Troppi controlli, lo Ior trasferisce la sua operatività all’estero

Da quando Banca d’Italia ha ritenuto che alcune operazioni poste in essere dallo Ior avessero violato la normativa antiriciclaggio, e la Procura di Roma ha conseguentemente operato un maxisequestro di ventitré milioni di euro e aperto un’inchiesta che vede indagati il presidente Gotti Tedeschi e il direttore generale Cipriani, la banca centrale italiana ha considerato ‘extracomunitaria’ la banca vaticana. In risposta, scrive Repubblica, lo Ior ha spostato gran parte della sua operatività finanziaria nel paese del papa, la Germania. La scarsa disponibilità a rispondere alle domande degli inquirenti è stata peraltro ribadita ieri da un articolo pubblicato sul quotidiano l’Unità (Riciclaggio, quattro preti indagati. I silenzi del Vaticano sui controlli) e dalla trasmissione di La7 Gli Intoccabili.

AGGIORNAMENTO. Il sito della Santa Sede ha emesso una nota di smentita ieri sera e un’altra stamattina, che però girano intorno alle contestazioni: ci si sofferma su alcuni aspetti lessicali e vi si sostiene, per esempio, che lo Ior non è una banca. L’autrice dell’articolo su L’Unità, Angela Camuso, ha controreplicato sostenendo che “la smentita della Santa Sede offende ingiustamente la mia reputazione e afferma una serie di falsità”. Il sostituto procuratore di Roma, Luca Tescaroli, nel corso della trasmissione Gli intoccabili ha sostenuto che “nel corso del tempo ci sono state numerose sollecitazioni alla cooperazione da parte del Vaticano che sono rimaste senza risposta”, e che in una sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Roma del 7 maggio 2010 si legge “Cosa Nostra impiegava il Banco Ambrosiano e lo Ior come tramite per massicce operazioni di riciclaggio”.

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34 commenti

Senjin

Che si traduce come “NOn è vero! Anche se avete le prove non è vero perchè lo diciamo noi!”
WOW.
Le rogatorie cui il vaticano e lo IOR non hanno risposto sono lì come macigni, per non parlare delle collusioni coi vari DePedis.

Dariok

e’ tutto falso ed e’ provato dal terzo segreto di Fatima, o dal secondo bis di Pulcinella!

FedeB

E perchè non trasferire proprio tutto il vaticano in Germania?

Roberto Grendene

mica scemi
gli conviene rimanere dove li coprono di soldi pubblici!

in Germania c’è la Kirchensteuer: i contribuenti versano alla Chiesa soldi loro

in Italia c’è l’Otto per mille: le Chiesa incassa direttamente soldi dello Stato, attraverso un meccanismo truffaldino

senza contare tutto il resto:
www.http://icostidellachiesa.it/

Christian d'IOR

In Germania già avevano avuto parecchie grane con le SS, figurati se i tedeschi di oggi vogliono pure tirarsi in casa gli ss (santi sederi).

Syd

La Germania è un Paese civile, verrebbero buttati nel baltico nel giro di tre giorni.

Satrapo

No, grazie…adesso che ci vivo, mi sentirei perseguitato!

alesssandro

denaro : l’unico dio in cui credono veramente 😀

whichgood

Ovvio, quello esiste. Per arrivare a una nuova concezione teologica devono passare secoli a volte ma quando si tratta di denaro le risposte arrivano subito.

Paolo

mamma mia che schifo! che schifo!

E a questa gente forniamo pure un fiume di denaro delle nostre tasse!!!

Fabio

Sbattezzo, non partecipate a matrimoni, battesimi o funerali anche se sono di vs fratello, in chiesa entrateci solo per bestemmiare, ogni volta che vedete un prete dategli del pedofilo, non stringete la mano a chi ha crocifisso al collo…bisogna evitarli, ghettizarli, eliminarli…

alesssandro

non esageriamo su…
campando di stronzate ci penseranno da soli ad eliminarsi.
Vergini partorienti , ostie di carne e moltiplicatori di pani e pesci appariranno sempre più ridicoli in una società altamente tecnologizzata e avanzata culturalmente.

Bee

No Fabio, sei in errore. Ciò non farebbe altro che danneggiare la causa di chi è ateo, agnostico o semplicemente laico, e sarebbe l’ennesimo pretesto, in tal caso motivato, per la chiesa di attaccare i non credenti che così non farebbero certo la figura di persone civili.
Altrimenti non saremmo diversi da fanatici come alecattolico, che spesso scrive qui esprimendo la sua volontà di punire non credenti e omosessuali semplicemente per quello che sono e pensano. E anche se si è critici nei confronti delle istituzioni ecclesiastiche è privo di senso fare di tutta l’erba un fascio e insultare ogni prete che capita a tiro, poiché è da quel punto in poi che si sconfina dalla critica all’ intolleranza tout court…
La secolarizzazione sta avanzando anche senza ricorrere a mezzi incivili o eccessivamente irrispettosi, quindi la cosa da fare è continuare a far sentire le voci della laicità in modo deciso ma civile come si è sempre fatto. Gli insulti pubblici aprioristici e la “ghettizzazione” non possono che nuocere. Credo che ogni persona di buon senso qui possa trovare queste riflessioni condivisibili.

