Gb, si discute intorno a un tempio ‘ateo’

Nel suo ultimo libro Del buon uso della religione. Una guida per i non credenti, Alain de Botton ha sostenuto la tesi che gli atei hanno solo da guadagnare prendendo il ‘meglio’ delle religioni. Tra le varie proposte da lui avanzate come esempio ha anche lanciato l’idea di un “Tempio della giusta prospettiva”, capace di indicare alla specie umana quanto poco tempo essi hanno vissuto sul pianeta . Idea cheè stata ripresa nei giorni scorsi in un’intervista rilasciata a Dezeen, e che sarebbe ora arrivata anche a livello di progetto: il tempio sarebbe alto 46 metri, in correlazione diretta con l’età della Terra (4,6 miliardi di anni: agli uomini non resterebbe dunque che un millimetro) e avrebbe un costo di 1,5 miliardi di dollari (oltre un miliardo di euro). Potrebbe essere realizzato a Londra.
A de Botton ha risposto Richard Dawkins: “gli atei non hanno bisogno di templi. Ci sono modi migliori per spendere i soldi, se si vogliono spendere per l’ateismo: per esempio, si può contribuire a migliorare l’educazione laica e costruire scuole dove insegnare il pensiero critico, scettico e razionale”.

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77 commenti

FSMosconi

Onestamente questa polemica non la capisco: va bene fare associazioni etc. …
Ma pensare un po’ per sé no? 🙄

Diocleziano

Il tempio dell’ateismo è ogni mente razionale, quindi è meglio spendere i soldi per l’istruzione.

Murdega

Il tempio dell’ateismo è ogni mente razionale, quindi è meglio spendere i soldi per l’istruzione.
CONCORDO NON CI SERVONO I TEMPLI.

Otzi

Il libro di de Botton non è un gran che! Meno male che c’è Dawkins! Un tempio ateo è una semenzata, a mio modo di vedere, e va bene per catalogare i devoti! All’ ateo saggio basta la Natura: cielo, mare, terra. Il tempio vivo comune ai fratelli animali, a tutte le specie viventi e alle forze fisiche comuni.

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Onorano per davvero la natura soltanto quelli che le insegnano che può parlare di tutto, anche di teologia.

fab

I templi degli atei sono i planetari, i musei di scienze naturali, i conservatori (in cui si evoca l’unica dea degna di essere venerata, la musica)… e soprattutto qualunque angolo del pianeta in cui ci sia qualcosa da scoprire.

Florenskij

@fab. Sulla dea Musica: ha mai pensato che Johann Sebastian Bach, il più grande genio della musica, il musicista totale ( quello che un mio collega direttore d’orchestra e musicologo definiva “il padre di noi tutti”) era un cristiano devoto, e non a latere? Il respiro cosmico della sua musica gli derivava dal Cristianesimo. Per molti anni ho coltivato l’idea che il brano di musica più SUBLIMEmai scritto sia la Corale dalla bachiana “Passione secondo San Matteo” imperniata sul momento culminante della Crocifissione. Ho chiesto a un musicista docente di conservatorio ( ora a Milano ): piena conferma.
Se vuole, su Youtube può sentire il canto natalizio “Adeste fideles” cantato dai “Regensburger Domspatzen” ( coro tedesco di voci bianche diretto per parecchi anni da Georg Ratzinger). Capirà perchè non ho voluto rinuniare alla fede che mi è stata tramandata.

fab

Sulla compunta devozione di Bach, ho già segnalato la biografia di Buscaroli, che cambia parecchio l’immagine del musicista, basandosi su punti d’appoggio molto più fermi di quelli di Basso, Spitta o Schweitzer.
E’ poi possibile che fosse il non-così-intenso cristianesimo di Bach a derivargli dal respiro COSMICO della sua musica e non l’inverso.
Ma soprattutto, non voler rinunciare alla fede perché qualcuno può eseguire “Adeste fideles” in modo particolarmente coinvolgente è perlomeno un modo frivolo di impegnarsi in ontologia, per cui spero che sia una boutade.

Già che ci siamo, che Bach sia senz’altro la vetta estrema della musica è un giudizio piuttosto brutale, anche se certo non stravagante.

