Bagnasco al forum di Todi: “Laicità riconosciuta dalla Chiesa, che non cerca privilegi”

Il card. Angelo Bagnasco, intervenendo al forum delle associazioni cattoliche a Todi, ha  detto che “il principio di laicità” è “un valore acquisito e riconosciuto dalla Chiesa e appartiene al patrimonio di civiltà”. Laicità però, ha specificato, intesa come “autonomia della sfera civile e politica da quella religiosa ed ecclesiastica – ma non da quella morale”. Infatti, secondo il resoconto del Corriere ha aggiunto: “la religione non può essere negata e non riconoscerne la dimensione pubblica è un grave errore”. “La Chiesa non cerca privilegi, né vuole intervenire in ambiti estranei alla sua missione”, ha sostenuto, “ma deve poter esercitare liberamente questa sua missione”. I cristiani sono diventati “massa critica” nella società civile, “capace di visione e di reti virtuose, per contribuire al bene comune”.
Alla politica la Chiesa “in ogni tempo ha guardato con rispetto e fiducia”, “sostenendo con la forza della preghiera coloro che hanno abbracciato questo servizio con onestà e impegno”. Ha detto poi che “l’assenteismo sociale” è per i cristiani un “peccato di omissione”.
Prima dell’inizio del convegno, che si sta svolgendo nel convento di Montesanto e raduna circa un centinaio di esponenti dell’associazionismo cattolico, il vescovo di Terni-Narni-Amelia mons. Vincenzo Paglia ha celebrato la messa.

Valentino Salvatore

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56 commenti

Giulio C.Vallocchia

C’è poco da ridere perché dietro la furbesca dichiarazione si cela una sorta di divina e costosa ipocrisia. Bagnasco sbandiera la laicità, ma pretende il riconoscimento della funzione pubblica della religione. Vale a dire che è un pubblico servizio e va compensato con pubbliche finanze. Prepariamoci a pagare molto più dell’ottopermille, fra poco i preti diventeranno pubblici funzionari nel parastato di dio. Ma c’è anche di più. Dice Bagnasco: nessuno si azzardi a mettere in discussione i valori morali non negoziabili che la CEI, il Governo Ombra dei vescovi, impone ai governi vaticaliani di qualsiasi colore. L’etica cattolica prevale. E così si chiude il cerchio e Vaticalia diventa uno “stato etico” certificato e grantito dall’etica imposta in esclusiva dalla chiesa cattolica.

andrea pessarelli

“autonomia della sfera civile e politica da quella religiosa ed ecclesiastica – ma non da quella morale”
la quale sfera morale naturalmente coincide con le definizioni e i limiti che di essa danno la religione e la chiesa. dovrebbero smetterla di preoccuparsi del peccato, il serpente è troppo impegnato a mordersi la coda per offrire mele tentatrici

Marcvs

Bagnasco che definisce il concetto di laicità è un po’ come Pacciani che tiene lezioni di educazione sessuale

teologo cattolico

o come un ateo che parla di moralità.. gratuito per gratuito

ciao

Nikolaus

Eh, già, meno male che ci siete voi preti ad insegnare la moralità ai fedeli… soprattutto ai bambini!

stefano marullo

vai contro la bibbia se dici questo. Ma che razza di teologo sei?

andrea tirelli

teo,

tanto per capire.
Per te l’ateo non ha morale. Questo è chiaro.
Ma basta essere credenti per averla?
Basta, cioè, credere in un dio (un dio qualunque) per averla?

O forse occorre credere in cristo per avere la morale?
Ma a credere in cristo ci sono diverse confessioni (protestante, cattolica, ortodossa, etc. etc. etc.): tutti (e solo) questi hanno una morale?

O bisogna credere in cristo come insegna la chiesa di Roma?

antonietta

Io continuo a vedere cattolici amorali, immorali, mafiosi che vanno in chiesa a pregare, delinquenti che diventano santi ecc. Molto più difficilmente si vedono atei privi di rispetto per gli altri, soprattutto per i sentimenti religiosi dei cattolici. Sarà che gli atei usano il cervello per pensare e non si fanno abbindolare dai dogmi e dalle favole?