Christian d'IOR

Sono d’accordo con Bee. Accetto quanto detto da Fabio all’inizio, cioè sul non assecondare le pratiche e i rituali della religione; alla pari di Bee e di Alesssandro tuttavia penso sia del tutto inutile e anzi controproducente un approccio aggressivo.

Fabio

Ok, basta non entrare in chiesa e non rivolgere la parola ai preti…ma per il resto rimango della mia idea, non bisogna dare loro adito a qualsivoglia idea che possano avere una certa importanza…sennò sono come quelli ( penso molti anche qui) che a parole sono veri atei e veri laici, ma basta che la domenica ci sia il battesimo del nipotino e tutti di corsa in chiesa con il vestito bello.

Mi dispiace ma la penso come i francesi, che i preti se li son levati dalle balle:
“A LA GUERRE COMME à LA GUERRE”. Il prete buono è il prete morto. Stop.

Poi se vi illudete che la ragione la vincerà, avete perso perchè per vincere bisogna essere irrazionali…

gmd85

Ho dato una lettura ad altri articoli su zenit.org. Dire che sono afziosi e tendenziosi sarebbe un garbato eufemismo. Bisogna essere o ciechi o idioti per non capire l’entità della questione.

Manfredi

Eeehhh, quelli dell ‘ IOR si che ci sanno fare, quasi quasi gli mando un curriculum a costo di diventare fervente cattolico.
Ah, se mi va bene io qui non ho mai scritto, ok?

whichgood

Lavorare per la mafia è più sicuro. Anche lì ti chiederanno di essere devoto alla madonna, stai tranquillo, non ti abbiamo mai conosciuto.

😉

giordano bruno mazzacurati

La chiesa anela sempre al paradiso. Fiscale, soprattutto.

FSMosconi

Il sito della Santa Sede ha emesso una nota di smentita ieri sera e un’altra stamattina, che però girano intorno alle contestazioni: ci si sofferma su alcuni aspetti lessicali e vi si sostiene, per esempio, che lo Ior non è una banca.

Sofisma della dissimulazione se non erro.
Classico di chi non ha argomenti. Non che mi stupisca, d’altronde a dar ragione a Gli Intoccabili avrebbero lasciato bel bella una scappatoia ai sedicenti controlli interni.
Poi dicono che uno pensa male… 🙄

giuseppe

ULTERIORE DICHIARAZIONE DELLA SALA STAMPA A PROPOSITO DI AFFERMAZIONI INFONDATE SU I.O.R. E A.I.F.
ULTERIORE DICHIARAZIONE DELLA SALA STAMPA A PROPOSITO DI AFFERMAZIONI INFONDATE SU I.O.R. E A.I.F., 09.02.2012

In fine mattinata la Sala Stampa della Santa Sede ha rilasciato la seguente dichiarazione:

Nella trasmissione “Gli Intoccabili” di La 7 di ieri, mercoledì 8 febbraio, sono state fatte affermazioni infondate e diffuse informazioni false sull’Istituto per le Opere di Religione e l’Autorità di Informazione Finanziaria.

Al riguardo, facendo seguito a quanto già specificato nella Dichiarazione della Sala Stampa della Santa Sede di ieri, 8 febbraio, si precisa quanto segue:

1. L’affermazione che lo I.O.R. è una banca non corrisponde a verità; lo I.O.R. è una Fondazione di diritto sia civile che canonico regolata da un proprio statuto; non mantiene riserve e non concede prestiti come una banca. Tanto meno è una “banca off-shore”. Di fatto, nella citata trasmissione viene usato tale termine non per illustrare il vero carattere e la funzione dello I.O.R., ma per creare un’impressione di illegalità. Lo I.O.R. si trova all’interno di una giurisdizione sovrana e opera in un quadro normativo e regolamentare, che comprende anche la legge antiriciclaggio vaticana. Quest’ultima, la Legge CXXVII, è stata adottata proprio per essere in linea con gli standard internazionali.

2. L’insinuazione che le normative vaticane non consentirebbero le indagini o i procedimenti penali relativi a periodi precedenti all’entrata in vigore della Legge CXXVII (1° aprile 2011), non corrisponde a verità.

La discussione durante il menzionato programma si riferiva alle parole riportate in un “memo esclusivo”. Tale documento è senza alcun valore ufficiale e rappresenta unicamente le valutazioni di chi l’ha scritto. Per di più, ivi non si afferma l’impossibilità di indagini o procedimenti penali per periodi precedenti al 1° aprile 2011; non emerge la resistenza dello I.O.R. a collaborare in caso di indagini o di procedimenti penali su fatti precedenti al 1° aprile 2011. Per quanto riguarda la cooperazione tra lo I.O.R. e l’A.I.F., lo I.O.R. ha cooperato nel fornire informazioni su transazioni avvenute anche prima di tale data.

