Il Centro Lepanto invita a pregare contro la cannabis terapeutica

L’efficacia terapeutica della cannabis è comprovata da istituzioni quali l’Accademia nazionale delle scienze, americana, e la British Medical Association. Ma il suo utilizzo non è esplicitamente approvato in Italia, dove coltivare, o consumare marijuana in una certa quantità, è considerato reato punibile con la reclusione.

Il 2 maggio il Consiglio regionale della Toscana ha approvato una legge che autorizza l’utilizzo della cannabis a scopo terapeutico. L’iniziativa non è piaciuta al Centro Culturale Lepanto. L’associazione cattolica ha lanciato una petizione “contro la legalizzazione della Marijuana medica”. E martella dalla home page del suo sito con lo slogan “La marijuana è una droga, non una medicina. Le proposte di leggi regionali pro-cannabis non pensano ai bambini!”

Non solo. In ossequio alla sua ragione sociale, scrive Libero, ha anche lanciato una “crociata del rosario”, affinché la Madonna aiuti i più deboli, “e per la conversione dei cuori e delle menti dei leader dei gruppi di pressione antiproibizionisti affinché si ravvedano e riconsiderino le loro istanze”. Attaccando i radicali, ha invitato a pregare “perché la sensibilità di istituzioni e opinione pubblica non venga invece anestetizzata e sia al più presto ristabilito il ruolo della vera scienza e del diritto internazionale sulle droghe”. Gli interessati possono recarsi, ogni giorno di maggio, all’altare privilegiato della Madonna del Miracolo presso la basilica di Sant’Andrea delle Fratte a Roma.

Si ricorda che l’Italia è all’ultimo posto nell’Europa occidentale per l’uso medico degli oppiacei e, più in generale, per fronteggiare in modo ‘dolce’ il dolore. E’ del resto anche all’ultimo posto quanto a diffusione della pratica del parto epidurale. La radice cattolica dell’enfatizzazione della sofferenza continua a dare pessimi frutti.

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114 commenti

Lumen Rationis

” sia al più presto ristabilito il ruolo della vera scienza”. 🙂 🙂

questi superstizioni sicuramente lo sanno.

““crociata del rosario”,

Qualcuno li avvisi che il medioevo è finito.

Southsun

A un Papa che lanciava maledizioni contro il mondo moderno fu detto di “pregare contro la prima legge del moto”.

La prima legge del moto è rimasta, il Papa fu seppellito. I suoi successori via via smentirono le sue isterichè sparate.

A questi pazzoidi invasati bisognerebbe dire più o meno lo stesso:

di curarsi la bigotteria e le malattie con le stesse preghiere, invece di correre dal medico o al più vicino ospedale.

Per i dolori più forti, c’è Lourdes. Se non funziona, è la volontà del loro dio. Pazienza.

Stefano

Se usano la crociata del rosario non c’è niente da fare….

fab

Perfetto, preghino e non scassino i riveriti. Tanto ci pensa il buondìo.
Poi bevano e fumino, che quelle sì sono assunzioni di sostanze che non fanno morti. Imbecilli.

manimal

una ragazza da me conosciuta in ospedale, a seguito di intervento chirurgico aveva, ovviamente, dolore.
non sopportandone un picco suonò il campanello per le infermiere: la santa donna che intervenne la ingiuriò dandole della “drogata” in seguito alla sua richiesta di antidolorifici. era a Firenze nel 2007!

orbene, mi son sempre chiesto come si faccia a distinguere le sostanze in farmaci o droghe in sè, e non nell’uso che ne viene fatto…
per la morfina (anche se con limitazioni in alcuni casi assurde) lo si fa: è un oppiaceo che se usato per combattere il dolore, è considerato farmaco.

ho purtroppo avuto modo di vedere gli effetti devastanti di una chemioterapia su un mio congiunto, in passato, e già allora mi domandavo perchè non ricavare farmaci dalla canapa indiana, che notoriamente induce appetito, ed avrebbe controindicazioni risibili rispetto ad un farmaco di sintesi.
una decina di anni fa leggevo sulla stampa che era stata approvata in tal senso nello stato della california, e pensavo che in tempi relativamente brevi lo stesso sarebbe accaduto da noi.

mi illudevo, poichè ancora non ero consapevole della nefasta influenza clericale nel nostro paese…

Laverdure

@fab
“Poi bevano e fumino, che quelle sì sono assunzioni di sostanze che non fanno morti. ”
Io amo il metodo scientifico,che come sai si basa su riscontri oggettivi
Vorrei che mi citassi UN caso,uno solo,di alcolizzati o accaniti fumatori che si siano liberati dal loro vizio grazie alla marjuana.
In caso negativo liberalizzare quest’ultima per scopi NON terapeutici,”spinelli” per intenderci,perche e’ questo che
molti pretenderebbero,(lasciando da parte le scemenze della Curia),servirebbe soltanto a incrementare l’uso di sostanze tossiche per motivi futili.
Per inciso,gli spinelli sono altrettanto cancerogeni di qualunque sigaretta,perche’ le sostanze cancerogene come benzopirene,ossidi di azoto ecc derivano dalla combustione di qualunque sostanza organica,carta compresa,e non sono certo peculiari del tabacco.
Per cui anche se il principo attivo della cannabis ha molto probabilmente utilita farmacologica,somministrarlo a scopo terapeutico con spinelli anziche compresse o fiale preparate a norma sarebbe come somministrare insulina o antibiotici con una siringa sporca.

francesco s.

@Laverdure

Non voglio fare l’avvocato di Fab ma dov’è che ha detto che la marjuana cura l’alcolismo o il tabagismo?

Laverdure

@Francesco
Semplicemente ho l’impressione,(ma potrei sbagliarmi) che Fab sia favorevole alla liberalizzazione dell’uso non terapeutico della marjuana,nel qual caso,a meno che sia convinto della sua azione curativa su alcolismo e tabagismo, il suo discorso non mi sembra molto coerente,perche’ porterebbe soltanto a incrementare un vizio senza nessun vantaggio.

manimal

@ Laverdure

chi afferma che l’uso della mariujana sia utile togliere alcolisti e tabagisti dalla loro dipendenza?!

mi pare che il commento di fab volesse semplicemente evidenziare che l’accanimento della associazione cattolica di cui si parla sia ipocritamente rivolto solo alla mariujana e che ignori bellamente alcol e fumo di tabacco, che OGGETTIVAMENTE sono causa di migliaia di decessi in italia.

fab

Laverdure, il punto del mio intervento è che mi manda il sangue alla testa l’incoerenza secondo cui la marjuana, che non ha fatto mai un solo morto (salvo eventualmente shock anafilattici con soggetti allergici) è esecrata, mentre tabacco e alcool, che fanno soltanto in Italia decine di migliaia di morti all’anno, sono accettate come se niente fosse; anzi il vino è addirittura tenuto in gran pregio.
In un mondo anche soltanto vagamente razionale, se proprio si vuole vietare qualcosa, prima si vietano tabacco e alcool, poi la cannabis.

