Sicilia centrale, netta crescita dell’indifferentismo religioso

Una ricerca sulla Sicilia centrale, diretta dal sociologo cattolico Massimo Introvigne del Cesnur e da Pierluigi Zoccatelli e commissionata proprio dalla Chiesa, mostra come vi sia una situazione di diffusissima indifferenza religiosa. Persino in una regione che viene comunemente considerata una roccaforte del cattolicesimo in Italia.

I dati raccolti per l’indagine dal titolo Gentili senza cortile. “Atei forti” e “atei deboli” nella Sicilia centrale, nella diocesi di Piazza Armerina tra le province di Enna e Caltanissetta, mostrano come il numero di coloro che vengono definiti “atei” sia nella zona circa il 7,4%: dato stazionario da circa una ventina d’anni.

Solo il 2,4% sarebbero “atei forti”, specie tra anziani poco istruiti e dove c’è una decisa caratterizzazione ideologica e un “forte un ricordo dell’ateismo comunista”. Il restante 5% sarebbe formato da “atei deboli”, che considerano Dio e la religione irrilevanti. E sono più numerosi fra i giovani e i più istruiti. In realtà, a ben vedere, la distinzione tra “deboli” e “forti” appare fuorviante: piuttosto, sono quelli etichettati come “deboli” ad essere i più dinamici.

Ma è la portata dell’indifferentismo che preoccupa le gerarchie cattoliche. Ben il 70% della popolazione infatti si reca a messa solo in rare occasioni quali funerali e matrimoni. Moltissimi si proclamano ‘cattolici’ per cultura, ma di fatto non lo sono, o sono molto distanti dalla Chiesa. Sono quelli “lontani dalle forme istituzionali della religione”. Tra questi, vi sono anche le persone “spirituali ma non religiose”, con spruzzate New Age.

Secondo la ricerca, l’allontamanento dalla fede cristiana non avviene per ragioni ideologiche, ma soprattutto per il rifiuto di insegnamenti morali giudicati antiquati e per l’ostilità generata dallo scandalo pedofilia e dai privilegi e le ricchezze della Chiesa. Interessante notare che, forse anche per il condizionamento sociale, le persone dichiarino di recarsi in chiesa ogni domenica (30,1%) mentre in realtà ci va circa la metà (18,5%).

Franco Garelli, cattolico e già autore di Religione all’italiana. L’anima del Paese messa a nudo, commentando la ricerca si chiede perché tanti indifferenti “non hanno il coraggio di definirsi atei o agnostici”. Ed evidenzia il consolidarsi dell'”ateismo pratico”. L’indifferenza religiosa, sostiene, “è perlopiù legata al fardello della vita o all’eccessiva attenzione dedicata al successo personale e ai bisogni materiali”. Magari “cinicamente”, bolla lo studioso.

Dal canto suo Introvigne parla di crescita della “religione fai-da-te”, con calo di consensi per la Chiesa. E di una secolarizzazione che coinvolge i “due terzi della popolazione”, mentre un nocciolo duro del 30% “resta in contatto con la religione cattolica”.

Monsignor Mariano Crociata, segretario generale della Cei, di recente intervenuto sul tema della sfida dell’educazione alla fede, ha ammesso la crisi di seguito anche in Italia. Con l’avanzare della secolarizzazione “non soltanto i fedeli credenti, ma anche estranei osservano come le persone che vanno regolarmente in chiesa diventino sempre più anziane e il loro numero diminuisca continuamente; come ci sia una stagnazione nelle vocazioni al sacerdozio; come crescano scetticismo e incredulità”. Secondo il prelato ciò accade perché “il problema di oggi è che l’adolescente ha preso il posto dell’adulto maturo, e – in un certo senso – lo ha sostituito come paradigma antropologico”. A nostro modesto parere, bollare come immaturità lo scetticismo che va diffondendosi sa molto di vecchio paternalismo da ‘pastore’ e soprattutto significa non cogliere la questione. Forse è vero proprio il contrario, perché c’è sempre più gente autonoma in maniera critica nei confronti della religione.

