Acireale (CT), aggressione a giornalisti per inchiesta su prete pedofilo

Stavano girando un servizio sul recente caso del prete pedofilo su cui si sta indagando ad Acireale, in provincia di Catania. Il caso è emerso dopo l’inchiesta del mensile S e il religioso sarebbe un’alta sfera della diocesi. I due giornalisti sono stati pesantemente insultati e minacciati da alcuni fedeli che intendevano intervistare, proprio sotto la diocesi di Acireale. E’ la disavventura capitata a Salvo Cutuli e Rosario Nicolosi, rispettivamente giornalista e cameraman dell’emittente televisiva catanese Rei Tv.

Sono stati circondati da alcune persone, che gli hanno intimato di spegnere la telecamera. Altrimenti, se fossero uscite delle immagini degli interessati, gliel’avrebbero spaccata in testa.

Come scrive LiveSicilia, tali scene rivelano “un substrato culturale fatto di omertà e probabilmente anche di complicità”. La parrocchia dove operava il prete in questione è ora gestita da un gruppo di ‘fedelissimi’, che “inventano acrobatiche argomentazioni sui reali motivi della rimozione del sacerdote”. E su internet fioccano i commenti di sostegno al religioso, con annessi insulti e minacce contro chi ha denunciato e fatto emergere il caso.

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89 commenti

Southsun

Bisogna stroncarli una volta per tutte, loro e la loro Chiesa schifosa.

ECCO PERCHE’ quel verro infame di Don Marco Dessì riuscì a farla franca per 15 anni!

Oltre ai complici in Vaticano (dove sapevano tutto mentre Ratzinger all’ex-Sant’Uffizio pettinava bambole) aveva davvero una rete di protezione mafiosa in Nicaragua.

La storia si ripete, uguale a se stessa ma sempre più rivoltante.

giulio

Mi verrebbe da dire che si meritano che i loro figli lo prendano nel c…., se non fosse che ad andarci di mezzo sarebbero i bambini e non i loro genitori.

Stefano Grassino

Qualcuno si offenderà, ma quelli che oggi sono bambini, domani saranno degli adulti che pesteranno il giornalista che vorrà mettere con le spalle al muro il prete mafioso.

Sledge

Stai addendo a quello che ddici …… minchia !!!!

Lo sai come li regolano i conti nella loro isola ???
La loro “calcolatrice” è fatta da un pezzo di legno con davanti due canne corte di metallo !

giuseppe

Nella nostra isola devi pulirti le scarpe prima di sbarcare. Sei uno stronzo razzista e ignorante. E questo non ha nulla a che vedere con l’argomento di cui si parla.

John

Sledge, quando ti rivolgerai alla polizia postale per segnalare questo caso di diffamazione nei tuoi confronti puoi agevolargli il lavoro dicendo di cercare il nostro giuseppe in Sicilia…

Sledge

Perchè non è vero che la vs bella isola esiste la mafia ? E non è vero che molti regolano personalmente i conti con la “calcolatrice”?

Detto questo, non significa che tutti i siciliani siano “cattivi” !!!!

Io ho amici siciliani come ho amici milanesi, e nessuno è meglio degli altri !!!

Purtroppo invece la XENOFOBIA è sempre più diffusa, sopratutto dai moralisti !!!

Kaworu

sledge, perdonami…

ma la tua che cos’è, se non xenofobia?

fab

Grande, giuseppe sta in Sicilia; non rischio di incontrarlo per strada.

Giuseppe1

Ma questo “giuseppe” non è qualche psicopatico messo davanti ad un computer in qualche casa di cura? Mi auguro sia un adolescente, magari ancora si può salvare…

rosario

Dato che dò per scontato che sei un troll con un quoziente intellettivo degno di un ultracattolico che vive di stereotipi perchè troppo vile e stupido per approfondire la verità, non meriti nemmeno che ti si venga data la minima attenzione. Ed ho citato come paragone un ultracattolico perchè, almeno io, sò in che blog mi trovo e quali sono gli argomenti inerenti.

Manfredi

Beh, Sledge, a leggere il tuo primo intervento non mi pare che manchi un certo pregiudizio.

ALESSIO DI MICHELE

@ Kaworu:

avercela coi siciliani da parte di un italiano può essere razzismo, ma certo non xenofobia: a meno che nel tuo inconscio non ci sia un po’ di compartecipazione …

Poi: quelli che hanno assalito/circondato i giornalisti sono forse siciliani, ma sicuramente mafiosi; certo, a Varese sarebbero stati lombardi E mafiosi, non sarebbe cambiato molto, ma sempre mafiosi sarebebro stati. Poi, spero non vorremo combattere un razzismo (“i siciliani sono tutti mafiosi”) col razzismo di senso opposto (“nessun siciliano è mafioso”); avrebbe detto Montanelli: “il razzismo sarà finito quando di un negro si potrà dire, se se lo merita, che è uno strronxo”. Forse manca ancora qualche anno.

