Demba Traore: “Islam e democrazia non sono incompatibili”

Il nuovo segretario del Partito Radicale Transnazionale Demba Traore, avvocato del Mali e musulmano praticante, ha dichiarato che non esiste “incompatibilità tra islam e democrazia”. Traore è stato eletto durante l’ultimo congresso con 125 voti su 141, il resto astenuti e schede bianche. “Vengo dal Mali, una democrazia laica abitata al 90 per cento da musulmani”, ha affermato Traore, già parlamentare del paese africano, durante una conferenza stampa organizzata aalla Camera. Marco Pannella giudica importante che il partito abbia “eletto a proprio segretario un musulmano credente e praticante a Roma, nel cuore della cristianità”.

Valentino Salvatore

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54 commenti

vime

“Islam e democrazia non sono incompatibili”
Si certo, poi tireranno in ballo la solita storia dell’islam moderato, perchè se si segue alla lettera quello che dice il corano, col cavolo che non sono incompatibili.

Laverdure

@Vime
Sono compatibilissimi,invece.
Rifletti:democrazia e’ governo del popolo,attraverso rappresentanti eletti a suffragio universale che applichino la volonta del popolo.Sbaglio ?
Ora,in un paese dove la totalita della popolazione applichi coscienziosamente i principi islamici,da quanto detto sopra conseguira che il governo sara democratico e islamico,no ?
Ci vuol tanto a capirlo ?
Ad esempio gli apostati sarannop impiccati e le adultere lapidate sulla pubblica piazza
perche tale sara la volonta del popolo,come pure le donne godranno di diritti civili ridotti
perche esse stesse,insieme al resto della popolazione,saranno perfettamente d’ac codo su cio’.
E se la situazione internazionale lo imporra,naturalmente,l’opinione pubblica sara perfettamente d’accordo a sostenere la guerra piu’ o meno aperta contro gli stati infedeli.
Ma dove e’ il problema di incompatibilita tra Islam e democrazia,dico io !

Federico Tonizzo

Il problema è un po’ subdolo: un inghippo sta nel credere che la “democrazia” sia il medodo di governo ideale (anzichè il “meno peggiore”) e cioè che non abbia difetti; un altro inghippo sta nel credere che la definizione di “democrazia” sia univoca.
Un esempio di “difetto” della “democrazia”: se in un ospedale psichiatrico vigesse la “democrazia”, gli psichiatri e gli infermieri sarebbero in minoranza e dovrebbero quietamente accettare la volontà dei ricoverati, oppure provare a protestare per tutelare i loro diritti di minoranza.
Riguardo, invece, all’arbitrarietà della definizione di “democrazia”: i paesi “sedicenti (o apparenti) democratici” in cui la religione, qualunque essa sia, viene inculcata ai bambini fin da quando sono molto piccoli, somigliano piuttosto – visti dall’esterno – a dei lager in cui chi comanda dispoticamente ha, fin dall’inizio, condizionato il “demos” ad obbedire come schiavo credendo di essere libero, come ben sa Laverdure…

Maurizio D'Ulivo

@ Laverdure
Il discorso può reggere in una democrazia che ammetta che il 51% della popolazione possa decidere di schiavizzare il restante 49%.

Ma in una democrazia costituzionale, dove i diritti fondamentali dell’uomo sono garantiti contro gli abusi della maggioranza del momento, la compatibilità non c’è.

Laverdure

@Tonizzo
@D’Ulivo

Spero che vi siate resi conto dell’ironia di fondo del mio intervento.
E lapalissiano che democazia,in quanto governo del popolo,potra essere un buon goveno soltanto a condizione che il popolo sia capace di governare,cioe di scegliere rappresentanti decenti e in ogni caso tenere sotto controllo il loro operato nei vari campi:economia,difesa,
istruzione,politica estera,ordine pubblico ecc,e di esautorarli se la loro condotta diventasse inaccettabile.
E per fare questo e’ necessario che l’istruzione media e la maturita civile della popolazione si tale da permetterle di comprendere in maniera sufficente un’infinita di problemi che in una nazione moderna diventano inevitabilmente.sempre piu’complessi.
Ora,vi pare ad esempio che il nostro paese,che pure ha beneficiato del rinascimento,dell’Illuminismo,come pure degli influssi della Rivoluzione Francese e della rivoluzione industriale europea,si avvicini agli standard richiesti ?
Figuriamoci i paesi arabi che non hanno mai potuto godere di questi benefici.
Paradossalmente il vero razzista sarebbe chi li considerasse tanto bravi da realizzare
in brevissimo tempo cio che noi abbiamo (malamente) realizzato nel corso di secoli.

