Le idee religiose, più uguali delle altre

Guido Salvini*

Guido SalviniNon stupiscono più di tanto i 150 fanatici religiosi che, con ceri accesi e preghiere, si sono radunati a Milano contro la rappresentazione del dramma di Romeo Castellucci Sul concetto di volto nel Figlio di Dio.

Certamente non progettano di tagliare teste o di emettere una fatwa di morte come quella contro il disegnatore delle vignette danesi su Maometto ma nel profondo i loro meccanismi mentali non sono molti diversi da quelli dei loro omologhi fondamentalisti musulmani.

Le religioni monoteiste, più di altre, in quanto “rivelate” e fondate su un Dio unico cui è stata attribuita la scrittura di un libro, hanno nel loro codice fondante la convinzione di essere le uniche detentrici della verità sull’uomo e sulla storia e la pretesa che il loro credo debba essere rispettato come tale da chiunque.

Hanno difficoltà ad ammettere, se non vi sono costrette da complessi processi storici e sociali, in pratica sino a quando non perdono il predominio, che gli enti e le manifestazioni divine in cui credono possano da altri essere valutate diversamente. Essere considerate interessanti o meritevoli di studio ma senza essere ritenute sacre, essere ignorate, giudicate un’invenzione o anche disprezzate. Anche se non sembra affatto quest’ultima l’intenzione dell’autore dell’opera teatrale presentata a Parigi e poi a Milano e disturbata da mobilitazioni a ridosso dei teatri.

Quello che sorprende non è l’esaltazione marginale di chi era in piazza ma il fatto, riportato dalla stampa, che 40 parlamentari del PDL, della Lega e dell’UDC abbiano firmato un appello al Ministero per i Beni Culturali per chiedere la sospensione, sì proprio la sospensione, della rappresentazione, senza alcun rispetto per la Costituzione e le leggi di cui dovrebbero essere i primi rappresentanti.

La censura non esiste più, né civile né religiosa e qualsiasi immagine o creazione che non offenda una determinata persona è solo manifestazione, piaccia o no, della libertà d’espressione tutelata dall’art. 21 della Costituzione.

Per fare un po’ di ordine bisognerebbe anche guardare il Codice penale. Nel 2000 è stato dichiarato incostituzionale, meglio tardi che mai, il reato di cui all’artt. 402 , il “Vilipendio alla Religione di Stato” cioè, sino ad allora, la religione cattolica.

Le legge n. 85 del febbraio 2006 stabilisce poi, anch’essa con molto ritardo, che oggetto della tutela non sono le fedi religiose, in sé o lo sono solo indirettamente mentre lo è, ed è cosa ben diversa, il diritto a praticare liberamente quella che si è scelta, non solo la cattolica, e il diritto dei singoli a non subire vilipendio a causa della propria appartenenza religiosa.

Così l’art 403 punisce con una multa chi offende chi professa una confessione o ne è Ministro di culto. In sostanza è vilipendio, e non solo ingiuria, dire a qualcuno “sei un criminale perché sei ebreo o musulmano” o “sei un mascalzone come tutti i preti”.

L’art 404 punisce chi vilipende oggetti sacri in un luogo destinato al culto o in luogo pubblico e chi intenzionalmente li danneggia e l’art 405 colpisce, anche con la reclusione, chi impedisce o turba una funzione o una cerimonia religiosa. In concreto non si può entrare in una chiesa ingiuriando i fedeli o buttando a terra il crocifisso.

Si intende perciò, come è giusto, evitare gesti di intolleranza contro qualsiasi confessione e impedire offese a persone concrete – i fedeli- solo perché praticano una religione o con tale pretesto.

Tutto qui. In sostanza, stando al Codice, non si può offendere Mosè, Gesù o Maometto, e neanche Brahama o il più tollerante Buddha, nemmeno volendo. Sono “idee”, non sono in sé oggetto di tutela giuridica.

E un teatro non è né una chiesa né una sinagoga e i cittadini vi entrano in quanto spettatori e non in quanto fedeli.

Nonostante ciò permane nel vissuto culturale di una parte della società e di chi la rappresenta, si ricordino i nostri 40 parlamentari, la convinzione, del tutto infondata razionalmente, che un’opinione se qualificata “religiosa” abbia diritto ad un rispetto molto maggiore di altre.

Nessuno infatti penserebbe di protestare o si scandalizzerebbe davanti a qualcuno che mostrasse in pubblico critica o anche violento disprezzo verso teorie nel campo della storia, della politica, della giustizia o della fisica. Non è certo sconveniente scrivere o dire che una certa idea filosofica scientifica, e con esse i loro fondatori, sono insensate e anche pericolose.

Anzi questa libertà di critica è considerato il terreno di cultura stesso della democrazia e del progresso dell’uomo.

Ma criticare in pubblico idee religiose deve restare un tabù assoluto anche per chi non le condivide. Si rischia, e qualche volta molto. Del resto è proprio per questa ragione che quando un kamikaze musulmano si fa esplodere uccidendo decine di innocenti perché crede ”molto” nella sua fede, l’incidenza di questa fede in quel gesto è in genere sminuita e si preferisce, prudentemente, richiamare motivazioni politiche o sociali.

Ci si può immaginare cosa succederebbe se qualcuno chiedesse di sospendere un’opera teatrale o ritirare un libro che reputi offensivo nei confronti di Marx, Freud, Darwin, Einstein o della fisica quantistica.

L’esposto non sarebbe nemmeno accettato e il suo autore sarebbe probabilmente consigliato dal funzionario di turno di consultare in buon medico, magari uno psichiatra.

In sintesi siamo a questo punto, per ora: tutte le idee sono uguali, ma alcune sono più uguali delle altre.

* Magistrato presso il Tribunale di Milano.

NB: le opinioni espresse in questa sezione non riflettono necessariamente le posizioni dell’associazione.

97 commenti

Gianluca

Concordo.

Penso che stamperò quest’articolo e lo porterò sempre con me per tirarlo fuori all’occorrenza.

Murdega

Gianluca hai ragione, bellissimo articolo da portare nel portafoglio,
chiaro, assoluto e imparziale.

Federico Tonizzo

Non solo da portare nel portafoglio, ma anche da diffondere via e-mail 🙂

davide

che dire, esauriente e razionale (ma almeno qui non dovrei dubitarne!), grazie per questo contributo.

Batrakos

Secondo me il fulcro della questione è prettamente psicologico.
Il credente non vede la sua fede come un semplice sistema teorico, che, in quanto tale, se deriso non dovrebbe creare problemi di offesa, ma vive molto spesso un rapporto di affezionamento alla sua divinità, per cui deridere la divinità equivale, nella sua sfera emotiva, a deridere un suo investimento emozionale e, dunque, in certo modo la sua stessa persona (meccanismo che si ritrova anche in chi aderisce di pancia, e non di testa, a qualsivoglia sistema ideologico), così come potrei fare io se deridessero persone a me care.
Ovviamente non condivido questo approccio mentale del credente nè invoco censure, ma personalmente cerco di evitare il dileggio per puro rispetto umano, a meno che non mi trovo davanti credenti arroganti, o irrispettosi loro di chi credente non è.
Rispetto all’analisi critica di quelle che considero le aporie delle religioni, la questione è differente, nel senso che essa non si basa sul dileggio: se mi capita di parlare con un credente che si mostra interessato ad approfondire la critica non mi tiro indietro, se lo vedo restio evito per non cadere nel proselitismo inverso.

Gianluca

Concordo, Batrakos.

l’unica giustificazione al “credo quiam absurdum” (spero si scriva così…) è un legame emotivo instillato (forzatamente) in tenera età, accentuato dal fatto che si attribuisce una paternità alla divinità. Penso che ognuno di noi si risenta se viene offeso, ma di più se si offendono persone carissime come il padre o la madre. Difatti anche per questo le religioni atee hanno sempre portato meno problemi rispetto a quelle rivelate, perchè se un buddista sente offendere il Budda, si può risentire come mi risentirei io sentendo offendere un personaggio storico che stimo, ma non più di tanto, perchè alla fine il Budda era un uomo che ha dato delle regole morali, non una divinità (questa, almeno, è una mia visione delle cose in proposito). Invece uno sente offendere Dio e parte la catena di associazioni mentali: “Tu offendi Dio? – Vuol dire che offendi tuo padre – che è anche MIO padre – non ti permettere (cristiano/cattolico) / io ti ammazzo (musulmano integralista).

