Nordest: aumenta secolarizzazione, matrimoni civili superano quelli religiosi

Una ricerca commissionata dalla Conferenza episcopale del Triveneto mostra come anche nel Nordest, tradizionalmente ritenuto una roccaforte cattolica, aumenti la secolarizzazione. L’analisi, intitolata La grande trasformazione ed elaborata dalla Fondazione Nordest di Daniele Marini, prende in considerazione gli ultimi vent’anni. I dati sono stati raccolti in vista del convegno ecclesiale Aquileia 2, che si terrà ad aprile.

Complessivamente, nelle zone del Veneto, Trentino e Friuli-Venezia Giulia, si raggiunge oggi il tasso più basso di matrimonio; le nozze civili arrivano al 51%, superando quelli religiosi. Il 26,4% dei figli è nato fuori dal matrimonio (sopra la media nazionale), i matrimoni religiosi tra persone già conviventi sono il 45,7% (circa il doppio rispetto alla media in Italia).

Il vescovo di Padova Antonio Mattiazzo commenta la ricerca sostenendo che questa fotografa un Nordest dove la gente è “pessimista e smarrita”, “manca la speranza e una ragione di vita ancorata ai valori della spiritualità, quasi fosse dedita all’indivualismo e ed edonismo”.

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106 commenti

serlver

Cioè sarebbero dediti “all’indivualismo e ed edonismo” solo perché si sposano in comune non in chiesa?

Federico Tonizzo

Bah, è inutile cercare anche un minimo di ragionevolezza in tutto il DELIRIO ASSOLUTO del tale Antonio Mattiazzo :mrgreen: “Pessimista e smarrito” è presumibilmente lui, che si vede mancare il terreno da sotto i piedi! :mrgreen:

diego

perchè dire che manca la speranza e la ragione di vita perchè i bambini nascono fuori dal matrimonio sembra detto da una persona sana di mente?

Federico Tonizzo

WOW!!!! 😀
E i politici del Nord-Est continuano a fare regali alla chiesa??? CORROTTI!!!!! 👿
E i leghisti & altri continuano a delirare di “radici cristiane”??? VADANO A QUEL PAESE!!!! 👿

FSMosconi

Il vescovo di Padova Antonio Mattiazzo commenta la ricerca sostenendo che questa fotografa un Nordest dove la gente è “pessimista e smarrita”, “manca la speranza e una ragione di vita ancorata ai valori della spiritualità, quasi fosse dedita all’indivualismo e ed edonismo”.

Le scuse più comode e inflazionate… 🙄

emmebi

ma perchè non se ne va, col divino otelma,in mutande all’isola dei famosi?

MetaLocX

Il vescovo di Padova Antonio Mattiazzo commenta la ricerca sostenendo che questa fotografa un Nordest dove la gente è “pessimista e smarrita”, “manca la speranza e una ragione di vita ancorata ai valori della spiritualità, quasi fosse dedita all’indivualismo e ed edonismo”.

La religione dell’insulto?
“Se non va come dico io è tutto sporco”.

whichgood

Mi auguro che la Conferenza episcopale del Triveneto si degni di pagare la ricerca da lei commissionata dopo questi risultati.

🙂

PS. esprimo la mia profonda soddisfazione per questa conferma a quello che si vede nella nostra società, ovunque.

whichgood

Il Vescovo di Padova poteva insultare anche senza ricerca. Ormai siamo abituati all’insolenza della Chiesa.

whichgood

Mi è venuta una idea: perchè non si sposano i preti e suore padovani per bilanciare la situazione?

🙂

Federico Tonizzo

Se il “cattolicesimo” non fosse quell’eresia del “cristianesimo” che è, potrebbero sposarsi 😉 Però credo siano in numero insufficiente per cambiare… anche solo l’ultima cifra delle percentuali! 🙂

Otzi

Sul concetto di volto nel figlio di dio è ben rappresentato il vescovo di Padova che offende la maggioranza dei Veneti. Ecco i blasfemi, coloro che con insulti irrazionali ci fotografano una “massa dannata” di dogmatica credenza.

nightshade90

“Il vescovo di Padova Antonio Mattiazzo commenta la ricerca sostenendo che questa fotografa un Nordest dove la gente è “pessimista e smarrita”, “manca la speranza e una ragione di vita ancorata ai valori della spiritualità, quasi fosse dedita all’indivualismo e ed edonismo”.”

in parole povere se non sei un fedele cattolico praticante sei pessimista e smarrito, e se le tue ragioni di vita non sono ancorate alla fede (ovviamente cristiana cattolica) allora la tua vita è dedita all’indiovidualismo ed edonismo. e lo dice un vescovo pubblicamente intervistato dai media. ed ovviamente non viene censurato per “insulto ai non cattolici in generale e agli atei in particolare”.

ma se fai una pubblicità dove è scritto “dio non esiste” stai insultando i credenti e vai censurato.

questa è l’ugualianza e il diritto secondo il cattolicesimo.

Stefano Grassino

“La gente è pessimista e smarrita”.

Mi scusi monsignor Antonio Mattiazzo ma vorrei farle notare che il sottoscritto e la propria consorte, convolati a giuste nozze celebrate nel bellissimo e Ghibellino Palazzo Pubblico di Piazza del Campo in Siena con rito civile celebrato dall’assessore comunale, in 28 anni di matrimonio, nonostante la mancanza del tom-tom, non ci siamo mai smarriti. Abbiamo vissuto la nostra vita senza pessimismo ne facili ottimismi ma con razionale approccio alle quotidiane difficoltà, lasciando le ingenue illusioni fideistiche a coloro che non hanno mai voluto crescere. Per concludere, morale della favola, stiamo bene come stiamo.

Barbara R.

Mi scusi monsignor Antonio Mattiazzo anche la sottoscritta ed il proprio consorte convolati a giuste nozze in comune a Palazzo Cavalli in Venezia,tra alti e bassi in 15 anni di matrimonio non ci siamo mai smarriti!!!

Barbara R.

Mi scusi monsignor Antonio Mattiazzo anche la sottoscritta ed il proprio consorte convolati a giuste nozze in comune a Palazzo Cavalli in Venezia,tra alti e bassi in 15 anni di matrimonio non ci siamo mai smarriti!!!

whichgood

Io mi sono orgogliosamente “smarrito” dalla falsa via cristiana. Preferisco accettare la realtà. Non mi sono mai piaciute le false promesse e i paradisi immaginari. La finisce e resta l’eredità, non c’è bisogno di farsi mondi immaginari e togliere tempo a questa vita (l’unica che esiste) per costruire castelli di fufa in paradisi di fumo.

