Medici obiettori in crescita, per Laiga “a rischio applicazione legge 194”

Una inchiesta su La Repubblica di oggi segnala il boom degli obiettori di coscienza, che di fatto potrebbe nel giro di qualche anno rendere impossibile alle donne il ricorso all’interruzione di gravidanza in Italia. I ginecologi ormai sarebbero per il 70,7% obiettori, mentre per quelli che permettono gli aborti la situazione si fa sempre più difficile: “emarginati, vessati, costretti a fare soltanto aborti e a turni massacranti, penalizzati nella carriera”. La Laiga (Libera associazione italiana ginecologi per l’applicazione della 194), in convegno da domani a Roma, lancia l’allarme. Il presidente Silvana Agatone segnala che molti non obiettori dell’associazione nel giro di cinque anni andranno in pensione e che ora non sono più di 150.

Valentino Salvatore

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94 commenti

PINK

… e si ritornerà pian piano alla situazione degli anni precedenti alla legge, se sono questi i risultati che vogliono …!!!
Bisogna ricordarsi sempre che la legge sull’aborto è servita per arginare quella piaga che erano gli aborti clandestini, ma l’ipocrisia regna sovrana purtroppo .

Kaworu

tutto questo rende evidente che agli obiettori, ai pro life e via dicendo non frega assolutamente una cippa della salute delle donne e si, anche dei bambini.

C.V.D.

Agita&Gusta

Mi sembra ovvio che questa gente non pensi affatto alla vita!

tommaso

Le “mammane” gongolano e stanno oliando forbici e coltelli da cucina !!!

Mac

ma questi sono impazziti! che medico è un ciarlatano che si rifugia sotto il crocefisso? non sei un prete, sei un medico, perdio! ed è il casao di dirlo, perdio.
oltre al normale test d’ingresso, propongo lo sbattezzo per gli aspiranti studenti di medicina.
ecchecacchio!

Francesco

Avevi scritto bene la prima volta (ovviamente riferito agli obiettori) perche ti sei corretto. 😆

Odis

@teologo cattolico
Appunto, ed in quanto tali dovremmo affidarci alla Scienza, anzichè cadere nelle superstizioni.

noateo

A Mac:
guarda che anche fra gli obbiettori ci potrebbero essere benissimo anche dei non-credenti. Che non se la sentono di uccidere. Perché l’aborto quello é. Tu uccidi.
C’é poco da fare. Puoi avere tutte le tue motivazioni, valide o meno ma la sostanza non cambia. Vuoi negare il diritto ad un medico, a prescindere credente o no, di rifiutarsi di ammazzare un essere indifeso? Non sono dei robot i medici.
A razionale……..

Francesco

Il medico che non vuole praticare aborti puo’ fare un altro lavoro.
Esistono soldati che hanno la possibilita’ di poter scegliere di non uccidere rimanendo soldati?
No, non posso limitare i doveri di un professionista in base alla sua coscienza personale.

Paolo

Se si considera che molte strutture ospedaliere sono di orientamento o stampo cattolico e IMPONGONO l’obiezione di coscienza per essere assunti si capisce come questo andamento non sia una “rivoluzione morale” bensì la solita imposizione teocratica.

pAolo

Esatto. E basta anche meno. Ad esempio che la carriera ti sia preclusa o che ti impongano turni massacranti (perché sei il solo non obiettore). I medici non sono tutti eroi, hanno una distribuzione statistica di ideali che rispecchia più o meno quella di tutti gli italiani.

whichgood

La lotta religiosa spesso diventa una lotta di classe, in efetti portanno abortire le donne che avranno i ricorsi e le possibilità economiche di andare ad abortire all’estero (anche quelle che si dichiarano cattoliche).

Solita ipocrisia cattolica.

Francesco

E vergognoso, non dovrebbe essere consentitto a chi e’ contrario all’aborto di praticare la professione di medico.

Chiericoperduto

L’obiezione di coscienza aveva un senso per i medici in servizio al momento dell’entrata in vigore della Legge 194/78. Non si poteva costringere medici, che fino al giorno prima non avrebbero mai voluto fare un aborto, a praticarlo.
Ma il 1978 è lontano, quei medici che si trovarono a fare quella scelta nel 1978 sono oramai tutti in pensione o deceduti. Tutti i ginecologi asssunti dal 1978 in poi nelle strutture pubbliche dovevano attenersi alla Legge, punto e basta, altrimenti dovevano andare a lavorare in strutture private o fare la libera professione! Quale obiezione di coscienza se sai già all’assunzione cosa richiede il servizio pubblico??
Oggi questo boom di obiettori è dovuto solo a motivi di carriera, opportunità.
Molti ginecologi non obiettori sono discriminati, specie se il primario è cattolico.
Senza la possibilità di obiezione per i nuovi assunti degli ultimi 33 anni questa discriminazione non esisterebbe.