RobertoV

andrea tirelli
La cosa curiosa è che non esiste un’etica cristiana condivisa tra le varie confessioni. L’etica dei luterani e dei valdesi è decisamente differente da quella della chiesa cattolica e anche all’interno della chiesa cattolica vi sono posizioni differenti. Per esempio Wir sind Kirche e la Pfarrer Initiative in Austria vogliono una chiesa meno legata al potere e considerano il papa e i cardinali degli usurpatori che la stanno distruggendo. Cose simili in Germania.
Quindi Bagnasco sta proponendo solo l’etica dei fondamentalisti cattolici.

andrea tirelli

RobertoV.

Hai ragione.

Ed è proprio per questo che chiedevo a Teocatto chi, per lui, ha la morale: tutti i credenti? Solo i cristiani? O, tra i cristiani, solo i cattolici?
E mica è finita qui: tra i cattolici ci sono quelli della teologia della liberazione, di alleanza cattolica etc. etc. etc…

Ehi Cattolico, voliamo dare un senso alla tua laurea di Teologo (sempre che tu ce l’abbia davvero)? Chi ha la morale?

Francesco

Teologo il tuo paragone e’ gratuito quello di Marcvs invece e’ molto valido invece, possibile che uno possa capire la teologia e poi si perde in cose cosi’ semplici?
Ma allora cosa e’ veramente la teologia?

Southsun

@ teologo.

…o come un prete che sposa un mafioso alla macchia pur sapendo o immaginando che è ricercato dalla polizia per orrendi crimini di sangue.

La vostra “moralità” è servita, caro teologo della fuffa.

tommaso

Solita storia:

Paura fottuta di doversi accontentare del “sostegno” economico privato, in luogo di quello “pubblico”!

whichgood

“I cristiani sono diventati “massa critica” nella società civile”

Complimenti cristiani!. Da gregge scagazzachiese a “massa critica” è già un buon riconoscimento. Ora insegnate al vostro superiore che non siete “massa” (se la coscienza vi permette una distinzione tale) e magari entro 300-400 anni sarete soltanto “critica”.

Diocleziano

Da massa critica a bio-massa: ed è subito mer…
··································································· :mrgreen:

Fri

La m…a umana e’ una delle cose piu’ fetide che esista a questo mondo, con tutti gli ormoni, antibiotici, conservanti, ecc, che assumiamo, piu’ o meno consapevoli, col cibo

andrea pessarelli

gli individualisti: la massa è finita andate in pace

Gradient

Alla morale della CCAR preferisco di gran lunga l’etica. 2000 anni di odio, violenza e distruzione mi bastano. È giunta l’ora di voltar pagina.

whichgood

Alla politica la Chiesa “in ogni tempo ha guardato con rispetto e fiducia”, “sostenendo con la forza della preghiera coloro che hanno abbracciato questo servizio con onestà e impegno”

Soprattutto alla politica di regime.

whichgood

“l’assenteismo sociale” è per i cristiani un “peccato di omissione”.

Soltanto il 4% del 8×1000 al sociale è un “peccato di avarizia”.

Osvaldo

Abbiamo visto come il principio di laicità sia “un valore acquisito e riconosciuto dalla Chiesa”, “laicità intesa come autonomia della sfera civile e politica da quella religiosa ed ecclesiastica” :
“Il Centro cattolico di Bioetica dell’arcidiocesi di Torino ha inviato al presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo le sue critiche alla proposta di legge contro le discriminazioni.” (vedi Ultimissima del 14 ottobre)

Ci vuole proprio un coraggio ad essere così spudorati.

Murdega

“ma deve poter esercitare liberamente questa sua missione”, certo, ma solo
nei confronti dei cristiani cattolici apostoilici romani, siccome io non sono
iscritto al club, come ci mettiamo ?

serlver

Negare, negare e negare! negare sempre l’evidenza: chissà che prima o poi qualcuno non ci creda.

