Divorzio breve, proposta al vaglio della Camera

E’ ripreso ieri l’iter del testo di legge che propone l’introduzione del divorzio breve anche in Italia. Ne discuterà la Commissione Giustizia della Camera. La proposta è all’ordine del giorno, con tempo per gli emendamenti fino al 7 febbraio. La riforma è volta a ridurre i tempi delle separazioni, tempi lunghi che spesso aggravano i già tesi rapporti tra i coniugi che intendono divorziare. Per ottenere il divorzio in Italia, allo stato attuale, sono necessari infatti quasi tre anni.

Se la legge passasse, basterebbe un anno per il divorzio, oppure due se le coppia ha anche figli piccoli per evitare una rottura troppo traumatica per loro. Previsto anche lo scioglimento del regime di comunione dei beni nel momento in cui il tribunale autorizza i coniugi a non coabitare più.

Già nel 2003 un provvedimento simile venne discusso in Parlamento, ma fu bocciato. E’ noto soprattutto l’ostruzionismo del mondo cattolico, secondo cui il divorzio breve mina la stabilità delle famiglie.

Ma è nota anche l’attività della Sacra Rota, tribunale ecclesiastico che permette alle coppie di dichiarare “nullo” (come se non fosse mai avvenuto) il matrimonio religioso. La cosa paradossale è che ciò viene accettato anche dai tribunali italiani, permettendo anche di non pagare gli alimenti all’altro ex coniuge. La Cassazione ha peraltro recepito senza obiettare sentenze di nullità della Sacra Rota in caso di nozze “non procreative” e in caso di infedeltà anche solo “teorica”. Ciò fa in modo che tantissimi coniugi si rivolgano alla Sacra Rota, con un giro d’affari non indifferente.

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69 commenti

cartman666

a dire il vero l’ostruzionismo non e’ solo dal mondo cattolico, ma pure della lobby degli avvocati che col divorzio breve perderebbero parecchi dindini.

Southsun

Un’amica di mia madre ci ha messo DIECI anni per divorziare dall’orrendissimo marito fedifrago e bugiardo. Ma quella era una storiaccia giudiziaria di corna e ripicche, e un Tribunale più lento di una lumaca paralitica.

Se c’è l’accordo delle parti e non ci sono figli di mezzo, non vedo come un matrimonio finito male non si possa sciogliere entro 1 anno.

12 mesi sono più che sufficienti, invece di rubare la vita alla gente per 3 anni solo per soddisfare le smanie di controllo sociale di una Chiesa che la “fedeltà” e l’ “onestà” non sa manco dove stanno di casa.

giuseppe

Se la legge passasse, basterebbe un anno per il divorzio, oppure due se le coppia ha anche figli piccoli per evitare una rottura troppo traumatica per loro.

Come se un anno in più risolvesse il trauma per i figli ! legislatori monto “illuminati” !!! Un vero schifo.

Senjin

Te lo dico per esperienza personale: se i tuoi non si amano più l’atmosfera in casa diventa invivibile per i figli, più breve è il divorzio meglio è. Fra i miei si è trascinata per anni e quando finalmente sono andati ognuno per la propria strada ho pianto di sollievo (avevo 13 anni) perchè almeno non avrei più dovuto stare a guardarli mentre litigavano come due iene.
Poi sei un bell’ipocrita: divorzio breve no, ma annullamento lampo in sacra rota si. Cos’è se la rota dichiara insesitente un matrimonio durato anni per motivi del tutto risibili i figli non si traumatizzano?

giuseppe

Non sai nemmeno cosa significa dichiarazione di nullità. Taci.

nightshade90

giuseppe, ipocrita, puoi forse negare che, nelle giuste condizioni, alla sacra rota è poissibile che venga annullato un matrimonio, anche quando ci sono dei figli a carico, in modo ultrarapido e tale da non concedere nemmeno l’obbligo degli alimenti? se non è così, allora il tuo è solo un codardo espediente per non rispondere nel merito.

e questo senza neanche tirare in ballo il servizio delle iene dove si ha provato che, per ricchi ed industriali, il vescovo è pronto ad annullare il matrimonio anche se valido e se l’annullamento è richiesto per motivazioni puramente di vantaggio affaristico (nel servizio, l’inviato richiedeva apertamente l’annullamento perchè, pur amando la moglie e avendo figli, sposando in chiesa la figlia di un suo collega avrebbe ottenuto da lui un grande affare), purchè il soggetto sia disposto a “donare” un bel po’ di soldi……

Southsun

@ giuseppe.

