Gran Bretagna, agevolazioni per i poligami

In Gran Bretagna, lo sdoganamento del comunitarismo di stampo confessionale comporta anche il riconoscimento di matrimoni poligami contratti all’estero. Molti uomini di religione islamica quindi sono privilegiati, potendo sposare più mogli nei paesi d’origine come il Pakistan, sebbene in Inghilterra ciò non sia possibile.

E’ stato reso noto che le famiglie poligame, circa un migliaio quelli noti nel paese (senza contare il sommerso), potranno avere agevolazioni con riforme del welfare. Allo stato attuale per le mogli ‘in più’ viene garantita una certa somma di denaro, minore rispetto a quella per la prima consorte e per il marito. Ma con la riforma dell’Universal Credit, anche seconde e terze mogli potranno reclamare i benefit garantiti alla prima.

Diversi parlamentari criticano quello che appare di fatto un segnale che incentiva ulteriormente la poligamia piuttosto che combatterla, con limitazione dei diritti delle donne spesso costrette a subire queste situazioni.

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71 commenti

faber

Personalmente non sono contro la poligamia da un punto di vista morale (a patto che sia rispettosa della parità dei sessi e non mi sembra questo il caso). Piuttosto sono contro la poligamia perché crea una gran confusione da un punto di vista giuridico e quello trattato nel post è un esempio.

Laverdure

@Faber
Io invece non apprezzo per niente la poligamia per il semplice motivo che mi sembra assolutamente impossibile praticarla senza il presupposto di una condizione di inferiorita della donna.
(Altrimenti,per inciso,sarebbe l’uomo a trovarsi inevitabilmente in notevole inferiorita,ammettiamolo,davanti a 2,3 o piu’ mogli intelligenti,istruite ed emancipate !)

faber

Il mio era un discorso puramente teorico. Aprioristicamente non me la sento di escludere che possa esistere una poligamia (o poliandria) paritaria. Da un punto di vista pratico concordo con te. Inevitabilmente una delle parti in causa finisce per essere in condizione di inferiorità, non soltanto in base al sesso (marito superiore a moglie o viceversa) ma anche banalmente tra i/le molti/e mariti/mogli (la prima moglie superiore alle altre e così via).

Gianluca

Laverdure

“Io invece non apprezzo per niente la poligamia per il semplice motivo che mi sembra assolutamente impossibile praticarla senza il presupposto di una condizione di inferiorita della donna.”

Mah, non so… Secondo te due o tre ventenni non se la dividerebbero una “anziana babbiona” piena di soldi? Io penso di sì.

Laverdure

@Gianluca
Guarda che confondi poligamia con poliandria,la quale,a quanto ne so,non e’ molto ben vista dalle pricipali religioni.

antoniadess

non mi risulta che esista la poliandria, una moglie con più mariti, allora dov’è questa parità dei sessi? è chiaro che è solo un “privilegio” maschile, una legge che la favorisca va contro il pricipio di uguaglianza e pari opportunità: un paese civile e democratico non dovrebbe affatto incentivarla a livello istituzionale 🙁
altro discorso è il fatto privato: persone adulte consenzienti facciano quello che vogliono

bardhi

@ antoniadess

esiste una forma di poliandria in alcune zone poverissime del africa centrale, ma non si applica come la poliginia, cioè una donna ha piu mariti ma non li “gode” nello stesso momento, di solito va a vivere per lunghi o brevi periodi nella capanna di ciascuno di loro. il periodo dipende dalla durata dai mezzi di sostentamento del marito.

Francesco

A quando?

Gran Bretagna, Sceicco prende a calci nel culo la regina per stabilirsi a Buckingham Palace.

whichgood

Dovrebbero accettare anche la poliandria, altrimenti discriminano la trinità.

Federico Tonizzo

“Poligamia” dovrebbe includere “poliginia” e “poliandria”…

fab

Mai stato favorevole ad alcun genere di agevolazioni alle famiglie.

Felix

Giusto.
Se a qualcuno piace avere tante mogli (serve) se le paga.
E le sopporta.

faber

@fab
Non sono d’accordo. E’ giusto dare una mano a chi, legittimamente, decide di mettere su famiglia. Non trovo corretto il discorso: se uno vuole farsi una famiglia se la paga. Che discorsi sono? La differenza tra collettività e individualismo è esattamente questa: essere disposti a pagare anche per “servizi” che si decide di non utilizzare. Ovviamente il discorso vale anche al contrario: è giusto che lo Stato dia dei sussidi alle persone anziane che, non avendo mai voluto mettere su famiglia, si ritrovano da soli a non essere più autosufficienti.

