Dawkins: “Sì alla Bibbia nelle scuole inglesi”

In Gran Bretagna, il ministro dell’Istruzione Michael Gove propone di regalare una Bibbia ad ogni scuola. Con un intento, sostengono alcuni gruppi laici come la National Secular Society, che rasenta l’evangelizzazione e il moralismo. La proposta è stata appoggiata, con ingenti somme, da gruppi cristiani e conservatori. Ma arriva anche il parere positivo di Richard Dawkins, noto ateo e divulgatore scientifico.

Appoggio che si fonda però su argomenti non certo teologici o morali. La Bibbia di King James è una “grande opera di letteratura”, importante per la cultura inglese. Anzi, arriva a dire, “ogni persona di madrelingua inglese che non ha mai letto una parola della Bibbia di Re Giacomo rasenta la barbarie”. E fa notare come tanti che si autodefiniscono ‘cristiani’ dai sondaggi risultino molto ignoranti sui testi che dovrebbero rappresentare il fondamento della propria fede.

“Anche la storia europea”, aggiunge, “non si capisce senza la conoscenza delle fazioni in guerra della cristianità”, visto che proprio su interpretazioni differenti della Bibbia queste “erano così solerti nel massacrarsi e torturarsi a vicenda”. Ma oltre agli argomenti storici e culturali, Dawkins fa riferimento anche all’etica, ribaltando uno stereotipo diffuso. “La gente che non conosce bene la Bibbia è portata erroneamente a pensare che sia una buona guida per la moralità”, afferma.

Molti promotori della Bibbia la considerano un modo per diffondere moralità a buon mercato tra le masse. Ma proprio leggendo la Bibbia, emergono molti episodi imbarazzanti, violenti e immorali e modi di pensare che oggi non sono più accettati. Quindi, conclude Dawkins, la Bibbia “non è un libro morale” e “i ragazzi hanno bisogno di imparare questo importante fatto perché gli viene spesso detto il contrario”. Tale posizione viene condivisa anche da altri laici. Come P.Z. Meyers, che però non considera la Bibbia una grande opera dal punto di vista letterario. D’altronde è notorio come tra atei e agnostici ci sia una conoscenza dei testi sacri superiore alla media dei credenti, come ha rilevato ad esempio una ricerca del Pew Forum.

L’opportunità di mettere a disposizione o meno la Bibbia agli studenti fa discutere gli attivisti e le associazioni di non credenti. Da segnalare come figure di spicco in Italia come Margherita Hack, sostengono ‘Biblia’, che propugna l’adozione della Bibbia come testo scolastico come Iliade, Odissea e altri. Di certo è utile che gli studenti acquisiscano nozioni sulla religione cattolica. Ma è molto opinabile che tali nozioni debbano richiedere un insegnamento ad hoc. Inoltre, è assurdo che siano impartite da docenti nominati da un’autorità esterna all’istituzione scolastica o da religiosi. Perché ciò rende ben difficile un esame imparziale delle proprie dottrine e si traduce in acritica evangelizzazione.

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123 commenti

Nicolò

Sicuramente inserire la bibbia come testo da studiare al pari di iliade et al..
Ma l’insegnamento deve essere fatto nella stessa materia a non in “religione”.

bruno gualerzi

Mi dispiace per Dawkins, ma la sua difesa della bibbia mi pare non tenga conto del modo e del sugnificato che ha ‘un regalo’ di quel testo ad ogni scuola elargito da parte di chi e con l’appoggio di chi. Come minimo si dovrebbe allora ‘regalare’ qualsiasi altro testo… e mi sembra abbastanza ingenuo il suo insistere sul fatto che la bibbia è testo che non trasmette nessuna moralità. Anche nel corano o in qualsiasi altro cosiddetto ‘libro sacro’ per un non credente non c’è alcuna ‘moralità’ se non quella riscontrabile in qualsiasi altra opera… ma per un credente?

faber

Concordo, il problema non è studiare o meno la bibbia ma il “regalo”. Personalmente ritengo che la bibbia andrebbe studiata per quello che è, uno spaccato antropologico della società di 3000 anni fa, nonché il testo su cui sono state costruite decine (centinaia?) di guerre nel corso dei secoli. Da questo punto di vista è indubbiamente un’opera importante. Inoltre studiarla al pari di altri testi come l’Iliade, l’Odissea o la Divina Commedia, durante le ore di letteratura, la riconsegnerebbe alla propria natura di opera epica ed allegorica, eliminando l’aura di sacralità che la circonda.

SilviaBO

Infatti. Per una volta non sono d’accordo con Dawkins. La Bibbia è solo uno dei tanti libri che sarebbe bene conoscere. O si regalano tutti (e ci sarebbero diatribe su quali scegliere) o non se ne regala nessuno.

Biondino

Di certo è utile che gli studenti acquisiscano nozioni sulla religione cattolica.

sic

Caliban

Cosa c’entri la bibbia ebraica con il Vangelo di Cristo, base della religione cattolica, lo sai solo tu. Perchè non ti leggi i passaggi del bibbia che invitano allo sterminio dei nemici? Molto interessanti, ti assicuro.

Giovanni

Sono totalmente in accordo con Dawkins e Hack, la Bibbia è paragonabile all’Illiade , all’odissea e all’epopea di Gilgamesh, con la quale condivide anche molti racconti… E’ giusto quindi che venga trattata alla stregua degli altri testi “scolastici”. Se TUTTI gli ebrei e TUTTI i Cristiani leggessero tutte le pagine della Bibbia molto probabilmente qeuste grandi religioni perderebbero un bel pò di “clienti”. Di certo, se io fossi cristiano e leggerei il libro fondante della mia religione che mi dice che mangiare crostacei e taglaire la legna il sabato è meno grave che violentare una donna, un pensierino sul cambiare “sponda” lo farei.

Nathan

Innanzitutto, “se fossi cristiano e leggessi….”, poi che le prime due infrazioni siano meno gravi che lo stupro mi sembra ovvio. Forse la Bibbia (deve essere nel Levitico, non ricordo bene ora) dice il contrario, e questo è scandaloso.

paolo

leggessi….. giovanni….. leggessi….. intanto comincia con un bel corso di grammatica italiana !!!!!!

whichgood

Sarei d’accordo con questa idea a patto che venga insegnata in un contesto di “storia delle religioni” e non come una materia a parte. Certo che sarebbe ancora meglio togliere le religioni in generale dalle scuole pubbliche, non mi sembrano educative affatto.

Mac

il ‘regalo’ è un gesto inquietante, ma che si legga la bibbia è il modo migliore e più veloce per allontanarsi dalle favole divine.
è un’accozzaglia di salti temporali e di atti osceni, che meritano di essere conosciuti, per rinnegarli.
levitico in primis, ma anche i numeri non scherzano. solo per citare qlc libro. figlie che giacciono con il padre, dio che si accanisce come un bambino dispettoso contro chi non segue i suoi ordini… leggete leggete, così non vi farete più il segno della croce.

bruno gualerzi

Molti sostengono che leggere la bibbia è buona cosa sopratto per un cristiano, perchè così si renderebbe conto su quali basi storiche e culturali poggia la sua religione. Forse, ma non credo sia facile smitizzare un testo come la bibbia per chi, anche senza averlo mai letto direttamente, è stato educato a ritenerlo un testo sacro. Non sarebbe la stessa lettura che ne farebbe un non credente.
In quanto all’utilità, o anche necessità, di conoscere un testo comunque così importante, sia per le conseguenze che ha avuto nella storia umana che per il suo indiscutibile valore letterario, nessun dubbio… ma è fondamentale la modalità e il contesto in cui avviene questa conoscenza. Il luogo più logoco sarebbe la scuola… ma non credo nella modalità prevista da questa iniziativa del ministro inglese..

Florenskij

@ Giovanni. Le sarei grato se mi dicesse in quale punto della Bibbia è scritto che mangiare crostacei e tagliare la legna di sabato è più grave che violentare una donna. Io non me lo ricordo … se vuole informarmi, sono tutt’orecchi, e anche tutt’occhi e anche tutt’occhiali.
Mi sa che molti che additano le nefandezze e gli orrori della Bibbia attingono a una specie di bignamino bell’e pronto, senza aver mai preso veramente sul serio quel testo ( o meglio, quell’insieme di testi ). Mai che capiti di sentir citare i profeti, con i loro appelli a una moralità intransigente e la loro elevazione verso grandiose prospettive di pacificazione del mondo ( come invece fa il filosofo marxista Ernest Bloch ne “Il principio speranza”). Mi riferisco in particolar modo a Isaia ( o meglio al Deuteroisaia ).

Ho usato il termine ELEVAZIONE perchè è il meno inadatto a esprimere la reazione che i testi biblici hanno sempre suscitato in me. Ho letto ( da milanese uso il passato prossimo al posto di quello remoto ) la Bibbia pressochè per intero nell’estate dei miei quindici anni, vale a dire poco dopo l’Iliade e l’Odissea. Devo dire che nonostante abbia apprezzato l’attrattiva delle avventure di Ulisse ( l’Iliade mi ha preso molto meno ) ho avvertito che la Bibbia è un’altra cosa, come è un’altra cosa rispetto all’epica della storia romana, che io fino alla scuola media ho sentito al massimo grado. Questo nonostante l’enormità dei problemi di autenticità storica che esso pone.

Recentemente l’intervento laico laicissimo di un partecipante al blog che ha aperto uno spiraglio alla mia comprensione. Quel signore metteva in guardia contro l’azione subliminale del testo biblico, che rischia di prendere al di là di ogni considerazione razionale. Riflettendoci sopra mi sono trovato d’accordo e mi è spuntata in mente una “pensata” che ritengo intuitivamente giusta, ma che devo verificare: il testo biblico dà la senzazione di un processo “chiasmatico”( cioè a X ): un inizio al punto più alto, una discesa e poi una risalita verso il punto più alto. Esempio alla conclusione dell’Apocalisse:
io sono L’ALFA e l’OMEGA
IL PRINCIPIO e LA FINE
IL PRIMO e L’ULTIMO

Esempio nel Deuteroisaia
Ogni valle sarà colmata e ogni monte sarà abbassato

il terreno accidentato e quello scoseso
si traformerà in piano in pianura

Il gesuita francese Marcel Jousse, autore di una “Antropologia del gesto” ( testo su internet ) sosteneva che questo stile risente della predicazione popolare con la proclamazione delle “grandezze di Dio”.

