Francia: 51% dei francesi è favorevole all’adozione per le coppie omosessuali

Un sondaggio realizzato dall’IFOP (Istituto Francese Opinione Pubblica) a gennaio di quest’anno e pubblicato il 5 marzo scorso, rivela che, mentre nel 2005 solo il 46% dei francesi si dichiarava favorevole ad estendere la possibilità d’adozione anche alle coppie omosessuali, attualmente quella percentuale risulta salita al 51%, un po’ più di un francese su due.

“L’adozione omogenitoriale è respinta dalla maggioranza delle persone di 50 anni ed oltre”, scrive Le Monde,“ma anche da quella dei cattolici, siano essi praticanti regolari (78%), praticanti occasionali (65%) o non praticanti (52%)”.

L’opposizione a quest’idea è più marcata nei simpatizzanti di destra, col 65% di quelli della destra parlamentare ed il 70% di quelli del Fronte Nazionale di Le Pen. A sinistra invece, la percentuale è diversa, col 59% a favore contro il 36% a sfavore. Così, mentre il candidato alle elezioni presidenziali, François Hollande, si dice favorevole all’adozione, il presidente uscente, Nicolas Sakozy, è contrario.

Il sondaggio rivela anche che il 78%, dei francesi è favorevole all’equiparazione dei diritti delle coppie omosessuali a quelli delle coppie eterosessuali in materia di fisco e di diritti di successione (qui la percentuale sale al 79%). Inoltre, quasi otto francesi su dieci si dicono favorevoli ad un vero e proprio statuto di “beau-parent” o terzo genitore, con diritti e doveri connessi. Questo equiparerebbe il diritto di famiglia omosessuale a quello della famiglia eterosessuale ricomposta, in cui i figli vivono con il nuovo partner della mamma o del padre, e ai quali la legislazione francese affida una vera e propria delega genitoriale. Anche quest’ultimo dato del sondaggio è in progressione passando dal 67% di quattro anni fa all’attuale 83%.

Franco Virzo

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38 commenti

Batrakos

In tutto questo mi e vi faccio una domanda sui musulmani di Francia.
Se essi (stando a molti commenti di questo blog) sono spesso acerrimi nemici di laicità e diritti gay, se è vero che essi fanno più figli degli altri, se è vero (cosa che egualmente ho letto spesso) che in Francia c’è un rinforzarsi dell’integralismo nei più giovani e posto che molti musulmani sono cittadini francesi, visto che c’è un’alta percentuale di contrari tra i cattolici e le persone sopra i 50 anni, faccio fatica a spiegare l’aumento percentuale (rispetto all’altro sondaggio) dei favorevoli alle adozioni gay, a meno di pensare che, esclusi militanti di destra e musulmani, ci sia stata un’accelerazione enorme di tutto il resto della società francese.Dunque si dovrebbe dedurre che c’è un differenziale netto tra giovani non musulmani e giovani musulmani (e sarebbe utile vedere se ci sono riscontri a favore di questa tesi con domande incrociate con età e appartenenza religiosa), anche se l’alta percentuale cattolica ingarbuglia un po’ questa interpretazione, oppure che il sondaggio è inattendibile o -almeno tra le ipotesi che mi vengono in mente non me ne vengono altre, visto che l’ipotesi di uno spostamento democratico dei meno giovani è reso dubbio dalla percentuale maggiore degli over 50- che anche tra i giovani di fede musulmana la situazione non è così tragica.
Oppure mi sono perso qualcosa…

Laverdure

@Batrakos
Se,come viene da pensare dai numerosi episodi di violenza familiare citati dalle nostre cronache,i musulmani immigrati giovani e non mostrano una notevole intolleranza verso i
diritti delle donne,non vedo cosa tu abbia da stupirti se gli stessi individui mostrino intolleranza verso gli omosessuali o contro qualunque altra categoria.
Chi ha avuto la sfortuna di crescere in una cultura intollerante non puo’fare a meno di assorbirne i veleni e,salvo eccezioni,di restarne condizionato,indipendentemente dalla razza
e dal colore della pelle.
E io continuo a credere che la nostra tanto vituperata cultura occidentale,se da un lato ha ancora tanto da imparare, non credo proprio abbia molto da imparare da quella mussulmana.
Discorso politicamente scorrettissimo,vero ?
Ma chissenefrega ! (Licenza poetica ovviamente !)

