Scuola, con la Gelmini tagli agli insegnanti ma più soldi per quelli di religione

Nel periodo in cui è stato guidato da Maria Stella Gelmini, il Ministero dell’Istruzione ha attuato robusti tagli ai finanziamenti per la scuola pubblica. Preferendo, piuttosto, sostenere quella privata cattolica. Ma, come ha riscontrato la Corte dei Conti nella sua Relazione 2012 sul costo del lavoro pubblico, mentre la spesa per gli stipendi degli insegnanti è calata, quella per gli insegnanti di religione cattolica è aumentata. L’unica voce che ha avuto un andamento in attivo, assieme a quella per i compensi ai presidi, spiega Repubblica.

Il trattamento di favore riservato agli insegnanti di Irc, assunti col placet delle diocesi e dipendenti da esse per mantenere il posto nonostante gli stipendi siano pagati dallo Stato, si riscontra quindi anche in questo aumento di spesa. Già l’Uaar aveva stimato nell’inchiesta I costi della Chiesa un salasso da 1,5 miliardi, la cifra più alta nei finanziamenti di cui giova la Chiesa cattolica in Italia.

Quindi il Ministero tirava la cinghia per i docenti di ruolo, con disagi per le classi e gli alunni, con un calo del 2,7% dei fondi. Ma non lesinava nel finanziare quelli di religione, con un aumento del 2,1% rispetto al 2009 e del 10% rispetto al 2008. Un totale di 466 milioni di euro solo per i 14mila insegnanti di religione, assunti a tempo indeterminato. A parte, gli stipendi per i 12mila supplenti.

La spesa per gli insegnanti di religione quindi aumentava, a fronte di un’adesione sempre minore all’Irc. Dato che tra 2008 e 2010 si sono registrati 80mila alunni in meno che frequentavano l’ora di religione. Mentre invece per chi “non si avvale” la strada è in salita anche solo per ottenere un insegnante per l’ora alternativa. Anche su questo l’Uaar si attiva fornendo assistenza nei casi in cui la scuola pone ostacoli e promuovendo il Progetto Ora Alternativa, quantomeno per offrire ai ragazzi, appunto, un’alternativa laica alla religione cattolica nelle scuole.

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80 commenti

Tiziana

Se posso dare un suggerimento all’Uaardi cui apprezzo questo sito informativo, dovrebbe piuttosto che promuovere l’ora alternativa alla facoltativa di religione, e che comunque comporta un aggravio dei costi, continuare come fa bene la campagna informativa e magari proporre di espungere l’ora dall’orario scolastico, tipo due ore al pomeriggio con rientro in classe. Mi sembra la strada più lineare.

Roberto Grendene

il D.P.R. n. 751 del 16 dicembre 1985 vieta quello che proponi:
http://www.uaar.it/uaar/campagne/progetto-ora-alternativa/ora-alt-normativa.html#02
l’Uaar si batte per l’abolizione dell’IRC, ma in attesa che il Parlamento cambi le leggi, esige che l’ora alternativa sia promossa, garantita, valorizzata dal punto di vista didattico e formativo
Ritiene che sia doveroso, e pure utile per arrivare all’abolizione dell’IRC, proteggere i bambini, specialmente quelli dai 3 ai 10 anni, dall’indottrinamento religioso cattolico tra le mura scolastiche e offrire loro e alle loro famiglie una attività didattica laica

Roberto Grendene

@ Tiziana

io sono per arrestare le metastasi e far regredire il tumore, in attesa di stroncarlo definitivamente

tu sei per attendere e basta, lasciando crescere le metastasi, ma la strada di fare solo proclami lascia indifferenti i nostri governanti, e fa crescere il tumore indisturbato (e fa vittime: bambini e famiglie che potrebbero sfuggirgli)

Roberto Grendene

@ Tiziana

mi correggo: non volevo dire che tu sei “per attendere e basta”, ma per tentare solo la strada di rivendicare l’abolizione dell’IRC o la sua marginalizzazione negli orari (che pero’ ad oggi è vietata dalla legge)

Tiziana

@Grendene
assolutamente no.
io ho fatto la scuola quando l’ora era obbligatoria e la religione di Stato .
Mia madre addirittura venne intervistata dal telegiornale rai (allora c’era solo quello) per la sua protesta. (e la scuola si prestava distava due metri da viale mazzini 14)
il tumore è il concordato e le metastasi le intese
come già detto gratis non si ottengono neanche le cose sgradevoli , figurati quelle che vorremmo
e così via.

Roberto Grendene

@ Tiziana

non ho pero’ capito cosa proponi di rispondere alla domanda crescente di genitori che non vogliono sottoporre i loro figli piccoli all’indottrinamento religioso a scuola

“teneteli a casa perché gratis non si ottiene niente”?

mi sembra una strategia suicida, perché tenerli a casa è solo una delle opzioni, ma spesso impossibile da percorrere e che causa costi e problemi alle famiglie

bruno gualerzi

Visto il successo nella formazione di coscienze religiose riscosso dall’ora di religione fra gli studenti… propongo che torni ad essere obbligatoria.

Tiziana

@bruno gualerzi
L’ora di religione va contestata non perchè forma o no e in che modo le coscienze , ma perchè è una ingiustizia.
s

bruno gualerzi

La mia era ovviamente una battuta… che però voleva porre in evidenza il solito (solito per me) dato, e cioè che la scuola deve soprattutto formare coscienze. Attraverso la conoscenza, è ovvio, e conoscenza a tutti i livelli, la quale però deve essere fatta propria da menti capace poi di elaborarle autonomamente. Discorso teorico? Lo è se resta chiacchiera e non impegno costante – e tutt’altro che facile data anche la situazione economica – degli insegnanti di qualsiasi disciplina.
Inoltre ciò non toglie (anzi, può essere un momento di vera crescita per gli studenti) lo spiegare loro, come affermi, perchè si è di fronte ad un’ingiustizia.

