Turchia, donne in piazza contro proposta no-choice di Erdogan su aborto

Monta la protesta delle donne turche contro la stretta che il premier Recep Tayyip Erdogan vuole imporre all’interruzione di gravidanza. Dopo gli attacchi del primo ministro, che ha paragonato l’aborto ai bombardamenti sui civili, migliaia di manifestanti sono scese in piazza domenica ad Istanbul.

Nel progetto del partito islamico AKP, di cui è leader Erdogan, si vuole imporre il limite di quattro settimane per l’aborto, tranne per casi di emergenza. Di fatto, si mette al bando l’aborto. Il ministro della Salute, Recep Akdag, promette la discussione in Parlamento a fine giugno. E aggiunge che le donne rimaste incinte dopo uno stupro dovrebbero lasciare che il governo si prenda cura dei figli nati.

Le femministe come Tugba Özay Baki fanno notare che limitare l’accesso all’aborto porterà molti rischi per la salute delle donne, col ricorso ai canali clandestini. Poco prima della legalizzazione dell’aborto in Turchia, nel 1983, circa 225 donne morirono per aver fatto ricorso a metodi rischiosi per interrompere le gravidanze. E denunciano come la politica di natalità portata avanti dal governo islamico tralasci totalmente l’educazione sessuale nelle scuole.

L’iniziativa è stata presa dal governo senza nemmeno coinvolgere l’associazione nazionale di ginecologia e ostetricia. Ulteriore dimostrazione di come il disegno di Erdogan sia piuttosto ideologico, di matrice schiettamente confessionalista, e non tenga conto della condizione e dei diritti delle donne.

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47 commenti

Enrico

Ha ragione pensiamo alle madri che in tutti i posti del mondo consacrano loro stesse ai figli, le abortiste pensano solo a sè stesse.

whichgood

@ Enrico

Ecco, allora datti da fare invece di criticare gli altri.

Fri

Ha ragione pensiamo alle madri che in tutti i posti del mondo consacrano loro stesse ai figli, le abortiste pensano solo a sè stesse.

molte abortiste pensano anche a figli che nascerebbero malati e soffrirebbero per tutta la vita

RobertoV

Veramente sulla base del rapporto del governo sull’aborto oltre il 50% delle donne che abortiscono ha già un figlio e circa 1/3 ne ha più di uno. Quindi hanno già figli a cui pensare.

Porre il limite a 4 settimane vuol dire in pratica vietare l’aborto visto che sono poche le donne che si accorgono di essere incinte prima di quel termine. Inoltre da 1/3 al 40% degli embrioni concepiti muore nelle prime sei settimane di vita, sarebbe un nonsenso fare un aborto in un periodo in cui non si sa se ci sia un embrione e in cui potrebbe già pensarci la natura.

fab

Enrico, quando qualcuno capisce che il futuro figlio nascerà con atroci malattie e decide di non averlo pensa sia a se stesso sia al figlio. Ma per i bulimici della vita umana come te tutto ciò è come un orologio per un’ape.

whichgood

@ fab

Tanto è vero che negli ospedali ci sono le code lunghissime con appuntamento per fare l’amniocentesi. Non penso che siano tutte non cattoliche quelle donne.

Giovanni Duovi

whichgood
non mi sembra il caso di incitarlo alla riproduzione,altri piccoli enrico e questo posto diventa invivibile.

Elena

Io sono pro-choice e anche madre, tu nè l’una nè l’altra, di che parli?

Enrico

*Giorgio Pozzo

Le abortiste negano sè stesse.

*fab

Stà parlando di noi che dovremo affrontare terribili malattie?

*Elena

Del mondo.

fab

Enrico, non so tu, io sono sano. In mancanza di amniocentesi, è pura fortuna. E prendere decisioni contando sulla fortuna è da puri irresponsabili.

Enrico

Ma lei è sicuro di non avere in corpo malattie invalidanti in futuro?

Antonio72

@Tiziana

Anche se le donne riusciranno a salvare il mondo, chi potrà mai salvarle da se stesse, se non l’uomo?

Florasol

salvarle da se stesse?
😆 😆 😆

…perché STAVI scherzando, vero?

FSMosconi

@Antonio72

Estendiamo la domanda: “Quis custodiet ipsos custodes?” e chi controlla i controllori? E di nuovo: chi custodirà quello/i che dovrebbe/ro vigilare sui controllori? E così via…

Su: rispondi.

