“Le parrocchie e le diocesi pubblichino i loro bilanci”

Roberto Beretta, giornalista di Avvenire, è intervenuto sul sito Vino Nuovo con un articolo in cui si è chiesto “come mai ancora poche parrocchie e ancor più le diocesi non pubblichino i loro bilanci”, “per non parlare della stessa CEI”. Beretta ha anche chiesto che qualcuno lo “smentisca”: “ma credo che siano casi rari come le mosche bianche”. Secondo il giornalista, benché non esista alcun obbligo, “proprio perché siamo in Italia, dove chiunque riesce a farla in barba al fisco viene considerato un furbo, credo che parroci e vescovi dovrebbero dare l’esempio e andare in controtendenza, contribuendo a rovesciare la cultura opportunista nei confronti dello Stato”. Non solo, rivendica anche “una ragione ecclesiale” per farlo: “se davvero siamo una «comunità» e i fedeli sono l’origine prima dei capitali accumulati (e dei debiti contratti), gli «azionisti» diciamo di queste benefiche Spa, sarebbe doveroso presentare un rendiconto periodico e del tutto trasparente all’assemblea dei cattolici”. Le ragioni per cui ciò non accade, a detta dell’autore, sono almeno quattro: il “nero è fisiologico”, non si vuole far vedere quando la parrocchia o la diocesi è ricca, non si deve far conoscere l’origine dei soldi e, infine, parroci e vescovi sarebbero refrattari ai controlli. Beretta conclude l’intervento sostenendo che “il risultato è che nella Chiesa italiana una vera trasparenza per quanto riguarda i soldi ancora non esiste. Per cui suona un po’ falsa la suscettibilità dimostrata dai vertici ecclesiali davanti alla recente campagna massmediatica”.

Raffaele Carcano

L’UAAR ricorda che i suoi bilanci sono pubblicati online a partire dal 2004.

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75 commenti

Kaworu

ma ti pare? nemmeno un bimbo di prima elementare si fiderebbe a farsi scrivere qualcosa dal povero ale XD

alecattolico

la mia parrocchia ha speso 5,5 mila euro per una pianeta, 600 euro per i microfoni 600 euro per la corrente ha incassato1000 in offerta ,lespese sono state coperte da precedenti donazioni,affitto ddi un locale,soldi dei parenti del parroco,evi ho messo pure soldi di tasca mia,ben volentieri

Kaworu

non so se lo sai, ma scrivere cifre a caso su un forum non è “rendere il bilancio pubblico”.

Fri

Marte e’ un pianeta, Venere e’ unA pianeta. Fanno zigo zago e nasce la Luna…

Kaworu

@manimal

non hai mai letto (o visto il film) guida galattica per autostoppisti?

i pianeti vengono prodotti 😆

andrea tirelli

Ringraziamo il povero Beretta di cui non sentiremo mai più parlare…

Paul Manoni

Mi hai rubato le parole dalla tastiera… 😉
Oltretevere gli troncano la carriera (o le gambe) domattina!

Soqquadro

Ma questo scrive su Avvenire? Ma è sicuro? Ma cosa è successo? Ha dimenticato di attivare il “dispositivo mentale di clerical correctness” prima di andare al lavoro stamattina? O_O

Diocleziano

Non gli avranno rinnovato il contratto e si è vendicato! :mrgreen:

Manlio Padovan

La notizia dei mancati bilanci è certissimamente vera.
Ho sempre pensato, e tuttora penso, che tra preti e politici non ci sia molta differenza, pur dovendo riconoscere ai secondi una minore tendenza alla ipocrisia alle imposture che sono caratteristica peculiare di tutti i preti che le praticano con naturalezza tutta particolare: forse perché i politici possono essere presi in castagna con l’aiuto della realtà ed essi non possono appellarsi tanto facilmente ad entità che siano oltre la realtà. Il solito apparentamento politica-religione.
A leggere il post mi viene in mente che in qualsiasi Comune risulta essere assolutamente sconosciuto ed assolutamente incomprensibile il bilancio comunale: io ho provato a capirci querlcosa, in un paese di soli 1700 abitanti, ma ho rinunciato dopo un’ora di applicazione intensa; s’altronde i politici si guardano bene dall’attirare l’attenzione della gente sulla importanza del bilancio e maggiore distrazione hanno nel farsi parte attiva affinché esso, che è certo l’elemnto fondamentale della democrazia, più dell’andare a votare, sia reso comprensibile. Il solito apparentamento religione-politica?