Gianluca

Il card. Angelo Bagnasco, intervenendo al forum delle associazioni cattoliche a Todi, ha detto che “il principio di laicità” è “un valore acquisito e riconosciuto dalla Chiesa e appartiene al patrimonio di civiltà”.

Affermazione inutile, il principio di laicità esiste a prescindere da se e come viene riconosciuto dalla Chiesa.

“la religione non può essere negata e non riconoscerne la dimensione pubblica è un grave errore”.

Col cavolo, la religione è e dovrebbe essere una dimensione privata.

“La Chiesa non cerca privilegi, né vuole intervenire in ambiti estranei alla sua missione”, ha sostenuto,

Noo…

“ma deve poter esercitare liberamente questa sua missione”.

Certo, dai pulpiti delle chiese, non dai telegiornali.

I cristiani sono diventati “massa critica” nella società civile, “capace di visione e di reti virtuose, per contribuire al bene comune”.

Tant’è vero che con il 99,99% di politici cattolici l’Italia è una repubblica moderna, senza problemi, rispettosa dei diritti umani, con una situazione economica e sociale floridissima… Devo continuare?

Lyra

“la religione non può essere negata e non riconoscerne la dimensione pubblica è un grave errore”. di per sè questa frase non è stupida. Mi spiego. Lo Stato deve essere laico e qui non ci piove, e quindi non preferire nessuna confessione, nessuna morale/etica religiosa, ed essre garante del rispetto dei tutti i cittadini, a prescindere dal loro credo. Tuttavia i credenti sono anch’essi cittadini e quindi sono chiamati a partecipare alla vita pubblica, politica. A questo punto si dovrebbe instaurare un delicato, ma fondamentale, equilibrio, secondo cui una persona può essere sia credente che laica.
Il credente, come l’ateo, l’agnostico, deve proporre la sua visione socio-politica, ma mai imporla, poichè si deve operare nella ricerca del bene comune, nella costuzione, attuata sia da credenti sia da non credenti, uniti assieme, di un’etica laica funzionale alle esigenze/problematiche in questione.
Per questo motivo, secondo me, quella frase ha senso, e cioè portare nella scocietà i valori ritenuti positivi, ma come proposizione e mai come imposizione!

Sandra

Lyra,
nessuno nega la dimensione politica delle persone, che siano credenti o meno. Bagnasco ha parlato di religione come istituzione, però, non di cittadini. Quale può essere la dimensione pubblica di un’ideologia non democratica in un contesto che vorrebbe diventare democratico?
Sicuramente non è una frase stupida, è ambiguamente pericolosa.

Lyra

@ Sandra

Hai ragione, infatti volevo solo far notare che la frase, estrapolata dal contesto(che peraltro non condivido, come puoi notare, un po più in basso, nella mia critica al discorso di Bagnasco), non era totalmente stupida.
Le alte gerarchie della Chiesa prongono troppo spesso un’ideologia anti-democrarica, ma quelle stesse parole di Bagnasco, circa la dimensione pubblica della religione, in bocca ad un cattolico come Enzo Bianchi (priore di Bose), suonerebbero ben diverse… Il mio commento, infatti, era ispirato a ciò che ha scritto Bianchi nei suoi due libri “Per un’etica condivisa” e “La diferenza cristiana”.

