Otto per mille statale, disegno di legge per finanziare edilizia scolastica

Un disegno di legge, depositato dal Pd in Senato e prossimamente in discussione, potrebbe allargare l’utilizzo dell’otto per mille. Con alcuni ritocchi alla legge n. 222 del 1985 che definisce la ripartizione del controverso sistema di finanziamento di cui godono alcune confessioni religiose e lo Stato.

Nella modifica proposta, si aggiunge “culturale” tra gli scopi della ripartizione dei fondi. E vengono compresi tra gli interventi da finanziare con l’otto per mille statale anche “valorizzazione ed ammodernamento del patrimonio immobiliare scolastico”. Un intervento di cui si sente il bisogno, vista la situazione critica nel mondo della scuola pubblica, colpita da pesanti tagli.

La proposta segue un ordine del giorno approvato dalla Camera lo scorso settembre, che aveva impegnato il governo ad inserire anche la scuola tra i beneficiari dell’otto per mille. Già l’Uaar aveva espresso apprezzamento per questo timidissimo segnale, che quantomeno proponeva un’alternativa. Ma aveva messo in guardia rilevando come la formulazione ambigua potesse comprendere tra i beneficiari anche gli istituti scolastici cattolici, che già percepiscono massicci finanziamenti pubblici.

Un sospetto che non si attenua di certo con la proposta Pd, che per esempio ha tra i sostenitori il cattolico Beppe Fioroni. Anche in questo caso quindi potrebbero essere comprese le scuole private cattoliche, attivando un canale preferenziale a favore della Chiesa. C’è da chiedersi se l’eventuale crescita delle scelte dell’otto per mille a favore dello Stato non venga prontamente compensata da un altro pompaggio di denaro pubblico a beneficio di chi già ne riceve, e tanto.

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61 commenti

Tiziana

rischia di essere l’ennesima toppa peggior del buco.
se non si propongono ora che il fondo del barile è stato raschiato dei tagli drastici a questi finanziamenti apparentemente silenti e indolori, non si cambia più.
L’8 deve essere eliminato e basta.
A volte mi sono fatta prendere dalla bontà dei progetti che condivido e che non sono mai religiosi e ho versato l’8 all’ucei, ma mi sembra una incredibile mancanza di nerbo per cui ora verso allo Stato.
Quanto al Pd invece di fare queste propostine si impegnasse a discutere sull’osservanza della privatezza. E’ veramente insopportabile che dobbiamo sapere che Fioroni è cattolico. La religione è un dato sensibile, va ricondotta nell’alveo naturale che è: la famiglia gli amici i 4 muri di casa.
Non si deve parlare di religione in pubblico, o almeno, non deve essere consentito a chi ricopre un incarico pubblico
Ho scritto una sorprendente banalità, ma è quanto prevede la legge sulla privacy.

whichgood

Completamente d’accordo. In questo modo si finirà per mettere altri vincoli all’8×1000 al momento di CANCELLARLO perchè in contrasto con i principi dell’Unione Europea.

Roberto Grendene

“l’8×1000 deve essere eliminato e basta”

e se non lo eliminano?

per aliminarlo, è efficace che la scelta “Stato” aumenti e la scelta “Chiesa Cattolica” diminuisca?
per me sì

Tiziana

Grendene

e infatti è quello che sostenevo.
trovo insopportabili i laici incerti che versano il contributo ai valdesi convinti di essere per benissimo ignorando che è stata la confessione che ha preteso l’immediata spartizione della torta dell’8 e i primi a chiedere (e già ottenere) la ripartizione della quota inespressa.