Laverdure

@Tonizzo
E io aggiungerei qualcosa.
Tutti credo concordano nel fatto che se il nostro meridione si trova nelle condizioni che ben conosciamo in quanto a livello culturale medio e maturita sociale,la causa principale fu il secolare dominio borbonico.
Ma non dimentichiamo che tale dominio si estendeva anche al nord,come e’ ben illustrato nei “Promessi sposi”.
Se in seguito le cose cambiarono notevolmente in meglio al nord,fu dovuto,come ben dice Montanelli nella sua “Storia d’Italia”,al successivo dominio degli austriaci,che imposero,direttamente o indirettamente, una mentalita ben piu’ moderna e metodi di governo e burocrazia ben piu’ efficenti.
E li imposero,notate bene,a suon di cannonate,baionette e forche,(ricordate il Radetzky ?)e non certo per altruismo, ma il risultato finale per noi fu un beneficio enorme,quando gli austriaci se ne andarono ma la loro cultura rimase.
Il fatto che l’occidente manchi non tanto della forza materiale ma della volonta (chiamiamola pure durezza)da poter fare altrettanto con l’Islam,finira per essere un colossale svantaggio per tutte le parti.

Federico Tonizzo

@ Laverdure
Il problema aggiuntivo con l’Islam è che questo non è esteso solo ad un’area limitata (rispetto al resto del mondo) come l’Italia Settentrionale, ma è diffuso a zone quasi in tutto il mondo. Quindi quello sarebbe da farsi, in primis, non è certo “cannonate, baionette e forche” in tutto il mondo, ma, per esempio, un insistente megavolantinaggio aereo sui paesi islamici con fogli recanti messaggi del tipo “Tutte le religioni hanno causato, e ancora causano, guerre e morte”, “Allah non è grande: se esistesse veramente e fosse grande, chi non lo avrebbe visto?” o altri del genere…
Eventualmente, i “metodi duri” sarebbero da applicare in Occidente (e probabilmente è quello che intendevi tu) con quegli Islamici che non rispettano le leggi degli Stati in cui si trovano.
Peccato, peccatissimo che la Clinton abbia detto che gli Stati Uniti vogliono stringere alleanza anche con i governi islamici che stanno prendendo il sopravvento in Nord Africa dopo la cosiddetta “Rivoluzione dei gelsomini”…

Laverdure

@Tonizzo

“:…per esempio, un insistente megavolantinaggio aereo sui paesi islamici con fogli recanti messaggi ……”
La tua idea mi ricorda quello che fece la RAF all’inizio della seconda guerra mondiale,quando nelle prime incursioni sopra la Germania i suoi aerei lanciarono
volantini invece di bombe.
Si diceva che un aviere era stato redarguito perche aveva lanciato un pacco senza
slegarlo:qualcuno poteva farsi male,no ?
Dopo Coventry,Londra ecc questo fair play pero’ lascio il posto a mezzi molto piu’ drastici, e onestamente non credo che avrebbe dato comunque un gran contributo nella lotta al nazismo.
Non ti pare ?

Federico Tonizzo

@ Laverdure
“Non ti pare ?”
Nel caso della lotta al nazismo, certamente sì.
Quello a cui si potrebbe puntare nel caso dell’islamismo (parlo del tutto teoricamentente, perchè so bene che nessuno lo farà) è provare ad iniziare, per poi proseguire molto a lungo (costerebbe enormemente meno della guerra in Afghanistan), a “far pensare” gli islamici e farli render conto dell’assurdità della loro religione e di tutte le altre.
La civiltà è prima di tutto un fatto culturale.

Francesco

Sarebbe la prima volta che una religione, si dimostrerebbe compatibile con la democrazia.

Gérard

Mi sembra che Marco Pannella sia totalmente rintronito da un po di tempo . Non mi meraviglierei se morto, ci fossero delle funeraglie cattoliche .
Ci sono musulmani colti e istruiti che sono veramente democratici pero sono rari ( penso al filosofo francese abdennour Bidar ). Basta chiedere ad alcuni se pensono che le leggi dello stato sono superiori alle leggi della Repubblica ….! Avra pensato Pannella a chiederlo al nuovo segretario del partito radicale ?? Oppure cosa pensa dell’ aborto, tema che fu tanto caro a questo partito….