Dal momento che lo stile ( la “forma” ) non è una veste gettata sulla sostaza ( il “contenuto”) ma la sua espressione estrena, sono portato a pensare che la vicenda biblica offra l’idea di un “organismo totale” ( totale come una cattedrale ) che presenta la stessa idea di totalità conchiusa in ogni singola cellula narrativa, come un DNA inconfondibile.

Va aggiunto l’effetto prodotto dalla sensazione della PRESENZA MAESTOSA di Dio. Per dirne una ( e per tagliare corto) il “Cantico delle Creature ( intriso di richiami biblici ) l’elencazione delle “belle presenze” della natura ( il sole, le stelle, il fuoco ) è collegata intrinsecamente alla maestà divina. Il che realizza le caratteristiche del SUBLIME RELIGIOSO secondo il grande antropologo religioso Rudolf Otto ( “Il sacro” ): TREMENDUM ET FASCINANS.

@ Giovanni: “Se io fossi cristiano e leggerei… ” Ovvero:”Se io studierei un po’ i testi che non mi confinferano imparassi qualcosa di buono”.

FSMosconi

io sono L’ALFA e l’OMEGA
IL PRINCIPIO e LA FINE
IL PRIMO e L’ULTIMO

Curioso che nelle Metamorfosi, Iside definisca sé stessa proprio l’Inizio e la Fine (dei Secoli).
Non trovi la cosa curiosa o il vagheggiare su sensazioni personali t’ha creato qualche dissonanza cognitiva?

Inoltre mi chiedo se davvero la Bibbia è così amalgamata come faccia Giosuè ad accoppare un Re già messo a morte a suo tempo nel raid punitivo di Mosè. O come mai proprio il suo racconto ci presenti due decine di comandamenti discordanti. Un po’ come la Genesi, ma senza motivazione politica (alla fine infatti la richiesta è stata accolta nei nuovi comandamenti: Vox Populi Vox Dei?)…

whichgood

@ Florenskij

Scusi l’OT. Approfitto che la vedo (leggo) per chiederle il parere sul Progetto Policoro (commentato nella precedente ultimissima). Un bel livello accademico eh?. Devo darle ragione sul fatto che la Chiesa promuove la Cultura (la maiuscola non è casuale).

http://www.youtube.com/watch?v=6TtlwA6-5vY

Ferrer

Le sarei grato se mi dicesse in quale punto della Bibbia è scritto che tagliare la legna di sabato è più grave che violentare una donna

Numeri, 15:32-26 – Un uomo raccolse della legna di sabato. Per ordine divino dato a Mosè, “tutta la comunità lo condusse fuori dal campo e lo lapidò, e quello morì.“

Deuteronomio 22, 28

Se un uomo trova una fanciulla vergine che non sia fidanzata, l’afferra e pecca con lei e sono colti in flagrante, l’uomo che ha peccato con lei darà al padre della fanciulla cinquanta sicli d’argento; essa sarà sua moglie, per il fatto che egli l’ha disonorata, e non potrà ripudiarla per tutto il tempo della sua vita.»

Numeri 31 17-18

(parla Mosè): Or dunque uccidete ogni maschio tra i fanciulli e uccidete ogni donna che ha avuto rapporti sessuali con un uomo, ma conservate in vita per voi tutte le fanciulle che non hanno avuto rapporti sessuali con uomini.

“Mai che capiti di sentir citare i profeti, con i loro appelli a una moralità intransigente e la loro elevazione verso grandiose prospettive di pacificazione del mondo. Mi riferisco in particolar modo a Isaia”

Eccola accontentato:

Isaia 13

Oracolo contro Babilonia, rivelato a Isaia, figliuolo di Amots. (…) Io ho dato ordine a quelli che mi son consacrati, ho chiamato i miei prodi, ministri della mia ira, quelli che esultano nella mia grandezza. (…) l’Eterno degli eserciti passa in rivista l’esercito, che va a combattere. 5 Vengono da lontan paese, dalla estremità de’ cieli, l’Eterno e gli strumenti della sua ira, per distruggere tutta la terra. 6 Urlate, poiché il giorno dell’Eterno è vicino; esso viene come una devastazione dell’Onnipotente. 7 Perciò, tutte le mani diventan fiacche, e ogni cuor d’uomo vien meno. 8 Son còlti da spavento, son presi da spasimi e da doglie; si contorcono come donna che partorisce, si guardan l’un l’altro sbigottiti, le loro facce son facce di fuoco. 9 Ecco il giorno dell’Eterno giunge: giorno crudele, d’indignazione e d’ira ardente, che farà della terra un deserto, e ne distruggerà i peccatori. 10 Poiché le stelle e le costellazioni del cielo non far più brillare la loro luce, il sole s’oscurerà fin dalla sua levata, e la luna non farà più risplendere il suo chiarore. 11 Io punirò il mondo per la sua malvagità, e gli empi per la loro iniquità; farò cessare l’alterigia de’ superbi e abbatterò l’arroganza de’ tiranni. 12 Renderò gli uomini più rari dell’oro fino, più rari dell’oro d’Ofir. 13 Perciò farò tremare i cieli, e la terra sarà scossa dal suo luogo per l’indignazione dell’Eterno degli eserciti, nel giorno della sua ira ardente. 14 Allora, come gazzella inseguita o come pecora che nessuno raccoglie, ognuno si volgerà verso il suo popolo, ognuno fuggirà al proprio paese. 15 Chiunque sarà trovato sarò trafitto, chiunque sarà còlto cadrà di spada. 16 I loro bimbi saranno schiacciati davanti ai loro occhi, le loro case saran saccheggiate, le loro mogli saranno violentate

Salmo, 137:9

Beato chi afferrerà i tuoi bambini
e li sbatterà contro la roccia!

giordanobruno

@ Florenskij

Dopo gli insulti, che mi sono dovuto prendere dai suoi cortesi interventi in questo blog, dovrei evitare di risponderle. Mica per niente, ma lei mi ha dato della damazza e mi ha paragonato a Donna Prassede, che oltre tutto era cattolicissima e casomai assomigliava a lei e non a me; ha scritto che i miei interventi le ricordano il raglio di un asino ed altro ancora. Ma voglio fare il signore e perdonarle tutto. Noto con grande piacere che lei, da ragazzino, si è letto tutta l’Odissea. Confesso che questa informazione mi ha leggermente stupito: lei non mi sembra il tipo da amare il greco di Omero, con quelle declinazioni così arcaiche e quelle tmesi verbali così poco cattolico-tridentine; avrei giurato che, al liceo, lei avesse preferito invece passare notti insonni ad imparare a memoria, chessò, tutta la Gerusalemma Liberata o tutto l’Adelchi. Non so perché. Tuttavia, prendo atto di quanto lei ha appena scritto.

Secondo Richard Dawkins, la lettura della bibbia nelle scuole sarebbe raccomandabile. Dato che io, secondo il suo cortese giudizio, sono una damazza che si diverte a tagliare i panni addosso alla gente perbene, sa come la penso? Tutti i miei dubbi su Dawkins sono ora diventati certezze fulgide e granitiche. Che vuole farci? Gli atei devoti mica vivono solo in Italia… Una cosa però è certa: alla base della grande tradizione culturale europea, alla base del suo umanesimo e del suo razionalismo, c’è proprio l’Odissea di Omero. Non ci sono né decalogo né il cantico di Deborah né Isaia né il prologo del IV vangelo né la Lettera ai Romani. Veda di farsene una ragione.

Un saluto dalla sua affezionatissima damazza.

Ferrer

@ giordanobruno

Dal punto di vista letterario non c’è alcun dubbio che Omero è immensamente superiore alla Bibbia, la quale mi sembra nettamente inferiore anche all’Epopea di Gilgamesc (da cui scopiazza molti elementi).
Dal punto di vista ideologico, i due testi si collocano esattamente agli opposti: nella Bibbia Adamo ed Eva sono puniti con la perdita della vita eterna per aver voluto il frutto della “conoscenza” (la ricerca di conoscenza e la libertà quindi sono male), nell’Odissea, invece, Ulisse – che potrebbe vivere in eterno con Calipso in una specie di Eden – sceglie invece di rinunciare all’immortalità, sceglie cioè di essere umano piuttosto che divino (e questo è per me il messaggio rivoluzionario dell’Odissea: conoscenza e libertà valgono più della vita eterna e degli dei). Per dirla con De Andrè, Ulisse preferise morire piuttosto che “viaggiare una vita da scemo” e di essere costretto a “sognare in un giardino incantato”.

FSMosconi

Errata corrige, mi sono appena accorto di una svista:
non è Giosuè e non sono re,
ma è Davide che stermina i madianiti, già uccisi al suo tempo da Mosè.
😐 😉

giordanobruno

@ Ferrer

Hai perfettamente ragione. Tra l’altro, hai messo insiemi due idoli a me particolarmente cari: Odisseo figlio di Laerte e Fabrizio De Andrè. Quando facevo il liceo, se c’era una materia che odiavo con tutte le mie forze, questa era italiano – una volta riuscii perfino a rimediare un superbo 3 in un tema sul Tasso, non parliamo poi delle mie ingloriose interrogazioni su Dante … Invece greco e latino mi piacevano e li studiavo volentieri. Dato che al liceo non viene fatta tradurre tutta l’Odissea, ma ci si limita ad una selezione di brani, io mi procurai il testo greco completo nell’edizione critica di Oxford, quella foderata con il caratteristico cartoncino verde, ed un po’ per volta me lo lessi tutto.