Laverdure

@Gianluca
Ti stupira,ma io sarei d’accordo per legalizzare proprio le droghe pesanti.
Il motivi e’ semplicissimo:chi ne fa uso continuera in ogni caso, e per procurarsi il denaro arrivera inevitabilmente a prostituirsi,rubare,rapinare ecc.
Denaro che andra a incrementare sempre piu’ il potere di bande grandi e piccole,specialmente in un paese come il nostro dove la corruzione tra politici,magistrati e funzionari vari e’ endemica piu’ che altrove.
Fornire ad ogni drogato una “razione” regolare,dopo averlo schedato,sarebbe un vantaggio sia per lui che per la societa.
E certamente non gli impedirebbe di tentare di disintossicarsi nel caso ,poco probabile,che lo desideri.
E per favore non venitemi a parlare di”problemi etici” provocati dalla schedatura:buona parte dei drogati lo e’ gia,per i reati comuni commessi,e comunque tra essere obbligati a prostituirsi o rubare e la schedatura ditemi voi cosa danneggia veramente la dignita.
Del resto in passato gli esperimenti su piccola scala col metadone avevano dato buoni risultati,prima che venissero interrotti,provate a immaginare perche’.
Liberalizzare le “droghe leggere”(perche’ non dire “veleni leggeri” ?)sarebbe come offrire gazosa ad un alcolizzato,per quanto riguarda i veri drogati,e incrementerebbe l’uso tra gli altri.

Roby GOD

Non occorre fumare spinelli, si può tranquillamente usare un vaporizzatore che permette di assumere il THC senza i prodotti della combustione che sarebbero dannosi. Esistono eventualmente anche delle compresse che consentono tra l’altro un più preciso dosaggio.

Red Passion

@ Laverdure
Liberalizzare la cannabis e legalizzare le droghe pesanti darebbe, a mio parere, un bel colpo al mercato illegale delle sostanze d’abuso, facendo emergere il fenomeno nella sua intierezza e controllandolo socialmente, riuscendo ad incontrare i tossicodipendenti in maniera più efficacie. Qual è il tuo problema? Sono sostanze che creano dipendenza? Anche l’alcool, anche la nicotina (prova a chiedere ad un tabagista di smettere e poi mi dirai). Perchè sono sostanze psicoattive? Anche l’alcool, anche i barbiturici, anche le benzodiazepine, eppure su di loro non c’è una campagna anti- così forte. Perchè devastano l’organismo? Per le pesanti ok, ma non mi pare che lo stesso si possa dire per i cannabinoidi. Allora qual è la differenza. La differenza sta solo nell’indicare ciò che giuridicamente è definito come legale o illegale.
Sinceramente sono molto più preoccupato quando sento di giovani (a volte giovanissimi) che fanno turismo alcolico per bar al fine di ubriacarsi fino a star male (rischiando anche il coma etilico) che non di altri giovani che si sono fatti una canna, magari facendosela passare di mano in mano (e non esiste nessun effetto acuto paragonato al coma etilico).
Con questo non voglio invitare nessun giovane a fare assunzioni di tali sostanze. Per me il cervello è l’organo più importante che abbiamo e non capisco come lo si voglia danneggiare volontariamente. Farlo, poi, quando si è giovani, è dannoso per una corretta crescita psico-fisica. Ma questo non mi basta. So che proibire non servirebbe a niente se non a nascondere il fenomeno, a illudersi che così si fa qualcosa per contenerlo. Con i giovani, ed in particolare con i giovanissimi, bisogna creare un ponte di dialogo, e non di caccia alle streghe, che consenta di intercettare le cause profonde, piuttosto che ridurre tutto ad un problema poliziesco.

Nippur di Lagash

La marijuana è una droga

Anche la religione è una droga, vogliono vietare anche quella?

florasol

ma perché ‘sta gentaglia é tanto innamorata del dolore (altrui)?

Diocleziano

Perché il dolore è l’energia che tiene in vita il loro dio-moloch.

Tiziana

Non sono certo contraria alla cannabis, ma vorrei che ciò non attenuasse il discorso sulle cure palliative.
Ad oggi un malato terminale ha diritto ad una fiala di morfina al giorno (il medico può prescriverene solo una e e devi avere una ricetta con la data del giorno per poterla ritirare in farmaci) . Per questo motivo è quasi impossibile non rivolgersi alle onlus convenzionate con la regione pure se si ha un infermiere personale.

Kaworu

perchè così possono sentirsi buoni a pregare per loro.

ovviamente, quando sono loro a stare male, le cose cambiano.

Paolo

No, meglio crepare soffrendo come cani.
A volte non riesco neanche più a trovare la forza di ribattere verso cotanta imbecillità.

El Topo

Ma la religione Rasta cosa ne pensa di tutto questo? D’altra parte il cattolicesimo tra le altre cose si fonda anche sul vino, sostanza notoriamente più dannosa della canapa, intravedo una possibile guerra di religione fondata su reciproche accuse di consumo di stupefacenti.
Per il dolore poi gliene auguro tanto da farli arrivare fianco a fianco col loro Dio giacché la sofferenza li avvicina.
Che preghino comunque, tanto il santo è di marmo e non suda…

Gérard

L’ oppio era considerato soltanto una drogha finch’è questa sostanza ancora insostituibile non fu introdotta in medicina per sollievare il dolore di molte persone, sopratutto di quelle malate di cancro .
Questo centro di Lepanto si occupi piuttosto della battaglia di Lepanto e lasci gli altri tranquilli …

maxalber

Sinceramente non mi è molto chiaro.
A parte il generico contrasto ai farmaci che combattono la sofferenza (ma non ho mai sentito di preghiere contro l’aspirina), non mi è chiaro che cosa c’entri la religione (cattolica) con l’uso di sostanze terapeutiche.

Qualche esperto di catechismo e dogmi può aiutarmi a capire?
(se fosse florenski, max 10 righe please).

faber

Be mi sembra facile: non c’entra niente con il catechismo, però serve a rintuzzare gli istinti ultra-conservatori ben sviluppati nella fascia di popolazione da cui pescano il consenso…

pacamanca

maxalber, c’è questa cosa molto cattolica dell’esaltazione della sofferenza, sai, una cosa se non è sofferta non ha valore, eccetera eccetera. Quando ho detto che andavo a partorire all’unico ospedale della zona che offriva l’epidurale 24/7 gratis la gente – e non solo vecchi, ragazze della mia età che avevano già dei figli e quindi sapevano benissimo quant’è fot tutamente doloroso il travaglio – mi diceva ma seeeeeee, è solo un dolorino, poi passa, ma dai, bisogna essere forti… Li mandavo tutti a quei paesi; se loro credono che chi soffre volontariamente ha più valore di me, problema loro.

paniscus

Io peroò mi sarei leggermente scassata le gonadi di sentir parlare dell’epidurale come una cosa praticamente DOVEROSA, e di sentir giudicare con scherno, disprezzo e superiorità chi non è interessata ad averla e ha preferito partorire senza.

Perché un conto è sostenere che debba esserci il diritto di accedere all’epidurale senza troppe storie per chi la richiede (e su questo condivido appieno)…

… BEN ALTRO è denigrare chi invece (pur essendo assolutamente informata e consapevole) sceglie di farne a meno, e sghignazzare che chi non la richiede debba essere per forza una retrograda bigotta, condizionata dal masochismo cattolico, e desiderosa di soffrire il più possibile.

Io ho fatto due parti assolutamente sereni, consapevoli e informati, senza epidurale. E per i motivi esattamente opposti rispetto a quelli che vengono ventilati qui.

Ossia, non me ne poteva fregare di meno dell’epidurale, per il semplice motivo che non ho mai avuto paura del parto, e che non l’ho MAI concepito come una maledizione, una tortura o come una sofferenza terribile. E francamente il mio punto di vista non è cambiato per niente, da prima a dopo aver partorito davvero.

Se avessi veramente sofferto dolori insopportabili, avrei accettato volentieri un aiuto medico, al quale non sono contraria. Ma l’automatismo ideologico non mi sta bene, lo trovo esattamente tanto scorretto quanto l’automatismo contrario.

E specifico bene che non sono cattolica, che non me ne importa nulla del simbolismo biblico, che non attribuisco nessun valore alla “sofferenza fine a se stessa”, e che gli allegri frutti dei due parti senza epidurale sono rimasti rigorosamente e felicemente non battezzati.