Kaworu

per come la intende sledge, xenofobia ce n’è eccome (paura di qualunque cosa sia diversa o si discosti dal proprio modo di pensare). anche una massiccia dose di pregiudizi, chiaramente.

concordo col fatto che a varese poco sarebbe cambiato (anzi, ci son mica stati casi simili di ostracismo delle vittime da parte della comunità pur di non dare contro al prete? o ricordo male? non a varese, ma comunque non mi pare al sud)

Sledge

Uffa … tocca spiegare l’ ovvio: era una battuta tratta da barzellette oramai stra-arcinote……io non sono razzista e non ce l’ ho coi meridionali che sono italiani come noi. Poi , per onor del vero, nel secondo intervento ho detto come stanno le cose: in sicilia si usa spesso la “calcolatrice”….ma anche questo non significa che tutti i siciliani siano dei “contabili”!!!!
Ragazzi…..calma e sangue freddo :-!

Alfonso

@Kaworu
Un caso del genere ci fu a Napoli, dove un parroco benediva le ragazze infilando le mani nelle parti intime e nonostante il video i parrocchiano lo difendevano con i denti e con le unghie, ritenendolo un san’uomo. Le Iene fecero dei servizi, tutti spariti da youtube e perfino dal loro sito……miracoli della f€d€! Ricordo che nell’ultimo servizio per un altro miracolo trovarono fracassato il vetro della macchina…..

prova a fare una ricerca in rete……TUTTO SPARITO!!!!!!

Paolo

tipici ambienti dove la religione cattolica fa proseliti.

ripugnante.

giuseppe

Ripugnante sei tu. Capisco che parliate contro la chiesa ( il sito esiste per questo) ma se cominciate a fare i razzisti contro il sud Italia mi incazzo seriamente.

giuseppe

Detto questo, sia chiaro che non sono assolutamente d’accordo con dei cattolici che agiscano cosi, che abitino al nord o al sud.

John

Anche qui giuseppe, continuiamo con la diffamazione, bravo… Incazzati quanto vuoi, vediamo poi il giudice che ne pensa quando gli dici che ‘eri incazzato’…

rosario

John, ma che diffamazione stai vedendo? E nei confronti di chi? Sei un povero fesso. E se reputi che ci siano le condizioni, citami pure.

John

Facciamo una bella verifica dell’IP? rosario (con l’iniziale minuscola), non ti si vede mai, sbuchi fuori rispondendo al posto di giuseppe… Ma non ti rendi conto di quanto sei ridicolo? Comunque:

Giuseppe a Paolo: “sei ripugnante”
Tu a me: “sei un povero fesso”

Art. 595 del Codice Penale:
« Chiunque, fuori dei casi indicati nell’articolo precedente, comunicando con più persone, offende l’altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 1032. »

Ci sono tutti gli estremi per una bella querela. Sono davvero un “povero fesso” o sono un cittadino che conosce i suoi diritti? Caro giuseppe, tu ricorri all’insulto e all’offesa personale perché non sai cosa dire. Mi fai tanta compassione. Comunque segnalerò tutti questi comportamenti agli admin del sito, è ora che si faccia un po’ di sana moderazione visto che non siete avvezzi al discutere civile. A presto!

manimal

@John

vatti a fare un bagno nella camomilla e impara la differenza tra diffamazione e ingiuria.

John

E tu vatti a fare un secchio di affari tuoi invece di difendere chi offende gratuitamente e commette dei reati, caro… Comunque per i reati contro l’onore su internet si presenta il problema della presenza della persona offesa, io ritengo che non trattandosi di conversazione diretta si cada per forza sulla diffamazione, ma posso sbagliare, e in ogni caso parliamo comunque di un reato altrettanto grave.

Questo non è il bar dello sport, ci sono delle regole, del discutere civile, regole garantite anche dalla legge. Non mi interessa querelare questi personaggi, mi interessa mettere in evidenza quanto il loro linguaggio e il loro modo di ‘discutere’ non sia compatibile con le regole minimi di civiltà. Che almeno si rendano conto che il loro modo di fare è inaccettabile, tanto da essere considerato penalmente rilevante.

fab

Interessante questo fatto; ne scriviamo di ogni sui cattolici e giuseppe ogni tanto si irrita, ma continua imperterrito nelle sue assurdità, alla fin fine come se niente fosse; qualcuno attacca i siciliani e giuseppe prende immediatamente fuoco.
Mi sa che prima è siciliano e soltanto dopo, ma dopo, cattolico, giusto per avere un’appartenenza in più.