Perché mi affascina tanto la figura di Odisseo? Perché in lui c’è tutto l’uomo europeo. Perché solo lui è amato da Atena e solo lui può essere considerato il precursore dello scienziato e del filosofo. Perché solo lui osa sfidare l’ira del terribile Poseidone. Perché solo lui sa ficcarsi nei guai e nelle situazioni più disperate come nessun altro saprebbe fare. Ma soprattutto perché solo lui, come tu hai fatto benissimo a ricordare, trova il coraggio di rinunciare all’immortalità offertagli da Calipso in Ogigia, e preferisce restare uomo.

Nella bibbia trovi qualcuno che possa reggere il confronto con il figlio di Laerte?

Stefano

@ giordanobruno

Dopo gli insulti, che mi sono dovuto prendere dai suoi cortesi interventi in questo blog, dovrei evitare di risponderle.

Impossibile, Florenskij è un gran signore, talmente raffinato che mi ha dato dello stracafone perché mi sono rivolto ad Antonio come Antò…

Murdega

Florenskij risponde:
lunedì 28 maggio 2012 alle 15:56 .
In riferimento a quanto sopra vorrei sapere che a che fare la tua esposizione
con la ccar.
Caro Preteskij visto il tuo curriculum stavolta non l’hai citata,
facendo stavolta un’esposizione non dico bella ma leggibile.
Stai forse predendo le distanze da B16 e combricola? Ha i sintetitazzato
il pensiero di una fuoriuscita dalla ccar ?
Ho voglia di farti tante domande e mi è sfuggito il fine della tua esposizione .

giordanobruno

@ Stefano

Florenskij non gradisce il fatto che noi, atei e miscredenti, ci permettiamo di fare ogni tanto un po’ di sano sarcasmo sulle religioni rivelate. Secondo lui, le nostre sono battutine da “damazze”. Non sappiamo essere seri. Difettiamo di gravità concettuale. Come se i più grandi umoristi non fossero proprio loro, i cattolici, che hanno preso sul serio perfino le stigmate ed i miracoletti del fratacchione di San Giovanni Rotondo.

Diocleziano

Come al solito per Florenskij ”tutti i salmi finiscono in boria”…
e non risponderà!

chiericoperduto

E’ un problema cattolico..
nel film “Fumo di Londra” ad Alberto Sordi una vecchietta gli fa:”Vuole leggere un pò di Bibbia?” e lui:”no grazie sono cattolico” e la vecchietta:”mi dispiace!”

dinathos

Condivido l’idea di Dawkins, a patto che tale libro sia vietato ai minori di 18 anni.

nightshade90

ma soprattutto fatto da insegnanti imparziali, che valutino l’opera obiettivamente, non da sciamani scelti dal santone e la sua cricca per spacciarli per veri ed “reinterpretare” o addirittura proprio saltare le parti scomode….

G.B.

Il pericolo, anzi la quasi certezza, è che saranno isolate alcune parti dell’opera che daranno, magari opportunamente allegorizzate, un’idea positiva della religione; omettendo invece incesti, massacri e altre amenità.

Tiziana

Io credo che la bibbia sia un libro al pari dell’iliade e dell’odissea. si parla di greci da una parte di ebrei dall’altra.
sono convinta , ogni tanto questa idea viene propagata anche in italia, che da noi non si farà perchè questo libro non piace alla Chiesa cattolica. Detto ciò ribadisco che la bibbia non è ul libro religioso , ma la storia del popolo ebraico, in questo quindi uguale all’iliade e all’odissea. la mia personalissima opinione è che è molto più interessante con tanti personaggi femminili anche di grande spessore.. il resto chiacchiericcio. comunque secondo me , almeno in italia, si dovrebebro un pò ritoccare i programmi scolastici che scopro sono molto simili a quelli che affrontai io ai miei tempi.

vime

Ricordo quando ho parlato della Bibbia alle segretarie della mia ditta definendola “mitologia cristiana” ci sono rimaste male.
Poi quando gli ho chiesto se per caso consideravano un fatto storico “Giona e la balena” “Sant’Elia volato in cielo su un carro di fuoco” o “la moglie di Lot trasformata in pietra” hanno cambiato espressione.

Maurizio da Gorizia

A me Elia volato in cielo sul carro di fuoco ha sempre ricordato (forse perchè avevo già la ragione quando li vedevo in TV) i lanci delle varie missioni spaziali, Gemini, Apollo, Shuttle… :mrgreen:
Una volta l’insegnante di religione a scuola (una suora) mi ha buttato fuori dalla classe perchè avevo paragonato Elia a un astronauta! 😆
Se non sbaglio c’è stato davvero qualche Boyager che ha sparato boiate ufologiche su questo passo della Bibbia. 😆 😆

Nathan

pETER kOLOSIMO, il primo che scrisse libri sugli alieni presi per dei dai nostri antenati, dedico un capitolo del libro “non è terrestre” ad Elia.
Poi abbiamo avuto Erich von Daniken e Zacharia Setkin, che hanno trasformato la storia e le mitologie antiche, compresa quella ebraica, in gustose saghe di fantascienza, quasi meglio di Dune.
Possiamo fare molta ironia sulle boiate ufologiche, soprattutto quando passano da Kazzenger, ma l’ipotesi sottostante è comunque meno assurda ed antiscientifica CHE LA INTERPRETAZIONE LETTERALE DELLA gENESI PROFESSATA DAI FONDAMENTALISTI.
Che il contatto con una civiltà molto più avanzata tecnologicamente possa generare dei culti religiosi è una possibilità sperimentalmente verificata: mai sentito parlare del “cargo cult”, nato in alcune popolazioni primitive delle isole del Pacifico dal contatto con le forze armate americane durante la II guerra mondiale?
Ora non sappiamo se esistono civiltà extraterrestri, e saremo sempre nel dubbio, finche non li incontreremo. Ma se esistessero ( e la cosa non va contro le leggi della fisica e della biologia che conosciamo) POSSONO ANCHE AVERCI CONTATTATO NEL PASSATO. Quindi è possibile, nel senso che non va contro le leggi naturali, che i nostri antenati primitivi gli abbiano scambiati per dei, e ne siano scaturite molte mitologie.
Ovviamente non ci sono prove inattaccabili di questa ipotesi, ma è sempre meno assurda che la sequenza creazionista della Genesi (a proposito, Genesi1 o genesi 2? Sono due storie abbastanza diverse e incompatibili, ma i fondamentalisti non dicono mai a quale si riferiscono), il paradiso terrestre dove i carnivori vivono senza mangiare gli erbivori, nessuno muore e i serpenti parlano.

Nathan

Non era una balena! Era un grosso pesce, e quindi il problema di verosimiglianza storica non sussiste più. Del resto anche Collodi ha chiamato “pescecane” l’animale mostruoso che ospitò per lungo tempo Mastro Geppetto, finchè non arrivo Pinocchio ad organizzare l’evasione dalla pancia del mostro.

Tiziana

perchè quando leggi pinocchio pensi che veramente un burattino di legno camminasse?
in particolare la storia di lot è interessante. come saprai la signora lasciava indietro le sue figlie e si voltava a guardarle, aveva quindi una buona ragione per non lasciare quel posto. il marito però la incitava. il che spiega (è una allegoria) che i cambiamenti a volte bisogna farli anche lasciandosi indietro delle cose importanti. cose che mi sembra – tanto per citare un episodio contemporaneo – noi non facciamo.. Ad esempio perchè continuiamo (non noi personalmente magari) tanto potere alal Chiesa.
Purtroppo questa storia che la bibbia è un libro religioso ci porta a dire cose un pò superficiali. E mi consento di dire che la religiosità della bibbia la afferma il cristianesimo.

Francesco

@Tiziana

Purtroppo in Italia la cultura dominante è quella clericale, perciò se quelli dicono che la Bibbia è sacra tutti fanno si con la testa . Se chiedi quanti conoscono la storia di Lot e della moglie statua di sale, forse ti risponde solo qualche enigmista.

caliban

Ma guarda che questa imposizione di un testo ebraico come la bibbia (il vecchio testamento) è la conseguenza del processo di giudaicizzazione della chiesa cattolica, iniziato con il concilio vaticano 2°. Oggi chi va in chiesa, deve sorbirsi, anzichè le parabole evangeliche, i racconti di sterminio del Dio degli eserciti ebraico!

michele z

mah… pure Darwin scriveva bene.

Qualche problema se lo introduciamo a scuola?

faidate

Anch’io credo che possa essere un’occasione per “ridimensionare” il valore di quel libro, in modo che dire: “Lo dice la Bibbia” equivalga a dire :”lo dice l’Iliade”, e la parola di Dio – Jahvè equivalga a quella di Zeus o di Venere; oltre a far risaltare le incongruenze ( o peggio) contenute in quel testo. Ovviamente tutto dipende da chi gestirà la cosa, ma non credo che la situazione possa peggiorare rispetto alla attuale.

debora

Non so’ in Gran Bretagna gli insegnanti come interpreteranno il gesto….mi auguro nel modo piu’ laico “possibile”;mentre non sono d’accordo con la proposta del ministero e il parere di Dawkins.
La Gran Bretagna non e’ la Francia,quindi e’ sempre alto il livello di rischio di una nuova ondata di
di cattolici e pseudocattolici.

