New York, donne in fondo nei bus per ebrei ortodossi

A New York è polemica per la scelta di un’azienda di trasporti privata, gestita da ebrei ortodossi, di far sedere le donne in fondo agli autobus e tenerle separate dagli uomini, scrive Reuters. Si tratta della Private Transportation Corp, convenzionata col servizio di autobus pubblici: gestisce la linea B110, che passa proprio nei quartieri degli ebrei ortodossi di Brooklyn. Non riceve  fondi statali, ma non beneficia nemmeno di deroghe sugli standard anti-discriminazione sulla base di principi religiosi.
Un reporter, studente della Columbia University, ha fatto emergere la situazione, pubblicando la storia di una donna cui alcuni uomini avevano intimato di sedersi in fondo al mezzo. Questo sarebbe uno di altri casi segnalati.
Il dipartimento cittadino per i trasporti si è rivolto all’azienda proprio per avere spiegazioni e rimarcando che le pratiche adottate sono “una diretta violazione” della convenzione e “potrebbero condurre alla fine dell’accordo”, si legge nel comunicato inviato alla PTS da Anna Koenig, direttore esecutivo dell’agenzia pubblica. Lo stesso sindaco, Michael Bloomberg, ha dichiarato durante una conferenza stampa che “chiaramente non è permessa” la separazione per generi sugli autobus.

Valentino Salvatore

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51 commenti

Paolo

nulla di nuovo.

a voler vivere come ti insegnano libri scritti millenni or sono, è il minimo che possa capitare.

Kaworu

c’è da dire che se non altro i nostri connazionali tendenzialmente se ne strafregano e certi libri non li hanno mai letti.

purtroppo, spesso non ne leggono proprio.

Chiericoperduto

Lo scopo dell’istituzione di una linea autobus ebraico-osservante è proprio quello di permettere agli ortodossi di viaggiare “lontano” dai corpi femminili, tantevvero che a Gerusalemme praticamente tutti gli autobus pubblici praticano la separazione dei sessi, come a Teheran.
La fine della convenzione quindi sarebbe la fine del servizio, ma è giusto così allora.

Nikolaus

Non che New York e quindi gli USA siano il migliore dei mondi possibili o il massimo esempio di democrazia al mondo, comunque è un paese dove la libertà è sancita dalla costituzione. Se questi selvaggi credono che le donne siano esseri impuri, ebbene che esercitino questa barbara discriminazione nei paesi dove vigono la teocrazie (e guarda caso sono i più arretrati in fatto di progresso, diritti umani e democrazia) e non rompano le scatole.

Gianluca

Infatti…
Pur con tutte le contraddizioni che ha, che in qualche caso la rendono peggio dell’Italia, l’America è uno stato in cui se c’è una sentenza che da ragione ad una parte, la popolazione è costretta a rispettarla, a differenza dell’Italia.

Agita&Gusta

Che si facciano un pulman di solo maschi quindi, privato e non pubblico come è invece questo.. si autoescludano, visto che in mezzo agli altri non possono stare!

Southsun

Sì, un autobus con i vetri neri, specchio fedele del loro cervello oscurato dalle minchiate religiose.

Andrea65

Quegli uomi o donne che non vogliono doversi sedere vicino ad una persona di altro sesso, vadano con la propria auto o a piedi.

Ciao a tutti

Sam Raf

Io dico BASTA. Come alle scuole medie in cui i ragazzi più grandi si prendevano tutti i posti piu fighi in fondo al bus. Adesso queste donne prepotenti stanno facendo lo stesso e si prendono i posti migliori, così fanno casino ed il conducente non sente nulla. Basta con la prepotenza femminile-ebraico-ortodossa negli autobus.

god afternun

Sugli Ateobus non ci sono problemi di discriminazione, ripristiniamoli !

AugustoC

Ci vorrebbe un’altra Rosa Parks! Ma possibile che siamo d’accapo ogni volta?

Agita&Gusta

Solo la fine del patriarcato aprirà ad una nuova società, siamo un po’ lontani, ma non dobbiamo disperare!

alec

chiaramente si tratta di una polemica creata artatamente da gruppi antisemiti americani

giulio

Le leggi contro la discriminazione devono essere rispettate, non si può permettere alle religioni di gestire linee segregate. Se gli ebrei ortodossi non vogliono viaggiare con le donne facciano a meno di andare in autobus, vadano a piedi.

god afternun

forse fanno un favore alle donne mandandole dietro, ho vissuto 3 anni a Gerusalemme e ti posso assicurare che molti ma molti di questi religiosi puzzano peggio dei maiali.

giordanobruno

Le tre religioni abrahamiche (giudaismo, cristianismo, islamismo) fanno tutte ugualmente schifo, informate come sono al più stupido e violento disprezzo dell’Uomo e della sua dignità. Personalmente, sogno di poter vivere in un mondo senza preti, pastori, imam e … rabbini. Ma mi rendo conto che questo è un sogno irrealizzabile.