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66 commenti

Maurizio da Gorizia

Diffusa indifferenza religiosa?
Non solo in Sicilia.
Come si fa a contattare gli autori? Io sto in Friuli, eppure sono quello che loro chiamerebbero un “ateo debole” (nel senso che ormai fra me e la mia religione c’è un’indifferenza reciproca in equilibrio altamente instabile ma non c’è ancora vera rottura).
mode “parziale OT” – ON
Quando ho fatto il sondaggio “quanto sei cattolico” (funziona ancora?) ho scoperto con una certa sorpresa di essere incredulo. Diversi fra colleghi e amici, alcuni che vanno anche in chiesa ogni domenica o comunque piuttosto regolarmente, hanno messo risposte tali da farli diventare solo “spiritualisti”. Avevo (mi scuso con gli autori per la gabola), stampato le domande su carta e quelle che mi sono tornate le avevo “sondaggiate” io sul web. Così diversi non hanno neanche saputo da dove le avevo prese.
Ma quello che conta è il risultato: ne avevo consegnate 48, me ne sono tornate 36, solo UNA ha dato come risposta “cattolico”, una “super-cattolico” (penso le risposte siano state messe per scherzo, però) , due addirittura “protestante” (e chi me le aveva date non lo è), ventinove “spiritualista” e le altre tre “incredulo”, si capiva fin dalla prima risposta.
mode “parziale OT” OFF

Non ho visto nella homepage: il sondaggio “quanto sei cattolico” funziona ancora?

MASSIMO

Ma per caso il supercattolico ha i superpoteri come i personaggi dei fumetti della Marvel?

nightshade90

certo: ad esempio hanno il superpotere “dissociazione dalla realtà” o più semplicemente “nega realtà”, che permette di non sentire alcun danno da parte dell’avversario e vincere lo scontro semplicemente rifugiandosi in un mondo immaginario a piacere in cui ha già vinto prima ancora di cominciare, ha sempre ragione ed ogni persona del mondo adora e glorifica il suo amico immaginario. tranne che gli sta antipatico, quelli non ci hanno creduto e sono torturati in eterno. il problema è che, una che si cessa di usarlo, i suoi effetti si cancellano anche retroattivamente……

oppure il superpotere “lavaggio cerebrale dell’infante”, che funziona come un normale incantesimo di charm o dominazione, ma solo su bambini piccoli non ancora entrati in contatto con il pensiero critico, con anche l’effetto collaterale (o voluto?) di abbassare i punti intelligenza della vittima. se si mantiene l’esposizione per anni e non viene interrotto entro l’età adulta tramite il contrincantesimo “spiegare come funziona la razionalità”, l’effetto diventa permanente e il soggetto si trasforma anche esso in un supercattolico. è così che si moltiplicano.

oppure il superpotere “evangelizzazione”, che spinge la vittima al suicidio (o alla finta conversione alla squadra del supercattolico) a forza di rotture di maroni prolungate nel tempo per giorni, mesi ed anni….

Federico Tonizzo

Io avevo proposto quel test a circa 60 persone, mandandone il link via e-mail; ho ricevuto pochissime risposte:
– “spiritualista”;
– “spiritualista”;
– “spiritualista”;
– “incredulo, naturalmente”
– “lo farò non appena avrò tempo” (ma poi non deve aver avuto tempo…).
Tutto qui…
Suppongo che la gente voglia evitare di porsi “certe” domande: strano, ha avuto decenni per pensarci… 😉

cartman666

Da terrone posso spiegare tale fenomeno in un modo piuttosto pratico, dalle mie parti la Chiesa ha ancora la possibilità di farti avere dei vantaggi di tipo clientelare, assunzioni e roba del genere, quindi prudentemente molti evitano di dire pubblicamente di essere non credenti, soprattutto quando si viene schedati da un censimento.
Ma i dati sulla frequenza delle cerimonie sono impietosi, ci si va oramai solo per ricorrenze, per il resto le chiese ospitano solo anziani.

Gianluca

cartman666

“…dalle mie parti la Chiesa ha ancora la possibilità di farti avere dei vantaggi di tipo clientelare…”

Non solo dalle tue parti, guarda un po’ la Lombardia di Formigoni…

cartman666

questo lo so (purtroppo) ma in Lombardia oltre alla chiesa ci sono ben altre possibilità lavorative, rispetto all’asfittico centro sicilia, dove molto spesso e’ il prete che a volte riesce a piazzarti con le sue entrature

San Dokan

Secondo il prelato ciò accade perché “il problema di oggi è che l’adolescente ha preso il posto dell’adulto maturo, e – in un certo senso – lo ha sostituito come paradigma antropologico”.

Ma come si permette questo gonnellone di etichettare come immaturi noi non credenti? A parte il fatto che è vero l’esatto contrario, e cioè che chi diventa veramente adulto abbandona lo stato mentale di “pecora” (e smette quindi di credere ciecamente a quello che gli viene detto dai bigotti in tonaca) per approdare a quello di “persona pensante”. Persona pensante = fine del cattolicesimo. C’è poco da aggiungere.

Paolo

Sono d’accordo. Fu quando cominciai a lavorare e pensare con la mia testa che emersero i primi dubbi. Poi il tempo mi ha dato la certezza. Sono quai 2000 anni che le religioni promettono il paradiso nell’al di la, ma mi resi conto che loro il pardiso se lo facevano nell’al di qua.