Antonio72

@Tiziana

E perchè l’ora di religione sarebbe addirittura un’ingiustizia? Anzi no, chi dovrebbe stabilire che l’ora di religione è un’ingiustizia: gli studenti, i genitori, i docenti, lo Stato, l’UAAR …o addirittura Lei stessa? Mi viene in mente quella scuola, dove qualcuno si lamentava delle canzoni o recite di Natale, o una cosa del genere, le quali secondo lui non avrebbero dovuto tenersi in una struttura scolastica statale. Ebbene, in quel caso tutti i genitori, alunni e docenti furono concordi a respingere questa protesta e a tenersi il Natale, anche a scuola! Lei che avrebbe fatto? Imposto dall’alto della sua coscienza illuminata e conoscenza perfetta la censura del Natale a scuola, contro la volontà di tutti gli altri?

@bruno gualerzi

non si capisce perchè nella conoscenza a tutti i livelli non si debba comprendere anche la conoscenza religiosa che tanto ha contribuito alla cultura occidentale, in particolare europea.
E mi riferisco in particolare a quella cristiana, non a Zarathustra o a Mahavira.

bruno gualerzi

@ Antonio72
Non si capisce da dove tu abbia ricavato che escluderei la conoscenza religiosa.
Solo – vecchia storia – in una scuola laica dovrebbe semplicemente essere trattata nel quadro della cultura generale. Non è difficile da capire. Naturalmente se si vuol capire…

Tiziana

@Gualerzi

ve bene era una battuta ma io son un pò dura sull’ironia e il sarcasmo. Uno dei miei tanti limiti che riconosco e che meglio riconosco proprio perchè non sono condizionata dalla religione.(e quindi ho la coscienza del limite)
Credo che la scuola non serva a formare la coscienza, ma piuttosto deve dare strumenti di stimolo all’intelligenza oltre naturalmente a insegnare materie come nel resto dell’Occidente. Il nuovo presidente francese , socialista (parola che a me personalmente sembra la migliore in politica) come primo atto pubblico, ha reso omaggio alal statuta del fondatore della scuola pubblica laica e obbligatoria. A quella dobbiamo aspirare anche noi che viviamo in Vaticalia.
La religione a scuola – ribadisco acnhe per il commento successivo – è una ingiustizia visto che non abbiamo la religione di Stato e io immagino che il cattolicesimo in Italia non sia più nenache la religoine di maggioranza e da parecchiio. Quanto alla conoscenza della storia delle religioni, chi dovrebeb insegnarla?

bruno gualerzi

@ Tiziana
“Credo che la scuola non serva a formare la coscienza, ma piuttosto deve dare strumenti di stimolo all’intelligenza oltre naturalmente a insegnare materie come nel resto dell’Occidente”

Scusa, ma credo che ‘dare strumenti di stimolo all’intelligenza’, non solo non è in contraddizzione col ‘formare coscienze’, ma al contrario ne sia lo strumento essenziale. Se mai – come scrivevo – si deve fare in modo che queste conoscenze… proprio per essere di stimolo e non acquisite passivamente… debbeno essere proposte il più criticamente possibile, in modo da essere elaborate autonomamente.
Perchè ‘formare coscienze’, almeno per me, vuol poi dire formare coscienze il più possibile libere.

In quanto ai ‘limiti’… spesso ricorro alle battute proprio per nascondere i miei. Che non hai idea di quanti siano.

Tiziana

@Gualerzi

Carissimo, mi sembra estremamente preoccupante il peso che si da alla religione nella formazione delle coscienze.
Trovo pericoloso che si ritenga che la storia delle religioni sia tema di una eventuale materia, come se altri pensieri gli fossero inferiori.
Non amo comunque il termine formare coscienze che mi sembra , oltre che presuntuoso, vagamente religioso.
L’intelligenza mi sembra più adatto.
Mi sembra di capire che sei un insegnante, spiegare il senso del limite a uno studente non sarebbe male (ovviamente secondo me) .
Comunque, la cosa principale che mi premeva dire che so che irrita molto Grendene, è che l’ora alternativa cristallizza l’ora facoltativa di religione, Esattamente come l’articolo 7 della Costituzione ha cristallizzato la sottomissione dell’Italia al Vaticano.
Capisco pure che i bambini fuori la porta sono un peso per i genitori, ma gratis purtroppo non si cambia nulla
E questa è la mia opinione, banalissima, ma è il frutto della mia riflessione e esperienza

bruno gualerzi

@ Tiziana
Mi spiace, ma proprio non ci si intende.
Non capisco perchè, per te, ‘formare coscienze’ suoni ‘vagamente religioso’. Forse dovevo aggiungere (ma per me era scontato) coscienze ‘libere’… in ogni caso, con questa espressione intendo esattamente il contrario di quanto ritieni tu: le religioni indotttrinano; una coscienza libera, è prima di tutto proprio l’arma migliore per non essere indottrinati. E (questo lo aggiungo io) non solo per quel che riguarda le religioni.
Spiegare il senso del limite agli studenti? Ma se si tratta di uno dei caratteri indispensabili perchè si possa parlare di coscienza libera!! E anche qui proprio soprattutto per sapersi opporre alle pretese di verità assoluta tipiche delle religioni. Comunque intese.
Infine, ti pare che non parlare delle religioni sia una scelta intelligente? Intanto perchè non si capisce come sia possibile ‘ignorare’ che esistono le religioni (a scuola, fino a prova contraria si viene per conoscere, no?)… e poi perchè così si lascia che della religione parlino solo – ovviamente a modo loro – i preti.