Lyra

“il principio di laicità” è “un valore acquisito e riconosciuto dalla Chiesa e appartiene al patrimonio di civiltà”. Laicità però, ha specificato, intesa come “autonomia della sfera civile e politica da quella religiosa ed ecclesiastica – ma non da quella morale”. Ho trovato questa frase ambigua e da una parte ho incominciato a sperare in un cambiamento positivo.
Mi sembra che ci siano due possibili interpretazioni: la prima, secondo cui religione e politica devono restare ben separate, nel nome di una laicità garante del rispetto di tutti i cittadini, a prescindere dal credo o dal non credo, in cui la politica deve essere congiunta alla ricerca del bene comune, alla morale laica; la seconda interpretzione, più sottile, affrema che la politica e la religione devono retsare distinte, tranne per la concezione morale cristiana, che deve essere stasposta nella politica(es difesa dei valori non negozabili).
Io speravo che fosse giusta la prima interpretazione, ma leggendo il discorso integrale di Bagnasco mi sa che mi sono sbagliata…. 🙁
“E’ noto che non tutte le concezioni antropologiche sono equivalenti sotto il profilo
morale; da umanesimi differenti discendono conseguenze opposte per la convivenza civile. Se si concepisce l’uomo in modo individualistico, come oggi si tende, come si potrà costruire
una comunità solidale dove si chiede il dono e il sacrificio di sé? E se lo si concepisce in
modo materialistico, chiuso alla trascendenza e centrato su se stesso, un grumo di materia
caduto nello spazio e nel tempo, come riconoscerlo non “qualcosa” tra altre cose, ma
“qualcuno” che è qualitativamente diverso dal resto della natura? E su che cosa potrà poggiare la sua dignità inviolabile? E quale sarà il fondamento oggettivo e non manipolabile
dell’ordine morale? Solo Dio Creatore e Padre può fondare e garantire la più alta delle
creature, l’uomo. (…)La Dottrina Sociale della Chiesa non è un insieme di argomenti slegati e chiusi, ma un corpo organico con un centro vitale e dinamico che è la natura umana con i suoi dinamismi e le sue leggi. Solo riconoscendo nei fatti e senza sconti questo dato universale e irrinunciabile – questo “patrimonio valoriale genetico” che crea unità culturale – è possibile guardare in modo coerente e costruttivo ai vari areopaghi del mondo.
E’ opportuno ripetere che non c’è motivo di temere per la laicità dello Stato, infatti il
principio di laicità inteso “come autonomia della sfera civile e politica da quella religiosa ed
ecclesiastica – ma non da quella morale – è un valore acquisito e riconosciuto dalla Chiesa e
appartiene al patrimonio di civiltà che è stato raggiunto. (…) La laicità, infatti, indica in primo
luogo l’atteggiamento di chi rispetta le verità che scaturiscono dalla conoscenza naturale
dell’uomo che vive in società, anche se tali verità sono nello stesso tempo insegnate da una
religione specifica, poiché la verità è una.E poiché solo scegliendo la verità che l’uomo è per natura, egli giunge alla propria perfezione, allora la morale è liberazione dell’uomo e la fede cristiana è l’avamposto della libertà umana.”

Insomma la solita manfrina, secondo cui chi nega dio è amorale e individualista e che la religiobne cattolica sia migliore della altre, poichè interpreta in modo corretto la legge e la morale natuale… 🙁

massi

Lyra, sei una donna intelligente e intellettualmente onesta, ciò mi fa confidare nel fatto che non tarderai molto a trarne le giuste conclusioni :).

Lyra

giuste conclusioni? Che intendi dire?
Riflettendo sulla religione cattolica ciò che ho concluso è che andrebbe rimodernata, perchè così’ com’è non è credibile ed è distante dal bisogni concreti, dai sentimenti, e dalla spiritualià dell’uomo del XXI secolo. Ciò che mi sembra chiaro è che il cambiamento deve essere effettuato dall’interno e quindi spero che persone come Don Gallo (il famoso prete di strada vicono alla gente comune), come Don Barbero (colui che osò sposare coppie omosessuali e che pagò la sua “disobbedienza” con la riduzione allo stato laicale) e teologi come Vito Mancuso (che propone una vera e propria rifondazione della fede, non sul concetto di autorià e obbiedienza, ma di libertà) possano un giorno diventare la norma e non essere più le pecore nere! La mia conclusione sull’attuale Chiesa cattolica è stata negativa, infatti mi considero solo più cristiana, ma non potrei mai rinunciare alla mia personale fede, che per me è un bisogno intimo. 🙂

fab

Sono contento che Bagnasco abbia dichiarato che la chiesa non vuole le esenzioni ICI.