Giorgio Pozzo

Il problema grosso non è tanto il fenomeno dell’obiezione di coscienza, comunque discutibile in linea di principio, quanto il fenomeno della passività colposa degli istituti. Gli istituti sono obbligati come collettivo, in caso di obiezione del singolo, all’espletamento di tutte le procedure di intervento:

L. 22 maggio 1978, n. 194, Articolo 10:

[…] Gli enti ospedalieri e le case di cura autorizzate sono tenuti in ogni caso ad assicurare lo espletamento delle procedure previste dall’articolo 7 e l’effettuazione degli interventi di interruzione della gravidanza richiesti secondo le modalità previste dagli articoli 5, 7 e 8. La regione ne controlla e garantisce l’attuazione anche attraverso la mobilità del personale. […]

Come la mettiamo allora con l’immobilismo colposo che si riscontra in molti casi?

UAAR Torino

teologo cattolico

eppure continuate a dire che il cattolicesimo è in perenne e accelerata discesa…

Laverdure

@Teologo
Ci sarebbe un test semplicissmo per dimostrare la reale fede dei medici obiettori:
basterebbe che la Curia lanciasse i suoi strali anche contro le operazioni di chirurgia estetica dettate da puri motivi frivoli,come ad es i lifting (ricordate Berlusconi ?),
contro cioe’operazioni che a differenza degli aborti procurano elevati guadagni ai lor
esecutori.
Quale pensi sarebbe il risultato ?

firestarter

stai identificando la feccia ciellina con il cattolicesimo?

GianniCiardi

Spiace rimarcare l’ovvio, ma il bubbone cattolico produce siffatti miasmi mefitici.

Il vantaggio del bosco.

Mica siamo costretti, noi cattolici, a dannarci l’anima per accontentare l’iniqua volontà di chi combatte l’obiezione di coscenza?
Manco se fossimo in Unione Sovietica!

PINK

Ma sullo stesso principio allora un medico testimone di geova potrebbe rifiutarsi di fare una banalissima trasfusione di sangue ?

Southsun

Ne dubito, visto che non appartiene alla cricca cattolica, ma “solo” a quella concorrente.

giulio

Va abolita l’obiezione di coscienza, chi vuole fare il ginecoloco si deve fare carico di tutti i doveri del ginecologo, se no sceglie un’altra specializzazione.

Osvaldo

Giusto. Nessuno li obbliga a fare il medico o il ginecologo.
Troppo comodo decidere di fare solo la parte di lavoro che a loro conviene.
Certe scelte vanno fatte prima di intraprendere una professione piuttosto che un’altra.

Osvaldo

Rischiamo di avere soltanto i ginecologi che fanno il loro dovere interamente.

Francesco

Teologo, come sempre non capisci e uno ti deve spiegare le cose.
Gli obiettori lo fanno principalmente per una questione d’interesse, se si inizia a licenziarli sai come cambiano in fretta idea, sono come te, se veramente la chiesa pretendesse che tu ti comportassi da cristiano saresti il primo a sbattezzarti.

aliasalberto

State facendo confusione. In Italia sicuramente molti sono i medici che sono obiettori per motivi religiosi, ma in questo caso la religione non c’entra proprio niente, perché tutti possono essere obiettori, pure gli atei. La cosa grave, invece, è che queste persone hanno la possibilità di scavalcare la legge e imporre la propria moralità alle altre persone.

whichgood

Sicuro che facciamo confusione?. To copio letteralmente dall’articolo:

quelli che permettono gli aborti la situazione si fa sempre più difficile: “emarginati, vessati, costretti a fare soltanto aborti e a turni massacranti, penalizzati nella carriera”.