John

Oltre ad esprimere i miei rallegramenti per una notizia così buona (lo è davvero), ci tengo a commentare questa affermazione, come al solito poco intelligente, di questo prelato:

“manca la speranza”

Se manca la ‘speranza’ (provando a dare per scontato un significato valido per il termine semplicemente inteso) questo è dovuto all’incertezza della situazione economica, alla crisi e all’impossibilità, dopo decenni di crescita, di immaginare lo sviluppo dell’economia mondiale per il lungo termine. Del resto i frutti questi sono i frutti di un tempo dove si aveva speranza a chili nella divina provvidenza, a vedere i risultati di tante preghiere ecco, forse la gente ha smesso di contarci… 🙂

“e una ragione di vita ancorata ai valori della spiritualità”

A parte il fatto che non vedo il nesso tra una supposta crisi della spiritualità e la crisi del matrimonio canonico (come se la religione, e nella fattispecie quella cattolica, avesse il monopolio della spiritualità di ogni essere umano sulla faccia del pianeta), non si capisce quale problema ci sarebbe a condurre una vita senza una ‘spiritualità’ declinata necessariamente attraverso l’osservanza di regole confessionali e riti quali appunto quelli sacramentali. Conosco tanta gente felice che vive la sua vita serenamente senza uno straccio di ‘spiritualità’, per altro sposati e con figli, cosa c’è di sbagliato? Assolutamente niente, come è ovvio.

“quasi fosse dedita all’indivualismo e ed edonismo”.

E io in questo non ci vedo niente di male. Qualcuno, anche tra di noi, ha ancora qualche remora a parlare apertamente di questi che sono in fondo principi di liberalismo, ma io un individuo, che vive solo e di sole proprie aspirazioni, non ha nulla di sbagliato, ognuno ha il diritto di gestire il proprio profilo esistenziale e il proprio stile di vita come meglio crede, senza che nessuno abbia da pontificare su quello che fa, punto. L’edonismo poi, e allora? E’ un danno per qualcuno se il vicino vive solo di ricerca di piacere e consumo di merci? No, e allora non si moralizzi, non c’è trippa per gatti… La verità è che individualismo ed edonismo non sono affatto un male della società, lo sono se sfociano in egoismo e sfruttamento del prossimo come mezzo, ma per quello c’è il diritto che protegge la comunità dalle storture, l’etica lo guida, tutto funziona, o funzionerebbe, in una società realmente progredita.

Chiudo commentando un altro aspetto di quanto affermato dal vescovo, perché il nostro associa arbitrariamente il concetto di individualismo con accezione negativa a delle persone ree del solo fatto di non essersi uniti nel ‘sacro’ vincolo della chiesa cattolica e di aver optato per unioni di altro genere come quelle informali (ma meritevoli di giusti riconoscimenti giuridici che ancora mancano nel nostro ordinamento) o quelle civili. C’è bisogno di specificare che si tratta di una fesseria? Non credo.

Otzi

A pensarci sopra un momentino, dalla notizia in commento, vien da pensare che il vero depresso, pessimista e smarrito, senza speranza ed una ragione valida per ancorarsi a valori concreti, è proprio il vescovo di Padova di fronte a certi dati.
Mi viene in mente lo svenimento di un altro vescovo di una grande città del Veneto, anni anni fa, quando i suoi collaboratori gli misero innanzi le statistiche dei giovani cattolici della sua diocesi che facevano sesso prima del matrimonio. Lì per lì, prima di prenderne atto e piena coscienza, svenne. E lo misero a sedere. Se i capi spirituali sono depressi è un buon segno: le pecorelle stanno gustando in libertà pascoli più ubertosi.

cesareTS

Probabilmente fino a venti anni fa c’erano pochi matrimoni civili perchè c’erano poche seconde nozze. Credo che fino a venti o trenta anni fa ci fossero solo matrimoni religiosi, poi col divorzio alcune persone, non contente del primo fallimento, tentarono una seconda e oggi anche terza volta.

paniscus

…dopo di che, la gente ha cominciato a incontrare sempre più spesso delle coppie sposate civilmente, a vederle davvero nella vita di tutti i giorni, e ha visto che non erano marziani con le antenne o mostri con cinque teste, ma persone normalissime e del tutto indistinguibili da quelle sposate in chiesa.

E allora qualche neurone si è messo in moto, e qualcuno ha cominciato a pensare che sposarsi in comune poteva essere una modalità NORMALE, esattamente come l’altra, e che non doveva essere per forza riservata ai divorziati e alle seconde nozze, ma che lo si poteva fare anche per scelta…

Lisa

cesareTS

Ma, io intendevo dire che senza la possibilità di divorziare (non essendo legale) il matrimonio religioso (con effetto civile) era considerato normale e solo pochissimi non andavano in chiesa a sposarsi, sembra così irrazionale questo discorso? Le seconde e terze nozze aumentano il numero dei matrimoni, mentre quelle religiose si possono fare solo una volta, oppure ricorrendo alla sacra rota per l’annullamento, ma ci vogliono parecchi denari. Senza un ragionamento si potrebbe dire : ti piace vincere falcile eh? Perché rispondere con tanto sarcasmo? Io sono alla quarta convivenza, mi credo normale e sposato lo sono stato solo una volta, a me vieni a dire certe cose? Suvvia.

paniscus

Mah, se fosse così, i matrimoni in assoluto (contando insieme sia quelli religiosi sia quelli civili) aumenterebbero… invece mi pare che in generale diminuiscano!

Sandra

Individualismo ed edonismo, eh?

7 dicembre 2011: “Un iPad2 per il vescovo. Un regalo che ha fatto discutere, provocando l’ira sul web. Il tutto è avvenuto al termine dell’incontro tra Comune e Diocesi avvenuto lunedì scorso al centro San Gaetano a Padova, dove il sindaco Flavio Zanonato ha donato al vescovo Antonio Mattiazzo un iPad2 nuovo di zecca.”

9 dicembre 2011: “La Chiesa paghi l’Ici. Lega: “La Chiesa paghi l’Ici”. Vescovo Mattiazzo: “La paghiamo già”
„Immediata la risposta del vescovo di Padova, Monsignor Mattiazzo, intervenuto ieri mattina alla cerimonia della Madonna dei Noli: “Veramente noi l’Ici la paghiamo già. Chiedetelo al sindaco Zanonato”.

😉

whichgood

“manca la speranza e una ragione di vita ancorata ai valori della spiritualità, quasi fosse dedita all’indivualismo e ed edonismo”.

I preti e le suore, dicono, hanno una vita dedicata alla spiritualità, eppure non si sposano, non fanno fanno famiglia nè figli. Edonismo?, ditelo a don Massimo Donghi, guardate che ritiro spirituale:

http://www.corriereadriatico.it/articolo.php?id=178671&sez=CRONACHE

MassimoP

Chissà se ora qualche benpensante stile “Graziosi Fustigatori degli Infedeli a Lepanto” concepirà l’idea che, nel caso del prete smascherato, si sia trattato di un “castigo di dio” come già fu detto dell’Aids e dello Tsunami in Giappone (cfr., per quest’ultima “perla”, quel genio dello “scienziato” De Mattei, vicedirettore del CNR)?