Nathan

Eventualmente anglicani e varie sette protestanti, oltre ai cattolici.
Chissa perchè molta gente che interviene sul sito non ha ancora chiara la distinzione tra cristiani e cattolici (a parte, ovviamente, Spapicchio). Usando la teoria degli insiemi elementare, che si fa alle scuole elementari:
I CATTOLICI SONO UN SOTTOINSIEME DELL’INSIEME PIù GRANDE DEI CRISTIANI;
NEI PAESI DEL NORD EUROPA E IN USA, E NELL EUROPA SUDORIENTALE, I CATTOLICI SONO GENERALMENTE MINORANZA
(Spapicchio non sarà d’accordo, ma convenzionalmente si dice così, non andiamo a complicare la vita alle anime semplici….)
Non so poi come la mettono IN gRAN bRETAGNA coi moltissimi mussulmani, se saranno contenti di studiare la Bibbia a scuola. Minimo chiederanno che si faccia lo stesso col Corano.

Southsun

Semplice: i musulmani chiederanno l’OBIEZIONE DI COSCIENZA, come pure i Testimoni di ‘Genova’ (venuti a seminare i loro opuscoletti giusto oggi) verso i libri sacri “degli altri” che vedono come fumo negli occhi.

Contestualmente e per par condicio, i musulmani chiederanno che anche il Corano entri a scuola, i Testimoni la loro versione della Bibbia e via così per ogni confessione religiosa riconosciuta.

Risultato: preti di varie estrazioni a scuola per insegnare SOLO quello che fa comodo loro insegnare dei rispettivi libri “sacri”, epurando le parti scomode, assurde, indecenti, sanguinarie, risibili et cetera.

Si chiama “cherry picking”, e ha un gusto peggiore della più marcia ciliegia.

FSMosconi

La parte interessante sarà quando si proverà a leggere le stragi di Sansoni o i facili cambi d’umore del dio di Mosè, per non parlare delle perle di taluni profeti. 😆

alessandro pendesini

Capire la cultura umana, nella sua simbolica funzionale ed evolutiva, richiede un interdisciplinarità reale quindi una fusione tra le scienze (ancora chiamate umane) e biologiche. L’iniziativa non è priva di ostacoli: la revisione della ricerca relativa alla nostra specie non è un inezia, soprattutto quando trattasi (per esempio) di affrontare le origini delle religioni (totemizzazione) e le modalità della loro evoluzione.
Lo studio critico della Bibbia, Corano, Torah, con l’appoggio della scienza, potrebbe esserci di un certo aiuto, a condizione che sia esente di qualsiasi forma di metafisica, misticismo o dogmatismo. L’interpretazione delle “sacre” scritture dipende quindi quasi interamente della personalità dell’insegnante intesa come qualità/conoscenza ed esperienza in diverse branche (antropologia, neuro-psicologia, sociologia ecc..), ma anche e soprattutto della sua imparzialità, integrità, ed….. astrazione mentale.

bruno gualerzi

Ti ho letto solo dopo aver inviato qui sotto il mio commento: credo che per tanti aspetti si dica la stessa cosa.

Gérard

Sono totalmente contrario allo studio di qualsiasi testo religioso in una scuola sopratutto perchè i giovani sono molto influenzabili e si sa che danni hanno provocato tutti questi testi pseudo sacri .
Inoltre la maggiore parte degli alunni appartengono già a una religione e molti genitori non veranno d’un buon occhio lo studio di un testo che non corrisponde alla loro fede religiosa . E poi esistono diverse bibbie : c’ è quella dei cattolici e quella dei protestanti per iniziare . Gli ragazzi di fede musulmana si insurgeranno e chiederano ovviamente lo studio del corano, gli ebrei della torah . E poi gli musulmani rifiuterano di studiare la bibbia etc etc . Con tutti problemi che ci sono attualmente giudico questa iniziativa perfettamente inopportuna e idiota !!

bruno gualerzi

Scusate amici, ma qui – tolto il caso, se ho capito bene, di debora – si dà per scontato il fatto che la lettura della bibbia allontani dalla religione. E non potrebbe accadere il contrario? Non dipenderà in modo determinante dal come viene proposta dall’insegnante, anche se si tratta di un ‘laico’ però credente? Che comunque dovrà necessariamente operare una selezione: con quale garanzia di oggettività? E’ un testo noioso? Se mi rifaccio ai miei ricordi scolastici, tolti alcuni episodi che colpivano l’immaginazione e se ben illustrtati dall’insegnante, anche l’Iliade e l’Odissea, per non parlare della Divina Commedia, risultavano testi piuttosto noiosi. Chi mai li ha letti integralmente?
Alcune esperienze personali. Discutendo con un amico credente gli facevo notare come forse siano proprio i credenti i più ignoranti in fatto di bibbia, e gli chiedevo se l’avesse mai letta davvero. Mi ha risposto che ci ha provato e l’aveva trovato – parlo del vecchio testamento, ovviamente – o noioso o decisamente violento… ma non per questo ha mai pensato, neanche lontanamente, di mettere in discussione la propria fede.
E a proposito di ‘testi sacri’. Ho conosciuto tanti amici comunisti che si erano proposti come obbligo di leggere ‘la bibbia marxista’, cioè Il Capitale. Bene, alcuni hanno rinunciato quasi subito, altri hanno proseguito ma, appunto, più che altro per ottemperare ad un obbligo, quasi si trattasse di una penitenza, e quasi sicuramente senza capire niente. Non per questo è però venuta meno la loro fede comunista… venuta meno magari per altre ragioni, ma non certo per questa.
Va da sè che altri, anche se non particolarmente colti, sono riusciti a coglierne, se non tutto, il senso generale, e magari non ne sono stati per niente convinti… ma credo che cotituissero l’eccezione.

Senjin

Per l’Iliade e l’Odissea molto dipende dalla traduzione. Quelle ottocentesche risentono del clima culturale del tempo e sono appesantite da inutili barocchismi e aggiunte rindondanti. Se prendi una traduzione più moderna e la presenti nel modo giusto ai ragazzi non hanno nulla di meno, come attrattiva, del Signore degli Anelli.
A me, ancora oggi, l’ultimo abbraccio fra Ettore e Andromaca fà scappare la lacrimuccia.

hexengut

sarà perché son vecchio…ma il “traduttor dei traduttor d’Omero” e il suo “giorno verrà, presago il cor mel dice” continuano a piacermi e a commuovermi più delle traduzioni moderne. E credo che un Monti e lo stesso testo greco con pronuncia metrica si prestino molto meglio per un apprendimento mnemonico che non le versioni più recenti; ma questo è un altro problema della scuola odierna.

Mac

@ Bruno: ottima osservazione, ma confidiamo nel contrario. magari le teste dure resteranno attaccate al rosario, ma chi ha un minimo dubbio, saprà scegliere. ovviamente augurandoci che la bibbia sia presentata senza tagli e senza commenti di parte.

whichgood

Io lo fari il corso di bibbia in qualsiasi chiave (fede, letteraria, antropologica, storica, psichiatrica) si voglia anche nelle scuole pubbliche sè e solo sè lo pagherà il diretto interessato al corso, non dia crediti formativi e sia fatto fuori dall’orario di studio. Vediamo quanti iscritti ci saranno. (scommetto che soltanto l’ultimo requisito basterebbe per non avere neanche un solo iscritto)

Roberto Grendene

il corso di ora alternativa di quinta elementare che ha svolto mio figlio quest’anno trattava di mitologia, con Odissea e Iliade

avrei visto bene anche qualche lezione dedicata alla Bibbia, anche se dal punto di vista letterario è più scadente

whichgood

Lezione di bibbia nell’ora alternativa?. Farla uscire dalla porta per farla entrare dalla finestra ?.

Tiziana

@whicgood

ma perchè bisogna allinearsi all’idea cristiana che la bibbia è un libro religioso? se non lo riconoscono come tagle gli ebrei che pure ne sono i protagonisti, perchè accreditare questa diceria? comunque i cattolici non amano l’antico testamento, infatti in chiesa non lo leggono mai.

whichgood

@ Tiziana

L’antico testamento non è un libro religioso per gli ebrei? (e non entriamo nella definizione di ebreo perchè non ne usciamo più). Quel libro che gira intorno a un dio non è certamente una novella storica per gli ebrei (religiosi e credenti).

Francesco

il testo degli ebrei non è la bibbia, è solo la loro storia da cui popolo del libro. i testi religiosi sono altri. non capirolo è grave

whichgood

@ Francesco

Si, va beh, il Tanakh. Sempre della stessa cosa parla, non di ricette di cucina nè di meccanismi d’orologeria.

giordanobruno

@ whichgood

Sono d’accordo con te. Gli ebrei non danno certo credito al NT, che interessa solo ai cristiani. Però la Torah, i profeti, i salmi dell’AT per loro contano pur qualcosa.

francesco s.

@Tiziana
A me risulta che la Torah e qualche altro libro dell’antico testamento sia sacro per gli ebrei. A conferma di ciò ebrei osservanti il riposo del sabato lo prendono da quella parte della Bibbia che condividono con i cristiani. Se per sacro intendi che non lo ritengono scritto da Dio (tipo il corano per i musulmani), ti confermo che anche per i cristiani la bibbia è ritenuta “solo ispirata” da dio tant’è che viene tradotta (non so se succeda questo anche per la “bibbia ebraica”).

Poi ti confermo che almeno una delle due letture della “liturgia della parola” è presa dall’antico testamento. Per chi non lo sapesse sono ateo, soltanto che prima ero molto praticante.

@Grendene
Una lettura critica della bibbia, tipo analisi del testo, non dico che faccia diventare atei ma comunque aiuta (io ne sono la conferma).

Tiziana

@whichgood

Il Tannakh è la Bibbia.
Libro caro agli ebrei perchè racconta le gesta del suo popolo.
Ma i testi religiosi sono altri.
Questo è, però se si vuole dare credito alla scaralità del testo che gli danno i cristiani (poco i cattolici) si è liberi di adottare quella versione che del resto è quella più accreditata da parte del mondo.