fab

L’essere anziani e l’essere genitori non è lo stesso: uno è una scelta, l’altro no.
Aiutare chi decide di mettere su famiglia non è una decisione neutra, come gli ospedali o le strade, che uno stato deve fare e mantenere per forza; è un imporsi politico molto forte per il futuro.
I figli possono essere incentivati, disincentivati o essere lasciati al solo interesse privato. Non riesco a capire come, soprattutto in quest’epoca, si possa incentivarli, giudicandoli un “servizio”. Probabilmente non sono nemmeno un servizio per se stessi.
L’obiezione “ma oggigiorno non si riesce a metter su famiglia con le proprie forze” non tiene: o le risorse per fare figli esistono e allora il problema è che vengono mal distribuite, per cui il problema vero è retribuire correttamente le persone e non allocare denaro in modo paternalistico; o non esistono e allora, semplicemente, i figli non si fanno.

faber

Chi ha parlato di fare figli? Non ritengo che lo Stato debba aiutare chi vuole fare figli ma chi vuole creare un altro nucleo familiare. Sono cose diverse. Se io e la mia ragazza andiamo ad abitare insieme abbiamo creato un nucleo familiare. Poi se vogliamo fare figli o meno sono affari nostri!
Essere anziani non è una scelta, ma rimanere da soli fino a 80 anni si. In base alla tua logica, che non condivido, perchè lo Stato dovrebbe aiutare chi ha deciso legittimamente di vivere libero da vincoli affettivi senza pensare che sarebbe arrivato il giorno in cui ne avrebbe avuto bisogno?
Per quanto riguarda il discorso economico, dare degli incentivi di questo tipo, se legati al reddito, sono in tutto e per tutto un modo per ridistribuire.

manimal

@Faber

“Essere anziani non è una scelta, ma rimanere da soli fino a 80 anni si. In base alla tua logica, che non condivido, perchè lo Stato dovrebbe aiutare chi ha deciso legittimamente di vivere libero da vincoli affettivi senza pensare che sarebbe arrivato il giorno in cui ne avrebbe avuto bisogno?”

perchè l’80enne single ha pagato più tasse e in compenso non ha goduto di alcuna agevolazione.

fab

Non sosterrei con grande convinzione che rimanere soli tutta la vita sia comunemente una scelta. Anzi, in genere non lo è.
In termini di giustizia, poi, la situazione è che chi ha già avuto la fortuna di trovare con chi vivere a tempo indeterminato si trova anche la fortuna di avere lo stato che lo aiuta; gli altri si arrangino, peggio per loro.
No, decisamente anche senza figli non trovo motivi per aiutare le famiglie.

Tizio

“L’essere anziani e l’essere genitori non è lo stesso: uno è una scelta, l’altro no.”

Non condivido, essere anziani è una scelta, suicidati prima se non vuoi invecchiare.

bardhi

@ fab
in un ipotetica società senza figli e quindi giovani in grado di lavorare e produrre, i 80 enni che hanno pagato regolarmente le tasse morirebbero di fame o affogati nella loro merda. Non vedo poi come si fa a pagare una badante con la pensione di anzianità di un operaio???
Il 80enne single ha pagato più tasse e non ha goduto di alcuna agevolazione fiscale ma in compenso non si è spaccato i marroni a crescere i lavoratori di domani. Le agevolazioni per le famiglie sono il compenso che tutta la società paga a colui che ha scelto di investire min 18 anni della sua vita in questa attività economica 🙂

faber

Concordo bardhi. Spesso si confonde la pianificazione demografica (che mi vede assolutamente favorevole) con la necessità, che esiste ed è stupido affermare il contrario, di avere delle nuove generazioni in grado di supportare:
a) Il fatto che la società vada avanti;
b) L’assistenza, sacrosanta ed inevitabile, per le generazioni precedenti;

fab

Una società con pochi figli è precisamente quello che sta capitando e va bene così. Certo, se si fosse adottato fin dall’inizio il regime contributivo tutto sarebbe stato più chiaro, perché ciascuno riceverebbe secondo quanto ha versato senza arbitrarie redistribuzioni del reddito, ma anche in questa situazione esiste una cosa chiamata fiscalità generale, che serve appunto a redistribuire i redditi dai più ricchi ai più poveri. Ormai pare che notare questa ovvietà sia eversione da estrema sinistra.
Inoltre, anche ammesso che per gli anziani non ci sia salvezza, una società che fa figli come se niente fosse rimandanda soltanto il problema, ingigantendolo sempre più, fino al momento in cui non ci sarà bla bla che tenga.
Chi ha scelto di fare figli si può star sicuri che non l’ha fatto per un dovere verso il mondo, ma perché gli garbava soddisfare l’istinto riproduttivo. Non si capisce che compenso pretenda.