robby

è vero vivono in un appartamento-religione e politica,se li guardate dal interno sono uguali anzi speculari.

biondino

Dici bene Manlio, io ho chiesto di “consultare” il bilancio del mio comune (18000 abitanti) e sono rimasto basito quando la segretaria – gentilissima – mi ha consegnato due pacchi rilegati a colla calda per un totale di 6-700 pagine. Centinaia di fogli di calcolo excell, grafici, tabelle, riferimenti normativi…
Neanche un ragioniere ci arriva a capo!

Manlio Padovan

Nel frattempo, a dimostrazione di maggiore spregio per la democrazia, il Presidente, che avrebbe poturo dimostrare come tra il popolo ci sia chi può assurgere alla carica di capo del governo, non ha trovato di meglio che nominare in anticipo senatore colui che già pare designato a farlo: se non è dei loro, nun ze po’ ffà! E così, come il marchese Del Grilo davanti al popolo, anche lui, il Presidente, ci ha rinfacciato un: “Noi siamo noi e voi non siete un cazzo”.
E intanto, pur senza necessità, paghiamo un senatore in più.
Per di più uno che è consulente di quella associazione a delinquere che si è dimostrata Goldmann-Sachs la quale, è bene ricordarlo, studiò per la Grecia come falsificare i bilanci dello Stato; mentre Mario Draghi ne era vicepresidente.
Ecco il problema: eliminare dalla politica i delinquenti…o, meglio, i politici.

Ratio

E’ strana questa notizia, e poi questo sito Vino Nuovo…..Boh? 😉

rik

Anche Avvenire dovrebbe publicare online i propri bilanci.

Dovrebbe menzionare i 7 mln di € che riceve ogni anno dallo stato, a fronte di 18.000 copie vendute giornalmente.

biondino

Non ho dati sicuri, ma penso che le copie distribuite (compresi gli abbonamenti, che costituiscono il nucleo duro dei lettori) siano almeno cinque volte il numero che riferisci.

Federico Tonizzo

Tra preti, politici e MAFIOSI non c’è molta differenza…

Roberto Grendene

concordo sulle ragioni per cui il giro di soldi delle Curie è occultato: “nero”, mascherare gli immensi patrimoni, nascondere i tipi di finanziamento e evitare controlli

ma questa frase “i fedeli sono l’origine prima dei capitali accumulati” mi sembra falsa
l’origine prima sono i finanziamenti di Stato, Regioni, Province, Comuni (e pure quartieri, circoscrizioni) oltre alle attività commerciali (alberghi, cliniche private, affitti di negozi, appartamenti, ecc. ecc.)

andrea tirelli

probabilmente per “fedeli” include anche i politici nel governo nazionale e gli aministratori locali che decidono sovvenzioni e finanziamenti di soldi pubblici a fondo perduto per la ccar…

Roberto Grendene

puo’ darsi

in questo senso gli “atei devoti” possono essere considerati “fedelissimi”

Francesco

“Le parrocchie e le diocesi pubblichino i loro bilanci”
E’ piu’ facile che lo faccia la mafia.

Paul Manoni

Si rifà al discorso che avevo cominciato qualche giorno passato con Antonio72.
I Bilanci delle parrocchie e delle diocesi sono RARI COME MOSCHE BIANCHE.
Figuriamoci i bilanci di IOR, Propaganda Fide e via dicendo… 😉

whichgood

Beretta… ma vuoi far la fine di mario Cal ?. Sarei d’accordo con le tue affermazioni ma la trasparenza non è mai stata una virtù della chiesa e tu lo sai bene…

Markus

Sè certo, così finisce che quelle per banca sono in chiaro e quelle in contanti sono in nero…

Magari analisi statistica delle offerte, controllo a tappeto dei conti intestati al prete ecc ecc…

Trattare le parrocchie come società. Questa sarebbe una novità.