Roberto Grendene

Gentili senza cortile

essere rinchiusi nel “Cortile del Gentili” è ben peggio che autodeterminarsi e confrontarsi senza sudditanza

mi piace essere un “Gentile non rinchiuso in un cortile” 🙂

dissection

A me non piace essere gentile nei loro confronti… né con la maiuscola né con la minuscola.

faber

“il problema di oggi è che l’adolescente ha preso il posto dell’adulto maturo, e – in un certo senso – lo ha sostituito come paradigma antropologico”
Un modo intellettuale di dire che la colpa è sempre degli altri.
“Egregio” signor Crociata ma non sarà mica che la gente si allontana dalla fede perché cresce il livello culturale medio soprattutto nelle discipline scientifiche? Non sarà mica che la retorica cattolica risulti inutile e stantia alla generazione del 2.0? Non sarà mica che il bisogno dei paradisi artificiali diminuisca laddove migliorano le condizioni di vita “umilmente” terrestre? Non sarà mica che persino i credenti avvertano una certa…ehm…arretratezza nel pensiero e nelle pratiche della CCAR? Non sarà mica che persino un fervente cattolico possa avvertire un certo senso di schifo quando si accorge che la CCAR ha insabbiato centinaia di casi di pedofilia all’interno del clero? Non sarà mica che anche il credente medio avverta un senso di fastidio rendendosi conto che lo IOR è una delle centrali del riciclaggio? Non sarà mica che, aumentando il livello di autoconsapevolezza legatto al suddetto aumento del livello culturale, sia un po’ scaduto il “paradigma antropologico” del gregge che segue ciecamente il pastore?
Basterebbe che il signor Crociata e gli altri porporati rispondessero ad una sola di queste domande e forse riuscirebbero a comprendere meglio i cambiamenti nella percezione della chiesa cattolica tra la popolazione.
E infine un’ultima domanda: non sarà mica che il signor Crociata e compari conoscano fin troppo bene le risposte a queste domande ma siano al momento impotenti perchè consapevoli che l’unica soluzione a questi problemi sarebbe la destrutturazione dell’apparato ideologico e di potere della chiesa cattolica?

ANCIA LIBERA

certo che sono delle belle facce toste – …..specie tra anziani poco istruiti …. – infatti – il 99% dei premi nobel sono anziani poco istruiti !!!!!!!!!!!!!

fab

Bel coraggio il Crociata a sostenere che è maturo quello che potendo manderebbe al rogo chi non la pensa come lui, che ostenta pose da macho contro i gay, che si fa imporre tutto dall’alto, che non ha ancora risolto il suo rapporto con il sesso, che divide il mondo in gente del gruppo e gente fuori dal gruppo, che crede che con la volontà, la preghiera e magari un “uomo forte” i problemi spariscano all’istante, che fa delle sue pulsioni a riprodursi una legge divina, che fa “ba ba ba” con le mani sulle orecchie se gli spiegano che non è al centro dell’universo… ma ce l’hanno mai mandato a quel paese?

whichgood

” Interessante notare che, forse anche per il condizionamento sociale, le persone dichiarino di recarsi in chiesa ogni domenica (30,1%) mentre in realtà ci va circa la metà (18,5%) ”

Più che interessante questo dato. Si vergognano per compromesso sociale. Non importa, la vergogna ora o poi passa e rimane la libertà e la consapevolezza di essere sè stessi.

RobertoV

In realtà all’estero dove si fanno regolarmente indagini questa discrepanza è nota da tempo. La gente dichiara per darsi un’immagine di “buon cattolico” (per condizionamento sociale) di fare ciò che poi in pratica non fa.
Ma in Italia avevo visto che gli stessi preti contestavano il presunto dato fornito propagandisticamente dalla chiesa di un 30 % di persone che vanno a messa regolarmente, dato che si continuava a ripetere costante nel tempo. Un’indagine della diocesi di Venezia ha evidenziato come il 26% dichiarasse di andare regolarmente a messa, ma poi alla verifica dei fatti solo il 15% lo faceva.

Maurizio da Gorizia

Non mi stupisce che ci sia gente che dice di andare a messa e non ci va. Sia alle medie che ai primi due anni delle superiori gli insegnanti di religione, sempre preti, spesso quando si rivolgevano a qualche alunno infilavano la domanda “Vai a messa la domenica?“. Sapendo che rischiavano a dir di no, rispondevano di sì e poi non andavano (non arrivavano a telefonare al parroco per vedere se fosse vero).

