Libia, festa della liberazione: “Sharia sarà legge, rivedere leggi su divorzio e matrimonio”

Lo ha annunciato il presidente del Consiglio nazionale di transizione (Cnt) libico, Mustafa Abdel Jalil, durante i festeggiamenti a Bengasi per la liberazione e la fine del regime di Gheddafi: “essendo una nazione musulmana, la sharia è per noi la fonte del diritto”. “Ogni norma che contraddica i principi dell’islam non avrà valore”, ha proclamato di fronte alla folla festante in piazza Kish.
Dopo l’inno nazionale, il presidente si è inginocchiato in preghiera ed è stato recitato un passo del Corano. Poi Jalil ha tenuto il suo discorso. Le leggi sul matrimonio e sul divorzio saranno riviste, compresa la clausola contro la poligamia, verranno aperte banche che seguono i principi islamici, ha detto il presidente. Il quale ha ringraziato Allah e ha elogiato i “martiri” della rivoluzione, che ora sarebbero “nel paradiso eterno, il migliore dei posti”.

Il ministro degli Esteri Franco Frattini, a margine del convegno Le donne agenti di cambiamento nel sud del Mediterraneo alla Camera, così ha commentato: “la cosa che conta è che la sharia lasci le libertà, la libertà di religione, la libertà di costruire chiese cristiane, come accade in Egitto, Tunisia, così in Libia”. Sulla possibilità che in Libia venga abolito il divorzio, ha chiarito: “noi riteniamo che si debbano rispettare le scelte interne di questi paesi, affinché queste scelte non si pongano contro i diritti fondamentali quali la dignità della persona umana o i diritti alla vita. In quel caso avremmo il dovere di farci sentire”.

Valentino Salvatore

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58 commenti

carneade

a quando l’estate araba? Sta primavera mi sembra ancora un po’ freddina

Francesco

L’evoluzione della Libia:

Scatolone di sabbia.
Scatolone di petrolio.
Scatolone di fanatici.

Repi

a sta gente serve sempre un dittatore, possibilmente non sanguinario, ma del tipo pupazzo americano. E servono libri, perdio. Finchè si mostreranno incapaci di aprirsi a una qualsiasi contaminazione culturale che non sia un nuovo regresso.

Davide

Rivoluzione libica = come passare da un dittatorello sanguinario ad una teocrazia.
Auguri.

god afternun

La religione è una pandemia. Quando la gente si sveglierà dall’incubo si riuscirà finalmente a fare il vaccino.

Paolo1984

la pandemia non è la religione in sè, ma la mancata separazione tra sfera politica e sfera religiosa, è il fanatismo

Davide

Come si fa a separare sfera politica da sfera religiosa, quando quella religiosa si fonda su dio (ossia l’Assoluto, la Verità, tutto con la maiuscola) mentre quella politica dovrebbe avere come linee guida la democrazia, la laicità?
Segue da sè che la sfera religiosa, se può, ingloba la sfera politica.
Il mio parere è che il virus sia la religione in sè.

Paolo1984

bè in occidente grazie all’illuminismo ci siamo riusciti a separare politica e religione, è stata una lotta dura, non ancora conclusa del tutto, è una conquista che va difesa giorno per giorno, ma se nessuno in Europa dichiara (almeno ufficialmente) che la Bibbia è “fonte del diritto” vuol dire che qualche passo avanti l’abbiamo fatto

Davide

L’occidente è variegato, l’Italia non mi sembra messa benissimo sul fronte laicità, purtroppo.

Near

“nessuno in Europa dichiara (almeno ufficialmente) che la Bibbia è “fonte del diritto” vuol dire che qualche passo avanti l’abbiamo fatto”

Mah guarda secondo me non sono in pochi a pensarlo…

Chiericoperduto

il medio oriente non ha avuto ancora l’illuminismo, il livello di istruzione generale è ancora molto lontano dagli standard wuropei. Insomma gli mancano ancora un centinaio di anni.
Non tutte le civilità sulla terra vivono nella stessa epoca. E’ già avvenuto in passato: quando l’impero romano era una grande civiltà gli scandinavi erano praticamente dei selvaggi.

Murdega

Le religioni sempre uguali .
Ci sarà sempre un capo pollaio religioso ?

Steve

oltre alla tristezza, anche un po’ di paura: niente diritti civili per donne, gay e atei… bella roba. 🙁

ateo3

nel momento stesso in cui hanno eliminato a sangue freddo Gheddafi si sono resi uguali a lui. Molti rivoluzionari hanno commesso e commetteranno le stesse nefandezze, non sono poi così diversi.