Ceeerto, la “dichiarazione di nullità” è il divorzio cattolicamente corretto.

Quello concesso al defunto Cossiga dopo un matrimonio abbondantemente consumato in anni di letizia e felicità con prole che – ora – si dovrebbe chiamare “illegittima”, visto che il matrimonio “non è mai avvenuto”.

Ma taci tu, piuttosto!

Reiuky

@ Giuseppe: hai ragione: se ci sono dei bambini, due anni sono troppi. Anche un anno è troppo. Ma, immagino, ci siano dei tempi tecnici.

serlver

Infatti fanno prima ad andare alla Sacra Rota per annullare alla fonte il matrimoni, il tutto il stile da perfettamente cattolico, cioè da ipocrita.

giuseppe

Alla rota dura molto di più e i casi sono generalmente postumi al divorzio civile, stando ai dati.

paniscus

“Alla rota dura molto di più e i casi sono generalmente postumi al divorzio civile, stando ai dati.”
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Questo era vero fino a qualche anno fa. Da una decina d’anni la chiesa si è fatta furba, ha fiutato l’affare e ha velocizzato le procedure, in modo che la cosa appaia come concorrenziale e vantaggiosa rispetto al divorzio.

Una volta, alla sacra Rota vi ricorrevano solo quelli che erano già divorziati civilmente da anni, e che ci tenevano solo per motivi personali veri (o genuinamente legati alla fede religiosa, oppure perché nuovamente accompagnati con qualcuno che ci teneva moltissimo a sposarsi in chiesa): la stragrande maggioranza degli altri divorziati, se ne fregava dell’approvazione della chiesa, e se voleva risposarsi si accontentava di farlo in comune, e via andare.

Adesso, da qualche anno, è invalso l’uso di chiedere direttamente la nullità rotale AL POSTO del divorzio, con stuoli di avvocati che consigliano di fare così perché conviene di più…

Lisa

Paul

Comunque stai tranquillo: i bravi cattolici non usufruiranno del divorzio breve, difatti i cattolici non divorziano, non sono infedeli e non fanno sesso prematrimoniale o non procreativo.
Certo, come no!

Reiuky

@Paul: Infatti i bravi cattolici preferiscono la sacra rota. Il matrimonio non c’è mai stato, nessuno strascico e nessun dovere legale. meglio di così?

andrea tirelli

🙂 🙂 🙂

hanno bisogno che sia vietato per legge per non fare una cosa che non vuole la loro chiesa, gli ipocriti…

FSMosconi

@Giuseppe

Ritieni che due genitori divorziati in casa sia una situazione vivibile?
🙄

giuseppe

Si possono separare anche in attesa di divorzio. Come fanno tutti.

FSMosconi

@giuseppe

Stai rigirando la cosa:
Come se un anno in più risolvesse il trauma per i figli !
Dimmi, sei contrario al divorzio in sé? Perché questo dimostra la frase…

Se la risposta è sì non dovresti nemmeno commentare, o almeno uscirtene con frasi tipo
Si possono separare anche in attesa di divorzio.
Che onestamente sottintendono l’opposto della posizione cui sopra.

Deciditi.