bardhi

@ fab
ci sono due sistemi economici in qui il discorso dei figli e le agevolazioni alle famiglie sarebbe risolto da se:
1 un liberismo integrale con sistema pensionistico e assistenza sanitaria privata ect ect, quindi ogni uno da singolo o famiglia pianifica come meglio riesce, che nel peggiore dei casi chi ha pianificato malee/ o si trova davanti un imprevisto , fara la fame e i suoi figli lo seguiranno, oppure morirà da vecchio barbone
2. democrazia economica, niente stato quindi ogni uno si arrangia come meglio sa.
entrambe i sistemi in forme ridotte sono state sempre presente in vari angoli del mondo ma il risultato non è stato mai la scelta di rimanere senza figli perché guarda caso quello è l’investimento migliore che esista.
il giorno che inventeremo i robot antropomorfici in grado di fare tutto che fa un, cuoco, in infermerie, un medico, ect ect, soltanto in quel momento potresti dire che chi fa figli li fa per soddisfare l’istinto riproduttivo o per altri motivi strani.

fab

Tralasciando l’analisi delle società possibili, che mi non mi sembra affatto completa e articolata, ripeto che i figli non sono un investimento, ma una soddisfazione biologica, a meno che quando uno pensa di allargare la famiglia non si mette a calcolare le ore lavoro che la prole potrà produrre a beneficio di perfetti estranei. Non facciamo ridere.
Cercare nobili giustificazioni per i propri istinti non migliora la propria immagine, anzi.

bardhi

@ fab
non serve che lo faccio io in questa sede l’analisi completa e articolata perche lo hanno fatto gia molti economisti, se hai voglia di approfondire li troverai, forse ti faranno meno ridere.
Sinceramente non me ne frega proprio niente di giustificare i mie istinti, io i miei li sodisfo e vado fiero di questo. Hai una idea molto curiosa del proprio immagine, secondo te uno/una che fa 10 figli ha una pessima immagine invece il fatto di essre completamente sterile, evirato, omosessuale o castrato, ” migliora la propria immagine”??

fab

Non fa ridere l’analisi, peraltro alquanto diversa da quelle presenti sui libri di economia che mi sono serviti per la laurea, fa ridere l’uso dei pretesti.
Evidentemente, se uno sostiene di fare figli per un motivo diverso da quello per cui li fa, vuole nascondere il motivo vero. Forse non sarà una questione d’immagine, ma questa sembra la spiegazione più semplice. In ogni caso, i meadri della psiche di uno che fa 10 figli mi sono felicemente preclusi.
Ricordo altresì che “evirato” e “castrato” sono sinonimi stretti, pertanto uno dei due è inutile, e che sterile li comprende entrambi, per cui alla fine sono inutili tutti e due.
Infine, non è la mancanza di figli a migliorare l’immagine, è la mancanza di senso di responsabilità a peggiorarla.

bardhi

Sinceramente a me non fa ridere cio che scrivi: ” Non fa ridere l’analisi, peraltro alquanto diversa da quelle presenti sui libri di economia che mi sono serviti per la laurea,” quindi dato che i libri usati da te per la tua laurea dicono l’opposto di quello che sostengo io, tu escludi categoricamente che possano esistere libri di economisti che abbiano scritto??
leggi bene e non dilungare in discussioni inutili sul l’evirato e il castrato, comunque grazie di aver colmato la mia ignoranza sulla materia ne sentivo il bisogno, perso indicami dove ho scritto che chi fa figli li fa per “nobili motivi” e a patto che ci siano dove ho scrito di “veri motivi” per fare figli??
“Infine, non è la mancanza di figli a migliorare l’immagine, è la mancanza di senso di responsabilità a peggiorarla.”
fare o meno figli non ha nessun legame con il senso della responsabilità, vuoi dei esempi o ci arrivi da solo?? e poi non saltare da palo in frasca, stavo parlando dal punto di vista di economia e non della biologia evolutiva o pedagogia o/e senso civico.

fab

Siamo d’accordo che quello che ho scritto non fa ridere, bene.
Non ho scritto che i miei libri riportano l’opposto, anche perché l’opposto qui è un concetto senza senso.
Non ti inventare libri che non esistono, sappiamo benissimo che quelle erano tue idee e hai cercato di ammantarle di un po’ di accademia per dare loro importanza. Ma sarebbe meglio che quando uno ha un’idea propria avesse la fierezza di rivendicarla.
I pasticci con le parole indicano soltanto che forse sarebbe meglio rileggere prima di postare, tanto per ripettinare i concetti.
I “nobili motivi” erano sottintesi e nemmeno tanto.
E’ agghiacciante che tu creda che fare figli e senso di responsabilità siano slegati. Spero in una frase buttata lì di getto.
Tu stavi scrivendo dei figli come fattore di sviluppo, io no, perché lo trovo un pretesto, fra l’altro pericoloso. Liberissimo di scrivere quello che ti interessa, altrettanto io. Un po’ meno liberi di farlo quando si risponde.