alesssandro

una fede che si regge su solide basi hauhauhauahha 🙂

Diocleziano

Ricordiamo anche che il luterano Bach veniva da una famiglia vastissima che per generazioni, prima e dopo di lui, si era sempre occupata di musica. E spesso, se non si lavorava per la chiesa, non si lavorava. Capita anche oggi che la fede sia sorretta da uno stipendio…

flo, pensa che gli stessi brividi che a te sono dati dall’Adeste, a me li dà il ‘Non più andrai farfallone amoroso’… 😉

pendesini alessandro

…« Sulla dea Musica: ha mai pensato che Johann Sebastian Bach, il più grande genio della musica, il musicista totale ( quello che un mio collega direttore d’orchestra e musicologo definiva “il padre di noi tutti”) era un cristiano devoto, e non a latere? Il respiro cosmico della sua musica gli derivava dal Cristianesimo. »…
Bellissima ragliata !
@Florenskij :
Ritengo che i « grandi geni » della musica non si limitano a J.S.Bach !
Mi piacerebbe conoscere l’opinione che il suo collega direttore d’orchestra e musicologo ha dei musicisti come :
—Art Farmer, Bill Evans, Ornette Coleman, Miles Davis, Art Pepper, Philip Catherine, Enrico Pierannunzi, Dizzy Gillespie, Archie Shepp, Lennie Tristano, Kenny Barron….e moltissimi altri !!! Ritengo personalmente che in questa lista ci sono altri “più grandi geni” che J.S.Bach….non hanno di certo MENO talento di Bach anche se non “ispirati” da Dio e osannati dal cattolicesimo !
Inoltre “cos’é la musica”? A questa domanda non puo’ esserci una risposta, o più precisamente ci sono diverse risposte a seconda dei punti di vista ! Ma la più evidente è che la musica non è un « oggetto matematizzabile » per cui non puo’ essere definita in modo chiaro, preciso, e ancora meno assoluto.

luca

sarei anche favorevole a un “tempio” per gli atei (per ritrovarsi, per stare in silenzio, etc.), ma deve essere molto piu economico (sulla falsariga delle chiese valdesi).

Di certo non un miliardo e mezzo di euro!!

Se fosse molto piu’ economico, semplice, e gli spazi servissero anche per conferenze, concerti, riunioni…etc…..PERCHE NO!!!

bruno gualerzi

Scusate la mia ignoranza… ma questo Alain de Botton è per caso un ateo? Spero proprio di no.

chiericoperduto

Ecco, pare anche a me da corte dei gentili, con pensiero del tipo: costruiamo un tempio, poi semmai lo ingentiliamo con una piccola croce in cima, che noia dà?
n.b. : con un miliardo di dollari si può salvare westminster ed il big ben.

Bismarck

Io coniere un neologismo per certi atei: il cortilaio, colui che fa parte del cortile dei gentili, se non per esserci invitato fisicamente almeno per esserci spirtualmente.

Florenskij

@pendesini. I Soloni di Stoccolma dovranno pur avere un criterio per valutare quale grande scrittore è da Nobel e quale non lo è. Personalmente ritengo che il criterio sia quello della “universalità”: la capacità di affrontare le tematiche inerenti la vita dell’uomo e del mondo che lo ospita in modo tendenzialmente completo, tanto da rendere conto della generalità e dei particolari, del vasto e del profondo. Per questo ritengo che i sommi della letteratura siano due: Dante e Shakespeare, il primo epsressamente cristiano – teologico, il secondo occupato da una problematica etico-esistenziale in cui si esprime la crisi di valori della modernità ( “Esssere o non essere: questo è il problema…” ) ma di chiara radice cristiana.
Giudizio di parte? Ritengo da Nobel meritatissimo Luigi Pirandello, il campione angosciatissimo di ateismo nichilista e relativista ( Non ci credete? Riandate a “L’uomo dal fiiore in bocca” ); in più anticipatore della crisi della famiglia ( “Sei personaggi incerca d’autore” ). Per lo stesso motivo ritengo NON da Nobel Dario Fo, pur personaggio notevole.

Per chi non lo sapesse, secondo i pensatori medievali i cieli con il loro movimento rotatorio producevano un concerto di “ultrasuoni” che venivano a costituire la “musica delle sfere” ( richiamata tardivamente in stile graziosetto dal settecentesco carillon ).
In relazione a questo vale il richiamo alla colonna sonora di “2001 Odissea nello spazio”: valzer di Strauss per l’ambiente umanizzato, musica sideral – angosciosa di Georgy Ligeti per quello spazio di pianeti coome “spiagge sporche” contornate dall’abisso.

Per il pensiero del mio collega ( e anche di altri storici – critici come Paolo Fenoglio ) Bach è grande, grandissimo, grandioso per la sua apertura al cosmo in tutti i suoi aspetti e livelli tanto da collegare organicamente il particolare e l’universale.

Douglas Hofstadter, filosofo della mente in chiave informazionale e amico di Daniel Dennett, esponente di primo piano del movimento neoateistico anglosassone, ha scritto il magno saggio “Goedel, Escger, BACH”. Sarà solo per un uzzolo personale ?
Il fatto è che bisognerebbe conoscere meglio la “cristologia cosmica”.