Le affermazioni fatte durante la trasmissione non corrispondono quindi a verità: secondo la normativa vaticana in materia di antiriciclaggio l’Autorità giudiziaria vaticana ha il potere di indagare anche transazioni sospette avvenute in periodi precedenti al 1° aprile 2011, e ciò anche nel quadro della cooperazione internazionale con i giudici di altri Stati, inclusa l’Italia.

3. I rapporti dello I.O.R. con banche non italiane sono sempre stati attivi e, a differenza di quanto è stato affermato, è stata ridotta solo limitatamente l’attività con le banche italiane. Lo I.O.R., così come fanno anche gli enti finanziari italiani, si avvale dei servizi di banche estere (italiane e non) quando essi sono più efficienti e a minor costo. Tutti i movimenti in contanti, poi, sono certificati con documenti doganali. Come prassi, tutti i movimenti di denaro sono regolarmente tracciati ed archiviati.

4. Per quanto riguarda la norma che regola il movimento di denaro contante, è importante precisare che lo I.O.R. controlla e controllava anche i movimenti frazionati (c.d. step transactions) per un totale di 15.000 nei dieci giorni consecutivi. Per di più, l’articolo 28, comma 1, lett. b), del nuovo testo della Legge CXXVII, modificato per Decreto del Presidente del Governatorato il 26 gennaio 2012, stabilisce che i soggetti sottoposti agli obblighi della medesima Legge (tra i quali lo I.O.R.) devono eseguire «gli obblighi di adeguata verifica: … quando eseguono transazioni occasionali il cui importo sia pari o superiore ad euro 15.000, indipendentemente dal fatto che siano effettuate con una transazione unica o con più transazioni collegate».

5. L’affermazione del magistrato Luca Tescaroli secondo la quale il Vaticano non avrebbe dato risposta alle rogatorie riguardanti il caso Banco Ambrosiano-Calvi non corrisponde a verità. In merito si precisa che la rogatoria del 2002 non risulta pervenuta in Vaticano. Anche all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, dopo una prima ricerca effettuata negli Archivi, la richiesta di rogatoria internazionale presentata dal Tribunale di Roma nel 2002 non risulta mai pervenuta. Alle altre due è stato fornito regolare riscontro, indirizzato all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede. Come affermato nella Dichiarazione di ieri, la Santa Sede e le autorità del Vaticano hanno doverosamente cooperato con la magistratura e le altre autorità italiane e ciò risulta dalla documentazione accessibile agli ufficiali sia della Santa Sede sia della Repubblica Italiana.

I fatti sopra descritti dimostrano che la presentazione compiuta nella menzionata trasmissione risulta parziale e non contribuisce ad avere un quadro obiettivo della realtà descritta.

La verità vi male, lo so, ma é questa.

nightshade90

leggi l’aggiornamento, prima di cantare una vittoria che esiste solo nella tua mente.

gmd85

Eh, ma guarda, credevi che avrebbero detto: “si, siamo colpevoli del reato ascrittoci”? Ovviamente, devono smentire. Negare, negare sempre. Lo sanno fare alla grande.

nightshade90

prendono lezioni da mr. “sono stato frainteso”. o forse è lui che ha imparato tutto quello che sa da loro?

FSMosconi

@giuseppe

1) Un ente per avere fondi presso di sé deve fungere necessariamente di banca, non sarà quindi sulla carta ma de facto lo è.
2) Avendo però l’A.I.F. stretti rapporti collo I.O.R. e anzi, se non vado errato, essendo uno dei maggiori azionisti logica vuole che questa sia una resistenza non trascurabile
3) Vedi punto 1, stante per cui la definizione ente non si adirebbe più e sarebbe molto più corretto a questo punto la definizione multinazionale
4) La polemica è infatti che comunque sia quella norma sia facilmente eludibile
5) Ops! Ci siam dimenticati della rogatoria… ma tu guarda!

Piantala Giu’, ti stai nascondendo dietro a un dito…

Southsun

@ giuseppe.

La verità vera – che ti brucia tanto – è che lo IOR sta delocalizzando all’estero.

Per maggiori informazioni, chiedi a un certo mons. Viganò prudentemente “promosso” e allontanato oltreoceano.

Siete nudi con il pannolino pieno pieno pieno.

Ratio

LOL!
E che ne è stato del “motu proprio” di Herr Ratzinger di non molto tempo fa? Possibile che lo IOR non sia ancora stato ammesso nella “white list” delle banche?
Sarebbe interessante leggere una spiegazione da parte di qualche nostro ospite cattolico tipo Cesare b.

giuseppe, tu lascia perdere, non ti disturbare!

Paul Manoni

“In risposta, scrive Repubblica, lo Ior ha spostato gran parte della sua operatività finanziaria nel paese del papa, la Germania.”

Mi auguro solo che la politica nostrana, nel futuro prossimo si ricordi che la banca del Vaticano sta abbandonando gli istituti finanziari italiani, in tempi di crisi, e che sappia rispondere togliendo al Vaticano quei 6 MILIARDI di euro di privilegi l’anno!! 👿

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