In quanto invece alla considerazione che, come dici tu, “l’ora alternativa cristallizza l’ora facoltativa di religione”, sono d’accordo.

(Sono un insegnante in pensione e, anch’io, parlo soprattutto per esperienz)

Tiziana

@Brino Gualerzi

Credo che sia determinante il concetto che si ha della religione. Io non ho avuto una educazione religiosa e so che si può vivere anche senza. Chi ha avuto una educazione religiosa penso che non se ne libera più . Ovviamente è quel che mi sembra.

Sono felice che pensi anche te la stessa cosa dell’ora alternativa, del resto fortemente sposnorizzata dagli occhiutissimi Cei che si appassionano solo alle cose possibili.

Il senso del limite è tipico dei liberali e liberi, non avere un senso del limite è tipico delel persone religiose. So che su questo potremmo scriverci per giornate ma forse agli altri non interessa questo dibattito. A poi,

Claudio

Io proprio non comprendo come si possa fare una ora alternativa a quella facoltativa.
Anzi, non capisco come la gente non insegue col forcone l’ora facoltativa e l’ora alternativa.
E’ soprattutto questo che mi fa esitare per l’iscrizione e il 5 per mille all’uaar. Troppo irrazionale per dei razionalisti

bruno gualerzi

@ Tiziana
Solo un cosa perchè evidentemente mi sono espresso male e forse questo ti ha portato a travisare. Ho parlato del senso del limite come “di uno dei caratteri indispensabili perchè si possa parlare di coscienza libera!! E anche qui proprio soprattutto per sapersi opporre alle pretese di verità assoluta tipiche delle religioni. Comunque intese.” Ti pare – se ho capito bene quanto affermi – che abbia visto nel ‘senso del limite’ qualcosa di negativo?

Per il resto… sì, il discorso sarebbe troppo lungo. Dico solo che un conto è vivere senza un’educazione religiosa (per cos’altro sarei ateo, allora?), un conto è non conoscere in cosa consiste, storicamente e psicologicamente, la religione. Per liberarsene davvero.

Roberto Grendene

@ claudio

insegui pure con i forconi, ma in questo momento la legge dice che le due ore di religione cattolica alle elementari sono nell’orario scolastico

dimmi tu come dovrei fare, io genitore che lavora, a tenermi a casa due figli di 6-10 anni quando c’e’ religione cattolica il martedì dalle 10 alle 12 o il giovedì dalle 9 alle 11

l’ora alternativa è didattica come italiano o matematica o scienze, semplicemente non è scuola dell’obbligo

Tiziana

Bruno Gualerzi

in effetti così è meglio. non contesto che uno spapia la storia e anche la teoria, contesto solo che debba essere materia scolastica

Grendene

Capisco il problema, ma così facendo questa ora di religione si stabilizza, anche perchè i tuoi figli andranno in una scuola magari di una regione più ricca e felice, gli altri no. Comunque io sono un pò contraria a che vivano e vincano gli egoismi personali, sono addirittura una felice di pagare le tasse (e non h o figli e non uso la sanità pubblica)

Roberto Grendene

@ Tiziana

l’IRC si stabilizza se non dai anche l’alternativa didattica laica e di qualità
ritornare ai tempi degli “esonerati” mi sembra una strategia perdente

gli egoismi personali sono quelli di negare ore di scuola dell’orario previsto a chi vuole fare scuola, perche’ cosi’ si premiano i ricchi che possono tenersi i bimbi piccoli a casa mentre chi deve andare a lavorare è costretto a lasciarli a fare religione cattolica perché non ha alternative

regioni ricche e povere non c’entrano: i finanziamenti per l’ora alternativa sono nel bilancio dello Stato

paniscus

Casomai non l’avessi ancora espresso abbastanza chiaramente, ribadisco il mio punto di vista:

io sono contraria all’insegnamento della religione COSI’ COME STA ADESSO nelle scuole statali, ma NON perché ho paura dell’indottrinamento (la cui potenzialità è prosssima allo zero)…

…bensì perché sono contraria per principio al fatto che la scuola di stato debba prestarsi a fare da ufficio di collocamento per raccomandati delle curie vescovili, abilitati e selezionati in maniera completamente diversa dagli altri insegnanti, e senza la minima trasparenza.

Tutto lì.

L’ateismo, l’agnosticismo o la militanza laica non c’entrano assolutamente nulla: la penserei esattamente allo stesso identico modo anche se credessi nella religione cattolica.

Se fossi credente, mi prenderei la mia personale responsabilità di educare i figli alla religione, e li manderei a imparare i fondamenti della medesima direttamente in parrocchia.

Ma continuerei a non capire nulla di cosa dovrebbe entrarci la scuola statale.

Lisa

Tiziana

@Grendene

So che quando si hanno opinioni i fatti contano poco. Non parlavo di ritornare agli esonerati, ti citavo il mio episodio personale come paradigma di un passato peggiore.

Comunque questa dell’ora alternativa mi sembra una battaglia sbagliata pericolosa di retroguardia, e, soprattutto, molto molto molto egoista che dannneggerà i vostri figlioli.
Però sono consapevole che il nostro è un Paese che pensa solo alla famiglia propria e poco alle altre persone.