La lettura della Bibbia, libro secondo me interessante pieno di personaggi non noioso e con belel figure femminili , ma nè più nè meno di tanti altri libri , è da questo post e dai commenti assai sopravvalutata.

giordanobruno

@ Tiziana

Non so se la bibbia possa essere interessante da leggere come tu dici. Di sicuro, le VERE radici culturali dell’Europa sono altre. La civiltà europea nasce con l’Odissea di Omero, non con il cantico di Deborah nel Libro dei Giudici o con i Libri di Samuele o con il prologo del IV Vangelo. Se poi a te interessano le figure femminili, guarda che nella mitologia classica ne esistono alcune, che sono decisamente più grandi delle varie Sarah e delle varie Ruth di biblica memoria: lasciamo stare quella zoccola di Elena, ti dice niente Antigone?

Tiziana

@giordano bruno
mi pare di aver chiarito bene che la Bibbia è interessante lettura , così come molte altre.

Ho sostenuto che disquisire così tanto di un libro mi sembra veramente incredibile, sebbene io partecipi ad un circolo di lettura che approfondisce i libri di luisa alcott (lo chiamiamo infatti il circolo delle maniache è solo di donne) lo facciamo in modo poco publico e è finalizzato a scrivere un saggio su questa scrittrice.

Detto questo amo mltissimo la figura di Debora e quella di Ester. Trovo che Elena sia meno definita.
Ma rimaniamo nel campo della letetratura in entrambi i casi

faidate

Mi sembra che il quesito, ridimensionato, sia solo: un ateo duro e puro deve contrastare la diffusione a scuola di leggende in cui non crede, o deve lasciare che gli studenti decidano in proprio, considerando controproducente una battaglia di principio? Su come dovrebbe essere una scuola ideale, qui come in Inghilterra, il discorso è un po’ più vasto.

RobertoV

Trovo controproducente una battaglia di principio, altrimenti si alimenta il dubbio, subito sfruttato dai religiosi, che quel libro faccia paura, E che la lettura di quel libro possa convertire: in realtà l’evangelizzazione non avviene certo per la lettura di un testo sacro, ma per tutto il contorno.
Io lo lessi due volte da ragazzino (nella versione per il catechismo) e lo trovavo un bel libro di avventure e storie, come l’illiade (che mi piaceva di più) o le storie di Salgari.
Il problema è da come viene letto e da chi lo presenta ed interpreta. Se viene lasciato solo alla chiesa cattolica (nel caso in oggetto anglicana) diventa solo un’occasione di propaganda, Se viene presentato a più voci, cioè coinvolgendo anche ebrei (che dovrebbero essere i più titolati a spiegarlo) e protestanti, facendone rilevare le differenze sia nel testo che nell’interpretazione potrebbe avere un senso “storico”, ma così diventerebbe anche una lettura troppo impegnativa e a cui si da troppa importanza.

Mario 47

Cosa significa “regalare una Bibbia ad ogni scuola”?

Dare materialmente una bibbia da mettere in ogni biblioteca scolastica, o dotare ogni studente – od ogni classe – di una bibbia e farne oggetto di esame e di studio?

Nel primo caso si tratterebbe semplicemente di marcare il territorio, come fanno i cani e i gatti con l’orina ed altre categorie di animali bipedi con il crocifisso, senza forti influssi profondi sui fruitori del territorio.

Il secondo caso mi pare improbabile dato il costo dell’esercizio (una bibbia integrale, con poche note, è un testo di oltre 1000 pagine, e le problematiche relative ad una trattazione seria (ricordo che nel triennio del liceo il prete è partito con l’esegesi del vangelo (testo infinitamente più scarno) partendo dal testo latino e greco e non è andato più avanti della prima mezza pagina di quello di Giovanni.

Personalmente sto rileggendomi la bibbia, di cui avevo letto circa mezzo libro in gioventù, per valutarne la consistenza letteraria e perchè è utilissima a fare imbufalire i testimoni di Geova, che almeno un bignamino della bibbia hanno sicuramente letto. Parlarne coi cattolici italiani è come versare acqua sulle piume di un’oca.

mario

Maurizio da Gorizia

Mi pareva di aver detto in un altro commento che ho un collega che colleziona antichi libri liturgici: mi aveva detto tempo fa che la “Bibbia di Re Giacomo”, come altre bibbie protestanti, è “mutila” di alcuni libri, accettati invece non solo dai cattolici ma pure dagli ortodossi.
Avevo capito bene?

Nathan

Si, i cattolici considerano “Canonici” quindi ispirati da Dio, circa 45 libri, se non ricordo male, mentre gli ebrei e i protestanti ne accettano 39. Quelli non condivisi vengono anche chiamati deuterocanonici, mentre i 39 su cui sono tutti d’accordo sono canonici e basta. Gli ortodossi credo seguano la classificazione cattolica. la chiesa copta addirittura ha dei libri in più, come il Libro di Enoch, che infatti fu riscoperto in Occidente nel 1700 grazie ad un massone scozzese che lo porto dall’Etiopia e lo tradusse dalla lingua sacra della chiesa etiope.
Il libro di Enoch spiega per esteso chi erano e cosa fecero i famigerati Nefilim, o figli degli dei, appena accennati in Genesi 6, come intenti alla caccia alle gnocche terrestri: dalle loro trombate con le figlie degli uomini nacquero giganti o eroi, non è ben chiaro. Ovviamente questo libro è molto imbarazzante per le odierne chiese cristiane, e sicura sorgente di boiate ufologiche, per cui rimando al mio precedente commento.

Luis

Io penso che quello che afferma Dawkins derivi dal fatto che lo scienziato non abbia una conoscenza approfondita della Bibbia. Purtroppo la maggior parte dei laici non credenti tende ad analizzare la Bibbia secondo categorie odierne senza considerare che tale collezione di libri è stata composta in un arco temporale di diverse centinaia d’anni, in luoghi e secondo mentalità molto differenti.

Se io volessi leggere, comprendere o criticare un testo, che so, un dialogo di Platone, un’orazione di Cicerone, un saggio di Goethe o un giallo di Camilleri, posso permettermi di ignorare i loro generi letterari, le loro mentalità, i loro modi di esprimersi o le caratteristiche dei tempi che ognuno di tale autore visse? Certamente no! Fatalmente ridurrei questi testi ad una mia visione attualizzata che non può coincidere con le reali intenzioni degli autori.
E questo vale anche e soprattutto per la Bibbia.

Non credo neppure che la Bibbia possa essere paragonata all’Iliade o all’Odissea e questo lo dico per il suo alto valore morale. Non dobbiamo dimenticare che fa parte della Bibbia anche il Nuovo Testamento dove incontramo lo sconvolgente messaggio d’amore di Gesù. Tale messaggio, talmente perfetto, è impensabile che potesse essere accolto immediatamente dall’uomo del secondo millennio a.C., quindi abbiamo un Antico Testamento che ci presenta la progressiva rivelazione di tale amore, ma lo fa servendosi degli uomini, della cultura, dei modi di concepire la santità di Dio e la giustizia tra gli uomini secondo i costumi del tempo.

E’ in questa ottica che vanno comprese le violenze, infatti secondo la mentalità dell’epoca nella quale scrissero gli agiografi, il ricorso alla violenza è in relazione, anzitutto, con la concezione della santità di Dio, e in secondo luogo con la concezione della giustizia e il modo di mantenerla tra gli uomini.

Grazie per l’attenzione.

hexengut

sono d’accordo per quanto concerne l’imprescindibile, dovuta attenzione al contesto storico e alla mentalità dell’epoca in cui un testo è stato creato. E nel caso del Vecchio Testamento, certamente summa ed elaborazione di credenze, miti, mentalità, religioni, costumi diversi e di diverse temporalità, le inevitabili incongruenze sono plateali; ma pur se ne si comprende o se ne conosce bene l’origine e il perché, incongruenze sono e tali rimangono, legittimando pertanto un giudizio critico negativo su questo affardellato, contraddittorio, letterariamente brutto e fastidioso centone. Che poi per secoli il pensiero cristiano si sia sforzato di ravvisare in esso le auctoritates atte a legittimare se stesso e sia stato abbondamente smentito in merito, a partire dalla mistica ebraica, è discorso non certo affrontabile in questa sede. Lo stesso dicasi per quanto concerne i Vangeli, opere anch’esse non esattamente coeve agli avvenimenti e anch’esse elaborate, modificate e alterate, problema complesso e dibattutissimo e quindi anch’esso qui non affrontabile se non si vuole cadere in stereotipi o superficialità; e se poi subentra una questione di fede o l’ennesimo tentativo di missionarismo, allora ogni discorso lascia il tempo che trova.

Luis

@hexengut
non capisco il significato di questa sua replica.

Si parlava di quale senso avessero le violenze e le efferatezze presenti nella Bibbia e come queste potessero essere considerate nell’ottica di un messaggio di pace ed amore come quello cristiano. Mi riferivo, in ultima analisi, al fatto che la storia del popolo ebraico è percorsa da un filo conduttore che porta l’uomo, dopo un’interminabile cammino difficile e tortuoso, fino a Dio.

In quest’ottica credo siano fuori tema le sue osservazioni sulla genesi del testo, che, per amor di precisione, non sono affatto rispondenti a verità. Infatti tutta la Bibbia tende verso un unico punto centrale che è sempre lo stesso, obiettivo di tutti gli innumerevoli agiografi che si sono succeduti nei secoli nella composizione , cioè la venuta del Messia, la promessa di Dio per Israele. Tutta la Bibbia, nonostante i tempi, le culture e le circostanze tra le più disparate non deroga mai dall’inseguire tale obiettivo narrativo. Ipotizzare contraddittorietà ed affardellamenti appare decisamente errato.

Così come sono fuori tema le sue critiche alla storicità dei vangeli, testi che in realtà sorgono da tradizioni testimoniali coeve ai fatti narrati e suffragati da una mole di documenti molto antichi che ne testimoniano la sostanziale immutabilità.