Maurizio da Gorizia

Dimenticavo una cosa sui miei insegnanti di religione. Non ho avuto solo preti: in terza media, nella prima metà del secondo quadrimestre (febbraio-vacanze pasquali, cioè circa metà aprile quell’anno) ho avuto una suora, acida e mentalmente crudele. Io sono solo stato buttato fuori perchè avevo paragonato Elia sul carro di fuoco a un lancio spaziale, ma diversi altri sono finiti addirittura ammoniti dal preside a causa delle note di quella [beep].

FSMosconi

Tra questi, vi sono anche le persone “spirituali ma non religiose”, con spruzzate New Age

Non mi stupisce, d’altronde anche il “vicino” (in linea d’aria) Stanzione, divenuto celere con Pontifex, dimostra un atteggiamento simile, con in più la stranezza di voler tenere un piede in due scarpe definendosi al contempo cattolico.
😐 😉

RobertoV

Ben vengano queste analisi e soprattutto che vengano rese pubbliche (perché ne avevo già viste di simili in Internet effettuate in varie parti d’Italia, tipo diocesi di Novara, di Venezia, studi Censis, ecc.). Nelle varie nazioni europeee si fanno da anni analisi dettagliate, sovente commissionate dalla stessa chiesa cattolica e i risultati sono simili (basterebbe vedere quelle in Austria e Germania, ma anche quelle fatte tra gli stessi preti di varie nazioni europee).

Non mi stupiscono i risultati, ma mi stupisce che uno come Introvigne incominci a riconoscere la realtà, un propagandista che altera dati ed analisi sempre a favore della chiesa e che pochi anni fa parlava di aumento dell’interesse per la chiesa e di crescita del numero di persone che vanno a messa passando dal 38 al 42 %. Ovviamente ci presenta una realtà abbellita per la chiesa (è utopistico parlare di uno zoccolo duro di cattolici del 30 % o di non credenti costante nel tempo), ma i risultati evidenziano che, contrariamente alla propaganda e millantazione degli italiani come in maggioranza cattolici, col papa e con la chiesa, la maggior parte dei cattolici ha una visione fai da te della religione e in buona parte si sente lontana da questa chiesa, ma dubito che si sentirebbe più vicina anche ad una chiesa più moderna e riformata come è nell’intenzione dei gruppi riformisti all’interno della chiesa stessa.
Confermata anche la discrepanza tra ciò che si dichiara e ciò che si fa (tipo partecipazione effettiva alla messa) ed il condizionamento sociale.

Penose invece le varie analisi ideologiche: come ormai riconosciuto all’estero si sta passando dall’epoca dell’obbligo e coercizione all’epoca della scelta. Questa è la libertà, di religione e non. Ed il maggior livello d’istruzione, di informazione e confronto favorisce il distacco o la disaffezione rispetto alla religione storica dominante: sono proprio i più giovani quelli più lontani dalla religione (in Austria il 39 % di atei tra i giovani contro una media del 17% tra la popolazione). Pensare che la maggiore adesione delle persone in passato alla religione fosse frutto di una maggiore maturità o cultura della gente significa voler chiudere gli occhi di fronte alla realtà o star facendo solo propaganda.
La secolarizzazione e globalizzazione avanza anche in Italia nonostante la pesante propaganda, aumentata notevolmente nell’ultimo decennio: infatti ad una perdita di consenso ha fatto riscontro un aumento notevole dell’invadenza e della visibilità della chiesa stessa che trattava/tratta coi politici al di sopra delle teste dei loro sudditi/fedeli o presunti tali.

I nostri politici dovrebbero tener conto di queste nuove realtà.

Dario Colombera

L’indifferenza religiosa è un grande successo per la chiesa cattolica. Basta che la gente vada in chiesa per matrimoni, cresime e natale. Così non s’accorgono dell’ateismo di fatto dei prelati

faber

Anche io. Sono convinto che molti si trovino in quella posizione soltanto per i famosi casi della vita. Colpi di testa adolescenziali, crisi esistenziali e…pouf…qualcuno finisce per farsi le canne e qualcun altro si ritrova in seminario. Poi è dura tornare indietro. I pregiudizi, l’opinione della gente, le malelingue, la famiglia. Poi si fanno due conti, si capisce che in fondo è un modo per arrivare a fine mese senza muovere un dito e parassitando la società ed ecco fatto, si rimane preti a vita.

lorenz

trovo qui conferma di quanto osservo anche io nel profondo Nord:

– a parte gli anziani e qualche invasato, in chiesa non ci va più nessuno; resta solo, al più, la funzione socializzante e aggregante di cresime, battesimi, matrimoni e festicciole varie.