Prevedo che anche stavolta interverrà il noto supercretino, conosciuto su questo blog con il nick di statolaico, ad accusarmi di fomentare l’antisemitismo. Non potete immaginare quanto sia gradevole avere a che fare nella vita con i cretini. Spero che sia evidente a tutti l’ironia di quest’ultima frase.

Francesco

Ora arrivera’ qualche minchi…(uno scritto in inglese) di credente che dira’: che tenere le donne in fondo nei bus e’ conveniente per loro, perche’ sono piu’ protette in caso di incidente.

Sabrina

Per me è giusto che stiano indietro, e io sono donna e atea.
Le donne vogliono privilegi a non finire, quando gli uomini sbagliano devono essere puniti ma quando le donne sbagliano c’è sempre una scusa. Se un uomo picchia una donna è un animale ma se una donna picchia un uomo ci sono una miriade di “motivi” uno più patetico dell’altro. Io da donna sono stufa di questa situazione, come se ci dovesse essere una giustizia basata sui sessi. Che stessero dietro e che non rompessero, se vogliono davvero liberarsi che si liberassero della loro religione primitiva e non sarebbero costrette a sedersi indietro. Le donne sono brave a fare le paladine della giustizia quando si tratta di avere, di ottenere e di calunniare, ma quando si tratta di dare, di sacrificarsi o di rompersi le ossa sono tutte miracolosamente assenti. Se le donne credessero davvero nelle pari opportunità allora dovrebbero promuovere anche i pari sacrifici ed i pari doveri. Dove sono le quote quando si tratta di andare a lavorare in miniera? Nelle cave o sulle piattaforme petrolifere? Tutti con le fette di proscuitto sugli occhi?
Povere donne povere donne povere donne povere donne povere donne povere donne
Ma basta… che lagna… ci sono donne che si fanno il c-lo dalla mattina alla sera senza lamentarsi. Questo sito Uaar sembra un sito di pazze. Ma andate a irrigare i campi, a zappare la terra o a picconare nelle cave e nelle miniere. Bambine viziate e stupide. Non costruir nulla, non fate figli, fate le donne di carriera sulla pelle degli uomini che vi costruiscono tutto e non vi fanno fare lavori faticosi e pesanti. Ma crescete. Le donne d’un tempo oltre a fare le mamme lavoravano molto più di oggi, le donne moderne non fanno niente, fanno le gatte morte, si lamentano sempre e stanno sempre a puntare il dito. Questo è il classico sintomi delle persone viziate che vivono nella società come parassiti. Andate a costruire case e chiese, università e ospedali, palazzi e caserme, strade scuole cliniche autostrade… poi vediamo come vi lamentate. Aspettate che queste cose vi si materializzino davanti e poi vi presentate per fare le acide pettegole e viziate. Vergogna. Avete la patente di guida ma non dovete costruire le strade, avete il diritto di voto per decidere cosa fare della vostra società ma non dovete costruirla voi la società, ci pensano “gli altri”. le donne occidentali che si lamentano mi fanno solo vergognare e provare una grande pena. Finitela con questi commenti acidi, che sono inutili, uscite dalle vostre piccolissime sfere dorate e andate a spaccarvi le ossa e a dare un contributo alla nostra società, un contributo reale, fatto non solo di lamentele ma anche e soprattutto di rompersi la schiena costruendo, creando, dandosi da fare senza lamentarsi dalla mattina alla sera come fanno i bambini viziati che non crescono mai. Crescete. Bimbi.

Valeria

E’ tornatooo sìììì.
Mi sei mancato trollino anti-donna. Dov’eri finito? :°(

Sabrina

…e questa è la maturità che mostrate? Potete fare di peggio… so che in fatto di acidità, odio, cattiverie, immaturità e bassezze potete fare molto di più! No cara, sarai tu il troll anti libertà di parola, per cui risparmiami l’ipocrisia dei vigliacchi che si nascondono dietro l’anonimato di internet per gettare fango su intere categorie. Se sei fascista almeno abbi il coraggio di scriverlo a caratteri cubitali. Posso chiederti quanti anni hai tesoro? 15? Giochi a fare l’imbecille perché la tua vita è troppo vuota? Ma perché non cresci e non capisci che il mondo vero, quello reale che tu non conosci perché ti comporti da infante, è fatto di ben altro che commenti miserabili e velenosi? Cresci demente. E risparmiami i disegnini emoticon da bambini di 8 anni. Che vergogna…
Vabbè va… …è adatto al livello culturale e civile del forum. Gli altri bimbi saranno contenti, mettici pure una farfallina e un fiorellino già che ti trovi. Che bambini…

alesssandro

risposta appropriata all’infantilismo e al qualunquismo delle tue stupide affermazioni

Florasol

Sono state 127 le donne morte per “femminicidio” in Italia, nel 2010.
Vallo a dire a loro, che sono delle bambine viziate.

