Olanda: quale destino per il principe in coma irreversibile?

Johan Friso van Oranjen, secondogenito della regina Beatrice d’Olanda, nei giorni scorsi è stato travolto da una valanga mentre sciava in Austria. E’ in coma irreversibili: i medici non lasciano alcuna speranza di ripresa.

Inevitabilmente, nel paese si è subito accesa una discussione sul destino del principe. E’ forse la prima volta che una casa regnante si trova davanti la concreta possibilità che un suo membro possa restare tenuto artificialmente in vita per decenni. L’Olanda è anche uno dei pochi paesi al mondo in cui l’eutanasia è stata legalizzata, ma la legge richiede che sia espressa la volontà dell’individuo. E non si sa se il principe non abbia manifestato le sue opinioni in merito in passato, come nel caso di Eluana Englaro.

Radio Netherlands nota peraltro che la casata degli Orange si è sempre identificata con la confessione protestante, e alcune denominazioni evangeliche ritengono che l’eutanasia o il suicidio assistito siano proibiti da Dio. Per contro, la principessa Mabel, moglie di Friso, è nota per essersi attivamente impegnata in campagne per la donazione degli organi.

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62 commenti

Kaworu

evitiamo anche noi la confusione di termini che tanto piace ai cattolici.

“coma irreversibile” è diverso da “stato vegetativo permanente”, che è diverso da “locked in syndrome”, che è diverso da molti altri stati purtroppo altrettanto tristi.

Kaworu

non di coma irreversibile direi, dato che dall’articolo leggo che i medici pensano che ci possano essere dell chances di recupero (quanto, è tutto un altro paio di maniche) ma che ci vorranno mesi per capire se questo sarà possibile. quindi mi pare presto per parlare di “coma irreversibile”.

a parte questo, nel link non si parla nello specifico dei danni cerebrali che ha subìto, quindi più di questo non saprei dire.

Reiuky

Se è così mi pare una notizia del tutto frettolosa e inutile…

paniscus

E con un’altra conseguenza drammatica per tutti: ossia, se fosse vero che il coma non è irreversibile, e se il principe riuscisse a riprendersi (cosa che ovviamente mi auguro, per lui e per i suoi familiari)…

…allora la notizia frettolosa e inutile sarà ampiamente usata dagli squali teoreazionari per “dimostrare” che i laici vogliono staccare la spina a gente viva e vegeta, senza motivo, così per sfizio”, e sarà rivogata la leggenda del paziente “risvegliatosi miracolosamente dal coma irreversibile”.

Lisa

Kaworu

ovvio, paniscus.

per questo “le parole sono importanti”. in questi casi più che mai (e anche le diagnosi approfondite)

Paul Manoni

A prescindere dal fatto che si tratta di una “notizia-non notizia”, nel senso che qualunque possa essere lo stato di coma del principe, se e’ vero che non ha espresso nessuna volontà in merito a casi di questo genere, non vedo cosa ci sia da discutere..!

Lo terranno attaccato ad una macchina, per la felicità sua e di tutti i protestanti evangelici, che preferiscono la “non-vita”, piuttosto che una morte dignitosa.
Contento lui, contenti tutti. 😉

michele

Kaworu, anche stavolta mi togli le parole di bocca!
Le informazioni circa lo stato neurologico del principe sono quantomai approssimative e c’è davvero pochissima chiarezza; se davvero fosse in ‘coma irreversibile’ (cioè ‘morte encefalica’ per gli addetti ai lavori), non ci sarebbe niente altro da fare che decidere se donare gli organi o meno, visto che si tratta di una situazione in cui il cuore batte solo grazie al supporto dei macchinari ma il cervello è completamente andato e nemmeno la respirazione è conservata; in questo caso anche in termine eutanasia non avrebbe senso, poichè non si può provocare una dolce morte in quello che è di fatto ‘un cadavere a cuore battente’.
Ma è chiaro che la disinformazione è una parte importante e necessaria dell’inciviltà di questo paesucolo.

Kaworu

esattamente, per questo mi sembra doveroso almeno avere chiarezza sullo stato di questo poveraccio (principe o non principe) prima di poter fare qualsiasi discussione in merito.

Batrakos

Kaworu e Massimo vi ringrazio del chiarimento (vista la confusione in merito) e credo che l’analfabetismo scientifico medio sia proprio uno dei cavalli di battaglia per fare, parlo dell’Italia, leggi assurde.