– ma purtroppo sono in pochi ad avere sviluppato un ateismo pieno e ragionato, prevalgono superficialità e indifferenza, come per tutto quanto del resto, in questa fase decadente della nostra civiltà.

dissection

@ lorenz: anch’io dal profondo Nord. Degli anziani che ancora vanno a messa, almeno la metà ci va solo e soltanto per chiacchierare (magari male alle spalle degli altri), qualche invasato non ci sta mai male, e poi solo cresime, matrimoni ecc. solo per far vedere a tutti l’abito nuovo e il sorriso appena sbiancato dal dentista. Sono in pochi ad aver sviluppato un ateismo pieno e ragionato: e sarà anche difficile che la situazione possa evolvere, visto che nel sentire comune, almeno dalle mie parti, il timore reverenziale della divinità è ancora fortissimamente radicato anche in gente di cultura avanzata, e non solo nei ceti bassi (come il mio: sono l’unico operaio ateo che conosco personalmente. Questo non significa, ovviamente, che tutti gli operai sono ignoranti, puntualizzo solo in anticipo per evitare un vespaio successivamente…). Fase decadente della civiltà e quant’altro: d’accordo, ma non è detto che debba per forza essere una cosa negativa…

crebs

“….Ben il 70% della popolazione infatti si reca a messa solo in rare occasioni quali funerali e matrimoni. Moltissimi si proclamano ‘cattolici’ per cultura, ma di fatto non lo sono, o sono molto distanti dalla Chiesa. Sono quelli “lontani dalle forme istituzionali della religione”. Tra questi, vi sono anche le persone “spirituali ma non religiose”, con spruzzate New Age.
Secondo la ricerca, l’allontamanento dalla fede cristiana non avviene per ragioni ideologiche, ma soprattutto per il rifiuto di insegnamenti morali giudicati antiquati e per l’ostilità generata dallo scandalo pedofilia e dai privilegi e le ricchezze della Chiesa….”

Benissimo, i dati, vista la provenienza non sospetta, sono complessivamente accettabili e facilmente estendibile al resto dell’Italia..
La Chiesa, che ha commissionato la ricerca, trarrà da questa lo spunto per azioni miranti a tentare di rallentare o addirittura invertire l’evoluzione naturale delle cose.
E questo è normale e lecito.
Però pure noi possiamo prendere lo spunto da questa ricerca per azioni miranti a tentare di accelerare l’evoluzione naturale delle cose.
Pur essendo improponibile un confronto fra le possibilità economiche e finanziarie fra la Chiesa e l’UAAR, grazie al 5×1.000 abbiamo la possibilità di approfittare dei fattori di debolezza attuali della Chiesa evidenziati in questa ricerca (e degli altri, tipo IOR, non evidenziati).
Mi sembra di aver capito che cyberego, come grafico pubblicitario, sia un esperto nelle tecniche di propaganda: quali azioni consiglierebbe di mettere in campo?
E l’UAAR, cosa ha intenzione di fare?

Federico Tonizzo

Esatto, PROPAGANDA A TUTTO CAMPO ci vuole!

Anche se l’UAAR dice di non volerla fare. Però, poi, l’UAAR fa le debite CAMPAGNE DI INFORMAZIONE, pur non chiamandole “propaganda”… E’una questione che non ho ben capito…

MASSIMO

Venissero qui in Toscana a fare questo sondaggio. Son curioso di vedere che viene fuori.

whichgood

” La Chiesa, che ha commissionato la ricerca, trarrà da questa lo spunto per azioni miranti a tentare di rallentare o addirittura invertire l’evoluzione naturale delle cose.
E questo è normale e lecito. ”

No caro, la Chiesa non dovrebbe invertire l’evoluzione NATURALE delle cose. Non è normale nè lecito. Stai parlando della stessa Chiesa che vuole imporre il matrimonio NATURALE e la famiglia NATURALE. Non è etico mettere etichette quando conviente e cambiarle quando viene comodo.

crebs

Ritengo che cercare di convincere qualcuno che la terra è piatta è lecito.
Se quel qualcuno continua poi a dire che quando finisce la terra piatta comincia un regno meraviglioso e per entrare nel regno meraviglioso devi fare tutto quello che lui dice, beh anche questo mi sembra lecito.
Se continua dicendo che lui in ogni caso ti può regalare l’ingresso, purchè siano da te finanziate le suo opere, questo normalmente è una truffa.
Poi, se Wanna Marchi & company vendono il famoso sale magico, che è stato dimostrato essere banalissimo sale, per scopi lucrativi, approfittando dell’idiozia e della credulità degli acquirenti per fare soldi, è abuso di credulità popolare;
se la Chiesa Cattolica spaccia il sangue di San Gennaro come miracoloso, quando è stato dimostrato essere simile ad una banale sostanza tissotropica, principalmente per favorire la donazione di offerte sfruttando la credulità e l’ignoranza dei fedeli, è una operazione di spiritualità.
Perchè Wanna Marchi è in carcere e il Vescovo di Napoli no è per me più incomprensibile dell’immacolata Concezione, della verginità e della Assunzione della Madonna