“Ovviamente non condivido questo approccio mentale del credente”

Ovviamente neanch’io, ma al di là di condividere o meno, penso sia importante cercare di cambiare la mentalità dell’italiano medio su questo tema, per cui dicendo le cose come stanno senza se e senza ma (e quest’articolo è chiarissimo) è bene che si capisca che non ci si può offrendere per cose che non offendono, non ci si può lamentare per la lesione di un diritto che leso non è.

Stefano Grassino

Scusa Batrakos ma credo che il problema non sia tanto la derisione (che considero di pessimo gusto e da evitare con tutti) quanto il fatto che il credente non accetti la messa in dubbio dell’esistenza di dio ed ancor più che questa venga resa pubblica, ovvero (abominio abominio) non più facente parte della sfera privata, come hanno dimostrato i fatti inerenti alla vicenda degli ateobus.

Batrakos

Ciao Stefano.

Sinceramente non avevo riflettuto su questo punto, ma credo che anche qua vi sia un investimento emotivo: se si è costruita una vita sull’idea di un dio buono e provvidente diventa dolorosissimo accettare che tutto questo possa essere falso, molto più difficile emotivamente rispetto all’accorgersi di avere commesso sbagli di tipo puramente teorico e speculativo.
Portando un’esperienza personale la quale appunto vale come tale, conosco diversi credenti con cui si può dialogare anche muovendo obiezioni forti, ma, come dici tu, un conto è la sfera del dialogo privato, altro è la critica pubblica e non ho elementi per dire se, davanti ad una critica pubblica come fu l’ateobus, rimarrebbero pacati allo stesso modo. Per un paio di loro scommetterei in modo positivo, cioè che accetterebbero pacatamente la cosa, però non posso dirlo con certezza.

bruno gualerzi

@ Batrakos
Un coinvolgimento psicologico, inteso come adesione non puramente ‘razionalistica’
(che considero qualcosa di diverso da ‘razionale’, in quanto per me la razionalità include un comportamento globale, che chiama in causa tutte le componenti di un individuo, mentre il razionalismo fa un uso puramente ‘strumentale’ della ragione)
ad un qualche convincimento, è inevitabile, e, credo, anche necessario. Per cui non criticherei tanto questo in un credente, ma la natura di questo coinvolgimento qualora – rovescio della medaglia dell’atteggiamewnto razionalistico – fosse. per usare la tua terminologia – tutto ‘di pancia’ e niente ‘di testa’.
Non credo sia una distinzione capziosa, e per altro il tuo atteggaimento nei confronti di un credente credo si basi esattamente su questo, e per quanto mi riguarda, lo condivido in pieno.

Florenskij

@ Batrakos e altri.

A questo mondo nascono pochissimi geni universali e il giudice Salvini ( lo dico con tutto il rispetto ) non lo è. C’è chi si metterebbe il suo intervento nel portafoglio: sarà un portafoglio di bocca buona perchè, dietro l’ingessatura esterna di giudicismo perfetto, il discorsetto salviniano ha al suo centro delle grandissime banalità; questo soprattutto dal punto di vista ANTROPOLOGICO, vale a dire dello studio per quanto possibile critico dei bisogni profondi che connotano la natura dell’uomo, singolo e nell’aggregazione sociale, sulla base di ricerche filosofiche, etnologiche, di storia della cultura.

“MAMMA CE N’E’ UNA SOLA”. “”TU, UNICO AMORE DELLA MIA VITA”. “SENZA TE LA VITA, IL MONDO NON HANNO SENSO PER ME… ”
Se dovessimo prendere alla lettera il dettame salviniano dovremmo dire che l’investimento affettivo privilegiato e semitotalizzante su un unico “oggetto d’amore” o gruppo di “oggetti d’amore” come centro del ( proprio ) mondo è una bizzarria, una mania, perfino un’aberrazione. In sede UAAR il credente viene volentieri assimilato al talebano, effettivo o anche solo potenziale, mentre si trascura un’altra possibile analogia: quella con il bambino attaccato alla sua mamma ( “Tu sei la mamma più bella del mondo!” e giù baci e abbracci ) e quella dell’innamorato ( “Come te non c’è nessuna…” ). Al massimo si “scuserà” il credente, dichiarandolo attardato in una situazione psicologica infantile, cha avrebbe dovuto superare appena entrato nell’età adulta. Facendo questa valutazione semicommiseratoria non ci si rende condo che la tendenza all’organizzazione del mondo attorno a un centro affettivo che tutto illumina è un elemento costante della vita umana: una specie di irrinunciabile “eliocentrismo affettivo” per cui la personalità rimane sana finchè esiste tensione verso un “centro”, un “nodo valoriale” attorno a cui si gravita. In antico era “Dio, Patria a famiglia”, oggi magari,che so io, “progressismo, lavoro e famiglia… ”
Sintomatica di contro la situazione del personaggio “in crisi di valori”, vale a dire come una bussola il cui nord cambia completamente o manca del tutto caratteristico della letteratura contemporanea a sfondo ateistico, come gli emblematici Mattia Pascal, Zeno Cosini, l'”Uomo senza qualità” di Musil, l’uomo “indifferente” e affetto da noia invincibile di Moravia, l’uomo con la “nausea” di Sartre per il quale vale la concezione secondo cui “l’uomo è ciò che non è ed è ciò che non è”.
Evidentemente proprio l’eliocentrismo affettivo ha reso possibile in passato l’emergere di tipi umani come il santo, attivo o contemplativo, e l’eroe politico, di grande statura, da Francesco d’Assisi a Che Guevara, ma anche a scartamento apparentemente ridotto, dalla proverbiale pia vecchietta ( che però si fa in qusattro per aiutare familiari e vicini ) al sindacalista volantinatore e picchettatore, che arriva a rischiare il posto per tener fede al suo ideale di giustizia.

Penso che ce ne sia abbastanza per vedere e giudicare nella giusta luce sprettacoli come quello sul Volto di Cristo. Le ICONE non sono semplicemente disegnetti come quelli che si fanno mentre si telefona o graffiti metropolitani: sono EMBLEMI CHE MOSTRANO SENSIBILMENTE IL NODO VALORIALE DA CUI LA VITA E’ ILLUMINATA, GUIDATA, GIUSTIFICATA NEI SUOI SLANCI E NEI SUOI SACRIFICI. La vecchietta altruista non sarebbe tale se il suo essere “pia” quindi buona e generosa non si appoggiasse sulla Madonnina che c’è sul muro del vicolo, ed è lo stesso per il sindacalista con immagini come quella di Che Guevara o della “Marcia del Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo.
E’ operazione così innocente offendere le icone dei nodi valoriali?
Non è per caso come bucare con uno stecchino il palloncino di un bambino? Provate, per pura ipotesi, a presentare ai vostri figli o nipotini, libri illustrati in cui le icone dell’immaginario infantile vengono smontate o parodiate malamente: ad esempio Biancaneve che se la fa a turno con i sette nani, oppure Cappuccetto Rosso che si lascia… cosare dal lupo in svariatissimi modi e posizioni. NON sarebbe un DELITTO DI LESA INFANZIA? E’ un tipo di delitto in cui io personalmente da insegnante ho cercato sempre di non incorrere perchè non ho mai voluto calcare la mano sui personaggi iconici delle ideologie familiari degli alunni, anche a me estranee. Ad esempio mai fatta alle medie una lezione volutamente mirata all’illustrazione dei crimini in quantità industriale perpetrati da Stalin.
Tanto per ricorrere a una reminiscenza scolastica comune a quasi tutti, ricordiamo i SEPOLCRI foscoliani: a una considerazione superficiale semplicemente “cose”, oggetti materiali del tutto inerti, in realtà contrassegno di nodi valoriali ( la Patria, la Famiglia, la Poesia come custode di affetti e memorie) e in quanto tali SACRI, anzi SACROSANTI, quindi degni di rispetto e di difesa da parte della legge e dell’autorità pubblica. QUESTO PER LE ICONE DI TUTTE LE PARTI IDEOLOGICHE.

Ora, il semplice accostamento di un’immagine come quella del letame a un’icona è un’offesa non tanto della persona, ma dell’alimento psicologico-affettivo di cui il suo “immaginario” si nutre”.
Provate a dire a un bambino: “Gigetto, sapresti dirmi quante volte al giorno la tua mamma va a fare i suoi bisogni in gabinetto? Ha mai sofferto di diarrea? Che tu sappia, se l’è mai fatta addosso? Sai dirmi se soffre di incontinenza?

