Gran Bretagna, faith schools tendono a discriminare studenti più poveri

Una recente inchiesta pubblicata sul Guardian mette in evidenza come le faith schools britanniche tendano ad escludere gli alunni che hanno diritto alla refezione gratuita causo il reddito basso delle loro famiglie.

In particolare, una percentuale intorno al 70% delle scuole cattoliche ammette una quota più bassa delle media di studenti che hanno diritto ai free school meals (FSM). Le percentuali scendono nelle scuole anglicane.

Quindi le scuole cattoliche, denuncia la British Humanist Association, tendono a discriminare di più gli studenti da famiglie meno agiate rispetto a quelle senza caratterizzazione religiosa.

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18 commenti

Diocleziano

Toh, vuoi vedere che anche in Gran Bretagna la chiesa non comprende e non interpreta il disagio
del paese?

diego

la chiesa non comprende il messaggio che essa stessa diffonde, in Gran Bretagna come nel resto del mondo

Elena

Ho fatto elementari e medie in una scuola cattolica, non perchè vengo da una famiglia benestante ma perchè era l’unica scuola (ai tempi) che faceva pre e post scuola, necessari visto che i miei lavoravano: i “figli dei poveri” come me non potevano mai raggiungere i massimi voti o avere pagelle impeccabili o auspicare ad un voto sopra il “buono” all’esame di terza media, non potevano nemmeno sperare in una particina che non fosse “nel coretto” allo spettacolo di fine anno.
Quanto letto non mi stupisce affatto.

Southsun

Esatto. Mia madre era insegnante e mi ha raccontato cose spregevoli sul trattamento riservato agli alunni di famiglia povera da parte di cattolicisssssime colleghe.

A me è bastato fare un po’ di catechismo in parrocchia: ho capito subito che razza di gente utilizza la Chiesa per indottrinare gli studenti.

fab

Bravi scemi: maltrattate gli unici che ormai vi danno retta, così vi estinguerete ancora prima.

giulio

Le scuole cattoliche sono sempre state scuole esclusive. A loro interessa formare una classe dirigente cattolica. Dei figli dei poveri chi se ne f*tte?

Nathan

Anni fa sentivo spesso parlare di “scelta preferenziale per i poveri”, da parte cattolica, ma erano quelli della teologia della liberazione et similia, poi accanitamente repressi sotto GPII, sotto la zelantissima ed implacabile guida dell’inquisizione romana di Ratzinga. I risultati si vedono.
Ovviamente non che prima le scuole cattoliche tenessero particolarmente ai poveri. Diciamo che la repressione dell’ala sinistra della chiesa ha eliminato pericolose contraddizioni tra teoria e prassi: la teoria è ambiguamente interclassista, la prassi è di destra proprio, e molto classista.

whichgood

Interesse economico?. Non credo, semplicemente danno più importanza al valore spirituale dei soldi.

Calinero Della Torre

senso della notizia: “privilegiati quelli con i soldi discriminati i morti di fame”
categoria: News
(news ???)

lector

Non riesco a capire dove stia la notizia. Lo sa chiunque che le scuole cattoliche, in tutto – ma proprio in tutto – il mondo, dall’Argentina al Canada, dal Portogallo alle Filippine, funzionano così. Ce ne accorgiamo solo adesso?
“Historia docuit quantum nos iuvasse illa de Christo fabula” (Papa Leone X, lettera al Cardinale Bembo).

Kaworu

noi no, ma probabilmente tanta gente vive con un maiale intero sugli occhi

Tiziana

Esempio di scuoa cattolica inglese:

16/10/10 – Nick Clegg, vice primo ministro inglese, è al centro di durissime polemiche, accusato principalmente di incoerenza. Il politico LibDem si dice ateo, e grazie anche a questa sua dichiarazione, percepita come una maggiore neutralità di giudizio, si è conquistato il voto dei musulmani moderati. Clegg, sposato con una spagnola cattolica, ha tre figli che ha battezzato, ma in campagna elettorale ha teso a interpretare questo fatto come un piccolo omaggio alla cultura della sua compagna. Una volta arrivato al governo l’ateo Clegg ha iscritto suo figlio al London Oratory, prestigiosissima scuola cattolica. In Gran Bretagna le scuole cattoliche non sono come le nostre Villa Flaminia, san Giuseppe Demerode, Massimo, dove l’unico requisito per essere accolti è avere un cospicuo conto bancario, ma viene richiesto agli studenti di appartenere ad una parrocchia di quartiere, con tanto di dichiarazione da parte del parroco, e la provata fede dei genitori. Come non bastasse Clegg ha anche forzato sul domicilio, in quanto la scuola è a Chelsea, mentre lui e la sua famiglia abitano a Putney. E a Londra la ripartizione territoriale degli studenti è rigidissima. La scuola scelta dal vicepremier è considerata integralista rispetto ad altri istituti cattolici, gli studenti sono obbligati a pregare più volte al giorno oltre a frequentare la messa giornalmente. Gli insegnanti sono di livello altissimo, il che rende possibile un curriculum prestigioso per accedere alla fine del corso di studio ai più autorevoli college universitari.
I talk show, i giornali, ma anche gli elettori, stanno martellando Clegg perché dia spiegazioni credibili sulla scelta, che oltre ad essere incoerente sul piano etico mostra un eccesso di classismo, ahimè tipico tra i borghesi piccoli piccoli, quelli del vorrei anche se non potrei. E’ molto interessante questa “curiosità” sulla vita privata dei politici. Curiosare in questo privato qui, sarebbe importante anche nel nostro Paese.
Tiziana Ficacci

Ffrank

Mi fai venire in mente il vice conte Max:
Pino Corrias per “il Fatto Quotidiano”
.. Massimo D’Alema .. in Vaticano dove dal 2006 custodiscono con perfidia il segreto di averlo nominato nobile. Non conte, come chiedeva lui, ma vice. Il vice-conte Max. Per l’esattezza: Nobiluomo. In sigla latina NH, tutto maiuscolo. Per le plebi: Eccellenza..

Clarimonda

Da una parte non mi stupisco, perché ho ben presente la dedizione al denaro della chiesa cattolica, dall’altro, devo dire che la mia esperienza in asilo dalle suore è stata positiva, non ho mai avvertito che ci fossero discriminazioni, anzi, ricordo che non si potevano portare i propri giocattoli per non creare conflitti con altri bambini; forse ero troppo piccola per avvertire alcune cose o forse ho goduto di una felice eccezione.

LittleMissGiggle

Io lavoro in gb in una scuola primaria cattolica statale (anche se io sono atea). La mensa non e’ gestita dalla scuola, bensi’ dal comune; e’ il comune, non la scuola, che decide chi e’ intitolato ad avere free dinners in base al reddito.

LittleMissGiggle

le faith school in inghilterra non rispettano la regola del domicilio; non hanno catchment areas come le non-faith schools, che, invece, non prendono bambini al di fuori della loro catchment area. Il criterio primario di ammissione nelle faith school e’ di essere cattolici praticanti (nel caso, of course, di scuole cattoliche). Il fatto che nick clegg viva a putney e’, quindi, ininfluente (putney poi non e’ lontana da fulham, dove si trova la London Oratory School).

Francesco

Gesù allora disse ai suoi discepoli: “In verità vi dico: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un bambino povero entri in una scuola cattolica.”

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