Antonio72

Come al solito non sapete vedere al di là del vostro naso e quindi vi dilettate a proiettare le vostre patologie psichiatriche su altri. Ed anche questa attitudine è parte della vostra pateologia.
Traduco: significa che il mondo si salva assieme, uomini e donne, o altrimenti non si salva affatto, né con gli uomini senza donne, e nemmeno con le donne senza uomini.
Ho replicato così perchè Tiziana dimostra di essere una iperfemminista. Ad un ipermaschilista avrei replicato rovesciando i generi.
E guarda caso, è proprio la Chiesa che predica la necessaria complementarietà tra l’uomo e la donna, soprattutto in seno alla famiglia.

PS
Questa volta la consulenza psichiatrica è gratuita, ma non prendeteci l’abitudine. A faber prescrivo una cura farmacologica intensiva.

Stefano

@ Antonio

“è proprio la Chiesa che predica la necessaria complementarietà tra l’uomo e la donna, soprattutto in seno alla famiglia”

Sentiamo:

La donna non è fatta a immagine e somiglianza di Dio. È nell’ordine della natura che le mogli servano i loro mariti ed i figli i loro genitori, e la giustizia di ciò risiede nel principio che gli inferiori servano i superiori. Agostino di Ippona

E ora Paolo:

Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all’uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo. Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva; e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione. Essa potrà essere salvata partorendo figli, a condizione di perseverare nella fede, nella carità e nella santificazione, con modestia.

Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come si conviene nel Signore.

Come in tutte le comunità dei fedeli, le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la Legge

Se vogliono imparare qualche cosa, interroghino a casa i loro mariti, perché è sconveniente per una donna parlare in assemblea. Forse la parola di Dio è partita da voi? O è giunta soltanto a voi?

L’uomo non deve coprirsi il capo, poiché egli è immagine e gloria di Dio; la donna invece è gloria dell’uomo. E infatti non l’uomo deriva dalla donna, ma la donna dall’uomo; né l’uomo fu creato per la donna, ma la donna per l’uomo. Per questo la donna deve portare sul capo un segno della sua dipendenza…

Tuttavia queste parole non significano quel che c’è scritto….

“Quando io uso una parola” disse Humpty Dumpty in tono alquanto
sprezzante “questa significa esattamente quello che decido io, né più né
meno”.

Lewis Carroll, Alice nel Paese delle Meraviglie

O Antonio nel Paese delle Meraviglie?

Caratteristica peculiare dei malati psichiatrici è l’uso idiosincratico delle parole Antonio 😉

Ovviamente Enrico sottoscrive fino all’ultima parola.

PS La “PATEOLOGIA” è roba vostra….

Antonio72

@FSMosconi

Semplicemente non esistono né controlli né controllori. Un essere umano con una gamba sola non può che trascinarsi a fatica sulle stampelle. Una gamba non controlla quell’altra.

Antonio72

@Stefano

Ora mi devi riportare cosa dissero a proposito della condizione delle donne, filosofi e aristocratici che vissero all’incirca duemila anni fa, compresi i più grandi filosofi greci, sulle cui filosofie ci abbiamo fondato, anche se non ti può piacere, la cultura occidentale moderna, ivi compresa quella scientifica.
L’operazione di voler attualizzare la cultura prevalente e diffusa nell’umanità in un dato periodo storico, sia religiosa che pagana, non è pateologia, ma disonestà intellettuale.
La stessa che caratterizza sempre la tua critica verso qualsiasi religione.

“Per questo l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola.”
(Gn 2,24).

Stefano

@ Antonio

“mi devi riportare cosa dissero a proposito della condizione delle donne, filosofi e aristocratici che vissero all’incirca duemila anni fa, compresi i più grandi filosofi greci”

Non mi pare che dopo averli letti si dica è parola di Dio…
Io meno che mai.

Giovanni si metta d’accordo con Paolo e Agostino. E tutti e tre con il rivelatore.
Quello che ordinò l’uccisione dei primogeniti egizi e affogò uomini e animali, ricordi? Nel frattempo, dopo qualche millennio si è affinato, per carità….

Sacre scritture a base della morale da leggere in base alla morale. Se non fosse stupido sarebbe ridicolo: anzi tutte e due le cose….
Fai tu…

Buona Pateologia

PS. In che caso quel che affermi sulla tua religione non è vero? Cosa si deve dare affinché tu neghi che so, che Maria fosse vergine?
E come neghi il viaggio di Maometto?

E’ un piccolo acid test sulla TUA onestà intellettuale.
O Antonio!