Paul Manoni

@giuseppe
Ma sei tordo o ci fai!?!?
E’ proprio la separazione coniugale PRIMA del vero e proprio divorzio il problema!!
Perchè due persone che vogliono divorziare in modo consensuale (oltre il 70% dei casi!!), dovrebbero aspettare anni da separati, e pagare avvocati, giudici e preti???
Se il matrimonio e’ un contratto che si stipula in poche ore, non vedo perchè quel contratto non potrebbe essere sciolto in altrettante poche ore.

manimal

@ Paul Manoni

hai concisamente e con precisione chirurgica espresso il mio pensiero in materia.

e ciò che non capirò mai di gente dall’elasticità mentale di granito come giuseppe, è per quale cavolo di motivo ritengano che leggi meno vincolanti riguardanti le unioni tra persone debbano essere impedite.

tanto i “buoni” credenti faranno ciò che la loro fede prevede, no?
quindi non divorzieranno.

MicheleB.

La sacra ruota della fortuna. Eheheh… Non fanno niente per caso.

chiericoperduto

@giuseppe
guarda che quando una coppia non si sopporta più, in genere ognuno torna a casa sua ed i tempi di tre anni per lo scioglimento dell’obbligo di coabitazione sono teorici perchè come detto la coppia si separa subito fisicamente. I tre anni servono solo a far guadagnare gli avvocati.

giuseppe

Da questo punto di vista hai ragione, ma il mio discorso era di natura diversa.

Giorgio Pozzo

Una delle conclusioni possibili mi pare fin troppo evidente: il coniuge “debole” deve pretendere di non sposarsi in chiesa!

andrea tirelli

se è davvero “debole” mi sa che non può pretendere nulla 🙁 …

L’anomalia, come giustamente sottolinea l’articolo, è che alcune scelte della sacra rota (scelte fatte sulla base di valori e significati religiosi) vengano recepite dal nostro ordinamento.

cesares

Se i due sono d’accordo su tutto (tranne ovviamente lo stare insieme) basterebbero anche solo 3 mesi.

giuseppe

Ci sono coppie che ci ripensano. Tre mesi sono davvero molto pochi. Ma a voi interessa lo sfascio della famiglia a tutti i costi, specie se avete vissuto questa esperienza. Un modo per scaricarsi il senso di colpa : tutti divorziati, cosi io sono come tutti.

cesares

Quelli che ci ripensano si rimetteranno insieme, gli altri si saranno liberati prima. Tutto qui.
Personalmente non auspico lo sfascio di nessuna famiglia. Ma il divorzio consente a uno/a che si è sbagliato/a la prima volta di rifarsi una nuova famiglia, quindi in un certo senso è a favore della famiglia perchè sostituisce a una famiglia malandata una famiglia meglio assortita.
Io ho una certa età e ricordo bene che cos’era la bella e sana famigliola di una volta, quella precedente il boom economico, senza possibilità di divorzio, il “mito” di voi cattolici integralisti. Si basava sulla sottomissione della donna e sull’esistenza dei “casini”, il luogo dove tutti i maschi del paese alla sera si ritrovavano. Vennero aboliti per iniziativa di una socialista, la Merlin, non certo dei cattolici. La chiesa conosceva bene i suoi polli e sapeva che il “casino” era la necessaria camera di compensazione di un sistema familiare tanto rigido. Nelle famiglie benestanti si rimediava anche con gli amori “ancillari”. Con il boom economico la donna è uscita dal ghetto familiare e ha incominciato anche lei ad avere le sue chanches, che per fortuna non erano più i “casini”.
Invece di affrontare problemi come divorzio e aborto in chiave moralistica, fareste bene ad acquisire una maggiore cultura in campo sociologico ed economico, cioè scientifico. Forse vi rendereste conto di come cambia il mondo più che ascoltando le panzane del vecchietto biancovestito. La cui famiglia è costituita da un segretario belloccio, quattro vergini di cielle e un gatto.

manimal

un simile commento dimostra inequivocabilmente che non stai benissimo.
e ho idea che non dipenda dal tuo credo religioso.

manimal

@ cesares

ma anche 5 minuti.non capisco per quale motivo due persone maggiorenni che vogliono compiere un atto con valore giuridico, debbano attendere tempo nell’eventualità di un ripensamento.
se il ripensamento avvenisse, cosa mai impedirebbe loro di sposarsi di nuovo anche il giorno successivo?