manimal

@John

il secchiellino di affari tuoi allora potevi fartelo pure tu.
non mi pare che giuseppe si fosse rivolto a te in prima persona.
e mi pare che questo sito abbia già dei moderatori.
poi, rileggi e spiegami dove ho difeso chicchessia.
ti ho solo consigliato di calmarti e ti ho esposto la mia perplessità sul termine “diffamazione”.
non ti è piaciuto il tono?
forse a giuseppe non è piaciuto quello di sledge.
e non è piaciuto un granchè neanche a me.
ciao da un mezzo tèrun.

robby

perche in ambiente dove cè omerta ,macismo,e bigotteria..e segno che li mette in luce e razzista…

massi

Tutto il mondo è paese (nel senso) dove c’è Chiesa c’è mafia.

Massimo

Lo schema “mentale” (se così si può dire) è un po’ sempre quello: non mettere in dubbio, ovvero credere ciecamente (che il sangue di San Gennaro si rapprenda, che i morti “diano i numeri”, che la casa sia infestata dai fantasmi, che la Madonna pianga, che la farina si trasformi in carne, che il prete non sia MAI pedofilo, a pescindere) in contrapposizioni all’atteggiamento di chi mette in dubbio, ovvero dà qualche chance ai fatti, caso per caso, e poi farsi un’idea senza preclusioni.

Credere o pensare, insomma – siamo sempre lì e da lì non usciamo.

Elena

E’ un atteggiamento comune a molte persone ignoranti: urlano quando non vogliono sapere e diventano violente se non sanno che rispondere. Come se avessero una sorta di battaglia interna tra quello che anche loro vedono come ovvio e quello che, invece, vorrebbero non sapere.

Kaworu

si chiama “acting out”, ed è il meccanismo di difesa di più basso rango che ci sia.

Stefano Grassino

Lo praticano da anni in TV tutti gli uomini di Berlusconi. Urla e offendi, impedisci all’altro di parlare quando non hai argomenti. E’ come nello sport: se l’avversario ti è superiore nella tecnica superalo tirandogli pedate: l’arbitro (bruno Vespa e similari) è sulla busta paga del padrone……..
Figurati se il vaticano non ha soldi per comprare dei capibastone!!!!
E per favore, non parlate solo della Sicilia che al nord, in quanto a faziosità e servilismo clericale, mi sembra che non si scherzi mica tanto nè…………

Kaworu

lo so, purtroppo…

e credo che l’abbruttimento generale (al nord come al sud) faccia il gioco di questi individui.

Elena

@Stefano Grassino
“E per favore, non parlate solo della Sicilia che al nord, in quanto a faziosità e servilismo clericale, mi sembra che non si scherzi mica tanto nè…………”
assolutamente non mi riferivo ad una regione e nemmeno ad uno stato particolare, sono nata in Lombardia ma per metà siciliana e cambierà il ritmo ma il ritornello è sempre quello, ovunque.

Stefano Grassino

@ Elena

Non era per te, ma in generale. Purtroppo, quello che era un ritardo culturale del sud che doveva essere emancipato, non si è avverato. E’ semmai accaduto il contrario. Il nord, e la lega ne è l’esempio, si è imbarbarito ed è andato verso l’arretratezza clericale che esisteva nel sud. Detto in maniera molto semplicistica, naturalmente. Ciao Stefano.

Dalila

Diciamo pure che dall’ambiente siciliano dei “fedelissimi” non mi aspettavo altro.
E l’atteggiamento mafioso c’è tutto.
Detto questo esiste, per fortuna, un’altra Sicilia, la quale dalla “propria” Sicilia spesso fugge (o magari rimane, conservando altre opinioni ma spesso in silenzio per mero quieto vivere e questo aiuta poco a cambiare le cose).

P.S. sono siciliana anch’io.

giulio

Ma poi perchè questi fedeli proteggono qualcuno che avrebbe potuto abusare dei loro figli? Come fa la religione ad essere così potente da mettere i genitori contro i loro stessi figli, sopprimendo l’istinto naturale di protezione?

Bulk

Ecco, si avvera quello che si trova scritto nel vangelo “…son venuto a mettere i padri contro i figli…” a parte questo, quale progresso si può sperare con dei simili sottosviluppati? Questi hanno un’ignoranza INVINCIBILE.

Federico Tonizzo

E’ che l’ignoranza si combatte con la cultura…
E quale governo italiano, nel dopoguerra, non ha tagliato i fondi alla pubblica istruzione, magari poi dirottandoli verso l’istruzione privata (di senso)?