bardhi

di solito non vado a dare giudizi su discorsi che fanno ridere o piangere quindi mi fermo qua.
vedo che hai il dono di onniscienza, e sai gia che non esistono libri che sostengono cio che avevo scritto, grazie di avermi spinto ad avere il coraggio nel esporre le mie idee, anche se non mi serve, ma purtroppo non sono farina del mio sacco, ecco un titolo, non so se per te sara academico che parla di questo: “Il costo dei figli. Quale welfare per le famiglie? Di Rapporto Famiglia CISF”, poi se li trovo fra i mie appunti ti indicherò pure dei scritti di Milton Friedman che parlano di questo.
” I “nobili motivi” erano sottintesi e nemmeno tanto.” fai bene a dedure meno perche deduci male. per me non esistono nobili motivi nel fare i figli, quello di fare figli come investimento alla pensione non è ne piu ne meno “nobile” che fare il figli per far piacere a dio o per soddisfare l’istinto riproduttivo. Ma dove ho mai scritto che fare i figli sono fattore di sviluppo, sicuro che anche questo era sottointeso nelle mie parole??
” fare o meno figli non ha nessun legame con il senso della responsabilità, vuoi dei esempi o ci arrivi da solo??”
significa: fare o non fare figli, a prescindere dai motivi, non rende la persona piu o meno responsabile, cioè uno che di suo è irresponsabile, rimarrà tale anche se fa o non fa figli. Spero di essere stato chiaro questa volta, sara agghiacciante per te, ma io lo penso cosi.

fab

Se le fonti sono CISF e Friedman, tanto valeva ometterle: per quel che so, ideologia del “crescete e moltiplicatevi, tanto chissenefrega, la soluzione da qualche parte ci sarà” allo stato puro. Fra l’altro, Friedman è sostanzialmente un microeconomista, quindi piuttosto fuori contesto; a meno che non ti riferisci alla sua teoria per spiegare l’evanescenza nel lungo periodo del ruolo dei consumi di sussistenza (le sue ricerche migliori, credo), che comunque è soltanto una teoria descrittiva e non certo normativa.
“in un ipotetica società senza figli e quindi giovani in grado di lavorare e produrre, i 80 enni che hanno pagato regolarmente le tasse morirebbero di fame o affogati nella loro merda. Non vedo poi come si fa a pagare una badante con la pensione di anzianità di un operaio???” Se questo non è trattare i figli come fattore di sviluppo, non so che cosa lo sia; le pensioni si devono rivalutare o non valgono più niente e la rivalutazione si fa soltanto se l’economia cresce. Almeno nell’attuale sistema, funziona così.
Se fai figli per la pensione, cioè per vantaggi economici, perché mai lo stato ti dovrebbe aiutare con ulteriori vantaggi economici? Se funziona così, anch’io quando compro obbligazioni pretendo una sovvenzione.
Fare figli ha eccome un legame col senso di responsabilità: chi li fa ottiene vantaggi, mettendo in giro ulteriori succhiaenergia e produciinquinamento. Uno, vabbe’; due, di questi tempi, è perpetuare l’attuale insostenibile sovrappopolazione; oltre due è come minimo da perfetti egoisti.

bardhi

Prima scrivi che è una mia idea che non ho coraggio di sostenerla e che “invento libri che non esistono”, poi “Se le fonti sono CISF e Friedman”, ma allora dillo che si il nuovo Adam Smith del economia e che vale solo il tuo pensiero.
“Se questo non è trattare i figli come fattore di sviluppo, non so che cosa lo sia” no per quanto triste potrebbe sembrare; è trattare i figli come un mezzo di sostentamento che assicurano la tua vecchiaia, non è sviluppo.
Vuoi o non vuoi per tutte le società dove non esiste un sistema pensionistico, lo è cosi i figli mantengo i genitori, ed era cosi pure in Europa prima del introduzione delle pensioni da parte di Bismark.
“Se fai figli per la pensione, cioè per vantaggi economici, perché mai lo stato ti dovrebbe aiutare con ulteriori vantaggi economici?” i figli costano, lo stato ti aiuta non per il tuo bene o il bene dei tuoi figli ma perche li servono i lavoratori di domani. Dal 1889 quando la germania introdusse la pensione, si sa i pensionati di oggi prendono i soldi dei lavoratori di oggi, ma anche se la loro pensione fossero gli interessi dei loro soldi se per assurdo tutti siamo in pensione chi diavolo produrrà beni e servizi??
Non so se servono 1 o 2,65 figli per coppia, se ci riesci convinci tutto il pianeta delle tue belle idee, per quel poco che ho letto gente come Stephen Jay Gould era convinto che la tua è una inutile utopia.