Tiziana

@paniscus

è come la raccolta dell’8 per mille dove lo Stato fa da esattore e cassiere per conto delle religioni.

cyberego

@ bruno gualerzi
Professore lei è troppo “sottile”,
non tutti riescono a sviluppare gli anticorpi giusti, ci sono anche
le coscienze deboli o confuse o sensibili.Io al Liceo avevo un “diabolico”
gesuita, un ometto dall’aria affabile e dal sorriso “gesuitico”.Nessuno in classe
digeriva l’ora di religione, così un giorno per sfangarla, la buttammo sul “pruriginoso”:
gli sottoponemmo il problema della contraccezione dal punto di vista cattolico.Ebbene
quell’ accidenti di gesuita fu in grado di parlare senza scomporsi, di metodiche e fisiologia della riproduzione come se niente fosse:pistolotto finale “pro domo sua”,
ovviamente…
crede sia il caso di “aprire le porte” all’avversario?
(porte già sfondate in verità)

bruno gualerzi

Le coscienze deboli – sto parlando seriamente – è proprio anche, e direi soprattutto, ad opera della scuola che dovrebbero diventare ‘forti’. Ciò che invece è sempre più considerato un optional da lasciar perdere di fronte ai problemi concreti. Come se fossero risolvibili senza saperli valutare nei loro aspetti ‘culturali’.

Stefano

@ bruno gualerzi

Sono sicuro che partendo dai presocratici, passando per Tommaso e Agostino e arrivando al grandissimo filosofo che abita nel pianerottolo di sotto si possa giustificare la spesa, tanto più che l’aritmetica in paradiso non servirà (sarà svelato anche il mistero del 1+1+1=1) e l’evoluzione TELEGUIDATA dal creatore ONNIPOTENTE avrà portato a destinazione dopo miliardi di anni le vittime delle conseguenze del peccato originale (effetti voluti dallo stesso creatore, un pò confuso) , con buona pace di Darwin. Queste, inutile nasconderlo, sono le cose veramente importanti.
Poco importa se la Gelmini è quella che ha fatto una gaffe colossale col tunnel tra il CERN e il Gran Sasso, un rosario ben detto è ben più importante di questi peccatucci.
Proporrei 19 ore settimanali di religione (quella cattolica, l’unica vera e provata, parola di papa infallibile) e una facoltativa di fisica.
In alternativa all’ora di fisica “Storia degli effetti problematici della Rivoluzione Francese”.

cyberego

@ Stefano
Ti propongo come prossimo ministro della Pubblica Immaginazione…

bruno gualerzi

Posso apprezzare l’amara ironia del tuo intervento che richiama il solito e stantio dibattito tra cultura umanistica e cultura scientifica. E fino a che si riproporrà (e la scuola italiana nelle sue linee base è ancora quella gentiliana, quindi la massima responsabile) la loro separazione privilegiando quella umanistica, oppure, specularmente, un ribaltamento radicale del loro rapporto, ne scapitrenno sia la cultura cosiddetta scientifica che quella cosiddetta umanistica… cioè in sostanza ne scapiterà la cultura senza aggettivi.
Così la penso anche per esperienza.

Antonio72

@Stefano

Se sveli il mistero, per esempio il mistero della fede, la fede non è più un mistero. Stessa cosa vale per Dio. Ti ricordo che Darwin e successori ancora non hanno svelato l’origine della specie, ed ovviamente neanche l’origine della vita, ovvero entrambi ad oggi sono misteri esattamente come lo è la fede. Anzi i neodarwinisti sono anch’essi dei fedeli rispettosi del dogma della mutazione genetica casuale.
Dogma che sta vacillando pericolosamente con l’epigenetica.
Come saprai a scuola non si studia solamente la fisica e nemmeno solo le scienze, ma anche la geografia, la storia, il disegno artistico, l’educazione civica, la musica e si fa anche ginnastica. Non si capisce perchè un bambino debba sapere a memoria la lunghezza del fiume Po e a menadito tutti i suoi affluenti, mentre di Gesù Cristo non debba saperne un’acca.
E poi non si capisce come si possa fare storia dell’arte italiana senza fare un accenno al cristianesimo. E alla gite scolastiche, i ragazzi dovrebbero visitare solo i musei della scienza e della tecnica? Se ti dà tanto fastidio vivere in un paese pregno della cultura cristiana fino al midollo, puoi sempre trasferirti nei Paesi Bassi. (Mentre gli olandesi, è ovvio, continueranno a visitare l’Italia e l’arte italiana, in gran parte religiosa, come tutti gli altri europei).

Stefano

@ Antonio

C’è una sottile differenza tra scienza e fede: una i misteri li risolve con metodo, l’altra li adora. Come al solito tocca spiegarti l’ovvio.
Il darwinismo, per chi ci ha capito qualcosa, spiega l’origine delle specie, non quella della vita. Ancora l’ovvio.
Se il darwinismo dovesse vacillare sarebbe sostituito da una teoria migliore, chi dovesse trovarla vincerebbe il Nobel, non sarebbe il fondatore di un’altra religione.
Altra ovvietà.
Di Gesù Cristo non vengono riportati i dati storici (altro mistero che adorate) ma ciò che si immagina abbiano scritto quelli che hanno riportato ciò che altri immaginano di aver sentito. Ancora ovvietà.
Antonio posso aspettarmi da te interventi che rispettino un minimo di decenza?

Antonio72

@Stefano

Non è ovvio per nulla che il darwinismo spieghi l’origine della specie, per la semplice ragione che non la spiega, come non è detto che la scienza debba risolvere tutti i misteri. Ma chi lo dice o lo ha mai detto? Anche questa è una fede, esattamente come quella religiosa. Al posto di adorare Dio si adora il dio scienza-tecnologia.
Inoltre, come sappiamo, il darwinismo e quindi la filosofia della sopravvivenza del più adatto, non fu solo una teoria scientifica fine a se stessa, ma sfociò anche al di fuori dell’ambito scientifico.
Che Gesù sia un personaggio storico è cosa concordata dalla maggioranza degli storici.
La maggior parte dei documenti storici, soprattutto anitchi, non sono mai di prima mano. Per es. dei filosofi antichi sappiamo molto da un certo Diogene Laerzio, ed Aristotele stesso fu il primo storico della filosofia.
Se dovessimo adottare il tuo metodo rigoroso l’indagine storica sarebbe di fatto impossibile.