Gérard

Ups scusate …. volevo scrivere
le leggi di Dio son superiori alle leggi…..
Pero, penso che avete anche capito .

Federico Tonizzo

E’ vero, Pannella da diverso tempo sembra un po’ schizofrenico…

Maurizio D'Ulivo

Che l’Islam, anche nelle sue declinazioni più “morbide”, sia una religione conflittuale con una visione sociale autenticamente umanista e laica, credo che lo dimostri il rifiuto, da parte dei paesi musulmani (anche quelli solitamente definiti “laici”) di sottoscrivere la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo: infatti ne hanno elaborata una propria che, per essere coerente con lo spirito islamico, rinuncia all’affemazione dei diritti umani ogniqualvolta essi devono fare i conti con i dettati coranici e le loro esegesi.

Davvero un peccato che, per ricorrere a una provocazione che, dal modo in cui è stata presentata, ricorda la parafrasi di un film (“Un musulmano a Roma”), il Partito Radicale rischi di snaturare quella dimensione laica che ne è stata la cifra costante, sin dalla sua nascita.

Credo che Pannella sia ormai diventato, con il suo istrionismo aggravato dalla senescenza, un vero e proprio peso per il Partito Radicale.

Sarebbe stato bello vedere eletto, alla presidenza del PR, un cittadino maliano che ha scelto di risiedere in Italia perchè NON musulmano.

Mauro Ghislandi

E’ vero che il Mali è una democrazia e che circa l’80% della popolazione è musulmana (questo è il dato che ho trovato, contrariamente a quanto riportato, ma poco cambia).
Ma lo è NONOSTANTE i musulmani. I capi islamici hanno scatenato nel 2009 una forte e anche violenta opposizione contro il nuovo diritto di famiglia che cercava di migliorare i diritti delle donne (vedasi http://www.shariahfinancewatch.org/blog/2009/08/26/mali-muslims-protest-increased-rights-for-women/).

Che ci siano alcuni singoli musulmani moderati come Traore fa piacere, ma non cambia la sostanza della situazione, che vede l’Islam e la democrazia (almeno come la intendiamo noi) su posizioni ben distanti.

whichgood

Certo che non sono incompatibili. Mettiamo come esempio il Mali, dove più del 90% delle donne sono infibulate pur essendo uno stato democratico.

Pippo

Il solito vizio di ridurre tutto a schemi preconfezionati, normalmente chiamati pregiudizi.
Fulgido esempio Oriana Fallaci.
Se volete verificare che l’Islam non è solo fucina di terroristi-maschilisti-oscurantisti potete andare a bazzicare un po’ questo sito:

http://www.yallaitalia.it

Coloro fra di voi che hanno una mente capace di ritornare sulle proprie convinzioni, e magari una certa attitudine alla verifica sperimentale, ne trarranno certamente motivo di sollievo.

whichgood

“La Turchia e le nuove moschee a misura di donna”

Wow!, voi si che siete avanti !

E dopo la lettera a Napolitano di Fatima Abbadi, una mitomane che non è altro.

E questo sarebbe l’Islam ?

mistergrey

“La Turchia e le nuove moschee a misura di donna”

Riwow!

Davvero una battaglia di civiltà, oserei dire entusiasmante.:-)

Come la ghighliottina al posto della mannaia , o l’allevamento del pollame a terra piuttosto che in batteria.

Quale altra innovazione dobbiamo dunque aspettarci da questo islam cotanto
poliedrico?

Magari che le bottane adultere vengano freddate a revolverate , in chinese style, piuttosto che a colpi di pietra ? Addirittura qualche estremista, sbigottito
dalla sua stessa audacia, potrebbe proprre che le scellerate non siano interrate fino al petto ma fino alla vita (come i maschi).

Eccola la niu vuev della seconda generazione! 🙂

Claudio

Certo che l’Islam non è solo terrorismo, maschilismo ed oscurantismo, ma questi ingredienti sono alquanto diffusi nel mondo islamico, molto più che altrove…

Non credo affatto che questa religione sia incompatibile con la democrazia, certo nel Corano (come anche in misura minore nell’Antico Testamento) si trovano passi obiettivamente intolleranti ed inaccettabili al giorno d’oggi (ma anche 1400 anni fa), tuttavia non è questo il vero problema; il punto è che nel mondo arabo-islamico non si è ancora sviluppato nessun processo di secolarizzazione, non esiste praticamente una separazione stato/religione e con buona pace dei media e degli illusi, anche la tanto esaltata “primavera araba” non sta affatto portando verso questa direzione.