Batrakos

Non hai capito bene quello che ho scritto oppure mi sono spiegato male, Lav.
La valutazione che ho tentato dagli scarni dati del sondaggio sembra mostrare proprio il contrario, di qui il mio stupore.

Laverdure

@Batrakos
Mi sembra che l’unica spiegazione verosimile sia che tra i non musulmani la percentuale di tolleranza verso i gay sia maggiore del previsto.
Del resto io resto molto scettico verso qualunque sondaggio :quale autorita si fa garante che i sondaggio sia stato effettuato correttamente,ammesso che fosse possibile stabilire oggettivamente quale sia il modo “corretto” di9 effettuarlo e di interpretare statisticamente i dati ?
Ti dico di piu’:chi garantisce che i risultati non siano inventati almeno in parte di sana pianta ?
Non dimenticare quel meraviglioso fenomeno che e’ il conformismo,e di come moltissime persone basino le proprie opinioni sulle presute opinioni della maggioranza,
cosa che rende i sondaggi efficaci strumenti di propaganda subdola.

giordanobruno

@ Laverdure

Anche a me i discorsi POLITICAMENTE SCORRETTISSIMI piacciono un casino, per cui te ne propongo subito uno.

La cultura europea, a cui sono immensamente orgoglioso di appartenere, non è stata infettata solo dalla cultura islamica, ma da tutta la CULTURA SEMITICA (ebraica, cristiana, islamica). I testi informati al più stupido e feroce odio antiomosessuale, che siano mai stati scritti o solo concepiti da mente umana, sono quelli della Torah: non sapevo che alla loro redazione avesse provveduto personalmente il profeta Muhammad. Dante sbatte gli omosessuali senza tanti complimenti dentro le malebolge: evidentemente, da giovane, non aveva studiato all’università di Bologna ma a quella del Cairo. E non credere che gli ebrei ed i cristiani di oggi siano cambiati molto, quanto ad omofobia: prova a parlare di certe cose con un evangelical, oppure prova solo a guardare attentamente un film di Woody Allen, in cui il venticello dell’omofobia soffia “lieve e carezzevole” dal primo fotogramma all’ultimo.

giordanobruno

Ho inserito un bell’errore da matita blu: Dante non pone i sodomiti nelle malebolge ma nel III girone del VII cerchio infernale. Spero che, da questo mio errore madornale, possiate comprendere quanto io ami il “divin poeta”.

Laverdure

@Giordano Bruno
Da quanto mi risulta nell’esercito israeliano gli omosessuali dichiarati sono accettati,cosi come sono accettate da decenni le donne,due cose che non si intonano molto con la Torah,il Corano,la Bibbia et similia.
E diiferiscono un tantino anche da come sono considerate entrambe le categorie in tutti i paesi mediorientali,nessuno escluso.
Ma si sa,in Israele all’esercito viene data pochissima importanza,quindi puo’ accogliere anche gli scarti.

giordanobruno

@ Laverdure

Immaginavo che avresti tirato fuori la legislazione israeliana, che è (nonostante la feroce opposizione degli ebrei ortodossi, e non solo di loro) molto tollerante con gli omosessuali. E con questo? Israele è solo una democrazia laica ed “occidentale” che ha la sventura di trovarsi in uno dei luoghi più infernali di questo mondo: non coincide affatto né coinciderà mai con il popolo ebraico considerato nel suo complesso.

Vuoi forse negare che tra gli ebrei contemporanei non è, ancora oggi, molto forte l’odio antiomosessuale? Evidentemente li conosci poco. Proprio l’anno scorso, a Washington, ho avuto modo di fare la conoscenza di un matematico ebreo, persona peraltro molto gradevole e squisita nei modi, il quale non ha esitato ad “esternarmi” tutta la sua antipatia per il sionismo. E vuoi sapere uno dei motivi addotti per giustificare siffatta antipatia politica? Secondo questo cortese signore, Israele cesserà di essere la patria degli ebrei e diverrà presto quella dei fags. Spero che tu sappia che cosa significa in inglese la parola “fag”.