Roberto Grendene

@ Tiziana

posso comprendere la scelta del “danno minore”, intesa come confessione religiosa meno clericale, ma personalmente scelgo lo Stato, che è un segnale laico inequivocabile (e il Governo Monti, per una volta laicamente, ha destinato i fondi a carceri+prevenzione incendi, niente per vie traverse alla alla Chiesa)

i metodisti-valdesi non mi risulta abbiano già ottenuto la possibilità di incamerare anche le scelte inespresse: al momento chi sceglie i metodisti-valdesi sceglie destina circa 1/3 ad essi e 2/3 allo Stato

Tiziana

@Grendene

come ho scritto all’inizio la scelta religiosa deve essere privatissima. come sa trovo l’ora di religione a scuola uno dei vulnus della democrazia (o meglio non definisco l’Italia un paese non pienamente democratico anche perchè c’è l’ora di religione a scuola sebbene per fortuna dopo la revisione concordataria non obbligatoria) che espone gli studenti a dichiararsi.
Ho lavorato per un breve periodo della mia vita alle Nazioni Unite e appena assunti ci si impegnava a non dichiarare alcune cose tra cui la religione. Mi sembra che questo nella vita sociale sarebbe un notevole vantaggio. Detto ciò ovviamente non prenderei a calci uno che versa l’8 per mille ai valdesi, ma non condivido che pensa di essere meglio di chi lo sottoscrive alla Cei.
Comunque tutte le volte che ho scelto di sottoscrivere all’Ucei mi sono sentita in contraddizione, pur condividendone i progetti e certa che non è utilizzato per scopi religiosi come stabilito dall’Ucei .

Tiziana

@Grendene
I valdesi hanno richiesto la ripartizione alle quote inespresse e credo che successivamente abbiano rinunciato. Però hanno fatto la richiesta

Roberto Grendene

@ Tiziana

l’unica Intesa approvata dal Governo con i metodisti-valdesi prevede la restituzione allo Stato delle scelte inespresse dell’8×1000

successivamente hanno chiesto una revisione per avere anche quelle, ma non gli è stata (ancora) concessa

Tiziana

grazie della precisazione.
So che anche l’Ucei vorrebbe partecipare alla quota inespressa ma non l’hanno ancora fatto per il forte malumore espresso dagli organismi interni . All’interno dell’Ucei c’è ancora (giustamente secondo me) chi non digerisce l’intesa siglata da Tullia Zevi.

Io definisco le intese le metastasi del cancro concordatario, ,
E ritengo che anche una persona religiosa non dovrebbe apprezzare questa commistione

Roberto Grendene

anche tra i metodisti-valdesi c’e’ analoga discussione interna

il pastore valdese di Bologna, ad esempio, è della componente anticoncordataria e anti-intesa, e dice pubblicamente che sceglie lo Stato per quanto riguarda l’8×1000, non i metodisti-valdesi
(oltre a sostenere di essere anticlericale e laicista)

Tiziana

anche se su questo sito marcus prometeus mi ha definito ebrea nel tentativo di offendermi, io sono ben felice di appartenere a questa minoranza, di cui spesso riconosco l’originalità e l’intraprendenza, ma non sono religiosa come una buona e sostanziosa parte della comunità romana e naturalmente nel mondo.
Nonostante non contribuisca con l’8 per mille sono però contenta (e contribuisco economicamente) dei progetti sanitari nell’interesse dei rom che vivono a Roma.

Nightshade90

Il problema di dare quei soldi allo stato e’ che, alla prova dei fatti, lo stato nel migliore dei casi quei soldi li ha buttati via in opere inutili ed inconcluse, nel peggiore (più frequente) in opere clericali e finanziamenti indiretti alla CCAR

Manfredi

Tiziana, concordo su tutto tranne che sulla riservatezza o meno della propria scelta o non scelta religiosa.
Anche ad un politico deve essere lasciata l’opportunita’ di dichiararsi cattolico od ateo, vegetariano o ghiotto di braciole di maiale.
Mi chiedo perche’ debbano x forza confinate entro le quattro mura le proprie idee.