Ma guadagnare delle libertà e poi perderle non è mai durato molto, come processo storico.

serlver

Viene semplicemente da dire che ogni popolo ha il governo che si merita, in questo caso prima si meritavano a ragione Gheddafi ora si merito sto qua.

Obi

Tempo un anno è saranno nella stessa cacca… Io sono stato a Tripoli nel 2006 bella città, uno va in Africa credendo di trovare disagio sociale e civile invece era tutto in ordine, certo c’era la dittatura ma i libici mi sembravano tutto fuorché poveri ed affamati. Passano da un dittatore laico ad uno religioso che applicherà la legge (barbara) islamica alla popolazione. I libici vogliono la democrazia si ma per i maschi mussulmani, il resto è alla stregua dei cani…

Giancarlo MATTA

Dove si rafforza -o arriva- l’islam, le Civiltà scompaiono.

Paolo1984

non è sempre così, vedi l’Andalusia araba..diciamo che le civiltà scompaiono dove arriva il fanatismo religioso di qualunque tipo

ateo3

e comunque il nostro ministro dei cristiani esteri è favoloso nel peggiorare situazioni critiche.

diego

Ovviamente la preoccupazione dei nostri è quella che si possano costruire chiese cristiane… qualche parolina sulle sinagoghe no?? Almeno qualcosa sui contratti di lavoro con Impregilo e Finmeccanica, qualcosa di serio insomma.

cesareTS

Beh… chiunque, portatore sano d’intelligenza, lo sa fin dal primo giorno di questa burlesca ribellione.

fab

Queste sono soltanto le dichiarazioni di un politico già infognato con Gheddafi, quindi per nulla abituato alla razionalità ed alla decenza; che cosa ne pensino i futuri elettori non è ancora evidente.

Arnaldo

Però da quanto stà emergendo dalle elezioni in Tunisia c’è da mettersi tre mani nei capelli.

Benjamin l'@sino

Alla luce di quel che sta accadendo, direi che l’entusiasmo che tanti hanno manifestato per gli accadimenti nordafricani dovrebbe ridimensionarsi una cifra. Sono zone e popoli dai quali sarebbe bene tenere distanze prudenziali, perché a dispetto della relativa vicinanza chilometrica stanno a parsec di distanza da un punto di vista culturale e portano con sé un potenziale di destabilizzazione che non siamo in grado di governare.

giulio

Sembra che solo i dittatori come Gheddafi, Saddam Hussein o Bashir el Assad sappiano garantire la laicità nei paesi islamici. E’ un triste paradosso per chi crede nella democrazia e nella sovranità popolare.

DURRUTI 51

Quello che temevo, l’occidente ha fatto un affare? I petrolieri forse, ma staremo a vedere, le persone civile e desiderose di libertà , qualcuno ce ne sarà anche in Libia dubito che si accorgeranno del” miglioramento”, spero di sbagliare, vedremo.

Southsun

Se questo pazzoide riesce a realizzare il suo disegno avremo un Iran a 350 Km da Lampedusa.

Ivano

Purtroppo finchè esisteranno le religioni non ci sarà mai vera libertà e democrazia. Mi auguro che anche in Libia sorgano movimenti laici che possano scardinare questa cappa opprimente che è l’eterna dittatura dei popoli. Intanto Jalil non avrebbe dovuto fare quelle affermazioni e dichiarazioni di intenti dal momento che dovrà essere il popolo a decidere quali leggi e che principi vorranno per il loro Paese. Non credo che le donne saranno d’accordo con detta impostazione e, se è vero che sarà garantita la democrazia ,avranno strumenti per lottare per i loro diritti, così come i laici e i non credenti.

Near

“la cosa che conta è che la sharia lasci le libertà, la libertà di religione, la libertà di costruire chiese cristiane, come accade in Egitto, Tunisia, così in Libia”.

Già, per Frattini le libertà civili che esulino dalla libertà di costruire chiese non valgono nulla.

“noi riteniamo che si debbano rispettare le scelte interne di questi paesi, affinché queste scelte non si pongano contro i diritti fondamentali quali la dignità della persona umana o i diritti alla vita. In quel caso avremmo il dovere di farci sentire”.