Florenskij

@ Lyra, Fab. Chi a Milano verso mezzogiorno gira dalle parti di viale Piave angolo corso Indipendenza vede un affollamento e sente odor di minestra e di cibarie miste: è la mensa per i poveri dei frati francescani, che opera da più di un secolo, quando non mi risulta ci fosse l’8×1000, anzi il governo aveva fatto da non molto man bassa sui beni ecclesiastici. Addirittura le truppe di Bava Beccaris nel 1898 fecero breccia nel muro a cannonate credendo di trovare rivoltosi armati, mentre c’erano solo randagi in attesa della minestra. Colgo l’occasione per ricordare che Emanuele Brunatto, uno spericolato faccendiere amico e ultradifensore del “truffatore” padre Pio negli anni ’40 organizzò a Parigi una grande opera di assistenza ai poveri affamati.
Tradizionalmente la Chiesa, pur con tutte le sue magagne, ha svolto una funzione assistenziale, tappando i buchi dell’intervento pubblico carente ( il cognome Cottolengo dice qualcosa? ). Può darsi che oggi questa funzione non sia più indispensabile; in tal caso l’8×1000 non sarebbe più giustificabile. Nell’attesa sarebbe sensato evitare di demonizzare tutto, proprio tutto quanto fatto in passato.

Quanto a certi preti di strada penso di non poterli giudicare individualmente perchè non si deve fare di tutta l’erba un fascio; però in certuni mi sembra di vedere parecchio protagonismo e poche remore a impancarsi con linguaggio insolente a giudici di una Chiesa a cui a suo tempo hanno promesso obbedienza. Dal punto di vista della dottrina cattolica dversi di loro sono dei collezionisti di eresie.
Trovo più coerente e perfino più estetico troncare con una Chiesa che si critica integralmente, piuttosto che mantenere un legame appiccicaticcio e carico d’astio.

Lyra

@ Florenskij

Sinceramente non capico cosa c’entri il discorso sul ruolo assietenziale della Chiesa e quello sull’ 8xmille…comunque fa niente, se si vuole parlar di questo parliamone pure!
La mia critica alla Chiesa non era rivolta certo ai preti/frati che aiutano persone in difficoltà, come chi organizza mense per i poveri, comunità di accoglienza per disadattati, drogati, prostitute, stanieri in creca di lavoro onesto. Per carità, io farei statue a persone come queste, che hanno capito la vera essenza del messaggio di Gesù, ossia amare il prossimo! Apprezzo tantissimo chi svolge con dedizione ed amore questo compito umanitario-assistenziale e penso che siano la vera linfa della Chiesa, il motivo per cui essa ha ancora un minimo di credibilità e simpatia.
“Nell’attesa sarebbe sensato evitare di demonizzare tutto, proprio tutto quanto fatto in passato.” mai voluto demonizzare tutto! La mia critica era rivolta alle alte gerarchie ecclesiastiche(e poi mica a tutti, dato che apprezzo persone come il Cardinal Maritini!), che sono troppo attente a porre divieti e a sostenete teorie antiquate (per fare un esempio in tema con l’articolo come il primato del cattolicesimo sulle altre fedi o l’amoralità degli atei) che non ai reali bisogni della gente.
“però in certuni mi sembra di vedere parecchio protagonismo” sì, forse a Don Gallo piacerà essere protagonista, ma le critiche fatte alla Chiesa sono costuttive e non per dar aria alla bocca! E non ha la minima intenzione di uscire dal cattolicesimo, dato che considera la Chiesa sua madre e sua casa (il che secondo me è positivo perchè le storture del Magistero vanno raddrizzate dall’interno e non a colpi di scismi!)
“Dal punto di vista della dottrina cattolica diversi di loro sono dei collezionisti di eresie.” Eresie? Nel XXI secolo dobbiamo ancora parlare di eresie come se fossimo nel Medioevo?! E chi decide se una posizione è eretica e rispetto a cosa è eretica?

Sandra

“Chi a Milano verso mezzogiorno gira dalle parti di viale Piave angolo corso Indipendenza…”

…. girerà a lungo, perché viale Piave NON fa angolo con corso Indipendenza….