Francesco S.

Davvero scrive su Avvenire? Evidentemente si è accesso il cervello, spero che succeda ad altri credenti, a me piacerebbe tanto avere credenti “adulti” invece che pecorelle.

firestarter

sono andato sul sito della parrocchia di Funo ma non ho trovato nessun bilancio. Tuttavia ci sono documenti imbarazzanti che non sembrano essere scritti da menti eccelse.

andrea tirelli

devi capirlo, il don è pieno di lavoro (sai quanto lavorano i preti, no?).
Appena ha un po’ di tempo, vedrai che pubblica il bilancio…

Perchè?

E’ molto coraggioso visto la marca del giornale; caro Beretta, guardati le spalle in redazione, altrimenti sarai il caso Boffo2, comunque un po’ più di onestà e maggiore strasparenza è d’obbligo da parte della CCAR che predica la moralità e la lotta agli evasori.

Giuliano

Ci si dimentica di quanti fondi pubblici prende la Caritas per la malagestione dei C.I.E. e poi hanno anche la faccia tosta di mettersi la maschera dell’antirazzismo(un falso in partenza: i C.I.E. sono razzisti per loro stessa natura)

Giordano

Ci sono inoltre anche delle entrate materialmente impossibili da controllare…pensate a tutti i fondi neri (non riesco a trovarci un altro nome) che la chiesa riceve ogni domenica in monetine al momento dell’offertorio. Come si calcolano quelle entrate? Sono mai state stimate?

andrea tirelli

ma perché una comunità (in questo caso di credenti), non obbliga chi l’amministra (non solo in senso teologico, ma anche organizzativo e finanziario) a rendere pubblici i conti?
Si corre il rischio di convincersi che siano davvero pecore?

Batrakos

Aprezzabile questo Roberto Beretta: un caso raro (non solo nell’ambiente clericale, ma potremmo dire in Italia in generale) di onestà intellettuale e morale.
Concordo con chi dice che non si sentirà più parlare di costui (non che fino adesso se ne sia sentito parlare assai…).

Batrakos

Grazie Sandra.
Prima del tuo link non sapevo nemmeno che esistessero questi betharamiti, per cui mi dai un interessante spunto istruttivo…in fondo questo spazio dovrebbe servire secondo me anche a questo.

Sandra

di niente, non lo sapevo nemmeno io. Però Ratzinger li ha salutati amorevolmente nel 2005 in udienza, esortandoli a essere coraggiosi testimoni” del vangelo”quindi tutto tranq, come al solito. Il solito san francesco utile al business.

biondino

Il signor Beretta è un giornalista dell’Avvenire di lungo corso, e da sempre dice esplicitamente quello che pensa, e nessuno lo ha mai censurato, non lo hanno gambizzato, non lo hanno messo al rogo, non lo hanno licenziato. Anzi, i suoi libri li pubblicano sempre case editrici di area cattolica. Tra questi:
=> (con E. BRoli) Gli undici comandamenti. Equivoci, bugie e luoghi comuni sulla Bibbia e dintorni, 2002, Piemme
=> (con E. Broli) Le bugie della chiesa. Equivoci, errori e luoghi comuni sulla fede e dintorni, 2003, Piemme
=> (con E. Broli) Peccato non farlo. Tutto quello che volevate sapere sul sesso e la Chiesa non ha (quasi) mai osato dirvi, 2004, Piemme
=> Storia dei preti uccisi dai partigiani, 2005, Piemme
=> Chiesa padrona. Strapotere, monopolio e ingerenza nel cattolicesimo italiano,2006, Piemme
=> (con E. Broli) Una, santa, cattolica e… voltagabbana, 2007, Piemme

Sandra

Scusate ma….

Se E. Broli è Elisabetta Broli, come da sito della Piemme (edizpiemme.it), poi cercatela su google immagini….. non sembra anche a voi che questa Elisabetta Broli sia la moglie di SALLUSTI?!?!?!