Lorenzo Galoppini

Quello che mi sorprende é che una ricerca commissionata dalla Conferenza Episcopale – e non dai cattivi ateacci laicisti – dica la verità: mi sarei aspettato che avessero faziosamente camuffato i risultati e avessero detto qualcosa come “aumentano i matrimoni in chiesa e diminuiscono le convivenze, risorge il sentimento religioso, gli italiani sono sempre più cattolici” e via dicendo. Un motivo ci deve essere.

Florenskij

@L. Galoppini. Il racconto dell’Arca di Noè ( ovviamente si tratta di una metafora, o meglio ancora di un “tipo” ) insegna ai credenti che in alcune fasi della storia ci si riduce a “un piccolo resto”, quindi nin troppa meraviglia. Ovviamente si inizia con sberleffi e pernacchie da parte degli intelligentoni e disinvoltoni che ritengono ridicola la costruzione di un’Arca all’asciutto. Passa un po, di tempo e il sorriso sarcastco muore sulle labbra dei signori “evoluti”.

MassimoP

Non ci sono dubbi: vi riprenderete senz’altro. Ci vuole solo un po’ di pazienza.
L’Inquisizione tornerà agli antichi splendori, il popolo ricomincerà com’è sua natura a strisciare – temendo, arringato dal pulpito, il flagello dei barbari inviati dal Signore per sgominare gli ingiusti – e fiumi di miele scorreranno di nuovo a maggior gloria del Sacro Romano Impero, mentre la fiaccola riassumerà il posto dell’Enel e il cavallo rimpiazzerà l’autobus e la macchina.
Fortunae rota volvitur – sia sa. Basta solo aspettare e tutto si aggiusta. Non tema: in quattro e cinque tappe, torniamo senz’altro alle caverne e Prometeo si scorderà perfino di rubare il fuoco.

andrea tirelli

lasci perdere la favola dell’arca, caro Flo, che come tipo o metafora esprime solo la disumanità di un dio che annega chi non gli obbedisce (e chi non ha ancora l’eta per farlo).

Piuttosto, com’è che se io dico che dio non esiste è un’offesa verso chi crede (e va censurata) mentre non è insolenza andar dicendo che chi non crede è smarrito, senza valori e merita stridori di denti e fiamme eterne? (cit. nightshade90)

fab

Tipo gli intelligentoni che continuano con il crescete e moltiplicatevi, avanti c’è posto, quando il pianeta è agli sgoccioli?

nightshade90

@flore

l’arca di noè è una fiaba, in tutta la storia, da quando avete preso il potere (e anche prima) non vi è mai capitato di calare come numero di fedeli per poi riprendervi. avete cominciato in pochi, vi siete sparsi ovunque, avete ottenuto il potere grazie al potente di turno compiacente (in un impero basta convincere l’imperatore e fregarsene degli altri), avete sterminato tutti coloro che la pensavano diversamente e fino all’illuminismo avete sempre mantenuto la quasi unanimità della popolazione grazie alla semplice impossibilità per chiunque di entrare in contatto con idee differenti e, se sviluppate, di poterele raccontare senza essere ammazzato o almeno ostracizzato ed isolato.

dopo l’illuminismo avete perso sia potere che fedeli, e da quel momento siete stati in perenne crescita. mai vi è capitato di “riprendervi” e questa volta non sarà la prima. scomparirete dalla storia come è successo ai faraoni e come è successo ad hitler: gridando “possiamo ancora farcela, domani risorgeremo, presto arriverà la nostra rivincita e riprenderemo tutto il potere che ci è stato tolto e ancora di più, noi non possimo essere sconfitti perchè il fatto che siamo durati fino ad oggi è la prova che siamo nel giusto e dio è con noi”. chi vive negando la realtà e vivendo nelle illusioni piacevoli muore negando la realtà e vivendo nelle illusioni piacevoli.

FSMosconi

@Flo’

Il tuo dio dev’essere allora pagare il copyright agli immortali babilonesi, visto che la storia è stata presa pari pari con tanto di osservazione formulare sull’iniquità umana…

Sandra

La fonte dei loro dati è citata nel rapporto, ed è l’Istat, dati del 2004 e 2009. Il trend però si mantiene, come segnalato nel comunicato uaar di Padova: a Cadoneghe, comune di 16 mila abitanti, nel 2011 sono stati celebrati 17 matrimoni civili contro 13 religiosi. Sarà un caso (?), ma un consigliere di Cadoneghe ha avanzato la proposta, respinta, di aumentare la tassa sui matrimoni civili. Anche a Padova il sorpasso è già avvenuto: nel 2011 i matrimoni sono stati 267 religiosi, 338 civili.
Quindi non hai sbagliato pensando a un qualche camuffamento!

Francesco

Il vescovo di Padova Antonio Mattiazzo commenta e dimostra che non capisce un ………?
Bel niente, malapensanti.

Silvio Manzati

Il vescovo Mattiazzo dice che la ricerca fotografa un Nordest dove “manca la speranza”. Invece, la ricerca dimostra che nel Veneto sta crescendo una grande speranza: la fine dell’intromissione della chiesa cattolica nella vita privata dei cittadini.

Florenskij

@PLR. Il suo intervento rende evidente una volta di più il grado di insensibilità e spocchiosa disinformazione che qui è moneta corrente. Provi a informarsi su tale Giovanni Battista Vico, che non fu un allenatore di calcio, bensì uno dei più grandi filosofi napoletani, stella di prima grandezza in ogni storia della filosofia moderna.
Secondo Vico ( + 1720, se non ricordo male ) lo stile di pensiero dell’umanità, a livello di singoli individui come di società nel loro insieme attraversa vari stadi: il primo è quello del mito, che in commistione con elementi favolosi presenta verità profonde, con un nocciolo concettuale che il bambino o il primitivo non sa esprimere altrimenti, “con mente pura”. Un paio di esempi.
Saturno ( il Tempo ) divora i suoi figli appena messi al mondo dalla moglie Gea, la Terra ( come rappresentato con terribile potenza espressiva da Goya ). Equivalente in chiarezza razionale: ogni “ente” che viene alla vita nella vicenda del tempo ( cosa, animale o persona ) è destinato a essere stritolato dalla morte e reimmesso ( con dolore ) nel ciclo universale.
La fanciulla Persefone ( alla latina Proserpina ), mentre si diletta a raccogliere fiori nei prati presso Enna è rapita da Plutone, dio degli Inferi, che ne fa la regina del mondo delle ombre. A istanza della madre Demetra, dea delle messi, che l’ha cercata affannosamente, la sua sorte viene modificata; starà metà dell’anno negli Inferi col marito, l’altra metà nella luce del mondo con la madre. Elaborazione “favolosa” del concetto di alternanza fra la bella e la brutta stagione.

E’ così orrendo che a lei e ai suoi simili sia richiesto di comprendere che quello dell’Arca di Noè è un discorso metaforico, carico di un profondo significato, a prescindere dal fatto che richiami o meno una grande alluvione in zona mesopotamica? In ambito biblico la storia a valenza simbolica costituisce un TIPO quando la sua struttura metaforica viene ripresa in altri contesti: ad esempio l’Arca come la Chiesa, in cui si salvano i pochi del “piccolo resto”, insomma la Barca di Pietro.

