Il Comune di Genova finanzia i laboratori di pedagogia religiosa

L’Uaar è da tempo impegnata a documentare i danni economici prodotti sui bilanci pubblici dal principio di sussidiarietà: si veda il sito I costi della Chiesa e l’ultimo numero del suo periodico, L’Ateo. Da Genova giunge ora una notizia che mostra quali nefasti effetti a cascata può produrre tale principio.

Con la determina dirigenziale n. 2012, adottata lo scorso sette marzo, il dott. Casalgrandi Clemino, in qualità di dirigente del “Settore Progettazione e Coordinamento Sistema Pedagogico”, ha infatti affidato “al R.T.I., costituito fra Lanza del Vasto Società Cooperativa Sociale e la Cooperativa Sociale Il Sentiero del Movimento Ragazzi S.c.r.l.”, il “servizio concernente la realizzazione di laboratori di religione cattolica nelle scuole dell’infanzia comunali, nel mese di marzo 2012”. Importo complessivo stanziato: “Euro 42.442,67, esclusa I.V.A al 4%”. Che potrebbero diventare circa 120.000, stando alle disponibilità di spesa del funzionario.

Il progetto viene definito “un percorso sperimentale finalizzato alla realizzazione di laboratori dedicati all’insegnamento della religione cattolica, che può essere considerato quale autonoma linea di attività, all’interno dell’offerta formativa della scuola infanzia”. I genitori sono ormai invitati ovunque a pagare la carta igienica che consumeranno i loro figli, perché la scuola pubblica è allo stremo, ma per l’ora di religione, un insegnamento di parte pagato da tutti, i soldi si trovano persino per avviare “laboratori” ad hoc. Il provvedimento è stato peraltro giustificato anche con la “necessità di ottimizzazione delle risorse interne” (?!)

Il bello è che il dirigente è consapevole, tanto che lo mette nero su bianco, che “le norme concordatarie prevedono che il riconoscimento e il mantenimento dell’idoneità all’insegnamento della religione cattolica siano affidate all’esclusiva competenza e alla sfera di discrezionalità dell’Autorità Ecclesiastica Diocesana”, che a Genova altri non è che il cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi italiani. Ma proprio tale circostanza ha costituito lo spunto per chiedere “la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Diocesano della Curia Arcivescovile di Genova al fine di individuare un soggetto idoneo ad organizzare in autonomia attività laboratoriali finalizzate all’insegnamento della religione cattolica”.

Lo staff di Bagnasco ha, guarda caso, ha individuato due associazioni cattoliche. Nessuna proposta alternativa è stata infatti presa in considerazione, perché “l’estrema urgenza, risultante da eventi imprevedibili per le stazioni appaltanti, non è compatibile con i termini imposti dalle procedure aperte, ristrette o negoziate previa pubblicazione di un bando di gara”. La Lanza del Vasto, in particolare, è una realtà aderente alla Compagna delle Opere, la tentacolare holding di Comunione e liberazione.

Bagnasco dispone, Pantalone paga. L’Uaar ribadisce ancora una volta il concetto: ora di religione, ora basta.

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33 commenti

giancarlo bonini

E’ in corso, tra tutti gli esponenti politici, dal più alto all’infimo, una gara a chi dà sempre più e più alla Chiesa cattolica, compreso ormai anche il nostro ” posteriore”.

Tiziana

Il Comune di Roma invece finanzia dei corsi pematrimoniali. Nati da una stupidissima idea di Veltroni che comunque si limitava ai doveri civili, sono stati irrobustiti dalla nuova giunta con lezioni ai nubendi da parte di religiosi.

Anche interessante il contributo di Roma capitale (sic), naturalmente economico con pubblicità finanziata da Atac (azienda di trasporto dove lavorano molti amici e parenti del sindaco) ad un ciclo di conferenze su temi etici che si stanno svolgendo nella basilica di san Giovanniin Laterano, e notevole la presenza dell’assessore alla famiglia De Palo che ha illustrato come aiutare la famiglia in crisi contibuendo con un piccolo finanziamento ad un progetto di aiuto di parrocchie romane (presentato ieri a santa Maria in Campitelli)

fabrizio

Grazie di queste informazioni “locali”, ovviamente deprimenti!

cartman666

mah potrebbero essere passibili di denuncia secondo me, abuso d’ufficio.

myself

Notare l’abuso delle parole “laboratorio” e “sperimentare”, due cose che con la religione non centrano niente.

giuseppe

Perché ? La sperimantazione abbraccia vari settori, non per forza solo quello biologico o medico. Lo dico a prescindere da ogni polemica, giusto per il significato della parola.

myself

Il termine “sperimentare” di per sé significa “avere esperienza di” è quindi è compatibile con qualsiasi settore. Ma quando si accosta “sperimentare” a “laboratorio” non posso non pensare che il significato è da intendersi in modo scientifico, in tal caso l’esperimento è qualcosa atto a confermare o smentire una teoria, ma ciò è incompatibile con i dogmi religiosi che invece non accettano mai di essere smentiti.

