In libreria ‘Il seme dell’intolleranza. Ebrei, eretici, selvaggi: Granada 1492’ di Adriano Prosperi

È uscito Il seme dell’intolleranza. Ebrei, eretici, selvaggi: Granada 1492 di Adriano Prosperi, per l’editore Laterza. Il libro, si legge nel lancio della casa editrice, tratta di “due decisioni di grande importanza storica” prese dai regnanti di Spagna Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia una volta conquistata Granada, ultimo baluardo islamico nella penisola iberica. Ovvero l’espulsione degli ebrei e la colonizzazione delle Americhe. “Fu grazie a quelle decisioni che l’età che si apriva e il mondo per la prima volta globalizzato furono dominati da tre tipi umani”, appunto: ‘ebreo’, ‘eretico’ e ‘selvaggio’. Si aprono così “tre grandi processi storici – colonialismo, intolleranza religiosa tra cristiani, antiebraismo/antisemitismo – prendono avvio e si preparano a dominare la storia dell’Europa e del mondo”.

Acquista questo libro su IBS

La Redazione

Archiviato in: Generale, Notizie

28 commenti

Ernesto

Perché prima del 1492 l’Europa medievale era notoriamente un paradiso per tutti.
Complimentoni a Prosperi.

Alfonso

@ernesto (cervello lesto)
infatti in europa prima del 1492 la peste cattolica imperversava in lungo e in largo, poi a partire da quella data si diffuse in tutto il mondo…

Marcus Prometheus

E come se prima del 1492 il colonialismo non fosse esistito, sia da parte dei cavalieri Teutonici e
Portaspada sulle coste del Baltico e 100 volte piu’ in grande da parte degli arabo islamici in yutto il NordAfrica ed Oriente fino all’India.

marco

spero che questa recensione, o il libro, nel caso, siano una forzatura volontaria!! Come se prima del 1492 non ci fossero stati “eretici”, non ci fosse stata intolleranza tra cristiani, non ci fosse stato antisemitismo!!! L’unica cosa vera è da quell’anno si aprì la via alla conquista delle americhe, per un fatto contingente, ma non so se “selvaggio” fu un concetto dell’epoca, visto che tutto quanto fosse oltre la “cristianità” non è che fosse tenuto molto in considerazione, eh!

schiaudano

In Ivanhoe (1200 circa), alla fine, Rebecca decide di trasferirsi nel sultanato di Granada dove i Musulmani trattano gli ebrei meglio dei cristiani.
Resisteva il sultanato, ma in Europa l’antiebraismo era la norma già da prima del 1492.

fabio

ma l’antiebraismo è sempre esistito, fin da quando i romani abbatterono il tempio di salomone semmai possiamo dire che i cattolicissimi sovrani di spagna hanno assunto la persecuzione e spoliazione degli ebrei a metodo di arricchimento infatti sono stati loro gli inventori dei pogrom antiebraici e facendo un parallelo i pogrom cattolici si sono sublimati con la soluzione finale nazista

Marcus Prometheus

Antiebraismo romano pre cristiano?
NON e’ assolutamente mai esistito.
Neppure al tempo delle *sanguinosissime* lotte per ri-conquistare Galilea, Giusea, Gerusalemme, Masada, durante la terribile rivolta ebraica repressa da Vespasiano e dal figlio Tito.
Tanto e’ vero che Vespasiano addirittura adotto’ nella sua famiglia Flavia l’ex comandante dei rivoltosi di Galilea, ossia del fronte nord della rivolta, il famosissimo scrittore Giuseppe che divenne cosi’ Iosephus Flavius ovvero Giuseppe Flavio, una volta che costui si dissocio’ dalla esaltazione dell’estremismo fanatico religioso.
E suo figlio Tito amo’ una ebrea.
La rivolta fu repressa, necessariamente, ma non erano i romani a volere lo scontro. A loro bastava all’epoca tenere Israele come regno “cliente” (o regni) clienti, vassalli ma con larghissima autonomia interna, per fare da zona cuscinetto con l’impero persiano.
Ed a Roma e nel resto dell’impero gli ebrei che vollero rimanere tranquilli NON furono ne’ repressi ne’ antagonizzati, ne’ discriminati.
L’antisemitismo ed il razzismo non contraddistinsero l’impero romano, tutt’altro.
L’impero romano (ed il politeismo tollerantissimo verso tutti gli dei altrui) furono invece una grandiosa macchina di integrazione.
Roma dalla sua fondazione (comprendendo Etruschi, Sabini e Latini) fu la prima societa’ fondata sulla legge e non sul sangue.