Batrakos

Biondino.

Non conosco nulla, come moltissimi italiani comuni, di quest’uomo, per cui buono a sapersi.
Tuttavia, notando l’elenco delle pubblicazioni (con titoli comunque in diversi casi forti), non trovo un solo titolo esplicitamente rivolto alla critica economica della Chiesa, al limite quello del 2006, penultimo della lista, può dare alcuni spunti; tuttavia non ho letto i libri per cui posso sbagliare, e, come dicevo sopra a Sandra, sbagliando si impara.
Dico questo perchè, come spesso ho sostenuto in questo blog, per me oggi l’unico valore davvero assolutamente non negoziabile della Chiesa è la sua struttura economica e la forte presenza di organizzazione cattoliche nella scuola e nella sanità soprattutto.
Dunque, dovesse Beretta scrivere un libro di approfondimento su questo, e forse già da questo articolo la situazione sarà diversa, credo che avrebbe più problemi rispetto a quelle già prodotte.
Non tanto venendo allontanato o messo al rogo simbolicamente, quanto attraverso il metodo della marginalizzazione del personaggio; infatti gente come Gallo, Zanotelli, Farinella e quant’ altri (i quali non possono comunque essere cacciati non avendo espresso posizioni dottrinali eretiche, almeno credo) trova spazio in ambienti extra cattolici piuttosto che in ambiti cattolici, al di là di come poi si valutino i personaggi in questione e i discorsi che qua vengono spesso svolti sul fatto che i preti del dissenso siano più o meno oggettivamente funzionali all’immagine della Chiesa che qua sarebbe off topic quanto lunghissimo trattare.

RobertoV

Da quel che leggo delle recensioni mi sembra che i titoli promettano di più del contenuto, cioè che la visione sia più revisionista e giustificazionista nei confronti di quelli che sarebbero “i luoghi comuni” nei confronti delle accuse alla chiesa: di essere contro il sesso, di aver raccontato tante bugie, e così via. Quindi non mi sembrano pubblicazioni critiche nei confronti della chiesa (è la solita tecnica del si ammette qualcosa, ma lo si minimizza e contestualizza).
Riguardo alla critica economica e la richiesta di bilanci, bisogna vedere cosa intenda per bilanci, perchè se i bilanci non sono certificati e controllati da terzi possono mettere dentro quello che vogliono e, quindi, potrebbe configurarsi anche come darsi una facciata di trasparenza apparente, di sanatoria. Dubito fortemente che l’emersione dell’evasione fiscale possa avvenire partendo dalla chiesa cattolica, troppi interessi in gioco, meglio far credere di essere poveri e non far vedere tutti i possedimenti e i privilegi.
Il problema delle voci critiche è sempre quanta visibilità riescono ad ottenere. Vengono tollerati finchè non sono in grado di fare danni e sono funzionali a dimostrare quanto la chiesa sia aperta, magnanima e tollerante.

il parroco di Funo

BILANCIO ORDINARIO
DELLA PARROCCHIA
NELL’ANNO 2010

ENTRATE

Raccolte a Messa 28.926
Per le candele 1.342
Offerte per Sacramenti 2.525
Per la benedizione pasquale 2.996
Dalla Festa parrocchiale ecc. 28.759
Altre offerte 1.999
Affitti 4.437
Per occasioni eccezionali 909
Rimborsi per uso dei locali 2.550
Raccolte per attività caritative
(compresa assistenza
a don Francesco) 15.937
Raccolte per attività missionarie 400
Raccolte per attività formative 365
Contributi da enti e banche 25.719
Eredità e legati 536
Rimborsi (assicurazioni) 2.105
TOTALE ENTRATE 120.144

