Corte costituzionale: inammissibile questione di legittimità legge 194

La Corte costituzionale ha dichiarato manifestamente inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’art. 4 della legge n. 194 sull’aborto, sollevata dal Giudice Tutelare del Tribunale di Spoleto.

L’UAAR ha sostenuto in queste settimane la campagna #save194. Salvata la legge, ne resta difficile l’applicazione quando la grande maggioranza dei ginecologi sono obiettori.

salva la 194, restano gli obiettori
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83 commenti

San Dokan

Finalmente una buona notizia. Anche se è già grave il fatto che sia esistita la concreta possibilità che l’interruzione volontaria di gravidanza venisse (nel 2012!) posta fuorilegge, facendo retrocedere i diritti di autodeterminazione delle donne di questo già disgraziato Paese ad una condizione tardo-medievale. Vabbè, si vede che fortunatamente anche in italia c’è un limite a tutto.

whichgood

Bene, ora che la legge viene riconfermata è ora di fare un’altra per applicare un limite massimo di obbiettori nelle strutture sanitarie pubbliche per garantire alle donne il diritto di scegliere sancito nella Costituzione.

Vittorio

Mica male come idea…. Forse molto migliore di quanto non sembri a prima vista..

San Dokan

@ whichgood

Più che una quota massima di obiettori, ci vorrebbe una quota minima di non-obiettori.

Paul Manoni

I Radicali, attenti anche al diritto di obiezione di coscienza, hanno proposto un sistema che preveda una quota del 50% di medici non obiettori, nel SSN. 😉

giulio

Due sono le cose da fare per migliorare la 194:
1) Quota minima di non obiettori, con concorsi riservati.
2) IVG anche nelle strutture private.

renus

teniamo sempre presente che i non obiettori dovrebbero coprire le 24h tutti i giorni (non è pensabile che restino di turno solo gli obiettori) quindi il costo del SSN lieviterebbe (servirebbe più personale).
Personalmente ritengo che non può esserci in un sistema pubblico un ginecologo che possa scegliere di interrompere il pubblico servizio (di questa serietà soprattutto) in nome di una scelta etica, come non può esistere un militare in carriera che obietti per l’uso delle armi in guerra; sono incompatibili, punto.

cyberego

No hermano, ordinerà una bella purga (all’olio di ricino) per tutte
le svergognate che non accettano il dono dell’ “immacolata concezione”.

Red Passion

@ whichgood
Fermo! Rischi di dargli un suggerimento! Tre giorni fa ha celebrato la famigerata X MAS! Ma perchè il presidente della Repubblica non è intervenuto?

cyberego

VITTORIA !
Meno male, così non devo bruciare il “papiro”,
ora però dobbiamo disinfestare tutte le corsie e i reparti dai baciapile.
(e la vedo dura conoscendo l’ambiente)

Emi1

Già!
Io nella scelta del ginecologo, senza avere necessità alcuna di affrontare scelte di questo tipo per tanti motivi, ho valutato anche questo aspetto, perché un obiettore di coscienza antepone alla salute e alla vita della donna o la propria religione o il proprio tornaconto. Non ci sono altre motivazioni, quindi mi vedo sicuramente più tutelata da chi pensa esclusivamente a me, e non è condizionato e condizionabile.

Se ogni donna potesse e volesse scegliere in base a questo criterio, soprattutto per le visite private, di obiettori ne rimarrebbero pochi, ma credo sia complesso per la questione della privacy che tutela i medici obiettori.

Sarebbe interessante avere trasparenza in questo senso per un accesso più consapevole al servizio sanitario.

cyberego

Purtroppo è così,
spesso sotto la coperta corta della riservatezza professionale
e dell’etica medica, si nasconde una certa “omertosità” io non
dico che un collega obiettore sia un cattivo medico (non potrei),
ma molte volte più che una scelta “etica” si tratta di una scelta… “pretica”.
(e anche opportunistica: paura di essere isolati, perdere possibilità di
avanzamento di carriera e conseguenti incentivi del trattamento economico ecc)

Elena

Anch’io, come te, ho scelto un ginecologo non obiettore come medico, l’ho chiaramente chiesto telefonando per il primo appuntamento.