L’aberrazione culturale della contemporaneità è tale per cui viene dileggiato come fanatico integralista chi semplicemente chiede il rispetto, il “re – spicere “, cioè la tenuta delle debite distanze da ciò che rappresenta il SACRO, religioso o anche laico.

Il drammaturgo del “Volto di Cristo” si azzardi a inscenare una piece in cui si sputa o si ipotizza lo sputo sui partigiani ( non è dimostrato con dovizia di documentazione che alcuni di loro commisero dei crimini? Non è noto che DOPO il 25 aprile ci furono almeno cinquantamila fascisti o presunti tali uccisi, talora in modo efferato, talora per motivazuioni abiette, vedi libri di GP. Pansa ). Si azzardi e poi vediamo che cosa succede ( giustamente ).

I progressisti si dimostrano aperti e accoglienti verso gli immigrati islamici, sulla base della convinzione che in breve loro o almeno i loro figli saranno fagocitati dal “libero e disincantato” stile di vita occidentale-ateistico. Al contrario il proposito degli islamici di mantenere la loro identità religiosa si basa proprio sul disgusto per la perdita del senso del sacro di cui gli occidentali e primi di tutti elementi come gli uarrini menano gran vanto.

Al giudice Salvini si deve dire che la riduzione del SACRILEGIO all’offesa della persona del singolo credente o militante politico è l’espressione di questa autocompiaciuta aberrazione occidentale. Tutte le società hanno difeso le loro icone quali FONTI DEL LORO VIVERE COME PERSONALITA’ COLLETTIVA: una “questio stantis aut cadentis Reipublicae”, una questione per cui ne va della sopravvivenza dello stato come garante del benessere e della pace. Questo anche in versione laica ( Foscolo docet ) senza tirare in ballo l’ira e la vendetta degli dei. Basta la punizione “immanente” per queste mostruosità mentali.

PS. No crediate che il trollaggio sia l’espressione pura e semplice del gusto di rompere le uova nel paniere: spesso è un’opera di misericordia spirituale che costa tempo e fatica. Appunto del sacrificio a pro del prossimo.

Batrakos

Florenskij.

Inizio colloquialmente dalla fine dicendo che il suo intervento non mi pare opera di trollaggio, dal momento che sta in tema e argomenta quel che sostiene (anzi, ha anche imparato a rispondere nei threads giusti! 🙂 ).

Personalmente a me l’idea di dileggiare l’oggetto della venerazione altrui non piace, ma credo che non sia possibile arrivare a vietare per legge queste espressioni perchè spesso il progresso passa anche per la desacralizzazione, così come, riprendendo il suo paragone, ad un certo punto il bambino, crescendo, talvolta deve essere messo di fronte alla dura realtà e, se una collettività si deve reggere sul rispetto imposto per legge -e a me suona contraddittorio l’accostamento tra rispetto ed imposiziione dello stesso- è secondo me già sintomo che quella collettività è in declino; infatti i valori delle società patriarcali e tradizionali hanno sempre meno presa e probabilmente -parlo di un fatto, al di là di come si valuti assiologicamente la società tradizionale- ne avranno meno.
Sicuramente c’è il problema dei nuovi valori che dovranno fare da collante per una società nuova, e io credo che anche la capacità di non prendersi troppo sul serio possa essere un punto di inizio per una visione più moderna dello stare insieme, sempre nei dovuti limiti e intendendolo come un principio la cui declinazione concreta e il cui punto di equilibrio si deve ancora trovare, ma l’umanità è anche questo: sforzarsi di trovare nuove bussole e nuovi orientamenti, ovviamente senza per questo arrivare ad oggettivamente improbabili trasmutazioni valoriali alla Nietzsche.

Sui partigiani, ma anche il discorso potrebbe valere per i defunti nei lager (dato che ieri era il Giorno della Memoria), verso i quali l’irrisione sarebbe qualcosa di gravissimo, secondo me ancor più vile rispetto al dileggio per i partigiani, che al di là degli episodi riportati da Pansa, comunque combattevano contro quelli che i lager li utilizzavano (e, se si conosce la storia, il lager nazista è diverso nella sua concezione e nel suo sadismo rispetto al gulag staliniano, dove ad esempio esperimenti sui bambini per studiare soglie di dolore e altre amenità del genere non sembra ci fossero): la memoria storica ha bisogno di tempo e i fatti della seconda guerra mondiale, così come la permanenza nella società di alcuni stereotipi del razzismo, sono ancora troppo freschi e troppo legati a persone scomparse da poco o ancora vive perchè l’ironia e anche la farsa verso tutto questo sia socialmente accettabile: fra qualche secolo, si spera, tutto sarà diverso.
Gesù di Nazaret, anche ammettendone la storicità di fondo (e io almeno nelle sue grandi linee non ho difficoltà ad ammetterla), è un personaggio vissuto duemila anni fa, la cui venerazione odierna è più che altro la venerazione verso una religione ed un culto (essendo egli considerato Dio da voi cristiani); riguardo al puro e semplice Gesù uomo, mi sembra che duemila anni siano un periodo storico sufficiente per prendere emotivamente le distanze e poter anche accettare ironia e satira nei riguardi dello stesso, e penso che se non ci fosse stata la religione di mezzo nessuno si offenderebbe, al di là del dubbio gusto dell’iniziativa in qualsiasi modo la si veda.

Un piccolissimo punto a margine: sui crimini dello stalinismo, o di qualsiasi altro sistema: presentare la verità storica, senza ovviamente lo sberleffo o il dileggiare chi ha creduto che la verità fosse diversa, credo sia un dovere di ogni studioso e anche, nelle forme di educazione opportune, anche di ogni insegnante, perchè non si può falsare la storia (o tacerla) per evitare che la gente si offenda: un patto sociale che si regge sulla rimozione della storia può pure essere un gigante, ma, almeno a parer mio, avrà sempre e comunque piedi di argilla.

bruno gualerzi

“PS. No crediate che il trollaggio sia l’espressione pura e semplice del gusto di rompere le uova nel paniere: spesso è un’opera di misericordia spirituale che costa tempo e fatica. Appunto del sacrificio a pro del prossimo”

Giunto ad un quarto del tuo, diciamo intervento, stavo esausto per mollare, non pensando nemmeno lontanamente di replicare (e chi ce la farebbe?)… poi incuriosito ho letto il tuo PS. E ho visto che una replica era possibile: basta usare le tue parole!
Uno che si pone al servizio del prossimo (un ‘prossimo’ che può perfino essere identificato in un ateo, anzi, di più, in un socio uaar) per un’opera di misericordia mostra un ritratto di sè al limite della santità – che cerca di nascondere sotto una probabile-improbabile ironia – ma che non lascia dubbi: il prossimo è fatto di bisognosi che solo i possessori della Verità (naturalmente ‘problematica’, ma che sempre Verità è) possono cercare di redimere.
Caro Flo, quand’è che ti entrerà in testa che tutte le tue tirate chilometriche per un ateo non significano assolutamente nulla?
In quanto al ‘tempo e alla fatica’… pensa alla fatica di chi cerca di farsi largo (qualche santo ‘laico’, potrebbe esserci) tra i tuoi intricatissimi percorsi.

bruno gualerzi

@ Batrakos
Scrivevo si un santo ‘laico’. Ci sono, ci sono…

Batrakos

Bruno.

Dai, non mi fare ridere, o, bonariamente, non prendermi in giro 🙂 !!!
Devo dire che, nonostante l’esposizione abbastanza lunga in tipico stile Florenskij, a me il suo intervento ha dato spunti di riflessione, altrimenti avrei lasciato stare.
Dunque non credo che sarò mai un santo, nemmeno in senso ‘laico’. 😉

Diocleziano

flo,
una giusta l’hai detta, paragonando il ‘credente’ al bambino, al quale sarebbe delitto
bucare il dio-palloncino…

Murdega

Caro Flo, quand’è che ti entrerà in testa che tutte le tue tirate chilometriche per un ateo non significano assolutamente nulla?
Concordo .

firestarter

si confronti la lucidita’ dell’intervento del giudice Salvini con la risposta dello sfortunato Florenskji il quale non si capisce veramente cosa cerchi da queste parti.