Sabrina

Muoiono sia uomini che donne, vengono ammazzati sua uomini che donne, sia eterosessuali che omosessuali, sia bianchi che neri, sia anziani che giovani. E’ molto scorretto porre l’accento sulle morti delle donne, starai forse lasciando intendere che gli uomini siano cittadini di serie B? Mio marito ed i miei due figli maschi sono di seconda classe? Un nuovo fascismo basato sul genere sessuale?

127 donne? E quanti uomini sono morti, sono stati ammazzati? Sono rimasti vittime? Lo sai quanto sono 127 donne su una popolazione di 60 milioni di abitanti in Italia? Fatti un po di conti. Guarda, ti aiuto, questa è matematica e non si scappa:
60.000.000 / 127 = 472.440
Dunque una morta ogni mezzo milione di persone. E lo chiami femminicidio?
E quanti anziani? Lo chiamiamo anzianicidio? E quanti meridionali? Quanti gay? Quanti siciliani? Usate il cervello, per favore, ne va anche della vostra reputazione, è o non è questo un sito per razionalisti? E dov’è la ragione?

Florasol

Sabrina, il numero delle donne uccise, picchiate, terrorizzate da uomini è enormemente superiore a quello degli uomini a cui viene fatta vioneza fisica da parte di donne.
Magari ti può essere utile questo link:

http://www.antiviolenzadonna.it/menu_servizio/documenti/studi/id12IT.pdf

copio ed incollo un’altro daterello che può chiarirti qualche idea:
Ultimi dati Ricerca Eures. Un omicidio su 4 avviene in famiglia. il 70% delle vittime sono donne

L’ultima ricerca dell’Eures, relativa al 2004, dimostra che un omicidio su quattro in Italia avviene in famiglia, tra le mura domestiche. Il 70% delle vittime sono donne, soprattutto casalinghe, uccise quasi unicamente per ragioni passionali o in seguito a liti e difficoltà in famiglia.

Gli omicidi in famiglia (187 su un totale di 710 nel 2004, con una percentuale del 26,7%) avvengono soprattutto al centro (47,6%) e al nord (38,2), mentre solo il 16% al sud. Il maggior numero di omicidi domestici avviene nel Nord Italia (83, pari al 44,4%) contro i 64 del Sud (34,2%) ed i 40 del Centro (21,4%).

In 7 casi su 10 la vittima è una donna e in 8 su 10 l’autore è un uomo. Il maggior numero di omicidi domestici avviene nel nord Italia (il 44,4%) contro il 34,2 del sud e il 21,4% del Centro. Il numero più alto di vittime si registra oltre i 64 anni e nella fascia 35-44 anni.

Un più elevato rischio risulta peraltro già presente tra le minori, con 16 vittime di sesso femminile rispetto alle 8 di sesso maschile. Nell’80% dei casi a uccidere è l’uomo, ha tra i 25 e i 44 anni (40,8%) e lo fa con la pistola (39,5%). Una volta commesso l’omicidio nel 67,4 dei casi l’assassino si costituisce, nel 24,1 si uccide, nel 7,5 tenta il suicidio e nell’1,1 fugge, ma nella maggior parte dei casi viene poi arrestato. Uccide per ragioni passionali (23%), liti (23%) o disturbi psichici (12,8%).

I dati sono contenuti nel rapporto 2005 ” L’omicidio volontario in Italia” curato da Eures ed Ansa.

Con questo nessuno dice che un maschio è un cittadino di serie B, ma è indubbio che corre molti meno rischi di venire picchiato, segregato, terrorizzato, violentato o ucciso di quanti ne corra una donna.

Florasol

guarda, ti ho trovato anche questo:

A livello nazionale, i dati sul fenomeno sono forniti dall’’Istat, che per la prima volta ha svolto un’indagine sull’intero territorio italiano interamente dedicata al fenomeno delle violenza fisica e sessuale contro le donne.
Il campione comprende 25 mila donne tra i 16 e i 70 anni, intervistate da gennaio a ottobre 2006 con tecnica telefonica.
Vengono misurati tre diversi tipi di violenza:

•la violenza fisica è graduata dalle forme più lievi a quelle più gravi: la minaccia di essere colpita fisicamente, l’essere spinta, afferrata o strattonata, l’essere colpita con un oggetto, schiaffeggiata, presa a calci, a pugni o a morsi, il tentativo di strangolamento, di soffocamento, ustione e la minaccia con armi

•per violenza sessuale vengono considerate le situazioni in cui la donna è costretta a fare o a subire contro la propria volontà atti sessuali di diverso tipo: stupro, tentato stupro, molestia fisica sessuale, rapporti sessuali con terzi, rapporti sessuali non desiderati subiti per paura delle conseguenze, attività sessuali degradanti e umilianti

•le forme di violenza psicologica rilevano le denigrazioni, il controllo dei comportamenti, le strategie di isolamento, le intimidazioni, le forti limitazioni economiche subite da parte del partner.