Francesco

La colpa dello scandalo della sacra rota e’ dei nostri politici, che come sempre invece di fare gli interessi degli italiani fanno gli interessi della chiesa, chiesa, che autodichiarandosi la sposa di Gesu’ ma visto il rispetto che ha delle sue presunte parole, fa di lui l’uomo piu’ cornuto dell’universo.

giuseppe

Sempre elegante. Poi non dite che vi sentite offesi pae un cartellone; ce ne vorrebbero tanti.

Francesco

Sono stato elegante, avrei potuto usare parole piu’ forti per dire la verita’.

Francesco

Mi ero fermato a “Sempre elegante”.
Vedo che non capisci la differenza tra dire la verita’ (e considerando il comportamento reale della chiesa ho sono stato elegantissimo) ed il calunniare (vedi cartelloni che offendo gli atei).

FSMosconi

Devi nolente ammettere però che come insulto è molto fine… 😀

Carlo_uk

Sarebbe una buona idea avere dei matrimoni a termine, che si rinnovano che ne sono ogni 2 anni. Che ne pensate?

Giuliano

I matrimoni a termine ce l’hanno già in Iran, però non corrispondono a una vera laicizzazione.

miro99

Non si capisce perchè uno spruzzo d’acqua sulla fronte sia piu’ indelebile di un matrimonio magari con figli,,,,,,,,, o si capisce !!!!!!!!!!! dio mammone.

whichgood

Perchè prima ci sono gli interessi della Chiesa, dopo la vita della gente. E’ così semplice (e pretestuoso).

Mac

la sacra rota è un gran giro d’affari, contrario al principio supremo ‘non divida l’uomo ciò che ha unito Dio’. idem, giro d’affari, gli avvocati divorzisti.
non se ne farà nulla, vedrete, e la chiesa continuerà a ‘dividere ciò che il suo dio ha unito’.
che sposarsi in chiesa sia la scusa per poter annullare il matrimonio, senza passare dagli avvocati e più in fretta?
immagino ‘sacra rota vs avvocati’: la sfida del secolo!

Fulcro

Mac,
sfida? Perché mai combattersi se alleandosi si mangia di più?

Da Wikipedia:
“Presso il Tribunale Apostolico della Rota Romana è tenuto un albo degli avvocati rotali, che possono patrocinare in ogni tribunale ecclesiastico senza limiti di territorialità.”

paniscus

Quello che nessuno ha il coraggio di dire (perché da una parte scontenta i cattolici e dall’altra scontenta gli avvocati), è che l’UNICA soluzione ragionevole a questa anacronistica impasse sarebbe quella di abolire completamente l’assurdo status della “separazione legale”, che è un’anomalia quasi esclusivamente italiana, e che nella maggior parte dei paesi civili non c’è.

Invece da decenni si sta a discutere solo del fatto che sia giusto “abbreviarla un po'” o meno. Ossia, i litiga se la durata “giusta” di una separazione legale in attesa di divorzio sia di tre anni, piuttosto che cinque, o piutttosto che un anno, o sei mesi.

Ma come farebbero, altrimenti, tutti gli altri paesi in cui la separazione legale, semplicemente, NON C’E’? Si chiede direttamente il divorzio e si divorzia, punto. Che senso ha trascinarsi per anni in un ridicolo stato civile fasullo, in cui si è “mezzo sposato e mezzo no” e si hanno alcuni dei diritti e doveri tipici del matrimonio e altri no?

La separazione legale era un’istituzione tipica di quando il divorzio non c’era proprio, ed esisteva l’esigenza oggettiva di definire la situazione (economica e giuridica) di quelle coppie che dovevano rimanere legalmente sposate, pur non volendo più stare insieme. Ma dal momento che lo scioglimento definitivo del matrimonio è consentito, adesso che senso ha centellinarlo a rate?