“Un essere umano con una gamba sola non può che trascinarsi a fatica sulle stampelle”

Prova a fare una gara con Pistorius 😉

francesco s.

@Tiziana
Perchè dovremmo replicare è una frase bella e voglio sperare possa realizzarsi.

faber

@Tiziana
A parte il commento esilarante di Antonio, anche io trovo che questa frase sia un tantino retorica per non dire stantia. L’abolizione del particolarismo di genere non significa giocare a parti invertite la stessa partita, ma cambiare completamente le regole del gioco. Dire: solo le donne possono salvare il mondo, equivale a dire: solo gli uomini possono salvare il mondo. Non si tratta di una pura questione retorica, ma di razionalizzare il discorso. Purtroppo, spesso le donne hanno dimostrato di saper gestire il potere nè meglio nè peggio degli uomini. Ciò non toglie che in larga parte dell’occidente e pressocché in tutto il resto del mondo la società sia pervasa da un maschilismo che trovo ripugnante e sulle cui cause storiche, sociologiche e psicologiche ci sarebbe da scrivere un’enciclopedia. Tuttavia non ritengo che la soluzione sia il gioco all’ “io sono meglio di te”, ma il superamento di tali logiche in favore della reale parità dei sessi.

whichgood

Il Vaticano ha chiesto una consulenza a Erdogan. Il papa sarebbe perfino disposto a rinunciare a qualche puntata del commissario Rex per assistere alla lectio magistralis.

francesco s.

Voglio ben sperare per la turchia è ancora in tempo per salvarsi dal clericalismo

Paul Manoni

Urka! 😯
Stando alla foto del link segnalato da Tiziana, sono proprio tante le donne turche scese in Paizza..! 😯
Fa riflettere se accostata con il caso italiano…Quando mai le vdremo tutte queste donne in piazza a manifestare per un loro diritto?
Perchè e’ inutile che io, maschio, promuovo la “libertà di scelta” in materia di interruzione volontaria di gravidanza. Lascia un pò il tempo che trova…!
Dovrebbero essere le donne italiane a sbattersi un pochino per questo, e porsi in contrasto con la deriva “no choice” degli ultimi periodi.

francesco

Basta un’occhiata per capire che erdogan non è un islamico.
Nessun islamico farebbe l’errore di esibirsi in giacca e cravatta perchè sarebbe un inaccettabile atto di sottomissione alla cultura colonialista dell’occidente. Per lo stesso motivo per cui nessun candidato ducetto in occidente si presenterebbe mai vestito da islamico.

Gérard

Dovresti notare che il capo dei Fratelli Mussulmani in Egitto si presenta con una piccola barba bianca ben curata e un bel vestito e cravatta , il tutto ben occidentale …
Frequentabile e non islamico per questo motivo ?

francesco

Hai ragione.
Infatti questo ‘fratello’ (di chi sarà mai fratello non si capisce, di certo non mio) musulmano fa parte di quella categoria definita dalla propaganda nostrana come ‘moderato’ cioè filooccidentale.
Non mi risulta che i veri musulmani siano stati ammessi a queste elezioni.
Per quanto riguarda la ‘cura’, non si tratta di questo. La discriminante non è nel essere curato (occidentale) e non curato (non occidentale) ma nella giacca e cravatta che è la divisa obbligatoria per chiunque voglia fare carriera in occidente.

L’abbigliamento è elemento visivo (e di facile accesso a tutti) molto più valido delle chiacchiere nel discriminare chi sicuramente non è islamico, anche se non è sufficiente per individuare chi lo. Infatti per es gheddafi non si presentava in giacca e cravatta ma era anche radicalmente antiislamico. Ma gheddafi era un personaggio atipico che manteneva una sua autonomia dal occidente. Non per niente è l’unico dittatore che alla prima occasione, e senza un motivo apparente, gli occidentali hanno fatto fuori.

Ovviamente quando dico ‘occidentale’ so di fare una semplificazione e mi riferisco solo alla parte peggiore dell’occidente come per es gli usa ed i paesi loro subalterni come l’italia. Non faccio di ogni erba un fascio. Non tutti i paesi dell’occidente sono uguali. Non possiamo certo paragonare un paese come l’italia, che in tutta la sua storia non ha conosciuto altro che regimi antidemocratici (monarchia + fascismo + regime partitocratico postfascista) , con la Svizzera dove c’è la democrazia ed è il popolo a decidere con i referendum propositivi.