faber

Come scrivevo più su, la chiesa non può fare nulla per invertire la tendenza evidenziata in questa (e in moltissime altre) ricerche. Il motivo è semplice: l’unico modo per mettere fine alla fuga di fedeli sarebbe quello di avviare un cambiamento profondo dell’istituzione religiosa sia in ambito ideologico che materiale. Tuttavia questo significherebbe smontare del tutto il complesso di potere e dottrina morale su cui la chiesa ha fondato il proprio potere negli ultimi secoli. In altre parole, secondo me, si trovano nella difficile situazione in cui per salvare la chiesa bisognerebbe distruggere la chiesa. Un pochino mi fanno pena (ma giusto un pochino…). Mi viene da dire che…ci vorrebbe un miracolo! 😉

FSMosconi

@crebs

Aggiungo io: anche perché smontare il sistema precedente significherebbe palesare che questo sia stato montato e nulla vieterebbe allora di pensare che questa costruzione sia stata fatta da elementi precedenti adulterati, anzi: sarebbe più che naturale pensarlo oltre che probabile. E allora addio “unicità e originalità del messaggio evangelico” cui volens nolens non riuscirebbero a staccarsi.
Per non parlare della possibile ricomparsa dell’opinione a seguito dell’operazione secondo cui I Cristiani mutano le proprie convinzioni per controbattere le opinioni. Un autentico suicidio. 😉 😉

faber

Si sono d’accordo con te però non penso che sia soltanto un problema diciamo astratto. Anche nel concreto, prendiamo per esempio il caso dello IOR. Per evitare ulteriori scandali dovrebbero rendere l’istituzione trasparente. Ma se lo facessero sarebbero costretti a “mollare” molti clienti. E guarda caso, penso che perderebbero proprio i clienti che “contano”, quelli in grado di modificare un voto in parlamento sull’ICI, sull’8×1000, sulla 194 e così via…in altre parole, perderebbero una gran fetta del potere che esercitano sulla classe dirigente italiana (e non solo). O crediamo veramente che ci siano così tanti baciapile in parlamento solo per garantirsi quel pugno di voti cattotalebani?

MASSIMO

Invertire l’ordine naturale delle cose?
Ma se è da 1700 anni che cercano di convertirci al cattolicesimo con metodi leciti e anche con la forza.
Se non ci è riuscita l’Inquisizione, ditemi chi ci riesce.

Cagliostro

I cattolici non potranno affermare che questa ricerca viene dai “soliti comunisti atei” visto che Introvigne è famoso per le sue posizioni cattoliche.
Inoltre altri due dati sono molto interessanti.
Circa il 29% della popolazione si è dichiarato “credente impegnato” ma solamente il 18% ha partecipato effettivamente alla messa domenicale: segno che l’indifferenza dilaga anche tra coloro che si dichiarano “credenti impegnati”.
Inoltre – secondo Introvigne – il processo di secolarizzazione riguarda una percentuale che è superiore addirittura alla laicissima Francia.
Comunque le ricerche che affermano che i cattolici sono di fatto minoritari in Italia abbondano:
http://www.cronachelaiche.it/2012/05/cattolici-maggioranza-in-italia/

RobertoV

In uno studio del patriarcato di Venezia si erano ottenuti risultati simili: 26% che dichiarava di andare regolarmente a messa, il 15% invece riscontrato effettivamente. Stessa cosa all’estero: per esempio negli USA uno studio di parecchi anni fa indicava un 40% che dichiarava la sua regolare partecipazione, ma poi solo il 25% dei cattolici lo faceva effettivamente.
Dalle varie indagini effettuate si riscontra come lo zoccolo duro delle persone sempre con la chiesa è prossimo a quello che va regolarmente a messa: per esempio in uno studio della chiesa cattolica tedesca del 2009 il 17% si dichiarava sempre con la chiesa, il 37 % critico, ma vicino alla chiesa, il 46% lontano dalla chiesa. Il 14% dei cattolici era risultato andare regolarmente a messa.
Secondo il rapporto sulla secolarizzazione solo il 70% dei bambini viene oggi battezzato (e sappiamo quanto incidano le tradizioni e le convenzioni sociali su questo dato)

Cagliostro

Mi domando: ma un “credente impegnato” non dovrebbe applicare il comandamento “non dire falsa testimonianza”? Boh…..