Paganini

Il libro non afferma che dopo il 1942 siano nati l’antiebraismo, il colonialismo e l’intolleranza religiosa, bensì che esse si sono diffuse nel mondo. Una prima globalizzazione, insomma, un’esportazione di concetti in se totalitari, un’annessione culturale prima che militare.

Quindi, secondo me, l’originalità del libro sta nel concetto di diffusione su larga scala di idee che si sono rivelate uno dei fulcri, negativi, del pensiero occidentale.

Mauro

Che dire?
Forse è meglio leggerlo il libro prima di commentarlo.
E siccome ho cominciato proprio oggi a leggerlo, mi pare di poter dire che Paganini non sia lontano dal vero, anche se mi sembra dalla lettura delle prime pagine, che ci sia dell’altro.
I cattolici usano distinguere l’antigiudaismo dall’antisemitismo avendo il primo una matrice religiosa e il secondo una razzista laico-scientista.
Ebbene, mi pare che Prosperi prospetti un’ipotesi diversa, e cioè che l’antisemitismo moderno sia una derivazione dell’antigiudaismo antico e che l’idea di razza (e quindi il razzismo) nasca proprio nella Spagna cattolica e colonialista.
Nulla di tutto ciò è originale (è obbligatorio esserlo?), ma forse lo studioso in questione pensa di documentare meglio quanto già altri hanno sostenuto.
Ma sono arrivato a pagina 14, è un po’ pochino per giudicare, ma quel che ho letto sopra mi ha spinto a scrivere prematuramente.

diego

più che parlare di antisemitismo sembra che il libro parli di una presunta superiorità dei cattolici sugli altri esseri umani.

spapicchio

E’ un titolo che probabilmente riflette l’ideologia romano-cattolico centrica dell’autore.

“Fu grazie a quelle decisioni che l’età che si apriva e il mondo per la prima volta globalizzato furono dominati da tre tipi umani” :

no, a quel tempo ci furono appunto gli Hussiti, gli Hugenuots, gli Eidgenossischen, che in seguito modificarono questo forzoso paradigma dell’assolutismo monarchico basso-feudale, a favore della civiltà prima europea e poi mondiale (“dominions” anglosassoni, eccetera) preparando la strada prima alle guerre di religione, e poi alla Rivoluzione francese che portò alla sconfitta Ancien Régime (Antico Regime) con quella della alleanza trono – altare, alla ratifica delle Carte costituzionali ed all’innesco del processo formativo dello Stato moderno.

Ma probabilmente questi argomenti sono passati sotto silenzio e trascurati dai programmi della pubblica istruzione in Italia, salvo naturalmente rare eccezioni, preferendo narrare le non esattamente eroiche gesta dei conquistadores cattolici spagnoli e portoghesi.

spapicchio

(…) Rivoluzione francese che portò alla sconfitta dell’Ancien Régime (Antico Regime) con quella della alleanza trono – altare, (…)

Florenskij

@ Spapicchio.

– Adriano Prosperi è uno storico di grandissimo valore, specialista di argomenti come Controriforma, Inquisizione… Un nome che è una garanzia di serietà.

– I programmi di Storia delle superiori prevedono quegli argomenti: si tratta solo di vedere se il docente li fa studiare a memoria come se si trattasse dell’elenco telefonico, oppure sa e vuole presentarne lo sviluppo con cause e concause. Si tratta di argomenti cruciali per la comprensione della modernità.

spapicchio

@ Florenskij

su questo sono d’accordo, ma… le guerre hussite? Si fanno per bene? A me pare di no. E sono almeno alla pari se non più importanti dell’assedio di Granada del 1492 per la storia dell’Europa, segnando la fine del medioevo ed una prima sedimentazione di una indentità cristiana (non cattolica) in Europa.

Ci sono tantissimi accademici di cultura (e magari anche di fede) cattolica totalmente ignari (o che deliberatamente la ignorano) di questa fondamentale storiografia.