USCITE

Imposte (Ires) 7.754
Imposte (Ici) 563
Imposte rifiuti e consortili 1.389
Imposte di registro 95
Spese successione Natalina 103
Contributo alla diocesi (’08-’10) 2.455
Assicurazioni edifici parrocchiali 945
Assicurazioni proprietà 86
Assicurazioni attività e persone 876
Sussidio per il parroco 3.336
Consulenze tecniche e legali 56.057
Rimborso spese 971
Officiature 12.040
Ostie, vino, fiori 987
Arredi e libri liturgici 1.774
Funzioni speciali (tra cui
il funerale di don Francesco) 6.563
Manutenzione ordinaria 1.247
Riscaldamento 10.957
Energia elettrica 5.183
Acqua 2.053
Telefono 1.429
Pulizie 417
Per iniziative caritative 16.659
Per iniziative missionarie 400
Per attività formative 529
Cancelleria 956
Bollettino parrocchiale 760
Abbonamenti 1.528
Spese bancarie 625
Per eventi eccezionali 909
Manutenzione straordinaria
su immobili di proprietà 1.760
TOTALE USCITE 141.406

Saldo passivo
dell’anno 2010:
– 21.262

il parroco di Funo

il bilancio lo fanno tutti.
e più o meno lo pubblicano tutti
(almeno nei bollettini di altre parrocchie che mi arrivano, ci sono)

Kaworu

curioso che un giornalista di avvenire sia così disinformato.

o forse le mosche bianche siete voi.

alecattolico

fateci sapere i bilanci dell Uaar oppure avete la puzza sotto il naso a ,scusate dimenticavo che una famiglia ci ha regalato una campana per il campanile,in oltre facciamo beneficenza ad indigenti,la mia vita ,la vita del mio parroco è chiara comeil sole idem quella del mio vescovo,tra un pò dobbiamo cambiare una finestra quella di una navata laterale,volete contribuire’?

Kaworu

guarda che i bilanci uaar sono visibili sul sito, somaro.

evidentemente sei tu che fai il batacchio di quella campana, quindi questo spiegherebbe parte dei tuoi problemi.

Francesco

Consulenze tecniche e legali 56.057?
A li morte’, parroco.

Per iniziative caritative 16.659
Per iniziative missionarie 400
Per attività formative 529 (ho aggiunto questa voce perche’ mi auguro che si tratti di formazione professionale o sociale e non di proselitismo)
17.588 su 120.144 di entrate, complimenti parroco.
Confermi quello che si dice da sempre, spendete piu’ per voi che per fare bene.

Sandra

Ci sono due o tre cose che non mi sono chiare, confrontando il bilancio della parrocchia di Funo con quelle dell’Uaar 2010: le entrate sono paragonabili, 197mila per la parrocchia, 170mila per Uaar. Però:

Spese di cancelleria: parrocchia 956 uaar 140: ma don alberto quante matite consumate?

Consulenze tecniche e legali: parrocchia 56mila euro (come mai così tanto), uaas consulenza commercialista 2160euro.

Abbonamenti parrocchia 1528 euro: quali abbonamenti, se è lecito chiedere? Avvenire fa 280 euro all’anno.

Anche la spesa su energia elettrica e riscaldamento è impressionante, 15 mila euro all’anno.

Mi sembra poi che manchi completamente la voce della Scuola materna parrocchiale, sia in entrata che in uscita, iscrizioni, costi personale, materiale, contributi comunali, ecc. E’ compreso nel resto (ivi compreso per es. riscaldamento) oppure ha un bilancio a parte?

enrico

@ Sandra

Ammesso che questa parte di denaro vada a consulenze tecniche legali, cosa c’è di male in questo…qualche problema verso il lavoro di consulenza?

Le spese per le attività legali che svolge l’UAAR chi le paga? lo studio finanziato sulla sindone è una consulenza…perchè mette in conto solo il commercialista?

Sandra

enrico,
che solerzia!, e che fortuna che il parroco di funo abbia trovato un patrocinante gratis sul sito di uaar.

A me sembra che 56 mila euro di consulenze tecniche e legali siano tanti. E chiedevo spiegazione a don alberto, l’unico che possa fornirle, a sua discrezione ovviamente. Ho visto un paio di bilanci di parrocchie online, più “sostanziosi”, che non hanno una voce simile.