Antonio72

No, non può essere così.
Ai sensi della legge 194 l’obiezione di coscienza non può essere invocata in caso di pericolo di vita della donna (art. 9). Quindi lei può liberamente scegliere il suo medico in base a suoi criteri, come un’altra donna in base ad altri. Come il medico è libero di sollevare obiezione di coscienza, in quanto nel caso di IVG la tutela della salute psico-fisica della donna, spesso incerta o di difficile interpretazione (come il caso in oggetto), si scontra con la tutela della vita umana dal suo inizio (art. 1). E’ questo il senso della legge 194, altrimenti non ci sarebbe necessità di alcuna legge, non più di quanto sia necessaria una legge sulla spirale o sullo spermicida (che tra l’altro corrisponde alla lettura distorta della legge da parte delle femministe dell’ “utero è mio e me lo gestisco io”).
Inoltre la recente sentenza della Corte di Giustizia europea assegna all’embrione umano il rispetto dovuto alla dignità umana, in linea con la legge 40/2004, la stessa il cui tentativo di abrogazione referendaria fu bocciato ampiamente dagli italiani.
Ma per approfondire la questione si devono attendere le motivazioni della sentenza.

paniscus

Io invece non ho fatto niente di tutto questo, semplicemente perché non ho mai attribuito tutto questo grande valore alla scelta del ginecologo di fiducia privato… mi sono semplicemente rivolta al consultorio pubblico, sia per le cose di ordinaria amministrazione (pap test, prescrizione della pillola e simili) sia per farmi seguire le prime fasi delle gravidanze.

In seguito mi è anche capitato di scegliere un ginecologo privato, ma solo per un personale eccesso di zelo mio, e per avere una rassicurazione in più, ma non l’ho mai considerata una necessità assoluta di rapporto strettissimo…

Poi, di fatto, anche il ginecologo in questione è un laico e non obiettore, ma questo semplicemente perché me l’aveva consigliato una mia amica medico che ragiona come me e che frequenta solo quelli : – )

Lisa

Kaworu

beh io me lo sono andato a trovare (anzi, andata) in un consultorio dichiaratamente non confessionale, pro choice e via discorrendo XD

diciamo che se uno lavora lì è già una garanzia delle sue idee 😉

sinceramente avrei paura nel corso di un’eventuale gravidanza a farmi seguire da un ginecologo no choice, perchè avrei paura che potrebbe tenermi nascoste malformazioni e affini.

gmd85

@Antonio 72

Nella sentenza si parla degli embrioni brevetto. Non è estesa all’embrione in senso generale. Ergo, la sentenza del giudice nostrano era errata. Quanto all’art. 1 è tendenzioso. La 194 è stato un progresso, certo, ma andrebbe rivista al di fuori di un ottica di demonizzazone dell’IVG.

Antonio72

E quale sarebbe la differenza tra un embrione-brevetto ed un embrione-non-brevetto?

Nell’articolo di La Repubblica si legge:
“I giudici di Lussemburgo, ora, intanto hanno espresso la loro opinione sulla nozione di embrione umano, concludendo che “sin dalla fase della sua fecondazione qualsiasi ovulo umano deve essere considerato come un embrione umano, dal momento che la fecondazione è tale da dare avvio al processo di sviluppo di un essere umano”, come si legge in una nota stampa diffusa oggi dalla Corte Ue.

Si potrebbe obiettare che se l’articolo 1 di una Legge è da considerarsi tendenzioso, figuriamoci i rimanenti articoli. Cmq provi ad applicare lo stesso ragionamento con la Costituzione italiana.

giulio

Io se fossi una donna non mi fiderei mai di un ginecologo obiettore, potrebbe nascondermi che il feto è malformato per non farmi abortire, è già successo.

gmd85

@Antonio 72

Quale, questo?

http://www.repubblica.it/salute/2011/10/18/news/ue_vietati_brevetti_da_embrioni_umani-23419579/

La differenza è fondamentale. Si parla di embrioni da laboratorio, che neanche avrebbero modo di svilupparsi. Il giudice italiano ha rielaborato la sentenza per i suoi comodi. E l’interpretazione dei giudici europei è del tutto personale. Quanto all’articolo 1 della legge 194 è tendenzioso perché negativizza la pratica che la legge deve regolamentare. Ciò non rende però tendenziosi automaticamente gli altri articoli.

alle

MANIFESTAMENTE inammissibile! Cioè: caro giudice di spoleto perchè ci fai perdere tempo e ci sfrantechi le p@@@le con un quesito accademico?
Bè ogni tanto una buona notizia.