Florasol

e quoto anch’io, è un’idiozia a prescindere, la separazione è una cosa superata dai tempi.

Paul Manoni

Non avrei saputo dirlo meglio! 😉
Standing ovation per Paniscus!! 😉

Storicamente quell’anomalia tutta italiota chiamata “separazione” l’hanno inventata i politicanti italiani sotto dettatura della Chiesa…DC, referendum divorzio, Radicali, ecc, ecc. 😉

paniscus

Aggiungo un dettaglio: ogni volta che si ritorna a discutere del tema, vengono fuori puntualmente argomentazioni morali e sociali sulla tutela dei figli e sul rischio di fare ingiustizie economiche, sempre per ribadire che la separazione è un passo serissimo e solennissimo che non deve essere “banalizzato”. Poi viene fuori che la stragrande maggioranza delle separazioni è consensuale, e che il 40% riguarda coppie senza figli. Quindi, come cavolo si fa a difendere un punto di vista del genere come se i casi fossero tutti uguali? Perché mai si dovrebbe invocare la “tutela dei figli” anche quando non ci sono, o l’iniquità economica quando i due, sui soldi, si sono già messi d’accordo da soli? Quindi, l’unica conclusione ragionevole è che si dovrebbe ammettere il divorzio immediato, senza nessuna separazione legale intermedia, ALMENO nei casi in cui la separazione sia consensuale e senza figli. Per gli altri casi, si può pure discutere, ma in consensuale assoluta e senza figli, il problema qual è?

Se veramente la motivazione fosse etica, per onestà si dovrebbero dividere i due problemi diversi, e ribadire l’opportunità di un “periodo di riflessione” solo per i casi contestati. Ma la motivazione etica per non consentire il divorzio immediato ANCHE nel caso più banale, quale sarebbe, esattamente?

Lisa

manimal

@paniscus

concordo in pieno.
un mio conoscente si trova nella situazione da te descritta, ed oltretutto non può sposarsi con la nuova compagna dalla quale ha avuto un figlio.
quindi niente assegni familiari, detrazioni etc per la compagna, con in più il paradosso che nella malaugurata ipotesi di decesso, alla moglie toccherebbero diritti patrimoniali esclusivi (cioè non riconducibili a successione).
che senso ha?

whichgood

Se la moglie tradisce il marito con lo spiritu santo, c’è uno sconto della Sacra Rota ?

ale cattolico

Divorzio breve,,cazzata lunga ,il divorzio breve non passerà

Florasol

Ale, ma mi spieghi a te, che come cattolico sicuramente non sceglierai mai di divorziare, vero?, cosa ti frega di quanto tempo ci vuole a divorziare per chi desidera farlo?
Se la cosa gli viene resa più lunga, dispendiosa e complicata cosa ci guadagni tu? Pensi che questo terrà insieme più coppie scoppiate che non vorranno sobbarcarsi il fastidio, la spesa e l’attesa? Tanto se due non si amano più non si amano più, non è la burocrazia che potrà tenerli insieme o trasformarli di nuovo in una famiglia che non vogliono essere più. Quindi, insisto: a te, che ti cambia?

Southsun

@ ale.

Tu hai già divorziato dal tuo cervello, e precisamente da quando hai iniziato a seguire – per libera scelta – quella cazzata di religione che professi.

Il divorzio E’ PASSATO nel 1970, cocco, e anche allora gufavate che non sarebbe passato mai.

Prima o poi passerà anche quello breve, e al Vaticano verrà un attacco di bile. Punto, fine.

ser joe

Anni fa fece scalpore sui giornali il fatto che la sacra rota annullò il matrimonio di un famoso palazzinaro romano per “impotentia coeundi” ma padre di due ragazzi.
I giornali non dissero però quanto “olio” portò per ungere la ruota.

myself

Fortunatamente io non corro il rischio di essere protagonista di un matrimonio e un eventuale divorzio.