Stefano

@ Antonio

Ti ho già detto che nell’ultimo libro di Dawkins ci sono molte figure, per quelli che come te affermano che non si spiega l’origine delle specie. Dovrebbero, se hanno letto e capito il libro di biologia alle medie.

Che spagnolo e italiano derivino dal latino non significa che esista un giorno in cui improvvisamente è venuto fuori da un lato lo spagnolo e dall’altro l’italiano. Osservate le due lingue nel tempo queste divergono fino ad essere diverse. Lo stesso accade in biologia e per periodi di tempo molto più lunghi. Non esiste – se non nella mente di chi non ha capito un accidente – un giorno in cui puf! ecco una nuova specie.
Più di questo non posso fare se tu non capisci (o, meglio, non vuoi).

Se qualcosa non può essere spiegato dalla scienza (e questo certo non lo può dire la religione, che neanche può concepire cosa la scienza possa spiegare) di sicuro non lo spiega la religione. Tanto che le presunte”spiegazioni” religiose dopo millenni non hanno risolto NIENTE in modo attendibile.
Se la scienza non dovesse spiegare qualche mistero sicuramente non lo adorerebbe. Capisci la differenza?
Dall’ignoranza non è lecito trarre alcuna conclusione. Incluso che qualcosa non possa essere spiegato per principio. Farlo è una fallacia logica. Altro che fede.

Che Gesù – così come descritto dai vangeli – sia un personaggio storico è ben lungi dall’essere “condiviso dalla maggioranza degli storici”.
Anzi, non credo che alcuno storico serio avalli camminate sull’acqua, resurrezioni, ascensioni e altre manifestazioni da circo. Non più di quanto faccia per altri libri che scrivano di mirabilie fatte dai protagonisti. Quindi di che parli?

Quel che è impossibile è il tuo eroe, non l’indagine storica.

Antonio72

@Stefano

Come al solito non ci intendiamo quando discutiamo di darwinismo. Non contesto l’evoluzione ma il meccanismo della mutazione genetica casuale. Come può avvenire una mutazione di un patrimonio genetico apportando in quell’organismo di una determinata specie, maggiore informazione? Mutazione non significa trasformazione.
E perchè la filosofia cosa avrebbe risolto? Ma la stessa scienza naturale non proviene altro che dalla filosofia, o se vuoi, è essa stessa una filosofia. Anche il fatto che l’adorazione sia di pertinenza esclusiva della religione è cosa alquanto dubbia. Anzi oggigiorno si adorano molto di più i diversi prodotti, sempre più performanti, dell’innovazione tecnologica-scientifica.
Lo storico non deve avallare i miracoli di Gesù più di quanto debba avallare l’illuminazione del Buddha o la metempsicosi in cui credeva Pitagora. Quindi, secondo te, non potendo esistere il nirvana né la metempsicosi, non devono essere esistiti Siddhartha Gautama e neanche Pitagora. Per quanto riguarda l’ignoranza: se l’uomo per millenni non ha conosciuto la legge di gravità, non significa che non possa averla mai sfruttata a suo vantaggio. Secondo te, invece, siccome i romani non potevano sapere nulla della fisica di Newton erano di fatto impossibilitati a progettare e costruire catapulte per colpire i propri nemici.

Stefano

@ Antonio

Non è difficile: la gravità non l’ha adorata nessuno ed è stata scoperta.
Il vostro dio per definizione NON può essere osservato. Rimane da vedere come si distingua un dio esistente che si dice nascosto da un dio che si dice nascosto perché è inesistente.

Che Gesù possa essere esistito è un conto (da verificare), che il Gesù così come rappresentato dai vangeli, col codazzo di miracoli a lui attribuito, sia un fatto storico è affermazione risibile, così come il fatto che sia esistito Budda o Pitagora non avalla né il nirvana né la metempsicosi. Basta saper ragionare, Antonio. Del Gesù storico si sa ben poco (nulla?), le fonti esterne sono anch’esse “sentito dire”. Ma tu del Gesù depurato dal mito non te ne fai niente.

Non ogni mutazione genetica è favorevole. Le mutazioni genetiche che implicano caratteristiche fisiche tali che, filtrate dai vincoli ambientali, alcune risultano garantire vantaggi riproduttivi sono di fatto favorevoli. Non mi sembra un mistero da adorare. Anche su questo argomento troverai molte figure sull’ultimo libro di Dawkins, una volta tradotto in italiano.
Poi, sarei curioso di conoscerele teorie alternative, quelle che propugni in sostituzione: prove, capacità predittiva e falsificabilità.
Trovare fossili di uomo accanto a quelli di dinosauro in modo consistente FALSIFICA il darwinismo, non dovessero avertelo ancora spiegato.Trovare fossili di mammiferi nel Devoniano FALSIFICA il darwinismo.
Secondo la teoria newtoniana Urano avrebbe dovuto avere un’orbita ellittica. Osservato che non l’aveva si è creata una ipotesi ad hoc che ha generato NUOVE osservazioni che hanno portato alla scoperta di Nettuno. La generazione di ipotesi ad hoc che NON PORTANO A NUOVE OSSERVAZIONI si chiama SCUSA. E serve a tenersi strette le ipotesi care, senza metterle alla prova. Dando addosso a quelle che invece si sporcano le mani.
Niente falsifica il creazionismo, perché ogni cosa è stata fatta da dio, che fa come gli pare.
La filosofia non ha lo scopo di risolvere problemi ma di ragionare su…
Ed è buona filosofia quanto è buono il ragionamento.

“Adorare” usato in congiunzione con prodotti performanti e con divinità non ha la medesima accezione. Pensare di usare la parola per uniformare le due situazioni senza che altri se ne accorga è tipico dei giochi di parole che usate per giustificare le vostre posizioni. Qui – e specialmente con me – non serve.