D’altra parte bisogna “contestualizzare” per scusare tanta ignorante sicumera: quando si rimane attestati nel paleopositivismo più triviale, come fare un’operazione logica cosi facile? Forse basterebbe un po’ più di umiltà e di interesse per le realtà profonde.

Come compitino le lascio meditazione della frase ( famosa ) di Charles Baudelaire:

IL MONDO E’ UNA FORESTA DI SIMBOLI.

PS. E gli intellettuali UAAR che fanno? Neanche loro ci arrivano?

Diocleziano

”Sindrome delle vispa Teresa” aggravato da ”confirmation bias” allo stato parossistico!
_________________________________________________________________________________ :mrgreen:

FSMosconi

E’ così orrendo che a lei e ai suoi simili sia richiesto di comprendere che quello dell’Arca di Noè è un discorso metaforico, carico di un profondo significato, a prescindere dal fatto che richiami o meno una grande alluvione in zona mesopotamica?

Metaforica.. sì, in un certo senso è così. Ma non come l’intende lei, io preferisco attenermi alle parole del sacerdote Sachis (Timeo) estendendolo oltre che alle distruzioni con fuoco anche a quelle con l’acqua:
il perno del cielo è stato urtato e un mondo (più specificatamente un Era, ergo la costellazione che la rappresentava) è finita sotto l’orizzonte all’incrocio delle acque (Canope-Eridano).

D’altra parte bisogna “contestualizzare” per scusare tanta ignorante sicumera: quando si rimane attestati nel paleopositivismo più triviale, come fare un’operazione logica cosi facile? Forse basterebbe un po’ più di umiltà e di interesse per le realtà profonde.

Non erano i cristiani quelli che deridevano i miti pagani? Ora che si fa: l’inverso?

Come compitino le lascio meditazione della frase ( famosa ) di Charles Baudelaire:

IL MONDO E’ UNA FORESTA DI SIMBOLI.

Il simbolo ha valore solo per chi glie la dato. Ergo è l’uomo che vede simboli dappertutto (pareidolia/parafrenia razionalizzata) non il mondo che da segni mistici nascosti…

alesssandro

ed è mito o metafora perchè lo dice la chiesa 😀

Strano che un dio onnipotente e onnisciente giochi rivelandosi taltvolta con metafore e altro volte no (ovviamente il quando e il come lo decide la chiesa).

Sveglia!

Silvio Manzati

A me, da piccolo, l’Arca di Noè la davano per cosa vera e non metaforica. Vuol dire che i preti mi hanno ingannato coscientemente anche su questo argomento. Violentatori della psiche infantile.

Diocleziano

Dovrebbero avvertire tutti i gonzı che vanno sul monte Ararat a cercarla… :mrgreen:

Florenskij

@ Silvio Manzati. Attorno a me ho visto e vedo drammi e, umanamente parlando, tragedie: un’amica morta a trentacinque anni di tumore nel giro di quattro mesi, lasciando una bimba di tre, altri amici con malattie gravi, parenti ormai vecchi impossibilitati a uscire di casa o paralizzati, guai e tracolli economici, complessi e nevrosi, solitudine di anziani… Ovviamente non c’è solo quello: la vita è ANCHE bella, e può esserlo molto o moltissimo; ma è una mela che ha sempre il verme annidato dentro.

A queste persone in queste situazioni il Cristianesimo offre soltanto LA VITA ETERNA, e una VITA PIENA DEI BEATI IN PARADISO. Come dire: ciascuno di voi ha la promessa del primo premio della lotteria. E’ poco? Vale o no la pena di consumare tempo e forze per anni e allo allo scopo di capacitarsi se quella promessa mirabolante – meravigliosa è fondata o meno? E’ più intelligente respingela con una battutaccia e un colpo di ramazza? In confronto che cosa ha da offrire l’UAAR ai sofferenti e agi angoasciati ? L’abolizione dell’8 per mille e i travasi di una bile maligna alla caccia di pulci luride sul corpo della Grande Nemica Gonnellona ?

Ricordo una tragedia capitata nell’ambito del mio Istituto Tecnico. A una collega morì la figlia quattordicenne travolta da una macchina mentre andava al suo liceo in bicicletta. Una preside venuta in visita di condoglianze, me presente, disse alla madre: Io non sono credente ma sua figlia rimarrà per sempre nel suo cuore”. Bella consolazione! La madre desolata ci poteva fare la birra!

Ieri ho rivisto un tratto di quel meraviglioso film che è “La vie en rose”, biografia di Edith Piaf. Da bambina, abbandonata dalla madre in una infima casa di tolleranza, in cui faceva da mascotte, perse la vista per malattia. Le ragazze, non dimentiche della loro religiosità paesana, la portarono in pellegrinaggio a Lisieux, dove era nata Santa Teresa del Bambino Gesù ed Edith, STRAORDINARIAMENTE ( non so se si possa dire MIRACOLOSAMENTE ) guarì ( è un fatto accertato ). Per tutta la vita la cantante, nonostante stravizi, nevrosi e aspirazioni frustate a un vero grande amore tutto suo rimase devota della santa, in cui vedeva l’offerta di un sorriso e di una mano soccorritrice: “LASSU’ QUALCUNO MI AMA”.

Troppo ridicolo? Ci facciamo quattro risate? Beh, cominciate a vedere o rivedere il film, che non ha assolutamente nulla di untuosamente clericale.

@ Massimo P.
ENEL. La pila elettrica venne inventata dallo scienziato comasco Alessandro Volta, di notoria fede cattolica.
AUTOBUS. Il primo servizio di Omnibus venne creato nel ‘600 da Blaise Pascal, grande pensatore religioso cattolico e creatore della primissima macchina calcolatrice.
AUTOMOBILE. Il primo motore a scoppio venne realizzato nell’800 dal sacerdore cattolico Eugenio Barsanti.
IL POPOLO TORNERA’ A STRISCIARE. Riprenda la sua “Divina Commedia”. Nel “Paradiso” Dante non striscia affatto: VOLA verso Dio, nella zona dove si trova nella “Luce intellettuale piena d’amore; / amor di vero ben, pien di letizia; / letizia che trascende ogni dolzore.”
Gaccia qualche capatina pre4sso le testimonianze dei msitici: vedrà che VOLAVANO con l’anima e talvolta, come è documentato con sicurezza, levitavano o addirittura volavano fisicamente, come si è assolutamente siciri che facesse il leccese san Giuseppe da Copertino, protettore degli studenti asini. Lo invochi, vedrà che aiuto saprà fornirle! Sul santo : Anna Maria Turi “La levitazione” esprattutto la grandiosa “Christliche Mistik” di Joseph Goerres( inizio ‘800 ). Utile anche Marco Margnelli “Gente di Dio” sui fenomeni psicofisiologici-neurologici connessi col misticismo.