bardhi

@ fab
Non sono bravo ad indovinare, ma dato che te fin ora ci hai provato parecchie volte ci provo pure io, secondo me sei un giovane single che non hai ancora il coraggio di prendere la responsabilità di fare figli o che nessuna donna ti ha ancora messo alle strette da prendere questa responsabilità, quindi cerchi di giustificare la tua posizione con le scuse della “insostenibile sovrappopolazione”. Non ti preoccupare quello che te non fai per una scelta equilibrata, ecologica, sostenibile, lo fara un poligamo da un’altra parte del mondo per un motivo molto nobile dal suo punto di vista.

fab

Guarda, non serve Adam Smith per sapere che Famiglia Cristiana non è precisamente la quintessenza dell’oggettività scientifica e che lo stesso vale per Friedman, il “capo” della scuola di Chicago tanto amata da Reagan. Suvvia,
Sostentamento e sviluppo sono entrambi retti da una variazione percentuale delle risorse disponibili; nel primo caso, non dev’essere negativa, nel secondo è positiva, ma il fenomeno è lo stesso. O vogliamo fare disquisizioni algebriche?
Non sono particolarmente interessato alle società senza pensioni; per fortuna, il fenomeno non ci riguarda.
I figli costano? Anche le mie obbligazioni. Prego, sovvenzionare.
Finalmente al dunque: in presenza di un mondo con un alto indice di vecchiaia, è evidente che gli anziani dovranno aiutarsi reciprocamente, eventualmente mediante forme istituzionalizzate; in ogni caso, se un simile sistema non dovesse funzionare, non c’è di meglio: l’alternativa è continuare a fare figli fino a riempire ogni spazio disponibile. A quel punto, invece di avere un grave problema per, poniamo, 30 milioni di anziani, lo avremo identico se non peggiore per 300. Affarone.
Il numero di figli non è una teoria: servono due figli per rimpiazzare due genitori, il resto è ovvia conseguenza. Demografia elementare.
L’umanità lo capirà? Se lo capisce, bene, se non lo capisce malissimo, saranno immense tragedie personali capillarmente diffuse. Non sono così giovane da doverci assistere, per fortuna. Mi spiece immensamente per le mie nipoti. Se tu vuoi infilare in questo mondo in declino secolare figli tuoi, non gli devi volere un gran bene; mia opinione, eh.

ser joe

Tante mogli presuppone anche tante suocere. Meglio tante amanti………..

faber

Cavolo messa così è diverso…ho cambiato idea. Facciamo una petizione all’ONU per chiedere di equiparare la poligamia alla tortura? 😀

Zadig

Bruttissimo segnal. La poligamia è contro il progresso delle donne edei rapporti umani e di coppia. Inoltre immagino giá come sará cavalcata , come l evoluzione naturale di aver superato una supposta concezione naturale di famiglia e quindi come pretesto contro le unioni gay. Non venite a dirmi che non è la stessa cosa, dico quello che sosterranno altri

serlver

Personalmente non ho nulla contro la poligamia (se uno vuole farsi del male…), ma mi sta su che venga concessa non per principio, ma per abdicazione del laicismo.

Fetente

Tanto vale abolire del tutto il matrimonio e sostituirlo con diritti generici e contratti privati, concendendo la reversibilità della pensione a favore di chiunque (convivente, compagno, fidanzata) ma solo fino a quando la pensione riscossa non abbia superato oltre il ragionevole il rapporto con i contributi versati.

Federico Tonizzo

Beh, pensa che Salomone ebbe mille tra mogli e concubine, tra cui la figlia del Faraone…