Ho invitato ad ascoltare su Yoitube due brani: “Adeste fideles” cantato dai Regensburger Domspatzen e la corale della Passione secondo san Matteo di Bach. Fatelo, se volete, e capirete perchè ritengo meschini, anzi miseri miserrimi i cachinni antinatalizi e anticrocifissi che qui tengono il campo.

Sandra

Flo,
se ben ricordo l’idea era quella di ricorsività, presente in musica nei canoni di Bach, nella pittura “assurda” dei quadri di Escher e in logica nel teorema di incompletezza di Goedel.

pendesini alessandro

@Florenskij
Ritengo la sua risposta parziale e abitraria, e comunque non in fase a quello che ho scritto ! ( Le faccio notare che non trattasi di scrittori bensi di musicisti, non siamo nel medesimo registro).
Se uno è interessato alla musica da un punto di vista artistico, le differenze tra la musica tradizionale cinese, europea e araba ecc..apparirà sempre fondamentale. Ma se si cerca di capire come questi animali particolari che siamo fanno a produrre e riconoscere la musica, allora le differenze in questione possono sembrare irrilevanti.
Leopardi disse : « Nella nostra vita, il piacere più puro è il vano piacere delle illusioni, che sono necessarie e fanno parte integrante dell’ordine delle cose » – Potremmo dargli torto ?
Posso suggerirle di dare un’occhiatina al significato etimologico di « auto-illusione » o di « auto-convinzione » ? Poi, se lo desidera, possiamo riparlarne.
PS. : Lei allude alla “cristologia cosmica” o “comica” ?

Ferrer

Mi sembrano sempre ridicole queste classifiche, che non fanno altro che rispecchiare il gusto personale di chi le stila, visto che il gusto personale è l’unico “criterio” che tiene su argomenti non dimostrabili, come i giudizi estetici.
Quanto al Nobel, non ritengo certo che la Deledda (vincitrice) scrivesse meglio di Borges (non vincitore).
Per la musica, Vivaldi e Rossini mi piacciono più di Bach, per la letteratura tra i “sommi” inserirei certamente Omero e Cervantes.
Non so poi dove stia scritto che un ateo non possa godersi un “Adeste Fideles” o uno “Stille Nacht” se lo vuole. Forse che per apprezzare l’Odissea bisogna per forza credere a Zeus?

John

Assolutamente d’accordo con Dawkins, si spenda per l’istruzione di etica laica nelle scuole, l’unico modo giusto per combattere il confessionalismo nel mondo dell’istruzione pubblica.

Laverdure

“…….gli atei hanno solo da guadagnare prendendo il ‘meglio’ delle religioni.”
Quello che e’ giusto e’ giusto,quindi non posso che concordare con questa affermazione.
Infatti il “meglio”,vale a dire la (unica) parte di valore delle religioni,sono i quattrini,sotto forma di contante,beni mobili o immobili ecc che i loro rappresentanti riescono a spillare alla comunita come ai singoli.
Quindi chiunque riuscisse a strappare questo “meglio” dalle grinfie dei religiosi di qualunque
colore avrebbe da guadagnare senza il minimo dubbio,bugiardo chi pretende il contrario.
Il difficile e’ riuscirci.

Otzi

Sinceramente, non so cosa sia questo meglio delle religioni, se non ciò che è già proprietà della Natura. Io penso che mai una dottrina religiosa abbia reso un uomo buono se non lo era già per natura. Son sicuro invece che occorre proprio una religione per renderlo cattivo e sadico perchè proprio come scrive Pascal nessun uomo compie il male con più felicità come chi opera in nome di una fede in dio.

Laverdure

@Otzi
Il fisico Steven Weimberg,(premio nobel)tempo fa disse piu’ o meno la stessa cosa.

Otzi

…. certo, poi, i soldi per il credente sono un mezzo per nascondere la verità. E la verità un utile mezzo per nascondere soldi.

perchè?

Non ci serve un tempio, nememno così costoso, piuttosto servono quelle cose di cui parla Dawkins e altre che in Italia urgono perchè la disuguaglianza è ancora un’ingiustizia a causa delle religioni predominanti, prepotenti, tracotanti, arroganti, pretestuose, discrimininati, odiose, corrotte, violente, minacciose, ricattatrici, trafficanti droga e armi, insomma, criminali, ecc…ecc…… che si estinguano, lo auspico di cuore.

stefano

un tempio per l’ateismo sarebbe un’offesa alla ragione, un ossimoro paradossale, qualcosa che non può essere nemmeno concepito.
pensiamo piuttosto ad investire soldi per la ricerca sul cancro, sulle staminali embrionali, per una scuola pubblica degna di questo nome.

Markus

Io voglio il tempio ateo a spese dei credenti 8)

Un po’ come loro fanno con noi…

Markus

Ps

proposta seria.