John

Tipico atteggiamento mafioso… Posso dire che il video non mi sorprende nemmeno un po’? Una terra dove i peggiori criminali sono ‘uomini d’onore’, figuriamoci se non si può abbonare all’onorato amico prete qualche ‘peccatuccio’… Bella la Sicilia, sinceramente la lascerei al suo destino: fanno tanto gli autonomisti, i forconi, le bandiere italiane bruciate in piazza (con quello che ci costa!)… Ok, quando volete, personalmente ritengo abbiate molto più in comune col Maghreb che con l’Europa.

Manfredi

Ebbravo il nostro John!
A riprova che essere ateo/agnostico non significa lasciarsi trasportare dai pregiudizi e voglia di trovare qualcuno da disprezzare a tutti i costi…..
MAH!

John

Manfredi, pensa a cosa ci fai tu qui dentro piuttosto… Ciao neh.

robby

perche jonh non puo avere una visione personale del modo con cui oggi l italia potrebbe oggi non essere,sono stati propio gli unitaristi che durante la 1 guerra mondiale mandarano al macello migliglia di oggi chiamati italiani,facendogli firmare con la x,promettendogli,pane e terra,e non patria..l italia e nata con una forzatura ideologica di una parte sola,gli italiani tra loro manco si capivano,in prims la sicilia e la sardegna non volevano essre parte integrante del identita italiana.
e ora se lui in modo ho in un altro ritira fuori inderettamente magari queste questioni..lui e un pazzo.

Cartman666

Io sto a pochi km da Acireale. Per fortuna non tutti siamo come quei bifolchi di m…. ma nell’ambiente parrocchiale spesso si annidano mafiosi come nel caso in questione, o se va bene delinquenti di bassa lega.
Mi piacerebbe fare come in Pulp Fiction e ripulirli con il mitico Mr. Wolf, ma purtroppo non si può.

giuseppe

John risponde:

giovedì 1 marzo 2012 alle 19:27

Anche qui giuseppe, continuiamo con la diffamazione, bravo… Incazzati quanto vuoi, vediamo poi il giudice che ne pensa quando gli dici che ‘eri incazzato’…

Nessuna diffamazione. Ho risposto ad un intervento che era dichiaratamente razzista. Piuttosto smettila tu di molestare e minacciare. Non hai argomenti per discutere ?

John

Detto da uno che insulta e offende il prossimo, quanti argomenti! Dire pubblicamente a qualcuno che è uno “stronzo” è diffamazione, impara che esiste lo Stato di diritto, non viviamo nella bambagia, noi…

giuseppe

….il tuo é un modo violento per mettere a tacere chi non la pensa come te.

Kaworu

mettere a tacere qualcuno come hanno fatto con la hack invece per te sembra essere perfettamente accettabile…

beh certo, se si ha il colletto bianco anzichè il bastone in mano, le cose vanno a posto e l’apparenza fa la differenza

Pippo

Quando ero giovane le battaglie laiche le facevano i Radicali.
Altri tempi, almeno per loro esisteva una cosa chiamata ‘presunzione di innocenza’, cosa sconosciuta in questi lidi.
Non si sa chi sia il prete, non si sa di che episodi sia accusato, non si sa chi lo accusa e se c’è un’inchiesta ufficiale, il filmato potrebbe essere stato preso fuori da una discoteca…
Ma visto che si accusa un prete, sicuramente è colpevole.

whichgood

E quindi iniziamo ad azzittire il giornalismo, così si saprà ancora meno. Bravo, tu si che sai cos’è la democrazia e il diritto ad essere informati. Chi fa vittimismo a priori si autodenuncia.

Manfredi

E concordo con te, whichgood, hanno impedito con la violenza a dei giornalisti di svolgere il loro compiti, e fin qui ci siamo.
Ma forse alcuni commenti qui sono improntati al solito pregiudizio sulla Sicilia che ok, e’ la terra della mafia, ma affermare come fa john che il prete ha sicuramente fatto qualche peccatuccio, che laSicilia si merita di essere lasciata al suo destino, o come Sledge, per il quale in Sicilia a quanto pare si usa risolvere tutto anziche’ in tribunale, sempre e soltanto con la lupara.
Ah, tutto cio` usando un dialetto similsiciliano [roba cge se usassi scimmiottare un nero sudafricano e il suo slang tutti a strillare al razzista].
Come dire, molto atei e agnostici, molto IRrazionali.

Manfredi

E bada, whichgood, il mio viscerale anticlericalismo e agnosticismo non mi impedisce a rispettare lo stato di diritto, dove anche un prete, ancorche`accusato di un crimine odioso, e`innocente fino a condanna definitiva, niente condanna a prescindere come sembra fare qualcuno.
Cio’ che ha detto Pippo mi ha fatto riflettere.