Sandra

Flo,
quella della Piaf era una cheratite, e la tenutaria della casa era la nonna paterna, sai, magari per partire l’aveva lavata e l’igiene fa miracoli! Dai, stai in tema, su.

Silvio Manzati

Egregio signor Florenskij,
anche a me sono morte persone carissime e vicinissime, in modo tragico. Le storielle della chiesa cattolica non sono state né di conforto né di aiuto. Anzi, sono state irritanti. Un amico prete mi ha dato un appiglio del tutto umano, che con il passare del tempo ho sempre più apprezzato. Poteva anche non essere prete. La vita eterna è un palliativo che viene offerto da chi è incapace di stare vicino umanamente.

Stefano

@ Florenskij

E’ veramente irritante il suo riproporre argomenti che sono già stati ampiamente criticati e per ogni persona di buon senso dovrebbero essere accantonati. Lei no, perché deve continuare a credere a prescindere, altrimenti non vince la lotteria.
Di nuovo, le invenzioni dei cristiani dipendevano dall’esserlo, tanto che se non fossero stati credenti non avrebbero potuto ottenere il medesimo risultato? Perché altrimenti il fatto che fossero cristiani ha la stessa rilevanza di avere i baffi piuttosto che no.
E non mi porti questi esempi per sottolineare l’aspetto “progressista” della sua religione: se a qualcuno fosse venuto a mente che l’elicottero costituisce offesa al suo credo in quanto dileggia l’ascensione del Signore, la macchina infernale sarebbe considerata abominevole. Quanto il preservativo.
Basta Florenskij, un minimo di decenza e rispetto per la ragione, che diamine!
Queste devono essere chiamate con il loro vero nome: stupidaggini.
E smetta di ripeterle ad ogni piè sospinto: lungi dall’ottenere l’effetto da lei voluto non fa altro che sottolineare l’ottusità di certe posizioni.

MASSIMO

“il Cristianesimo offre soltanto LA VITA ETERNA, e una VITA PIENA DEI BEATI IN PARADISO.”

HA HA HA.
Se vo nel paradiso cristiano sai che palle con Bonolis che prende il caffè tutto il giorno .
Allora meglio l’islamismo..che promette le 72 vergini. Perlomeno lì si sc..a!

Dopo la morte non c’è proprio nulla e ogni adulto in cuor suo lo sa.
I discorsi del paradiso sono delle favole che si raccontano ai bambini per non traumatizzarli quando sparisce un caro. Gli si dice che “è salito in cielo” e così il bimbo non soffre.

Soqquadro

Cioè metà del genere umano schiavizzato per il piacere dell’altra metà…. bel paradiso…

Murdega

Attorno a me ho visto e vedo etc…. etc…
Caro Flò, le persone non sono stolte come ti piace pensare, siam tutti in grado
di originare e capire un ito o un’astrazione intelletuale.
Se tu che continui a creare mondi nella tua fantasie accostando i tartufi alle patate
in mirabolanti effetti pirici.
Stai diventando noioso.

John

“Una preside venuta in visita di condoglianze, me presente, disse alla madre: Io non sono credente ma sua figlia rimarrà per sempre nel suo cuore”. Bella consolazione! La madre desolata ci poteva fare la birra!”

Tu parli così perché sei una persona insensibile e di scarsissimo spessore umano se proprio lo vuoi sapere. A qualunque essere umano una sincera espressione di solidarietà avrebbe fatto piacere, sapere che un proprio caro ha significato qualcosa per il prossimo, ma tu, filosofo dei miei stivali, vivi solo di categorie, simbologie, principi primi e ultimi, con logica teologica che annienta l’unica cosa che forse di buono esiste nel cristianesimo che è l’agape, il bene istintivo per il tuo simile elevato a regola. No, a te interessa la salvezza eterna e il vantaggio concreto del mettere in salvo la tua misera anima, la tua bellissima lotteria, la tua è un’adesione al credo per puro egoismo, dovresti fare i conti con la tua coerenza intellettuale e capire che per quello che sei, le porte del tuo paradiso non saranno così spalancate come immagini… per tua fortuna è un falso problema, non esiste niente di tutto questo, a te rimane la tua vita su questa terra e a noi il fastidio di condividerla.

Ferrer

@ John

Secondo me, se un dio esistesse, nel trovarsi davanti un tizio del genere che l’ha definito fuoco d’artificio, centro d’informazione, ecc. e che crede in lui solo per guadagnarsi la vita eterna, lo spedisce all’inferno con un calcio in c…

Otzi

@ Florenskij. Servire, amare o temere un dio per una presunta immortalità personale di vita eterna felice o dolorosa, è la più grande delle irrazionali idiozie di un cervello e cuore umani e in pari tempo è dare dell’ignorante ad un dio supposto onnisciente. A dirlo è stato uno dei più grandi mistici europei cattolico, ma debitamente scomunicato. Insomma è sempre l’egocentrismo orgoglioso e superbo dell’animale umano o la paura, soggiacenti anche alla famosa scommessa di Pascal. Amo, servo o temo dio per guadagnare una vita eterna che senza dio non c’è. Questo significa una meschina presa in giro di dio sulla stessa idea di amore e per di più verso colui che sarebbe amore. Come dire m’interessa e amo la vita eterna, non l’amore in sé e per sé. Un credente, dice quel mistico, dovrebbe amare dio solo per il fatto di dio e non per l’interesse di una personale immortalità. Dovrebbe amarlo soprattutto con la consapevolezza che “in morte quis memor sit tui?” come dice nel salmo la stessa (per chi crede) parola di dio. Traduco: “chi dopo la morte avrà dio in mente?”. Florenskij, rispondi: amen! Ti ripeto: è parola di dio, il tuo dio. E qual è l’uomo razionale che ha un simile bisogno di amore? Il credente, che nel suo misto di ignoranza ( comune a tutti) e paura, inganna inutilmente se stesso ma non senza il conforto di trascinare “obbligatoriamente”, per sicurezza, anche tutti quelli che può nel baratro delle sue sgangherate idee su dio…. E non parliamo del problema del male, inteso come sofferenza-dolore. Le dottrine su un presunto dio sono tutte un inganno a scopo di fallace conforto e DENARO sicuro per gli impostori di mestiere sacro.

paniscus

“Ricordo una tragedia capitata nell’ambito del mio Istituto Tecnico. A una collega morì la figlia quattordicenne travolta da una macchina mentre andava al suo liceo in bicicletta. Una preside venuta in visita di condoglianze, me presente, disse alla madre: Io non sono credente ma sua figlia rimarrà per sempre nel suo cuore”. Bella consolazione! La madre desolata ci poteva fare la birra!”

Scusa, potresti spiegare meglio quale altro comportamento avrebbe dovuto tenere, invece, quella preside, per essere considerata più corretta e più sensibile?

Avrebbe dovuto fingere di essere credente, e recitare a vuoto una serie di fomule consolatorie a sfondo religioso, senza crederci? Oppure avrebbe dovuto semplicemente scomparire e non presentarsi affatto a fare le condoglianze?