Basterebbbe costruire una biblioteca con risorse e un centro culturale dedicato al libero pensiero, al libero uso della ragione ecc.

Non si tratta di muri, si tratta di cultura. Poi fatelo a cubo, fatelo a cono e con le misure dell’arca di noè… il punto è a cosa serve un simile edificio.

MetaLocX

A de Botton ha risposto Richard Dawkins: “gli atei non hanno bisogno di templi. Ci sono modi migliori per spendere i soldi, se si vogliono spendere per l’ateismo: per esempio, si può contribuire a migliorare l’educazione laica e costruire scuole dove insegnare il pensiero critico, scettico e razionale”.

Risposta perfetta.

bruno gualerzi

“Il meglio delle religioni”.
Qualcosa di buono c’è anche nelle religioni, se non altro perchè – a mio parere – sono la risposta, sia pure completamente illusoria, ad un’esigenza, reale come tale, posta dalla condizione umana: l’esigenza di superarne la precarietà. Non si spiegherebbe altrimenti la loro costante presenza, in varie forme, nella storia della civiltà. La quale civiltà però… ha sì risolto molti problemi impliciti nella condizione umana, ma creandone subito altri, in un continuo mordersi la coda, per cui se possiamo dire che, in certe aree del pianeta c’è stato sviluppo, spesso a scapito di altre. non possiamo allo stesso modo dire, anche per questo, che c’è stato reale progresso. Perchè fondamentalmente per colpa delle religioni, o quanto meno di un pensiero magico-religioso che le ha fatte sorgere? Perchè, per dritto o per traverso, la loro aspirazione… per la maggior parte in modo esplicito, per altre in modo mascherato… è sempre stata, e naturalmente è ancora, la trascendenza. L”aldilà’, la fine della storia. E se – almeno fino ad ora – nell”aldilà’ non siamo ancora andati come specie, è perchè le religioni sono pur sempre un prodotto umano e, per quanto si aspiri ad ‘andare oltre’, è sempre difficile gettare alle ortiche la vita concreta per conseguirne una ipotetica… e – almeno fino ad ora – una forma di ateismo inconscio (solo per pochi del tutto consapevole) ha tenuto a galla l’umanità. Credo comunque che si sia giunti ad una svolta cruciale: o l’ateismo da latente si fa sempre più esplicito in modo che la vocazione all’aldilà delle religioni si confronti con la possiblità che nell’aldilà ci si vada tutti molto concretamente, non solo in spirito… oppure i mezzi per l’autodistruzione della specie ci sono tutti.
Certo che con atei come questo de Botton, l’impresa si mostra ardua…

Otzi

Se ho ben colto il tuo pensiro, Bruno, credo che esso sia ben affrontato in alcuni capitoli del libro di Steve Steward-Williams, Il senso della vita senza dio. Edizione italiana a cura di Maurizio Mori. TO 2011.
Qualcosa di buono nell’esigenza di superare la precarietà. Questa esigenza è il gemito della Natura che l’uomo esterna anche col linguaggio, ma che per natura lo porta sempre nella scelta individuale e soggettiva a fare “ciò che mi conviene” e evitare “ciò che mi costa” (principio antropologico). Quindi ogni fede che scaturisce dalla religiosità umana è scelta di convenienza se conviene, ma non è tanto la supposta fede che muove quanto la natura che lega a sè ogni vivente. Anche gli animali agiscono secondo ciò che loro conviene. E forse anche loro hanno una fede, certamente una religiosità. Il buono-conveniente non lo vedo nel “fatto” di un’esigenza, i nostri desideri (de sideribus), ma in una convenienza di fatto hic et nunc. Hume, mi sembra, ci ha avvertiti sulla “fallacia naturalistica”: che il modo in cui stanno le cose sia anche il modo in cui DEVONO stare.

Otzi

…. quanto poi più particolarmente riguarda una dottrina religiosa, troppa sofferenza-dolore c’è nel mondo per pensare che un dio buono od onnipotente l’abbia pensato e fatto (ma dio ha esigenze oltre sè?), a cominciare proprio da tutte le possibili ragioni della tristezza del pensiero umano stesso, cui testimonia già saggiamente Eschilo nell’Agamennon scrivendo che “gnoseiv estin patein” (conoscere è soffrire). Il pensiero ci rende estranei l’un l’altro e il più intenso desiderio d’amore, forse più debole dell’odio, è nient’altro che una negoziazione, mai conclusiva, tra solitudini, come dice George Steiner.

bruno gualerzi

“Il buono-conveniente non lo vedo nel “fatto” di un’esigenza, i nostri desideri (de sideribus), ma in una convenienza di fatto hic et nunc.”