Francesco

“Scuola, con la Gelmini tagli agli insegnanti ma più soldi per quelli di religione”

L’ex ministro si giustifica dicendo che questi soldi servono per la manutenzione dei tunnel, che collegano lo Stato Pontificio alle scuole, permettendo agli insegnanti di religione di recarsi al lavoro cosi’ in fretta da essere piu’ veloci della luce.

bardhi

Ha fatto bene la Gelmini, gli insegnati di religione meritano molto di piu, ma vi rendete conto quanto è umiliante per una persona dover raccontare favole ai piu piccoli spacciandole per fatti realmente accaduti???

Laverdure

@bardhi
Non sara mai umiliante come raccontare scemenze ai piu’ grandi (scuole medie e licei),essendone perfettamente conscio e sapendo che ne sono altrettanto consci gli ascoltatori.
E uso “ascoltatori” in tono puramente ironico,visto il grado di attenzione che l’udience deve riservare a simili indottrinamenti,dato che la maggior parte degli insegnanti di religione ( e purtroppo non solo di quella)non raggiungono certo la professionalita di quel gesuita di cui sopra.

bardhi

@ Laverdure
i mie figli non li ho mai fatto fare l’ora di religione, e pure una deficiente di maestra dell’arte ha avuto occasione di dire al piccolo di 12 anni che i atei, (le persone senza un dio ciò per lei andrebbe bene qualsiasi dio) sono persone triste. Cioè li paghiamo per mettere in imbarazzo, a disaggio i nostri figli :-(( Avrei tanto voluto essere presente in quel momento, lo avrei umiliata gratuitamente.

Diocleziano

La strada intrapresa dalla gelmini è quella giusta!
Purtroppo non si può ridurre il numero delle ore dell’irc perché sarebbe contro
i loro interessi, però si potrebbe imporre una corvée a tutti gli altri insegnanti
che dovrebbero prestare servizio di lavapiatti e camerieri a casa dei prediletti
di dio e della gelmini.
Sarebbe anche opportuno tagliare i cospicui stipendi degli insegnanti ‘comuni’
affinché sia più evidente la differenza con la classe degli eletti.
Purtroppo potrebbero verificarsi dei malumori tra i ‘comuni’
e qualcuno oserebbe perfino borbottare sottovoce; i più audaci penseranno
addirittura di richiedere l’appoggio dei sindacati… eh, quando è troppo, è troppo!
O no?

benjamin l'@sino

Già li vedo, i dirigenti sindacali, col frustino in mano a bacchettare gli insegnanti “comuni” in vena di protestare. Magari bloccando loro gli avanzamenti di carriera e i contratti per altri tre o quattrocento anni, in attesa che l’inflazione porti avanti al meglio il lurido lavoro di macelleria che è già bene avviato…

Agnostico

Lo sciacallaggio fatto alle casse pubbliche dal Governo Berlusconi per favorire la CCAR e farsi perdonare i tanti peccati personali non ha eguali. E’ la storia che si ripete: sono sono indulgenze dei tempi moderni.

Luca

Mi spiace ma questa notizia è piuttosto tendenziosa in quanto l’aumento della cifra stanziata per gli insegnanti di religione è dovuta semplicemente al fatto che le maestre di classe non specialiste che insegnavano religione, hanno in gran parte abbandonato la materia per tornare a fare le 22 ore sulle loro materie, lasciando un vuoto che è stato, gioco forza, colmato con nuovi insegnanti immessi nella scuola dalle Diocesi. Un conto è non essere d’accordo, un conto è dare informazioni scorrette… Se poi dobbiamo recuperare i soldi andiamoli a cercare in quella miniera che sono i mille progetti inutili fatti dai docenti a carico dello stato che portano via tempo allo studio e non sono efficaci per la crescita umana e culturale degli alunni…

Luca

Tengo a precisare che qui ci sono due Luca: l’ateo miscredente mangiapreti, che poi sono io, ed il cattolico, che ha scritto l’intervento delle h 16.24 sulla “tendenziosità” della notizia riportata. Non vorrei che sorgessero equivoci incresciosi.

Caro mio omonimo cristiano cattolico apostolico romano, vorresti essere così cortese da modificare, anche solo lievemente, il tuo nick in modo da evitare confusione nella testa di chi legge i miei ed i tuoi di interventi? Grazie!

Roberto Grendene

1) di tendenzioso c’e’ l’uso dell’aggettivo “specialiste” per gli insegnanti di religione cattolica
specialisti sono gli insegnanti di sostegno o di lingua straniera

2) l’insegnante di classe che insegnava anche RC era un retaggio degli anni ’60: gli insegnanti hanno abbandonato da tempo la pratica di essere anche insegnanti di religione cattolica (questione anche di professionalità: per insegnare RC occorre sottostare al giudizio morale del vescovo)

3) a meno di voler negare l’evidenza, è chiaro che l’aumento della spesa per gli insegnanti di religione cattolica sia dovuto al fatto che sono stati messi in ruolo (per una materia facoltativa!) e che rispetto ai loro colleghi hanno scatti di anzianità anche quando sono a tempo determinato

whichgood

E non dimentichiamo che questi professionisti della fuffa entrano come insegnatni di ruolo da un canale preferenziale, saltando le lunghe code che ci sono normalmente per gli insegnanti onesti.

Luca

@ whichgood

E non dimentichiamo che questo Luca (cattolico) non sono io…

whichgood

@ Luca

La vedo difficile che un cattolico fazioso cambi il suo nik per fare chiarezza. Mi sembra che fai prima a cambiare il tuo.