Kaworu.
Finora avevo evitato per non aumentare troppo i commenti, ma visto che c’è il commento in topic ne approfitto: mi associo a tutti quelli che ti hanno già dato il benvenuto, mi fa molto piacere il tuo ritorno!

Southsun

@ Kaworu.

In verità, la questione sarebbe molto semplice già da ora.

L’interessato ha lasciato volontà scritte (o orali tramite testimoni qualificati) sul da farsi in caso di coma irreversibile e stato vegetativo permanente?

Sì? Perfetto, si proceda come da lui indicato.

No? No problem. Nel dubbio, si procede a mantenerlo in “vita” con le macchine, fino a che il corpo non si estingua per pura consunzione fisica.

Soluzioni logiche ci vogliono, non i pateracchi cattolici buoni per le zitelle bigotte.

Kaworu

ma infatti, solo che nel caso specifico c’è una confusione di termini non da poco.

se è “coma irreversibile”, il cervello è andato in toto. tanti saluti. la scelta non è “tenerlo in vita o meno”, ma “espiantare gli organi oppure no”.

se è “stato vegetativo permanente” allora la scelta può essere tra continuare a tenerlo lì come la pianta sul comodino oppure no.

se i danni cerebrali non sono stati ingenti come nei due casi qui sopra, e la situazione non peggiora (perchè può comunque succedere), può essere che possa riprendersi, ma ovviamente più passa il tempo e più aumenta la possibilità di cambiare status in uno di quelli qui sopra.

per il locked in, credo che la corona olandese possa permettersi qualche esame fMRI al principe.

nightshade90

se il tizio in questione non ha espresso volontà ed era davvero protestante (e non solo di facciata perchè richiesto dalla forma e dalla legge) và lasciato in coma in quanto si presume che tali fossero le sue volontà.

se si scopre che aveva espresso a qualcuno delle sue idee in merito, si rispettino quelle.

se non ci sono volontà e la sua fede protestante, a quanto risulta secondo i parenti, non era esattamente forte, allora la decisione spetta solo alla famiglia. che dovrà cercare di attenersi alla scelta che riterrà più prossima a quella che avrebbe manifestato il principe, se avesse potuto farlo in tempo. ovviamente in tal caso tale decisione dovrà essere presa su basi puramente oggettive e ci sarà poco su cui discutere.

fuori da questo, mi pare ci sia ben poco da dire. vediamo come si sviluppa la situazione.

Alex

Se la persona in questione non ha mai espresso una precisa volontà, sarà la sua famiglia a effettuare una scelta per lui. Anche se personalmente è una soluzione che non apprezzo, io sono sempre del parere che è solo l’individuo ad avere diritto di scelta sulle procedure mediche a cui essere sottoposto.
Proprio per questo ritengo necessario il “testamento biologico” in cui una persona possa scrivere le sue precise volontà.

Odino

Qualunque sia la conclusione della vicenda non ci saranno anatemi da parte di qualsivoglia confessione religiosa.
Quando sei ricco, potente e importante le chiese tacciono e acconsentono a tutto. Al massimo ci saranno le lagnanze della bassa manovalanza.
GP2 ha abbandonato le cure e nessun prelato ha detto nulla.
Charlene Wittstock. moglie del principe Alberto di Monaco, si è “ravveduta” a 32 anni passando dal protestantesimo al cattolicesimo e naturalmente a nessun prelato è passato per la mente che non glie ne fregasse nulla della religione e fosse solo una conversione di facciata per sposarsi il principe.
Madre Teresa sbraitava contro il divorzio ma quando lo fece Diana, moglie di Carlo, chiuse un occhio e disse di essere felice per la principessa.
A Friso gli possono pure staccare la spina e darlo in pasto ai cani, nessun pastore protestante dirà nulla.

Paganini

Trovo queste vicende molto tristi, indipendentemente dal danaro o dal potere che possiedi generano molta sofferenza.

Credo che per chiunque, passato il tempo necessario per la diagnosi di coma irreversibile, appurato che non vi sono più speranze, l’unica realtà da accettare è che è finita, non sei più un essere umanoo. Fossi io vorrei morire, non sopporterei una simile non vita.

Per lui decideranno i suoi cari.

Scelta difficile.