Tiziana

@manfredi
gli spazi pubblici non devono essere invasi dalla religione.
personalmente non do fiducia ad un politico che si sente in diritto /obbligo di dichiarare come prima cosa la sua fede,
perchè mi lascia intuire che a quello si atterrà.
nelle elezioni politiche inglesi, i musulmani(moderati e che esistono come in tutte le fedi) hanno preferito riservare il loro voto al candidato libdem piuttosto che a cameron perchè non aveva fatto atto di fede, anzi biascicò che la moglie è cattolica e lui quasi ateo.
difficilmente i politici parlano del loro regime alimentare, ma credo che non sia paragonabile ad una scelta religiosa

Manfredi

Al contrario, il politico che dichiara apertamente il proprio pensiero in ogni campo si capisce come la pensa (a meno che non sia in malafede), almeno cosi’ l’ elettore ha le idee piu’ chiare su chi dovra’ eleggere.
Poi ognuno e’ libero di essere riservato nei propri convincimenti religiosi o atei come e’ libero di distribuire volantini inerenti al suo credo o al suo agnosticismo.
L’importante che lo si faccia senza limitare la liberta’ altrui e senza che ci siano limitazioni o preferenze verso quella ideologia o quella religione.

Tiziana

Ma la credenza religiosa è una idea che può essere conciliata con la vita pubblica?
E soprattutto la fede religiosa esisbita non discrimina ?

Manfredi

Domande “rognose” ma tragicamente importanti!
Per la 1 domanda nel caso dell’ Italia la risposta, tranne alcune nobilissime eccezioni è si’.
Troppe volte i nostri politici hanno obbedito alla chiesuccia o volutamente forzato il dettato costituzionale a favore di leggi apertamente filovaticano.
Per quanto riguarda la 2 domanda se un politico e’ un fanatico religioso prima o poi uscira’ fuori, o ci sara’ da votar leggi che richiederanno un suo intervento ideologicamente orientato, o ci sara’ una sua intervista dove il suo pensiero dovra’ venire necessariamente a galla, quindi, perche’ non metter subito le carte in tavola?
Ma essendo il politico quantomai desideroso di una sua rielezione dovra’ necessariamente capire come e’ composto il suo orticello elettorale.
Se l’orticello fosse nel Veneto, magari una capatina a messa la domenica aiuterebbe.
Se fosse in Toscana il discorso (a grandi linee e con le dovute eccezioni), cambierebbe.
Si’, eticamente non e’ il massimo, ma la democrazia si basa sull’elettorato attivo e passivo.
Poi ci sono i cavalli di razza (pochissimi) anche tra i politici, quelli che (scandalo!), capiscono che ci sono leggi obbligatorie (pagare le tasse) e leggi che lasciano una semplice facolta’ (divorziare o meno).
E’ logico poi che le idee discriminano, se gli ambientalisti diventassero maggioranza parlamentare penso che i cacciatori si sentirebbero discriminati.
La democrazia non puo’ accontentare tutti.

Mario 47

“valorizzazione ed ammodernamento del patrimonio immobiliare scolastico”

Mi sentirei più tranquillo se fosse modificata in:
“valorizzazione ed ammodernamento del patrimonio immobiliare scolastico PUBBLICO”.

mario

Roberto Grendene

mettere “pubblico” non tranquillizza, perché grazie al Governo D’Alema la scuola “pubblica” comprende anche le scuole private cattoliche paritarie (e pure scuole islamiche e di partito, basta che ottengano la “parità”)

per stare tranquilli occorrerebbe riferirsi alla scuola statale, o della Repubblica

francesco s.

Se si riferirà all’edilizia scolastica statale potrebbe essere una buona proposta, altrimenti nel cestino.

Roberto Grendene

la notizia per me è che un partito con dei numeri in Parlamento depositi una proposta di legge per rivedere la gestione dell’8×1000

solo osare parlarne era tabù

depositare proposte di legge significa rimettere in discussione, portare d’attualità, generare repliche, innescare proposte alternative, e dunque anche indirettamente fare informazione su un tema sul prevaleva la logica del silenzio

Ratio

Spero ardentemente che tu abbia ragione ma sono scettico perché non mi aspetto nulla di buono da un partito che si è dimostrato piu’ confessionale della vecchia DC.
Il sostegno di Beppe Fioroni e il governo di mangiaostie mi rendono molto pessimista.