L’esigenza di cui parlo e che riconduco – per quel che riguarda l’uomo – alla consapevolezza della precarietà della condizione umana, credo si possa definire anche come convenienza… se ho capito bene il significato che dai a questo termine. Infatti diventa ‘naturalmente conveniente’ (‘naturalmente’, nel senso che questa consapevolezza non è che una facoltà di cui la specie in una fase della sua evoluzione ha dotato gli individui che la compongono) sperare, auspicare, infine credere, in qualsiasi espediente in grado di prospettare il superamento di questa precarietà. Poi c’è da capire in che modo questa facoltà sia – come personalmente ritengo – uno tra gli altri istinti vitali che servono alla specie umana per conservarsi e riprodursi (ho provato a farlo in altra sede, sempre in relazione alla presenza delle religioni)… ma non credo si possa mettere in discussione il fatto che gli individui, per vivere, debbano ‘darsi da fare’, cioè faticare. Per cui, potendo evitarlo… E le religioni prospettano – proiettandola per forza ‘aldilà’ della condizione umana – questa possibilità, mentre, come per il giudaismo-cristianesimo, si attribuisce questa inevitabile fatica, o proprio sofferenza, di vivere ad un peccato originario dovuto alla ribellione nei confronti della divinità. Basterebbe sostituire – spinozianamente – divinità con natura… e la ‘genesi’ biblica troverebbe una sua giusta collocazione.

In quanto al fatto che il “pensiero ci rende estranei l’un l’altro e il più intenso desiderio d’amore, forse più debole dell’odio, è nient’altro che una negoziazione, mai conclusiva, tra solitudini…” è un concetto anche schopenhaueriano, la cui ‘negatività’ (che Schopenhauer riteneva, se non proprio di superare, di attenuare quel tanto che permetta di convivere più o meno pacificamente, con una morale basata sulla com-passione, da lui ritenuta però un non meglio precisato ‘mysterium’) personalmente credo sia superabile proprio utilizzando quella consapevolezza, quella razionalità che l’uomo si trova in dote, ribellandosi (in qualche modo ‘fregandola’) alla natura stessa. E’ ‘ragionando’ che, sempre nei limiti della condizione umana, si può attenuare la solitudine connaturata a quella monade che è ogni singolo individo.

El Topo

Mai letto “l’Isola” di Huxley? Tra le varie tematiche affrontate vi è la descrizione di un senso religioso in cui si conserva il meglio della religione in senso lato ed utilizzato in una società “ideale” per aiutare le persone meno dotate a superare lo stress ed il disagio interiore nella forma di una religione costruita in termini ed avente finalità assolutamente razionali (sopratutto senza la pretesa di essere l’unica risposta possibile ai grandi quesiti esistenziali). Consiglio la lettura di questo romanzo magari non pregevolissimo ma pieno di interessanti spunti di riflessione.

Marcus Prometheus

Questa storia dello sviluppo di alcune zone a spese delle altre e’ un mito comunista stra-fasullo di una follia para pari a quella dei miti religiosi.
I paesi piu’ poveri al mondo sono quelli che non hanno la fortuna di essere inseriti nel circuito del commercio mondiale ovvero proprio quelli che NON SONO “SFRUTTATI”.
Uno per tutti la Corea del Nord Comunista autarchista dinastica oltre a vari stati Africani.

Marcus Prometheus

North Korea shop found selling human poo

news.ninemsn . com.au/world/8189544/n-korea-shop-found-selling-human-poo

Shops selling human excrement began operating in North Korea this year, as acute shortages of fertiliser in the sanctions-wracked country put a price on faeces, an analyst said.

Aid groups have said human waste has long been used on domestic crops in the impoverished communist state, but there is now a trade in the readily available commodity, a North Korea analyst told a seminar at a South Korean university.

“Each household used to use human excrement as fertiliser. But because it’s hard to keep up with the amount, ‘human manure’ shops showed up at markets,” Kim Young-Soo, a professor at Seoul’s Sogang University, told the seminar.

The lack of fertiliser has become acute since South Korea stopped annual shipments of rice and fertiliser to North Korea in 2008, amid worsening relations.

Kim also said other Products making their way on to a limited must-have list for North Koreans this year included skinny jeans, after a ban on fashionable trousers was lifted.

North Korean women have previously been told to wear only skirts or traditional attire in public places, but the interdiction on trousers was lifted this year, Kim said.

“Skinny jeans are now popular and are changing the fashion style of women in Pyongyang,” he said, citing sources in the hermit state.

Other popular items include secretly imported South Korean products like instant noodles and adult movies, he said.

North Korea is a tightly controlled society with foreign-made films or dramas heavily censored or banned because of their decadent “imperialist” culture.