Poi:
“Accenni alla poligamia si ritrovano e si motivano con varie argomentazioni sia nelle Sacre Scritture che in altri testi antichi. Presso il mondo semitico era ritenuta pratica fondamentale riservata a ceti sociali elevati o prestigiosi, in quanto permetteva la generazione di rampolli di “stirpe reale” atti ad espandere il buon nome della casata”.
(…)
“Nella seconda metà dell’Ottocento, la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni predicò e vide diversi dei suoi fedeli praticare il matrimonio plurimo, una forma di poliginia, basato sul modello del matrimonio degli antichi patriarchi biblici, Abramo, Isacco, ecc. Il 24 settembre 1890, la Chiesa rinunciò ufficialmente alla poligamia, sanzionando con la scomunica chiunque avesse contratto nuovi matrimoni poligami. Questa posizione causò il malcontento di alcuni fedeli che si dissociarono dal mormonismo e proseguirono, autonomamente, la pratica del matrimonio plurimo. Da queste gruppi derivano gli odierni poligamisti, scorrettamente definiti mormoni.”
(…)
“La Cina è passata dal consentire la poligamia all’ammettere solo la monogamia nella legge sul matrimonio del 1953, dopo la rivoluzione comunista. La maggior parte delle società africane e islamiche continua a consentire la poligamia. Questo comprende l’India dove la poligamia è ammessa per i cittadini musulmani. Probabilmente, tuttavia, meno del 3% di tutti i matrimoni musulmani è poligamo. La poligamia è sempre più costosa in un ambiente urbano.”
(da: http://it.wikipedia.org/wiki/Poligamia )

Laverdure

@Tonizzo
Ho l’impressione che in tutti i casi che hai citato non si praticasse esattamente l’uguaglianza di diritti uomo-donna.

spapicchio

Anche a me il matrimonio tradizionale cattolico, mi pare molto in crisi, per i divorzi, i ricorsi alla sacra rota delle coppie abbienti, eccetera;

sono poche le coppie che riescono a stare insieme fino in fondo, e spesso con indicibili condizionamenti e sofferenze per tutti i famigliari.

Penso che occorrerà ripensare anche al matrimonio eterosessuale.

Federico Tonizzo

In fondo, perlomeno finchè non ci sono figli sul cui affidamento decidere, eventuali situazioni problematiche di una coppia potrebbero risolversi in un quarto d’ora davanti a un giudice di pace.
Anni fa – non ricordo dove – qualcuno ha proposto il “matrimonio a tempo”, rinnovabile con accordo scritto delle parti.

cesares

In linea di principio si potrebbe anche accettare la poligamia, come la poliandria, se fosse frutto di una libera scelta e senza sottomissione; ma, nello specifico, la poligamia oltre ad essere espressione di una cultura arcaica e intrisa di religione, che comporta di fatto il ruolo subalterno della donna, è anche un tentativo di infiltrare costumi e mentalità islamica nel mondo occidentale, approfittando di libertà che vengono offerte troppo ingenuamente. Mi risulta che in passato siano stati autorizzati matrimoni con spose bambine, un’altra schifezza tipicamente islamica. Quindi sarebbe auspicabile un atteggiamento molto più prudente da parte delle autorità britanniche nel fare concessioni, in nome della libertà di culto, a tradizioni e costumi che offendono le donne, la civiltà, la libertà e anche solo il buon senso.

francesco s.

Bello schifo lo stato che legittima la riduzione della donna ad oggetto in puro islam-style, tanto per rimanere in tema.

francesco s.

Spero che questa degenerazione del concetto di rispetto detto comunitarismo non attecchisca in italia, almeno a questi livelli qui.

BennyHill

Masochismo in sansa britannica.

Innanzitutto una precisazione: il termine poligamia indica due situazioni-tipo molto diverse e che nulla hanno in comune, fuorché il nome.

1. Poligamia degli spiriti liberi, dei libertini, resa celebre da poeti maledetti e artisti fuori dagli schemi; è una pratica che può piacere o meno, ma del tutto legale e non contraria ai diritti fondamentali dell’uomo (e della donna) purché, ovviamente, vi sia il consenso di tutte le parti in causa.
C’è da dire che l’indole tipicamente individualista delle persone che la praticano e la natura stessa del sistema di rapporti che si crea (caratterizzato da una certa “apertura” sia in entrata che in uscita, quindi soggetto a cambiamenti più o meno frequenti) farebbero, credo, a pugni con un riconoscimento giuridico del sistema stesso, in quanto detto riconoscimento tenderebbe inevitabilmente a “fissare” e stabilizzare la forma assunta in un momento determinato da una sistema di rapporti che le persone coinvolte vogliono invece mantenere sempre fluido e facile da cambiare (poi, per carità, magari questa è solo una mia impressione).

2. Poliginia tribale di stampo patriarcale in stile islamico o veterotestamentario (i mormoni, per stare in ambito cristiano, la praticavano mi pare fino a 1890, mentre in diversi paesi islamici è a tutt’oggi pratica diffusa).
In sostanza la donna è vista come una vacca o il cane di casa, per cui se puoi avere cani e vacche ad libitum perché non dev’essere lo stesso con quell’utile animale domestico multiuso che è la moglie-schiava?