Semplicemente, trovo sbagliato che un’esperienza forte e importante come il parto sia presentata a tutte come una cosa spaventevole, umiliante e addirittura “indegna della modernità civile”, che deve essere per forza negata e rimossa il più possibile.

A me sembra che ad essere condizionati dal mito delle maledizioni bibliche, al contrario, siano i sostenitori strenui della mitica “epidurale doverosa come conquista di civiltà per tutte”.

Perché sono loro a pompare e a propagare la visione del parto come maledizione e come cosa terribile, non certo quelle come me.

Io continuo a sostenere il diritto all’accesso all’epidurale per chi la vuole… ma gradirei che anche su questo punto, come su tanti altri cari ai laici, fosse rispettato un semplicissimo principio di libertà di scelta individuale, senza giudizi e senza ridicolizzazioni, tutto lì.

saluti
Lisa

mistergrey2

Ecco, quando io leggo notizie simili, pur aborrendo lo stalinismo,penso istintivamente alla soluzione che la repubblica popolare albanese diede al problema religioso, altro che laicismo.
🙁

Markus

Allora bisogna vietare anche alcohol e tabacco.

Ma poi il bello è che la canapa esisteva anche ai tempi della bibbia e nessuno la ha mai vietata !!!

Diocleziano

…e ci andavano giù pesante con roba tagliata male, tipo il giovanni dell’apocalisse.
Per vedere quella roba lì chissà che cannoni si faceva!

Laverdure

@Markus
Se e’ per questo nella Bibbia erano permessi anche i genocidi ( vedi Gerico ad esempio),la schiavitu’,la tortura e altre piacevolezze simili.
Di qui la sua utilita (della Bibbia).

Laverdure

Pienamente d’accordo sul fatto che dietro la “tirchieria” con la quale vengono somministrati analgesici oppiacei ( e non) anche ai malati terminali ci sia lo zampino della Curia,e della sua millenaria politica di “Sindrome di Munchausen per procura”,per crearte terreno ferile ai suoi missionari “portatori di conforto” e vendemmiatori di offerte pecuniarie.
Se la cannabis offre validi effetti terapeutici non c’e assolutamente motivi di opporsi al suo uso
medico,cosi come da ormai un secolo si usano nad esempio i derivati dell’oppio.
Pero’ e’ opportuno chiarire un punto :il discorso e’ valdo solo se il principio attivo,purificato e dosato secondo le specifiche in uso,viene preparato da laboratori qualificati e autorizzati,e la sua somministrazione e’ soggetta all e stesse regole di qualunque altro farmaco.
E non certo se,come pare stia accadendo in diversi stati USA,si e’ solo colta l’accasione per una legalizzazione “ufficiosa” dell’uso della cannabis per scopi non terapeutici,sotto forma di banali spinelli,grazie a medici compiacenti,dopo che a questi ultimi e’ stata data la possibilita di prescriverla .

manimal

sono d’accordo sull’ultimo punto, anche se proprio non arrivo a capire come una società che proibisce l’uso dello spinello (che è totalmente diverso da altre droghe in quanto a dipendenza e danni permanenti), possa poi, non solo tollerare, ma “istituzionalizzare” alcol e tabacco.

parlo da tabagista totalmente dipendente.

Laverdure

@Manimal
Leggi la mia risposta a Fab,in un intervento precedente.

Laverdure

@manimal
“Parlo da tabagista totalmente dipendente.”
E sei proprio sicuro che il principio attivo della marjuana ( non so come si chiami)provochi meno dipendenza della nicotina ?
E beninteso meno danni della nicotina ?
E questo sebbene la sua azione sia ovviamente piu’ intensa di quella della nicotina,altrimenti solo un deficente pagherebbe di piu’per averla,ti pare ?
Mi sembra difficile da credere.

faber

Il principio attivo della canapa (tetraidrocannabinolo o più semplicemente THC) non è meglio o peggio della nicotina: è semplicemente un’altra cosa.
Quest’ultima lega infatti i recettori chiamati appunto nicotinici, che fisiologicamente rispondono al neurotrasmettitore acetilcolina. Questi recettori sono localizzati nel sistema nervoso centrale e periferico e regolano processi come l’attenzione, il battito cardiaco, la pressione, la peristalsi intestinale ecc. Non a caso gli effetti della nicotina riguardano un aumento del livello attentivo, del battito cardiaco, della pressione e…neanche a dirlo penso conosciate il proverbio caffè e sigaretta…
Il THC lega i recettori CB1 e CB2 che fisiologicamente sono il bersaglio di endocannabinoidi come l’anandamide. I primi sono localizzati a livello del sistema nervoso centrale e regolano i processi di plasticità neuronale oltre che intervenire nell’attività nervosa legata all’ansia e in processi di base modulati a livello ipotalamico come l’appetito. I recettori CB2 sono invece localizzati sulle cellule del sistema immunitario, da cui l’ipotesi che il THC possa essere utilizzato come farmaco in alcune patologie autoimmunitarie.
Ci sono numerosissimi studi sull’enorme gamma di effetti del THC e per citarli tutti servirebbe un libro. In ogni caso gli effetti analgesici della cannabis sono molto ben documentati così come un suo possibile utilizzo nella terapia della sclerosi multipla.
Gli effetti collaterali della cannabis sono minori della stragrande maggioranza dei farmaci in commercio. Per fare un esempio abbastanza basilare, è pressochè impossibile assumere una dose letale di THC a differenza di tutti gli anti-infiammatori e anti-dolorofici in commercio.

maxalber

Laverdure risponde:
domenica 6 maggio 2012 alle 15:54
E sei proprio sicuro che il principio attivo della marjuana ( non so come si chiami)provochi meno dipendenza della nicotina ?
E beninteso meno danni della nicotina ?
Mi sembra difficile da credere.
——-
Eppure è così:
ti posso consigliare un buon (vecchio) libro, se riesci a procurartelo:
Giancarlo Arnao
“La droga perfetta”
Rapporto sul tabacco da fumo.
Feltrinelli 1982

manimal

@laverdure

il principio attivo se non ricordo male si chiama THC.

e no, l’assoluta certezza che il thc dia meno dipendenza della nicotina non ce l’ho, ma ho letto articoli che lo dichiaravano.

però, per esperienza diretta, posso dirti di aver visto persone smettere con gli spinelli con una facilità infinitamente maggiore di quanti tentano di abbandonare la sigaretta.

la nicotina di per sè non è ciò che danneggia maggiormente nel fumo di sigaretta: è magari la responsabile della dipendenza tabagista.
i danni li fanno, a livelli che ancora non si conoscono completamente (o magari non vengono divulgati…), i cocktail di sostanze che si liberano nella combustione del tabacco (dicono trattato chimicamente) e della carta.

tieni presente una cosa: per quanto uno possa essere accanito fumatore di spinelli, difficilmente potrà arrivare a fumare quanto un forte fumatore.
e guarda caso col tempo i fumatori moderati in gioventù spesso diventano forti fumatori.

con tutto ciò non voglio fare una difesa della mariujana-droga (che però come concordiamo deve essere distinta dal farmaco thc), ma volevo evidenziare l’ipocrisia di un sistema sociale che, nel definire quali sostanze psicotrope siano ammesse e quali non lo siano, non da assolutamente valore a studi scientifici che non assecondino il bigottismo religiosamente radicato.

faber

Dagli studi effettuati su modelli animali è stato effettivamente accertato che la nicotina sia una sostanza d’abuso che rende dipendenti più facilmente del thc. In realtà studi sugli essere umani sono resi difficili dal fatto che quasi sempre il thc si assume insieme alla nicotina. Da un’analisi complessiva l’idea che mi sono fatto è che i vantaggi della legalizzazione della marjuana (in termini di soldi tolti alla criminalità organizzata oltre che un più efficace monitoraggio della qualità del prodotto) siano di gran lunga superiori agli svantaggi.
Ma il punto non è questo. L’utilizzo terapeutico NON è legato alla liberalizzazione della vendita. Nessuno (almeno spero) si sognerebbe di rendere semplice l’acquisto di morfina, eppure si utilizza come farmaco!