Sinceramente non ho mai sentito di associazioni “pro-vita” non religiose.

aliasalberto

Questo non significa che non ne esistano. E qualora non ne esistesse neanche una, non significherebbe che essere religiosi è condizione necessaria per essere contro l’aborto. E, anzi, neanche sufficiente.

whichgood

@ aliasalberto

con tutto rispetto, i tuoi discorsi sono puramente logici, io parlo della pratica, di quello che succede negli ospedali. Tanto per cominciare togliamo il “personale” innutile che niente ha che vedere con la medicina, tipo “l’assistenza spirituale” e che succhiano risorse economiche, disturbano al normale funzionamento di una struttura SANITARIA e contribuiscono a sviluppare questi bellissimi ambienti di discriminazione e odio. Ti ripetto la frase perche rispecchia veramente quello che succede:

“quelli che permettono gli aborti la situazione si fa sempre più difficile: “emarginati, vessati, costretti a fare soltanto aborti e a turni massacranti, penalizzati nella carriera”. “

aliasalberto

Scusa, ma ti ostini ad andare fuori tema e ripescare argomentazioni che non c’entrano niente con l’articolo. L’assistenza spirituale di cui parli nulla ha a che vedere con l’obiezione di coscienza per l’aborto. Essere contrari all’aborto è una questione culturale, non specificamente religiosa. Sicuramente la religione ha un’influenza più o meno grande nella cultura di ciascuno, ma questo non significa che essa sola ha il potere di indirizzare la morale di una persona verso questo o quel pensiero. Per tale motivo ho detto – e ribadisco – che essere religiosi non è condizione necessaria per essere obiettori; e neanche sufficiente, dal momento che esistono religiosi non obiettori. Nell’articolo – fai attenzione – non si parla neanche di religione e, in particolare, neanche nella frase che continui a riportare. Associare le due cose, religione e obiezione di coscienza, è una forzatura che è sì spesso calzante in alcuni ambienti, ma non esaustiva di tutto il problema, che, invece, dovrebbe essere affrontato in toto, considerando anche quegli aspetti non legati alla religione. Esattamente come è stato fatto nell’articolo. E non significa voler essere astrattamente logici, ma logicamente pragmatici.

giulio

Non direi che la religione non c’entri niente perchè l’obiezione di coscienza è stata pensata dai (e per i) cattolici, anche se legalmente è praticabile da chiunque. Se non era per le pressioni della CCAR e della DC nessuno si sognava di permettere una cosa del genere.

Francesco S.

Mi sa che è l’ora che le asl impongano nei contratti un numero minimo di non obbiettori.

Lyra

concordo, penso che sarebbe il modo migliore di affrontare il problema obbiettori di coscienza, non discriminando nesssuno per le sue idee, ma garantendo la possibilià di poter praticare l’aborto in qualsiasi ospedale…

Odis

Io invece concordo con Chiericoperduto, e aggiungo che secondo me non assumere un ginecologo obiettore non sarebbe discriminazione, come non lo sarebbe assumere come direttore del CNR un creazionista o assumere in banca un impiegato che per una sua astrusa superstizione pretenda di continuare a ricevere lo stipendio non presentandosi però a lavoro.

Davide

E’ un fatto molto grave che meriterebbe un’iniziativa specifica dell’Uaar.

ser joe

Tranquilli, tutti i medici obiettori lo praticheranno non presso ospedali civili ma presso cliniche private che portano il nome di tanti santi o monache adoratrici delle frattaglie della madonna o di suo figlio. Non sono insensibili al “grido di dolore” che da tante parti d’Italia si leva verso di loro. Basterà pagare.
(p.s.: per chi non l’ha capito, l’ultimo capoverso sul “grido di dolore” l’ho parafrasato su quanto disse il re d’Italia. Visto che siamo in tema di celebrazioni per il 150° dell’Unità. Non centra niente ma mi sembrava una frase calzante)

SilviaBO

Infatti, se non erro tempo fa un servizio delle Iene fece vedere come medici che si dichiaravano obiettori quando lavoravano per il servizio pubblico poi andavano a praticare aborti in libera professione.
Ecco, questi soggetti, che speculano sulle sofferenze umane per arricchirsi, andrebbero radiati istantaneamente dall’albo dei medici.

charlye-mingus

non è solo la questione degli abborti, ma della vita le vesazzioni e i bastoni tra le ruote ci le ritrovi anche nella vita normale’ io ogni volta che cerco di fare i conti con me stesso, mi accorgo che spesso ho avuto forti pressioni e azzioni che m disturbavano o fermavano i progetti intrapresi quindi penso che in italia non ci sia una vera liberta democratico m ma un potere teocratico di fatto, (io non sono battezzato da sempre)i

max2212

Ho letto poco fa questa notizia, vorrei poter capire un po meglio cosa prevede la legge e se sia possibile organizzare una proposta referendaria abrogativa per limitare o eliminare l’obiezione di coscienza in questo specifico argomento…. che ne pensate?

