi sembra proprio che tu propenda per il secondo. Mah…

gmd85

Giusto per precisare: il mio “poveri deficienti” è scaturito da un’errata lettura del problema. Ergo, fa pure conto che non sia stao scritto. -_-

Augusto

Le argomentazioni di Serlino sono sbalorditive. “Il crocifisso è solo un simbolo culturale”, definizione che dovrebbe essere offensiva, addirittura blasfema per un credente: ma poichè il problema non è di rispetto delle fedi, ma di affermazione di potere, svilire il crocifisso va bene per i clericali moderni. Meglio privo di significato religioso ma appeso al muro che tolto dal muro e preso davvero sul serio dai credenti. La Grande Camera della CEDU ha sostenuto infatti che l’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche può continuare solo perchè è un simbolo culturale, e per di più passivo cioè tale da non trasmettere immediatamente, di per sè, un significato univoco ed assoluto. A noi è sembrata davvero una vittoria di Pirro: ma beati i neoguelfi italici, che sono di bocca buona.

serlino

@Augusto,
Ho scritto:
“E non giocherellate più sull’equivoco del simbolo visto come religioso, quando è semplicemente un simbolo culturale…le Corti giudiziarie vi hanno dato torto in tutte le sedi possibili e immaginabili….”
non ho scritto: ” “Il crocifisso è solo un simbolo culturale”.”
Si parlava di crocifissi in luoghi pubblici.
Cioè nelle aule dei tribunali, negli uffici, nelle scuole, insomma negli edifici pubblici.
Hai mai visto un prete fare una funzione di culto rivolto al crocifisso di un ufficio?
Io, no.
Hai mai visto un prete mettere un crocifisso alla parete di un’aula di tribunale
Io, no.
Perchè in quelle sedi il crocifisso non adempie a una funzione religiosa. Adempie ad una funzione culturale. Rappresenta un simbolo culturale di unità della stragrande maggioranza dei cittadini italiani. Così come le croci rappresentate nelle bandiere degli Stati del Nord Europa.
Togliamo anche quelle? La norvegese Lautsi perchè non faceva togliere la croce dalla bandiera norvegese, prima di interessarsi dei crocifissi italiani?
Si sente forse più italiana che norvegese?
O forse ignora che la Norvegia è uno stato assolutamente bisognoso di un minimo di Laicità: sicuramente fino a maggio 2012 era un autentico pastrocchio ateo-luterano, quasi un califfato, piuttosto che una nazione civile, basta vedere la Costituzione relativa, ma anche l’attuale emendata…
Senza la forza ricevuta da quel simbolo prima delle battaglie decisive i soldati Normanni non avrebbero sconfitto i Musulmani che avevano assaltato la Sicilia, secondo Michele Amari.
E quindi la libertà di cui godiamo, voi per primi, deriva anche da quel simbolo, dal crocifisso.
Vi ricordo che l’Uomo che viene rappresentato su quella croce ha inventato la laicità “date a Dio quel che è di Dio e a Cesare quel che è di Cesare”. Di contro ricordate anche che la vita di un ateo in un paese islamico, in quanto ateo, non vale niente per motivi religiosi e culturali.
Qualcuno potrebbe accusarvi di essere dei semplici giannizzeri, su questo piano.
E comunque, potete chiedere un referendum per cambiare simboli, il crocifisso dagli uffici, il riferimento a Dio dall’Inno di Mameli, la scelta della data nella quale Odifreddi è apparso alla Madonna per far partire una nuova era, e così via…
Io ne sarei felicissimo perchè sarebbe un ottimo esercizio di capacità critica, utile ai credenti e indispensabili agli atei.
Un’ultima preghiera….
Per favore, non mi parlare di crocifissi “sviliti”…

Francesco

Per evitare di rispondere ad ognuna delle ca22ate che hai detto, mi limito solo all’errore di fondo iniziale, il simbolo dei cristiani è la croce, il crocifisso è un simbolo cattolico.

manimal

se un crocifisso in un luogo pubblico è cosa diversa dal simbolo religioso che è in un luogo di culto, significa secondo te che se alle prossime elezioni nel seggio collocato in un’aula scolastica, tolgo il crocifisso dalla parete e lo calpesto, di tutto posso essere imputato eccetto che di blasfemia?

comunque, ai bei tempi delle mie elementari (non sono così ragazzo come mi hai chiamato e come gradirei essere), era usuale la benedizione del parroco durante l’orario di lezione. almeno una volta è venuto in visita anche il vescovo della diocesi di competenza, e ricordo che veniva fatta la confessione in classe.
ritieni che quel simbolo culturale in alto nella parete non avesse niente a che spartire con quella situazione?
partendo dal presupposto che tu sia in buona fede, ovvio.

gmd85

E proprio in rispetto dell’uomo sul crocifisso, il crocifisso stesso non andrebbe appeso nei luoghi pubblici. Inutile che tu ci giri intorno. É un idolo, e non dovreste averne. Che sia stato oggetto galvanizzante per la vittoria di battagli storiche poco importa, non è motivazione sufficiente. E la Lautsi, in quanto cittadina italiana, aveva tutto il diritto di muovere le sue rimostranze.

serlino

Promuovere una “stategic litigation” non ha portato fortuna alla Lautsi.
E non ne porterà neanche a voi….portatori, -ma guarda un pò!- della confessione “religiosa” della laicità.
Appunto perchè confessione religiosa non si ha più nessuna posizione di vantaggio….

gmd85

Ma posibile che te ne escì in una stron*ata dopo l’altra?