Abbiamo visto in Egitto (considerato uno dei paesi islamici più moderni) quanto in minoranza siano i laici ed in cosa si riconosca la maggioranza della popolazione, i partiti dei Fratelli Musulmani (ultra-tradizionalisti) e dei salafiti (ancora più estremisti) hanno raccolto insieme ben il 60% dei voti, insomma, è finito il tempo delle illusioni riguardanti la “rivoluzione laica”, ora spunta la cruda realtà e la consapevolezza che si sono confuse le aspirazioni di una minoranza rumorosa (i laici) con quelle della stragrande maggioranza della popolazione.

whichgood

Ti ripeto il mio precedente post, forse non l’hai letto:

Mettiamo come esempio il Mali, dove più del 90% delle donne sono infibulate pur essendo uno stato democratico (a maggioranza islamica).

ΔΙΩRAMA

Anche l’Italia dovrebbe essere uno stato democratico, eppure la stragrande maggioranza dei bimbi viene ascritta sui registri battesimali di un’associazione delinquente.

Claudio

witchgood: forse non sono stato chiaro ma è proprio quello che intendevo dire, il problema non è insomma la presunta incompatibilità dell’Islam con la democrazia, ma il fatto che il mondo islamico non si sia ancora secolarizzato e non sembra che attualmente stia imboccando questa via.

fab

E’ sempre lo stesso tema: l’islam è incompatibile con la democrazia (come d’altronde le religioni in generale), ma i musulmani no: basta che siano abbastanza tiepidi e distaccati.

faber

Concordo. Ho sempre sostenuto che non esistono religioni moderate, ma soltanto religioni che non vengono seguite alla lettera. Tutte le religioni sono estremiste e se i fedeli seguissero le loro prescrizioni il mondo sarebbe continuamente bagnato di sangue in misura estremamente maggiore rispetto a quanto già non lo sia. Fortunatamente spesso le religioni sono diventate meri baluardi di identità culturale e i precetti sono stati gradatamente adattati ad uso e consumo dell’epoca in cui si vive. In questo modo, pur continuando ad essere un pericolo costante, l’impatto devastante del precetto religioso è stato in qualche modo attenuato dal buon senso (?) delle masse. Si tratta di un equivoco su cui giocano molto le gerarchie religiose e politiche: la differenza tra la religione e la sua applicazione.

exodus

l’islam è totalmente incompatibile…………cosa c’è di compatibile con un’ideologia religiosa che prevede come principi, il califfato e la legge della sharia per costituzione…..questi giocano con il fuoco non esiste islam amico, esiste solo un’ideologia da sterminare come il nazismo o il socialismo reale sovietico……….e a forza di giocare con il fuoco la gente si stufa e ricominciamo con un altro hitler ma questa volta sarà paneuropeo non solo tedesco…la democrazia non ammette altra ideologia se non i principi della democrazia stessa tutto il resto mina le basi e sfocia in dittatura e la più intuitiva è il fascismo nazionalista

Francesco S.

Non esiste islam moderato, ma esistono mussulmani moderati, lo stesso vale per il cattolicesimo.

Rudy

Concordo. Cosa significa una cosa “moderata”? E’ da ritenersi un’insulto anche per l’oggetto stesso della definizione che ha bisogno di modificarsi per essere, evidentemente, altro da ciò che è.

Maurizio D'Ulivo

@ Rudy
…e allora come fai a concordare su quella parte dell’affermazione di Francesco S. in cui afferma che i “mussulmani moderati” (mi scuso per la doppia “s”, ma è un virgolettato) invece esistono?

Francesco S.

@Maurizio

Esistono entrambe le grafie mussulmano e musulmano, io preferisco la più vecchia.
confronta qui http://it.wikipedia.org/wiki/Musulmano.

Comunque non hai capito la mia affermazione, intendevo dire che le persone sono moderate non le religioni, mi spiace doverlo spiegare.