Sergio

Perché si parla tanto di embrioni e di aborti e così poco di contraccezione e rapporti sessuali? La Chiesa, vinta la battaglia sulla 194 – ormai è quasi fatta – vorrà che si copuli secondo la legge di Dio: una rapporto, un figlio. Qualsiasi mezzo per impedire il concepimento – chimico, meccanico o altro, per es. il coito interrotto – è un’offesa a Dio e contro natura, dicono i preti. Ormai corteggiati da quasi tutti i politici.

max2212

Questo argomento è condivisible di sicuro, però è un altro capitolo.
E’ chiaro che prevenire è meglio che curare, ma qui non si parla di prevenzione ma di una libertà duramente conquistata e che (secondo questo articolo) è sempre piu evanescente e a rischio.

Sergio

È che comincio ad avere dei dubbi sull’aborto. Si dice che un embrione non è ancora un essere umano, ma è pur sempre un essere in formazione. Be’, sì, non so più bene se sia davvero lecito o una buona cosa abortire, a parte se è in pericolo la vita della donna. Io non ho pietà per zecche, zanzare e pulci – che pur sono creature di Dio, anche se moleste e pericolose – ma risparmio chiocciole e rane andando in macchina e altri animaletti, anzi li metto in salvo se posso.
Adesso qualcuno mi darà del matto o del fascista, ma confermo che sono ateo e anticlericale e detesto gli atei devoti e Giuliano Ferrara.

Sandra

Anche gli atei possono essere contrari all’aborto, da noi c’è la libertà di pensiero….
L’ateo Hitchens condivide le tue stesse perplessità, essendosi dichiarato pro-life. Però dice anche chiaramente che la scelta resta alla donna e che chi contrasta politiche di educazione sessuale e contraccezione, non deve poi interferire quando si parla di aborto:

“No one who is not for the provision of sex education, contraception, and child care should be allowed to have any position on abortion at all–and those who do should be met with fusillades. Women will decide it, that’s a matter of fact, as much as a principle.”

Lorenzo Galoppini

“Anche gli atei possono essere contrari all’aborto, da noi c’è la libertà di pensiero….”

Basta ovviamente che si lasci libertà di scelta in proposito, altrimenti é solo ateismo devoto, anche se in generale certe posizioni in un ateo lasciano delle perplessità.

Antonio72

A proposito di libertà e di obiezione di coscienza.
Attenzione al ragionamento qui molto diffuso tra gli atei che vorrebbe impedire sempre l’obiezione di coscienza dei medici in caso di aborto.
Eh sì, perchè si dà il caso che il medico non fa una professione qualunque, come l’idraulico o l’elettricista, ma in un certo senso risponde ad una missione sottoscritta dal giuramento di Ippocrate, in cui su dice tra l’altro:

– di prestare, in scienza e coscienza, la mia opera, con diligenza, perizia e prudenza e secondo equità, osservando le norme deontologiche che regolano l’esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione.

Come si vede è chiara per esercitare la professione la prevalenza della scienza e coscienza rispetto alle norme giuridiche che le contrastino.
Ora, sempre nel giuramento di Ippocrate, si dice espressamente:

– di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di una persona.

Quindi dal punto di vista del medico obiettore (credente o non credente) la tecnica abortiva potrebbe essere in contrasto proprio con le norme deontologiche previste dal solenne giuramento di Ippocrate.
La scienza non riesce a tuttoggi a stabilire i meccanismi cerebrali o biologici dai quali emergerebbe la coscienza umana (per quanto ne sappiamo anche un feto è dotato di coscienza, seppure minima). Quindi chi pretende di ergersi a giudice e condannare l’obiettore di coscienza, il quale si rifiuta di praticare l’aborto, lo fa in modo arbitrario, negando al medico la stessa libertà che vorrebbe invece fosse assicurata alla donna. E’ quindi un atto discriminatorio anti democratico e gratuito, senza alcuna base scientifica o deontologica.