FSMosconi

@Luis

Messia che però non coincide con quello ebraico:

quello di Isaia, il Sole di Giustizia, sarebbe nientemeno che lo stesso Isaia, come si legge poche righe dopo a quelle citate dai Vangeli

La presunta nascita virginale a Betlemme se anche qui ci si sforza di leggere poco dopo è riferita al solito massacratore di nemici di Israele, mentre la vergine sarebbe semplicemente la sacerdotessa del capitolo precedente, facente parte della Tribù di Betlemme (cioè del clan di Giosuè)

Zaccaria parla anch’egli di uno sterminatore d’Assiri

Il servo sofferente è palesemente un canto per lo Yom Kippur, niente di messianico

E così via…
Per non parlare dei riferimenti: Geremia per Zaccaria, Matteo che persino contraddice Ezechiele (26:14-21), sempre Geremia preso come preannunciatore della strage degli innocenti, sebbene si riferisse alla Cattività…

Ma siamo sicuri di star parlando di autori ebrei?

Luis

@Mosconi
Non ho capito bene a cosa vuole riferirsi riguardo al Sole di Giustizia profetizzato da Isaia, forse al capitolo 30 o 62 che sono i passi principali in cui il profeta preannuncia la salvezza di Gerusalemme attraverso la Giustizia DEL SIGNORE, che spunterà come l’aurora.
Quindi, niente di quello che lei dice.

Quanto alla nascita verginale forse si riferisce alla promessa di Isaia al re Acaz nel capitolo 7. Ma anche qui, attraverso le parole del profeta, Dio promette un segno, un bambino che sarà “Dio con noi” l’emmanuele, non certo un potente guerriero in grado di sconfiggere nell’immediato l’armata Siro-Efraimita.
Se, invece, intende riferirsi alla profezia del capitolo 5 di Michea, devo farle notare che anche qui la venuta del Messia è riferita ad un tempo lontano e viene esaltata la sua giustizia e la sua pace: “Egli starà là e pascolerà il suo gregge con la forza del Signore, con la maestà del nome del Signore, suo Dio. E quelli abiteranno in pace, perché allora egli sarà grande fino all’estremità della terra”.

Abbia pazienza, ma da quello che scrive devo pensare che conosce molto poco il libro di Zaccaria. Qui il Messia è addirittura profetizzato mentre “cavalca sopra un asino” cioè il re messianico è presentato come una persona umile e semplice non come un re terreno o un guerriero vittorioso. Il Messia “farà sparire i carri da Efraim e i cavalli da Gerusalemme”, cioè nell’era messianica non vi sarà più divisione fra il regno di Israele e quello di Giuda e il re messianico regnerà quindi su tutto Israele, non ci saranno più le divisioni e regnerà la pace. Mediante la sua umiltà e non violenza il Messia descritto da Zaccaria manifesta la vera immagine di Dio, che attua la sua salvezza non mediante il ricorso a minacce e castighi, ma muovendo il cuore delle persone perché colgano un ideale e si impegnino in esso con tutte le forze.

E che dire del Servo sofferente di Jahvè? Un canto per lo Yom Kippur? Mi sembra del tutto riduttiva come considerazione, in questa ricorrenza gli ebrei richiamano tutto il popolo alla penitenza, per espiare i propri peccati. Il Servo di Jahvè è, invece, innocente (Is 42, 1), è lo strumento della Salvezza di Dio (Is 49, 6), a Lui è stato dato il compito di manifestare la Giustizia di Dio alle nazioni richiesto. Questo Servo si sottopone volontariamente ad una passione: “Il Signore, Dio, mi ha aperto l’orecchio e io non sono stato ribelle, non mi sono tirato indietro. Io ho presentato il mio dorso a chi mi percoteva, e le mie guance a chi mi strappava la barba; io non ho nascosto il mio volto agli insulti e agli sputi” (Is 50, 6).

Non crede che assomigli un po’ troppo alla vicenda di Gesù?

Mario 47

Le tue considerazioni sono condivisibili, fintantochè la mano – o la dettatura da parte di dio – non vengano prese in considerazione a dare all’opera un valore trascendente. E’ – come tu dici – un’opera mediata lungo secoli, se non millenni, da tradizioni, traduzioni, manipolazioni, compromessi fatti da persone, gruppi di potere politico e religioso.

La favola di un antico testamento come rappresentazione dell’amore (e non lo è nemmeno tanto il novo testamento) è plausibile come la rappresentazione oleografica del Gesù ottocentesco biondo – occhi azzurri – sguardo languido etc.

Continuo a preferire Iliade, Odissea, Divina Commedia, Promessi Sposi come espressioni della visione sociale-politico-religiosa in un determinato ambito storico e temporale (probabilmente meno manipolate e sfruttate da interessi di potere e controllo).

mario

caliban

Capisco perchè il grande Friedrich Nietzsche diceva che bisogna lavarsi le mani ogniqualvolta si ha contatto con la bibbia.

FSMosconi

@Luis

Quindi fammi capire: tu che altrimenti definiresti la parole divina immutabile ora pretenderesti di contestualizzarne il senso parificandola ai testi suoi contemporanei (editti di Ciro, Enuma Elish e così via)? 😆
Poi, non pago di ciò, pretendi che un tale svarioni sia stato corretto da un personaggio dalla storia incoerente, fuga o non fuga in Egitto? Maria era già gravida o no quando incontrò Giuseppe? Qual’è la genealogia giusta? Quanti erano gli affamati del miracolo della moltiplicazione? E le donne al tempio?… , le cui predizioni in merito sono a dir poco deboli se non del tutto inesistenti? 😆

Spero tu stia scherzando…

Luis

@Mosconi
No, non scherzo affatto.

La Bibbia ha certamente subito l’influsso delle letterature coeve, ma ciò si limita solo alla forma mentre la sostanza è del tutto nuova. Attraverso quelle categorie letterarie la Bibbia annuncia un messaggio completamente nuovo, una speranza immediata, la promessa di una terra per il popolo d’Israele e, nel futuro, la venuta di un misterioso Messia liberatore che dovrà patire. Tutto ciò non si ritrova in nessun testo assiro, babilonese o persiano.

Quanto alle sue critiche ai vangeli devo avvisarla che, tecnicamente, questi testi non sono propriamente dei resoconti storici, secondo come li intende la moderna storiografia. In realtà si tratta di testimonianze, fatti riportati da gente che ha visto e/o che ha ascoltato dei testimoni. E’, quindi, logico doversi aspettare delle imprecisioni e delle piccole contraddizioni, ma tutto questo non inficia la sostanza della testimonianza, anzi le conferisce un maggior valore storico.

Gérard

Ma come l’ho scritto piu in alto, con quale corraggio volete fare leggere un testo religioso in nostri paesi dove nelle scuole ci sono 4 o 5 religioni diverse, le quale si sopportono in malapena ??!!!
In Francia succederebbe un pandemonio !!

losna

Io regalerei una copia del DECAMERONE, è più divertente non sanguinaria come la Bibbia

manimal

ottima scelta!
tra l’altro, le novelle più “intriganti” me le dovetti leggere terminata la scuola: censurato anche Boccaccio…

Maurizio da Gorizia

L’ho detto, la suora di religione mi ha buttato fuori dall’aula. 🙄
Ero in terza media. Ed ero anche stato convocato due giorni dopo dal preside, ultracattolico pure lui (non so se sia stato collegato con la loro intolleranza, ma entrambi sono stati sostituiti l’anno dopo).
Per capire quando è stato, calcola che non ho mai ripetuto anni e mi sono diplomato l’anno in cui ci fu la prima missione Shuttle. 😉

spapicchio

In UK la Bibbia la insegnano gli aventi diritto ad insegnarla ovvero i cristiani evangelici o comunque non cattolici (romani) ossia non la CCAR – CEI – Stato del Vaticano, quindi non coinvolti negli scandali e nella apostasia religiosa, nella depravazione, negli scandali della pedofilia, nel riciclaggio del denaro sporco.

Ed è la Nuova Riveduta, ossia la Versione Internazionale sui testi originali.

Non penso che questo avvenga nelle scuole italiane, dove impera la CEI e le curie, che nominano gli insegnanti di religione.

giordanobruno

@ spapicchio

Sempre di bibbia si tratta, in ogni caso. Anzi, vuoi sapere una cosa? A me gli evangelicals sembrano molto peggiori degli stessi cattolici. Figuriamoci quanto possa interessarmi la bibbia esegetizzata da uno di loro.

Southsun

@ spapicchio.

A leggere quello che gli evangelici americani (quelli inglesi non so) dicono e fanno, i cattolici più invasati paiono al confronto degli sfegatati libertari:

http://www.nanopress.it/curiosita/video/pastore-battista-chiudiamo-i-gay-in-un-recinto-si-estingueranno-video_V7944885.html

http://www.ilgiornale.it/esteri/pastore_battista_vieta_messa_coppie_miste/02-12-2011/articolo-id=560047-page=0-comments=1

La Bibbia avvelena la mente in qualsiasi versione, altrochè.

spapicchio

Mettiamo che sia vero, uno cosa deve fare, ignorarla o bruciarla? Che mondo sarebbe senza religione? Un tempo i popoli si confrontavano con le varie bibbie, teologie, testi sacri, e se le suonavano anche, e ancora oggi succede per i popoli meno sviluppati.

Io, come del resto Dawkins, la Hack, e tanti atei eccetera, una occhiata gliel’ho data, e varie cose si capiscono.

Il Nuovo Testamento si capisce.

Moti che diventano poi atei, hanno un fior fiore di frequentazioni di ambienti, dottrina, catechismo, formazione, cultura cattoliche.

Certo poi tutto questo è cancellato dallo sbattezzo o da una conversione all’ateismo.

Però, culturalmente restano cattolici formati ed esperti.

Per non parlare poi degli atei devoti, numerosissimi anche in Italia.

Perciò, se uno vuol sapere cosa è la Bibbia, magari sarebbe meglio saperlo, soprattutto come antidoto per neutralizzare le strumentalizzazioni della CCAR o dele varie chiese o soggetti che alla Bibbia dicono di fare riferimento.