Notoriamente infatti la legge islamica è molto rispettosa dei diritti e della vita degli omosessuali, dei non credenti e anche di chi professa religioni diverse e l’apice del rispetto della vita lo si raggiunge con la lapidazione delle donne adultere, ma forse Frattini non sa che la sharia lo prevede. Per la sacralità degli embrioni, su quello Frattini non ha da temere.
Comunque, di tutti i disastri che d’ora in poi saranno compiuti in Libia nel nome di queste follie saranno responsabili i paese occidentali governati dalla desta capitalista, che maschera il suo vero volto dietro concetti fasulli e ipocriti.
A proposito, come mai i nostri cari media di destra (tg1, tg2, tg4, tg5, studio aperto, ma aggiungiamo pure anche quelli della sinistra filoislamica) non hanno dato copertura alla notizia del ragazzo di soli 25 anni ucciso barbaramente in Iran perchè omosessuale ? A quanto pare la sacralità della vita per costoro vale solo a determinate condizioni.

Ai posteri l’ardua sentenza…

Laverdure

@Near

“…ma aggiungiamo pure anche quelli della sinistra filoislamica….”
La quale deve essere molto estesa,se giudichiamdo dal numero di manifestazioni viste negli ultimi decenni davanti alle ambasciate di Libia,Iran,Arabia saudita.
Gran cosa l’introduzione ,tanto tempo fa,del numero zero in matematica,e’ tanto utile cosi
spesso per descrivere la realta delle cose.

c.j.

beh sono musulmani, la libia è una nazione islamica, se vogliono la sharia, è un loro diritto dotarsi delle leggi che preferiscono.

L’Italia come la stragrande maggioranza dei paesi occidentali si è dotata di leggi basate sulla democrazia, in democrazia vige la legge della maggioranza, la maggioranza decide, governa, sceglie ed impone, le minoranze si adeguano. Questo è un principio di base sul quale si fonda la democrazia stessa. Dunque se i libici, e se la maggioranza dei libici dovessero scegliere la sharia, non vedo dove sia il problema. Sono fatti loro no? E’ la loro cultura, le loro tradizioni, la loro religione e le loro leggi islamiche. Se dovessero mettere ai voti, e se la maggioranza dovesse decidere di adottare la sharia… ma sarebbe antidemocratico imporre loro qualcosa di diverso o di opposto.

giulio

I principi in gioco sono due, la democrazia e la sovranità nazionale.
Se imponessimo noi alla Libia di rinunciare alla sharjah violeremmo la loro sovranità.
Però se i libici decidono a maggioranza di adottare la sharjah questo non avrebbe NULLA A CHE FARE con la democrazia, sarebbe dittatura di maggioranza, perchè in una vera democrazia i diritti individuali, delle donne e delle minoranze non sono a disposizione della maggioranza.

serio

Violeremmo la loro sovranità? Ma se finora non abbiamo fatto altro!

c.j.

L’uso delle maiuscole probabilmente serve a far leggere meglio…

“…i diritti individuali, delle donne e delle minoranze…” …ok…

1. Perché, gli uomini non hanno diritto ai diritti individuali?
2. Perché la democrazia dei paesi occidentali rispetta sempre i diritti individuali? (…vedi l’Italia…)
3. Perché le donne sono una minoranza?
4. Perché in Italia le minoranze vivono da favola?
5. Se parli di diritti individuali perché metti un gruppo sociale (le donne)? Le donne non sono individui? Che sono pecore?
6. Ripeto, io ho scritto (te lo riscrivo che forse t’è sfuggito):

“Se dovessero mettere ai voti, e se la maggioranza dovesse decidere di adottare la sharia… ma sarebbe antidemocratico imporre loro qualcosa di diverso o di opposto”

Dittatura di maggioranza suona come un paradosso da comiche, visto che in Italia la maggioranza è dittatura da secoli, e le minoranze in Italia non contano quasi nulla. Inoltre la democrazia è una forma di dittatura, poiché la maggioranza decide e le minoranze, ripeto, si adeguano come possono. Forse gli italiani sono gli ultimi a poter parlare in quanto democrazia, laicità e rispetto delle minorane.

Un ateo omosessuale emigrato.

Manfredi

Hai ragione, Giulio, purtroppo questo è o dovrebbe essere pacifico in Europa.
Ho visto un servizio della rai sulle elezioni in Tunisia, beh, oltre alcune donne con il velo c’era anche una ragazza con i capelli lunghi e jeans, che forse in occidente sarebbe stata una bella e normale ragazza, ma vederla in Tunisia, nel 2011, risaltava oltre la sua bellezza la sua fiera emancipazione e coraggio.
L’Europa e tutto l’occidente staranno a guardare indifferenti il crescente integralismo islamico.
E questo, a poche centinaia di Km dalle nostre coste.
Buona fortuna a tutti….

vime

Dalla padella alla brace?
Forse facevano prima a tirare una bomba… visto i risultati.