Maurizio da Gorizia

Scusa, è la stessa cosa che succedeva a scuola:
prete –Vai a messa la domenica?
alunno –, [opzionale: qualche volta il sabato sera]
situazione effettiva: alunno che se ne strafregava. 🙂
Ho contato di aver avuto dalle elementari al liceo circa 80 compagni, di cui maschi cinquanta, perchè alle elementari non avevamo ancora la coeducazione: 27 delle elementari, 12 alle medie e 11 al liceo. Nessuno di loro ha nemmeno provato a farsi prete.
Un motivo ci sarà stato? 😉

Cagliostro

@Maurizio,
alle elementari ho avuto un maestro FAVOLOSO. Era di una cultura estremamente cattolica ma era simile al maestro del libro “Cuore”: andava dai bambini che – per situazioni di povertà – non andavano a scuola per convincere i loro genitori a mandarli, faceva visita ai suoi alunni che erano a casa malati, esortava il bambino ricco a dividere la merenda col bambino povero, ci invitava a casa sua, etc. Comunque ogni lunedì controllava chi fosse stato a Messa la domenica (ci voleva vedere tutti alla messa domenicale delle 9). Noi alunni – sapendolo – ci facevamo vedere da lui durante la messa per un paio di minuti per poi andare via ma spesso non riuscivo a fare neanche quello. Quando mi chiedeva se fossi stato a Messa, scuoteva la tesca sconsolato…….
Ha concluso la sua carriera con la classe di cui facevo parte. Abbiamo organizzato una festa per il suo pensionamento e chiese di celebrare una messa per il suo pensionamento: abbiamo accettato con piacere. Ricordo che – il giorno prima – ironicamente si raccomandò con me (avevo 10 anni….) di andare a messa almeno in quella occasione……..
Se ne è andato di recente e sino all’ultimo voleva sempre essere tenuto informato su cosa stessi facendo…..
Comunque – stranamente – ho avuto vari compagni (circa 3-4) che poi sono diventati sacerdoti…….

whichgood

Metà delle persone che dicharano di recarsi in chiesa ogni domenica hanno dichiarato che il momento più emotivo è quando gli sposi si baciano.
:mrgreen:

Cagliostro

Si, ma hanno dichiarato anche che quello meno emotivo resto quando il sagrestano passa per raccogliere le offerte…..

Paul Manoni

Dunque l’altroieri eravamo “gli ultimi Panda”…. 😕
Ieri eravamo quei “Folkloristici degli Atei”…. 🙄
Oggi siamo “Atei deboli”…. ❗
Domani saremo “OPS! Madre santissima quanti Atei!!” 😯
Dopodomani non ci sarà più nessuno che si metterà a contare i non-credenti. 😉

FSMosconi

Il bello, dal nostro canto, del loro voler sminuire alla fine è proprio questo: saran pure deboli, ma allora perché escono dalle f****** pareti? 😆

Mario

La domanda sorge spontanea.
Che faranno con tutte quelle immense e scofinate ricchezze rubate nei secoli?

faber

Sbaglio o anche i troll hanno cambiato atteggiamento davanti a questo tipo di notizie? Una volta iniziavano delle discussioni che si svolgevano più o meno così:
– Troll dice che la ricerca era una s.t.z.ta e proporre qualche sondaggio alternativo condotto da gente in Fanzaga style;
– Qualcuno gli fa notare che ha letto male il sondaggio e/o che l’altro proposto era una reale s.t.z.ta;
– Il troll prova miseramente a difendere la sua posizione;
– Qualcuno lo sm.er..d..a;
– Troll: “La fede vincerà, voi siete ateacci, e Stalin e Pol Pot, ci consegnerete all’islamismo” e poi di corsa ad infilare la testa sotto la sabbia;
Ora semplicemente non si fanno vedere.

Paul Manoni

@faber
Stanno spedendo la raccomandata per lo sbattezzo! 😀

faber

In effetti potrebbero essere così abituati a stare sul carro del vincitore da non sopportare di diventare minoranza…o cavolo…enrico potrebbe vedere la luce allora! 🙂

Federico Tonizzo

Enrico vedere la luce? 😯
Hummm…. ❓
Quella artificiale, forse: quella del film in proiezione in quel periodo nella sala in cui Enrico si trova 😉

Sergio

Dunque la Chiesa e la religione cattolica sono giunte al capolinea: sempre meno gente crede e sempre meno gente si fa terrorizzare dai preti (l’inferno ha terrorizzato l’umanità per secoli, e anche i grandi – per es. Dante e probabilmente Galileo, e anche Luigi XVI e Maria Antonietta – si fottevano di paura). Finita la paura è finita anche la religione. L’islam è invece ancora vivo, infatti terrorizza e uccide come facevano i cristiani.
La Chiesa non annuncia più Cristo in cui non crede quasi più nessuno (ci sono ancora gli ultimi mohicani, Rosy Bindi per esempio, poarella, ma sono patetici). La Chiesa, per sopravvivere, investe nel sociale, anzi interviene su ogni argomento, anche sulla formazione della nazionale, segno che è proprio alla frutta.