Hai un concetto molto curioso dei normali criteri di civiltà, sensibilità e buona educazione che sarebbe il caso di tenere in circostanze del genere…

Lisa

Gianluca

Florenskji,

“A queste persone in queste situazioni il Cristianesimo offre soltanto LA VITA ETERNA, e una VITA PIENA DEI BEATI IN PARADISO. Come dire: ciascuno di voi ha la promessa del primo premio della lotteria. E’ poco? Vale o no la pena di consumare tempo e forze per anni e allo allo scopo di capacitarsi se quella promessa mirabolante – meravigliosa è fondata o meno? ”

Lei in qualche altro post ha sottolineato il fatto che prende seriamente in considerazione le critiche (anche logiche) alla religione, la cosiddetta apologetica (non conoscevo il termine, grazie).
Le chiedo: ma se noi in questo mondo siamo liberi di perseguire il bene o il male, può mai essere che dopo ci aspetta il paradiso, dove perderemmo la libertà di commettere il male e saremmo sempre tutti felici (sai che palle, tra l’altro…). Cos’è la felicità? La felicità arriva dopo momenti brutti o anche momenti di noia, essere sempre felici è come non esserlo mai. E’ veramente possibile un posto del genere? Un prete mi ha risposto:”Ma la nostra (in questo mondo) non è la nostra vera natura, essa ci sarà mostrata in paradiso”. Ma se a un uomo, da tutta la gamma di emozioni gli si leva quelle negative, l’uomo è più ricco o più impoverito? In questo modo anche in terra si può ricreare il paradiso: ci si imbottisce di droga per sempre e si vive da ebete.

“Come dire: ciascuno di voi ha la promessa del primo premio della lotteria.”

Inatti, non si può vincere TUTTI alla lotteria.

nightshade90

inoltre specificherei:

“A queste persone in queste situazioni il Cristianesimo offre soltanto LA VITA ETERNA, e una VITA PIENA DEI BEATI IN PARADISO”

non è proprio così: a queste persone offre un destino indecisiso(perchè nessuno, nè un santo nè hitler, può sapere prima della morte la propria destinazione) tra una eternità di eterna contemplazione ed una di atroci sofferenze. bella promessa. secondo la logica di flore allora il pastafarianesimo è molto meglio del cristianesimo perchè offre molto di più: se ti va bene l’eterna felicità in una terra di mile con un vulcano di birra e pasta buonissima, se ti va male la stessa cosa, ma con la birra stantia e la pasta molliccia. in entrambi i casi vinci, nel cristianesimo invece hai fino all’ultimo la minaccia delle sofferenze eterne…..

Lorenzo Galoppini

“…può mai essere che dopo ci aspetta il paradiso, dove perderemmo la libertà di commettere il male e saremmo sempre tutti felici (sai che palle, tra l’altro…).”

Questo però é assurdo, paradiso o no: per non annoiarti hai bisogno di essere infelice e di soffrire?? Viva le palle, allora (almeno per quanto mi riguarda)!

Florenskij

@ Gianluca. L’esempio della lotteria copre solo una parte del concetto, riferendosi all’intensità dell’emozione, non al fatto che a vincere è uno solo. O per meglio dire: a una grandisima felicità bastano i premi della zona più alta. Crede che il secondo o il terzo premio sia cosa da poco? In effetti secondo Dante la felicità dei beati è graduata secondo i meriti, ma non per questo intaccata da qualche ombra di negativo “maligno”. Lo dice espressamente Piccarda Donati nel canto III “Frate, la nostra volontà quieta / virtù di carità, che fa volerne / sol quel ch’avemo, e d’altro non ci asseta. / Se disiassimo esser più superne, / foran discordi li nostri disiri / dal voler di colui che qui ne cerne, / che vedrai non caper in questi giri, / s’essere in carità è qui necesse / e se la tua natura ben rimiri. / Anzi, E’ FORMALE A ESTO BEATO ESSE / TENERSI DENTRO A LA DIVINA VOGLIA, / perch’una fansi nostre voglie stesse … / E IN SUA VOLONTADE E’ NOSTRA PACE : / ell’è quel mare al qual tutto si move / ciò ch’ella cria o che natura face.
.
Con le sue considerazioni sulla felicità come SEMPRE E INEVITABILMENTE RELAZIONATA CON IL MALE SCAMPATO O SUPERATO lei si ricollega a un concetto elaborato da pensatori ellensitici e abbracciato in pieno con il suo discorso su “piacer figlio d’affanno” introdotto esplicitamente ne “La quiete dopo la tempesta”: … gioia VANA ch’è frutto del passato timore… ”

In Paradiso perdiamo ( perderemmo ) la libertà? Lo afferma Sartre, per il quale la libertà ( e dunque l’autonomia della personalità ) comporta uno “hiatus”, una fessura tra l’individuo umano e la pienezza dell’Essere. Discorso lungo; però consideri questa: se uno è innamorato perso e ricambiato con sentimento altrettanto intenso soffre forse per mancanza di libertà? E se questo sentimento unisce due coniugi alle nozze d’argento o d’oro?

La negatività può essere intesa secondo due modalità distinte: come CORRUZIONE, DISFACIMENTO, CARIE della vita intesa come organicità, oppure come DISTINZIONE, DIFFERENZA DI GRADO: Illustri pensatori matematici hanno pensato a geometrie non euclidee. Non sarà legittimo ipotizzare un universo che abbia solo il secondo tipo di negatività? Quanto al ben noto problema della NOIA IN PARADISO*, ci soccorre ancora Dante: Nell’ultimo canto la contemplazione di Dio non è quella di un punto eternamente fermo, ma di un movimento caleidoscopico di tutte le informazioni che si dispiegano nell’universo. Non movimento fisico, ma movimento ideale, nel genere di quello che ha la nostra mente nel contemplare le figure ambigue ( Wikipedia ) come quelle famose ( anche se gelide e spesso “manichee” per la contrapposizione assoluta di bene e di male ) disegnate dal grande Cornelis Escher. Dio molto più come un fuoco d’artificio ( ecco il senso dell’arte barocca! ) o un movimento di caleidoscopio che coinvolge, che so io, la Treccani, tutti i musei d’arte del mondo, tutti i film mai girati, tutti gli album di fotografie delle miss ( perchè no? ). E’ UN DIO TRINITARIO, il che comporta una eterna SISTOLE – DIASTOLE tra Padre e Figlio, tramite Spirito santo come fiamma della corrente che si sprigiona fra di loro,poli distinti ma in relazione. Per questo la rimando alla parte finale dell’ultimo canto del Paradiso con la CONTEMPLAZIONE DI DIO; MOVIMENTO ETERNO D’AMORE E DI SAPIENZA.

] Gilberto Govi, grande attore – commediografo genovese: “… in Paradiso a sentire gli angeli che suonano la musica classica… “.