francesco

@Tiziana

Che siano le donne a salvare il mondo è uno slogan demenziale degno della retorica cui il regime italico postfascista.
La salvezza (che tradotto in termini sociali vuol dire democrazia) non viene dal sesso ma dalla consapevolezza che il potere dei gerarchi (i cosiddetti rappresentanti del popolo) che pretendono di rappresentare il popolo è un potere arbitrario ed abusivo.
Del resto non ci vuole un grande acume per capire che quando si tratta di gerarchi non c’è nessuna differenza tra donne e uomini. Basta vedere cosa hanno combinato le donne al potere nel mondo negli ultimi decenni. Golda meir ha scatenato negli anni ’60 la guerra che avrebbe provocato uno stato di conflittualità permanente nell’area che dura fino ad oggi. Indira gandhi ha inaugurato in india una stagione di nepotismo e corruzione senza precedenti nella storia di quel paese oltre ad essere stata mandante di vari massacri il più noto dei quali è quello dei sikh che successivamente si sarebbero vendicati di questa donnetta togliendola di mezzo. Margareth thatcher ha scatenato una guerra coloniale negli anni ’80. E via di seguito.
Pensare che le donne salveranno il mondo è una posizione del tutto irrazionale che forse deriva dalla cultura cattolica madonnacentrica e psicopatica di triste memoria wojtyliana.

Catilina

anch’io penso che dalle donne non ci si possono aspettare grandi rivolgimenti; il sesso femminile è tendenzialmente più conservatore; per esempio , proprio in materia di aborto, sono proprio le donne a coltivare, anche quando a livello di principi sono pro choice, sentimenti mistici riguardo all’embrione e alla gravidanza; non so perché ma io (da donna atipica) credo che la spinta verso la libertà e l’emancipazione dalla natura sia più tipicamente maschile, le donne sono troppo vincolate alla natura per fatti biologici.

Senjin

Più che che “fatti” parlerei di addestramento sociale. Se ci pensi ancora oggi i bambini vengono addestrati a tenere determinati atteggiamenti fin dalla culla. Quante famiglie vedi spronare le bambine all’avventura o alla razionalità? Ben poco, mediamente le educano ad essere cosine carine ed emotive.
Quante famiglie vedi rispettare il bisogno di emotività di una bambino? Piuttosto li vedi censurare in malo modo un maschietto che dimostri un minimo di sensibilità.
Sull’atteggiamento mistico in merito alla gravidanza ingrazia anche le istituzioni mediche che, per risparmiare soldi sulla pelle delle donne, fanno propaganda new age della peggior specie (Odent, Lebyer, etc).

francesco

errata: .. cui il regime italico postfascista
corrige: .. del regime italico postfascista.

Gérard

Credo piuttosto che Tiziana abbia fatto una battuta che non hai capito .
Sono del parere, e questo è stato la mia esperienza in paesi mussulmani, che le donne hanno piu corraggio a lottare contro le ingiustizie nei loro paesi, al contrario degli uomini .
Questo me lo confermano anche i fatti che si possono leggere tutti i giorni sugli giornali . E poi si sa che lo fanno spesso mettendo in pericolo la loro incolumita …
In quanto alla tua battuta ( suppongo che ne sia una… ) in merito a quanto ne hanno combinato le donne, mi fai pensare alla reazione di tre giordani che mi accompagnavano di notte nelle strade di Amman, alla vista di un incidente di macchina provoccato da una donna : ” Eccco quello che diciamo sempre : non si dovrebbe mai permettere ad una donna di guidare una macchina : sono pericolose ! ” . E lo dicevano sul serio !!!!

Silvano

@Tiziana

Come sempre lucida e chiara. E soprattutto sintetica

Batrakos

Concordo anche io con Tiziana.
Quasi sempre le donne -una tra le categorie più oppresse di varie società, in special modo quelle impostate sulle religioni abramitiche- sono state protagoniste delle lotte di emancipazione: dalla manifestazione per chiedere la fine della guerra in Russia, a Rosa Parks nel razzismo, alle suffragette.
Spessissimo nelle donne ho riscontrato una maggior empatia per l’altro: a mia esperienza sono molto poche le donne razziste o omofobe, forse perchè hanno subito anch’esse lo stigma e l’inferiorità sociale e hanno capito, magari anche solo inconsciamente, che esso non va perpetuato.
Le donne come la Tatcher hanno semplicemente ricalcato stile e cultura dei peggiori lati maschili, ovvero, anzichè portare la sensibilità e l’intelligenza femminile, hanno scimmiottato il peggio dell’uomo. Spesso viene scambiato per femminismo il carrierismo e l’usare il potere in modo nerboruto, cioè l’opposto di quello che è invece un modo molto diverso di leggere il mondo.
Invece io credo che la penetrazione del punto di vista femminile nelle lotte debba essere promosso e valorizzato, perchè per cambiare davvero il mondo (almeno un po’) c’è bisogno di leggere i rapporti sociali ed umani con l’occhio delle donne.