Ma allora possiamo anche chiudere bottega, abbiamo vinto. Sì, d’accordo, qualche colpo di coda ci sarà ancora, ma è tutto inutile, è davvero finita. Del resto già Paolo VI era depresso per la morte del cristianesimo.
Ma cosa ci riserverà il futuro?

RobertoV

Non sarei così ottimista. La chiesa sta indubbiamente perdendo terreno e consensi anche in Italia, ma è ancora molto forte grazie alla sua posizione di lobby, di multinazionale, ai suoi intrallazzi politici e alle sue ricchezze non solo immobiliari, ma anche finanziarie ed economiche, come datore di lavoro, alla sua presenza capillare nella società italiana (vedi parrocchie). Per esempio può permettersi di vendere ogni anno lo 0,1% del proprio patrimonio immobiliare e ricavarne la stessa quota dell’8 per mille attuale per mille anni ancora. Poi tutte le strutture che possiede, soprattutto nei paesi, che vengono utilizzate dallo stesso stato o comune per mancanza di alternative. La sua presenza molto pubblicizzata nell’assistenza. In Germania per esempio è il 2° datore di lavoro (non so quale sia la situazione in Italia). In Austria è il 1° proprietario agricolo e riceve parecchi sussidi dalla UE.

La chiesa può fare anche a meno dei fedeli: basta osservare la sua maggiore visibilità ed il suo maggiore peso politico degli ultimi 10 anni nonostante il calo dei consensi. Ha ancora i privilegi dei concordati e non li mollerà di certo.
Comunque resta quel 15-20 % di zoccolo duro e credo sia difficile pensare che in tanti dei fedelissimi la abbandoni: come si vede bene all’estero con gli Austritt il percorso per uscirne è in genere lungo, ma interessa chi si è progressivamente allontanato da essa. Resterà sempre della gente a cui piacerà credere: fa parte della variabilità del pensiero umano.

A me interessa un suo ridimensionamento e che si aprano spazi per gli altri: credo che questo percorso, purtroppo per l’Italia, sarà ancora lungo.
Anche la chiesa cattolica nonostante il paganesimo fosse dato al capolinea e nonostane abbia usato tutti i mezzi coercitivi per combattere gli altri ed evangelizzare ha impiegato almeno due secoli per ottenere il risultato (incompleto): e non eravamo in democrazia.

San Dokan

@ Sergio

Anch’io, come RobertoV, non sono ottimista riguardo una rapida uscita di scena del potere vaticano e del cattolicesimo in generale. Per fortuna in Europa, a parte alcuni Paesi del menga (italia, irlanda, polonia, malta) il vaticano e il cattolicesimo non contano davvero più un catso, ma nel resto del Mondo la situazione non è tanto rosea, soprattutto in quei Paesi del Terzo Mondo dove la popolazione è povera, ignorante, cattolica e si riproduce a livello “conigliesco”. Neanche negli USA stanno messi benissimo a livello di laicità, specialmente negli Stati del Sud, anche se lì oltre ai cattolici ci si mettono anche i protestanti (che spesso e volentieri raggiungono livelli di estremismo paragonabile all’islam più retrivo).

niko

ma che andassero a studiare….!!!
essere APATEISTA significa quindi essere “ateo debole”…??

syd

Non credo proprio. Dire che di dio™ e della sua supposta (appunto) esistenza non me ne importa, con poco rispetto parlando, una ceppa e che è per me un’ipostesi inutile oltre che dannosa, come gli “spingitori di spingitori di cavalieri” di guzzantiana memoria, mi pare molto poco debole dal punto di vista della “miscredenza”.
Credo che queste categorizzazioni siano utili solo alla propaganda gonnellona.
Se non credi all’esistenza di dio™ in modo POSITIVO non sei credente, punto. Non esistono mezzi credenti, mezzi atei e agnostici part-time.
Sarebbe come dire che visto che non mi pronuncio sugli alieni o visto che non me ne può importare di meno sono un mezzo complottista teorico degli antichi alieni. Dai, su.

San Dokan

@ Syd

Mi sembra che tu abbia fatto un minimo di confusione. Nel tuo intervento sembri porre sullo stesso piano la non credenza ragionata e riflettuta nelle religioni e nelle divinità (ateismo) con il menefreghismo puro e semplice verso qualsiavoglia tematica religiosa (apateismo). Per me non si tratta affatto di due posizioni uguali a livello filosofico/culturale, anche se sono d’accordo nel mettere gli apateisti, a livello pratico, nello stesso gruppo degli atei e degli agnostici.

P.s.= una lode speciale per aver nominato gli “spingitori di spingitori di cavalieri” di Rieducational Channel, non te la toglie nessuno 😀

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