serio

Piú che l’avverbio conta l’aggettivo. La pronuncia di inammissibilità è una decisione processuale (non di merito), e potrebbe significare che la stessa questione non può piú essere riproposta. Però bisogna vedere i motivi.

alle

@ serio. Scusa ma non capisco il senso del tuo intervento. Quello del mio era che, avendo difeso per molti anni il mio ufficio davanti alle Commissioni Tributarie, mi veniva da ridere sul “manifestamente” (anche se è una formula) perché mi ricordavo come si incavolavano certi giudici di fronte a questioni evidentemente improponibili.
Mi piaceva quindi pensare che anche i giudici della c.c. (proiezione) avessero, con quell’avverbio, mandato a remengo il giudice spoletino.
Quanto alla 194, ulteriori quesiti saranno probabilmente riproposti sotto altre forme non appena si presenterà l’occasione, non credo che desisteranno.
Cmq aspetto anch’io con curiosità le motivazioni della sentenza che l’UAAR (vero?) sicuramente pubblicherà appena disponibili.

syd

Phew, fortunatamente non corriamo il rischio di diventare anche de jure un sobborgo delle FATA pachistane…
Però c’è ancora tanto da fare nei fatti. La percentuale di medici obiettori è ancora troppo alta.
Come disse un mio caro conoscente, “quando ero giovane io se obiettavi e non facevi il servizio militare poi non potevi fare nemmeno il concorso da spazzino. Questi scelgono di fare i medici, scelgono di non fare il loro mestiere e fanno pure carriera”.
Mai parole furono più sagge.

paniscus

Ce l’ho in casa, quel libro, ma devo ammettere di non averlo ancora letto per assoluta mancanza di tempo. Forse, quando avrò finito questi strazianti adempimenti di fine anno scolastico e deprimenti esami di maturità…

Lisa

fab

In effetti era l’unica decisione possibile, volendo rispettare il diritto. Ma non è che il rispetto del diritto fosse garantito.

dallapartedialice

Una buona notizia, ma non è lecito tirare un sospiro di sollievo. La crociata è partita lancia in resta e le sta provando tutte per riportare indietro le lancette della storia. Non possiamo permetterci che l’Italia, oltre a non fare passi avanti su altri temi, faccia addirittura dei passi indietro: oltre al danno di essere il fanalino di coda fra i Paesi occidentali, vogliamo rischiare la beffa di ingranare la retromarcia?
http://dallapartedialice.wordpress.com/2012/06/20/save194-ricorso-respinto-legge-194-non-e-incostituzionale/

Elena

Io sono davvero davvero ma DAVVERO contenta di questa sentenza, ho aspettato tutto il giorno notizie!

Lyra

Direi che l’esito della sentenza della Corte costituzionale fosse (per fortuna!) abbastanza scontato, anche se non bisogna sottovalutare l’accanimento dei pro-life verso la 194.
Ciò che più mi sconcerta di tutta questa storia è che un giudice, che dovrebbe esser più che esperto ad interpretare le leggi, si faccia accecare dall’ideologia, arrivando a mal interpretare (per non dir stravolgere e piegare al prorpio volere) una normativa europea circa la non leggittimità di brevettare le utilizzazioni di embrioni umani a fini industriali o commerciali.
Proprio vero che il fanatismo religioso può tutto! 🙁

Federico Tonizzo

Questa volta il fanatismo religioso non ha potuto! 😀

Vittorio

A proposito di giudici, mai sentito parlare di un certo Carlo Casini?

San Dokan

@ Vittorio

Mai prima d’ora, sono andato proprio adesso a cercarlo su wikipedia, così ho potuto scoprire che anche lui, come il più celebre Pierferdinando, è un “casinista” dell’UDC. Altro personaggio della serie “se li conosci, li eviti”.