Da tale indagine risulta che:

•6 milioni 743 mila le donne vittime di violenza, pari al 31,9%

•il 23,7% ha subito violenze sessuali (5 milioni)

•il 18,8% ha subito violenze fisiche (3 milioni 961 mila)

•il 4,8% ha subito stupri o tentati stupri (1 milione)

•il 18,8% ha subito comportamenti persecutori (stalking) (2 milioni 77 mila)

•7 milioni 134 mila hanno subito violenza psicologica.

mi rifai la percentuale, prego?

alesssandro

lobby femminista lobby lobby gomblotto omosessualfemminstcomunistsionista

Sabrina

1. Il primo link, oltre ad essere ovviamente di parte, si riferisce ad una tesi di laurea.
Oltre a notare il fatto che tutte le partecipanti sono donne (il che mi porta a pensare che si tratti di femministe, forse lesbiche ma ammetto che non ha molta importanza), non credo che una tesi di laurea, ripeto, tra l’altro di parte, possa essere utilizzata quale prova scientifica.

2. Ti faccio notare che le statistiche, utilizzate per “svergognare” una categoria o un gruppo sociale, sono alla base del razzismo, del fascismo e del nazismo. E’ esattamente ciò che facevano i nazisti per svergognare gli ebrei, sventolando statistiche mirate a rovinare un gruppo di persone appartenenti ad una determinata identità socio-culturale. E’ esattamente ciò che facevano i razzisti del KKK negli Stati Uniti d’America, è esattamente ciò che facevano i razzisti promotori dell’Apartheid in Sudafrica.

3. Vorrei ricordarti che le statistiche riportano le denunce “riportate” alle autorità, purtroppo non possono fare riferimento alle denunce “non riportate”. Credo che per una donna sia molto più facile andare alla polizia e riportare un marito violento che la prende a schiaffi, la cosa verrebbe ovviamente presa seriamente dalle forze dell’ordine. Se un uomo dovesse andare alla polizia per dire di aver ricevuto uno schiaffo dalla moglie… ma credo che come minimo gli riderebbero in faccia. Credo che la stragrandissima maggioranza degli uomini preferirebbe tenersi lo schiaffo che presentarsi dai carabinieri e dire di aver preso una sberla dalla moglie. E questo sinifica che i casi di violenza sugli uomini da parte delle donne spesso non vengono assolutamente riportati alle autorità per vari motivi, tra cui vergogna, onore, imbarazzo, e mancanza di comprensione da parte delle forze stesse dell’ordine e/o autorità.

Mi fa piacere che utilizzi le statistiche per “provare” NON scientificamente la cosa, purtroppo devo scrivere che non può essere fatta la stessa cosa contro le donne, visto che le statistiche di violenza contro gli uomini da parte delle donne sono assenti non perché la cosa non esista, ma perché purtroppo molto spesso la cosa viene taciuta, non accettata dalla società stessa, ridicolizzata o sminuita.

4. Mi fa piacere che almeno tu hai un tono cortese e civile, a differenza di altri che offendono, calunniano, si danno a commenti incivili, offensivi, acidi, sarcastici e da bambini che conoscono i fatti solo a metà. le percentuali statistiche si possono fare sulle denunce riportate, non su quelle non riportate.

5. Se la maggior parte dei crimini fossero commessi da stranieri, neri, africani, albanesi, romeni, meridionali, eterosessuali la cosa cambierebbe? Certo che no, infatti una persona intelligente, anziché utilizzare le statistiche per svergognare intere categorie umane (cosa che ripeto veniva comunemente adottata dai nazisti tedeschi e dai fascisti italiani), potrebbe invece studiare il fenomeno per capire la radice del problema, anziché limitarsi ad additare o a dare colpe come purtroppo fanno i tuoi amici su questo sito. Vedi, secondo me se da una parte è vero che molti crimini in Usa sono commessi dagli afro-americani, è anche vero che la criminalità e la violenza sono più presenti dove c’è maggior poverta. Dunque i neri americani non sono criminali perché per natura delinquenti ( la cosa sarebbe come minimo razzista) ma vuol dire che c’è una maggiore possibilità di crimine dove c’è maggior disagio sociale.

le statistiche non devono portare alla conclusione “certi gruppi sono più portati alla criminalità e alla delinquenza”. Le statistiche dovrebbero far emergere un problema sociale da risolvere più che da combattere. Non trovi?

Quanti uomini che conosci andrebbero a piangere alla polizia dopo aver preso uno schiaffo o dopo essere stati (com’era?) “spinti, afferrati o strattonati” dalla propria sorella, madre, moglie, collega o fidanzata?? io direi… praticamente zero. Questo non potrebbe portarci a riflettere sull’attendibilità delle statistiche?