Mai sentito parlare di class action? Fossi in te non ne escluderei la possibilità in futuro.

serlino

Se sei convinto di farlo…
Secondo me ne uscirai assolto per assoluta incapacità di intendere: ti puoi considerare blindato.
En passant, guarda che le bugie hanno le gambe corte…
Esempio?
“almeno una volta è venuto in visita anche il vescovo della diocesi di competenza, e ricordo che veniva fatta la confessione in classe.”
Parole tue, di mio c’è solo il copia e incolla….

manimal

certo.
risposte nel merito neanche per sbaglio, vero?

è simbolo culturale e posso sputarci sopra senza incorrere in imputazioni di blasfemia o no? o è simbolo religioso e a tali imputazioni andrei incontro?

su, un minimo di onestà intellettuale, che anche le omissioni sono peccato, non solo le bugie… 🙂

a proposito: mi scuso per essermi troppo affrettato e non aver verificato ciò che ho scritto.
dovevo meglio evidenziare che non è stato il vescovo a confessarci, ma il parroco in una visita distinta.

poi, se insisti a dare del bugiardo, puoi tranquillamente sostituirti al simbolo culturale quando farò l’esperimento.

serlino

@minamal,
Io non ti ho dato del bugiardo.
Ti ho solo avvertito che le bugie hanno le gambe corte.
Se insisti a considerati un bugiardo, forse, allora tendenzialmente lo sei.
Tranquillo,per la sentenza….
Sulla tua incapacità di intendere sono pronto a testimoniare….

gmd85

Dalle stron*ate agli infantilismi. Bravo, bravo. Non vi smentite mai. Tutto per due legnetti in croce. E continui dire che è solo un simbolo culturale? Dai, su…

manimal

credo che per certe perizie cerchino un esperto, ma non nel senso di un incapace che possa riconoscerne un altro.

l’onestà intellettuale è una virtù a cui non tutti giungono, ma alcuni non vi ambiscono nemmeno.

non ti sto dando del disonesto, beppe…

serlino

@Augusto,
Sentenza molto interessante, da approfondire.
Siete messi molto male, col crocifisso,mi pare di capire:
“Nel merito, correggendo la Sezione, la Grande Camera ha
chiaramente affermato che la Convenzione non esige una totale neutralità
confessionale dell’educazione pubblica e che il fatto di dare “alla religione
maggioritaria di un paese una visibilità preponderante nell’ambiente
scolastico” non costituisce un ostacolo alla libertà dello Stato. Ciò si
giustifica “in forza del posto che occupa il cristianesimo nella storia e nella
tradizione dello Stato convenuto” e non risulterebbe in sé “caratterizzare
un processo di indottrinamento da parte dello Stato convenuto” tale da
implicare un’infrazione alle prescrizioni dell’art. 2 del Protocollo no 1 (GC,
§ 71-72). Non vi è una messa in discussione del principio della legittima
facoltà dello Stato di rispettare le differenze o di operare una differenza di
trattamento tra le religioni e le credenze secondo i loro apporti rispettivi
alla costruzione della cultura nazionale.”
http://www.statoechiese.it/images/stories/2012.2/puppinck_il_casom2.pdf

serlino

@gmd85,
tu scrivi sopra:
“Che sia stato oggetto galvanizzante per la vittoria di battagli storiche poco importa, non è motivazione sufficiente”
La massima corte, la Grande Camera ha scritto:
“dare “alla religione maggioritaria di un paese una visibilità preponderante nell’ambiente
scolastico” non costituisce un ostacolo alla libertà dello Stato. Ciò si giustifica “in forza del posto che occupa il cristianesimo nella storia e nella tradizione dello Stato convenuto.
Se,poi, tu sei ignorante in storia, questo è un problema tuo.
Dimenticavo, non avete un grado superiore al quale appellarvi.
Non ti vuoi arrendere ancora?
Io, al tuo posto, farei sette figli in modo da poter fare sette cause al “clericale” stato Italiano nato dal laicissimo Risorgimento….