Vittorio

@San Dokan 🙂 🙂 🙂 Sei giovane, se non lo conosci. In effetti ha imperversato una trentina di anni fa. E’ stato il primo a sostenere la necessità dello “stato giuridico dell’embrione”, facendo ridere, allora, anche i polli. E già che ci siamo, propongo alla tua attenzione anche Luigi Gedda, colui che in piena campagna elettorale del referendum indetto per abolire la Fortuna-Baslini (divorzio) tuonò dal tubo catodico di allora: “Il divorzio è l’anticamera del lupanare…”. Come vedi, nulla di nuovo sotto il sole, Madame la Marchesa…

paniscus

Essendo di età abbastanza matura per ricordare personalmente le prodezze pubbliche del signor Carlo Casini…

… mi permetto di osservare che questo soggetto, pur rappresentando dei valori completamente diversi e incompatibili con i miei, ed essendo decisamente inquadrabile come un mio “avversario ideologico”, contro il quale non avrei nessun problema a scendere in campo a muso duro, ha sempre dimostrato una coerenza, un’onestà e una buona fede che i suoi epigoni di oggi (tipo Luca Volonté, Olimpia Tarzia o Luisa Santolini) si SOGNANO.

Aridatece i nemici veri, aridatece.

Lisa

San Dokan

@ Vittorio

Sì, mi confesso: sono uno sbarbatello appena ventenne, ma nonostante la mia giovane età già provo un forte astio nei confronti di questo Paese e degli sgangherati, buffoneschi personaggi che lo abitano, lo governano e vi imperversano. Il mio ringraziamento per avermi segnalato anche il “prode” Gedda.

Vittorio

@Paniscus&Lisa “un’onestà e una buona fede…” certo, nessuna obiezione. Però direi che quelli erano tempi completamente diversi dal giorno d’oggi: nella contrapposizione ideologica forte (a muso duro, hai scritto tu) di allora una certa coerenza era conditio sine qua non per emergere – vedi per esempio tutti i leader della vecchia DC. In ogni caso un personaggio che si propone di creare “uno stato giuridico per l’embrione”… suvvia Lisa… Nemmeno come nemico lo vorrei!

Vittorio

@ San Dokan ore 0:33 Nessun ringraziamento amico: non rappresenta un merito particolare l’aver vissuto la temperie dei difficili anni ’70. Piuttosto, questo sì, un po’ di invidia per la tua giovane e meravigliosa età: Ti auguro di poterla vivere in tutta la sua pienezza anche in un paese difficile e illogico come il nostro…

San Dokan

@ Vittorio

E invece rinnovo i miei ringraziamenti: è merito delle persone come te (posso darti del tu?) e di quelle che ti hanno preceduto se oggi la mia generazione (che, ahimè, è per lo più meschina ed inetta, perlomeno se confrontata a quelle passate) vive in un Paese un po’ più decente rispetto a quello che era 30-35 fa, pressappoco il momento in cui l’orologio del progresso sociale e civile sembra essersi fermato per non ripartire più, almeno fino ad oggi e chissà per quanto altro tempo ancòra. Per quel che riguarda il vivere in italia, ti sono grato per il gentile augurio rivoltomi, anche se sinceramente spero di rimanere nelle italiche lande il meno possibile, lo stretto necessario per laurearmi e potermi così assicurare un futuro nelle amate terre scandinave verso le quali tutti gli elementi (sociali, culturali, persino ambientali) sembrano spingermi.

Vittorio

@ San Dokan, 21:06 ore 1:19 La tua richiesta di darmi del tu è stata il più bel ringraziamento che mai potessi rivolgermi… ma certo che sì!!!! Gli argomenti che hai sfiorato sono molto complessi, e non possono essere affrontati in questo thread in quanto O.T. Brevemente gli anni ’70 se hanno portato un cambiamento notevole nel welfare nazionale sono stati anche costellati di errori, che poi sono proseguiti anche negli anni ’80 e ’90: proprio al giorno d’oggi se ne stanno pagando le conseguenze e la parte più esposta siete voi giovani, per i quali risulta estremamente difficile trovare un’attività all’altezza delle proprie aspettative… Su questo sciagurato paese poi incombe una nemesi feroce, sintetizzata dal detto “Nemo propheta in domo sua”: questa patria è ingrata verso tanti suoi figli che sono costretti a mettere il proprio talento al servizio di altre società. Se hai deciso di aprirti la tua strada in un altro paese, segui pure questa via con l’entusiasmo dei tuoi 20 anni: oggi il mondo è piccolo e le differenze (e le distanze) vengono costantemente ridotte. Io stesso ho sposato, nel lontano 1970, una donna straniera; è stato un matrimonio riuscitissimo e se potessi ritornare indietro, rifarei esattamente le stesse cose. Unico rimpianto è quello di non aver preso in sufficiente considerazione una proposta di sistemazione nel suo paese: ma chissà come sarebbe andata se avessi acconsentito. Bene, spero di incontrarti ancora nel blog e se mi darai del tu sarà per me un motivo di grande soddisfazione… 😀 😀