Paul Manoni

Solo quando si parla della parola LAICITA’, il nostro giuseppino disconosce i DIZIONARI ed i reali singificati delle parole..Per quella parola il significato lo va a recuperare nelle curie vescovili! 😀

firestarter

non so perche’ ad una prima scorsa veloce ho letto “Il Comune di Genova finanzia i laboratori di pedofilia religiosa”

manimal

mmm… nahh… immagino che per certe cose vadano d’istinto… niente laboratori!

faidate

Una proposta: l’obiezione di coscienza. I non credenti detraggono dalle tasse comunale una quota: l’obiezione non può essere lasciata ai soli ginecologi. Proposta alternativa (magari della stessa Uaar): richiedere che il prossimo anno la stessa cifra tocchi a una pedagogia atea (visto che quest’anno ci sono ragioni di urgenza, si accetti il principio dell’alternanza).

faidate

Con questo si conferma che la religione è finalizzata solo all’indottrinamento (manipolazione) per consolidare il proprio potere, ma i suoi riferimenti al soprannaturale sono solo opportunistici.

Diocleziano

Se togli il soprannaturale, della religione cosa ne resta? Nulla.
L’etica è un valore di pubblico dominio, anche se loro vogliono far credere
di averne il primato.
Tirate le somme, la chiesa è come quegli imbonitori da strapazzo che vendono
i numeri del lotto come se fossero in grado di dartene i migliori.

Vittorio

“Se togli il soprannaturale (a riuscirci….), della religione cosa ne resta? Scherzi? Ma un mostruoso ed oppressivo apparato che drena ingentissime risorse pubbliche per farle scorrere in mille rivoli che rendono ancora più oppressiva la loro onnipresenza! Spero di sbagliarmi, ma ho l’impressione che stiamo correndo a grande velocità verso il “pensiero unico!”.
Etica, valore di pubblico dominio? Non mi sembra da noi sia considerata un grande valore, fatta eccezione per un’etica del tutto particolare; nella nostra società quell’altra bisogna ahimè difenderla con i denti..

Genova Laica

Tenere presente che tra assessori attuali e candidati sindaci è tutto uno strapparsi i capelli sui soldi che mancano anche per i servizi più essenziali e annunciano aumenti delle tasse locali. Poi, senza gara, e senza giustificazione fanno un regalino di quasi 50mila euro alla cooperativa cattolica di turno.

massi

Dietro c’è un’idea che rovescia il concetto di sovranità democratica, per cui l’elettore attivo diventa passivo e l’elettore passivo – l’eletto – diventa attivo. Così, la sovranità “spiove dall’alto” (per “interposto regno”) e il cittadino diventa suddito, senza neppure bisogno di cambiar nome alla democrazia.

spapicchio

@ massi

Certo, è premiata l’ingenuità passiva antidemocratica, ma ipocrita, che persegue un privilegio ed un disimpegno indolente privato connesso però con la dottrina cattolica recepita a corpo morto come panacea per tutti i mali.

DURRUTI 51

Chissà i nostri governanti “tecnici” asettici e moralizzatori ed i loro fan che ne pensano di simili dilapidazioni del pubblico denaro in una situazione di paventato default.

spapicchio

Il bello è che il dirigente è consapevole, tanto che lo mette nero su bianco, che “le norme concordatarie prevedono che il riconoscimento e il mantenimento dell’idoneità all’insegnamento della religione cattolica siano affidate all’esclusiva competenza e alla sfera di discrezionalità dell’Autorità Ecclesiastica Diocesana”

Ciò che viene perseguito è una mente libera e serena, togliendo ogni vincolo morale alla carriera nelle istituzioni dello stato clericalizzato cattolico dalla e della CCAR;

la devozione cattolica romana, resa totalmente consapevole della sua superiorità (stirpe, cultura, nazione, eccetera) agisce senza dire né dichiarare, come succedeva durante il nazismo: “Gli elettori tedeschi non avevano alcuna idea che il loro Fuhrer ed il loro Papa conspiravano per mandarli a fare la guerra”:

http://www.fainotizia.it/2010/09/19/perche-un-cattolico-e-obbligato-votare-la-lista-dei-parlamentari-di-adolf-hitler

ossia i bravi credenti e fedeli cattolici “non lo dicono, ma lo sanno e lo fanno” spesso è un sentimento religioso romantico-liberale, un pregiudizio abbastanza irrazionale ma profondamente presente nel pensiero del praticante cattolico.