Che poi è stato il merito dei cosiddetti protestanti, riformatori, eccetera.

spapicchio

* Molti che diventano poi atei, o si sbattezzano, o cambiano religione, eccetera, hanno un fior fiore di frequentazioni di ambienti, dottrina, catechismo, formazione, cultura, cattoliche.

Io dico che sia meglio non rinunciare a farsi uno studio EVANGELICO serio e guidato della Bibbia, ma appunto avendo cura di scegliere e comprarsi la Nuova Riveduta – versione internazionale, perché uno che parte magari anche con le migliori intenzioni cristiane e mi va a comprare una di quelle versioni cattoliche che fregano perché manipolate, manomesse, incomprese e contraffatte, beh, ti lascio immaginare il risultato… davvero triste ed atroce, la sua vita buttata via, genitori che non capiscono, l’assillo della geenna (l’inferno) in prospettiva, eccetera.
Magari non è vero, però almeno sapere cosa c’è scritto davvero sulla Bibbia mi sembra sia un diritto di tutti, visto che è innegabile come la Bibbia sia un testo che ha fatto la storia :mrgreen:

spapicchio

Perciò, se uno vuol sapere cosa è la Bibbia, magari sarebbe meglio saperlo, soprattutto come antidoto per neutralizzare le strumentalizzazioni della CCAR o delle varie chiese o soggetti che alla Bibbia dicono di fare riferimento.

Che poi è stato il merito dei cosiddetti evangelici, protestanti, riformatori (per non parlare di Enrico VIII, della guerra delle Due Rose, delle guerre hussite, della notte di S.Bartolomeo, della guerra di liberazione delle Provincie Unite, della Rivoluzione francese, eccetera).
Non è un caso poi che le regioni europee che hanno sostenuto la Riforma evangelica e protestante, siano quelli che hanno raggiunto un livello di alfabetizzazione molto maggiore del sud sottosviluppato anche perché rimasto purtroppo cattolico, con (conseguente) modesta iniziativa imprenditoriale, scarsa capacità di autodeterminarsi contro le oligarchie del potere delle monarchie assolute, bassissimo livello di coscienza civile e dei diritti umani fondamentali, per cui non c’era la forza di ribellarsi e contrastare la dittatura delle coscienze imposta, attuata dalla CCAR, che perdura ancora oggi senza che la nozione riesca a liberarsi da questo giogo e sudditanza psicologica, che comporta il disprezzo reciproco e l’indebolimento della coesione sociale, dell’autostima individuale dei cittadini, la rinuncia a lottare per i propri diritti e per migliorare le proprie condizioni esistenziali.

Tutte conseguenze della sconfitta civile dei paesi che non ce l’hanno fatta ad affrancarsi dal potere della CCAR, politico, temporale e culturale, oltre che religioso.

spapicchio

* la dittatura delle coscienze imposta, attuata dalla CCAR, che perdura ancora oggi senza che la NAZIONE riesca a liberarsi da questo giogo e sudditanza psicologica, dittatura delle coscienze subdola e religiosa che comporta l’induzione all’accentuazione della svalutazione reciproca per futili motivi confessionali, e l’indebolimento della coesione sociale, dell’autostima individuale dei cittadini, la rinuncia a lottare per i propri diritti e per migliorare le proprie condizioni esistenziali.

Otto Permille

Sinceramente il tempo rimasto è molto poco e non va sprecato. Ci sono migliaia di libri che meritano di essere letti prima di arrivare a leggere la bibbia. Se proprio uno non ha niente da fare tutto il giorno può benissimo dedicarsi a perdere tempo a documentarsi sulle vicende di un gruppo di pecorai che viaggiavano tra un deserto e l’altro e che possedevano un Dio che imponeva loro di tagliuzzarsi il pisello.

giordanobruno

@ Otto Permille

Beh, a dire il vero, le cose andarono in un modo un po’ diverso. Mentre vagavano nel deserto, i maschi delle dodici tribù di Israele iniziarono a litigare di brutto tra di loro, un po’ a causa della stanchezza del viaggio ed un po’ (anzi soprattutto) a causa della lunghezza dei loro pistolini: mentre quelli della tribù di Gad e della tribù di Beniamino potevano esibire cosi da fare invidia persino a John Holmes, quelli della tribù di Levi, invece, quando pisciavano mettevano tristezza anche ai sassi. Per un po’ di tempo Mosè tollerò tutti questi litigi, poi un giorno perse la pazienza e, armatosi di un bel coltello da macellaio, nella sua grande saggezza di capo illuminato del popolo trovò finalmente il modo di far cessare ogni litigio … insomma, io la bibbia l’ho capita così.

Batrakos

D’altronde, se troppa gente smettesse di interessarsi alla Bibbia, Dawkins avrebbe pressochè finito di vendere libri e fare conferenze…una volta assaggiata la notorietà è dura rinunciarvi, e la platea plaudente val bene una bibbia..

bruno gualerzi

Non ho mai letto niente di Dawkins (come di tanti altri autori ‘atei’, ho avuto sue notizie frequentando Ultimissime), quindi mi astengo da qualsiasi giudizio sul suo ateismo… ma da certe sue prese di posizione qui riportate, mi pare proprio che ci sia una gara, con relativo fair play, tra bibbie: quella sacra e quella profana.
Insomma, un ‘cortile dei gentili’ in versione british…

Landau

Avendo letto i suoi libri, ed in particolare “L’illusione di Dio”, ti posso garantire che Dawkins non è tipo da ‘cortile dei gentili’, versione british o meno!

Il libro di cui sopra, pur non avendo un grande spessore filosofico, riesce comunque a presentare, in uno stile limpidissimo, un notevole numero di ‘idee atee’.

Batrakos

Pur non entrando sulla buona fede personale, io ho molte riserve sui ‘new atheists’, ovvero sull’ateismo teoretico da salotto buono della borghesia illuminata.
Personalmente credo che, per avere reale forza sociale e morale, l’ateismo non può rimanere una questione esclusivamente teoretico-scolastica (dico esclusivamente perchè so bene l’importanza della teoretica, ma non condivido la sua esclusività nei processi intellettuali di tipo sociale) o di semplice critica agli abusi del clericalismo senza alcun riferimento alla struttura sociale generale, ma sono convinto che per essere un progetto di lotta e di massa abbia necessità di aprirsi alla liberazione da tutte le alienazioni, prima tra tutte quella dello sfruttamento e della diseguaglianza tra gli uomini (e infatti non concordo sull’apertura politica a 360 gradi dell’UAAR, ma è una mia posizione e non mi permetto di aprire polemiche in merito; in questo caso è solo per spiegare meglio la mia posizione).
I new atheists solitamente risolvono il loro ateismo in qualche dibattito ed in diverse pubblicazioni centrate esclusivamente su quel punto come se fosse un compartimento stagno, e in questo modo, ecco il senso di quel che intendevo, diventano non antagonisti ma alternativi alle religioni stesse, visto che basano il loro lavoro e le loro energie solo su quello, come se la realtà andasse divisa e non fosse interconnessa.
Non riesco personalmente a pensare all’alienazione religiosa senza vederla in un’ottica più ampia e più sociale; so bene che molti la pensano diversamente da me e rispetto tutte le posizioni; mi rivolgo a te, visto che è uscito il discorso, proprio perchè penso, sulla base dei nostri precedenti confronti, che tu sia benissimo in grado di capire cosa voglio dire.
La differenza tra me e te è che tu tendi a considerare un ateismo che non è critico verso l’ideologia (e il sistema strutturale sociale, aggiungo io) un non ateismo o un ateismo incompleto -se ben ho capito come la pensi- io lo considero un ateismo dignitoso e totale come tutte le altre forme di non credenza, ma semplicemente dico che è un territorio che non mi convince e non mi appaga dal punto di vista della mia weltanshauung, (sperando di averla scritta bene 😉 ) e sensibilità personale.

bruno gualerzi

@ Batrakos
“La differenza tra me e te è che tu tendi a considerare un ateismo che non è critico verso l’ideologia”

Ci tengo a precisare ciò che per altro già sai: la critica verso le ideologie, tutte, per quanto mi riguarda è rivolta alle ideologie vissute ‘religiosamente’. Il che naturalmente non implica che non ci siano differenze, e sostanziali, tra le varie ideologie (termine – ‘ideologia’ – che tra l’altro andrebbe sempre precisato), e che sia assolutamente necessario valutarle per i loro enunciati teorici e relative conseguenze pratiche, politiche e sociali, come necessario è prendere posizione (pensa solo a nazismo, comunismo, liberalismo, capitalismo, ecc)… e anche in relazione ad un eventuale ateismo esplicito o implicito… ma ritengo che sia pur sempre la loro deriva ‘religiosa’ (molto più a rischio in alcune ideologie che in altre, certamente… per non parlare di quelle già ‘religiose’ nei presupposti) ad averne determinato il fallimento storico. Quale ideologia non ha fallito (qui ho una mia ‘teoria’ in merito, ma adesso non è il caso…)?
In quanto all’ateismo… figurati se apprezzo quello da salotto (magari salotto televisivo, con Odifreddi ospite quasi fisso come ateo ‘ufficiale’ ), mentre va tutta la mia simpatia a certi anarchici mangiapreti del passato che hanno sempre pagato di persona… ma non posso non rilevare – naturalmente in seguito a riflessioni del tutto personali, opinabilissime, che però cerco di confrontare con altri, come con te – quei limiti del loro ateismo che ne ha sancito la sconfitta.

RobertoV

Batrakos
Per tua informazione Weltanschauung, quindi con la maiuscola e col tedesco “sch” anzichè l’inglese “sh”.