Paul Manoni

@Lyra
Mi ricorda tanto quel genere di giudici (Consiglio di Stato) che hanno decretato il crocifisso “simbolo laico”. 😯

Vittorio

Mi sento rivivere…. Che sia il caso di andare dove sapete ad accendere un cero a chi sapete?…. 🙂 🙂 🙂 🙂

Giovanni Duovi

Se c’è una cosa da correggere nella 194 è solo la cosidetta “obiezione di coscienza”, da vietare a tutti i nuovi iscritti ad ostetricia.

Forse sarebbe il caso che qualche partito politico si faccia coraggio e presenti nel suo programma tale modifica alla 194. Avrebbe il mio voto.

a buon intenditor…

Kaworu

sarebbe ora, dato che aveva un senso appunto per evitare a chi era già ginecologo di esser costretto a far qualcosa di “non previsto” quando aveva deciso di diventare tale…

ma adesso, è come lasciare l’obiezione di coscienza per i militari.

whichgood

Bastava chiarire “tranne per quelli già in esercizio”. A mio avviso è stata una scusa. 😉

Kaworu

a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.

e per chi è ateo, il concetto di peccato non esiste 😉

Giovanni Duovi

Siamo lo stato della ripresa delle nascite a qualsiasi costo (anche se siamo già troppi)

Non mi meraviglia quindi che anche chi non è supino al vaticano cerchi di limitare il ricorso all’aborto con leggi incomplete o formulate approssimativamente.

Antonio72

@Kaworu

Non puoi continuare a fare il confronto tra l’obiezione di coscienza del medico in tema di IVG e l’eventuale obiezione di coscienza dei militari, senza puntualizzare se intendi in tempo di guerra o no.
Se infatti consideriamo il tempo di guerra e prendiamo buono il tuo paragone, nessun gerarca, ufficiale o soldato nazista avrebbe mai potuto essere processato per crimini di guerra solo per avere obbedito all’ordine inequivocabile di sterminare civili innocenti.
In altre parole, per gli antiabortisti obiettori siamo in periodo di guerra, in quanto anche l’embrione umano deve considerarsi vittima innocente.

gmd85

@Antonio 72

No, il paragone ha perfettamente senso. Con la legge che ha reso il militare una figura professionale, l’obiezione di coscienza non esiste più. Il ginecologo è una figura professionale e deve assumersi la responsabilità del suo incarico. Se deve mantenersi fedele al giuramento d’Ippocrate, deve dare precedenza alle condizioni di salute della madre e non dell embrione.

Kaworu

il paragone ha senso, caro antonio.

se per te non ha senso, è un problema tuo.

Antonio72

@Kaworu

Allora se il paragone ha senso, se ne deve dedurre che nessun ufficiale nazista avrebbe potuto essere condannato per crimini contro l’umanità, visto che evidentemente obbediva agli ordini dei suoi superiori.

manimal

@Antonio72

stai forzando l’esempio.
il problema non è il crimine di guerra (concetto a mio avviso singolare: il pilota che sganciò bombe sulle città tedesche nella II GM, sapeva perfettamente di uccidere civili…), ma la consapevolezza che entrare nelle forze armate comporta, per l’appunto, l’uso di armi, in caso di conflitto.

troveresti normale che un soldato professionista comandato all’azione, obietti sulla moralità delle armi?

non penso.
certi dubbi avrebbe dovuto risolverli PRIMA di arruolarsi VOLONTARIAMENTE.

con tutto l’impegno non riesco a vedere sostanziali differenze con un ginecologo che si propone per l’assunzione presso la sanità pubblica.
impiego che contempla tra le mansioni anche l’eventualità di effettuare IDG.