Defectors say South Korea’s pop culture is nevertheless popular in the isolated country. Videotapes and CDs of South Korean films, music or TV soap operas enter mainly via neighbouring northeast China.

bruno gualerzi

“Questa storia dello sviluppo di alcune zone a spese delle altre e’ un mito comunista stra-fasullo di una follia para pari a quella dei miti religiosi.”

Tra le tante ‘rimozioni’ del nostro tempo – assieme a quella della minaccia nucleare – credo debba essere posto anche il colonialismo. C’è stato o non c’è stato? Ha avuto o non avuto le conseguenze che si trascinano ancor oggi? Poi naturalmente ha assunto caratteri diversi da area ad area, ma non credo proprio che si tratti solo di un ‘mito comunista’… il quale comunismo se mai (parlo dei regimi comunisti, quelli che a più riprese ho definito teocrazie di fatto) in molte aree ha solo ‘sfruttato’ le reazioni al colonialismo impiantandone uno uguale e contrario. Si può naturalmente non essere d’accordo con questa visione, ma prima di parlare di ‘follia’… sarei meno categorico.
In ogni caso, il mio voleva essere più che altro un accenno alla disparità abissale tra alcune aree ed altre, che – causate o no dal colonialismo (per me comunque in tanta parte lo sono) – presentano il quadro di una situazione esplosiva su tutto il pianeta che i paesi del cosiddetto ‘primo mondo’… lo si sta verificando proprio in questi anni… non sono certo in grado, mantenendo i ritmi e i caratteri dello sviluppo attuale, di fronteggiare. Perchè – e vengo al senso di ciò che intendevo (opinabile, naturalmente) – ancora tanti sono i miti negativi che ostacolano un reale progresso della società umana. Tra questi (non certo l’unico, ma quello che attualmente sta mostrando tutta la sua pericolosità) sta il mito del libero mercato, il cui carattere ‘religioso’ è dovuto a quella ‘mano invisibile’ (senza incolpare per questo chi lo ha evocato, il buon Adamo Smith) che lo dovrebbe regolamentare.

Batrakos

Solo un cieco può non vedere che che i Paesi lungo il bacino del Congo propspera nograzie alle industrie estrattive che gli hanno reso lìacqua ancora più limpida grazie all’ottimo arsenico, o che gli aborigeni e i maori hanno avuto grandi benefici dall’arrivo dei benefattori inglesi o che il debito estero artatamente alzato negli interessi dal Fmi dei Paesi afrviani sia per essi fattore di benessere?
Del resto la cura Goldman Sachs sta migliornado eccezionalmente anche il nostro tenore di vita, dunque certamente così funzionerà anche fuori!

bruno gualerzi

@ Batrakos
In effetti non avevo posto troppa attenzione a ciò che scrive l’amico Marcus Prometheus (“I paesi piu’ poveri al mondo sono quelli che non hanno la fortuna di essere inseriti nel circuito del commercio mondiale ovvero proprio quelli che NON SONO “SFRUTTATI”) perchè ciò che mi era parso ad una prima lettura mi sembrava troppo assurdo… e invece ha scritto proprio così!
Alla faccia del ‘mito comunista stra-fasullo’…

Manfredi

Il bello e ‘, cheda un certo punto di vista, questo de Botton ha ragione,.
Pensate, un tempio da’ innegabilmente grande visibilita ‘, “buca ” lo schermo,con una sortadi citta ‘del vaticano al contrario un antipapa anche donna o gay, celebrazioni in onore all ‘ ingegno dell ‘ uomo e dei santi laici,tutto questo moltiplicato per ogni nazione in terra.
Insomma, un po ‘ come i comunisti, che non potendo battere i democristiani da comunisti, avevano capito che l ‘ unico modo x vincere l ‘eterna sfida era…….diventare democristiani.

vime

Un tempio ateo? Con gli altarini di Galileo, Darwin ecc. ecc. sul soffitto una tipa nuda che raffigura la verità? Potrebbe essere una cosa scenografica che attira un po’ di gente, no? Un po’ di spettacolo non guasta mai e magari entra anche nella testa della gente più semplice.
Probabilmente è per questo che le religioni spopolano… tanto fumo e niente arrosto.