Roberto Grendene

sono pessimista anche io su questa proposta

ma non trovo alcun vantaggio della parte clericale nel muovere le acque

il solo muovere le acque è invece una occasione per la laicità

Roberto Grendene

beh no, la mossa clericale migliore restava il silenzio (accompagnato dal solito ossequio per il papa)

questa proposta di legge, per quanto marginale, è un muovere le acque

Roberto Grendene

ci mancherebbe, dubbio più che legittimo

il sopire potrebbe benissimo starci, ma non essendosi levato nessuno da sopire, perche’ tentare di sopire?

maxalber

@ roberto grendene

quando sei nella cacca fino al collo, non è che smuovere “le acque” faccia tanto piacere.

E perdonami il luogo comune, ma quando parlo di clericali penso che al peggio non ci sia mai fine.

cyberego

Dottor Grendene,
se è per lanciare sassi nello stagno sono con lei, è un passatempo che
mi piace: osservare i cerchi che si allargano sull’ acqua…fino a scomparire.
Ma le propongo un altro passatempo; chiuda gli occhi mentre butta il sassolino
e si concentri sui volti degli esponenti del PD, non i vari Fioroni o Franceschini,
i volti degli ALTRI.
Riapra gli occhi dottor Grendene, noterà che il sassolino è andato a fondo…
cybersaluti

Leonardo

Resta il fatto che l’8 per mille così destinato andrebbe a favore di tutta la popolazione, mentre parte di questa continuerebbe ad utilizzare le tasse a proprio esclusivo beneficio.
*Pretendo* che fra le voci dell’8 per mille ne compaia anche una come contributo per la manutenzione della mia automobile!

whichgood

” *Pretendo* che fra le voci dell’8 per mille ne compaia anche una come contributo per la manutenzione della mia automobile! ”

E’ inclussa e implicita, il problema è che non sei prete.

Leonardo

Perchè, lo Stato si fa carico della manutenzione della mia automobile ?

whichgood

DEMAGOGHI.
Basterebbe che le scelte inespresse vadano ALLO STATO e non al culto che riceve la maggioranza delle scelte. Se vogliono veramente aiutare la Cultura e la scuola CANCELLINO l’8×1000 o rifacciano il meccanismo in modo che non sia una TRUFFA DI STATO.

Alessio

Anch’io penso che le scelte inespresse dovrebbero andare allo Stato!

Stefano Grassino

Tanto poi ci pensa lo stato a dare il tutto ai preti…..!!! Giriamola come vogliamo ma fintanto che non crescerà il numero degli atei e pure in maniera considerevole, il clero l’avrà sempre vinta.

Federico Tonizzo

In teoria concordo con Stefano Grassino; però penso che anche se gli atei fossero il 51% degli Italiani, i politici corrotti non ne terrebbero conto e continuerebbero a fare meretricio con la chiesa.

simon

Massicci, avete detto massicci. Lo stato italiano spende per i 7.400.000 scolari/studenti della scuola pubblica statale50 miliardi annui e i risultati non sono granché. leider. Sussidia i 740.000 scolari/studenti della scuola pubblica non statale (legge Berlinguer- comunista) con 500 milioni, pari all’uno per cento. Se é massiccio. Quanto risparmia lo Stato sui 740000 scolari/studenti che non frequentano la scuola pubblica statale? quello sì che é un risparmio massiccio

Fri

Anche un solo euro sarebbe troppo visto che l’articolo 33 della costituzione italiana recita Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.