John

Manfredi cosa vuoi, siamo dei cattivoni, saranno fatti nostri? Generalizzo? Ho le mie idee e le esprimo, e tu che parli tanto di Stato di diritto, se è per questo l’ho citato anch’io, sul fatto che qui dentro c’è gente che offende gratuitamente, e tu sembri giustificare questo atteggiamento che, quando avviene pubblicamente come in questo caso, trattasi di reato. E’ colpa nostra se in Sicilia c’è la mafia? E’ un delitto ravvisare in quello che si vede in questo video un atteggiamento mafioso? Saremo liberi di dire quello che vogliamo? O no? E poi arrivi tu a mettere dubbi e a dare un colpo al cerchio e un altro alla botte, sempre… Mi viene qualche sospetto, ma me lo tengo per me.

whichgood

@ Manfredi

la presunzione di innocenza vale anche nel nostro paese e Pippo non specifica se il suo sarcasmo è rivolto ai commenti qua riportati oppure al fatto avvenuto, e cioè, che un gruppo di giornalisti sono stati impediti con la violenza e le minacce de fare il proprio lavoro. Se l’articolo parla di due giornalisti vuol dire che sono giornalisti e se anche non lo fossero, anche due normali cittadini hanno il sacrosanto diritto di intervistare chi vogliono, basta chiedere. In luogo pubblico io posso riprendere chi voglio se ritengo che qualcuno stia commetendo un illecito e sarò io a rispondere per le mie azioni. Nessun cittadino può intervenire per conto proprio con minacce e violenza fisica, men che meno in luogo pubblico aperto, deve semplicemente chiamare le foze dell’ordine. Aggiungilo alla tua riflessione.

Manfredi

John, giuseppe non deve offendere ed ha diritto a non essere offeso.
Sul fatto che la mafia e` fenomeno siciliano non ci piove.
Visto che citi lo stato di diritto allora dovresti sapere che anche il nostro avversario ha diritto ad un giusto processo e dimostriamo solo scarsa onesta` intellettuale a dargli subito del mostro.
Dimostriamo superficialita`oltreche` mancanza di rispetto verso quei siciliani onesti,nel liquidare e condannare con una certa sufficienza un intero popolo.
Ah, dei tuoi sospetti non so che farmene, solo, non si e ‘ seri, ma piuttosto puerili nel fare dietrologia.
Se si ha bisogno di instillare chissa’quale sospetto, boh, mi sembra che ci sia scritto”invia commento”non invia pettegolezzo sull’ultimissima.
Per me il discorso e’ chiuso, non vorrei esser accusato di essere un extraterrestre al soldo del vaticano.

Manfredi

whichgood, come ho scritto nell’intervento, e’ da condannare ogni violenza verso un giornalista e, diamine, verso qualunque libero cittadino.
QuandoPippo scrive:”questi lidi”, si riferisce evidentemente ai nostri commenti dove il prete appare colpevole a prescindere e dove aggiungo io, i siciliani vanno lasciati al loro destino perche’ tanto risolvono tutto a lupara ecc,ecc,.
Boh, traspare un po’dilivore e voglia di dare sempre addosso sempre e comunque.

John

E chi l’avrebbe offeso giuseppe? No perché dobbiamo parlare di cose concrete e non insinuare cose inesistenti. Per quello che riguarda il prete, io ho parlato senza fare riferimenti precisi, ho generalizzato è vero, ma proprio per la generalizzazione non parlavo del caso specifico. Si può dire che si è fatto un po’ di grancassa… Non si può? Non è politically correct? Forse, ma evitiamo di fare del facile moralismo… Per il resto reazione un po’ scomposta, alla fine hai detto tante cose, forse troppe…? Saludos.

whichgood

@ Pippo

Non è sicuramente colpevole ma considerando l’attualità (oltre alla storia che piano piano viene fuori) non bisogna chiudere gli occhi, anzi, forse bisognerebbe strare un po’ più attenti. Non credi ?. Ti ricordo chi sono le vittime alla fine: BAMBINI.

PS. mi risulta del tutto strano che il prete non abbi arilasciato neanche un commento sulla vicenda davanti a una accusa così odiosa. Coda di paglia ?

sin.night.

“Ma visto che si accusa un prete, sicuramente è colpevole.”

Allora bisogna forse dire “visto che è un prete, sicuramente è innocente”? Premesso che la legge non è assolutamente il mio campo, il punto è che tanto sostenere in modo certo la colpevolezza quanto sostenere ad oltranza l’innocenza senza un’indagine condotta in modo rigoroso, a mio avviso aono entrambi sbagliati… si tratta di veri e propri atti di fede (in sé stessi e nell’essere sempre nel giusto).