Quello che non mi piace di Dawkins è la sua mitizzazione e la sua posizione da “profeta” dell’ateismo. Riguardo alla sua posizione sulla bibbia credo che sia dovuta più a togliere l’argomentazione che quel libro possa far paura. In realtà se i cristiani avessero basato la loro evangelizzazione sui libri sacri sarebbero rimasti pochini, non è certo il libro a convertire, non per nulla i cattolici per 1700 anni ne hanno fatto a meno.

bruno gualerzi

OT. Non c’entra niente col post… ma sento il bisogno di segnalare che da queste parti, mentre stiamo discutendo, la terra trema, crollano case, chiese, edifici storici e muoiono persone.

Batrakos

Grazie della correzione, Roberto V (mi pareva mentre scrivevo che, a livello di pura memoria visiva, qualcosa non quadrasse).

Bruno, lo so che sembra brutto parlare di queste cose in momenti del genere, eppure, se non si può far nulla per aiutare, tanto vale parlare, perchè il nostro silenzio non impedirà le morti, almeno per come la vedo io.
Sono d’accordo su un certo ateismo virulento che spesso aveva un po’ troppa fede nell’ideologia, ma in chiave moderna io credo che la solidarietà si riceve se la si offre e, per avere solidarietà e vicinanza dalla popolazione più oppressa, anzichè avere spazio in qualche salotto televisivo ed incrementare il proprio conto in banca, si debba partecipare ad iniziative come la giornata antirazzista (a cui l’UAAR non partecipa), e alle lotte contro questo governo e questo sistema finanziarizzato.
L’UAAR non può farlo per scopi statutari? Mi va bene, ma credo che proprio questo sia il suo limite anche come espansione tra le masse senza ovviamente ricalcare alcun dogmatismo fideista ideologico, ma pensando che si ha un dovere civile che va oltre la diffusione di materiale razionalista e della lotta per la laicità, quasi che essa fosse avulsa dal sistema che ha intorno.
Ovvio che in tutto questo con le apparizioni di Odifreddi o i dibattiti di Dawkins non saprei che farci nemmeno io.

whichgood

Ai miei nipoti ho regalato una bibbia già quando avevano 1 anno cada uno. La usavano per fare i loro disegnini. Ancora oggi conservo alcuni disegni che ho nominato: levitico, essodo e così via.

ser joe

L’ho già detto altre volte, sono favorevole alla proposta di regalare una bibbia ad ogni studente purché sia stampata su carta fine e facilmente arrotolabile.

Giorgio Pozzo

Uhm, ho qualche dubbio… se si accetta il principio che bisogna far leggere un libro proprio perchè diseducativo, allora bisognerebbe far leggere anche il Mein Kampf. E, analogamente a quanto accade con la Bibbia, ci sarebbe qualcuno che lo considererebbe educativo ed altri che lo considerebbero diseducativo.

Non sarebbe meglio far leggere libri che tutti considerino educativi?

RobertoV

Proprio nelle settimane scorse in Germania si discuteva dell’utilizzo del Mein Kampf (ben 700 pagine) nelle scuole ed il ministro della cultura della Baviera (CSU) lo vuole introdurre prossimamente nelle scuole del suo stato. La cosa ovviamente ha suscitato discussioni.

Giorgio Pozzo

Posso immaginare le discussioni: in Germania il Mein Kampf è fuorilegge. Non lo si può trovare in vendita nei negozi.

D’altra parte, leggere la Bibbia come se fosse un poema omerico avrebbe senso solo se la si considerasse veramente un’opera mitologica o allegorica. Ma per milioni di persone si tratta addirittura di storia.

kundalini444

Quello che Dawkins non dice esplicitamente, e che è il motivo vero per cui è favorevole alle donazioni di bibbie, è legato a un aspetto del mondo anglosassone.
La versione inglese della bibbia, quella di re Giacomo, costituisce una pietra miliare importante perchè CRISTALLIZZA il testo biblico in una versione che ha avuto enorme diffusione ed è tuttora diffusissima nel mondo intero.
CRISTALLIZZA: questa è la parola.
La versione “James” della bibbia ha avuto una diffusione tale da essere ormai non più modificabile. Ergo, tutte le parti cattive in essa (antico testamento, stupri, atrocità, genocidi e assurdità varie) non possono essere più edulcorate, cosa che invece era possibile quando la cultura era nelle mani di pochi e i concili potevano mettere e togliere vangeli a piacimento, e modificare perfino i dieci comandamenti.
La versione “data al volgo” della bibbia è dunque, culturalmente parlando, quella DEFINITIVA.
E poichè tale versione definitiva è stata ormai data e diffusa senza togliere le parti “vietate ai minori”, resta un monumento incrollabile all’idiozia della religione. Ecco perchè Dawkins ci tiene tanto 🙂

dal punto di vista laico, è un interessante studio letterario e antropologico. Dal punto di vista religioso è una scomoda prova di quanto il cristianesimo sia ormai roba superata.

Southsun

Ecco perchè i cattolici inglesi pretenderanno che nelle scuole ci sia anche la LORO versione della Bibbia. Quella che cambia a ogni svoltar della Storia e a ogni crisi epilettica del Papa di turno….

Paul

Così come lo stato ed il sistema scolastico pubblico non dovrebbero favorire l’indottrinamento religioso, penso che non dovrebbe nemmeno impegnarsi in un’operazione inversa. Libertà di opinione e di visione del mondo. Farla leggere come deterrente non è molto differente dal farla leggere per evangelizzare.
Per me l’istruzione pubblica dovrebbe mirare a crescere cittadini colti, civili e consapevoli di vivere in una società.

Francamente preferisco un cattolico intelligente e civile (ve ne sono) ad un ateo stupido ed incivile (ve ne sono pure di questi)……

alle

@bruno gualerzi OT
e sì,la terra trema ancora. grazie per aver pensato a noi. E’ una vita che abito qui ma non ho mai visto nulla di simile, di così prolungato nel tempo. Ma a quanto equivalgono 30 secondi alle prese con un oltre cinque della Richter? Per ben due volte stamattina, poi in strada con la gente che tiene in mano sconsolata i telefonini che non prendono e cerca di andare a recuperare i figli a scuola, ma c’è un casino di macchine e non ci si muove… dov’è mia moglie, non riesco a contattarla….poi gli aerei della protezione civile che volano bassi. Le autoambulanze e i pompieri. Sembra un film solo che non lo è.

faidate

Amici delle ultimissime in zone terremotate: se in qualche modo posso aiutarvi concretamente, fatelo sapere.

alle

faidate non ti mancherà il modo! Tuttavia non credo ci siano grandi emergenze. C’è caldo e in mancanza di meglio si può dormire in auto, tendopoli sono state approntate e dai miei amici in loco, oltre la disperazione, non ho avuto richieste di aiuto immediato. certo tutti i centri storici di quei bei paesoni della “bassa” sono lesionati o addirittura spariti (cavezzo). Bisognerà sgombrarli e ricostruirli e allora ce ne sarà da fare!

spapicchio

Bibbia Thompson o Luzi, King James o Diodati, uno si guarda quella che desidera, ma prima di fare elucubrazioni sociali politiche ideologiche, meglio sapere cosa c’è scritto sulla Bibbia e quello che i dotti vescovi cattolici consigliavano al papa Giulio III nel 1553 riguardo alla esposizione della Bibbia e del Vangelo al popolo, ossia al volgo, considerato naturalmente di capacità intellettiva inferiore rispetto ai ministri della CCAR.

La reazione della Chiesa Cattolica Romana di fronte al “ritorno alla Bibbia” proclamato dalla Riforma protestante del XVI sec. fu che nel 1553, papa Giulio III [nato Giovanni Maria Ciocchi del Monte (Monte San Savino, 10 settembre 1487 – Roma, 23 marzo 1555), papa tra il 1550-1555] incaricò tre dei più dotti vescovi del tempo: Vincenzo De Durantibus, Egidio Falceta e Gherardo Busdrago, di studiare i mezzi per frenare la diffusione della Riforma. Nel documento conclusivo i tre prelati si esprimevano così: “Finalmente — fra tutti i consigli che noi possiamo dare a Vostra Beatitudine, abbiamo lasciato per ultimo il più necessario … — debbono farsi tutti gli sforzi acciocché si permetta il meno possibile la lettura del Vangelo, specialmente in lingua volgare, in tutti i paesi sotto la Vostra giurisdizione. Basti quel pochissimo che suol leggersi nella messa, né più di quello sia permesso di leggere a chicchessia. Finché gli uomini si contentarono di quel poco, gli interessi della Santità Vostra prosperarono, ma quando si volle leggere di più, allora cominciarono a decadere. Quel libro, insomma [il Vangelo], è quello che più di ogni altro ha suscitato contro di noi quei turbini e quelle tempeste per le quali è mancato poco che non fossimo interamente perduti. Ed invero, se qualcuno lo esamina interamente e diligentemente, e poi confronta le istruzioni della Bibbia con quello che si fa nelle nostre chiese, si avvedrà subito della discordanza e vedrà che la nostra dottrina è molte volte diversa e più spesso ancora ad essa contraria: la qual cosa se si comprendesse dal popolo, non cesserebbe di reclamare contro di noi, fino a tanto che tutto non sia divulgato, ed allora diverremmo oggetto di dispregio e di odio in tutto il mondo. Perciò bisogna sottrarre la Bibbia alla vista del popolo, ma con grande cautela per non suscitare tumulti” [L’originale di questo documento con le firme autografe dei tre vescovi ed il titolo: “Avvisi sopra i mezzi più opportuni per sostenere la Chiesa romana”, è datato: Bologna, 20 ottobre 1553. Si conserva nella Biblioteca nazionale di Parigi, foglio B, n. 1088, vol. II, pagg. 641-650; cit. da “La Favilla”, Montreal, gennaio 1968.].

http://elgibhor.wordpress.com/2011/03/22/28-eresia-la-bibbia-proibita-al-popolo/

poi, in base a questi dati di fatti storici (facilmente verificabili, e non falsi) ci si fa tutti i ragionamenti del caso.

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