PS che la scuola pubblica vada riformata e’ indubbio, ma dare soldi alle scuole private non e’ la soluzione.

simon

non sono private sono pubbliche non statali dice la legge del comuniista berlinguer, e quanto all’art. 33 se proprio si vuole sostenere che lo stato non può nemmeno finanziare gli scolari lasciando ad essi e alle loro famiglie la scelta della scuola se pubblica statale o se pubblica non statale lo si cambi come si può cambiare l’art. 7- nulla vieta di cambiare la costituzione come lo so é già fatto per altri articoli, l’importante ö che la competizione tra scuole dia risultati eccellenti come in Germania o Scandimnavia o anche Francia in ogni caso lo statalismo in qualunque ambito (economia, cultura, scuola, sanità, sociale) applicato nei paesi socialisti é stato un fallimento

Kaworu

mi risulta che le scuole private (specie cattoliche) nostrane siano dei covi di capre che non riescono a prendere uno straccio di diploma alla scuola pubblica.

gente che, miracolosamente, quando cambia scuola e passa alla privata raggiunge le vette del 9 e 10.

quando prima a fatica raggiungeva il 3.

beh, no money no gain (una volta era “pain”, ma si vede che per le private tirano di più i soldini delle rette)

manimal

@simon

lo statalismo applicato nei paesi socialisti nell’ambito della cultura, sanità, scuola è stato un fallimento, dici tu.

ma sei proprio sicuro?

fab

E’ arrivato quello che capisce tutto.
Primo, i risultati della scuola pubblica, per quanto scarsi, sono spaventosamente superiori a quelli della privata.
Secondo, lo stato risparmia soltanto perché delega la sua doverosa funzione a sfruttatori del lavoro privati.
Terzo, uno stato con cittadini diversamente istruiti è uno stato diviso, cioè condannato al declino. Infatti.
Quarto, lo statalismo si ha quando lo stato vuole fare quello che soltanto i privati possono fare, come produrre vestiti, non quando fa quello che soltanto lo stato può fare, come fornire istruzione, sanità, giustizia, difesa, ordine pubblico e grandi opere.

cyberego

(a-Se non sei daltonico, clicca su “già percepiscono”
(b-Se sei andato a scuola(?) fatti un po’ di conti
(c-Si parlava di altro

Federico Tonizzo

Ma – a parte il rischio gravissimo che l’8 per mille “per l’edilizia scolastica” finisca alle scuole cattoliche – l’edilizia scolastica non divrebbe essere nel bilancio NORMALE e CONSUETO delle spese dello stato? Vogliono forse “dirci” che se non diamo noi i soldi con l’otto per mille, le scuole verranno lasciate in stato di abbandono e di non manutenzione, e non verranno costruite nuove scuole???????????? 😯

whichgood

Il link non funziona, ti pareva che combinavi una bene, asino, anzi, pecora.

fab

Secondo me, voleva scrivere una delle sue solite scemenze, ma con qualche errore più del solito scempio è riuscito a mettere insieme un link.
Com’è quella della scimmia che a furia di battere a macchina casualmente riesce a scrivere una frase sensata?

whichgood

La religione la deve sostenere chi la vuole e non si capisce perchè una persona senza reddito non deva pagare la Chiesa. Anche gli studenti senza reddito pagano a secondo la disponibilità dei genitori.

fab

simon, non mi sembra che, forte dei tuoi errori, tu possa fare il maestrino di altri. In un solo tuo intervento qui sopra ne ho contati sei, lasciando perdere la punteggiatura.