Kaworu

non è un grosso problema, “tu” come persona saresti di fatto già morto, sarebbe semplicemente il tuo corpo ad essere tenuto in vita (magari anche con ventilazione assistita).

il difficile è per chi resta qui, riuscire a staccarsi anche dall’ultimo simulacro fisico della persona amata.

Laverdure

@Kaworu
E da quel cinico materialista che sono aggiungerei un piccolo dettaglio:a differenza
della famiglia reale olandese o chi per loro,per molti il difficile consiste anche nelle elavate spese necessarie per mantenere in vita (puramente apparente)il loro caro,dato che per quanto ne so le numerose associazioni “per la vita”,a cominciare dalla Curia,non si offrono certo di farsene carico totale loro se stesse medesime.

Francesco

Elisabetta II: E’ forse la prima volta che una casa regnante si trova davanti la concreta possibilità che un suo membro possa restare tenuto artificialmente in vita per decenni?
Che mancanza di considerazione nei confronti della mia persona, yes.
Principe Carlo: Vuoi smettere di prendermi continuamente in giro mamma, please.

rolling stone

ecco un chiaro esempio del casino in cui uno puo’ gettare se stesso e gli altri nel caso uno non si esprima preventivamente e chiaramente riguardo al proprio testamento biologico.

giuseppe

Diffido sempre dei fautori e dei dispensatori di morte (molto numerosi in certi lidi, purtroppo)

La vita è sacra (essendo una concessione divina) anche in condizioni critiche.

Il dolore, la sofferenza, i momenti difficili, aiutano a temprare il carattere e ci rendono più umani.

Kaworu

tanto per sapere, le associazioni cattoliche pro life si occupano anche di tutte le spese che servono per queste persone, oppure “se ne occupi la famiglia e una tantum gli diamo della carità pelosa”?

perchè servono fisioterapia quotidiana (e più volte al giorno) per le piaghe da decubito e affini, macchinari, letti appositi, assistenza per i cambi, i lavaggi e la nutrizione (non certo i panini che portavano a eluana)… tutta roba costosa.

comunque, a parte i tuoi vuoti mantra, sai dire altro?

per esempio… sei pro o contro la donazione di organi?

Laverdure

@Kaworu
“……le associazioni cattoliche pro life….”
Che si fa,si plagia?
Scherzo ovviamente.

Kaworu

😉 vorrei sapere se giuseppe è a favore della donazione di organi, che per certo può salvare molte vite.

Kaworu

ah, per inciso, vedo te e gli altri avvoltoi come DISumani, dato che vi nutrite della sofferenza altrui, stando ben attenti a non essere mai voi quelli che soffrono.

Stefano Grassino

“Il dolore, la sofferenza, i momenti difficili, aiutano a temprare il carattere e ci rendono più umani.”

E allora, caro il mio Giuseppe, nella consapevolezza di farti felice, spero ti venga un male talmente terribile da chiedere di desiderare la morte come sollievo per lenire le tue atroci ed inenarrabili sofferenze.

Francesco

Altrui, intendeva il dolore, la sofferenza e i momenti difficili altrui, come da bravo cattolico. 😆

Laverdure

Quindi se pubblicamente qualcuno rivolgesse a un qualunque alto personaggio(papa,presidente,sindaco ecc) un messaggio del tipo”Che te venga un canchero” ,qualunque accusa di ingiurie o minacce dovrebbe essere archiviata d’ufficio in quanto trattasi di semplici auguri di ogni bene,tra l’altro rivolti non solo a loro ma alla comunita:ditemi chi non vorrebbe renderli “piu’ umani” !

Kaworu

@laverdure

beh, liviuccio fanzaga mica augura cose simili agli atei?

per ammmmore, ovviamente.

Southsun

Livio Fanzaga correrà a curarsi dalla medicina secolare, quando sarà livido di dolore alla fine della sua miseranda vita di strillone delle gride vaticane.

Un medico beffardo ma COERENTE dovrebbe allora fargli vedere le fiale di analgesico e poi ritirargliele da sotto agli occhi, esortandolo a pregare più forte in modo che “sia liberato dal male”.