San Dokan

@ giordanobruno

E non credere che gli ebrei ed i cristiani di oggi siano cambiati molto, quanto ad omofobia

In realtà le Chiese luterane di Svezia e Norvegia celebrano senza problemi i matrimoni in chiesa (e sottolineo in chiesa) tra persone dello stesso sesso. Ovviamente stiamo parlando di confessioni protestanti, quindi non cattoliche. E altrettanto ovviamente c’è da rimarcare la abissale differenza tra i civilissimi protestanti del Nord Europa e gli squallidi protestanti USA.

Laverdure

@Giordano Bruno
Comunque la si rigiri,in soldoni i fatti,come tu stesso ammetti,restano questi:Israele e’
una vera democrazia,l’unica del medio oriente,e gli omosessuali vi godono di diritti
superiori perfino a quelli loro concessi in molti stati occidentali,non parliamo ovviamente dei paesi arabi dove vengono curati con lla corda.
E credo che per loro questo conti molto di piu’ dell’opinione di un illustre scienziato ebreo,fosse pure Einstein in persona,che li definisca froci (perche’ e’ la traduzione migliore di faggot in italiano ).

giordanobruno

@ San Dokan

Il senso delle mie parole purtroppo è stato alquanto frainteso. Nessuno mette in dubbio l’esistenza di nicchie di tolleranza verso gli omosessuali all’interno del cristianesimo e dello stesso ebraismo, ma si tratta appunto SOLO di nicchie. E poi, non trovi strano che i fautori del clash of civilizations (i crociati del XXI secolo, giusto per intenderci) pretendano di attaccare l’islam in nome delle tanto celebrate radici ebraico-cristiane dell’Occidente, fingendo di ignorare che la matrice ideologica e religiosa è la stessa? La cultura semitica deve essere valutata nel suo complesso come un’entità storica sostanzialmente unitaria anche se differenziata nelle tre grandi tradizioni religiose dell’ebraismo, del cristianesimo e dell’islamismo- è semplicemente assurdo pretendere di isolarne quelle forme storiche che più fanno comodo a livello politico, e di imporle quale fondamento della stessa cultura europea. Non ti pare?

francesco s.

@Batrakos

In realtà il sondaggio, sembra che non abbia considerato i musulmani.
L’unica cosa che si può trarre è che i più giovani hanno mentalità più aperta, sia essi di origini mediorientale o nordafricana che europea.

Anzi potrei dire che al più è legato alla secolarizzazione in atto in Francia, che riguarda soprattutto i giovani. I musulmani doc sono esattamente come i cattolici doc dove è possibile discriminano e ammazzano: Nigeria o Maldive insegnano.

Batrakos

Laverdure.

Avevo messo tra le varie ipotesi anche l’inattendibilità del sondaggio, visto che se, seppur per semplice comodità espositiva, vogliamo parlare di ‘scienze esatte’ anche se il termine è sempre fuorviante, i sondaggi non rientrano proprio nella categoria in oggetto!

watchdogs

probabilmnte la percentuale a favore tra i non credenti è dl 99,9%

Batrakos

Watch.

Però allora si dovrebbe dedurre, ragionando su quei pochi dati che abbiamo e andando un po’ alla buona (e infatti la mia analisi è molto semplicista e spero che qualcuno sappia capirci meglio), che pressochè tutti i non cattolici e i non militanti di destra siano non credenti, e tutti (approssimativamente) quelli che a sinistra sono contrari all’adozione siano per forza credenti.
Andando sul colloquiale…non so in Francia, ma io in Italia di non credenti contrari alle adozioni gay ne conosco tanti (io sono a favore, sia chiaro).

watchdogs

no beh ma metti il 35% di quelli di destra, il 48% di cattolici non praticanti, il 35% dei cattolici praticanti occasionali, il 22% dei praticanti, il 90% dei non credenti e lo 0,5% di musulmani, forse si arriva al 51%

Batrakos

LOL, in effetti ci sarebbero da fare un sacco di conti!!! 😉

watchdogs

tenendo anche conto del fatto che i cattolici non praticanti sono la maggioranza di cattolici

Francesco

In Italia molti cattolci sono favorevoli all’adozione per le coppie omosessuali ma solo se terranno i figli nascosti.