Secondo me è sbagliato fare l’ugualianza “presunzione di innocenza = innocenza”, io sempre inteso la presunzione di innocenza come “finché non c’è un’indagine rigorosa ed un giudice che si pronuncia, io sospendo ogni mio giudizio sulla vicenda”. Questo significa che anche se non dirò che tizio è colpevole, però questo non farà automaticamente di lui una persona “certamente onesta”, bensì “(probabilmente) onesta, fino a prova contraria”.

A mio avviso bisognerebbe mettere un po’ da parte quella forma mentale (ahimé troppo diffusa) che vede ogni vicenda in modo manicheo (è colpevole vs. è innocente) per cui chi non la pensa in un modo la pensa necessariamente nell’altro, a tutto beneficio delle sfumature intermedie (insomma un po’ di sano dubbio).
Poi, ogni qualvolta sorgono dei dubbi, è bene che vengano chiariti (a questo scopo ci sono delle figure preposte, comunque anche le inchieste sono utili perché possono essere uno “spunto” al lavoro di accertamento da parte dello stato).

Tornando alla vicenda, se il sacerdote è stato rimosso e le motivazioni sono poco chiare, penso che per chiunque sia spontaneo porsi delle domande e desiderare delle risposte esaurienti… io penso sia nell’interesse di tutti documentare ed approfondire le vicende (come quella di questo sacerdote rimosso) e non capisco proprio cosa spinga certe persone ad una “reazione aggressiva” (virgolettato perché non ho visto il video e mi pare bene tenermi il beneficio del dubbio, per quanto ho scritto sopra) nei confronti di chi vuole approfondire una vicenda e spazzare via ogni dubbio.

Almeno, io la penso in questo modo…

Manfredi

E’ giusto sin.night, non so se c’e’ stata una dichiarazione della curia a proposito, se non c’e’ stata male, ho l’impressione che molti cattolici si sentano smarriti da questi silenzi della chiesa o da mea culpa tardivi, assai tardivi che appaiono agli stessi cattolici, piu’ che sentiti, quasi necessitati.
Se, come penso Giuseppe hai a cuore la chiesa cattolica, e’ il momento di farvi sentire inca……i

sin.night.

Anche secondo me i cattolici dovrebbero farsi sentire e pretendere che venga fatta chiarezza (fugando i sospetti su chi è innocente e correggendo/punendo chi è colpevole)… non sono mai riuscito a comprendere questo atteggiamento “passivo” (non saprei bene con che termine definirlo), tanto quando ero credente che ora… al di là del futuro della chiesa (di cui, per inciso, non mi importa niente), la questione è scegliere se si vuole un mondo migliore oppure continuare a portarsi avanti una marea di problemi.

Forse il mio è un discorso un po’ idealista, però sono dell’idea che se ci sono delle cose che non vanno bene e si possono correggere, sia assolutamente necessario sistemarle. Secondo me ogni persona dovrebbe farsi la domanda “ma io voglio un mondo più onesto?”: se la risposta è positiva (come dovrebbe essere), poi bisogna trarne le debite conseguenze ed agire in modo di raggiungere questo obiettivo.

Quando ero ancora credente non riuscivo a tollerare queste cose, mi venivano fatti tanti discorsi sulla giustizia (che mi sembra uno dei temi ricorrenti nella Bibbia) e poi li vedevo puntualmente disattesi… boh…

francesco s.

@Manfredi

Se clicchi sul primo link dell’articolo (la parola inchiesta) ti colleghi alla pagina di Catania oggi con un link alla registrazione del prete che parla con la presunta vittima e che sembra ammettere degli abusi.

Poi io sono garantista, ma dei dubbi vengono che possa essere davvero un pedofilo.

whichgood

Quando essere peccatori diventa una necessità e quando perdonare è un obbligo, l’omertà diventa un comportamento doveroso.

whichgood

Un prete pedofilo è una persona malata che ha bisogno di aiuto. Un bambino abusato è una vittima innocente che ha più diritto del suo aggressore di essere aiutato.

MASSIMO

Ma qualcuno si è mai chiesto come mai la pedofilia è molto diffusa tra i preti?
Suggerisco all’UAAR di intraprendere uno studio psicologico per capire la connessione tra la religiosità e questa deviazione sessuale.
Magari l’UAAR potrebbe bandire una borsa di studio sul tema.

MASSIMO

P.S.
Non mi intendo molto di psicologia, ma secondo me il pedofilo è una persona che cerca i bambini in quanto sono persone indifese. E lo fa per assumere una posizione dominante.
Probabilmente il prete, a causa dell’educazione ricevuta, desidera inconsciamente di avere una posizione dominante e quindi cerca esseri indifesi (come dire, vuol giocare ad essere Dio).
Ovviamente questa è solo una mia teoria che dovrebbe essere confermata da esperti in psicologia.