Anche tu?

hexengut

la presentazione si presta effettivamente ad equivoci e, personalmente, mi ha fatto sussultare; ma Prosperi è un buon conoscitore degli archivi del S.Uffizio e un bravo storico anche se specificatamente per il periodo posttridentino. Leggiamoci quindi il suo lavoro e poi, eventualmente, ne riparliamo.

spapicchio

Hanno vinto i cristiani evangelici, gli Hussiti, la criciata in centro europa; i cattolici romani invece hanno perso, e se ne sono dovuti andare, emigrando, per “colonizzare” sterminando gli indigeni ai quali si sentivano superiori (“limpieza de sangre”) :mrgreen:

Ci sono tantissimi accademici di cultura (e magari anche di fede) cattolica totalmente ignari di questa fondamentale storiografia (o che deliberatamente la ignorano per compiacere alla CCAR).

http://it.wikipedia.org/wiki/Hussiti

http://en.wikipedia.org/wiki/Hussite_Wars

spapicchio

Hanno vinto i cristiani evangelici, gli Hussiti, la crociata in centro Europa; i cattolici romani invece hanno perso, e se ne sono dovuti andare, emigrando, per “colonizzare” sterminando gli indigeni ai quali si sentivano superiori (”limpieza de sangre”) :mrgreen:

Maurizio da Gorizia

Sapete che Franco revocò l’espulsione degli Ebrei dalla Spagna solo nel 1952 per poter entrare all’ONU (1955)?

Paul Tiglia

Però caro Marcus Prometheus! Ma perchè dici che gli zeloti erano dei delinquenti? Erano dei legittimi guerriglieri invece, patrioti e partigiani legittimi contro l’ingiusta invasione imperialistica Romana che sfruttava il popolo ebreo tenendolo sottomesso, per quale ragione gli ebrei dovevano lasciarsi sottomettere senza reagire da questi nuovi venuti così prepotenti? Perchè appoggiavano un tiranno feroce come Erode assassino di bambini? Io tra l’altro capisco che gli ebrei volessero la libertà di un certo Barabba che era un guerrigliero zelota non un bandito qualsiasi. Hai presente la distanza che c’è tra Roma e Gerusalemme? Perchè i romani non se ne stavano a Roma invece che invadere la Palestina? Perchè hanno attraversato il Mediterraneo per sottomettere un popolo da loro così distante? Poi quando gli ebrei si sono ribellati perchè non ne potevano più i Romani hanno fatto dei massacri pazzeschi che hanno provocato la Diaspora, visto che ogni ebreo di duemila anni fa ha dovuto ad un certo punto scegliere tra essere ucciso indiscriminatamente dai soldati romani, oppure essere fatto schiavo oppure fuggire come profugo per tutto il Mediterraneo e per tutta L’Europa. Quindi a me pare che i Romani imperiali ed imperialisti hanno comesso un crimine contro l’umanità costringendo un intero popolo alla fuga. L’ideale dell’Impero Romano! Questo ideale nefasto e sanguinario che ha ispirato molti dittatori megalomani della Storia come Napoleone ed Hitler,, o come quei presidenti USA che si sentivano i padroni del Sudamerica e del Vietnam.

Paul Tiglia

E parlando della Spagna medioevale e rinascimentale, è vero che a Siviglia c’erano dei forni crematori ante litteram, cioè delle stanze intere dove venivano bruciati centinaia di eretici per volta? E’ una bufala oppure è vero che sarebbero stati un funzione fino al 1808 quando Napoleone invase la Spagna? Però come mai le autorità napoleoniche non sono riuscite a documentare ed a quantificare il fenomeno? Come mai non si conosce per esempio il nome di uno solo di quegli eretici o di quelle streghe che sarebbero stati uccisi in questi Quemaderos? E se fosse stata tutta una balla propagandista messa su dai soldati francesi per giustificare la loro invasione militare della Spagna?

Marcus Prometheus

Per capire e per valutare la espulsione degli Ebrei e dei Mori dalla Spagna, del 1492 ritengo sia molto utile confrontarla con la espulsione degli ebrei dai paesi arabi mussulmani dopo il 1947.

SITUAZIONE PRIMA DELLE ESPULSIONI
1 I Mori in Spagna erano stati nemici armati, invasori armati, colonizzatori e discriminatori (oltre che autori di sanguinaose repressioni talvolta simili a capricciosi pogrom a danno dei cristiani dhimmizzati e colonizzati per ben 8 secoli, quanto duro’ la sanguinosa e penosa “reconquista” della penisola spagnola agli indigeni.
I Mori erano in grandissimo numero percentuale rispetto alla popolazione cristiana autoctona

2 Gli Ebrei in Spagna (pur essendo stati anche essi perseguitati e discriminati come dhimmi dai dominanti mussulmani) vi erano arrivati in gran numero al seguito degli invasori arabo islamici e come collaboratori degli stessi. Dunque erano considerati collaborazionisti nella oppressione nazionale sociale economica e religiosa degli autoctoni cristiani.
Erano percentualmente in numero medio rispetto alla popolazione cristiana indigena.