Le denunce non riportate sono ben superiori a quelle riportate.
Una donna presa a schiaffi dal proprio marito riceverebbe l’appoggio dell’intera società.
Un uomo preso a schiaffi dalla propria moglie verrebbe deriso, umiliato e sfottutto addirittura da amici e da parenti per mesi. E la paura di diventare lo zimbello della comunità, lo “scemo del villaggio” porterebbe qualunque uomo sano di mente a NON riportare l’accaduto. Per cui le statistiche di parte in merito a denunce unicamente riportate, tratte da un sito femminista circa una tesi di laurea non ha valore scientifico alcuno.

Agita&Gusta

Dalla fine di dicembre 2010 ad oggi siamo a quota 119 donne ammazzate da mariti/fidanzati/ex in Italia, movente per tutti: gelosia/possesso.
C’è bisogno di dire altro?

Sabrina

…ma non erano 127? Adesso sono 119? Ah allora 8 donne sono resuscitate… …ma allora non sono solo i cattolici a credere nella resurrezione… lol

Senti, ho scritto tutto nel mio ultimo commento delle 21:34. Mi sembra superfluo ripetermi e riscrivere tutto un’altra volta, leggi il commento se non lo hai fatto, se lo hai letto che ti devo dire, per me il femminismo è una vera e propria religione basata sull’odio verso gli uomini. Mi dispiace che tante donne e tante lesbiche siano così ostili ed odiose, ma si fanno del male da sole. Io non potrei mai passare il resto della mia esistenza odiando gli altri solo perché appartengono ad un gruppo sociale. E’ proprio troppo squallido. Comunque è vero, non c’è bisogno di dire altro, anche perché stiamo scrivendo, e non parlando, ma a parte questo, cosa aggiungere se alcune persone non vogliono ascoltare (leggere)? odiare un gruppo o una categoria è fascismo. Tutto qui.

Agita&Gusta

Dove l’hai letta delle 127 donne uccise non lo so, stai facendo una previsione? Ti piacerebbero altre otto donne strozzate come Romina Acerbis?Oppure accoltellate davanti al figlio autistico? Oppure come Claudia Ornesi e la piccola di due anni gasate dal marito e padre della bimba (medico)?
Speriamo di chiudere qui invece e di iniziare un nuovo anno senza femminicidi.

Sabrina

Senti, non so se sei scema o altro.. ma guarda che se tu fossi un poco più onesta e sveglia (ma ne dubito parecchio) avresti letto anche gli altri commenti, vedi che se vai a leggere il commento di Florasol ore 18:36, avresti notato (e ricordato) il numero. Dunque sei stupida perché commenti senza leggere gli altri commenti.

Il vocabolo femminicidio credo che sia una parola campata in aria e inventata dalle femministe lesbiche (e chi altro? lol). Ma che strnzta. Comunque come ho già scritto vengono uccisi anche gli uomini, se lo ignori non solo sei stupida e bugiarda, ipocrita e disonesta, ma sei anche vomitevole, prendere in considerazione gli omicidi soltanto di un gruppo sociale ed ignorare gli omicidi commessi contro persone di un altro gruppo sociale è palesemente nazi-fascismo. Dunque vergognati e ancora vergognati. Che tu sia una lesbica separatista non me ne frega niente, ma la tua ovvia e tipica misandria fa vomitare. Sei una femminazista in piena regola. Ripeto vergognati.

Ciò che hai elencato sono omicidi solo di donne? Se tu fossi una persona onesta (cosa che come dimostrato non sei) avresti riportato anche gli omicidi di uomini, ma non lo hai fatto dunque sei una bugiarda ipocrita fascista stupida disonesta.

“Speriamo di chiudere qui invece e di iniziare un nuovo anno senza femminicidi”.

E questa frase chiude in bellezza, è la ciliegina sulla torta di una lunga carrellata di fascismo femminista, dunque non te ne frega nulla se si uccidono gli uomini, e qui casca l’asino, sei una delinquente fascista. Ancora una volta vergognati. Nazista.

Sabrina

…anzi sai che ti dico? Mi hai convinta, divento femminista, magari anche lesbica, lascio mio marito, odio i miei figli, e assieme a voi altre mi metto ad odiare tutti gli uomini che ci sono. E’ così che si cambia il mondo, no? Con l’odio, l’intolleranza, il disprezzo per il prossimo, il sarcasmo e le generalizzazioni da adolescenti che si sentono adulti perché scrivono su un sito si atei dal sarcasmo facile, generalizzazioni basate sull’odio di genere (cosa che tra l’altro dovreste essere voi stesse le prime a combattere). Ah la coerenza… …ma sì dai, mi avete convinta!