neverclean

E’ la solita presa per i fondelli di un partito – il PD – che ormai ha perso qualunque forma di pensiero politico razionale, adattandosi a una politica che, da un lato, fa della pubblicità, dei sondaggi, delle azioni puramente propagandistiche fini a se stesse la sua APPARENTE ragion d’essere, dall’altro lato, invece, fa dei rapporti privilegiati di scambio con i poteri forti la sua VERA e UNICA ispirazione politica.
Edilizia scolastica STATALE.
Posto che è stato proprio il PD con il ministro MIUR Berlinguer (che nulla ha a che fare con Enrico!) a iniziare lo smottamento clericale della scuola statale italiana includendo nel termine “scuola pubblica” le paritarie – private – cattoliche (la quasi totalità delle private) e le scuole statali, e posto che obbiettivo del centro-destra è da sempre quello di distruggere la scuola statale e che obbiettivo della Chiesa cattolica è da sempre lo stesso del centro-destra, allora, se si volessero fare le cose seriamente in ambito edilizia scolastica basterebbe far approvare un OdG dal Parlamento che impegni in qualche modo il ministro competente ad es. riducendo o – meglio – eliminando i 500milioni di euro che incostituzionalmente ogni anno vengono dati alle parificate e dirottandoli verso l’obbiettivo desiderato.
Essendo evidente che l’obbiettivo di facciata non è il vero obbiettivo – perchè se tale fosse allora altri sarebbero i mezzi parlamentari per perseguirli, allora la domanda che ci dovremmo porre è: qual’è l’obbiettivo e perchè?
Possiamo fare un po’ di dietrologia. Dico la mia.
Se fra i firmatari c’è il clericale Fioroni – che, quando sarà il momento opportuno e cioè quando avrà contribuito a far fallire politicamente il PD e un partito clericale cattolico sarà indispensabile alla formazione di una qualunque maggioranza politica, certamente si ricongiungerà carnalmente con l’amico di sempre Casini – allora l’obbiettivo vero non può che essere filo-vaticano. Mi sembra dunque giusta la chiave di lettura data dall’UAAR in questa ultimissima: finanziamento occulto all’edilizia scolastica cattolica. Aggiuntivo rispetto a quanto già incostituzionalmente percepito dagli enti statali di ogni ordine e grado.
Provo a buttare lì una motivazione: compensazione perchè forse qualcosa di IMU alla fine le scuole cattoliche forse l’anno prossimo dovranno forse pagarlo.
Che ne dite?

simon

nulla a che fare? cugino e comunista, già rettore dell’Università di Siena, dove tutto é rosso anche MPS, che sta soffrendo di questi tempi

whichgood

Probabile. Qualsiasi sia il motivo resta il fatto che quando si toccano norme palesemente incostituzionali (anche sè paradossalmente sono legge) e che devono passare più sottovoce possibile vuol dire che qualcosa brucia. Personalmente penso che la ragione sia mettere altri vincoli all’8×1000 in modo di fare più complessa la sua rimozione e più digeribile (edulcorata) all’opinione pubblica.

Diocleziano

Quando gli islamici cominceranno a battere i pugni sul tavolo perché vorranno anche loro la loro fetta del malloppo allora, forse, quelli al governo capiranno la bestıaIità di ciò che hanno fatto. Pensavano di coprire d’oro la chiesa per poter frenare l’islam? Illusi.

simon

Dunque tutti, centro destra, centro sinistra (PD) sinistra (Luigi Berlinguer ed anche la Chiesa (fa bene a scriverlo in maiuscolo per distinguere Chiesa istituzione, maiuscolo dall’edificio chiesa, minuscolo , l’ortografia non dovrebbe essere ideologia, un ateo italiano può scrivere dio per sottolineare che Dio non é Dio, un ateo tedesco é obbligato a scrivere Gott maiuscolo anche se non crede in Gott) vogliono distruggere la scuola pubblica statale. Un poco si é già distrutta da sola, visti i risultati, ma a me sembra che un pluralismo nelle istituzioni e delle istituzioni sia più benefico di statalismo (solo scuola statale) e di liberalismo (solo scuola non statale). Perché non consentire una sana e proficua concorrenza a beneficio di una scuola migliore per tutti. Un esempio oggi famoso: Hollande ha frequentato le scuole elementari dai fratelli delle scuole cristiane (scuola pubblica non statale) ed il liceo Pasteur di Neuilly sur Seine, liceo pubblico statale. La scuola elementare dei preti non gli ha impedito di essere poi un buon allievo del liceo, di sciences politiques e dell’ENA . Ambedue le scuole (statali e non statali) sono sostenute dallo Stato laico francese (un poco di più il liceo, ma i docenti delle scuole non statali sotto contratto sono pagati dallo Stato laico. In Francia gli allievi della scuole non statali sono circa il 20 %, due milioni.)

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