Giorgio Pozzo

In linea di principio, nessuna convinzione religiosa sarebbe incompatibile con la democrazia. Questo significa che, se io credo nel dio Uz, accetto democraticamente che un altro non ci creda, e tutti e due abbiamo gli stessi diritti/doveri.

Capita invece che certe religioni, intese come strutture normative, siano incompatibili con le leggi di uno stato. In questo secondo caso, bisogna mettersi in testa (e questa più che democrazia sarebbe laicità) che i dettami religiosi sono e devono essere subordinati alle leggi dello stato. E non viceversa.

Nel caso specifico, stiamo parlando del primo oppure del secondo caso? Mi sembra che Traore si riferisca al primo, e molti si stiano riferendo al secondo.

giulio

Islam compatibile con la democrazia? Così come è nato ed esistito per secoli sicuramente no, ma se viene modificato in un certo modo magari sì, però mi pare succeda raramente, e comunque si tratta di uno stravolgimento.

Marcus Prometheus

Succeda raramente?
Io direi piuttosto MAI successo per piu’ di qualche anno di un regno illuminato, tollerante, eretico (ma non fondante una nuova setta islamica). Pertanto tolleranza spazzata via col successore, piu’ ortodossamente islamico, e dunque intollerante.

ΔΙΩRAMA

Quindi bisogna spronare un islam illuminato, tollerante ed eretico.
Dirsi moderati, però, fa il gioco dei fondamentalisti.

Otzi

Tutte le religioni di rivelazione nella loro forma istituzionale sono assolutamente incompatibili con la democrazia. Islam in primis. Checchè ne dica Demba Traore. Chi è assolutamente convinto di una sottomissione ad un dio non può non mettersi col suo dio prima di qualsiasi umana democrazia negando quindi de facto una democrazia totalmente umana come fondamento di moralità senza bisogno di alcun dio. A meno che questo dio non si identifichi con la Natura stessa di tutto ciò che è in evoluzione, in atto.

Otzi

Tutte le religioni di rivelazione nella loro forma istituzionale sono assolutamente incompatibili con una democrazia. Checchè ne dica Demba Traore. Islam in primis. Ogni uomo che in base ad una credenza in dio, mette questo suo dio prima dell’uomo e fa di esso la ragione fondante e sola legittimante della moralità umana, è di fatto, oltre che per principio, contro una democrazia fondata su tutti gli uomini e donne dell’umanità. Una vera democrazia laica universalmente umana si fonda solo su un ETSI DEUS NON DARETUR.

Maurizio D'Ulivo

Sono d’accordo.

Però, se essere cattolico significa riconoscere come veri gli enunciati della dottrina ufficiale della CCAR (e non vedo come possa essere diversamente, visto che è proprio la CCAR la proprietaria del relativo copyright), una persona gay non potrà mai dirsi nemmeno autenticamente cattolica, a meno che non viva una vita di negazione e repressione della propria personalità più profonda.

spapicchio

Uno stato che mantiene una religione unica non mi convince molto, anche se pare democratico; la religione non deve essere messa in relazione con la democrazia, essendo due cose diverse; meglio mettere in relazione democrazia con liberta` di religione, allora si comincia a ragionare; poi non mi pare che Roma sia il cuore della cristianità (forse piuttosto dell’imperialismo panteistico o teocratico) ma non certo della cristianita` 😉

whichgood

Allah è grande ma il falò ancora di più.

Yaveh e il suo popolo prediletto, non poteva andare diversamente, a immagine e somiglianza.

cesareTS

Nè dio nè padrone. Ma dico stiamo scherzando vero? Cosa c’entra la democrazia con le religioni? Nessuna religione e basta. Un islamico segretario dei radicali… ecco perchè non prendono voti.

mistergrey

” Partito Radicale Transnazionale Demba Traore”

E stikazz…. 🙂

.“Vengo dal Mali, una democrazia laica abitata al 90 per cento da musulmani”

Ah beh !

whichgood

Lo ripeto anche qua:

90 per cento da musulmani e 90% delle donne sono INFIBULATE.

mistergrey

“…..Pero ci viene praticato ancora la schiavitu…..”

Ora lei pretende troppo!