Poi assieme ci mettiamo a postare in rete statistiche per far passare tutti gli uomini come degli stupratori seriali… roba da C.S.I. Miami. Ma com’è che mio marito ed i miei figli non mi ammazzano mai mentre dormo… lol… si vede che non hanno ancora scoperto il patriarcato, questa società segreta e mistica dove i maschi si incontrano per pianificare i loro omicidi contro le donne…

hahahaha che ridere.. lol

Agita&Gusta

Sabrì ma tu puoi parlare all’infinito bello mio, tanto le statistiche che tiri fuori e i dati e le accuse cadono nel vuoto.. e manco te ne rendi conto pro figlio, torna nel tuo nido che tanto è chiaro da dove vieni 😉

Sabrina

Poi vi domandate perché gli eterosessuali odiano le lesbiche. Penso che il tuo infantilismo, il tuo odio, la tua superficialità, la tua banalità, il tuo cinico sarcasmo e la tua immensa immaturità non posano fare altro che distinguerti bene come lesbica acida e perversa. I cattolici non hanno torto marcio su tutto. Vedi Florasol? I suoi commenti intelligenti ed educati? La vedi la differenza con una donna eterosessuale e come me sposata con un uomo? E’ la differenza tra una donna matura, sviluppata e completa perché normale, ma non nell’orientamento sessuale, per carità, normale nei comportamenti di persona adulta e matura perché soddisfatta. Ma tu davvero pensi che la tua acidità possa mai offendermi o umiliarmi? 🙂 Essere donna completa, moglie e madre mi rende immensamente felice, cosa che a te non capiterà mai. Se soffri è solo a causa della tua insoddisfazione in quanto donna immensamente incompleta. Continua ad odiare gli uomini, ma non servirà a molto, non ti farà cambiare sesso, non ti metterà un pene tra le gambe e non ti renderà “sessualmente appetibile” agli occhi delle donne eterosessuali. Io sono felice. Tu sei acida. Chiediti il perché. A volte la chiesa ha anche ragione, e io sono atea e razionalista, siamo ben chiari.

Sabrina

Posso chiederti quanti anni hai? Mi sembra anche un linguaggio da seconda media… ti imploro di dirmi che hai meno di 15 anni. Perché altrimenti proverei dispiacere per i tuoi genitori. Potresti darmi il numero di telefono di tua madre? Il fatto che tu sia una lesbica non ha molta importanza, ma la tua pochezza intellettiva è da analizzare per trovare un rimedio rapido. Se mi fai parlare con tua madre potrei spiegarle che non tutto è perduto, e che potresti diventare più normale con una adeguata educazione e disciplina. Spero che tu possa crescere al più presto e che tu possa guarire. Non credo che il lesbianismo sia del tutto irrimediabile. Hai provato ad uscire con qualche bel ragazzo? Potrebbe farti finalmente sentire donna, cosa che non vuoi provare a causa dei tuoi complessi di inferiorità. Non soffrire a causa della tua omosessualità, si può cambiare, nella vita a tutto c’è rimedio. Forse non hai conosciuto il ragazzo giusto, un bello alto maschile e dai modi fermi. Forse così potresti innamorarti e sentirti finalmente femmina. No?

Sabrina

Sicura di essere razionalista? Ma lo sai che l’Uaar sta per Unione di atei e agnostici RAZIONALISTI?

“bla bla blabalblaaa”

Direi che “seconda media” sia stato molto offensivo nei confronti dei dodicenni. Credo che tu abbia la maturità di una bambina di 7 anni e il livello culturale di una bimba di sei mesi. Vabbé sei lesbica, la cosa spiega fin troppo la tua condizione già di per se irrimediabilmente invertita. Comprati un bel camion e mettiti un berretto da scaricatore di porto, pantaloncini da pescatore e anfibi con borchie in acciaio. Camicia da far west. Un sigaro in bocca (che rappresenterebbe ciò che non hai tra le gambe ma che vorresti avere lol) e un bel paio di baffoni… poi rappresenti in pieno lo stereotipo ambulante del lesbicone obeso.