Luca

@ faber

Gli effetti farmacologici del THC sono numerosi e complessi ed in gran parte ancora da valutare. Se tu consulti il Goodman & Gilman, che è il testo sacro di farmacologia usato da noi medici, noterai che molte questioni sono lasciate nel dubbio. Tuttavia questo non modifica minimamente il senso di questo thread: è un dato di fatto oggettivo ed incontrovertibile che ai cattolici dà enormemente fastidio il diritto di ogni essere umano a morire senza sofferenze inutili.

Laverdure

Per quanto riguarda quello “Che e’scritto nei libri” ci andrei9 con molta cautela.
C’e’ un’infinita di libri che dimostrano ad esempio che il titanic non e’ mai affondato,che nessun aero si e’ schianatop sul Pentagono,che le piramidi le hanno costruite gli extraterrestri ecc.
Lasciando da parte la dipendenza,c’e’ il piccolo dettaglio che si puo’ guidare un’auto,un treno,un aereo di linea tenendo una sigaretta in bocca,come pure svolgere delicati lavori di progettazione,e molti infatti lo fanno,mentre non ti consiglio di fare la stessa cosa fumando marjuana,anche se qualcuno,a quanto riportano di tanto in tanto le cronache,lo fa.
E ovviamente le cronache lo riportano unicamente perche le conseguenze sono state poco entusiasmanti.

faber

Sono perfettamente d’accordo che siano controversi molti degli utilizzi del THC. Ma ammetterai che sono molto controversi gli utilizzi di moltissimi farmaci. Qualche esempio: le linee guida per gli antidepressivi fanno sì che siano distribuiti come caramelle, il ritalin per i bambini affetti da presunto ADHD è stato molto discusso così come la reale efficacia di molte terapie per i disturbi d’ansia generalizzata (e rimango solo all’ambito psichiatrico semplicemente perché è quello che conosco meglio essendo neurobiologo). A me sembra che nei confronti del THC esista un pregiudizio assolutamente smisurato rispetto a quelle che potrebbero essere le eventuali controindicazioni, a maggior ragione se lo si confronta con altri farmaci.

faber

Laverdure, ripeto: l’utilizzo di cui parla il post è quello terapeutico! Se assumi dosi massiccie di antistaminico non puoi guidare, così come se assumi morfina (a prescindere dal fatto che in quest’ultimo caso presumibilmente già non lo si fa per motivi di salute).
Detto ciò non mi sembra il caso di guidare ubriachi. Tuttavia l’alcool è legale, nonostante produca un numero di morti annuo che è secondo soltanto alla nicotina tra le sostanze d’abuso.

Luca

@ Laverdure

Sei forse un farmacologo? Prima di scrivere scemenze, lo sai almeno che cos’è “Goodman & Gilman’s The Pharmacological Basis of Therapeutics”? Già che ci sei, perché non provi a fare battute (poco intelligenti) anche sull’Harrison?

Laverdure

@faber
Forse e’ opportuno ribadire il mio pensiero a scanso di equivoci:io sono favorevole
all’uso terapeutico di QUALUNQUE sostanza,una volta ne siano stati accertati a fondo
i benefici e gli effetti collaterali con le prove scientificamente accettate:prove su cavie,
test a doppio cieco ecc.
(Le stesse prove,per inciso,che hanno sempre dimostrato l’assoluta inutilita dell’omeopatia).
Il rischio dell’abuso,come giustamente dici avviene per antidepressivi e per un’infinita
di altri farmaci, non ha niente a che vedere con la legalizzazione dell’uso terapeutico,deve essere combattuto in altro modo,altrimenti occorrerebbe proibire TUTTI i farmaci.
(Perfino la camomilla,presa in dosi eccessive,puo’ produrre gravi effetti collaterali).
Sono assolutamente contrario ad una legalizazzione di un uso “ludico” di qualunque farmaco mascherato da pretesti terapeutici,che va solo ad aggiungersi ad una lista
gia lunghissima.
Le droghe cosiddette “leggere” sono si meno pericolose delle altre,certamente,allo stesso modo in cui un calibro 22 e’ molto meno pericoloso di un 44 magnum,ma non mi sembra proprio il caso di incoaraggiare l’uso ne’ delle prime ne’ del secondo.

manimal

@ laverdure

quello che sembri non capire è che nel tuo esempio fumo e tabacco SONO 44 magnum. e nel contestare la marijuana “calibro 22″”, nessuno dice niente sulle suddette.

per inciso: guarda che a quanto mi risulta, gli effetti di molti farmaci sono potenzialmente pericolosi GIà nell’uso correttamente prescritto da un medico, in determinate situazioni (es. guida), e non solo nell’abuso.

Luca

@ manimal

Ascolta, amico, perdere tempo a discutere con questo Laverdure proprio non vale la pena: si è persino permesso di paragonare il più importante trattato di farmacologia clinica a livello mondiale, che è il Goodman, ai vari libercoli di history-fiction che sostengono che il Titanic non sarebbe mai affondato. Quando la boria si associa all’ignoranza più crassa, che ci vuoi fare?

Tu invece hai enunciato un’importante verità scientifica, e per questo la voglio sottolineare: non può esistere un farmaco che non abbia effetti collaterali. Persino l’acqua, che è la specie chimica più fisiologica di tutte, se somministrata in eccesso può diventare tossica e causare quella che in fisiopatologia si chiama sindrome di iperidratazione. Di nuovo, i miei complimenti.

Laverdure

@Luca
Caro Luca,non ho la benche minima difficolta ad ammettere la mia totale ignoranza in materia di sacri testi medici,dato che i miei studi hanno riguardato ingegneria.
Perche, mi si consenta,non la ritengo superiore di quella della maggior parte dei medici riguardo ai sacri testi di matematica,o dei fisici rispetto ai sacri testi di legge e diritto.
Unicuique suum.
Ti faccio notare per inciso che molti dei testi in circolazione che approvano l’uso di droghe in generale,( cosa che non credo faccia il Goodman & Gilman)in particolare i piu’ accesi nel raccomandarlo, non sono piu’ attendibili di quelli dedicati ai misteri degli UFO,e credo che su questo tu sia d’accordo.
Pero tengo a ricordarti che tu stesso hai ammesso che gli effetti farmacologici del THC sono ancora tutt’altro che noti con certezza.
D’altro canto ricordo di aver letto su Le Scienze,rivista abbastanza seria,articoli nei quali ricercatori,in base a esperimenti su cavie,ritenevano che l’uso di tale sostanza potesse provocare a lungo termine lesioni permanenti al cervello.
Come vedi le opinioni sull’innocuita del THC sono tutt’altro che unanimi,cosa del resto abbastanza normale in campo scientifico.
E se il rischio di tali effetti collaterali potrebbe essere accettabile nel caso di uso terapeutico,in cambio di dimostrati benefici,personalmente ritengo poco sensato
correrlo per un uso puramente ludico,oppure,se vogliamo chiamarlo col suo vero nome,per semplice vizio.
Personalmente non ritengo di avere tanta capacita cerebrale da sprecarne anche una minima parte per simili motivi,se qualcuno pensa il contrario della propria,beato lui!

maxalber

Laverdure risponde:
domenica 6 maggio 2012 alle 17:39
Per quanto riguarda quello “Che e’scritto nei libri” ci andrei9 con molta cautela.
C’e’ un’infinita di libri che dimostrano ad esempio che il titanic non e’ mai affondato,che nessun aero si e’ schianatop sul Pentagono,che le piramidi le hanno costruite gli extraterrestri ecc.
————-
Ti comporti da superficiale se ci tratti come dei sostenitori di bufale.
Se vuoi farmi perdere tempo ti riporto dati concreti molto convincenti, ma sono disposto a farlo se dimostri un po’ di apertura.
Se parti con la chiusura del pregiudizio ideologico, dubito che qualsiasi argomento potrebbe convincerti.