Kaworu

il tempo di guerra è fuori contesto.

una volta avevamo la leva obbligatoria ed era giusto che chi non voleva uccidere fosse esentato dall’uso delle armi e messo a fare altro.

ora troveresti sensato se uno entrasse nell’esercito e dicesse “abbelli, no io le armi no. però voglio restare nell’esercito”?

stessa cosa i ginecologi obiettori: quando la legge è entrata in vigore, c’era gente che esercitava e si era iscritta con altre premesse. giusto quindi permettergli di continuare senza cambiargli le carte in tavola.

adesso uno lo sa cosa comporta il suo mestiere, tra le altre cose.

se gli piacciono i bambini, può fare il pediatra, il neonatologo, o cose simili.

non mi risulta che viga l’obbligo di iscrversi a ginecologia.

nel tuo mondo fantastico questo obbligo esiste? che strano che deve essere…

San Dokan

@ Giovanni Duovi

Anch’io sarei indubbiamente più propenso a votare per un partito (o formazione politica) che dovesse porre l’obiezione di coscienza per i nuovi ginecologi nel proprio programma, ma non è che voterei in automatico tale partito solo per questo aspetto: posso dire con una certa sicurezza che non voterei “La Destra” o la “Lega Nord” nemmeno se inserissero questo punto nel loro programma!
Ma vabbè che tanto siamo in italia, quindi è inutile fantasticare: prima che qualcuno (a parte forse i Radicali) si decida a pestare i piedi alla chiesa su questo tema, ne dovrà passare di acqua sotto i ponti.

Giovanni Duovi

Io su tanti temi sociali ed economici ho idee trasversali a quelle di tutti i partiti.
Quando mi reco alle urne cerco di votare quello che presenta nel suo programma una soluzione a un problema che ritengo prioritario rispetto ad altri.Ovviamente nel resto del programma ci saranno altri punti che non mi convincono.

Diciamo che se qualcuno avesse concrete chance di governare e proponesse l’impossibilità dell’obiezione per chi si iscrive a ostetricia oppure un tetto al massimo di obiettori,allora potrei votarli.
Ovviamente una partito di nicchia come i radicali non li considero,visto che non hanno nessuna possibilità.

joseph

che vi avevo detto? Tranquilli, santa Emma veglia su di voi……

Paul Manoni

Informati meglio, prima di spararle grosse.
I Radicali hanno proposto un sistema che prevede un tetto massimo di medici obiettori al lavoro per il SSN, pari al 50%.
Per cui o la Emma che citi e’ una tua fantasia paranoide, oppure se ti riferisci alla Bonino ti sbagli di grosso, perchè i Radicali non hanno certo la pretesa che tutti i medici siano abortisti.
Mica sono come i governatori di regione abusivi che si fanno sponsorizzare le vacanze, che pretendono zero diritti di interruzione alla gravidanza per le donne, e per compiacere il Papa. 😉

Paul Manoni

Tranquillo Stefano…Con me mangiano poco, solo quanto basta. 😉

joseph

“in Italia c’è una malattia contagiosa, una epidemia rapida che si chiama obiezione di coscienza”.
mai mi permetterei di parlar male della vostra Emma. mi riferivo ad una santa Emma così in generale, che per caso è omonima….

p.s.: ma considerare l’obiezione di coscienza una malattia NON è volere che tutti i medici siano “sani”?

Kaworu

beh di sant’emma ce ne sono due, ricordate principalmente per le donazioni alla chiesa.

quindi “a pensar male si fa peccato…”

o hai dei collegamenti mentali parecchio tortuosi

Paul Manoni

Il genio pensa che vietare le IVG, singifichi niente più aborti toutcourt…Non si rende minimamente conto che invece avverrebbero lo stesso, nella totale illegalità e fuori da qualsiasi tipo di controllo.

Il genio pensa che la 194, abbia incentivato gli aborti, ma non si rende conto che invece e’ proprio alla 194 che le IVG sono drasticamente calati.

Il genio pensa che quando i Radicali parlano di una malattia contagiosa, si riferiscano all’obiezione di coscienza, a non come invece e’, al fatto che un medico obiettore, genera con le sue scelte, altri medici obiettori, che a loro volta generano altri medici obiettori, ecc, ecc. Questa e’ “la malattia contagiosa”! Il lavoro a cui un medico si sottrae, finsce per essere svolto da un altro medico, che per non svolgerlo potrebbe ricorrere alla stessa sua soluzione…L’obiezione di coscienza appunto.

Il genio pensa che le gravidanze indesiderate si combattano con la castità…Mica con gli anticoncezionali, che il suo “pastore maximo” condanna un giorno si, ed un’altro pure…!