Un bravo islamico dichiara apertamente il suo dissenso: “lo dice, lo sa e lo fa” anche questo è un sentimento religioso profondo, anche questo abbastanza irrazionale, una consapevolezza di fede musulmana.

Le cose nel 1933 funzionarono: gli elettori tedeschi non avevano alcuna idea che il loro Fuhrer ed il loro Papa conspiravano per mandarli a fare la guerra. Nelle elezioni del novembre 1933 il 93% deile schede approvo’ la decisione dei nazisti di ritirarsi dalla Lega delle Nazioni ed il 92% appoggio’ la “lista Hitler ” Quella elezione rese il Reichstag politicamente insignificante.

Una situazione simile allora ci fu anche in Italia con il fascismo.

E’ importante la locuzione: gli elettori “non avevano alcuna idea” della cospirazione tra chiesa cattolica e politica (qui concretizzata da CL) ossia il NON AVERE ALCUNA IDEA di quello che succede: ossia la mente libera e serena, senza alcun condizionamento morale, come dei candidati eletti, resi salvi dalla fede cattolica che libera, o dà la certezza personale della libertà, attraverso questo “principio della sussidiarietà di CL”, torna a portare la dimensione religiosa a sostegno dell’indottrinamento liberato da ogni afflizione.

I fedeli si ritengono superiori agli altri “non credenti” o “diversamente credenti” e come tali si comportano ed intendono agire, ma non hanno alcuna idea di quello che, in caso la situazione degeneri, possa succedere, agendo in senso emozionale, con uno slancio vitalistico igenuo e positivo che non lascia spazio a ripensamenti o ad un confronto autocritico e responsabile con il diverso e l’alterità da se stessi.

Diocleziano

Purtroppo non lo è nella realtà: il condizionamento sistematico dei bambini
è la base del loro potere.

francesco s.

E io che pensavo che i genovesi fossero parsimoniosi, spero che i cittadini si incazzino.

Beatrice

Visto che adesso l’ex commissario europeo Mario Monti è diventato presidente del consiglio italiano e che una buona parte dell’opinione pubblica lo giudica con simpatia e si aspetta che la situazione finanziaria migliori sotto la sua guida, vorrei commentare questa notizia a fronte del regolamento finanziario della Commisione europea.
Nella notizia che leggo su questo sito il costo del servizio è Euro 42’442,67.
Domanda 1: come dovrebbe agire il Comune di Genova per assegnare questo contratto se fosse una direzione-generale dell’Unione europea?
Risposta 1: Diversamente.
Se il Comune di Genova fosse una direzione-generale della Commisisone europea non potrebbe assegnare questo contratto.
Se volete potere andare a vedere i regolamenti finanziari dell’unione europea che sono disponibili in internet, sì lo so sono complessi a leggere se non sapete troppe cose di amministrazione e contabilità, ma almeno sono pur sempre stati messi in internet per permettere a tutti i cittadini la loro verifica.
(Dmanda 2: A proposito i regolamenti finanziari e le loro modalità di esecuzione del comune di Genova sono disponibili da qualche parte ? chiedere al Comune di Genova di passarti allo scanner e metterli in internet da qualche parte sarebbe pretendere troppo?)

Comunque continuando con il confronto e con la risposta 1: Una direzione-generale della Commisione europea avrebbe dovuto richiedere almeno 5 offerte confrontabili visto che l’importo del contratto Euro 42’442,67 supera Euro 25’000,00 ma è inferiore a Euro 60’000.