Luca

Questo aiuta a chiarire meglio http://www.culturacattolica.it/?id=17&id_n=30044

@ whichgood “Cattolico fazioso” lo vai a dire ad altri non certo a me… Io vorrei una informazione corretta e non notizie create solo per fare un polverone….
@ Roberto Grendene io per entrare di ruolo ho dovuto fare un megaconcorso ed ho dovuto studiare più di un anno… Ma quale canale preferenziale ma fammi il piacere e poi alla scuola primaria ci sono ancora tantissimi insegnanti di classe che insegnano (almeno dicono) Religione sono questi che cominciando a lasciare fanno aumentare il numero di quelli che insegnano mandati dalla Curia…
Forse è il caso che uno si informi prima di parlare e che magari abbia anche messo il naso in una scuola…

giordanobruno

@ whichgood
@ Luca (ateo)

Sono completamente d’accordo con voi. Tuttavia, anche a costo di essere ripetitivo fino alla nausea, ribadisco anche con voi cose da me scritte varie volte:

1) Il blog dell’UAAR è regolarmente infestato da cattolici. Alcuni di questi cattolici si spacciano per atei, e poi vengono in questo blog ad insultare e provocare quelli che, tra gli atei, essi reputano più pericolosi per santa madre chiesa a causa del loro livello intellettuale o della loro preparazione scientifica. Altri cattolici si divertono ad assumere gli stessi nicks usati da utenti atei, per creare confusione sul blog.

2) Non ci vuole un grande acume per comprendere da dove provengano questi cattolici mandati in missione. Forse mi sbaglierò, ma a me viene in mente soprattutto una certa unione di cristiani cattolici rinco-ecc, la quale ha eletto l’attacco frontale contro l’UAAR a scopo supremo della sua esistenza. Se voi fate caso, questa unione di cristiani cattolici rinco-ecc ha due cavalli di battaglia da esibire nei momenti più critici: a) l’inconciliabilità della teoria evoluzionista di Darwin con le emorroidi della signora Maria Concetta del 3° piano; b) la (presunta) litigiosità all’interno dell’UAAR, litigiosità che peraltro nessuno finora ha visto al di fuori di loro.

Scusate se ogni tanto faccio il professorino, ma certi concetti è bene che siano chiari a tutti.

John

Quanti nick, i due Luca, giordanobruno che si risponde da solo nell’altro 3d, e che parla a nome di Luca… E meno male che si è parlato di infiltrazioni… Non prendetela per provocazione, ma tante cose non tornano su questo blog, finché non ci sarà la possibilità di *registrarsi* ognuno potrà trollare come vuole. E nel caso, se Luca fosse il Luca del trade sul luteranesimo di Stato, voglio dirgli che è inutile che parla di querela dato che le ingiurie sono partite da lui, io ho solo risposto (a tono), i giudici nel caso archiviano per reciprocità, la prendesse come una grazia da parte mia. E giordanobruno, ammesso e non concesso che tu non sia l’amico Luca, evita di dire fesserie sul mio conto, rileggiti i miei interventi su questo blog e morditi la lingua. Saluti atei e razionalisti (per chi li accetta, neh).

giordanobruno

@ John

Che nell’UAAR ci siano infiltrati cattolici, questo è un dato di fatto semplicemente incontrovertibile, che solo un CATTOLICO può mettere in dubbio. Il vero problema è un altro: individuare chi sono questi infiltrati. E non è una cosa facile.

Un altro dato di fatto è il seguente: ogni volta che un ateo, dotato di una certo livello intellettuale e quindi inviso ai cattolici per tutto quello che di spiacevole può scrivere contro santa madre chiesa, si permette di ricordare qualche verità scomoda riguardo al polacco santo-subito (come ho spesso fatto io) o altre cose non gradite alle pecorelle del Signore, chissà perché, chissà percome, salta poi fuori un SEDICENTE ateo, il quale coglie il primo pretesto a portata di mano per provocarlo ed insultarlo. Tutto questo non lo trovi strano, eh? Proprio l’anno scorso, io sono stato attaccato in questo blog da un certo statolaico, senza che io mi fossi mai permesso di scrivere assolutamente nulla di ingiurioso o provocatorio contro di lui, anzi mi pare addirittura di essermi talvolta complimentato con lui per alcuni suoi interventi – questo signore, per caso, tu lo conosci?

Già che ci siamo, voglio sottoporre alla tua attenzione una mia perplessità: da un po’ di tempo a questa parte, proprio qui sul blog dell’UAAR, ogni tanto vengono pubblicati articoli, diciamo così, di informazione teologica. Sulla loro qualità non mi pronuncio, sia ben chiaro, dato che io non sono un teologo ed ormai ho voltato definitivamente le spalle al cattolicesimo da molti anni, cosa che dovrebbero fare tutti i cosiddetti teologi dissidenti se solo avessero un minimo di coerenza intellettuale. Però ritengo che simili articoli non siano propriamente consoni alle finalità culturali dell’UAAR, che non prevedono affatto la divulgazione teologica tra i suoi membri ed i suoi simpatizzanti. Sarebbe opportuno che anche il loro autore iniziasse a rendersene conto. Tu non sei d’accordo?

whichgood

466 milioni/14mila fanno una media di € 2.773 al mese per insegnante di cialtroneria applicata.
Una bella cifra investita per lo sviluppo… dell’ignoranza e la superstizione.

elmulocarleto

non male per inculcarti che tutto il male dell’aldiqua’ e’ un investimento sicuro per l’aldila’

Murdega

Alla ccar non importa se gli studenti aderiscono o no all’insegnamento,non sono
così stupidi da non percepire l’esatta portata delle cose.
A loro interessa che si paghi, togliere i soldi e come togliere i denti a Dracula e così
per tutte le altre prebende ,la teologia la filosofia non sono importani fino a che
la politica regala loro dei soldi.