Domenico

Questa pseudo-manifestazione si è svolta in piazzale Libia, vicino al teatro Franco Parenti (e vicino a dove abito io), e appena ho sentire un megafono che blandiva “Cristo Re Cristo Re” mi sono affacciato alla finestra , e devo dire che non ho visto 150 persone, ma una cinquantina scarsa di zombies che a malapena riuscivano a parlare, ciancicavano frasi-slogan che non si capivano granché bene. Per chi non conosce la piazza, non è propriamente una piazza, è piuttosto una rotonda con 2 aiuole e 3 alberi. Comunque questo vociare indiscriminato è durato una ventina di minuti, anche perchè alle 9 di sera c’era un freddo boia.
Detto ciò, ottimo contributo

Florenskij

@ Diocleziano. Non so se lei sia padre, zio o nonno: in tal caso avrà una conoscenza diretta del fenomeno a cui sto per accennare. Ha presente la “mattina dei regali” del 25 dicembre con o senza Gesù Bambino? Gli adulti che hanno lasciato i doni sotto l’albero PROVANO GIOIA NEL RITROVARSI NELLA LA GIOIA DEI BAMBINI. Per quale motivo? Un motivo ANTRPOLOGICO: dentro ciascuno di noi poco o tanto c’è un bambino ( lo dice anche Pascoli con il suo discorso sul “fanciullino” ): e questo bambino gioisce come un fringuello nel ritorno all’infanzia consentitogli dai “suoi” bambini. Per questo, se una – uno ha il dono della vocazione, il mestiere di insegnante elementare è il più bello che ci sia.
Lei non crede che il mondo liberato dall’alienazione preconizzato da Marx sia un mondo in cui si possa vivere da bambini? E non è forse una ricostruzione del Paradiso Terrestre la “stanza dei giochi” dei bambini, con tappeti soffici, moquette, animali di peluche senza artigli e senza zanne, pure”forme artistiche”inoffensive ( o meglio, offensive solo per finta, come Silvestro con Titti ) ?
Su questo ( “mi conzenta” ) le dò un compitino; studiare il tema del “Puer Aeternus” come approfondito dalla discepola di C.G. Jung Marie Louise Von Frantz.

Se poi lei nel suo volgersi sia pure occasionale al mondo della fiaba preferisce Lucignolo, o magari il Gatto e la Volpe a Biancaneve, con tanto di dileggio per Geppetto, il Grillo Parlante e soprattutto per la Bambina dai capelli turchini padronissimo. Peggio per lei. Non sa che cosa voglia dire per chi ci crede veramente il pensiero “Lassù qualcuno mi ama”. Del resto chi ha letto le relazioni sugli esorcismi sa che su tutto spicca l’ODIO DI LUCIFERO PER MARIA, insuperabile, infrangibile, intangibile icona della purezza e della benignità, su cui ogni insulto scivola via come l’acqua ( che dico l’acqua? il letame ) sul cristallo.

@ Bruno Guialerzi. Un compitino, o meglio un invito da un collega anche per lei: riandare o andare a “La ribellione delle masse” del pensatore – polemista spagnolo Josè Ortega Y Gasset ( Wikipedia ), in cui si osserva il fenomeno per cui nel mondo contemporaneo la plebe semiacculturata crede gran cosa buttare per terra dopo averli ricoperti di indifferenza o di letame gli ardui costrutti culturali – ideologici – iconici – estetici elaborati con grandissimo sforzo dalle elites culturali del passato. Perfetto ritratto di grandissima parte dei simpatizzanti UAAR La plebe consumistica che si crede o almeno si atteggia a superiore per interposto sarcasmo. Se lei ha insegnato al professionale o al tecnico conoscerà benissimo l’atteggiamento degli alunni “barbari” che per superare il loro complesso di inferiorità godono a “smontare” l’insegnante come acchiappafarfalle fantozziano.

Quanto alle lungaggini, consideri un po’ se la farraginosità non sia un obbligo importo dai tempi ( “O tempora! O mores!” ). Un tempo era buon senso pensare “Gioca coi fanti e lascia stare i santi” ( anche i santi laici ; perchè, vi piaccia o no, una volta demoliti i santi religiosi si passa a far fuori quelli laici – laicisti ). Oggi ci vuole un discorso da corte d’assise per dimostrare di non essere uno zombie integralista.

In ogni caso chi di merda ferisce di merda perisce: dal novello Shakespeare del “Volto di Cristo” al Pisolini ( pardon : Pasolini ) di “Sade o le 120 giornate di Sodoma” ai critici che di ratatuglia in ratatuglia nichilista spacciano per opera d’arte la “Merde d’artiste”.

Diocleziano

flo,
leggendo la risposta che mi hai gentilmente concesso, mentalmente, già davo
forma alla mia replica, ma quando sono arrivato a leggere dei resoconti degli
esorcismi… beh, dai… nemmeno il sistema solare è adeguato per descrivere
il giramento di paIIe che mi ha pervaso!

Non sono insegnante, ma considero pur io il mio mestiere il più bello che ci sia.
Ma da cosa inferisci che io stia dalla parte di Lucignolo? Forse tifo più per Mangiafoco che non per quello stupıdeIIo di Pinocchio…

FSMosconi

@Flo’

Non sa che cosa voglia dire per chi ci crede veramente il pensiero “Lassù qualcuno mi ama”.

Lasci che le dica una cosa:
non ne ho bisogno.
Non ne ho bisogno perché quello mi distraeva dal mondo e faceva da panacea ai miei problemi, o almeno così credevo, e mi impediva di arrivare al cuore di quelli.
Sei deriso? Fa’ niente Dio ti ama.
Ma non ti riscatterai mai veramente anzitutto verso te stesso ché non hai la forza di alzare la testa da solo.
Non ti senti capito? Lui ti capisce lo stesso.
No: come può capire se non ha mai dato un segno? Infine trattasi di un banale problema adolescenziale: non erano gli altri ero sempre io.
Hai fallito? Per Lui sarai sempre vincente.
Falso: non imparerai mai dalle sconfitte e sarai sempre un gradino in basso rispetto ai tuoi vicini.
Vuoi vivere aggrappandoti ad un assoluto?
Fa’ pure, ma non applicare agli altri le tue scelte!

Del resto chi ha letto le relazioni sugli esorcismi sa che su tutto spicca l’ODIO DI LUCIFERO PER MARIA, insuperabile, infrangibile, intangibile icona della purezza e della benignità, su cui ogni insulto scivola via come l’acqua ( che dico l’acqua? il letame ) sul cristallo.

Lo sai che solo di ciò che rimane immobile si può dire che sia morto vero?
Per essere la generatrice del Dio della Vita agisce sin troppo passivamente anche per i canoni taoisti….

Murdega

Florenskij risponde:
sabato 28 gennaio 2012 alle 10:22

@ Diocleziano. Non so se lei sia padre, zio o nonno: in tal caso avrà una conoscenza diretta del fenomeno a cui sto per accennare. Ha presente la “mattina dei regali” del 25 dicembre etc..etc.
Non ho capito un tubo , aiutatemi !!!!!!!!!!!

Diocleziano

Murdega,
bisogna capirlo, è in preda alla sindrome ”della vispa Teresa”: lui vede il mondo
come se ogni giorno lo vedesse per la prima volta. Lui solo può capire la gioia di
fare regali a un bambino, lui solo si immedesima nel fanciullino, lui solo gioisce
come un fringuello… Agli atei non è consentito gioire, la gioia è arrivata tra gli
uomini con l’esilarante vicenda della vergine incinta e l’altrettanto esilarante
esecuzione capitale del suo figliolo. È il famoso humor cattolico… :mrgreen:
Da sbudellarsi dalle risate!

Flo, lasciatelo dire con serietà: ti è mai venuto il dubbio che uno con le tue idee
possa anche fare del male ai poveri bambini che hanno la ventura di passare
per il tuo insegnamento?

bruno gualerzi

@ Flo
Non ho letto (tra i tanti che non ho letto… ma ormai dovresti saperlo ed è inutile che me ne proponga sempre dei nuovi) Ortega Y Gasset, per cui non ho idea di cosa sia per lui la ‘plebe’. Però presumo di essere legittimato a ‘leggere’ il mio tempo, e il mondo, anche senza il continuo avallo di questo o quello, considerando in ogni caso la mia ‘lettura’, resa possibile dalla mia esperienza,… nè superiore nè inferiore a qualle di chiunque altro… mettendo naturalmente nel conto il prezioso apporto conoscitivo che può venire dalla narrazione delle esperienze altrui. Ma, come ti è già stato ripetutamente detto da me e da altri, se prima di formulare un giudizio, soprattutto sui problemi esistenziali, si dovesse conoscere tutto quanto è stato detto in proposito da tanti…
Lasciami poi dire che, provocato o meno che sia da quanto leggi in questo blog… c’è un astio nelle tue parole, che trova il suo top in quell’oepra di misericordia cui ti senti obbligato nei confronti della plebaglia uaar e che non ho ancora capito bene (tale è la insondabilità della psiche umana) se ti procura piacere o sofferenza.
Infine, per quanto riguarda l’esperienza scolastica, già ci siamo scambiati le rispettive esperienze. La mia – avallata dal riconoscimento dei miei allievi (guai se non ci fosse, perchè ero sempre molto dubbioso sulle mie qualità di insegnante), e riconoscendo che diverso è insegnare in un liceo o, ad esempio, in un istituto professionale… ma ho un buon ricordo anche di quella esperienza, sia pur breve) – è stata ampiamente positiva.
Buona giornata.