In questo caso è evidente che in UK si parla di poligamia nel secondo senso, quindi la difesa dei diritti del singolo (anche, parlando per iperboli, di sc****e con venti persone diverse contemporaneamente, se sono tutti consapevoli, consenzienti e liberi) non ha nulla a che fare col provvedimento del governo dell’UK, provvedimento che va invece in senso opposto, istituzionalizzando quella che in pratica è una forma di schiavitù a tutti gli effetti solo per tenersi buoni i molti islamici residenti, ben poco integrati ma spesso dotati di cittadinanza britannica e quindi di diritto di voto.

Tutto questo in uno dei paesi leader della civile (???) Europa: bello schifo.

michele

Credo che il Regno Unito sia il Paese d’Europa più contraddittorio che conosca.

giuseppe

La decristianizzazione dell’Europa ci porterà indietro di secoli. La società laicista nella quale viviamo si apre sempre più ad ogni forma di barbarie ed é incapace di reagire. Quando si toccherà il fondo si rimpiangerà il cristianesimo con la civilizzazione che ci ha regalato.
Questo malgrado quello che pensate voi.

manimal

bene, proviamo e poi valuteremo se sarà il caso di rimpiangere il cristianesimo.

spapicchio

la decristianizzazione in Europa è stata messa in atto dalla evoluzione temporale politica della CCAR che ha abbandonato definitivamente l’evangelizzazione per dedicarsi sistematicamente ed ideologicamente al potere, all’accumulo del denaro pubblico, al riciclo del denaro sporco fatto dalle banche cattoliche, dall’IOR, alla corsa all’oro, alle cariche pubbliche, ai vitalizi alle ricchezze todo modo perseguite.

Se in Europa esiste ancora qualche barlume di cristianesimo questo è grazie alla resitenza eemplare delle chiese cristiane evangeliche che continuano a fare evangelizzazione, resistendo alla persecuzione attuata dai clericali della CCAR, che fanno politica e soffocano la cultura evangelica autentica.

spapicchio

qualche barlume di cristianesimo in Europa è dovuto * alla resistenza esemplare delle chiese cristiane evangeliche, non certo all’operato della CCAR

spapicchio

@ giuseppe

un cattolico NON può dirsi cristiano, e dovrebbe esserne consapevole di questo fatto

Tizio

Il problema non è tanto la decristanizzazione, ma l’islamizzazione.

Si dovrebbero relegare le religioni alla mera sfera privata.

fab

Dunque: le nazioni nordiche stanno buttando il cristianesimo nella pattumiera e sono attualmente il faro di civiltà del mondo; alle nostre latitudini il cristianesimo tiene ancora botta e si sta piuttosto da schifo. In Uganda e nelle Filippine il cristianesimo impera e scappano a gambe levate appena possono. Tutto ciò, fra l’altro, non è altro che una scontata conferma empirica di qualcosa a cui si può arrivare semplicemente con la testa. Ma che contano i fatti? L’opinione di giuseppe il cieco e sordo è tutto ciò che conta.

DURRUTI 51

Scusate il mio spirito prosaico, perchè devo versare soldi per aggiunte di famiglia ad un poligamo o a gente con 15 figli? non possono proporzionare le loro aspirazioni alle loro possibilità?
Questo tipo di multiculturalismo all’inglese mi sembra una grande sciocchezza.

vime

faber: mer 8 ago 18:51
“Essere anziani non è una scelta, ma rimanere da soli fino a 80 anni si.”
E chi lo dice? Tu? Può essere che una persona cerchi il compagno ideale per tutta la vita senza mai trovarlo. O magari ci rinunci per via delle imposizioni della società. Allora lo Stato (se proprio ci tiene) dovrebbe organizzare delle agenzie dove in base ai tuoi gusti sessuali e alle tue esigenze cerca di trovare il tuo compagno/a ideale.

francesco

Chiunque spaccia la poligamia per un istituzione che confina le donne in una condizione di subordinazione dovrebbe per onesta’ riservare lo stesso trattamento alla poliandria.
Come mai la poliandria non viene mai presa di mira dallo pseudo progressismo fasullo e parolaio dei mezzi di comunicazione del regime?
Non sara’ perche’ la poliandria non puo’ essere usata per screditare l’islam?

BennyHill

Forse perché è non si registrano casi di poliandria in numero significativo praticamente in nessun angolo del mondo…

Citami cortesemente un solo paese al mondo dove sia diffusa la poliandria (che vuol dire una donna che convive stabilmente con più uomini essendo partner sessuale di almeno due di essi) e ne riparliamo.

Arnaldo

Esiste in Tibet…, ma con questo aggiungo, a scanso di equivoci, che è preoccupante che in Gran Bretagna vengano introdotte agevolazioni per i poligami, è una vergogna!!

