San Raffaele, don Verzè: “contatti con ministri e Berlusconi per avere 30 milioni”

Dalle intercettazioni recentemente pubblicate, risalenti al 2005-2006, si apprende don Luigi Verzè non solo si sarebbe attivato con metodi ben poco ortodossi per riacquisire la disponibilità di terreni concessi per impianti sportivi, ma avrebbe chiesto aiuto direttamente a Silvio Berlusconi per ottenere sostanziosi fondi pubblici. Per finanziare progetti dell’ospedale San Raffaele, tramite una ‘corsia preferenziale’ rispetto agli altri Irccs, gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, in lizza. Nota è d’altronde l’amicizia che ha legato negli anni don Verzè e Silvio Berlusconi, come si legge ad esempio nel libro-inchiesta L’Unto del Signore.

Berlusconi all’epoca guidava un esecutivo. Si stava discutendo dei finanziamenti alla ricerca e al sistema sanitario, su cui erano previsti tagli. Franceco Storace era a capo del Ministero della Salute.

A metà dicembre 2005 Verzè si lamenta, si legge nei verbali, perché Berlusconi vuole erogare solo 20 milioni per il San Raffaele. Lui ne vuole 30. E fa recapitare direttamente a Giulio Tremonti, allora ministro dell’Economia, una lettera “riservatissima”. Don Verzè insiste per “vedere se si può rientrare nella finanziaria”, incontra Storace e Tremonti. Mentre il collaboratore del sacerdote, Mario Cal, tiene i contatti con Berlusconi, poi nel gennaio 2006 incontra anch’egli Storace e Gianni Letta, braccio destro di Berlusconi e ben introdotto in Vaticano. Le esigenze di bilancio però pongono degli ostacoli. Il religioso non demorde, pretende anche ossigeno per le riviste del San Raffaele, che non reggono. Si parla quindi della proposta di Paolo Bonaiuti, per i finanzimenti all’editoria. Si arriva ad un incontro tra Verzè e Berlusconi. C’è di più, don Verzè “spiega che Silvio comprerà il nuovo aereo D550 e quello suo lo darà” al religioso.

Anche Claudio Bordignon, ricercatore del San Raffaele e amministratore della MolMed, società quotata in borsa che si occupa di medicina molecolare, va più volte al ministero a caldeggiare lo sblocco dei fondi pubblici. D’altronde, tra i principali soci della MolMed figura non solo il San Raffaele, ma anche la Fininvest di Berlusconi.

Il governo Berlusconi nel maggio 2006 è in crisi, passerà il testimone a Romano Prodi. Don Verzè e Mario Cal riescono prima però a ottenere la firma di Berlusconi per i finanziamenti, grazie anche a Letta. L’articolo del Corriere della Sera conclude: “Il San Raffaele da anni è in testa alla classifica dei 42 istituti a carattere scientifico che ottengono maggiori fondi pubblici”.

Valentino Salvatore

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19 commenti

ale cattolico

guardate prima la trave che si trova nel vostro occhio,toglietela,poi guardate la pagliuzza dell’occhio altrui.

andrea pessarelli

“guardate prima la trave che si trova nel vostro occhio”
mi dispiace ma non ho trovato l’oculista per asportarmi la trave perchè nel mio ospedale hanno chiuso il reparto di oculistica per mancxanza di fondi. lo stipendio del prete invece è tuttora a bilancio.

teologo cattolico

Spero di non essere ot, ma qualcuno sa postare il documento in cui a don Verzè viene tolta la sospensione a divinis del 1973 ?

MassimoP

E il documento in cui sospendono la sospensione, ce lo passi tu?

Murdega

Sarò molto grato dove trovare il documento,noi facciamo tanto per te, ogni tanto fai qualcosa di utile per noi.

maxalber

Quando teo porterà un contributo costruttivo invece di fare il troll o sfruttare il lavoro altrui, seguirò il tuo consiglio, Bigalfry.

Francesco

Scusa teologo, ma forse volevi far capire che la chiesa, come sempre, quando ha a che fare con un poco di buono al suo interno si limita a trasferirlo o a sospenderlo, ma mai a denunciarlo alle autorita’, fa piacere vederti fare dell’autocritica ogni tanto.

Bruna Tadolini

I soldi non son tutto ma se anche gli altri istituti italiani di ricerca biomedica avessero tanti fondi …. avremmo meno fuga dei cervelli e risultati di eccellenza paragonabili a quelli ottenuti dal San Raffaele!

spapicchio

Avevo letto la notizia pensavo trentamila invece no, trenta MILIONI !

Questi prelati cattolici: “in terra come in cielo” dicevano, tranto pagano i poveracci che lavorano duramente per sopravvivere e arrivare a fine mese 😯

spapicchio

corrige

(…) tanto pagano i “poveracci” che lavorano duramente per sopravvivere (…)

Paul Manoni

Comunque, “le figurine” di questo tristissimo album, sono sempre le stesse o comunque legate sempre e solo alla solita “squadra”. Don Verzè, Cal, Daccò sono piuttosto scontati visto che gestivano “l’affaire”. Aggiungiamo anche i vari Berlusconi, Formigoni, Letta, Storace, Tremonti e via dicendo, ed il cerchio si chiude.
Con questi presupposti, come avrebbe potuto il buon Fisichella, criticare Berlusconi per le bestemmie, o contestarlo per lo scandalo della nipote di Mubarak??? 😉

Giuliano

Ho l’impressione che stiano per uscire, alla luce del sole, tutte le malandrinate di Comunione e Liberazione e compagnia delle opere(a delinquere). Per chi ne vuole sapere di più è sufficiente cercare su Youtube.

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