PS. Almeno per quanto mi riguarda, devo richiamare quanto più volte detto, ed espresso in un”opinione’ di qualche tempo fa circa la ‘rivoluzione copernicana’ che è in grado di operare l’ateismo. Non ricordo – correggimi se sbaglio – di aver letto un tuo commento in proposito, al quale invece terrei. Quindi, lascia per una volta che anch’io, ricorra ad una citazione… ma, megalomane quale sono, cito me stesso, e consiglio una lettura, sempre di me stesso (v. ‘opinione’ su Ultimissime dal titolo, appunto, ‘L’ateismo come ‘rivoluzione copernicana)

mirko

Straquoto, benchè credente non mi sento affatto offeso!
Ogni uno ha la libertà di dire fare e pensare quello che vuole, Tra l’altro il tema dell’opera è interessante, esiste un confronot tra l’impassibilità del “Gesù re del mondo” impassibile sullo sfondo e le sofferenze e le frustrazioni del figlio che segue le umiliazioni del padre.

Mi ha molto colpito, ho letto riassunit su internet e ho visto stralci in viedo. Il tema, è comunque interessante e interroga tutti.

Che dio è un dio che è insofferente verso le mieserie della condizione umana?

Dire che quest’opera sia offensiva del volto di Gesù vuol dire rimanere alla superfice del tema e non andare in profondità!

Comunque è un”idea un espressione artistica che va rispettata in quanto tale! Non ti aggrada?

NON ANDARE A VEDERLA e al massimo invita chi a pensa come te a disertare il teatro!

La mentalità censoria non ha MAI ragione!

nightshade90

ogni tanto ne passano di qua. il problema è che sono quelli fanatici a lasciare il segno con le loro boiate (e spesso a accamparsi sui nostri co****ni per non sbaraccare più dal blog).

Murdega

Mi piace Mirko.
La mentalità censoria non ha MAI ragione!
Condivido anche il resto.

whichgood

Egregio Dott. Guido Salvini,
volevo ringraziarla per il suo chiarificante articolo. Tuttavia vorrei chiederle gentilmente di chiarire un mio dubbio, riguardante proprio la sanzione amministrativa (credo, ancora vigente) sulla bestemmia e che entra in contrasto con quanto lei afferma precedentemente (o almeno con l’art. 21):

Decreto Legislativo n. 507 (1999, versione vigente):
«Chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la Divinità è punito con la sanzione amministrativa da lire centomila a seicentomila».

Ringrazio anticipatamente

Cordiali saluti

Gianluca

Mi associo alla richiesta, dott. Salvini,

anche perchè la stessa formulazione del decreto dichiamato da whichgood mi sembra poco chiaro.

Decreto Legislativo n. 507 (1999, versione vigente):
«Chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la Divinità è punito con la sanzione amministrativa da lire centomila a seicentomila»

Assodato che bestemmiare i santi o la madonna non è reato perchè non sono divinità, che vuol dire “contro la Divinità”? Quale divinità? Qualsiasi? E il Budda o Confucio, che pur avendo fondato religioni divinità non erano nè hanno mai preteso di esserlo? E se io mi invento una divinità che ieri non esisteva posso pretendere la stessa “tutela”? Per arrivare all’assurdo: se io mi reputo una divinità come Sai Baba? Io sono l’unico fedele di una religione secondo la quale io sono l’essere supremo che ha creato tutto, sono onnipotente e onnisciente (il fatto che sbagli anch’io o che mi ferisca è ovviamente un mistero della fede).
Grazie

diego

in effetti non ha senso una legge del genere ed è facilmente agirabile. Con Divinità in maiuscolo si intende il proprio dio della propria credenza, quindi anche bestemmiare contro il dio cristiano da parte di un ateo o un pastafariano non equivale a bestemmia.

fab

Perfettamente d’accordo, anche se “idee” mi sembra decisamente eccessivo; al massimo, “opinioni”.

Otto Permille

A me non sembra però nemmeno giusto che un mediocre teatrante, che scrive un dramma senza senso logico e ontologico, cerchi di farsi pubblicità mediante provocazioni e sfruttando la “solidarietà” che ne potrebbe derivare. Domani andrò in scena sedendomi su un pitale su cui è dipinto il volto di San Giuseppe e poi dirò che tale pitale rappresenta la restituzione al padre di tutti gli escrementi che ho dovuto pulire quando il padre era ammalato.
Non rendiamoci ridicoli per favore.

gmd85

E chi lo dice che è mediocre? Hai visto lo spettacolo di persona per poter dire che non ha senso logico?
Il senso c’è. se non sei in grado di coglierlo, non hai pensiero critico.

Roberto Grendene

Grazie per il chiaro contributo

Non sono d’accordo solo su un punto:

“Quello che sorprende non è l’esaltazione marginale di chi era in piazza ma il fatto, riportato dalla stampa, che 40 parlamentari del PDL, della Lega e dell’UDC…”

perche’ a me non sorprende affatto 🙁
(e pure il centrosinistra ha, nelle azioni concrete o nella assenza di azioni, atteggiamenti simili)

bradipo

cavolo, ho dovuto annullare l’invio perché stavo scrivendo la stessa identica cosa….

MASSIMO

E’ ovvio che, almeno in italia, alcune religioni sono più uguali delle altre.
Lo Stato italiano ha fatto leggi solo a favore della religione cattolica. Poi di buddisti, islamici, ecc.. se ne è altamente fregato.

Rasputin

Quoto, e aggiungo che la libertà di religione ci sta nella dichiarazione universale dei diritti umani come un posacenere su una moto, e l’articolo 18 contiene cose profondamente sbagliate; andrebbe modificato.

kundalini444

“Chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la Divinità è punito con …”

io di questo articolo non ho mai capito che si intende per “divinità”… visto che si tratta di cose immaginarie, chiunque può immaginare come divinità qualsiasi cosa, e qualunque cosa può essere bestemmia, o alcune divinità hanno la “patente” e sono più uguali delle altre?

Federico Tonizzo

Probabilmente si sott’intende quel concetto che è definito dal catechismo cattolico come “L’Essere perfettissimo, creatore e signore del cielo e della terra” e dal “Credo” di Nicea “(…) un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili.”.
Ma allora uno può chiedersi se sia lecito bestemmiare Gesù e i suoi parenti e amici e i “santi” in generale, ecc…
Nell’articolo che hai citato si dice “la Divinità”, sostantivo singolare, quindi se il concetto è applicabile al cosiddetto “Padre” non è applicabile ad altri e quindi nemmeno al “figlio”, a meno di riconoscere esplicitamente e definitivamente che il cristianesimo è un politeismo (e non vale ricorrere al delirio matematico del “3=1”), come di fatto è.

Stefano Grassino

Dovremo dire al legislatore che se esistesse veramente “quell’Essere perfettissimo, creatore e signore del cielo e della terra” occorrerebbe fare una ammenda a lui e a chi lo ha propagandato in terra. Si perchè gasparri, borghezio, giovanardi, calderoli bossi, la santanchè, buttiglione e per finire con la ciliegina sulla torta, il trota, mica li ho fatti io nè.

diego

il bello delle cose: il matrimonio gay è incostituzionale, censurare non lo è!! E’ il pensiero di ben 40 parlamentari, una percentuale troppo elevata.

Paul Manoni

Fantastico articolo con il quale concordo al 100%, e colgo l’occasione per fare i miei più sentiti complimenti al Dott. Salvini. Fa proprio piacere che un Magistrato analizzi in modo imparziale e “giusto” certe vicende. 😉

ALESSIO DI MICHELE

C’ è qualcosa che mi sfugge logicamente: posso criticare l’ idea, ma non vilipendere il fedele ?
Allora potrei benissimo dire che è un’ idea folle affermare che l’ ostia sia il corpo di Cristo, perchè SPERIMENTALMENTE non lo è, e perchè trasformarcela richiederebbe, seconfo Einstein & co., energie di molti miliardi di Megawattora, però non posso dire che chi ci crede fermamente potrebbe sembrare (dico potrebbe e sembrare) psicotico delirante o, almeno, bugiardo. C’ è grossa grisi di nessi logici.