3 Gli Ebrei nei paesi arabi mussulmani del Nordafrica e del Vicino Oriente
erano residenti cola’ da secoli PRIMA rispetto agli arabi islamici (da qualche secolo a molti secoli o anche un millennio e mezzo o due millenni, per esempio nel caso degli ebrei della Mesopotamia oggi Irak).
In nessun luogo del NordAfrica o Vicino Oriente gli ebrei erano in percentuali cosi’ alte come invece erano i mori o gli ebrei in Spagna.
In nessun luogo erano MAI stati in posizione di colonizzatori o comunque in posizione dominante
In nessun luogo avevano mai neppure potuto discriminare il loro prossimo, tanto meno i mussulmani dominanti.
In nessun luogo avevano mai combattuto contro gli arabo islamici dominati.

Ebbene con queste premesse, molto differenziate, fra espulsioni iberiche ed espulsioni arabe cioe’ di molto maggiori fattori di risentimento (e di pericolo se tali minoranze fossero state autorizzate a restare***) per il caso della espulsione dalla Spagna rispetto a quello delle espulsioni dal mondo arabo, esaminiamo ora le modalita’ delle espulsioni.

LE MODALITA’ delle ESPULSIONI

Espulsioni dalla SPAGNA post 1492:
Dipesero da un decreto formale dello stato.
Non sono a conoscenza di alcun pogrom o altre aggressioni ad opera di privati o dello stato.
Fu concesso un tempo breve (un anno) per liquidare i propri beni ed affari e permesso di uscire con qualsiasi somma.

Espulsioni dai paesi arabi mussulmani post 1947 o 1967:
Non dipesero da provvedimenti formali ma molto peggio da minacce, aggressioni, pogrom (linciaggi indiscriminati), incendi di sinagoghe negozi e case private su larga scala, ed aggravamento delle discriminazioni, insomma da imminente pericolo generalizzato di genocidio, in caso di permanenza nei paesi relativi.
Da quando si scatenarono i pogrom in genere il tempo di sgombero fu di circa un mese e in genere il bagaglio concesso fu di una valigia o due a testa e senza il diritto di portar via valori (valuta o gioielli), quindi l’espulsione significo’ anche espropriazione totale dei beni di tutti gli espulsi.
(Stessissimo destino, salvo i pogrom, fu riservato agli italiani espulsi dal nordafrica, Egitto Tunisia, Libia.)

*** Comunque tutte le espulsioni giudicate a posteriori oggi appaiono essere state un fallimento economico, considerata la perdita di conoscenze, competenze e di attivita’ economiche, e nonostante i guadagni delle confische o degli acquisti sottoprezzo per vendite frettolose.
Dal punto di vista della sicurezza politico militare dei paesi espellenti le espulsioni di ebrei sia quelle di 5 secoli fa sia quelle del secolo scorso appaiono oggi assolutamente inutili e le espulsioni dei Mori dalla Spagna probabilmente altrettanto, dato che i secoli successivi non videro un islam arabo particolarmente virulento o forte ed aggressivo nel jihadismo (come invece accade oggi). Facendo astrazione dalla pur gravissima pirateria barbaresca (pesante per le dolorose razzie di schiavi subiti dai paesi Europei e per i grandi danni economici a tutta l’economia delle zone costiere del Mediterraneo, ma non come minaccia militare terrestre) dopo il 1500 gli attacchi jihadistici contro l’Europa furono portati esclusivamente dall’impero turco ottomano, cioe’ da oriente (oltre che da sud con gli attacchi ad Otranto ed a Malta).

Cordiali saluti a tutti i liberi e laici
Marcus Prometheus.
Penso che tutte le grandi religioni del mondo: …
… cristianesimo, islamismo e comunismo,
siano, a un tempo false e dannose. Bertrand Russell

Accogliere solo i profughi laici dall’Islamismo Espellere tutti gli islamisti.
Combattere il masochismo antioccidentale, che mina liberta’ e democrazia.

Commenti chiusi.