Il genio pensa…No, il genio decisamente non pensa. Le spara grosse e basta.

Maurizio da Gorizia

Caro Paul, un mio amico triestino mi aveva riferito una frase delle sue parti “el sagio no sa gnente, el mona sa tuto“. Non credo che occorrano traduzioni. 😉

Paul Manoni

@Maurizio da Gorizia
Quoto la frase che non necessita di traduzioni. 😉

Cartman666

vorrei rivolgere un commento molto maturo a tutti i baciapile che impestano questo blog, ale cattolico, Enrico e cosi’ via…. SUKATE!!!!

Andate dal vostro confessore a sbollire il dolore, AHAHAHAH, le matte risate!!

mistergrey2

Ma non c’erano dubbi!

Ku fu, che scrisse un famoso trattato sull’arte della guerra, scoraggiava caldamente l’attacco frontale in casi simili.

Molto meglio la politica sel sorcio, che s’acquatta e rode nell’ombra.:-)

Quindi molto meglio rendere difficile e penosa l’applicazione della 194(già fin troppo restrittiva per i miei gusti) e per il resto creare una barriera su altri temi riguardanti i diritti civili e sui quali non si è ancora legiferato (famiglie omosessuali, divorzio breve, fecondazione assistita eutanasia).

Per dirla all’americana, si è specato il denaro dei contribuenti.

“Come disse un mio caro conoscente, “quando ero giovane io se obiettavi e non facevi il servizio militare poi non potevi fare nemmeno il concorso da spazzino”

Ma è una bubbola! Come quella sull’esclusione dai concorsi pubblici di chi non va a votare.

Noi che ci picchiamo di essere razionalisti dovremmo non farci irretire da queste fole.

BennyHill

@mistergrey2: in effetti messa in questi termini sembra una favola, ma forse il tizio in questione si riferiva a quei pochi che rifiutavano il servizio militare già PRIMA che venisse introdotta la possibilità di svolgere il servizio civile come alternativa (1972), risultando perciò renitenti alla leva con tutte le conseguenze del caso (non lo so, è solo una mia supposizione ma spiegherebbe l’esclusione dai concorsi pubblici).

In ogni caso, finché esisteva la leva obbligatoria gli obiettori dovevano comunque accettare alcune limitazioni legate alla loro scelta: divieto a vita di detenere armi, niente licenza di caccia né licenze o abilitazioni per lavorare con esplosivi (neanche in ambito civile, ad es. in una cava o in un’impresa di demolizioni) ecc. Ora, quanto tali limitazioni fossero ragionevoli o irragionevoli non lo so, ma resta il fatto che l’obiettore risultava penalizzato rispetto a chi si faceva la naja… il medico obiettore, al contrario, sembrerebbe quasi avvantaggiato da tale scelta.
Qualcosa non mi quadra…

San Dokan

Mi sa che per via della cocente sconfitta si sono rintanati nel loro blog catto-fascista, nel quale saranno sicuramente impegnati a rosicare e a prendersela con la “lobby abortista” che, assieme alla “lobby gay”, la “lobby della morte”, la Spectre e Mago Merlino, fanno quello che tentano di fare ogni sera: tentare di conquistare il Mondo (a danno di natzinga, di gesù bambino e degli angioletti con la tromba, ovviamente).

dario colombera

Il problema è posto male. Si tratta di far abortire nella legalità a poco prezzo o nell’illegalità con lauti guadagni. I sanitari obiettori sono per questa seconda possibilità.

Soqquadro

Leggendo ciò che scrivono diversi “no-choice” devo appoggiare pienamente il tuo commento.
Mi fa oltremodo specie che quando si parla di aborto, partano strali di odio nei confronti delle donne che si trovano ad abortire, e nemmeno un buffetto all’uomo che le ha messe incinte senza “autorizzazione alla gravidanza” (chè, a meno che non abbiano cambiato la biologia stanotte a mia insaputa, le donne non si mettono incinta da sole)

Simone

Interessante il dibattitto sull´obiezione di coscienza, e ho risentito la vecchia storiella per cui questa fu introdotta per evitare che medici, avendo iniziato ad esercitare prima della legge non potevano essere costretti a farlo dopo. Posta cosi la questione e´assolutamente assurda a chi conosca vagamente la medicina: se un medico potesse rifiutarsi di utilizzare tecniche non in uso quando ha iniziato ad esercitare la medicina sarebbe rimasta ferma. Inoltre non serve nemmeno far notare che l´aborto fosse illegale infatti e’ illegale per un medico anche prescrivere un farmaco non ancora autorizzato! E oltre tutto se l´obiezione e´permessa per l’aborto qualcuno mi deve spiegare perche solo per quello! Se la mia coscienza si rifiuta di curare un diabetico perche’ ritengo sia un agente del demodio sono autorizzato a non prescivergli l´insulina?Per non parlare di possibilli medici islamici che si potrebebro rifiutare di visitare una donna!