Florenskij

@ Alessio Di Michele. E’ condannato a non capire nulla
( vantandosene per giunta ) chi ragiona a spanne & sarcasmi da trivio di fronte al “mistero” ( inteso come l’insieme delle concezioni e delle pratiche “teurgiche” necessarie per avvicinarsi al fondo della realtà, quello che i metafisici tedeschi chiamano il “Grund” ).

Esemplifico. Che cos’è il denaro se non una “cosa” tangibile sotto forma di carta ( sporchevole e deteriorabile) e metallo, che però rappresenta e comporta la capacità di accedere a tutti i beni possibili e immaginabili ( una specie di “chiave dell’universo umano )? Se lei conosce le carte da gioco napoletane – siciliane si sarà accorto che le icone rappresentano gli elementi archetipici della vita e della società: la Donna ( principio femminile ); il Cavaliere ( principio maschile ); il Re ( principio della paternità – sovranità ); Bastone (principio maschile aggressivo-penetrante); Coppa ( principio femminile – materno- accogliente); Spada ( guerra, conflitto, de – cisione ). Che cosa significa Denari? Anche e ancor più Divinità, luminosa, centro valoriale, fonte di vita.
Come mai Marx diede alla sua magna opera il titolo “Il capitale”? Andiamo fuori dal seminato se diciamo che per il Babbo Natale di Treviri ( che la Barba assimilava a Mosè suo antenato e a Darwin ) seguace del grande filosofo postcristiano G.F. Hegel il Capitale rapprenta, aldilà dei tecnicismi economico-finanziari, una Entità Mistica che pervade tutto l’Universo Umano ( come il Mana-energia cosmico-umana delle religioni primitive ) circolando e trasmutandosi “in mille guise” e fecondando attività di scambio e produzione: autentica ENERGIA SACRAMENTALE che dà la vita? ( “Homo sine pecunia imago mortis” ).

Qui lo sperimentalismo scientista fa proprio cilecca e chi non accede a una logica “mistico-teoretica” finisce nella più totale ottusità sull’umano nella sua PROFONDITA’ ANTROPOLOGICA.

L’UOMO NON E’ SOLO UN ANIMALE RAZIONALE E SOCIALE: E’ ANCHE UN ANIMALE SIMBOLICO: concetto che sfugge ai drammaturghi stercorari e ai loro apologeti da dozzina e da trivio.

Concludo con un semplicissimo paragone. Ha presente gli animali fossili? Hanno la loro forma antica ( ad esempio di pesce); ma la materia organica è stata interamente sostituita da materia minerale. Forma di pesce e sotanza silicea. Le piace?

FSMosconi

L’UOMO NON E’ SOLO UN ANIMALE RAZIONALE E SOCIALE: E’ ANCHE UN ANIMALE SIMBOLICO

…Per sé stesso.
Ergo vanesio.
Un po’ come il tuo intervento squisitamente barocco che usa migliaia di perifrasi e kenninger per descrivere meno di un granello di polvere.

Stefano Seguri

Ecco lo stato dell’arte nel diritto borghese italiano in materia. Colgo l’occasione per salutare il giudice Salvini, instancabile indagatore delle trame neofasciste della storia recente del “belpaese”. Con l’augurio che non demorda.

ALESSIO DI MICHELE

Diritto penale “borghese”: la mettiamo insieme alla verginità della Madonna od alla transustanziazione. Il nucleo del codice penale italiano è tutt’ ora il codice Rocco, ministro di Mussolini, più 70 anni quasi di integrazioni cattosinistroidi, mentre quando c’ è stata un po’, di borghesia al potere in questo incredibile paese, la Chiesa doveva rigare diritto. Oppure quello che non ci piace è automaticamente colpa dei nostri nemici ? Stile Chiesa, Stalin, Hitler, Mao, Franco , ……

Stefano Seguri

Non sapevo che il regime fascista avesse rovesciato il dominio di classe della borghesia, o che l’avessero fatto i governi DC…..c’è qualcuno che è legato alle immagini della borghesia dei tempi di De Amicis….mi fermo quì sennò è OT.

Giordano Bruno Mazzacurati

Complimenti per l’articolo del giudice Salvini.
Purtroppo, in un paese giusto e serio, tutto quanto scritto dovrebbe essere quasi banale da decenni, se non secoli, e non meritare grande attenzione. Invece in Italia siamo ancora qui a discuterne animatamente e ad augurarci che una tale impostazione prevalga sul Medioevo!

Florenskij

@ Giordano Bruno ( che gode nell’ammazzare i curati ). Rivolto a lei e agli altri estimatori – ammiratori incondizionati del verbo salviniano, supremo e definitivo. Ma come: non si era detto che il Diritto Naturale ( secondo la tradizione base del Diritto Positivo ) è una costruzione arbitraria? E andate a cercare nelle parole di un giurista, bravo quanto si vuole, ma pur sempre gestore dell’Artficiale, la Suprema Corte di Cassazione del vero e del falso, del giusto e dell’ingiusto? Allora ci avviciniamo pericolosamente alla fede negli Oracoli e nell’Infallibilità Papale!

In realtà anche gli atei-umanisti hanno dei Dogmi Irriformabili; quelli giuridico-politici che trovano espressione nella Dichiarazione dei Diritti dell’uomo e del cittadino. Provate a dimostrare “SCIENTIFICAMENTE”, darwinismo alla mano ( altra Verità “assodata”, indiscutibile, irriformabile: solo propagandabile con sanzioni di vario grado, dal sarcasmo alla destituzione a carico dei non credenti ) che gli unici sistemi politico-sociali accettabili sono quelli liberaldemocratici in versione radicale secondo la predicazione di papà Bertrand Russell.
Una concezione “scientifica” secondo cui il motore dell’evoluzione è la violenza ( della natura e dei viventi ) non può avere con logica coeremente esiti di tipo autoritario, conservatore o movimentista come per i fascisti – futuristi? Già, bisogna dare per assodato che per voi ormai la Sede del Diritto, la culla di ogni norma non è più nè Atene, nè Roma, nè Gerusalemme: è Bruxelles, nuova Mecca del Laicismo giuridico. Lo si è proclamato a Bruxelles: “Bruxelles locuta, causa finita”.

FSMosconi

Una concezione “scientifica” secondo cui il motore dell’evoluzione è la violenza ( della natura e dei viventi )

Dimentichi l’ambiente nella tua forzata costruzione:
X ha Y geni
Ambiente di X cambia
Alcuni X cambiano parte di Y geni
parte di X con parte di Y geni mutati sopravvive, il resto si estingue
Dov’è la violenza in tutto ciò?

non può avere con logica coeremente esiti di tipo autoritario, conservatore o movimentista come per i fascisti – futuristi?

http://www.linux.it/~della/fallacies/ricorso-alle-conseguenze.html
Permetti una domanda: ché la gravità fa morire le persone che cadono da grandi altezze tu finisci di constatare la gravità?

Già, bisogna dare per assodato che per voi ormai la Sede del Diritto, la culla di ogni norma non è più nè Atene, nè Roma, nè Gerusalemme: è Bruxelles, nuova Mecca del Laicismo giuridico. Lo si è proclamato a Bruxelles: “Bruxelles locuta, causa finita”.

Non accettando la Carta dei Diritti non accetti nemmeno che ogni uomo è uguale, ha pari diritti e dignità indipendentemente da sesso, etnia o religioni. Tu credi questo?

Otzi

Per quel che ho letto e conosco di quest’opera di Castellucci, mi son fatto l’idea che essenzialmente voglia far parlare del problema del Male, inteso come sofferenza e dolore.
Alcuni credenti cristiani pensano di sentirsi offesi e invocano, con una malcelata voglia di vendetta, il rispetto dei sentimenti degli altri.
Sul rispetto dei sentimenti degli altri li crederò sinceri solo quando rispettano anche quelli di chi mette dio, qualunque dio, sotto inchiesta e giudizio come cosciente e volonteroso responsabile di tutto il dolore e la sofferenza che ci sono in questo mondo. Come d’altronde ha detto chiaramente E. Olmi in campo cinematografico. E c’è anche il rispetto dovuto ai miei sentimenti di disprezzo verso qualsiasi dottrinale amor di dio padre creatore di felicità e sofferenza, di guerra e di pace, di fallace inganno, proprio come srive anche Isaia 45,7.
Io non sono andato avederlo, semplicemente perchè non ci sono più già da diversi giorni posti disponibili. L’intervento del magistrato è un’ottima lezione. Grazie.