Poi aggiungi:
> Lasciando da parte la dipendenza,c’e’ il piccolo dettaglio che si puo’ guidare un’auto,un treno,un aereo di linea tenendo una sigaretta in bocca,come pure svolgere delicati lavori di progettazione,e molti infatti lo fanno,mentre non ti consiglio di fare la stessa cosa fumando marjuana,anche se qualcuno,a quanto riportano di tanto in tanto le cronache,lo fa.
—————–
Ti consiglio di decidere il tema che vuoi affrontare.
E poi di mantenerti in tema senza cambiare oggetto.
Si parlave di dipendenza, non di effetto immediato.
Sull’effetto immediato concordo che preferisco viaggiare con un autista fatto di nicotina che di THC, ma il problema è che il tabagista smette con più difficoltà non solo di chi fuma cannabinoidi (che fra l’altro non dànno dipendenza, mentre la nicotina la dà) ma anche di chi si fa di eroina.

Paolo

la questione, alla fine, è sempre quella.
Questi signori vogliono rinunciare agli effetti degli oppiacei, anche in caso di estremo dolore fisico nel nome di chissà quale ideale religioso?
Bene, benissimo, anzi di più! Contenti loro…

Basta che non vengano da me a IMPORMI la loro visione del mondo!
Ciascuno faccia come vuole! E’ tanto difficile da capire?

manimal

la mia paura è che, iniziando con la demonizzazione della mariujana, arrivino a rendere più ostico anche l’accesso agli oppiacei come cura palliativa del dolore…
spero proprio di sbagliare.

Luca

@ manimal

No, non sbagli affatto! Se ti riportassi certi strani discorsi, che ho sentito fare da medici cattolici, ti si rizzerebbero i capelli in capo. Non so se ti interessa, ma ti invito lo stesso a leggere il mio intervento qui sotto delle h 17.12.

Laverdure

@manimal
E la mia paura e’ che demonizzando sempre piu’ la legittima difesa verso i rapinatori,come si vede bene dalle cronache,arrivino a vietare anche uso di casseforti,porte blindate e allarmi antifurto.
Visto il buonsenso che si ritrovano sia nostri magistrati che i nostri legislatori,questa e’ qualcosa di piu’ serio di una battuta!

manimal

@laverdure

visto il diffondersi massiccio di telecamere di videosorveglianza in moltissimi luoghi pubblici, direi che il tuo paradosso non sia così azzeccato.

legittima difesa: demonizzarla no davvero.
ribadire che debba essere proporzionata all’offesa non mi pare sia sempre sbagliato.
ovvio che in caso di rapina ed aggressione subita non si può pretendere che uno reagisca col codice penale in mano.
altrettanto ovvio che vada valutato l’accaduto nel caso di gravi lesioni o morte del pregiudicato. ne sento fin troppi discorsi alla Charles Bronson…

nel merito del mio commento: volevo evidenziare questo pericolo, – non per una difesa della mariujana ad uso sballo, del quale si è capito tu sei fiero oppositore-, ma per riflessione sul fatto che molte conquiste laiche (es. aborto) che davamo per consolidate nella nostra società, siano ultimamente messe in discussione come non credevo possibile pochi anni fa.

Agnostico

L’approccio di Lepanto è coerente. 
La Chiesa vuole rendere illegale l’aborto e la Ru-486 non preoccupandosi che l’aborto tornerebbe nella pericolosa clandestinità. 
Vogliono proibire il divorzio (statale) per mantenere in vita il divorzio (religioso). 
Vogliono impedire la legalizzazione delle droghe leggere non considerando che l’Italia è al top nel consumo di droghe leggere e pesanti. 
Vogliono impedire il riconoscimento delle coppie di fatto ignorando che è una realtà che riguarda migliaia di coppie etero ed omosessuali. 
Vogliono impedire l’uso della cannabis per uso medico ma non sanno proporre alternative per contrastare il dolore. 
Che dire?
Lasciamoli pregare…..

Segnalo un articolo sulle debole argomentazioni del Consiglio Pontificio sulla legalizzazione delle droghe leggere. 

Laverdure

@Agnostico
E vogliono limitare sempre di piu’ il possesso di armi ai privati ignorando che l’Italia e’ al centro di vasti traffici internazionali di armi.
Probabilmente non trovi gradito questo paragone,eppure e’ perfettamente coerente con il tuo mescolare problemi completamente diversi,come il divorzio,l’aborto e il riconoscimento delle coppie omo,che non hanno controindicazioni reali concepibili,con la legalizzazione delle droghe “leggere”,che ne ha parecchi.

maxalber

Laverdure risponde:
domenica 6 maggio 2012 alle 18:10
la legalizzazione delle droghe “leggere”,che ne ha parecchi. (controindicazioni reali concepibili)
————-
Esempi, please.
Ma stai attento: se parli di effetti paragonabili a quelli provocati dall’alcool o dal fumo, dovresti farci capire perchè la cannabis no e le droghe attualmente legali sì.

Laverdure

@Maxalber
Te li faccio subito:
liberalizzare richiedera la vendita nei negozi regolari,perche lasciandola agli spacciatori
ovviamente non si risolverebbe niente:continuerebbero col trucchetto di fingersi di tanto in tanto sprovvisti di droghe leggere offrendo “in offerta” roba pesante a basso prezzo per creare nuovi consumatori.
Avremmo gli “spinelli nazionali con e senza filtro”,in pacchetti elegantemente confezionati come qualunque altra marca di sigarette di tabacco.
E se credi che molta gente ,che finora ha evitato di farne uso per semplice timore ,non sarebbe incoraggiata a provare la novita,rassicurata dall’aspetto “ufficiale della cosa,allora credi proprio nei miracoli.

Agnostico

Sbagli Laverdure,
Anche il tuo esempio non è affatto fuori luogo. 
Nella società ci sono dei “comportamenti”. Alcuni di questi fenomeni la società li vieta e li reprime ed è giusto che rimangano vietati in quanto lesivi verso terzi (omicidio, furto, etc.). 
Altri fenomeni (aborto, divorzio, uso di droghe, coppie omosessuali, etc) sono “naturali” in quanto preesistenti allo stato ed alla legge. Quindi – anche se lo stato proibisse tutto questo – questi fenomeni ci sarebbero in ogni caso. 
Ovviamente uno stato responsabile dovrebbe pensare quale sia la migliore politica da adottare. 
Nel caso dell’aborto lo stato ha deciso di farlo uscire dalla clandestinità in modo da poter tutelare la salute delle donne e monitorare il fenomeno: la Chiesa invece non fa altro che vietare e negare il fenomeno. Più ipocrita è stata la Chiesa sul divorzio considerando che il “divorzio ecclesiastico” è più antico di quello civile. 
Ora secondo te la legalizzazione delle droghe leggere ha controindicazioni rispetto agli altri fenomeni elencati. Purtroppo i dati dell’Oecd confermano quanto sia fallimentare il sistema italiano rispetto a quello “legalizzato” olandese: l’articolo sopra linkato affronta proprio questo. 
Legalizzare non significa “anarchizzare” ma significa fissare dei paletti legali (ma sempre paletti) in una situazione totalmente clandestina. 
Se i cattolici avessero veramente a cuore il problema dovrebbero capire quanto sia disastrosa la situazione attuale in Italia e quanto sia stata iperfallimentare la legge Giovanardi – Fini (iper repressiva).
L’esempio del possesso delle armi che hai portato non è fuori luogo. 
Attualmente il possesso di armi non è “anarchizzato” (ossia ci sono limitazioni) ma non è vietato. 
Allo stesso modo “legalizzare” non significa “anarchizzare” ma “regolamentare”. In Olanda ad esempio il possesso di cannabis aldifuori dei coffee shops è totalmente vietato. 

maxalber

mai stato in olanda vero?
Ho comprato per 10 euro un paccetto di spinelli con filtro in regolare pacchetto come dici tu.
E allora?
Sono tutte qua le tue controindicazioni?
Sembrano più ideologiche che reali.

