Indonesia, appello di Amnesty per liberazione dell’ateo in carcere

Il caso di Alexander Aan, il trentenne indonesiano incriminato e recentemente condannato a due anni e sei mesi per aver espresso su internet il suo ateismo, ora vede anche l’interessamento di Amnesty International.

L’organizzazione per la difesa dei diritti umani ha infatti pubblicato un appello per chiedere il rilascio del giovane, denunciando come il suo arresto sia un grave attentato alla libertà di espressione che viola l’International Covenant on Civil and Political Rights sottoscritto dall’Indonesia.

Il codice penale dell’Indonesia infatti punisce severamente chiunque esprima opinioni che siano giudicate “offensive” per le confessioni religiose ammesse nel paese. Dove prende sempre più piede l’intolleranza su base religiosa e in particolare in alcune aree viene ormai imposta la sharia.

Anche l’Uaar denuncia con forza, come già fatto insieme all’Iheu (International Humanist and Ethical Union), gli abusi nei confronti dei non credenti, sostenendo l’appello di Amnesty per la liberazione di Aan.

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