Comunque un consiglio, operati

Florasol

Sabrina, sono visceralmente femminista ma non odio affatto gli uomini… figurati che ne ho sposato uno! 😆
Odio gli uomini che trattano le donne come cose, come persone di serie B, come bamboline, come sfogatoi delle loro frustrazioni. Non ti rendi conto di come sia triste (ti cito) che “Un uomo preso a schiaffi dalla propria moglie verrebbe deriso, umiliato e sfottuto addirittura da amici e da parenti per mesi”? Vuol dire che l’uomo -alcuni uomini, meglio- basano ancora la propria rispettabilità sulla forza fisica, sulla potenza muscolare, per cui venire schiaffeggiato da un essere inferiore e presunto debole come una donna sarebbe per loro fonte di vergogna, disonore e ridicolo! Questo ti pare normale?
Un’altra domanda: ma che cos’hai contro le lesbiche? Perchè ne parli con tanto odio e disprezzo? Per caso hai lo stesso sentimento anche verso gli omosessuali maschi? E se sì, perchè? Ti faccio notare che le lesbiche a quanto ne so -alcune delle mie più care amiche lo sono- non detestano affatto gli uomini, semplicemente non si sentono sessualmente attratte da loro, mi pare che ci sia una bella differenza… io non sono sessualmente attratta dalle ringhiere, ma non per questo abbatto a calci ogni ringhiera che vedo! 😀
Negli ultimi 10mila anni abbiamo sperimentato organizzazioni sociali e religioni maschiliste e patriarcali (vedi anche la sostituzione progressiva delle religioni basate su una Grande Madre) soprattutto in forza della maggiore potenza muscolare, quindi forza fisica, del maschio rispetto alla femmina. Questo ha determinato in società abbastanza arretrate da basarsi sulla coercizione violenta, la preminenza dell’uomo sulla donna. Non credi che sia ora di mettere da parte la forza muscolare del “tu fai quello che dico io altrimenti ti meno” e capire di valere tutti uguale? Anche mio marito non mi ha mai picchiato, prevaricato (nemmeno in senso psicologico) e mi tratta con rispetto e gentilezza, come sono certa facciano con te tuo marito e i tuoi figli. Ma renditi conto che qui siamo NOI le privilegiate e bambine viziate, perchè a tante altre la sorte ha fornito materiale molto peggiore, e violenze psicologiche e fisiche sono all’ordine del giorno. Sono certa che ne conosci parecchie di persona, come ne conosco io. Quindi non possiamo chiudere gli occhi e dire “perchè è andata bene a me, allora chissenefrega delle altre”. Questo non vuol dire odiare gli uomini, vuol dire guardare in faccia la -per ora- ancora amara realtà della condizione femminile, anche in questo “avanzato e civile” occidente, figuriamoci altrove.

Sabrina

Come ho già scritto prima, rispetto il tuo tono cortese, pacato e civile, nonché la tua maturità nell’esporre le tue argomentazioni, a differenze di altri “bambini” che prediligono l’affronto basato sul sarcasmo, il che non aiuta certo la comprensione, il dialogo e la comunicazione tra le persone.

Non io non odio i gay (o le lesbiche che siano), certo non capisco in pieno, ma non posso parlare di odio. Quello che non arrivo capire è il perché di due pesi e di due misure, non ne vedo il motivo. Se è vero che i maschi in media sono più forti delle femmine, perché dev’essere concesso ad una donna di alzare le mani su un uomo? Anch’io posso dire di non esser mai stata malmenata da mio marito, o dai miei figli o dai miei colleghi, ma a differenza tua io aggiungo anche che io non mi sono mai permessa, ne mai sentita in diritto di alzare le mani su mio marito o sui miei figli o sui miei colleghi. Forse se tutte le donne la pensassero come me, probabilmente si eviterebbero alcuni schiaffi dati da donne agli uomini, e si eviterebbero anche schiaffi o peggio di risposta. Tu basi il tuo intero ragionamento sulla forza fisica, io vado oltre e baso il mio ragionamento sul rispetto dell’individuo, e non sul rispetto delle donne. Ma mi sembra molto strano che dobbiamo dire agi uomini “devi rispettare le donne”, non potremmo dire a tutti gli esseri umani “devi rispettare il prossimo a prescindere dal sesso”?