Una passata di “medicina” medioevale e questi bifolchi cattoinvasati spariscono nel giro di 10 anni.

manimal

Il dolore, la sofferenza, i momenti difficili, aiutano a temprare il carattere e ci rendono più umani.

hai una minima idea di cosa hai scritto?
non penso, purtroppo per te…

LittleMissGiggle

la vita e’ una concessione divina? Pe te lo e’, per me no. Come la mettiamo adesso? Posso essere intitolata ad avere la mia opinione e a decidere della mia vita?

nightshade90

“Il dolore, la sofferenza, i momenti difficili, aiutano a temprare il carattere e ci rendono più umani”

quindi in realtà infliggere male e dolore agli altri non è una azione malvagia, ma una zione benigna che porta al loro bene. che stupiudo che sono, fin’ora non l’avevo capito. la tua chiesa ha già avvertito il mondo della notizia e di come infliggere dolore e sofferenza la prossimo ora sia diventatata una delle vie per il paradiso?

Stefano Grassino

Scusa, pure te……ma le torture più aberranti con il finale del rogo, sono stati concepiti per aprirti le porte del paradiso e con esso la felicità eterna, o irriconoscente.

Sandra

“Il dolore, la sofferenza, i momenti difficili, aiutano a temprare il carattere e ci rendono più umani.”

Delle due l’una: non hai sofferto o non ti è servito a niente.

manimal

e soprattutto non ha mai visto l’inutile sofferenza di una persona cara.

Red Passion

@ giuse’
“La vita è sacra (essendo una concessione divina) anche in condizioni critiche”
Anche per me la mia vita è sacra perchè è mia, nel senso che non appartiene a nessun altro vivente e a nessuna fantasia di essere soprannaturale, ed è unica, nel senso che si vive una volta sola, senza illudersi della puerile favola della vita dopo la morte. Quindi invito tutti gli avvoltoi religiosi a rispettare la MIA forma di sacralità, che prevede la pretesa di difendere la dignità della mia vita da vivo e al tempo stesso la possibilità di una morte dignitosa.
E’ chiaru stu fattu? O tu pensi di sostituirti a me per quanto riguarda le mie scelte?
Ma chi c.a.z.z.o credi di essere?
E qui mi fermo alle invettive
Ti auguro, visto che per te è motivo di gioia, tutto il dolore di questo mondo.

MASSIMO

@ Giuseppe

“Diffido sempre dei fautori e dei dispensatori di morte”

Allora i primi di cui dovresti diffidare sono proprio i tuoi amici preti, che quando avevano il potere temporale dispensavano allegramente la morte mediante il rogo.

Alex

“Diffido sempre dei fautori e dei dispensatori di morte (molto numerosi in certi lidi, purtroppo)”

Io incece diffido di quelli che credendo avere la verità in tasca voglio IMPORRE le loro scelte sugli altri. E purtroppo queste persone sono numerose in certi lidi.

“La vita è sacra (essendo una concessione divina) anche in condizioni critiche.”

Per prima cosa le vita sarà una concessione divina per te e per quelli che condividono la tua opinione, ma non certo per tutti. E non puoi osare di imporre le tue credenze su quelli che la pensano in modo diverso. Per quanto mi riguarda la MIA vita è solo MIA. E solo io ho il diritto di decidere su di essa. Io non pretendo certo di staccare la spina a chi vuole restare in vita, perchè tu devi imporre invece a me di restare attaccato ad una macchina quando questo per me sarebbe una tortura?

“Il dolore, la sofferenza, i momenti difficili, aiutano a temprare il carattere e ci rendono più umani.”

E allora carissimo giuseppe ti auguro di diventare presto molto più umano.

maxalber

giuseppe scrive: 28 febbraio 2012 alle 20:22
Diffido sempre dei fautori e dei dispensatori di morte (molto numerosi in certi lidi, purtroppo)

Immagino tu ti riferisca ai lidi vaticani e ai dispensatori di morte che a suo tempo hanno staccato la spina a Wojtyla.
Che gentaglia, eh!

fab

giuseppe, smettila di insultare il pensiero.
Come noti, entro nel merito del problema, esattamente come fai tu.

luigi

W l’Eutanasia! E già,come dice i kaworu, i cattolici sono abilissimi a nutrirsi della sofferenza altrui ma attentissimi a non soffrire loro!

Pippo

Si, certo.
Io amo tantissimo vedere soffrire quelli che mis tanno attorno.
Ma per favore……

cattolico vero

In Italia, grazie a Dio, una simile barbarie non sarà MAI ammessa.

Kaworu

cioè agli italiani è vietato avere incidenti sciistici?

o non sai leggere?