Kaworu

no, devono tenere nascosto l’altro/a genitore…

(anche perchè in italia i figli di coppie omosessuali ci sono da un pezzo. come in francia e altrove, del resto)

Francesco

Vuoi dire che le coppie omosesuali non devono tenere nascosti i figli ma non devono stare insieme quando sono con loro in pubblico? Devo vedere cosa dice il catechismo della Chiesa. 😆
Comunque mi riferivo all’ipocrisia dei bigotti che alla fine se ne fregano di quello che fanno gli omosessuali, l’importante che non lo facciano pubblicamente.

Kaworu

prova a chiedere a un prete 😉

comunque pare che i 100 e passa mila bambini allevati in italia da coppie omogenitoriali se la passino né più né meno come i coetanei con genitori etero 😉

avevo capito comunque, volevo estremizzare il “si fa ma non si dice” cattolico

Francesco

Ho domandato ad un prete e mi ha risposto: Cateche? Cosi’ ho lasciato perdere. 😉

Alfonso

Questa sarebbe la Francia islamica che tanto spaventa il nostro geusiTINO…..???

whichgood

Interessantissimo questo sondaggio. In poche parole significa che in materia famigliare la gente si sta allontanando dagli schemi ipocriti della chiesa. Il dio cattolico non detta più le regole sociali. L’unica cosa che non cambia nella vita dei credenti è quella madonna che non smette mai di piangere. Che noia !

Southsun

L’1% di scostamento è numero troppo risicato per dire che i francesi “approvano”.

Per ora, si può dire che la Francia non è ancora pronta per l’adozione alle coppie gay, e prontissima per approvarne il matrimonio civile equiparato.

La sgualdrina di Babilonia si starà strappando i capelli strillando come una gallina, proprio come sta facendo in Inghilterra.

Ma in Francia le metteranno un dito in chiulo e la manderanno al bordello dove deve stare, dal 1789.

Sandra

“L’1% di scostamento è numero troppo risicato per dire che i francesi “approvano”.”

Senz’altro, però lo leggerei come dato di tendenza (dal 46% del 2005 e 24% del 98) e tenendo conto della ripartizione anagrafica. Interessante anche la ripartizione per genere, sono infatti le donne le più favorevoli.
Il 51% di media è ripartito in 61% per meno di 35 anni (72% donne – 52% uomini), 55% per 36-49 anni (68% d – 42% u), e 41% oltre i 50 anni (46% d – 34% u).

Batrakos

Sandra.

Nella mia esperienza mi è capitato di notare che le donne sono percentualmente molto meno tendenti all’omofobia -ma anche al razzismo- rispetto agli uomini.
Il dato di questo sondaggio sembrerebbe accreditare questa mia esperienza minimale e personale.
Certo, le donne di discriminazioni e demonizzazioni ne hanno subite a bizzeffe, e questo fatto può spiegare la maggior sensibilità femminile in merito, tuttavia non sempre chi subisce una discriminazione o una violenza si libera della mentalità che la produce, per cui credo che questo sia un dato molto interessante.

Southsun

Infatti, Sandra, hai ragione, la tendenza è quella.

Vedi la California e in America in generale, dove pian piano la gente sta prendendo coscienza che permettere ai gay di sposarsi non porta automaticamente al “crollo della civiltà”.

Quel che crolla, semmai – nel ridicolo soprattutto – è la parossistica presunzione di collioni religiosi come questo:

http://video.corriere.it/pregate-piu-dio-non-mandera-tornado/918d545a-6779-11e1-894d-3b3e16fcb429

Pat Robertson, un telepredicatore cristiano a cui occorre un lifting al cervello.

Paul Manoni

@Batrakos
Secondo me, omofobia e razzismo, non riguardano un genere meglio che un’altro, ma riguardano l’ignoranza in generale.