Luca

@ maxalber

Questo Laverdure si è permesso di equiparare il Goodman, che è considerato il più importante trattato di farmacologia clinica esistente oggi al mondo, ad uno di quei libretti in cui si afferma che il Titanic non è mai affondato. Basta solo questo per farti capire chi è questo Laverdure. E tu vuoi perdere il tuo tempo prezioso a discuterci?

crebs

Sono appena rientrato da Amsterdam.
Ho visto (da fuori) i “famosi” coffeee shop e ho letto che sono in crisi, i clienti si riducono sempre più.
Questo, secondo me, tenderebbe a dare ragione a chi ritiene che una qualche forma di legalizzazione delle droghe “leggere” (per alcuni anche di quelle “pesanti”) produce rischi molto minori rispetto alla proibizione.

Non posso dire molto di più, essendo io una di quelle persone che non ha mai fumato uno spinello nè preso droghe di alcun tipo (eccetto quelle legali, come caffè e tè, ed eccetto, nel periodo di studi universitari, prima degli esami, mezza pillola di metedrina – che però, a quel tempo, nel bugiardino allegato era consigliata persino per i bambini).

Laverdure

@Crebs
Nei giornali di qualche giorno fa,correggimi se sbaglio,era riportato che il governo olandesa ha stabilito che da ora in poi la vendita libera di “droghe leggere” sul suo territorio sara limitata soltanto ai cittadini olandesi.
Evidentemente c’e gente (fuori dall’Olanda)sulla quale la liberalizzazione non produce l’effetto sperato.

Laverdure

@Luca
Caro Luca,a differenza di te io ritengo Maxalber,come chiunque altro in questa sede abbastanza maturo da decidere lui stesso cosa leggere e cosa no,e mi permetterei di farti notare che sui blog e’ consigliabile rimanere nei limiti della piu’ elementare educazione,limitandosi a criticare soltanto gli argomenti e non i partecipanti.
E se il mio discorso non ti piace,pazienza.

Batrakos

Laverdure.

E’ da 7 anni che sotto Capodanno dicono sempre che io coffeshop verranno chiusi o ristretti, e, visto che a te piace pensare male, lo faccio anche io, e pesno che questo ‘spauracchio’ sua un’ottima tattica di incentivo al turismo, del tipo ‘se non ci vado ora non ci vado più’, dunque la scarsa partecipazione non è effetto della legge che è stata posticipata a maggio e dunque ancora possono entrare tutti.
Sulla discussione in merito (sulla riduzione a club per soli cittadini il comune di Amsterdam è contrarissimo), l’argomento che solitamente ho letto è che i turisti ‘sballoni’ fanno il caos e sporcano, cosa che però succede anche a Bologna dove il fumo non è legale e non mi sembra un grande argomento (l’abuso di alcol è fonte di caos egualmente e più del fumo), visto che le entrate che porta il turismo sono maggiori degli svantaggi…a meno che, non dimentichiamo la crisi, il flusso turistico non sia enormemente calato.
D’altronde, se fosse un problema sociale reale, sarebbe ben strano che il divieto non tocchi i residenti, dal momento che la popolazione stanziale non sarebbe certo esonerata dal produrre problemi, anzi solitamente un problema sociale tocca prima i residenti e gli stanziali.

Luca

Per quanto concerne la terapia del dolore, oggi la farmacologia è molto avanzata, ed in clinica ormai da molti anni sono disponibili molecole, che consentono un’efficace analgesia spinale e/o sovraspinale senza presentare i pesanti effetti collaterali degli oppioidi. E l’Italia che fa? Resta all’ultimo posto, come al solito. Non è solo l’uso terapeutico del THC ad essere attaccato pesantemente dalle pecorelle del Signore, come questo thread giustamente ci ricorda, ma è tutta la terapia del dolore a suscitare un malcelato senso di fastidio nei cattolici. Secondo questi ultimi, nessuno ha diritto ad una morte dignitosa e priva di sofferenze inutili. L’altro giorno vi ho parlato dello sconcertante cinismo dei credenti riguardo alla sofferenza umana. Ecco, ora potete finalmente comprendere a che cosa intendevo alludere.

manimal

per fortuna, nelle mie, purtroppo, frequenti frequentazioni di strutture ospedaliere dell’ultimo decennio (per miei congiunti), non mi sono mai imbattuto in medici che lasciassero trapelare ciò a cui tu accenni: dubito che attualmente avrei potuto usare un p.c. (almeno che in carcere non lo consentano).

è già stata dura affrontare la vista di anziani in corsia abbandonati alla sorte di avere un turno di infermieri che avesse non dico pietà, ma voglia di svolgere con normale diligenza il proprio lavoro

manimal

a proposito (anzi, andando O.T.): in quei frangenti, assistenza spirituale da parte del personale religioso, non ne ho proprio vista!
il sacerdote si vedeva molto spesso nei pressi delle cucine ospedaliere, però…

Luca

@ manimal

Proprio l’anno scorso io ho avuto come collega un medico livornese ultracattolico (ogni volta che dovevamo controllare gli emocromi per apporvi la relativa firma, ricordo che lui prima si faceva un bel segno di croce: io ero quasi tentato di segnalare il fatto alla redazione del Vernacoliere) ed i mesi trascorsi accanto a lui, se da un lato sono stati un incubo ad occhi aperti, dall’altro lato mi hanno consentito di apprendere molte cose sull’antropologia cattolica.

manimal

@Luca

🙂 il Vernacoliere sarebbe stata un’ottima scelta!

mistergrey2

Ancora un morto per cannabis non si è visto. Comunque alcuni post ci ricordano che purtroppo i forcaioli proibizionisti non si annoverano solo tra i cattolici.

Laverdure

@Mister grey
Ti sbagli.
Tempo fa un autobus e’ escito di strada a Roma,con vittime,ed e’ stato accertato che il conducente aveva fatto uso di marjuana.
E tutti quelli che fanno uso di alcolici prima di mettersi al volante,continueranno a farlo e non salteranno nemmeno una goccia ,neanche se la marjuana non solo la legalizzassero,ma la regalassero in tutti i supermercati.
Parecchi abuserebbero di entrambe.
Questo per dire quanto vale l’obiezione rituale.

maxalber

Secondo me mistergrey2 si riferiva alla tossicità diretta dei cannabinoidi, non degli effetti sulla guida.
Per gli effetti sulla guida un autista di autobus potrebbe uscire di strada anche sotto l’effetto di antistaminici.
Vuoi proibire anche quelli?

manimal

@ Laverdure

appunto. l’autista di cui parli si è spinellato nonostante il divieto.

chi beve alcool prima di guidare è perseguito dalla legge.

entrambi comportamenti pericolosi.

sai spiegarmi perchè è normale che, se mentre guardo un film nel mio soggiorno volessi bermi una birra mi basta essere passato prima dal supermercato, mentre se nel solito salotto mi volessi fare uno spinello (e dopo il film, a nanna) sarei prima dovuto passare dal parco in cerca del “tipo”?

mistergrey2

Non ciurlare nel manico.
Sai benissimo cosa intendevo dire.