Chesterton

Il cristianesimo non è detentore di una verità. é il luogo dove tutte le verità si danno appuntamento.
Caro magistrato il tuo senso di libertà è pari a quello di molti magistrati. Infatti la giustizia in Italia è uno spettacolo. ed è più brutto di quello che i credenti non stimano degli atei e di se stessi.

FSMosconi

é il luogo dove tutte le verità si danno appuntamento.

Il cristianesimo ora è diventato un luogo? 😆 😆 😆 😆 😆
Aspetta che me lo segno…

Chesterton

Cristo centro del cosmo e della storia.
Segni lei, segni.

FSMosconi

@Chesteron

Un nome: Zarathustra.
Chissà chi ha copiato da chi…
se c’è plagio…
se ancora qualcuno è diverso dai maghi (magi per Ardavi Sura Anahita!) e dai pagani

E non faccia orecchio da mercante.

Chesterton

eliminate il Cristianesimo ed eliminerete l’europa (Nietzsche)
e finchè l’europa è un luogo..

schiaudano

…ergo l’Europa è Dio, o nel senso che esiste una verità in cui tutti i luoghi si danno appuntamento?

FSMosconi

@Chesterton

Ergo l’Europa prima di diventare forzatamente cristiana non era Europa?
Buona questa! :rotfl:

manimal

“Il cristianesimo non è detentore di una verità. é il luogo dove tutte le verità si danno appuntamento.”

carina questa.
ne conosci altre così buffe?

gmd85

eliminate il Cristianesimo ed eliminerete l’europa (Nietzsche)
e finchè l’europa è un luogo..

E non ti viene proprio in mente che magari si riferisce all’inutile attaccamento alla religione?
Perchè leggete una cosa che vi garba e la usate come baluardo della vostra crociata senza capire davvero di cosa si tratta?

Chesterton

Cari signori. Nietzsche predicava una cosa chiamata egoismo. Ciò era, in effetti, abbastanza ingenuo, perchè Nietzsche negava l’egoismo semplicemente predicandolo. Predicare qualcosa equivale a darla agli altri. Prima l’egoista definisce la vita una guerra spietata, e poi si prende la seccatura più grande di addestrare il nemico alla guerra. Predicare l’egoismo è praticare l’altruismo. Nietzsche sapeva che l’uomo è fatto per “la vetta”, anche se poi l’ha rifiutata.
Comunque sia, è vero anche che Nietzsche aveva un talento naturale per il sarcasmo: poteva sogghignare, sebbene non potesse ridere, ma c’è sempre qualcosa di incorporeo e senza peso nella satira, semplicemente perchè non si appoggia su alcun fondamento di morale comune. Egli stesso è più irragionevole di qualsiasi cosa denunci.
Nietzsche, infatti, rimarrà come modello del fallimento della violenza astratta. il rammillimento cerebrale da cui fo colto alla fine non fu un accidente fisico. Se Nietzsche non fosse sprofondato nell’imbecillità, il nitzschianesimo sarebbe sprofondato nell’imbecillità. A forza di pensare in solitudine e con orgoglio si finisce per diventare degli idioti. Tutti gli uomini senza il cuore tenero alla fine si ritroveranno con il cervello tenero.
Quest’ultimo tentativo di sfuggire all’intellettualismo finisce nell’intelletualismo, e perciò nella morte. La sortita non ha avuto successo. L’adorazione sfrenata dell’illegalità e l’adorazione materialista della legge finiscono nel medesimo vuoto.
Nietzsche scala montagne incredibili, ma alla fine si ritrova in Tibet. La volontà di Nietzsche è congelata dalla sua idea che tutte le azioni particolari sono buone; perchè se tutte le azioni particolari sono buone, nessuna di loro è particolare.
Si trova ad un bivio, piacciono tutte le strade.

Diocleziano

Chesterton ,
considera invece quanti conventi pieni di fannulloni che pensano in solitudine
e di cui non si sa nulla!
Sei ossessionato da Nietzsche?
È evidente che lo hai letto, dal momento che (involontariamente?) lo imiti, però
adesso rileggilo e cerca di capirlo.

dog no god

… é il luogo dove tutte le verità si danno appuntamento.

Saro’ banale … si insomma come … una “casa di appuntamento”!!

whichgood

I cattolici fondamentalisti, come quelli che hanno imposto il crocifisso negli uffici della Regione Lombardia, pretendono, oltre a imporre il loro scempio, che le vittime della loro discriminazione imparino anche le istruzioni d’uso. Questo si può fare, quello non si può fare in presenza dell’omino torturato. Proprio come i cani che marcano il territorio e dopo vigilano che nessuno lo oltrepassi.
Siamo a dei livelli d’istinto selvaggio, l’istruzione e la cultura sono state spiazzati via dall’indottrinamento in queste patetiche e miserevole persone.

Florenskij

@ Wichgood. Qualcuno accosta ( per pura ipotesi e a scopo di riflessione sociologico-estetica- esistenziale ) l’immagine di mio padre e di mia madre a situazioni stercorarie. Sono un fondamentalista, integralista, zombie talebano se protesto? Che ne penserebbe se mi mettessi a fare lo stesso con i SUOI familiari?
Simuliamo una situazione. Da insegnante dico ai miei alunni: chiedete ai vostri genitori se al momento di concepirvi erano affetti da diarrea. Il discorso va bene o sono censurabile a norma di codice di disciplina? E se da qualche parte parlassi e scrivessi di ATEOPUS”?
( Ovviamente non lo faccio ).

L’OMINO TORTURATO. Lei si intende davvero di omini, ed è un omino lei stesso nel cervello e soprattutto nel cuore se si permette questi riferimenti squallidi sull’icona del GIUSTO SOFFERENTE. Pressochè irrecuperabile,anche se basterebbe riandare al Crocifisso di don Camillo ( e di Peppone ).
Ho appena letto che Francis Bacon, il “considerato” grande pittore inglese espressionista-nichilista ( il cui tema principale potrebbe essere indicato con l’espressione “Luci dell’Inferno” ) volle devolvere il ricavato di un imporante premio conferitogli al restauro del grande Crocifisso di Cimabue danneggiato dall’alluvione di Firenze del 1967.
Che sciocco!

Florenskij

@ wichgood. Si vada a leggere il discorso della scrittrice Natalia Ginzburg ( ebrea – atea progressista ) sul perdurante valore dell’icona del Crocifisso.

gmd85

Ah, ma allora non capisci. Non vuoi capire. Vi state accanendo sulla storia degli escrementi senza guardare alla vicenda nella sua totalità e senza cogliere la metafora che, almeno per me, è chiarissima. Ora, Florenskij, te lo ripeto, poi se dalla fortezza di idee in cuis ei arroccato, vuoi affacciarti un attimino per capire è bene, senò, fai un po’ come credi, sarebbe inutile sprecare ulteriormente tempo ad argomentare con te.

Protestare e dissentire è un conto. Voler bloccare, impedire, censurare è un altro. I bavi cattolici pornitssimi a scendere in campo per quelle che, alla fine, sono s.tronzate, non si sono neanche chiesti se era il caso di ragionarci su e hanno gridato subito allo scandalo e alla censura. Per cosa, poi? Forse che la fede si vede dalla tutela di un simbolo? Serve proprio tanto un volto o un crocifisso per essere cattolici?

whichgood

L’omino torturato, rivendico la mia definizione orgogliosamente. Qualsiasi simbolo che non mi appartiene e mi viene prepotentemente imposto in un contesto pubblico (e lavorativo, per non dire di quelli giudiziari, assistenziali, educativi!) e che non fanno parte del sistema Stato/Nazione, lo definisco e assimilo come meglio mi pare. Possibile che lei non riesca a capire che a un sopruso non si può collegare un presunto “valore aggiunto” e che pretendere imporre le istruzioni d’uso è ancora la beffa oltre al danno?. Faccia pure finta, a me della bontà o meno di quel simbolo di morte e violenza non me ne frega niente e bestemmio quanto voglio davanti al appendiabiti sanguinolento.

whichgood

Dienticavo, se Gesù venisse rappresentato con una erezione sulla croce sarebbe più utile alla funzione di appendiabiti ma non hanno pensato a qesto, forse per rafforzare la sua inutilità.