alessandro pendesini

Dobbiamo tenere presente che questa indagine è stata condotta su INTERNET dal 13 al 17 gennaio corrente su un campione di 1005 persone !!! rappresentative della popolazione francese a partire dai 18 anni, con il metodo delle quote. Ritengo che questa statistica non sia molto seria !, non riflette cio’ che pensano REALMENTE (%) i francesi !
Mi ritengo favorevole all’adozione per le coppie omosessuali poiché non considero il sesso un criterio obiettivo determinante dell’educazione.
Una sana educazione non dipende dal sesso degli educatori/genitori homo o eterosessuali, ma bensi del loro grado di cultura e esperienza pedagogica/psicologica acquisita !
Il problema maggiore in questo caso potrebbe riscontrarsi al di fuori della famiglia ; quando il bambino da circa quattro anni in poi entra in sinergia col mondo parascolastico e scolastico ; quando è vittima dell’omofobia o discriminazione di certi « adulti » ! ; quando i suoi compagni gli fanno presente (sovente con una certa dose di narcisismo primario) che non capiscono come mai abbia due papà o mamme !! E’ ovvio che a questa età (a volte fino ben oltre la pubetà) il bambino non è in grado di capire i veri motivi della situazione nella quale si trova, e di qua possono emergere tensioni psicologiche che possono, in certi casi, dare spunto a squilibri mentali tutt’altro che insignificanti ! Non va inoltre trascurato il fenomeno societario relativo all’identificazione del bambino verso i rispettivi genitori (conforme al nostro tipo relazionale occidentale), questo potrebbe essere un altro elemento che potrebbe generare un malessere personale (stress, angoscia etc.) o una qualsiasi forma di squilibrio mentale.
Non escludo comunque che dei genitori homo possando ottenere risultati soddisfacenti correlati alla personalità del figlio adottivo ; ed in certi casi ben al dilà di cio’ che molto spesso si vede (purtroppo) in certe famiglie etero considerate « normali »…

francesco s.

Se stato fatto su internet, non è molto rappresentativo, perchè si tratta di un campione già selezionato, anzi a sto punto mi sarei aspettato una percentuale maggiore.

Gérard

Condivido con te il fatto che questo sondaggio significa niente o ben poco .
Rimane il fatto che, essendo francese e conoscendo bene la mentalita del popolo in generale . La gente non è sottoposta di continuo ad un confronto con la moralita cattolica come in Italia e perciò sotto certi aspetti, è molto più evoluta e piu pronta ad accettare cose come l’adozione gay .

Batrakos

Bellissimo commento.

All’inizio dai indirettamente risposta alla mia domanda di sopra…dunque il sondaggio è poco attendibile.

Sul resto, concordo in pieno e aggiungo che il rischio di discriminazioni dei bambini fuori dalla famiglia non deve mai essere argomento per non volere le adozioni gay dicendo che i tempi non sono maturi (non dico che sia tu a dirlo, tuttaltro, ma approfitto perchè mi è capitato spesso di sentire l’argomento).
Purtroppo si deve essere realisti: per avere dei cambiamenti sociali e antropologici c’è chi deve soffrire, per quanto bisgona cercare di limitare al minimo la sofferenza.
Voglio dire: un tempo l’argomento era usato per i figli dei divorziati, poi per i figli dei conviventi e si è invece visto che in poco tempo lo stigma sociale veniva riassorbito e oggi di fatto quasi nessun figlio di divorziati o conviventi ha problemi diffusi di stigma sociale e questo dimostra che spesso le cose umane non vanno in automatico e che invece per produrre cambiamenti ci vogliono alcune forzature.
Ovviamente bisogna che la società -oltre il lavoro culturale sempre fondamentale- vigili con leggi e tutele esecutive e giudiziarie contro le discriminazioni sui primi figli di gay -proprio perchè bisogna far di tutto per evitare il dolore- ma se non si forza una situazione per paura le cose poi non cambiano e, se non si cambia, la percentuale di dolore sociale rimane sempre più alta e meno tutelata rispetto all’altro scenario.

Batrakos

Mi scuso, ho sbagliato: il mio commento era in risposta ad Alessandro Pendesini.

paniscus

Se si fosse rimasti condizionati dall’idea che una cosa non è accettabile “perché la società non è ancora pronta”, non avremmo nemmeno, che so, l’adozione internazionale o il sostegno scolastico per disabili.

Perché solo un paio di generazioni fa, chiunque avrebbe strabuzzato gli occhi di fronte a famiglie con genitori bianchi e figli neri, o a bambini con handicap gravissimi inseriti in una normale classe con tutti gli altri.

E magari l’argomentazione diffusa sarebbe stata proprio quella che “era meglio di no, per il loro bene”, perché altrimenti sarebbero stati destinati ad essere presi in giro e a soffrire di più.

Lisa

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