Kaworu

dipende da che pedofilo è.

ci sono due principali tipi di pedofilo, per la psicologia dinamica: quello con un blocco evolutivo e quello con una regressione.

il primo di solito non riesce ad avere relazioni normali con persone coetanee o comunque adulte (di qualunque sesso siano, chiaramente), ha in generale problemi di relazione coi pari e si concentra su bambini del suo stesso sesso, prevalentemente (non per questioni di omosessualità, chiaramente). un po’ così sono anche quelli che sono stati molestati a loro volta, che si concentrano sul target di età che avevano loro al momento delle molestie (e ovviamente su individui del loro stesso sesso), in un certo senso anche per controllare il proprio trauma.

i secondi sono i padri di famiglia che vanno in indonesia o molestano le/i figlie/i, per capirci. hanno la “mask of sanity”, non “si vede” che qualcosa non quadra, riescono ad avere relazioni con pari soddisfacenti, ma comunque cercano anche rapporti con individui prepuberi, questi principalmente di sesso opposto.

personalmente credo che i preti facciano parte principalmente del primo gruppo, che siano persone di fatto immature e incapaci di relazioni paritarie coi pari (si va beh scusate ma si capisce) e che quindi hanno bisogno di piazzarsi socialmente su un gradino che gli permette di evitare determinate “competizioni”, se posso dire così.

tra l’altro calcola che un pedofilo nella vittima cerca qualcuno che non lo giudichi perchè incapace di farlo, ed è anche per questo che ultimamente l’età media dei bambini molestati si abbassa: a 10 anni adesso una bambina è più sgamata della tredicenne di dieci anni fa, purtroppo. quindi potenzialmente più giudicante.

calcola poi che molti pedofili, specie quelli esclusivi (ovvero quelli con blocco evolutivo) si scelgono consapevolmente determinati mestieri: educatore, pediatra, insegnante… e si, anche prete.
e a pensarci bene, secondo me non c’è mestiere migliore del prete: ti offre una copertura perfetta, protezione dalle gerarchie, nessuno si insospettirà se non avrai relazioni sentimentali con i tuoi pari (anzi, essere “casto e puro” è un valore aggiunto), avrai accesso alle “gazzelle deboli”, ovvero tutti quei bambini che per un verso o per l’altro si trovano con famiglie disagiate o semplicemente non attente, nessuno si insospettirà se passi molto tempo coi bambini…

se inserisci “preti pedofili” su amazon trovi svariati libri, ma personalmente non li ho letti e quindi non ti so dire.

Kaworu

dimenticavo di dire che quelli con blocco evolutivo di solito manifestano tendenze pedofile già dall’adolescenza, mentre quelli regrediti “iniziano” in età adulta. oltretutto, quello regredito di solito si mantiene all’interno del contesto familiare, quindi per esempio abuserà della figlia, della cuginetta o cose del genere.

oltretutto i pedofili in generale hanno un’alta comorbilità con disturbi di persnalità, soprattutto il disturbo narcisistico di personalità.

giuseppe

Si io mi chiamo giuseppe e sono di Acireale, anche se da 13 anni vivo fuori adesso in germania a berlino,si Acireale e purtroppo l esempio classico dei danni che ha fatto la chiesa in europa ed in italia in particolare, io non so se le molestie al ragazzino sono avvenute, pero ad Acireale ha sempre regnato un clima di omerta e compiacimento, mentre l amore alla luce del sole, le unioni gay sono state sempre osteggiate, il prete potrebbe essere don C.C,…. chi era parroco negli anni 80 nella parocchia della zona per bene di acireale?????. giuseppe G. berlino. socio uaar.

Sledge

Bene … allora denuncia il prete, i mafiosi e tutti gli omertosi inondando di testimonianze e prove la procura della repubblica e le DIA, smettendola una buona volta di frignare come una donnetta moralista !!!

Batrakos

Sledge.