Gianluca

“Discorso lungo; però consideri questa: se uno è innamorato perso e ricambiato con sentimento altrettanto intenso soffre forse per mancanza di libertà? E se questo sentimento unisce due coniugi alle nozze d’argento o d’oro?”

Ma un innamorato perso non ha la mancanza di libertà, SCEGLIE di stare con la donna amata perchè, appunto la ama ed è ricambiato. Lo stare insieme è bello proprio perchè nessuno obbliga i due a farlo. Io amo mia moglie e lei ama me e spero di arrivare con lei anche alle nozze di diamante, ma se fossimo costretti a stare insieme per forza, almeno a me piacerebbe di meno.

ser joe

@ Florenskij
E’ da tanto che volevo chiederle in quale scuola insegna, cosi, tanto per non rischiare che mia figlia finisca nella sua classe.

Ferrer

Non preoccuparti, ammesso che sia vero che questo ha preso una laurea (regalata visto le cantonate che prende..), da come scrive dev’essere pronto per l’ospizio…

andrea tirelli

Grazie Flo.
Leggerò l’ultimo suo delirio davanti ad alcuni amici cattolici.
E mi godrò la scena (già vista in precedenza con altri suoi farneticanti commenti) dei loro sguardi imbarazzati, delle loro bocche distorte, del loro contercesi le dita nervosamente.
E quando, messi da lei a disagio, prenderanno le distanze dalle sue parole.
Quando rifiuteranno di condividere con lei un dio, una fede, una chiesa.
E arriveranno (com’è già capitato) a prenderla a male parole.
Allora, e solo allora, interverrò per difenderla, parlando della libertà di pensiero in teologia, un diritto di cui tutti, persino lei, deve poter godere.
Grazie Flo.

Stefano

@ Florenskij

Fuffa,fuffa,fuffa.

Se il massimo dell’amore è il sacrificio per altri (vostro criterio) la trinità non è autosufficiente e non esprime il massimo dell’amore. Per esprimerlo occorre un essere corruttibile in teoria e corrotto nei fatti. I vostri concetti non stanno insieme neanche per forza.

Francesco

Il rasoio del Flo’.

” A parità di fattori la spiegazione più idiota è da preferire “

Gianluca

Florenskij,

tra le altre cose, non mi sembra che Dante sia annoverato tra i padri della chiesa, non dovrebbe chiamarlo in causa quando cerca, da fedele, di giustificare le sue posizioni di fede.

Forse ha ragione Bruno Gualerzi quando dice che il fedele dovrebbe semplicemente dire:”Credo e basta”, ci fa più bella figura. Oppure come fa mio cognato, la cui mente è per me uno dei grandi misteri della natura, che è persona intelligentissima e dice:”Io lo so che la fede è un cumulo di assurdità, razionalmente me ne rendo conto… ma ci credo”.
Come si fa a cercare di spiegare con argomenti razionali quello che per sua natura, razionale non è?

Florenskij

@ Gianluca. Dante non è uno dei Padri della Chiesa, ma la sua opera attinge larghiassimamente alla grande teololgia di san Tommaso d’Aquino, il più grande dottore cattolico con sant’Agostino. La sua poesia piò esser utilizzata benissimo per esenplificare concetti che riuscirebbero ardui nella veste esclusivamente filosofica tranne che per gli addetti ai lavori.

Credo e basta? No, è come per gli oggetti estetici: INTUISCO che è vero, poi, se mi metto in grado di acquisire il necessario apparato concettuale, riesco a dare conto a me stesso e agli altri i motivi RAZIONALI, diciamo”pitagorici” di quell’effetto.Il semplice fruitore può intuitivanmente sentire un brano come sublime; il musicologo è in grado di spiegare il tutto col la teoria degli accordi ( consonanze e dissonanze ) e in generale delle “strutture” musicali. E’ questo il nocciolo della teologia della bellezza di Hans Urs von Balthasar, probabilmente il più grande teologo cattolico del ‘900e senz’alytro uomo di una erudizione mostruosa. Costui sosteneva che nella perfezione della musica di Mozart, di cui era patito, si poteva riconoscere in un certo senso la prova dell’esistenza di Dio.
Fissazione di Von Balthasar, aristocratico svizzero tedesco?
No: basta riandare alla tematica del grande film “Amadeus”. Il musicista della corte viennese Antonio Salieri arriva a odiare Dio per il genio che ha trasfuso in Mozart e non in lui, pur così ben disposto.

Stefano

@ Florenskij

” riesco a dare conto a me stesso e agli altri i motivi RAZIONALI,”

Probabilmente neanche a sé stesso….

Per gli altri se lo scordi….

Diocleziano

flo,
la religione comincia a farti male, perché non vai a distrarti in una sala bingo?

FSMosconi

@Flo’

No, è come per gli oggetti estetici: INTUISCO che è vero, poi, se mi metto in grado di acquisire il necessario apparato concettuale, riesco a dare conto a me stesso e agli altri i motivi RAZIONALI, diciamo”pitagorici” di quell’effetto.

Lo intuisci solo perché (te) ne sei abituato: gli antichi “intuivano” che fosse il cielo a muoversi e non la Terra perché notavano che alcune stelle tornavano ad ogni giro di stagioni, ciò non toglie che avessero torto.
Detto questo: che facciamo? Usiamo il metodo scientifico all’inverso?

Stefano

@ FSMosconi

“Usiamo il metodo scientifico all’inverso?”

Bravo, hai colto il segno: è esattamente quanto vorrebbe Florenskij….

Roberto Grendene

nel comune di Bologna i matrimoni civili sono da tempo più del doppio di quelli con rito cattolico

whichgood

Mi chiedo cosa pensi teologo catt. in questo caso, considerando cosa rappresentano per lui le minoranze.

rik

Più che per l’aumento dei matrimoni civili dovremmo rallegrarci pe il drastico calo i quelli religiosi

Matrimoni religiosi in Italia
1990 = 266.084
1991 = 257.555
1994 = 235.990
1995 = 232.065
1996 = 222.086
1997 = 220.351
1998 = 219.581
1999 = 215.743
2000 = 214.255
2001 = 192.558
2002 = 192.006
2003 = 186.489
2004 = 169.637
2005 = 166.431
2006 = 162.364
2007 = 163.721
2008 = 156.031
2009 = 144.384
2010 = 137.075

Soqquadro

Più che i numeri delle unità, sarebbe da vedere che percentuale occupano sul totale.

El Topo

Perché in queste statistiche non vengono prese in esame anche le coppie conviventi magari ponendo un tempo di convivenza minimo come discriminante? Ritengo che si otterrebbero risultati interessanti (vista anche l’elevata percentuale di nascite all’infuori del matrimonio).

rik

Non si possono fare statistiche di situazioni di fatto come le convivenze. Al masimo si posono fare dei sondaggi. Se esistesseero in Italia i registri delle coppie di fatto allora le cose starebbero diversamente.

Un indice delle convivenze sono sicuramente i nati fuori del matrimonio.