Davvero non capisco l’ostilità di voi destrorsi “laici”nei confronti della chiesa.

Avete con quella gente molte più cose in comune di quanto non vogliate ammettere.

Santissimi numi che improntitudine! 🙁

Laverdure

@Manimal
Ti sei risposto da solo:la birra la trovi ovunque,mentre a molta gente non va proprio di andare a fare passeggaite nel parco nelle zone e orari dove e’ frequentato da certi tipi,e quindi si accontentano della birra.
E credo che QUESTO non sia un male:avere un solo vizio anziche due.
Per inciso anch’io bevo birra,non piu’ di una lattina al giorno,per cui potrei guidare in qualsiasi momento dopo averla bevuta,cosa che non si puo’ dire di uno spinello.

manimal

@Laverdure

a me certi aperitivi col prosecchino ultimamente danno dei problemi, perciò vado ad analcolici… 🙂

parti dal presupposto non dimostrato che la liberalizzazione provocherebbe un aumento dei consumi.
suppongo che vi sarebbero più persone disposte a “provare”, ma ritengo che lo “zoccolo duro” sarebbe sostanzialmente lo stesso.
e non so se il ripiego sull’alcool di chi non ha modo di reperire mariujana sia propriamente una cosa così positiva.
le stragi del sabato sera mi pare siano nella stragrande maggioranza dei casi imputabili ad ubriachezza spesso associata a droghe da discoteca (la mariujana non lo è: non è euforizzante).
senza contare che spesso l’alcool ha effetti sull’irascibilità degli assuntori, contrariamente alla mariujuana che rende artificialmente molto “socievoli” e rilassati: fatti di cronaca nera in cui i partecipanti a risse violente e talvolta mortali siano risultati positivi al thc, non ne ricordo. ubriachi si.

bardhi

dopo il 2000 quando il portogallo depenalizzo il consumo di tutte le droghe, c’è stato una diminuzione del 15% del consumo totale. Non esiste un equazione droghe libere = maggior consumo.

schiaudano

“Per inciso anch’io bevo birra,non piu’ di una lattina al giorno,per cui potrei guidare in qualsiasi momento dopo averla bevuta,cosa che non si puo’ dire di uno spinello.”

Da cui si deduce che non sai assolutamente di cosa stai parlando.

Laverdure

@Maxalber
Ricadiamo nel punto principale:gli antistaminici non si prendono per divertimento,la
maggior parte della gente non li usa mai.

Laverdure

@Schiaudano
Correggimi se sbaglio:dalle tabelle esposte nei locali pubblici risulta che una (singola) lattina di birra crea un contenuto alcoolico nel sangue entro i limiti legali,specialmente a stomaco pieno.
Dato che non esistono limiti legali stabiliti per il tasso di THC nel sangue non e’possibile un vero paragone,ma io continuo a ritenere che guidare subito dopo uno spinello non sia una cosa saggia.
E notare,non aggiungo “ognuno puo’ pensarla come vuole”perche’ se facciamo,putacaso, l’ipotesi che la cosa crei pericolo,tale pericolo non riguarda solo l’interessato ,come farebbe il cancro del fumatore,( ognuno e’ libero di cancherarsi a volonta)ma anche molti altri.

manimal

@ Laverdure

il fatto che una singola lattina rientri nei limiti consentiti dalla legge, non significa che non abbia effetti sulla capacità di guidare.

tempo fa su una rivista automobilistica lessi un articolo che trattava questo argomento mediante un test empirico.

su un circuito venne messo al volante un collaudatore professionista che, iniziando da sobrio, faceva delle sessioni di giri “tirati” assumendo ad ogni fermata dell’alcool.

impressionante notare che già con ridotte quantità di alcool le capacità del pilota di fare le migliori traiettorie cominciavano ad alterarsi.

e significativo il fatto che con l’aumentare del tasso alcolemico, non solo i tempi sul giro salivano notevolmente, ma il pilota in contatto radio con i box, dava manifestazione di esaltazione e riteneva di guidare sempre meglio…

tutto questo per dire che senz’altro mettersi alla guida dopo uno spinello non è una scelta saggia: ma altrettanto si può dire dopo l’assunzione di alcool anche in modiche quantità.

anche in questo caso si gioca con la propria ed altrui incolumità…

Laverdure

C’e’ una cosa che non capisco, e vorrei che qualcuno mi chiarisse.
Il nulla osta all’uso di qualche nuovo farmaco dipende da organi come il Consiglio regionale Toscano ?Mi sembra alquanto insolito .
E in quale forma ha autorizzato l’uso esattamente ?

Laverdure

@Agnostico
Come immaginavo ha autorizzato,giustamente ,l’uso terapeutico del principo attivo sotto forma di farmaci preparati professionalmente ,che ,torno a ripetere ,non hanno assolutamente niente di diverso da qualunque altro farmaco,specialmente da quelli per i quali e’ richiesta la prescrizione medica.

Lina

Il 26 marzo a Livorno c’è stato un convegno organizzato dai Valdesi, Quale libertà di scelta di fronte al fine vita. Fra i relatori c’era la dr.ssa Galli che dirige il reparto di cure palliative dell’ospedale di Livorno. Lei si definisce consacrata, cioè una suora. Fra le varie affermazioni riporto abbastanza testualmente questa:la fede in Gesù Cristo aiuta a pensare che il dolore non è senza motivo e comunque finirà. L’indisponibilità della vita è alla base del suo operare e agire. Mi chiedo come possa la regione toscana da una parte consentire l’utilizzo della cannabis terapeutica, dall’altra affidare a suore, anche se medico, la dirigenza delle cure palliative.

Luca

@ Lina

Non conosco personalmente questa dr.ssa Galli e su di lei evito di esprimere alcun giudizio. Però, se fossi stato presente al convegno, mi sarei alzato in piedi e le avrei chiesto:

a) questo nuovo farmaco chiamato Gesù Cristo induce analgesia spinale o sovraspinale?

b) i suoi effetti collaterali sono sovrapponibili a quelli del tramadolo?

Mi rendo conto che queste domande non brillano certo per livello di raziocinio. Ma hanno il merito di adeguarsi ai discorsi tenuti al convegno.

Francesco

Giovanni: Ho visto Gesu’ camminare sulle acque! Ho visto Gesu’ camminare sulle acque!
Pietro: Se questo non la smette di farsi le canne non so che razza di fesserie potra scrivere sul suo vangelo.

MassimoP

Forse, alla “Santa Maria (Giovanna)” preferiscono la Argyreia nervosa – una pianta psicotropa volgarmente nota come “rosa lisergica”. Che sia da lì che derivano i loro… “rosari”? Non vogliono concorrenti sul mercato? Dai liberisti di…Dio-ce-scamoi-e-Libero proprio non me l’aspettavo (cèèèèrto!). Quanto ai cattolici ferventi, l’accanimento contro la povera marijuana stupisce poi anche perché, essa pure, vantava di per sé un nome… con tutti i crismi!