Scusa, ma che logica c’è nei discorsi fai?
Parli a uno che sta da 13 anni a Berlino (lo ha scritto), che prove mai potrebbe avere?
E poi, scusa, ma, fingendo che viva ancora ad Acireale, chiedere di essere un eroe a uno che di mestiere, credo, non è un detective e che dunque secondo te dovrebbe raccogliere prove e telefonare alla Dia come conditio sine qua non perchè possa rigettare lo stereotipo del siciliano mafioso è assurdo.
L’eroismo si pratica in prima persone se se ne è capaci ma non si chiede ad altri in stle ‘armiamoci e partite’ nè c’è bisogno di richiedere eroismo a chi si indigna di fronte a stereotipi.
E, andando al concreto, stai comunque parlando con uno che sta a Berlino e che dunque farebbe un po’ fatica a fare quello che chiedi.
Suvvia, un po’ di buon senso 😉

Batrakos

Quando si parla di Sicilia e mafia bisognerebbe notare che l’Italia tutta ha gli stessi paradigmi culturali mafiosi.
Il ricorrere alla richiesta di favori per un lavoro ad amministratori o preti, il fare i falsi invalidi, l’evasione fiscale diffusa, il ricorrere al far lavorare in nero e tante altre belle cosette sono tipiche della mentalità italiana a tutte le latitudini e longitudini e, al di là del folklore del dialetto e della lupara, è proprio questo sentimento di assoluta ricerca del proprio utile ai danni dell’utile comune il brodo di coltura della mafia che, comunque, anche nel suo senso di malavita organizzata che agisce sul doppio binario illegale/legale attraverso un ingresso di propri amici nelle poltrone pubbliche credo sia evidente esserci ovunque.
Sarebbe interessante, ma troppo OT, dilungarsi sulle ragioni storiche dello scarso senso dello Stato dell’italiano medio per cui sulle mie opinioni in merito mi taccio.

Questa aggressione (deferenza per il prete assieme ad odio atavico per i giornalisti), per tornare all’ultimissima, è appunto l’aspetto di un certo retaggio culturale da mafia paesana dei vecchi tempi, che oggi è la stidda la quale, a quel che ho letto qualche anno fam conta molto meno a livello di potere di malavita rispetto a camorra (la quale agisce molto nell’imprenditoria in tutta Europa e nel Sud America) e ndrangheta, ma quando parliamo di cultura mafiosa credo che, nel senso sostanziale, sia difficile circoscriverla alla sola Sicilia.

MASSIMO

@ Kaworu

Mah …. difficile a dirsi. Secondo me la pedofilia dei preti potrebbe essere una reazione a determinati insegnamenti religiosi. Forse potrebbe essere quasi considerata una “malattia professionale”.

Secondo me è da imputarsi al desiderio di essere in una posizione dominante nei confronti di un essere indifeso. E questo desiderio di dominare potrebbe essere scaturire da delle umiliazioni che ricevono i preti quando sono in seminario.

Come dire: mi avete comandato, mi avete umiliato ma adesso trovo ualcuno su cui vendicarmi.

Kaworu

mmm malattia professionale o professione malata? nel senso… uno è pedofilo già prima di entrare in seminario (il che sarebbe compatibile con una pedofilia con blocco evolutivo, dato che appunto questo in pratica non “permette” di avere relazioni normali coi pari) oppure lo diventa dopo?

non sono a conoscenza di studi in proposito, se devo essere sincera. però stando al modus operandi, personalmente propenderei più per il “un pedofilo con blocco evolutivo si fa prete per comodo” piuttosto che per “uno lo diventa facendo il prete”.

certo, poi non dico che di per sé il seminario (specie i seminari minori) non possa slatentizzare qualcosa che comunque è preesistente eh.

calcola tra l’altro che ora come ora, chi si fa prete per necessità sono quelli del terzo mondo, adesso in italia non c’è più il figlio cadetto che si fa prete o quello che non ha il pane.

FabioFLX

Il problema principale di queste situazione è che, in fondo, questi fedelissimi andrebbero visti come degli incapaci che sono stati circonvenuti.
E’ vero che in questo modo passerebbero da aguzzini a parte offesa, ma così facendo il clero sarebbe finalmente passabile di querela per aver provocato danno.
La vera liberazione dal clero avverrà quando la violenza dei suoi metodi sarà chiara a tutti.

Alfonso

@FabioFLX

questi fedelissimi andrebbero visti come degli incapaci che sono stati circonvenuti.

penso che ciò sia vero ma solo in minima parte. La maggioranza dei difensori dei preti criminali (o presunti tali), con la chiesa ci fanno affari.

Per fare un esempio, tu pensi che sia anche un solo dipendente mediaset o di qualsiasi altra azienda facente capo a Berlusconi, che non voti per lui e non lo difenda sempre e comunque? La pagnotta prima di tutto! Siamo sempre gli italiani del “Franza o Spagna, purchè si magna!” (purtroppo, ma è la triste realtà)

giuseppe

fab risponde:

venerdì 2 marzo 2012 alle 18:47

Mi sa che sono due giuseppi diversi.

Leggendo gli interventi mi pare che siamo tre. Mah !

Senjin

Che sò magari Giuseppe, giuseppe e GIUseppe…. aiuterebbe parecchio.

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