Manfredi

Ha/ avete mai provato ad accendere la luce? Ad aprire un rubinetto? Non si sta col fiato sospeso ad aspettare che la luce si accenda, non stai in apprensione aspettando che l ‘ acqua scorra sapendo che potrebbe anche non scorrere.
Cosi ‘ e ‘ per la liberta ‘, e ‘ diventata cosi ‘ pacifica che non la senti…….finche ‘ non viene a mancare.
Allora ti comporti come quando la lampada non si accende o l ‘ acqua non sgorga, assumi nei primissimi momenti un ‘ espressione di incredulita ‘ non proprio intelligente.
Le persone non sanno che le liberta ‘ in occidente, sono state conquistate col sangue avendo contro le religioni assassine che per prosperare avevano e hanno bisogno del totale asservimento delle persone.
Questo e ‘ il dono di chi e ‘ morto per le liberta ‘ solo che come x l ‘ acqua e l ‘ elettricita’ noi non sappiamo chi ci ha donato e come l ‘ acqua l ‘elettricita ‘ …e la liberta ‘
Ecco che anche gli amanti della liberta ‘ debbono “sponsorizzare il loro prodotto ” come i religiosi, con qualcosa di eclatante e di cerimoniale.
Ovviamente potrrbbe sembrare una esagerazione, ma in momenti in cui la liberta ‘ e ‘ messa in discussione, ecco che per fare massa critica occorre militarizzare le proprie idee, fare quadrato ed assumere una forma mentale ed una struttura organizzativa ed una conseguente forza di pressione politica non dissimile dalla religione cattolica ed al suo modus operandi.
Forse Alain de Botton non e ‘ tanto stravagante.

bruno gualerzi

@ Manfredi
Intanto una considerazione sulla libertà. Tu dici che la ‘viviamo’, dove si ritiene che la si viva, non come dovremmo, cioè dimenticando che si tratta di una conquista che è costata lacrime e sangue. Ora, per come vedo io le cose, tutto ciò che è costato ‘lacrime e sangue’… intanto da qualcuno è stato pagato direttamente, appunto con ‘lacrime e sangue’, e quindi lui non ha potuto goderne… ma proprio per questo si tratta di una conquista solo a metà, che, prima prima o poi, presenterà sempre il conto. D’altra parte, da un punto di vista esistenziale (e le religioni su questo vivono), la libertà – di cui quella politica è un aspetto – è, e sarà sempre, da conquistare se la mettiamo in relazione alla condizione umana. Se davvero da qualche parte vigesse la libertà, non solo non ne sentiremmo l’esigenza, ma non ne esisterebbe nemmeno la nozione. Invece…
Quindi, a mio parere, si dovrebbe cercare – naturalmente nel limite del possibile – di evitare il ricorso a ‘lacrime e sangue’… cosa poi difficile se lo si ritiene invece inevitabile, o addirittura indispensabile. Per cui pensare di sconfiggere l’alienazione religiosa…
comunque praticata e ostacolo principale per il conseguimento di una libertà possibile in quanto le religioni promettono una libertà (e felicità) ASSOLUTA, in realtà sfruttandone l’esigenza, spesso e volentieri alleandosi, o esercitandolo direttamente, al potere politico…
adottandone proprio quei criteri che hanno consentito loro di manipolare le coscienze, non mi sembra una gran trovata. E’ come pensare di battere il berlusconismo adottando la stessa strategia che gli ha permesso di infinocchiare tanti notri bravi cittadini… coma ha fatto tanta sinistra.
Quante volte nella storia si è assistito a questa adozione delle tattiche e strategie dell’avversario giustificandole con il “se le usiamo noi non sono la stessa cosa”… che poi invece sono diventate la stessa cosa! Non sarebbe ora di tentare altre strade?

whichgood

Assolutamente d’accordo con Richard Dawkins. E’ l’educazione che fa la differenza, il pensiero critico, scettico e razionale. I templi servono per ammazzare il pensiero critico, tutto l’opposto dell’ateismo razionalista.

Giona sbattezzato

Il meglio delle religioni è la loro assenza. Per questo noi abbiamo già il meglio.

exodus

vogliono costruire un tempio, perfetto se è un’università o scuola superiore medie infanzia ci stò, se è un pezzo di cemento inutile può anche infilarselo del deretano, a meno che non costruisca case popolari, ecco quelle servirebbero

cesares

Cosa dovrebbe esserci in questo tempio? Cosa si dovrebbe andare a fare lì dentro?

Markus

Aiutare la gente a uscire dalla superstizione, studiare filosofia e psicologia positiva, magare avere psicologi e coach che possono aiutare i credenti a uscire dal loro dramma dell’ansia e dello stress attraverso un sano adeguamento alla realtà invece che attraverso la fuga nel mondo fantastico della religione.
Potrebbero imparare la meditazione o la pittura o qualunque altra cosa li facci sentire liberi dall’idea che tutto dipende da qualcosa di esterno invece che da loro stessi e dalle relazioni umane che hanno.