Congo

Non riesco a capire se stai scherzando o credi veramente in quello che hai scritto.
Nel mondo la poliandria è rarissima.

francesco s.

Francesco spero che tu stia scherzando altrimenti vai tranquillamente a quel Paese, vuol dire che vivi sulla luna.

Gérard

La Francia vieta la poligamia . Pero si stima che ci sono ca 20 000 famiglie poligame che vivono nel paese .
Un uomo che ha fatto scalpore in Francia, un algerino diventato francese grazie al suo matrimonio con una francese( attento processi per razzismo al paese perchè una moglie era stata multata guidando la maccchina col nihab) ha 4 donne ( 1 ufficiale, quella francese e 3 altre sposate in algeria – tutte con il nihab ) incassa ca 6 500 Euros dallo stato a fare niente . ( allocazione familiale e madri non sposate con figli – 3 donne ovviamente non hanno lo statuto ufficiale di ” spose ” – )con questi 12 o 14 bambini . Certe famiglie poligame hanno oltre 24 bambini . Molti ovviamente appartengono a movimenti islamici… !
Immaginatevi cosa significa con la grandezza degli appartamenti nelle nostre citta ( alcune ” famiglie ” ne affittano due !
Immaginatevi il danno alla casse degli servizi sociali ( che in Francia sono molto piu generosi e sviluppati che in Italia.. )
La tensione fra le spose, l’ assenza di intimita e tutti problemi che questo reca ai bambini .
Questo è un oltraggio alla dignita umana e a l’ uguaglianza fra uomini e donne ( la poligenia no ma la poligamia si ? ) .
Lo squilibrio diventa per il paese che l’ autorizza sia culturale che materiale . E una deriva da attribuire a chi desidera la morte culturale e sociale dei nostri paesi .

DanielN

Ma mi chiedo:
è tanto difficile per queste teste di rapa di politici capire che ad inseguire tutti i precetti delle varie religioni non se ne viene più a capo?
E’ tanto difficile capire che lo stato deve essere laico e neutrale nei confronti delle convinzioni personali religiose e non?
Lo stato non può essere confessionale o avere un occhio di riguardo per una religione perchè altrimenti dovrebbe esserlo per tutte, anche per le credenze più esoteriche che si riesca ad immaginare.
Per esempio pensate se in inghilterra tutti i cittadini stranieri che hanno preso la patente in europa pretendano di mantenere il loro diritto a guidare a destra per non sentirsi discriminati!

Fabio Milito Pagliara

Magari dare sussidi solo agli individui e lasciar perdere con chi dormono? Il problema diventa appunto l’istituzione familiare che lascia varchi di questo genere ad improprie sopraffazioni dell’individuo e dei suoi diritti.

francesco

Questa mi sembra un’osservazione ragionevole. Il problema non e’ la poligamia con i costi a carico della societa’ (cioe’ di tutti noi) che ne derivano.
Per andare alla radice del problema si dovrebbe parlare della famiglia intesa come istiutuzione su cui e’ fondata la societa’ in cui viviamo.
Essendo l’individuo, e non la famiglia, la vera fonte del reddito che lo stato dovrebbe incassare per ridistribuire (parlo in astratto perche’ come tutti sanno cio’ non avviene in italia) perche’ regalare soldi alla famiglia?
Se un uomo fa 18 figli con una donna o con piu’ mogli che differenza fa?
Le mogli ed i figli sono comunque tutelati dallo stato non in quanto individui (come sarebbe logico) ma in quanto parti di un istituzione privilegiata (a scapito del individuo) solo per ragioni ideologiche.

Sandra

La poligamia è permessa nell’islam a condizione che l’uomo possa mantenere le mogli successive alla prima. Com’è che quando fa comodo la religione si può seguire un po’ meno alla lettera, e lasciare che lo stato (infedele peraltro) sussidi le altre mogli? Non credo che in Arabia saudita o in altri paesi musulmani sia lo stato a farsi carico delle scelte matrimoniali: se l’uomo vuole e può permettersi più di una moglie, bene o male per lui, lo stato non interviene, non sarebbe diversamente una violazione alla legge coranica?

Gérard

Cara Sandra
Il corano per tanti va bene quando fa comodo, poi quando lo fa meno, lo si rigira ..
Mohammed ebbe ( ufficialmente ) 15 moglie .
Lo corano dunque prescrive un massimo di 4 moglie pero dice anche che questo non vale per il Profeta, il quale come tale ha piu prerogative dagli altri uomini …
Non sarà mica che Maometto avrà suggerito tutto questo ad Allah ??

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