Francesco

Ti ripeto, se è stato importante il cristianesimo per la storia dell’Italia, nei luoghi pubblici statali dovrebbe esserci la croce non il crocifisso che è un simbolo cattolico, ignorante.

serlino

@francesco,
La sentenza della Grande Camera ha raccolto 19 voti a favore e soltanto due contrari.
Se ti vuoi rendere totalmente ridicolo devi solo insistere a dare dell’ignorante alla Grande Camera, il più elevato organo di giustizia consultabile in materia.

Francesco

La sentenza della Grande Camera ha detto semplicemente che non ci sono prove che il crocifisso possa influenzare le persone che se lo ritrovano nei locali pubblici statali.
Non renderti ridicolo tu, che vorresti fare capire che mi stia rivolgendo alla grande camera, quando voglio farti notare la tua assoluta ignoranza nei confronti dei simboli della tua stessa religione.

Francesco

P.s.

Cambiare “stia rivolgendo” in mi “debba rivolgere”

manimal

visibilità preponderante?

perchè, in alcune scuole è esposta la stella di david o la mezzaluna, o la croce?

o più correttamente si dovrebbe parlare di visibilità “esclusiva”?

con le tradizioni ad opinione mia non si va da nessuna parte.
in un contesto sociale in continuo mutamento come quello odierno, esse rimangono un inutile feticcio di ipocrisia istituzionalizzata.

Southsun

ò Serlino & company.

Forse a voi clericali NON vi è chiaro un concetto (come molti altri), molto ben spiegato nell’articolo:

l’UDC fa fuori i propri aderenti che NON si conformano totalmente alla dottrina farlocca della vostra farlocca Chiesa

MA

si tiene gelosamente e addirittura CANDIDA a posti pubblici PREGIUDICATI E MALFATTORI (pure mafiosi) di ogni specie.

Mi sembra che sia la sintesi ESATTA della storia della vostra orrenda Chiesa, anche recente.

Saluti al papa in gonna, sottana, stola e cappellino.

serlino

@francesco,
che scrive,
“voglio farti notare la tua assoluta ignoranza nei confronti dei simboli della tua stessa religione.”
Mi spiace un pò deluderti ancora…
Nella mia religione cattolica non esiste il minimo dubbio che sia la croce che il crocifisso sono a pieno titolo entrambi simboli cattolici. ricorderai il Papa che porta la croce alla via crucis del venerdì santo al Colosseo.
Ciò vale anche per i Copti e gli Ortodossi.
Gli Islamici credono in Cristo, ma non alla crocifissione
Per Lutero, il Luteranesimo e i Luterani , non so e neanche mi interessa, perchè il Luteranesimo Norvegese, ivi da sempre religione di stato portava ad avere una Costituzione di tipo califfale e fino a ieri…
art. 2: “La religione evangelico-luterana rimane la religione pubblica di Stato. Gli abitanti che la professano sono obbligati ad allevare i loro figli a questa. I Gesuiti ed il monachesimo non sono permessi. Agli ebrei è proibito l’ingresso nel Regno”.
Questi Luterani fino ai primi anni del secolo scorso il problema dei simboli in classe, forse, lo risolvevano ammettendoli teoricamente tutti e sbattendo fuori dal Regno i portatori di simboli diversi….

Francesco

“Mi spiace un pò deluderti ancora…”

Mi spiace delure ancora una volta te, visto che dici che tanto merito hanno i cristiani per la cultura di questa nazione (quindi non i cattolici che sono cosa differente dai cristiani) allora dovrebbe essere la croce il simbolo “ostentato” nei luoghi pubblici statali italiani e non il crocifisso che fa parte (inizialmente) dell’iconografia cattolica e solo poi assunto a simbolo della stessa religione cattolica.

Augusto

Per Serlino
Purtroppo nella risposta precedente era no saltate alcune parole, il che rendeva poco comprensibile il testo: me ne dispiace. Rispondo per punti, per non farla lunga:
1. La Grande Chambre ha esplicitamente affermato che il crocifisso è un simbolo religioso e non culturale, demolendo le argomentazioni con le quali la giustizia amministrativa italiana si era espressa a favore del suo mantenimento nei luoghi pubblici. La sua conclusione in favore del mantenimento del crocifisso appare debolissima: lo ha spiegato molto bene Benedetto Conforti in un commento apparso su “Affari internazionali” del 24 marzo 2011 facilmente rintracciabile in rete, e che qui non riepilogo per brevità.
2. Furono i normanni ad assaltare la Sicilia musulmana, non il contrario.
3. La celebre frase “Restituite a Cesare …” e non “Date a Cesare …” non fonda alcuna laicità. Ma ci vorrebbe un intervento più lungo di poche righe per spiegarlo.
4. L’affermazione secondo la quale “non considerare il crocifisso come segno di culto” suonerebbe come una sorta di profanazione non è mia, ma della Corte Costituzionale tedesca (sentenza 16 maggio 1995): ia me pare pienamente condivisibile al di là delle credenze personali di ciascuno.

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