Marioque

Almeno le tre “religioni del Libro” sono assolutamente incompatibili con la democrazia.
Bibbia e Corano sono testi di aperta istigazione all’intolleranza e alla discriminazione.
Anche il Nuovo Testamento non è da meno e la faziosità assoluta è testimoniata dagli insulti, minacce e maledizioni pazzesche che Jesus scaglia contro tutti i suoi conterranei che non lo assecondano.
“Chi non è con me è contro di me!”, questa è la sintesi della più perfetta intolleranza del personaggio!
Un cattolico può essere democratico se ignora, come accade a volte, le parti scabrose dei vangeli e reinterpreta il protagonista in modo diverso da quello ricostruito o inventato dai presunti evangelisti, in un contesto storico privo di quei valori civili conquistati in occidente solo di recente.
Non per niente la vulgata addomesticata cattolica è quella di un improbabile “sacro cuore”, che si vorrebbe mite e mansueto capro espiatorio per i peccati altrui.
Ebrei e Musulmani a quali riciclaggi dovranno sottoporre i loro “sacri” personaggi per renderli compatibili con la democrazia, ossia con il rispetto del diverso?

San Dokan

Ci sono diversi modi di appartenere ad un credo religioso; un modo è quello di seguire alla lettera tutto ciò che dicono Corano, Bibbia, Talmud/Torah e testi simili, solo che così facendo non è possibile arrivare a stabilire le regole di una civiltà pluralista, perchè se si vuole essere coerenti al 100% con la propria fede (l’unica verità assoluta) non si può fare in modo che un’opinione valga un’altra, bisogna essere prevaricatori e prepotenti nei confronti dei diversi.
Un altro metodo è quello comune alla società occidentale contemporanea: di un testo religioso si prende solo ciò che piace prendere, si legge solo ciò che piace leggere e si crede solo a ciò che si vuole credere, senza andare troppo nei dettagli, e continuando, nel lungo periodo, ad essere dei credenti “passivi”, solo per placare il proprio bisogno di voler trovare qualche teoria “forte” e definitiva che ci faccia star bene e che ci dia delle certezze (ancorchè illusorie) sul non essere da soli di fronte all’infelicità e sulla prosecuzione di una qualche forma di vita/coscienza dopo la morte fisica. È il caso dei credenti non praticanti, oppure dei credenti che si rifanno (in maniera non troppo stringente) all’educazione cristiana ricevuta da piccoli, ma riservandosi la libertà di dissentire da una o più posizioni della Chiesa cattolica, la quale però non viene mai del tutto abbandonata e condannata per via di quel senso di sottomissione psicologica e di imbelle (e snervante) ottimismo nel futuro che caratterizza il credente-medio italiano.

Per farla breve: l’islam è compatibile con una forma di società pluralista e che vuole essere civile? No, se si vuole seguire l’islam alla lettera; sì, se si vuole seguire l’islam solo per “sfizio” personale di voler credere in qualcosa e di dirsi musulmani, ma senza portarne avanti gli insegnamenti violenti e prevaricatori. In pratica, lo stesso discorso vale per il cristianesimo (almeno quello cattolico) e l’ebraismo, non so dire per le altre religioni, che non conosco a fondo.

In pratica la soluzione per vivere in pace senza scannarsi per le differenti idee religiose, è quella di non credere, o di credere soltanto superficialmente, senza essere pienamente coerenti con la dottrina originaria codificata nei testi e portata avanti dalle gerarchie. Del resto ci sarà anche un motivo se il mio migliore amico, una delle poche persone in vita mia che sia davvero valsa la pena di incontrare e conoscere, si professa cristiano (anche se si è allontanato dalla Chiesa cattolica, per fortuna) mentre io sono un anticlericale viscerale, grande bestemmiatore e portatore di un pensiero che esclude divinità e concetto del sacro. Tutto sta nel lasciare libertà di scelta e nel non voler opprimere gli altri nel loro privato 😉

Dream

Basta un semplice test:
Vicesegretario un ateo omosessuale.
E poi congresso!

Karina

il corano non è “interpretabile” è LA Legge, l’islam presuppone la sharia come legge, (e molta stupidità) la democrazia presuppone il parlamento o i referendum come legislatori, dunque l’islam NON è compatibile con la democrazia e questo individuo mente sapendo di mentire e lo fa per ingannare gl’infedeli, pratica coranica della taquia ovvero la menzogna. L’islam oltre che essere una delle religioni più stupide del mondo è anche una delle più violente, intolleranti ed antidemocratiche. Il partito radicale che elegge un segretario islamico è l’ultima demenza dell’anno.

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