Paul Manoni

Consiglio ad ogni socio UAAR o simpatizzante, di segnalare questo genere di notizie direttamente a Professori di loro conoscenza…Quelli che non insegnano “Religione”, ovvio! 😉
Saranno felicissimi di sapere che nei confronti degli insegnanti “raccomandati” dai Vescovi e dallo stesso MIUR, sono considerati insegnanti di serie B! 😉

Diocleziano

Paul Manoni.

Sarebbe sorprendente che gli insegnanti ‘comuni’ non siano al corrente
della posizione di privilegio di cui godono i ‘prediletti’.
Forse vale il vecchio detto: «Cane non mangia cane».

benjamin l'@sino

Be’, ho verificato più volte che la storia degli scatti biennali riservati ai soli precari di religione non è che sia delle più note. Neppure tra i precari stessi (quelli “comuni”, intendo). Sarebbe interessante sapere se anche ora che gli avanzamenti stipendiali sessennali sono congelati gli insegnanti di religione hanno un trattamento particolare, ovvero se “scattano” o non “scattano”. Qualcuno ha notizie SICURE? Perché mi piacerebbe diffonderle.

Diocleziano

benjamin,
i sindacati certamente conoscono perfettamente come stanno le cose.
Chissà perché tacciono? Forse perché non si sputa su 26.000 tessere?
Sono maligno, non conosco il mondo dei sindacati…

benjamin l'@sino

Non conosci il mondo dei sindacati? A parte qualche raro individuo “come si deve” (che non si capisce cosa ci faccia là in mezzo) continua così che vai tranquillo. I sindacati sono diventati unicamente una delle “rampe di lancio” per chi ha ambizioni politiche. Il loro ruolo originario, ammesso la pratica sia mai stata coerente con la teoria, è completamente andato perso.

losna

Mia figlia è da 10 anni precaria e gli insegnanti di religione,(catechismo!), passano direttamente di ruolo. É proprio il caso di dire che esiste una giustizia divina!………..

Giovanni

Magari tua figlia è davvero precaria da 10 anni.

Di sicuro gli insegnanti di religione non passano direttamente di ruolo, come affermi: questa notizia è errata.

Puoi rivolgerti a qualsiasi sindacato per avere informazioni in proposito.

denis

SCUSATEMI SE NON C’ENTRA NIENTE. MA SOLO IO MI SONO ACCORTO CHE LA NUOVA GRAFICA HA RESO I CARATTERI QUASI ILLEGGIBILI. IO HO 47 ANNI E MI STO INVECCHIANDO MA DAVVERO FACCIO SFORZI NOTEVOLI A LEGGERE SU QUESTO SITO. SI PUO TORNARE AL VECCHIA IMPOSTAZIONE? GRAZIE.

Kaworu

ingrandisci, c’è una combinazione per farlo ma non mi ricordo quale

FSMosconi

O anche

[Ctrl] [rotella del mouse]

Un po’ meno preciso ma non per questo trascurabile.
😉

denis

Grazie per i consigli. 🙂 si impara sempre qualcosa in questo sito. 🙂

denis

Grazie per i consigli. 🙂 si impara sempre qualcosa in questo sito. 🙂

Stefano

@ Kaworu
@ whichgood
@ FSMosconi
@ denis

Dunque denis ha compreso in pochi minuti come risolvere il problema dei caratteri.
E senza citare Agostino, Tommaso, l’amico geometra o l’illustre filosofo del piano di sotto.
Mi (vi) chiedo se questo caso possa essere portato come prova in un altro….

bruno gualerzi

@ Stefano
“Dunque denis ha compreso in pochi minuti come risolvere il problema dei caratteri.
E senza citare Agostino, Tommaso, l’amico geometra o l’illustre filosofo del piano di sotto.”

Mi piacerebbe sapere cosa intendi. E’ troppo ovvio quanto dici per non vederci qualcosa… sotto (^_^)

Stefano

@ bruno gualerzi

mi riferisco a qualcuno che di solito accusa l’interlocutore di confondere bistecche con contorno (pur ingoiando carboidrati che in realtà sono proteine e bevendo vino che in realtà è sangue).
Costui – nonostante gli sforzi di molti di noi – dopo lunga frequentazione del sito non ha ancora compreso come usare il tasto rispondi.
Forse non trova alcuna citazione autorevole al riguardo….

A questo punto bruno… 😉

MASSIMO

Io sono battezzatto, ho fatto la comunione e anche la cresima.
E l’ora di religione l’ho fatta anch’io fino alla V liceo.
Ma come vedete, su di me tutte questi lavaggi del cervello non hanno avuto nessun effetto.

Non importa abolire l’ora di religione per evitare che i bambini da grandi diventino cattolici.
Basta insegnare ai bambini ad usare l’intelligenza in modo libero e questi da grandi diverranno dei perfetti atei.

denis

Se il problema del lavaggio del cervello e marginale, non lo è invece il costo di questo sforzo di indottrinamento che è a spese di tutti. Questo era il senso e il nocciolo della news. PAghiamo qualcuno che ci indottrini per bene a spese nostre. Simpatica la cosa e anche autolesionista. Mi consolo pensando che piu si sforzano di indottrinare le menti giovani, piu ricevono l’antitesi di quello che si aspettano, ovvero l’allontanamento dalla religione “di stato” .

Roberto Grendene

il fatto che esista chi non si beve l’indottrinamento di regime non giustifica in alcun modo tale indottrinamento

insegnare in conformità alla dottrina della Chiesa (come obbligo nell’IRC) è l’esatto contrario di “insegnare ai bambini ad usare l’intelligenza in modo libero”

il condizionamento sociale di matrice religiosa che anche l’IRC contribuisce ad alimentare è evidente, in particolare in provincia, in particolare sui bambini piccoli

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