Sandra

Gli obiettori di coscienza, in Italia precisiamo perché in altri paesi questi obbrobri non esistono, stanno di fatto impedendo a donne di esercitare un diritto di scelta.
A livello teorico possiamo stare qui a discutere quale sia il momento preciso in cui si parla di vita, o di criteri di qualità per cui una vita sia da vivere o meno: e anche al di là di quanto la scienza possa determinare, ci sono componenti emotive che vanno oltre. Ma si sta parlando di lasciare libere le donne, e su questo non si transige: nessuno ha diritto di imporre una gravidanza!
Dal momento che è sancito il diritto all’aborto, lo Stato ha il dovere di creare le condizioni di applicazione pratica della legge: l’obiezione di coscienza aveva perfettamente senso per i ginecologi già in servizio, ma assolutamente non per tutti quelli a venire! Deve essere assicurato in ogni struttura il numero adeguato di medici non obiettori. Ginecologia non è l’unica specializzazione, e chi a sceglie sa che un compito richiesto è quello di effettuare aborti.

Antonio72

@Sandra

E perchè questa discriminazione temporale dei medici, prima e dopo la legge? Non mi pare che la coscienza medica, così intesa dal giuramento di Ippocrate, debba rispondere sempre e cmq alle leggi di Stato, oppure che debba avere una data di scadenza?
Sono d’accordo che deve essere assicurato il personale medico non obiettore nelle strutture pubbliche sanitarie (magari non proprio in tutte).
Tuttavia non confondiamo l’organizzazione delle strutture e degli organigrammi sanitari con la limitazione della libertà del medico obiettore. Le due cose non sono infatti incompatibili. Non si scarichi sul medico obiettore la responsabilità organizzativa del Sistema Sanitario Nazionale.
Inoltre, come già precisato in altro blog, non confondiamo la legge 194 con un presunto diritto della donna di abortire, come se fosse parificato ad un diritto umano fondamentale. Nella legge non si parla affatto di questo diritto, come non ne parlano le organizzazioni internazionali che tutelano i diritti umani.

Antonio72

Inoltre la stessa obiezione di coscienza del medico è regolamentata nell’art. 9 della legge 194.
L’unica eccezione è contenuta nel penultimo comma dell’articolo, che riporto:

“L’obiezione di coscienza non può essere invocata dal personale sanitario, ed esercente le attività ausiliarie quando, data la particolarità delle circostanze, il loro personale intervento è indispensabile per salvare la vita della donna in imminente pericolo.”

Se ne deduce che il medico obiettore non viola alcuna legge dello Stato, anzi tutt’altro, perchè il suo diritto all’obiezione di coscienza è tutelato proprio dallo Stato.

Sandra

Te lo spiego con un esempio, così magari capisci.
Quando in Olanda passò la legge che consentiva il matrimonio omosessuale, fu concessa l’obiezione agli impiegati comunali preposti alla celebrazione, ma solo quelli già in servizio. Per gli altri ovviamente, non c’era alcun motivo di prevederla: se una professione comporta pratiche non condivise dal singolo, l’obiezione ha senso solo dopo che la professione è stata intrapresa, è il diritto di un impiegato di continuare a lavorare alle condizione sotto cui è stato assunto. Invece non esiste il diritto di diventare impiegato comunale né quello di diventare ginecologo, mentre esiste il diritto di una donna di decidere quando diventare madre.

Alla persona che pretenderebbe di imporre la propria filosofia di vita esercitando una professione regolata dalla legge dello stato che va contro la propria filosofia, non resta altro, coerentemente e per rispetto degli altri, che scegliersi un altro mestiere.

Antonio72

L’impiegato comunale o il netturbino non devono prestare il giuramento di Ippocrate.
E poi se vogliamo dirla tutta, la principale filosofia di un medico è quella di difendere e curare la vita umana, non certo di sopprimerla.

Lorenzo Galoppini

L’equivoco parte tutto dalla convinzione errata degli antiabortisti che abortire voglia dire sopprimere una vita: esattamente come uccidere un bambino appena nato, commettere un infanticidio. Chiaro che se davvero fosse così l’aborto non sarebbe mai stato regolamentato per legge.
Ovviamente non c’é verso di convincerli della realtà dei fatti: il classico muro di gomma. Però dobbiamo sempre replicare, se non altro per una questione di autodifesa e di dignità.

fra pallino

@sergio

probabilmente anche a un sempre maggior numero di medici – e con maggior cognizione di causa, visto che sanno e vedono la vita che vanno a estirpare – stanno venendo sempre più i tuoi stessi dubbi…

pAolo

A frà, la vita che vanno ad estirpare se la immaginano volentieri quelli che vogliono fare carriera. E poi non ti sarà sfuggita la violenza (questa volta contro i vivi) dei tuoi amici vampiri del movimento per la vita.