Mario 47

Mi riferisco – in ritardo -al commento di Batrakos delle 12.21 di ieri.

Se sostituiamo alle parole “credente – divinità” le parole “tifoso – squadra” tutto il contesto resta logico e valido. Per il credente ed il tifoso il fatto che esistano altre squadre ed altri tifosi viene automaticamente rimosso e resta al di fuori di ogni considerazione di logica e buon senso.

mario

Florenskij

@ Mario 47. Balle: bianche, verdi, rosse e gialle. Si informi meglio.

schiaudano

Peccato che gli studi effettuati con tecniche di neuroimaging funzionale diano ragione a Mario; ma nell’ 800, secolo in cui sei rimasto intrappolato, queste nozioni erano sconosciute.

Mario 47

@Florenskij.

La tua risposta mi ricorda una stupida filastrocca ai tempi del mio asilo e scuole elementari: chi lo dice sa di esserlo, cento volte più di me.

Resto convinto di quanto ho scritto: tifo e fede religiosa hanno in comune molte spiegazioni e atteggiamenti. Se riesci a farlo in poche parole, spiegami dove differiscono. In quanto all’informarmi meglio: su che cosa? da chi?

mario

Luigi Tosti

Le considerazioni del dr. Salvini hanno il solo “difetto” di essere rigorosamente logiche, giuste e conformi ai principi fondamentali della Costituzione e delle Convenzioni internazionali e, quindi, in aperto contrasto con i “principi” di intoleranza e di arroganza del cattolicesimo e, in genere, degli adepti delle religioni (soprattutto quelle monoteistiche). Che vi siano in Italia magistrati come il dr. Salvini è un vero miracolo: e per rendersene conto basta leggere le motivazioni con le quali Adel Smith è stato condannato per aver detto, nella trasmissione Porta a Porta di quell’ “ateo” di Bruno Vespa, che il crocifisso, con la rappresentazione del cadavere del presunto figlio di Dio, è truce e disturba chi la pensa in modo diverso.

Florenskij

@ schiaudano. L’800, quanto ad anticlericalismo, agnosticismo, ateismo e quant’altro era tutt’altro che indietro rispetto al ‘900. Quanto al resto, vorrei conoscere la marca della ditta che produce le sfere di cristallo come quella di cui si serve per fare illazioni ( del tutto sballate ) sugli altri e sulla loro preparazione o impreparazione. Non conosco il Novecento? Ma mi faccia il piacere! Solo un accenno: studio approfondito di J.P. Sartre, grande campione dell’ateismo relativista e nichilista del secolo di cui sopra.

Ha mai senmtito parlare di APOLOGETICA? E’ lo studio sistematico e CORRETTO delle obiezioni alla religione ( cattolica ) e me ne interesso con ESTREMA sistematicità da quando avevo quindici anni. Faccia lei… e provi a meditare su chi conta e chi non conta balle.

Florenskij

@ schiaudano. L’800, quanto ad anticlericalismo, agnosticismo, ateismo e quant’altro era tutt’altro che indietro rispetto al ‘900. Quanto al resto, vorrei conoscere la marca della ditta che produce le sfere di cristallo come quella di cui si serve per fare illazioni ( del tutto sballate ) sugli altri e sulla loro preparazione o impreparazione. Non conosco il Novecento? Ma mi faccia il piacere! Solo un accenno: studio approfondito di J.P. Sartre, grande campione dell’ateismo relativista e nichilista del secolo di cui sopra.

Ha mai senmtito parlare di APOLOGETICA? E’ lo studio sistematico e CORRETTO delle obiezioni alla religione ( cattolica ) e me ne interesso con ESTREMA sistematicità da quando avevo quindici anni. Faccia lei… e provi a meditare su chi conta e chi non conta balle.

Diocleziano

flo,
apologetica, cioè studio delle obiezioni fatto dall’obiettato?

Mario 47

Io ho espresso delle mie convinzioni: mi si può dire che non si è d’accordo con me, mi si possono controbattere dei motivi di disaccordo con tali convinzioni, si può argomentare che non hanno valore assoluto, ma come mie convinzioni non possono essere definite “balle” (indipendentemente dalla definizione fanciullesca dei loro colori).

Sempre riguardo a mie personali convinzioni:

Non dò alcuna importanza allo studio dell’astrologia, dell’alchimia e di altre materie: fra queste la teologia e l’apologetica (per quanto precoce e indefessa possa essere l’applicazione a tali studi).

Resto sempre in attesa di serie obiezioni, non basate su principi di autorità o di fede, sulla motivi che provocano l’adorazione di un dio assoluto e quelli che provocano l’adorazione di una squadra di calcio (salvo il fatto che – perlomeno – della squadra di calcio è superluo dimostrare l’esistenza oggettiva).

mario

Mario 47

Errata corrige:

Terz’ultima riga:

,sulla diversità fra le motivazioni che provocano l’adorazione di un dio assoluto e quelle che …

mario

schiaudano

“…APOLOGETICA… e me ne interesso con ESTREMA sistematicità da quando avevo quindici anni.”

Tipo come fa un tifoso, per poter difendere la propria squadra al bar dello sport?

Osvaldo

“Le religioni monoteiste, più di altre, in quanto “rivelate” e fondate su un Dio unico cui è stata attribuita la scrittura di un libro, hanno nel loro codice fondante la convinzione di essere le uniche detentrici della verità sull’uomo e sulla storia e la pretesa che il loro credo debba essere rispettato come tale da chiunque.”

Vero. E’ per questo che fanno paura.

“La censura non esiste più, né civile né religiosa e qualsiasi immagine o creazione che non offenda una determinata persona è solo manifestazione, piaccia o no, della libertà d’espressione tutelata dall’art. 21 della Costituzione.”

Un principio fondamentale che evidentememte va ribadito di tanto in tanto.

Murdega

C’è chi si metterebbe il suo intervento nel portafoglio.
Dopo il tuo intervento non mi sono limitato al portafoglio, ho affisso nella bacheca dell’ufficio una pergamena su cui ho scritto la dichiarazione a caretteri gotici.
Ogni giorno la leggo agli impiegati( che hanno l’obbligo di presenziare).
Alcuni tuoi correligionari hanno protestato, inutile dire che rischiano
il licenziamento, a mio insindacabile giudizio.
Per il rodimento di ano consiglio sempre lo strofinamento con URTICA URENS.

Neanderthal

Non credo che sia possibile evitare che le idee religiose tendino a diventare “più uguali” delle altre. Chi è seguace di una religione (in particolare di una religione abramitica) è convinto che esista una verità assoluta (la propria), che questa verità coincida con il bene assoluto e che questa verità/bene assoluto coincida con l’unico vero dio (il proprio). Date queste premesse è ovvio che il credente sia portato a voler far prevalere il proprio credo sugli altri: chi mai vorrebbe far prevalere il falso sul vero o il male sul bene? Parlare male di dio – verità e bene assoluto – non ha lo stesso valore che ha il criticare un’ipotesi scientifica, un personaggio storico o le “superstiziose” credenze dei seguaci delle altre religioni. Se la verità e il bene sono unici ed assoluti il loro raggiungimento giustifica l’utilizzo di qualsiasi mezzo perché il contenuto di bene nel fine da conseguire è tale da rendere trascurabile il male presente nel mezzo usato. La religione è pertanto per sua intrinseca natura foriera di lotta e sopraffazione e la libertà religiosa intesa come libertà di manifestare e diffondere la propria fede indiscussa e indiscutibile non può che essere di ostacolo ad una corretta convivenza umana.

Arthur Frayn

“Nessuno infatti penserebbe di protestare o si scandalizzerebbe davanti a qualcuno che mostrasse in pubblico critica o anche violento disprezzo verso teorie nel campo della storia, della politica, della giustizia o della fisica. Non è certo sconveniente scrivere o dire che una certa idea filosofica scientifica, e con esse i loro fondatori, sono insensate e anche pericolose.

Anzi questa libertà di critica è considerato il terreno di cultura stesso della democrazia e del progresso dell’uomo.”

Robert Faurisson, David irving, etc avrebbero qualcosa da ribattere a proposito di queste affermazioni. Esiste una “religione civile” chiamata Olocausto che è ancor meno lecito porre in discussione indipendentemente dalle prove addotte, ci sono paesi dove si va in galera per questo.

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