PS: Viva la (mia) Toscana! – quando ci vòle, ci vòle 😉

Batrakos

Giustissima la legalizzazione medica, ma io dico che se si deve essere onesti fino in fondo bisogna battersi anche per la legalizzazione per uso ludico e ricreativo, altrimenti di fatto si darebbe quella soluzione a metà che non vuol dire niente.
A parte le obiezione pseudoscientifiche alla Laverdure che tratta i manuali di medicina come fossero bufale, confonde l’effetto immediato con la dipendenza, ritiene il consumo di cannabis qualcosa di più pericoloso e meno disciplinabile del consumo di alcol…cioè, evidentemente non sa di cosa parla (ricordo che tempo fa parlava di Amsterdam come terra in cui la gente muore di droga agli angoli delle strade, questa sì leggenda metropolitana stile il Titanic che non è mai affondato), non esiste un motivo logico che uno per proibirla anzichè regolamentarne l’uso e sanzionarne gli abusi rispetto al mettersi alla guida delle vetture o all’uso di macchinari.

Laverdure

@Batrakos
A quanto mi risulta,l’abuso di alcool e’ gia sanzionato da un pezzo,ma questo non sembra
impedire le “stragi del sabato sera”come pure incidenti in tutto l’arco della settimana che coinvolgono ubriachi.
Dovresti spiegarmo come mai dopo la legalizzazione di altre sostanze psicotrope l’efficenza delle autorita in materia dovrebbe essere maggiore.

Batrakos

Laverdure.

1) Innanzitutto bisogna vedere se la legalizzazione di una sostanza ne estende a dismisura il consumo. Visto il numero enorme di consumatori di cannabis che abbiamo già oggi in regime di proibizione è cosa dubbia che ci sia un aumento indiscriminato di consumatori, a meno che non inizino i settantenni e gli ottantenni
2) L’alcol è legale ma non per questo non è stata regolamentata la guida sotto il suo effetto con le tabelle ed i test, e dopo questi provvedimenti gli incidenti sono molto calati, per cui non è necessario mettere sotto proibizione la sostanza per regolamentare la guida, tantopiù che vista la diffusione sociale del consumo già oggi gli incidenti per cannabis sono molto più bassi di quelli dell’alcol, che, ove c’è abuso, è probabilmente più pericoloso della cannabis per la guida. L’alcol rallenta i riflessi davanti a situazioni nuove, la cannabis rischia di distrarti in situazioni ordinarie, ma l’effetto di totale perdita della coscienza e dei freni inibitori che si raggiunge con l’abuso di alcol è pericolosissimo, e lo rende una delle sostanze da questo punto di vista più pericolose che ci siano in cirolazione
3) Il fatto dunque che una sostanza sia legale o illegale non diminuisce nè aumenta di per sè il numero di incidenti, e io non ho mai detto che gli incidenti diminuirebbero, ma che non è necessario proibire tout court una sostanza per regolamentarne l’uso e l’abuso rispetto alla guida.

civis romanus sum

Puff ,,, Sbufff ,,, Bono ‘sto marocchino ,,, spuff ,,, gustoso e rilassante.

A chi mi fa un filtrino per un altro spino gli faccio fare due tiri.

MASSIMO

La religione è l’oppio dei popoli.
Quindi se si proibiscono glioppiacei si devono proibire anche le religioni in quanto appartengono alla stessa famiglia di droghe.

whichgood

Bestie ignoranti. Si facciano una vera pera che ne hanno bisogno.

flaccido

per quanto riguarda l’epidurale leggevo che sarebbe meglio non usarla… non sono medico quindi non so… ma mi pare abbia senso…

MetaLocX

Cosa sarebbe questo “Centro Culturale Lepanto”? Il primo centro culturale che per non risultare troppo pesante ha sostituito la cultura con l’aspartame?

Kaworu

bravo, finalmente ti sei dato la definizione adeguata 🙂

fai progressi

Laverdure

Una curiosita:molti qui sostengono che dopo la liberalizzazione delle “droghe leggere” in molti stati,il loro consumo e’ diminuito sensibilmente.
Ora,ammetto senza difficolta di non disporre di dati attendibili,come d’altra parte ,credo,nessun’altro qui,dato che non vedo di quali fonti al di sopra di ogni sospetto potrebbero disporre, e su argomenti scottanti come questo qualunque ricerca e’ esposta a gravi rischi di interferenze e influenze esterne per ovvii motivi.
Quello che chiedo,e che finora nessuno ha citato chiaramente e’:per quali meccanismi la liberazione dovrebbe far calare il consumo di un simile ( o di altri se e’ per questo) genere ?

Batrakos

Lav.

Ho dato una rapida occhiata alla carrellata di commenti per vedere quanti fossero gli ingenui che tu dici, ma non ne ho letto nessuno sostenere che dopo la legalizzazione il consumo è calato, anche perchè, Olanda a parte e nemmeno del tutto lì tecnicamente, Stati ove il consumo ludico è legale non ce ne sono.
Ora, anche se mi fosse sfuggito qualche commento, di ‘molti qui’ non ce ne sono, semmai ‘pochi’, ammesso che qualcuno ci sia.
‘Molti qui’ sostengono invece che calerebbero gli introiti della mafia, che si avrebbe una sostanza meno nociva perchè più controllata, e che per uno Stato liberale vietare ad adulti un consumo e dunque la scelta su se stessi (e, se fosse, legale si potrebbe tassare con monopolio di Stato…) sia un po’ incoerente…ma è altro discorso dal dire che la legalizzazione abbassa i consumi, semmai si dice che non li alzerebbe sensibilmente, che è cosa diversa.

Laverdure

@Batrakos
SE dai un’occhiata meno rapida troverai un intervento di Bardhi che afferma che in Portogallo,dopo la depenalizzazione di tutte le droghe c’e’ stata una diminuzione del 15%
del consumo totale.
E sottolineo che sei TU e nessun’altro a dargli dell’ingenuo.
E in ogni caso affermazioni simili abbondano nella stampa da molto tempo,da parte dei pou’ svariati personaggi,se ci si prende la briga di leggerla.
E in passato non sono mancate neanche in questa sede.

Laverdure

@Batrakos
Dimenticavo:se leggi veramente tutti gli interventi troverai che anch’io ho sostenuto l’utilita di liberalizzare proprio le droghe pesanti fornendole d’ufficio ai drogati,proprio per tagliare gli introiti alle organizzazioni criminali.
Ma forse l’hai dimenticato per motivi di rimozione freudiana.

Batrakos

Lav.

E perchè lo avrei rimosso?
Io ho espreesso gli argomenti qua sostenuti dai pro legalizzazione, i quali non coincidono in gran parte con quel che secondo te sostenevano i ‘molti qua’; non ho mai detto che tu li abbia negati.
Tra univocità e biunivocità c’è una differenza…

Batrakos

Ho letto.
Insomma è uno non ‘molti qua’…
Comunque sì, secondo me uno che pensa che con la legalizzazione il consumo cala è ingenuo; altra cosa è portare un dato come fa Bardhi, e, come dici tu, bisogna vedere le fonti.
Da un dato di un singolo Paese evincere una frase assoluta, come tu gli metti in bocca, è certamente da ingenuo e lo ribadisco senza problemi; peccato che Bardhi non l’abbia esplicitata ma ha detto l’esatto contrario, cioè che ‘droghe libere=maggior consumo’ è un’equazione errata, cosa che, al di là del dato vero o falso, è l’esatto contrario.
Insomma, dell’ingenuo glielo ho dato io, ma tu ce lo hai dipinto!!!

Laverdure

@Batrakos
Mentre invece tra rifiutarsi ad ogni costo di ammettere di aver commesso un errore
eprendere per i fondelli la gente NON ‘c’e’ praticamente differenza.
Non occorre risposta,grazie,per stasera ho finito.

Batrakos

Tranquillo, Lav, ho finito anche io; ognuno può leggere e farsi un giudizio, è il bello delle cose scritte anzichè dette!

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