Inoltre mi pare che tutte le proposte di modifica non abrogative siano manifestamente incostituzionali: non si puo’ dire che un medico puoi obiettare ma poi non assumerlo se obietta e ad ogni modo l´obiezione puo´essere esercita in ogni momento: considerato l’andazzo italico ci ritroveremmo ad aver assunto medici non obeittori che dopo un anno diventano obiettori e se in in principio hanno il dirito di farlo non sarebbero licenziabili!

stefano

ho notato questo tread solo adesso e non posso non dire la mia.
secondo me la 194 non sarà mai applicata realmente finchè 3/4 di questo paese sarà infestato dagli obbiettori, è una triste verità ma dobbiamo ammetterla.

Francesco

Questo testo e’ tratto della legge 194:

“Il Servizio Sanitario Nazionale è tenuto a assicurare che l’IVG si possa svolgere nelle varie strutture ospedaliere deputate a ciò, e quindi qualora il personale assunto sia costituito interamente da obiettori dovrà supplire a tale carenza in modo da poter assicurare il servizio, ad es. tramite trasferimenti di personale.”

Si dovrebbero solo muovere il sedere e darsi da fare. Ma ho il dubbio che non vogliano farlo.

Maurizio da Gorizia

Non è un’istigazione alla violenza, riporto per dovere di cronaca.
Un mio amico (l’ho scoperto anticlericale all’epoca del caso Eluana), appassionato di treni oltre che di aviazione, sapeva delle mie ferie arretrate e mi ha telefonato stamattina e giunti a parlare della sentenza della Consulta ha fatalmente definito chi l’ha “innescata” come un “giudice che ha sprecato nostri soldi perchè accecato da una tonaca” (parole sue!) e ha rincarato la dose dicendomi testualmente che lui stesso “lo avrebbe infilato vivo nel forno di una BR 44”.
Siccome si era dimenticato di dirmi di che macchina parlasse, ho scoperto che parlava di questa: http://de.wikipedia.org/wiki/DRG-Baureihe_44
Mi scuso per la voce in tedesco.
Solo da qualche minuto mi sono ricordato della scena del film Borsalino & Co. in cui Roch Siffredi (Alain Delon) elimina il rivale nello stesso modo.
Per i non cinefili: sì, il famoso Rocco Siffredi ha preso il suo cognome d’arte dal protagonista dei due Borsalino (si chiama Rocco davvero, Rocco Tano) perchè ammiratore di Delon.

DucaLamberti74

Un solo commento:

per Enrico un grande Pepepepepepeeeeee_rrrrr_nacchioneeeeeee
🙂 🙂 🙂 🙂

DucaLamberti74

Priapus

In effetti, il giudice che ha innescato il pandemonio sembra piuttosto un bigotto poco versato nel
la scienza giuridica. Ma è chiaro che la giustizia è uno dei maggiori problemi del paese: obbliga
torietà dell’azione penale, lentezza della giustizia, poca produttività e smania di protagonismo di
giudici e magistrati hanno portato alla situazione attuale, carceri sovrafollate e milioni di processi
arretrati. La prima, ma non certo unica contromisura, sarebbe un bell’esame psichiatrico a tutti
i giudici e magistrati, ma anche a poliziotti, onorevoli, vescovi e professori.

Priapus

Ma anche quando leggo le leggi che vengono promulgate e sapendo che ci sono quasi quat
trocento magistrati fuori ruolo sparsi fra i vari ministeri e piu della metà in Via Arenula, Mi
nistero di Giustizia, mi dico, “se queste toghe han preso parte alla stesura della legge, è
chiaro che non è stato il Trota ad inaugurare la moda delle lauree in Albania o Tanzania”.

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