Non credo tu sia cieco, e allora, con permesso, la tua è malafede.

fab

fra pallino, la vita non si può estirpare, per voi che credete all’immortalità.

francesco

Io mi ricordo che ai miei tempi gli obiettori di coscienza contro il servizio militare obbligatorio si facevano un anno di galera militare (a Gaeta).
Perchè gli obiettori contro un’altra legge dello stato dovrebbero avere un trattamento diverso? Non solo non vanno in galera ma vengono perfino premiati facendo più carriera degli altri.
Il problema vero non è come la pensano i ginecologi sul aborto ma lo stato di totale corruzione di questo sistema di potere contro cui sembra non sia possibile fare niente se non lamentarci.

faidate

Quando nell’intervista il presidente dell’Associazione Medici Cattolici dichiara “Al Gemelli abbiamo un centro unico. Qui i genitori che scelgono di far nascere bimbi di cui conoscono le gravi condizioni, possono serenamente (sic!!) accompagnarli alla morte.” Forse dovrebbe convincerci che questo prolungare l’agonia è gratis. Il Gemelli ha avuto problemi economici come il San Raffaele (che è fallito). E forse il presidente non ha letto di quanti bambini sani muoiano di fame nel mondo ogni giorno. Ma non sono cattolici! Emergency ha un approccio diverso.

pAolo

Basta questa vergogna dell’obiezione di coscienza per i medici. Anacronistica e odiosa.

Non te la senti di fare alcune cose, perché la tua coscienza non te lo permette? Non fare il medico, e se lo sei già, vattene! Ci sono tanti specializzati che non hanno un lavoro decente.

E’ troppo chiedere un governo che spazzi via questa legge indecente?

fab

Dato che chi crede all’immortalità non può essere obiettore di coscienza su un fatto che non ha alcuna rilevanza circa l’esistenza, i medici obiettori sono tutti materialisti; ulteriore segno che il cattolicesimo è in crisi nera.

Marco

Ma guardate che è proprio la Legge 194 a prevedere per il personale sanitario la possibilità dell’obiezione di coscienza.

Near

“L’obiezione di coscienza esonera il personale sanitario ed esercente le attività ausiliarie dal compimento delle procedure e delle attività specificamente e necessariamente dirette a determinare l’interruzione della gravidanza, e non dall’assistenza antecedente e conseguente all’intervento. Gli enti ospedalieri e le case di cura autorizzate sono tenuti in ogni caso ad assicurare lo espletamento delle procedure previste dall’articolo 7 e l’effettuazione degli interventi di interruzione della gravidanza richiesti secondo le modalità previste dagli articoli 5, 7 e 8. La regione ne controlla e garantisce l’attuazione anche attraverso la mobilità del personale.

L’obiezione di coscienza non può essere invocata dal personale sanitario, ed esercente le attività ausiliarie quando, data la particolarità delle circostanze, il loro personale intervento è indispensabile per salvare la vita della donna in imminente pericolo. L’obiezione di coscienza si intende revocata, con effetto, immediato, se chi l’ha sollevata prende parte a procedure o a interventi per l’interruzione della gravidanza previsti dalla presente legge, al di fuori dei casi di cui al comma precedente.”

Southsun

Sì ma prevede anche che le ASL debbano comunque fornire il servizio.

Il problema è che i medici non obiettori hanno le carriere stroncate o sono a rischio di mobbing.

Bisogna reagire, e subito.

teologo cattolico

suuth:
“Il problema è che i medici non obiettori hanno le carriere stroncate o sono a rischio di mobbing.”

e questo perchè i dottori in medicina sono in maggioranza credenti cattolici?

Diagora

@Teologo

“e questo perchè i dottori in medicina sono in maggioranza credenti cattolici?”

Non serve una maggioranza cattolica quando hai abbastanza persone inserite nei posti strategici.