Paul Manoni

O Frattini non ha la più pallida idea di cosa sia la Sharia, oppure deve ancora riprendersi dalla rabbia per le risate di Sarko e la Merkel, alla faccia del Berluska…

serio

Lo sanno tutti che la cosiddetta “rivoluzione” in Libia è stata un colpo di stato sostenuto dai servizi francesi e britannici, che miravano a stabilire lí i loro fantomatici amici. Alzi la mano chi s’è fatto venire un dubbio sulla pasta di cui erano fatti: io no, perché lo sapevo esattamente sin dall’inizio. Lo diceva Gheddafi stesso, e a noi raccontavano che era matto…

Francesco S.

Il problema della Sharia come legge di stato è che si applica a tutti, anche ai non musulmani e molte pene da essa previste sono contro la libertà religiosa. Spero solo che si tratti di una cosa quantomeno voluta dalla maggioranza (anche se in questo caso sarebbe non una democrazia ma una dittatura della maggioranza, cosa comunque orribile).

Ogni stato io reputo si merita il governo che si merita e allora si “godessero” la sharia. La cultura avrà la meglio ci vorrà tempo ma la laicità prevarrà, qui da noi ci sono voluti 1000 anni (dal Medioevo) e di progressi ne dobbiamo ancora fare. Concentriamoci sui nostri problemi e ignoriamo queste cose che ci fanno salire la bile.

c.j.

Posso farti notare che anche in Italia norme e regole dettate dalla religione cristiano cattolica sono spesso imposte anche ai non credenti?

Scagli la prima pietra…

Paolo1984

è vero c.j., la laicità in Italia è a livelli bassi ma qua gli omosessuali non vengono incarcerati, picchiati e con dannati a morte dallo Stato, qua gli atei o chi si converte ad un’altra religione non rischia la pelle.
Non è vero che “tutto è uguale a tutto”..e le nefandezze nostre non devono servire a minimizzare quelle degli altri

c.j.

ma questa è una risposta di convenienza. Vallo a dire a quelle centinaia di omosessuali italiani che sono stati attaccati, pestati a sangue, accoltellati, presi a botte, uccisi, a volte addirittura dalle loro stesse famiglie. Ripeto, l’Italia punta il dito contro gli altri…
poi se mi parli dello Stato italiano, ma dai che i politici italiani dicono cose schifosissime sui gay che non vengono nemmeno dette dai politici del terzo mondo. Ti devo fare un elenco?
Per me alla base dell’ingiustizia assoluta ci sono i soliti: Due pesi e due misure.
E ce ne sono milioni.
Infibulazione delle bambine? mamma mia che schifo; circoncisione dei bambini? Ah e chi se ne frega…
In Libia si scannano? Che bestie… in Italia si scannano? Diamo la colpa agli altri o facciamo finta di non vedere.
Gli americani sono razzisti, gli italiani tutti brava gente.

Paolo1984

c.j, insisto qua non è questione di stabilire gerarchie: dire “noi siamo buoni gli altri sono cattivi” è una fesseria, ma tutto non è uguale a tutto: tanto per fare un esempio..la circoncisione non impedisce ad un uomo di avere rapporti sessuali prima del matrimonio e di provare piacere mentre invece questo è lo scopo dell’infibulazione, controllare la sessualità femminile e con il taglio del clitoride si impedisce a molte donne di provare piacere dopodichè io ritengo sbagliato anche battezzare i neonati, ma per onestà non posso metterlo sullo stesso piano di una mutilazione.

c.j.

e il bambino non ha diritto a decidere del proprio corpo anziché esser costretto ad essere messo di front al fatto compiuto?

Per me è schifosissimo questo comportamento degli atei italiani che campano su “double standards”, è vomitevole. Roba da fascisti. Tagliuzzare i corpi è da bestie. Chi approva e non condanna in pieno è agli stessi identici livelli di quelli che praticano l’infibulazione. Questo tipo di ateismo basato sui due pesi e due misure è osceno. Con quale coraggio gli atei italiani protestano contro la chiesa, se poi fanno le stesse schifezze? Predica bene e razzola male…

Paolo1984

ma io non ho affatto difeso la circoncisione rituale io non mutilerei mai mio figlio neanche di un pezzettino di carne come il glande, ho solo detto che dal punto di vista del suo significato e dei suoi effetti non è paragonabile all’infibulazione

PIERO IANNELLI

In Libia da mesi erano presenti da mesi prima delle rivolte i portatori di demoKrazia.