Il “dubbio” viene anche dal fatto che il modello di “Rendiconto amministrativo parrocchiale”, reperibile sul sito della cei, presenta le stesse voci e la stessa struttura del bilancio della parrocchia di Funo, ma la voce in questione è completamente assente, ossia la “Consulenza tecnica e legale” non è una spesa che la conferenza episcopale italiana ha previsto per i bilanci delle sue parrocchie.
Ecco perché ne chiedevo conto a don Alberto.

RobertoV

il bilancio è certificato e verificato da terzi? O è un semplice resoconto contabile?

Constato dalla bolletta energetica (oltre 16 mila Euro) che i consumi (15 mila m3 metano e 30 mila KWh elettrici) corrispondono a circa 10 appartamenti medi (abitati) per un valore commerciale di alcuni milioni di euro, mentre l’ICI corrisponde ad un solo appartamento, ma c’è parecchio di commerciale (IRES). Tutto esente?

enrico

@ RobertoV.

Presumo che Chiesa e locali adiacenti siano riscaldati in qualche modo, pensa che riscoldare locali di questa grandezza costi poco?

RobertoV

A me interessava valutare le dimensioni dei locali di riferimento. Una chiesa ha una dispersione volumica più bassa di un appartamento non coibentato e non viene portata nè alla stessa temperatura, nè per tutto il tempo, visto che è abitata solo durante le funzioni. Quindi i consumi di un appartamento abitato equivalgono ad un volume equivalente della chiesa di alcune volte superiori. Visto che siamo in un paesino da 5000 abitanti non credo che la chiesa sia molto grossa e, quindi, i suoi consumi potrebbero equivalere a 2 o 3 appartamenti abitati. Anche i consumi elettrici per l’illuminazione non dovrebbero essere così elevati visto che la chiesa va illuminata prevalentemente per le funzioni e non credo che vi siano consumi di condizionamento per una chiesa. Questo vuol dire che gli altri consumi corrispondono a 7-8 appartamenti abitati o più se godono di tariffe agevolate. Quindi non è piccola come parrocchia, ma paga pochissima ICI, tutto esente?

Markus

Fammi capire !!!!

Il senso di questa parrocchia è elargire beneficienza a consulenti tecnici e legali ??? 😯

In pratica metà delle entrate vanno in mano a professionisti ??? e meno del 15% in carità ??? (sempre a professionisti immagino)

Il tutto con circa 8000 euro di tasse su 120.000 di entrate ??? anche io voglio essere tassato a meno del 7% ! Devo diventare prete ?

E poi fammi capire, mi pare che il parroco tra officiature e sussidi si prende oltre 15.000 euro, quasi quanto tutta la beneficienza ! Parliamo di soldi netti, per uno che non paga vitto nè alloggio da quanto capisco… Diciamo che per avere un tale potere di risparmio una persona normale dovrebbe guadagnare circa 5 o 6 mila euro lordi al mese…

E con i soldi risparmiati che ci fa parroco ?

enrico

@ Markus

Non credo che non si paghino il vitto, chi glielo pagherebbe scusi?

Sandra

Si rassicuri, enrico, non credo che il parroco di Funo faccia economie sul vitto.

Markus

@ Enrico
Vede, se per assurdo di offerte entrano 50 euro, il prete va al ristorante e ne spende 30 poi dice che di offerte quel giorno ce ne erano 20 … voilà il gioco è fatto. Vero è che non vedo una imputazione generica che possa ricondursi ad una spesa per generi alimentari… ma vedi, quello pubblicato potrebbe facilmente essere un dato incompleto nella più bonaria delle ipotesi… e un sano scetticismo professionale mi imporrebbe altre verifiche. D’altra parte un comportamente del genere, in assenza di un preciso quadro giuridico – contabile di riferimento è assolutamente valido e corretto.
Io qui mi sono solo sbilaciato in qualche domanda retorica, ma chiaramente non è possibile esprimere un parere professionale su una roba del genere. Qui siamo ancora nell’ambito della teologia e ben lontani da quello della contabilità (che guarda caso è qualcosa di logico e razionale). Una revisione contabile sul bilancio della parrocchia poi vorrei proprio vederla… con il revisore che dopo la messa si mette a contare le offerte, si fa un’idea della consistenza, controlla i registri delle offerte, le procedure seguite…. le ostie consumate…
Di certo quello pubblicato non ha la struttura di un bilancio. Forse è un rendiconto generico (non saprei nemmeno dire se per cassa o per competenza) da cui si desume che il conto della parrocchia è andato sotto di 21000 euro. Quindi stanno in rosso con la banca ? E perchè la banca fa lo scoperto ? Oppure avevano altri soldi prima ? E perchè non sono evidenziate le consistenze patrimoniali ?
Un bilancio è un documento diverso che fa riferimento a precisi principi contabili (nazionali, IFRS, GAAP) con strutture e regole, verificabile da professionisti abilitati nell’interesse del mercato e degli investitori… che qui non ci sono, appunto.