Infatti l ‘art. 129.1 “Appalti di valore limitato” a pag. 76 delle “modalità d’esecuzione”
[Regolamento (CE, Euratom) N. 2342/2002 della Commissione del 23 dicembre 2002]
che si trova in internet all’indirizzo:
http://eurlex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CONSLEG:2002R2342:20070501:IT:PDF

dice (cito):
“Per gli appalti di valore inferiore o pari a 60 000 EUR è consentita la procedura negoziata, con consultazione di almeno cinque candidati.”.

e questo in applicazione dell’art 91.2 alla sezione 3 – “Procedure di aggiudicazione degli appalti” a pag. 46
del “Regolamento finanziario” [Regolamento (CE, Euratom) N. 1605/2002 del Consiglio] che si trova in internet all’indirizzo http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CONSLEG:2002R1605:20071227:IT:PDF

che dice (cito):
Per gli appalti il cui valore è superiore alle soglie previste dall’articolo 105 o dall’articolo 167, il ricorso alla procedura negoziata è autorizzato soltanto nei casi previsti nelle modalità d’esecuzione.

Commento No. 1 – Visto che Monti è stato Commissario europeo e ha visto in azione il regolamento finanziario e le modalità di esecuzione della Commissione europea, spero che si accorga che in Italia le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici sono per dirla con tutta la gentilezza possibile “molto elastiche”. Mi auguro che la sua esperienze e la sua influenza si facciano sentire e che le procedure di aggiudicazione in Italia migliorino in fatto di trasparenza e non discriminazione.

Commento No. 2 – Fino a che le procedure di aggiudicazione dei contratti finanziati dai bilanci pubblici in Italia sono a livello del 4. mondo (che non so cosa sia, me lo sono inventato sul momento, ma non potevo dire del 3. mondo perché se confrontate le procedure di aggiudicazione dei contratti del 9. e 10. Fondo europeo di sviluppo nei paese africani sono meglio di quelle del Comune di Genova), riprendo il filo del discorso, scusate, fino che le procedure in Italia sono così arbitrarie che si può fare una procedura negoziata per Euro 42’000 con una sola offerta, è perfettamente inutile votare per cambiare il sindaco o chi altro, perché chi viene eletto potrà comunque aggiudicare contratti ai suoi preferiti, e che questa volta siano amici di Bagnasco, la prossima volta di nuovo amici di Bagnasco, e la terza volta magari delle lega cooperative emiliane, e poi la quarta volta 50% amici di bagnasco – 50% amici cooperative emiliane, non cambia molto.

Commento No. 3 – Forse sarò un po’ troppo sospettoso, ma si potrebbe poi fare delle altre osservazioni (Osservazione 1) sull’importo del contratto che prima sembra che sia Euro 42’442,67 e poi strada facendo potrebbe diventare Euro 120’000, visto che per un principio di proporzionalità gli obblighi di trasparenza e messa in concorrenza aumentano con l’aumentare degli importi in gioco, sembrerebbe quasi che si voglia partire con un importo più basso per avere meno obblighi di messa in concorrenza. Poi si potrebbe commentare sull’importo presunto finale Euro 120’000 che guarda caso rimane sotto 130’000 DSP (Diritti Speciali di Prelievo) per non incorrere in obbligazioni di pubblicazioni derivanti da trattati (Osservazione 2). Non espando questo mio commento per non annoiare troppo.

saluti

Beatrice

Beatrice

Poi sarebbe anche interessante se qualcuno avesse la decenza di dirci quali siano questi “eventi imprevedibili per le stazioni appaltanti” citate nell’articolo, eventi così urgenti, ma così urgenti da permettere di saltare gli obblighi di ricorrere a bandi di gara altrimenti i ragazzini delle scuole comunali andavano in crisi da astinenza da religione cattolica …

Beatrice

Scusate ultimo commento, poi vi prometto che per oggi basta, quando leggo “…laboratorio… un percorso sperimentale…” mi chiedo cosa facciano. Mettono degli elettrodi in testa ai ragazzini delle scuole come se dovessero fare un’elettroencefalografia? Misurano con dei pennini cosa succede quando i ragazzini sono espsti ad un crocefisso ?

spapicchio

I fedeli cattolici si ritengono superiori agli altri “non credenti” o “diversamente credenti” e si comportano ed intendono agire come superiori, ma non hanno alcuna idea di quello che possa succedere in caso la situazione degeneri, agendo in senso emozionale, con uno slancio vitalistico ingenuo, positivo e spesso dispregiativo verso l’altro che non lascia spazio a ripensamenti o ad un confronto autocritico e responsabile con il diverso e l’alterità da se stessi.

http://blog.fainotizia.it/2010/09/19/perche-un-cattolico-e-obbligato-votare-la-lista-dei-parlamentari-di-adolf-hitler

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