Nati vivi fuori del matrimonio in percentuale
2005: 94.881 – 17,28%
2006: 103.829 – 18,66%
2007: 117.327 – 20,79%
2008: 126.637 – 22,24%
2009: 133.962 – 23,73%
2010: 141.446 – 25,41%

whichgood

Il seguente è un sondaggio fatto da me fra i miei amici, rispecchia non da poco la situazione italiana:

2005: ci sposiamo?
2006: boh ?!
2007: divertiamoci !
2008: nasce Carlino
2009: ci sposiamo?
2010: mah si dai, ma niente chiesa, meglio essere liberi. E poi bisogna pure pagare !.

🙂

paniscus

Comunque questo è abbastanza realistico: moltissimi di quei bambini che figurano come “nati fuori dal matrimonio” sono figli di coppie che inizialmente convivono, e poi dopo qualche anno si sposano lo stesso, ma con figli già nati.

Solo che fino a qualche anno fa, questo portava quasi immancabilmente al matrimonio in fretta e furia col pancione, come se ci fosse qualcosa di importantissimo nell’essere già sposati al momento della nascita, mentre adesso la gente la vive in modo più rilassato e non ci trova nulla di male a sposarsi dopo…

Maurizio_ds

Diciamo che la ricerca fotografa un nordest dove la gente finalmente si sta svegliando, altro che pessimisti e smarriti. Vabbé che loro sono sempre stati cattolici per modo di dire.

G.B.

L’aumento dei matrimoni civili è un segno positivo ed è prova di autentica laicità.
I casi, numerosi, di convivenza seguita da matrimonio religioso sono invece indice di superficialità, tanto nel vivere la fede quanto nel vivere la secolarizzazione(quest’ultima cosa diversa da un consapevole e maturo laicismo).
Non farei infine tanto trionfalismo per l’aumento delle nascite fuori dal matrimonio; queste non devono essere viste con allarmismo e demonizzate, tuttavia se i bambini possono contare su una famiglia stabile è preferibile. Semmai quest’ultimo dato dovrebbe far riflettere sulla opportunità di introdurre il divorzio breve, anche per garantire meglio i figli nati da genitori separati.

G.B.

A paniscus
Da nessuna parte. Resta però da vedere quanti figli nati fuori dal matrimonio possano contare su entrambi i genitori e non sulla sola madre, cosa che sarà magari preferibile ad un padre manesco e ubriacone, ma non ad un padre presente ed affettuoso.

paniscus

Quindi tu non conosci coppie conviventi stabili, in cui nessuno è manesco o alcolizzato?? Sei convinto che le coppie non sposate siano in massima parte viziose e violente?

Evidentemente hai un campionario poco significativo della realtà.

Lisa

Daniele

Il fatto che le pecorelle snobbino il pastore nuoce all’edonismo del vescovo 😀

Brian di Nazareth

le nozze civili arrivano al 51%

Ma allora la maggioranza cattolica tanto sbandierata e trollata su questo forum in realtà non esiste più?

E come era quell’altra storia sulle minoranze (atei, agnostici, ecc.) che devono adeguarsi zitti zitti alle usanze della maggioranza? Nozze civili per tutti e non se ne parla più?

Otzi

E’ questione di… prospettive. La ccar preferisce quella dei peccati originali lavati da essa!
Esistono poi anche le proiezioni….
Come ateo non faccio proselitismo. Nessun dio ci ha detto: andate e battezzate tutte le genti e chi non sarà stato battezzato e non crederà sarà condannato!
E se qualche uomo lo dice, sarò o non sarò libero di ridergli in faccia e di impedire che tale dottrina si traduca in potere indebito contro ogni libero democratico pensiero e lecita azione?

gcr

ho 56 anni, il mio amore 52, ci conosciamo da 35, conviviamo da 14, e abbiamo un bel ragazzo di 13 anni non battezzato, convinto anche lui delle nostre idee , ci vogliamo bene tutti e tre e stiamo benissimo, non sapevamo di esserci smarriti stando lontano dalla chiesa ma quardandoci intorno tra amici e colleghi regolarmente sposati e separati, con figli battezzati che frequentano il catechismo e che vengono spinti forzatamente ogni domenica a messa, crediamo di non aver perso niente.

29

gcr, non hai perso niente. anche perchè è il niente a cui l’ateo crede e mira.

nightshade90

cavolo, un nuovo arrivato già tracotante di luoghi comuni e preconcetti che non ha idea di chi o cosa pensino o siano gli atei ma già si permette di dire a cosa possono o non possono credere e mirare.

se ce ne usciamo noi atei con uscite così idiote e insultanti sui cattolici veniamo censurati (veniamo censurati per molkto meno: vedasi ateobus), se se ne esce un papa, un vescovo o l’ultimo dei cattoidioti (come in questo caso), in mondovisione o in blog, è libertà di espressione se non “un parere altolocato di un esperto sulla questione”. che certamente ne sà più degli atei sulla questione…..

29

l’ateo è uno che basta a se stesso poichè se stesso è la sua verità.
tu che cosa cerchi?

Stefano

@ 29

Ti vergogni di scrivere quel che scrivi o no?
Hai deciso cosa debba essere la verità per fede, ignori i fatti e ti permetti di pontificare?
Sono queste le cose che vi rendono RIDICOLI. E non ti offendere, è un lusso che non ti puoi permettere con le idee che sostieni.

nightshade90

@29

l’ateo può scegliere che gli basta sè tesso così come può cercare la propria felicità e la gioia nell’amore per gli altri. e dal numero di atei impegnati in volontariato o aventi una felice vita di coppia e famigliare, direi che questi ultimi sono la netta maggioranza.

a differenza dei credenti, che la verità magari non l’hanno trovata in loro stessi preferendo che fosse qualcun’altro a dire loro cosa è falso e cosa è vero, ma la storia insegna che la loro verità sono sempre ben intenzionati a farla applicare anche a chi non la condivide, spesso e volentieri con l’uso della tortura, della persecuzione e dell’uccisione nei confronti di chi non la condivide. mai successo in tutta la storia che un ateo facesse questo in nome dell’ateismo nei confronti di chi non condivide l’ateismo. (e prima che qualcuno se ne esca di nuovo con il comunismo, i comunisti hanno perseguitato i non comonusti perchè non comunisti, non i non atei perchè non atei. la loro fu una dittatura ideologica comunista, non ateia, non più di quanto il nazismo fu una dittatura raligiosa cristiana.)

spapicchio

Per forza direi, il minimo che poteva succedere dopo l’ondata di degrado leghista cattolico.

G.B.

A paniscus – Lisa
Non hai capito niente di quello che ho detto e quindi è meglio che te lo ripeta.
Ho detto che non risulta chiaro dai dati presentati quanti dei figli nati fuori dal matrimonio possano contare su un solo genitore o su entrambi. Credo sia fuori discussione che avere entrambi i genitori presenti sia preferibile, salvo ovviamente il caso in cui uno dei due sia un poco di buono(sposato o non sposato), nel qual caso è meglio avere un genitore solo. Chiaro o ci sono altri dubbi?

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