Detto questo direi che è tanto inutile pubblicare i bilanci delle parocchie quanto leggerli, visto che non seguono principi chiari e che chi le finanzia lo fa perchè ci crede, mica perchè serve.
Certo che a naso, smontata baracca e burattini, se la banca regala 15000 euro annui al prete e gli offre un posto per dormire ci guadagna sicuramente tutta la comunità (compreso il prete)… salvo quella dei credenti (che farebbero meglio, a mio modesto avviso, ad andare al cinema piuttosto che a messa) ed i fortunati beneficiari delle consulenze di cui sopra. Sempre ammesso che il bilancio pubblicato sia attendibile, altrimenti tutto il ragionamento fatto finora salta per aria.
(Magari tra due minuti ne arriva un’altro con 80.000 euro di opere di bene e 5000 euro riconosciuti al prete,allora parliamo di altri margini di efficacia ed efficienza)
Mi chiedo pure perchè la banca abbia fatto beneficienza in entrata… forse perchè così ottiene benefici fiscali ? E con i soldi che il prete ci prende in beneficienza ci paga consulenze… magari tutte necessarie, ma l’unica cosa seria che posso veramente dire di quanto messo su questo sito dal “il parroco di funo” è che “non mi piace” ecco tutto.

Paul Manoni

Evito di entrare (a gamba tesa) nel merito del bilancio…
Il problema non e’ tanto che il Sig. parroco di Funo, SU RICHIESTA, pubblichi il bilancio della sua parrocchia. Il problema e’ che il bilancio DEVE essere disponibile e consultabile SEMPRE.

Murdega

Caro Funese, accetto solo risposte dal punto di vista teologico.
Come si può definire l’Euro da un punto di vista teologico?

firestarter

salve parroco,

non vedo la voce relativa alle spese associate agli ultrasettantenni danesi che si rifugiano nella sua chiesa a causa della assenza di copertura medica nel loro paese di origine. Provveda a rettificare e si vergogni per essere un becero mentitore.

enrico

@ firestarter

Lei riversa, con una certa costanza, degli epiteti piuttosto pesantucci verso i suoi interlocutori.
Mai trovato qualcuno che gliene abbia chiesto spiegazione?

firestarter

e’ vero o no che i parroco e’ un becero mentitore?

comunque non verso tutti gli intelocutori, solo quelli piu’ siNpatici

firestarter

comuqneu si, caro ciellino di un enrico: me ne chiede spiegazione iiddio tutte le sere.

tuttavia da lei mi aspetterei piu’ indulgenza verso le parole brutte, visto che senza vergogna alcuna ci ha qui fatto l’apologia di berlusconi come se chi lo schifa fosse un moralista. Che fa contestualizza?

Sandra

Per essere distintivo, è distintivo. Vorrei vedere, 5,5 mila euro per un telo di due metri con un foro per la testa. Una pianeta di lusso, ce ne sono di più economiche. Questa che tipo di stoffa è, deve essere almeno duemila euro al metro. E non si vergogna il prete, quando dice messa di fronte a gente che compra i vestiti al mercato rionale e vive con 800 euro di pensione al mese?

Kaworu

800 euro?

son già dei signori, in confronto a gente che conosco e prende assai meno

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