Sandra

In maggioranza? Hai una lista, e la prova che siano credenti? Secondo me sembrerebbero dei mediocri approfittatori. A te l’onere della dimostrazione…

Francesco

No teologo, ma perche’ la maggioranza dei medici sono bigotti come te.

annina

Ma come si fa con la risoluzione del Parlamento Europeo che giusto un annetto fa dice che non si può impedirla? Mi pare che anche le Ultimissime ne avessero parlato… :-/

Agita&Gusta

Si fa che ci organizziamo per mettere un limite alla presenza di obiettori, poichè questi impediscono il normale svoglimento del sevizio di cura e assistenza alle donne. Visto che gli obiettori sono quelli che LAVORANO MENO, lo saranno i figli di papà raccomandati.
Dunque: o si andrà avanti in silenzio o ci sarà una rivolta di tuti quellic he figli di papà non sono. Intanto quello che ci interessa è che si torni ad applicare la legge 194 in tutta Italia, perchè le donne muoiono per le conseguenze di un aborto clandestino, e l’interruzione di gravidanza è un diritto per la salute e il calo di aborti si ottiene migliorando le condizioni del paese non restringendo i diritti fondamentali delle persone.
Altrimenti …altro che black bloc!

Giorgio Pozzo

Il circolo di Torino sta organizzando la presentazione del libro di Chiara Lalli sull’obiezione di coscienza “C’è chi dice no”, con la presenza dell’autrice. Pare che si possa fare per il 17 novembre pv.

http://www.chiaralalli.com/

In seguito alla presentazione potremo spiegare meglio la problematica, ma per ora basti considerare che la vera e genuina obiezione di coscienza implicava il pagare un prezzo individuale per contravvenire alla legge dello Stato. Adesso, tale posizione va a ledere la libertà di scelta e un diritto altrui. Questo intendevo quando dicevo che l’obiezione di coscienza in questi casi è molto, ma molto discutibile.

joseph

Massì…. che libertà e libertà! decidano i giudici e i legislatori cosa deve fare un medico!! e buonanotte alle prove scientifiche della vita prenatale!!!

firestarter

ci sono anche le prove scientifiche della idiozia dannosa molto post natale, ma se e’ per questo nessun medico si rifiuta di curare certi ignobili ipocriti che disprezzano la scienza salvo usufruirne appena possono.

fra pallino

mi sembri proprio in malafede acquastarter… (o piuttosto, abbastanza superficiale se permetti): la scienza nessuno la disprezza, fa parte dell’anelito umano alla conoscenza della verità che Dio stesso ha messo nel cuore dell’uomo.

Ma la scienza non è solo astrazione, è anche tecnica, è anche un fatto umano. E come ogni azione umana non può prescindere da un’etica umana, quella che ti pare, l’importante è porsi il problema.

E’ qui, sull’etica e non sulla “scienza” in astratto che le strade si dividono (ma non solo tra credenti e non).

Se permetti, una scienza che preveda protocolli di stampo nazista (soppressione della vita umana, ecc.), qualunque sia il fine (i nazisti quando facevano gli esperimenti sull’assideramento lo facevano per salvare vite umane – quelle dei loro piloti) è contraria all’etica cattolica.
Tu magari sarai d’accordo con questa etica, non lo so, ma lo scontro-confronto è appunto sull’etica, non sul fatto che la scienza in sè sia bene o no (perchè qui siamo tutti d’accordo).

saluti

fab

joseph, il punto non è se il feto è vivo, su cui siamo tutti d’accordo; il punto è se è umano.

Kaworu

poi fammi sapere in quali casi le prove scientifiche vi vanno bene e in quali no, caro RELATIVISTA 😉

Agita&Gusta

Gli obiettori di coscienza sono la feccia dell’umanità, vanno nello stesso club degli stupratori dei pedofili e dei persecutori.

LEPVS

I medici obiettori di coscienza ci ricordano che per fortuna che vi sono ancora persone sensibili ed oneste e non solamente delle belve . Fedeli al giuramento di Ippocrate, essi difendono la vita contro quel crimine orrendo che è l’aborto!

Sandra

A me ricordano solo dei privilegiati, che scavalcano gli altri con la scusa dell’obiezione. Quelli davvero onesti scelgono un altro mestiere.

Agita&Gusta

Ma della vita delle donne chi se ne frega..meglio gli ovuli fecondati, gli embrioni, i feti, quelli sì hanno diritti, mica le donne! Quando poi nasci, se un prete ti stupra vie perdonato perchè si capisce, è un servo del signore, se ti stupra qualcun altro è colpa tua, se muori di fame caPPi tuoi, a meno che tu non sia con attività cerebrale zero, lì ti “nutrono” forzatamente. Quanta sensibilità!
Diciamolo che i prolife in realtà sono prozombie!

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