Però qualcuno che se ne intende mi tolga una curiosità: oggigiorno quanto è vantaggioso il contratto del matrimonio?

exodus

nuoo e io da avvocato con il divorzio breve ci guadagno di meno…dooh ahhaha, ma da dottore in giurisprudenza dico spero che passi……cosa che non sarà troppi interessi viaggiano per quelle strade se ne riparlerà tra 20 anni

Paul Manoni

Se sei un cittadino avvocato (o un giudice), prova a pensare a quanti processi ed a quanti soldi pubblici se ne vanno con questo schifo di legge sul divorzio che abbiamo ora.
I tribunali sono intasati da queste emerite “c@xx@te” di persone che vogliono divorziare, ma sono bloccate dai tempi della giustizia, dalla farsa della seprzione e da mille altri paletti.
Nel frattempo, a causa del blocco dei tribunali per queste cose, 100.000 prescrizioni l’anno…E qualcuno si agita e si indigna, se si parla di AMNISTIA!!
….Roba da matti!! 😯

exodus

la separazione nasce dal bisogno di certezza di paternità del figlio, cosa oggi ampiamente superabile con test dna, non mi serve aspettare 180, 300epassa giorni lutto vedovile e puttanate varie……..ma si sa la nostra è la repubblica delle banane, sarà bello vivere in italia quando questo fantomatico stato verrà veramente costituito

paniscus

“la separazione nasce dal bisogno di certezza di paternità del figlio,”
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E allora perché si devono aspettare tre anni? Non basterebbe qualche mese? Il famoso limite dei 180 giorni non c’entra niente con la separazione, è tutta un’altra cosa…

Otto Permille

Ma, non so se gli interessati saranno tanto d’accordo per abbreviare tali tempi. Solitamente accanto ad ogni separazione c’è sempre un “terzo” o una “terza” che spinge per convolare sua volta (l’amante). Fino ad ora, questo terzo o terza veniva tenuta a bada con la solita frase: “E no, cara(o), non possiamo sposarci perché non ho ottenuto ancora il divorzio!” Adesso invece, con il divorzio breve, ahimé, sarà più duro tenera a bada il (la) pretendente.

ALESSIO DI MICHELE

E se eliminassimo le tutele economiche obbligatorie tra coniugi ? Più libertà, la fine di obblighi di pagamento che hanno senso in caso di tamponamento, ma non in caso di fine di un amore, ed eliminazione del mercato per la Sacra Rota. Perfetto.