Solo un esempio, sky is the limit.

lumen rationis

De Botton, visti i risultati delle religioni in termini di proselitismo, suggerisce di imitarne i metodi per divulgare il punto di vista ateo.
Se gli edifici dedicati alla cultura scientifica (musei e librerie ad esempio) fossero costruiti con maggiore attenzione a colpire l’immaginazione e l’emotività (come i templi) per poi sfruttare il coinvolgimento ottenuto per guidare verso la cultura laica e scientifica penso che potrebbe essere positivo.
Un altro modo di imitare i metodi delle chiese è quello di imitarne il linguaggio usandolo però al servizio del ragionamento logico : attirerebbe l’attenzione dei credenti portandoli su un piano di discussione per loro non abituale spiazzandoli e rendendoli vulnerabili all’insinuarsi del dubbio. “niente e più pericoloso di un’ombra di dubbio per una credenza irrazionale.” Asimov

Otzi

…anche in quegli scritti di fantasia che sono i vangeli e giù per di lì, si dice che l’intelligentissimo Gesù Cristo ha insegnato ai figli della luce ad imitare i metodi dei figli delle tenebre. E tutto per mostrar accortezza e furbizia quale metodo essenziale per risultar vincenti (selezione naturale). Ma chi imita veramente un metodo è chi non ne copia mai alcuno.

salvo

invece di un tempio ateo, si dovrebbe fare una cittadella universitaria o una grande sala congressi

Southsun

Ma per piacere!

UNO VIRGOLA CINQUE **MILIARDI** DI DOLLARI per cosa? Per cosa? Per un monumento vanaglorioso, sulla falsariga di tanti altri di stampo teista?

Spendiamo quei soldi per finanziare il VERO tempio dell’ateismo – il pensiero critico e razionale – lasciando agli adoratori di cadaveri siliconati il costosissimo kitsch delle cripte d’oro fini a se’ stesse.

Vogliamo proprio un monumento? Ok, costruiamo una scuola laica superorganizzata, piuttosto!

mistergrey

“Questa storia dello sviluppo di alcune zone a spese delle altre e’ un mito comunista stra-fasullo di una follia para pari a quella dei miti religiosi.
I paesi piu’ poveri al mondo sono quelli che non hanno la fortuna di essere inseriti nel circuito del commercio mondiale ovvero proprio quelli che NON SONO “SFRUTTATI”.
Uno per tutti la Corea del Nord Comunista autarchista dinastica oltre a vari stati Africani.”

Mo davvero?

Dio mio che faccia tosta di negazionista!

E ci lamentiamo dei Troll Cattolici.

Ma in questo forum le eresie più risibili non le ho lette nei post dei bacchettoni.

Ricordo ancora lo scalmanato la cui ossessione sono le femministe; poi c’è quello che denuncia la geometrica potenza del satanismo (pur avendo preso il nick da un tizio bruciato a campo dei fiori dall’inquisizione). Il filoiraniano ve lo raccomando…..

Adesso chest’ chi traccia un bel frego sugli ultimi 500 anni di storia. 🙂

Pfiu

mistergrey

Ma un tempio innalzato alla Sublime e Dolce Possanza della Nutella no? 🙂

Comunque ,mi sembra di ricordare che ai tempi della rivoluzione francese alcuni estremisti atei adoravano la dea Ragione in un tempio.Furono fatti fuori dai “togliattiani” del tempo, se non mi sbaglio.

Diocleziano

…E un tempio alla ”Pienezza della Quinta” …eh?

(non intesa come sinfonia) 😉

dissection

Il mio tempio personale è mia moglie, guarita da un carcinoma, in menopausa forzata a causa della chemio, ma cuoca provetta in grado di appagare la mia incontenibile golosità, con una chioma castana da far invidia a una ventenne e con un pienezza di Quinta che levati! Scusate, non volevo annoiare nessuno coi miei problemi…

Diocleziano

Dissection, siamo già in due: se ne troviamo un altro paio possiamo fondare una nuova religione!… 🙂

Maurizio_ds

Al di là del fatto che l’idea di un tempio all’ateismo sembra ridicola, (semmai sarebbe meglio introdurre gli argomenti in tutte le situazioni possibili), ma un miliardo di euro per un tempio? Sicuri che non ci sia un errore?

luca

Sarei anche favorevole a un “tempio” per gli atei (per ritrovarsi, per stare in silenzio, etc.), ma deve essere molto piu economico (sulla falsariga delle chiese valdesi).

Di certo non un miliardo e mezzo di euro!!

Se fosse molto piu’ economico, semplice, e gli spazi servissero anche per conferenze, concerti, riunioni…etc…..PERCHE NO!!!

Diocleziano

Pensa a quanti sfigati c’erano oggi nelle chiese. Che si umiliavano nel pregare un dio inesistente e che speravano di ottenere qualche vantaggio. VermicıattoIı.

fab

redicoppe ha scritto “sfigati”, QUINDI il cristianesimo è vero.

Otto Permille

A quanto pare il tempio dovrebbe essere appunto una specie di scuola. Questo de Botton si ritiene un filosofo e sembra intenzionato a sostituire la religione con la filosofia. E’ molto ricco per cui il tempio potrebbe anche costruirselo da solo.

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