Era logico che la rivolta in Libia non era una cosa spontanea venuta fuori dal popolo, giorni fa sono stati catturati 8 Soldati inglesi e 2 “Diplomatici”, i soldati facevano parte delle truppe Speciali “SAS“

http://www.mentereale.com/articoli/soldati-e-diplomatici-inglesi-catturati-in-libia

Non ho visto alcuna foto di aerei libici contro la popolazione, la NO-fly zone prevedeva forse migliaia di missili e bombardamenti senza soluzione di continuità?

Com’era la Libia
Quando i nuovi padroni comanderanno in Libia, faranno come tutti i vincitori: divisione del bottino e revisione della storia. Ci saranno frotte di giornalisti a farci vedere la Libia in macerie, e saranno, ovviamente, “le macerie di Gheddafi”. Fissiamo allora la situazione al 31 dicembre 2010, per ricordarci come era davvero la Libia.

Al 31 dicembre 2010 il Prodotto Interno Lordo pro capite della Libia era di circa 14.000 dollari. Trascurando le isole turistiche Seychelles e Mauritius, era superato in Africa solo da Guinea Equatoriale, Botswana e Gabon.

Nel parametro ISU (Indice dello Sviluppo Umano, un mix di reddito, alfabetizzazione e aspettativa di vita), la Libia era a livello alto, 53° paese al mondo e nettamente prima in Africa. Gli stati che superavano la Libia nel PIL pro capite hanno un ISU basso: Gabon 93°, Botswana 98°, Guinea Equatoriale 117°.

La disoccupazione era inesistente: la Libia aveva il tasso di disoccupazione più basso dell’Africa e più basso del mondo. Anche l’emigrazione era inesistente: in Italia (1 gennaio 2010) c’erano 432.000 immigrati dal Marocco, 104.000 dalla Tunisia, 82.000 dall’Egitto, 26.000 dall’Algeria, 2.000 dalla Libia. Vuol dire 20 immigrati libici per provincia: qualche studente universitario, qualche manager, qualche famiglia.

Strade, scuole, ospedali, università, case popolari a bassissimo prezzo, inizio di industrializzazione, sviluppo agricolo con l’acqua tirata su nel deserto e portata sulla costa con un viaggio di 900 km. Bambine a scuola e ragazze all’università. Abolizione della poligamia e leggi in favore della donna nel matrimonio. Estremismo islamico tenuto a freno. Relativa tolleranza verso i 100 mila cristiani. Luogo di speranza per molti africani della fascia sub sahariana.

http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:zff22UnXxKwJ:www.amicideltimoneferrara.it/public/2011-07-09_Libia,_Strauss-Kahn_e_North_Dakota.rtf+libia+reddito+disoccupazione&cd=3&hl=it&ct=clnk&gl=it

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Vi preoccupate della Libia?
Noi non stiamo meglio.

Silenziosamente, mentre le varie Ruby RUBACUORI imperversano sui media, si stanno attuando iniziative singolarmente insignificanti ma nell’insieme spaventose: Eurogendfor: ecco come nasce nel silenzio un pericoloso leviatano europeo L’organismo non risponde delle proprie azioni a nessun parlamento (nazionale od europeo) e godrà della più totale immunità giudiziaria a livello internazionale.

http://www.grnet.it/news/95-news/1312-eurogendfor-ecco-come-nasce-nel-silenzio-un-pericoloso-leviatano-europeo.html

Già in azione in Grecia?

http://www.linkiesta.it/il-mistero-delle-truppe-europee-sbarcate-ad-atene

“Se non “state attenti”, i media vi faranno odiare le persone oppresse e amare quelle che opprimono”
Era il 21 febbraio del 1965 quando, Malcom X, pronunciava con una naturalezza disarmante e un tono lapidario quell’avvertimento dai risvolti profetici.

Oggi, a distanza di 46 anni, quell’intuizione si è rivelata realtà.

Elvetico

non sapevo nulla della EGF, grazie per la segnalazione.
Non conoscevo neppure gli altri dati sulla Libia ma non mi sorprendono.
Sono convinto che anche per l’Iraq valgano le stessa considerazioni tra l’era Saddam e dopo che gli abbiamo portato la democrazia.

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