Paul Manoni

http://ritabernardini.it/ordine-del-giorno-divorzio-breve/

“Come documentato da uno studio ISTAT sull’evoluzione del fenomeno della separazione e del divorzio nel nostro Paese, l’attuale disciplina della separazione legale serve soltanto a prolungare il contenzioso tra i coniugi, ritardando la possibilità per la coppia di riorganizzare in modo stabile la propria vita, posto che la cosiddetta “pausa di riflessione” (periodo triennale di separazione) non serve né a far rimettere insieme i coniugi, né a impedire che si formino altre famiglie, contribuendo solo a lasciare a lungo in un limbo non adeguatamente regolato e protetto sia i vecchi che i nuovi rapporti;
l’attuale normativa sullo scioglimento del vincolo coniugale, prevedendo il necessario passaggio attraverso una pronuncia giudiziale di separazione prima di ottenere il divorzio, finisce per avere dei riflessi non irrilevanti sull’efficacia e la competitività dell’intero nostro sistema giudiziario se è vero, come è vero, che una buona percentuale dei circa cinque milioni e quattrocentomila procedimenti civili pendenti in Italia (cosiddetto “arretrato pendente”), è rappresentata proprio da cause di separazione, consensuale e/o giudiziale, iscritte a ruolo;
in particolare, da una indagine sul costo economico e sociale dei divorzi, della separazione e della volontaria giurisdizione, condotta in data 27 febbraio 2009 dall’istituto Eurispes, emerge che: a) la domanda di giustizia civile in materia di separazioni, consensuali e giudiziali, espressa in termini di numero di procedimenti civili iscritti presso il Tribunale Ordinario e la Corte di Appello, ha registrato, tra il 2001 e il 2007, un andamento disomogeneo, pur mantenendosi costantemente al di sopra dei 100.000 provvedimenti l’anno; b) le separazioni consensuali rappresentano, mediamente, il 68% del totale dei procedimenti iscritti presso il Tribunale Ordinario, contro il 32% delle separazioni giudiziali. Il loro numero si è mantenuto pressoché costante, con valori compresi tra un minimo di 73.300 iscrizioni (2006) e un massimo di 77.700 (2004). Nell’ultimo biennio, l’aumento è stato del 4,2% (da 73.300 a 76.400 procedimenti). Nello stesso periodo, il numero medio di procedimenti di separazione giudiziale iscritti annualmente presso il Tribunale Ordinario è stato di 35.700, con un incremento del 10,4% nell’ultimo biennio (da 32.900 a 36.300 procedimenti); c) le separazioni consensuali rappresentano, mediamente, il 70% del totale dei procedimenti definiti presso il Tribunale Ordinario, contro il 30% delle separazioni giudiziali. Il loro numero si è mantenuto pressoché costante, con valori compresi tra un minimo di 74.700 procedimenti definiti (2006) e un massimo di 77.300 (2003). Nello stesso periodo, il numero medio di procedimenti di separazione giudiziale definiti annualmente presso il Tribunale Ordinario, è stato di 33.300, con un incremento del 2,8% nell’ultimo biennio (da 32.700 a 33.700 procedimenti);
Sempre sulla base della citata indagine Eurispes, è possibile stimare il costo affrontato dallo Stato per i procedimenti di separazione, sia consensuale che giudiziale, in circa 89 milioni di euro per il solo 2006 (considerando un costo per procedimento di 815 euro e 109.192 procedimenti esauriti);
In Europa, soltanto in Italia, Polonia, Malta ed Irlanda del Nord esiste ancora l’istituto giuridico della separazione legale. Le insopportabili attese per ottenere lo scioglimento del vincolo coniugale in Italia hanno costretto negli ultimi cinque anni 8.000 coppie italiane a ricorrere all’escamotage di trasferire la residenza all’estero per ottenere un divorzio immediato in Paesi quali la Francia, l’Inghilterra, la Spagna e, soprattutto, la Romania;”

paniscus

“In Europa, soltanto in Italia, Polonia, Malta ed Irlanda del Nord esiste ancora l’istituto giuridico della separazione legale. ”

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Fra l’altro a Malta credo che il divorzio non esista proprio (UNICO paese in Europa, una vergogna insostenibile, mi chiedo quale sia tasso vertiginoso di annullamenti religiosi ci sia in quel paese), quindi la separazione un senso ce l’ha…

…e che in Irlanda (Irlanda repubblica, non so bene l’Irlanda del Nord cosa c’entri) sia stato introdotto solo da pochissimi anni, e che quindi possano ancora risentire molto della consuetudine vecchia.

Ossia, in un paese che è stato abituato fino all’altro ieri all’idea che il divorzio non fosse possibile, magari è vero che la separazione come status indefinito sia vista come abbastanza normale. Probabilmente ci sono ancora molte coppie di una certa età, che non vivono più insieme da decenni, ma che non sono interessate a divorziare, solo perché su tutte le questioni pratiche sono già d’accordo così, e nessuno dei due ha intenzione di risposarsi.

Ma che in Italia si possa divorziare è una consapevolezza acquisita da tutti da 40 anni, e la separazione legale ha inevitabilmente acquisito un significato completamente diverso da quello che aveva prima (anzi, l’ha perso del tutto). Per cui, che ce la teniamo a fare?

luigi

la sacra rota solo un giro d’affari enorme.ci guadagna tantissimo a scapito degli stolti che si rivolgono a lei. eh! il dio denaro!

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