francesco

@Batrakos
Si vede che non hai mai avuto a che fare con una vigilessa, altrimenti vedresti di quanta protervia ed arroganza è capace una donna quando si ritrova con una divisa addosso e con un minimo di potere.
Comunque questa concezione angelicata della donna fa parte della cultura italiana in cui il mammismo (sia in senso psicologico che culturale) è un dato che differenzia l’italia dagli altri paesi.
Come in ogni caso in cui si ha a che fare con le persone non si può generalizzare, ma dire che le donne sono una categoria ‘migliore’ degli uomini è solo una stupidaggine.

Batrakos

Appunto: l’autoritarismo è becera imitazione del peggior machismo.
La vigilessa di cui sopra rientra nelle donne alla Tatcher di cui ho già detto.

Sul ‘migliore’ o ‘peggiore’: il mio non è un discorso angelicante ma sociale.
Io considero sempre migliore -ovvero capace di produrre migilioramento sociale- il gruppo umano che subisce lo sfruttamento anzichè produrlo: come considero i braccianti migliori dei latifondisti, gli operi migliori dei confindustriali, considero le donne migliori degli uomini in senso sociale e culturale, anche perchè, salvo casi di invasate separatiste di scarsa rilevanza numerica e storica, nessuna donna si propone di far diventare il sesso femminile dominatore.
Se ragioni in un’ottica materialista sociale, è ovvio che tutto il discorso delle eccezioni individuali trova il suo senso ma si pone su un altro piano del discorso.

francesco

Per quanto riguarda la lettura della realtà con gli occhi delle donne, hai inconsapevolmente toccato un’altro punto dolente.
Dovremmo imparare a pensare con la nostra testa, non con quella degli altri.
Uno dei motivi per cui in questo paese la parola ‘democrazia’ è un’espressione vuota, buona solo per i riti del regime, è che per la stragrande maggioranza degli italiani è cosa buona e giusta che siano sempre altri (la mitica categoria dei ‘rappresentanti’) a prendere tutte le decisioni che inevitabilmente sono tutte per il proprio tornaconto ed a danno del popolo. Siamo tutti sotto tutela ed è più unico che raro sentire una persona capace di ragionare con la propria testa senza ripetere a pappagallo le tesi che i mezzi di comunicazione ci gracchiano addosso tutti i giorni.
Gli occhi sono un nostro inalienabile bene di natura che serve per vedere la realtà che ci circonda, per cui non c’è nessun bisogno di usare gli occhi degli altri, gerarchi, ‘rappresentanti del popolo’ a vario titolo o donne che siano.

Batrakos

Sì, ma un individuo per crescere e maturare ha bisogno di conoscere e far proprio il meglio degli altrui modi di vedere il mondo; nessuno è una monade e per farci un punto di vista ne dobbiamo conoscere diversi e ogni punto di vista ha qualcosa di quelli che ha appreso, a meno che non si creda nella ‘scienza infusa’.
Ed appunto, il discorso tendenzialmente metaforico, voleva dire che spesso far proprio il meglio del lato delle donne aiuterebbe a migliorare il mondo, visto che in quasi tutte le lotte che il mondo lo hanno migliorato le donne hanno dato tantissimo (alcuni esempi li ho citati e aggiungo la Resistenza).

Permettimi un consiglio: non è detto, come hai visto sopra, che chi la pensa diversamente da te sia imbottito di pregiudizi familisti e mammoni ed incapace di pensiero autonomo…,magari sta ragionando con la sua testa basandosi su diverse campane, e se non ti attacchi al lato oratorio del discorso penso che il mio punto di vista sia chiaro.

Catilina

in effetti 4 settimane è troppo basso come limite, bisognava porlo almeno a 6, però non è totalmente proibitivo, almeno salva i dispositivi e i farmaci antiannidanti, l’aborto precoce con la pillola RU e l’estrazione mestruale, cui una donna si può sottoporre per il fatto stesso di aver avuto un rapporto a rischio, senza neppure accertare la gravidanza. le posizioni di Herdogan , per quanto restrittive, sono sempre più liberarli di quelle degli integralisti cattolici.

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