Incrocia con corso Concordia, te l’avevo già scritto mesi fa…. La coda dei poveri alla mensa dei cappuccini si è molto allungata in questi ultimi anni. Qualche responsabilità del governo dai valori cristiani…. per non parlare del sire Formicchione, che si è fatto una nuova sede di 400 milioni di euro, alla faccia di tutti.

fab

Florenskij, il punto è che quelle attività non dovrebbero essere svolte da semivolontari come i francescani, ma dovrebbero essere attività regolari dell’amministrazione pubblica, con opportuna trasmissione di competenze e evidente potere collegato.
Lungi da me pensare che in genere i frati facciano carità per aumentare il loro potere mondano, ma di sicuro i vertici della chiesa sfruttano la loro manodopera interna come pretesto per ottenere ciò a cui la chiesa non ha diritto.

faidate

Non mi risulta che ci siano seminari “laici” a porte chiuse per partecipare all’organizzazione democratica della Chiesa, (per es. per l’elezione dei cardinali e del Papa) e finalizzati a garantire la moralità (no comment: c’è autonomia unilaterale?) e anche il buon uso delle risorse messe a disposizione dello Stato (e talvolta visibilmente sprecate:mai sentito parlare del San Raffaele?). Lo Stato è aperto a tutte le voci, la Chiesa è chiusa a riccio.

spapicchio

Detenere uno stato indipendenti con i soldi delle tasse degli italiani e dice che non cerca privilegi ma solo soldi per fare proselitismi, si vende con i soldi degli italiani.

La moralita` vera non centra con la dottrina e la morale cattolica.

FSMosconi

Tradotto:
“Non cerchiamo privilegi però lo Stato deve pensarla come diciamo noi”…

Maurizio da Gorizia

Ma il cardinale ha avuto problemi a uscire dalla porta a causa della lunghezza del naso? 😆 :mrgreen:

Maurizio_ds

bagnasco: uno dei migliori giocolieri della storia del circo mondiale.
“la chiesa non cerca privilegi”: è che non ha bisogno di cercarli, glieli fanno trovare davanti alla porta direttamente.

MetaLocX

Laicità però, ha specificato, intesa come “autonomia della sfera civile e politica da quella religiosa ed ecclesiastica – ma non da quella morale”

Bella forza… Loro sono dei moralisti, quindi nel rispetto della loro propria definizione continuano ad ingerire su ogni cosa: matrimoni omosessuali, sesso prematrimoniale, autodeterminazione, testamento biologico, ecc ecc, perché tutto per loro presenta dei risvolti morali molto più forti di quanto non sia nella realtà.

La loro definizione di laicità è una non-laicità in cui loro – tramite la morale – intervengono sulle questioni dello stato e della sfera privata – mentre nessuno può intervenire sulle loro questioni. Neanche in ambito morale, dato che loro si impongono come i padroni e detentori della morale.

alessandro

“ma deve poter esercitare liberamente questa sua missione”

bene allora che fondi un partito e si butti in politica come fanno tutti e come fu espressamente richiesto dal presidente dell’ecuador dopo le continue ingerenze della chiesa

massi

La Chiesa cattolica non ambisce a curarsi dei suoi fedeli ma a farsi Stato attraverso essi.

Southsun

Ed ecco perchè bisognerebbe proibire i partiti confessionali.

Specialmente se fanno riferimento alle “dottrine” e “leggi morali” scritte da una potenza straniera.

Allora sì che alle religioni sedicenti “universali” si strapperebbero le unghiacce una volta per tutte.

Francesco

Dizionario.
Bagnascata: Stupidagine. Fare, dire, pensare una b., Dire una b., Ma che b.!

Paul Manoni

Quindi “laicità” per Bagnasco, e’ la separazione tra il civile e politico, dal religioso ed eclesiatico, tranne che per la “morale”…Quella deve essere assolutamente uguale per tutti, e deve essere quella cattolica! 😯
Questo e’ suonato come un tamburo…! :rool:

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