Red Passion

“credo”, purtroppo, nella seconda ipotesi. Il problema è che non sanno neanche pensare LIBERA-MENTE e non sanno neanche vivere.
Zombies che si nutrono di morti.

Arnaldo

“…o non sai leggere?”

No, non sa ragionare….”cattolico vero” 🙂

Sandra

… con l’eccezione di qualche Beato lasciato andare alla casa del padre.

Sandra

Per i cattolici è permesso fare tutto, a patto di non dirlo mettendo in discussione il sistema! Era così per l’aborto, tollerato da tutti fino a che era segreto, e per qualsiasi cosa che avvenga tra le quattro mura. L’importante è che non se ne parli apertamente.
I paesi civili hanno l’eutanasia su richiesta, per tutti. Noi abbiamo l’ipocritaunasia, per alcuni.

Southsun

@ cattolico.

Quelli come te dissero lo stesso del divorzio e dell’aborto.

E’ dalla Genesi che non ne azzeccate UNA. Quando imparerete a fare oroscopi esatti?

Batrakos

Qua, dal punto di vista laico, poco conta per gli effetti pratici ciò che dicono i protestanti o in quale confessione e con quale calore militasse il principe (…per inciso, ma anche questi Stati di monarchie costituzionali per laicizzarsi davvero al 100% non sarebbe ora che abbandonassero l’istituto monarchico che in quanto tale, nelle sue fondamenta ideologiche e nei suoi sviluppi storici, difficilmente riesce ad essere laico e alieno dalla religione?).
Deve contare la legge e se il principe non ha espresso la sua volontà si segua l’iter di legge.
Sulla possibilità della famiglia di un paziente (qualsiasi paziente) di fare le veci in mancanza di volontà espressa (e nel caso di Eluana le testimonianze mostrano che la volontà era stata espressa) ho qualche dubbio etico, nel senso che, sì, alla fine il carico e l’onere delle spese di anni di ospedale gravano su di loro, però non è detto che applichino davvero la volontà del paziente e non la loro.

Secondo me, in senso laico, sarebbe corretto questo metodo: in mancanza di dichiarazioni si dovrebbe procedere con l’eutanasia e non viceversa perchè tenere in vita per qualche anno quello che di fatto è un cadavere non è il metodo più ‘normale’ e razionale: esso deriva solo dal malinteso concetto di vita su cui si fondano i cattolici e diversi culti protestanti che è penetrato inconsciamente anche nel sentire comune, anche se credo che se, stando all’Italia, i cittadini potessero esprimersi sulla possibilità di scegliere per il fine vita il mondo religioso prenderebbe un’altra sberla come per divorzio ed aborto…ma questa è solo una mia sensazione e in quanto tale vale poco in senso oggettivo.

antoniadess

io so da un’amica olandese che non c’è l’obbligo del testamento biologico, in assenza di questo sono i parenti stretti che decidono (presumo la moglie in questo caso) non lo Stato o i medici, perciò il problema non sussiste: l’Olanda non è Vaticalia, se la moglie lo riterrà opportuno potrà staccare la spina, la famiglia ha ancora un ruolo lì; qui si riempiono la bocca di Famiglia, poi un padre (vedi Englaro!) non può decidere della figlia in stato di incoscienza 🙁
Un altro dettaglio della sanità olandese: quando c’è un qualsiasi ricovero in ospedale, al momento dell’anamesi, fra le domande di routine si chiede se si vuole o no essere rianimati in caso di necessità, e i medici hanno l’obbligo di rispettare ciò che scrivono, è un altro mondo!

Pippo

“Il dolore, la sofferenza, i momenti difficili, aiutano a temprare il carattere e ci rendono più umani.”

Che fai, ti aggiungi agli amici di Giobbe a dire castronerie?

Magdalene

In Italia sono in atto barbarie ben peggiori: seppellire una persona di fatto come morta in un letto anzichè in una bara, tanto per restare IT. E non fiori, ma sondini e cateteri.

Southsun

Per non parlare della riesumazione di un certo cadavere, imbottito di conservanti e dotato di apposita maschera di silicone, esposto in una sfarzosa cripta d’oro zecchino in quel di Pietrelcina.

Il tutto, in “perfetta” conformità (hahaha) alla professione di povertà che faceva in vita l’ex-padrone del feticcio siliconato…..

Ah, la coerenza cattolica!

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