Ma poi perché “l’amara condizione femminile”? Gli altri se la passano molto meglio? Altre persone appartenenti ad altre categorie sociali stappano lo champagne? Dunque tu dici che per soffrire (ed avere il diritto di lamentarsi continuamente) bisogna appartenere ad una determinata categoria sociale? Dunque gli uomini non possono soffrire ne lamentarsi? E tu parli di omosessuali..Forse soffrono anche loro, forse soffrono anche gli stranieri, gli extracomunitari, i neri… allora non siamo solo “noi donne” a soffrire ma chiunque può dire di soffrire. Tu scrivi: Quindi non possiamo chiudere gli occhi e dire “perchè è andata bene a me, allora chissenefrega delle altre”. Vedi, usi solo il femminile quando si tratta di sofferenza, dunque dai per scontato che 1. Essere donna significa soffrire ingiustizie (non sono d’accordo); 2. Gli uomini non possono assolutamente soffrire. Ma questo è assurdo ed illogico. Scrivi di essere “visceralmente” femminista. ma perché le femministe oltre a pensare a se stesse, pensano mai ad altri, ovvero gli uomini? Le femministe si sono mai date da fare per motivi di sofferenza prettamente maschili? perché se mi scrivi noi donne pensiamo ai nostri problemi e chi se ne frega degli uomini” ma questo è il massimo dell’egoismo, e della strafottenza, io non ci vedo alcun tipo di altruismo. Perché vediamo pubblicità unicamente mirate ai problemi femminili? Se dobbiamo guardare alla televisione una pubblicità “progresso” ( e che progresso, le generalizzazioni di genere) sull’evasione fiscale, il “parassita” è un uomo. Ma… sempre un uomo? Perché le donne non evadono le tasse? Ma io guardo Striscia la Notizia, le donne fanno anche loro tante schifezze. Che scusa mi darai… a ma è molto più probabile… di solito sono i maschi… generalizzando… ma insomma le femministe sono contro o a favore delle generalizzazioni di genere? E se è vero che la maggior parte degli evasori fiscali è rappresentata da uomini (cosa tra l’alro da vedere..) non potremmo avere molte pubblicità contro l’evasione fiscale dove per “parassita” viene mostrato un uomo, ed alcune, anche poche pubblicità dove si lascia intendere “oh, sono anche le donne eh? Intendiamoci…”
Invece le pubblicità progresso che devono vittimizzare delle persone puntuali come un treno svizzero mostrano sempre le donne rannicchiate sul divano a soffrire perché un maniaco pazzo le sta torturando … con una telefonata (???). Ma che tortura, vallo a dire alle donne del medio oriente che ricevono l’acido in faccia. Ma ripeto… solo le donne sono vittime di stalking? perché non mostrare 1 sola volta (!) un uomo vittima di stalking? Ma quale uguaglianza è questa dove si promuove sempre costantemente ed incessantemente l’immagine stereotipata e generalizzante Uomo = mostro evasore fiscale stalker; donna = vittima eterna di complotti universali… Ma alla faccia della lotta contro le pietose generalizzazioni di genere, mi sembra che questo femminismo stia al contrario imponendo, quasi sponsorizzando le generalizzazioni di genere, non trovi?
Il mese della prevenzione del cancro al mese. Ma c’è il mese della prevenzione del cancro alla prostata o ai testicoli o al glande? Cioè io ho come l’impressione che soltanto le donne hanno il cancro, gli uomini come sempre stappano lo champagne e evviva con l’ipocrisia di massa. Mi spiace, se questo è femminismo, preferisco il patriarcato, non posso essere complice di una nuova forma di discriminazione di genere basata su stereotipi stupidi e squallide generalizzazioni che mirano a presentare una verità falsata perché totalmente di parte. Almeno con il patriarcato c’è onestà. L’ipocrisia e i famosi “due pesi e due misure” del femminismo non mi convincono, ed è proprio qui che mi viene il sospetto che dietro il femminismo ci siano omosessuali o lesbiche. Non penso che le donne eterosessuali che amano i loro uomini potrebbero tollerale queste incongruenze di genere. Molte mie amiche, mia sorella, le mie college di lavoro, siamo un po tutte d’accordo sul fatto che si stia esagerando un po con questa storia della violenza sulle donne, cosa che per carità nessuno di noi vuole negare, ma c’è un limite e va posto il limite. Per me è il limite dell’onestà, della verità constatabile con i fatti. Anche gli uomini soffrono, facendo lavori faticosissimi che noi donne non facciamo. Mio figlio lavora in un cantiere edile, e saranno una cinquantina di loro. Ma com’è che sono tutti uomini? Sarà il patriarcato antidonna a creare questa situazione di ineguaglianza? O sarà forse che la stragrande maggioranza delle donne ( me inclusa) non si sognerebbero mai e poi mai di lavorare come operai o muratori in un cantiere?? Il femminismo solleva domande lecite e plausibili, purtroppo però si da risposte superficiali, infantili e generalizzanti. Limitarsi alla sofferenza delle donne è davvero disonesto e puramente egoistico da parte delle donne. Io non posso partecipare a tutto ciò. Ed è per questo motivo che non posso dirmi femminista e preferisco essere onesta con me stessa, prima ancora di esserlo con gli altri. Se sono atea e razionalista ci sarà pure un motivo. La mia ragione mi porta ad amare mio marito, i miei figli ed i miei amici, e a non scegliere i due pesi e due misure che tanto fanno soffrire proprio gli atei (e credo anche gli omosessuali).

Quanto è privilegiato un operaio manovale, muratore che lavora a nero per 650 euro al mese, rischiando di cadere da qualche impalcatura, restando a vita paralizzato o morendo in maniera assurda?
Se sei onesta sarai anche d’accordo con me che le donne non rischiano e non soffrono tali ingiustizie, dunque apriamo gli occhi e ragioniamo.
“questo … vuol dire guardare in faccia la -per ora- ancora amara realtà della condizione femminile”. Sicura che le femministe non stiano già facendo solo questo? Sicura che le femministe non stiano “evitando di guardare l’amara realtà della condizione maschile?”
Fammi sapere. Sabrina

Sabrina

ho riletto e c’è un errore:
“Il mese della prevenzione del cancro al mese”
dovrebbe essere invece:
“Il mese della prevenzione del cancro al seno”

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