Scomparso il vaticanista Giancarlo Zizola

E’ scomparso ieri all’età di 75 anni Giancarlo Zizola, uno dei primi ‘vaticanisti’ a seguire il Concilio Vaticano II. Nato a Valdobbiadene (TV) nel 1936, ha collaborato con L’Osservatore Romano, Avvenire, Il Giorno, Panorama, Il Sole 24 Ore e scriveva ultimamente per Repubblica.  Autore di libri sul papato e la religione cattolica, si è distinto come interprete del rinnovamento e del dibattito conciliare, tanto da essere anche in disaccordo con i vaticanisti più legati alla tradizione. Si è spento a Monaco di Baviera, dove aveva seguito un incontro interreligioso organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio.

Valentino Salvatore

Archiviato in: Generale, Notizie

49 commenti

rik

Io l’ho sentito recentemente a Rainews e si era distinto nel raccontar palle sul grande impegno di Ratzinger contro la pedofilia.

Conformista, appiattito alle menzogne vaticane. Come gli altri

Federico Tonizzo

@ giuseppe:
I catto-troll (come te) “sembrano” strani nei loro interventi, proprio perchè non seguono quello che i vangeli dicono fossero le raccomandazioni di Gesù (in primis: dire la verità), fanno da avvocati dell’indifendibile, eccetera, ma soprattutto perchè nel 95% dei casi è assolutamente evidente la loro vomitevole MALAFEDE.
Però proprio perchè essi sono un discreto numero (parlo di quelli che si manifestano qui: figurarsi quindi quanti personaggi del genere ci sono in giro!!!), e non sono soltanto uno o due matti, mi sono fatta l’opinione che QUESTO, cioè il loro, E’ IL CATTOLICESIMO VERO E CLASSICO: il clero medio e alto che imbroglia deliberatamente il basso clero e il popolino, i quali credono alle favole raccontate loro dall’alto e medio clero.
In questo senso (”senso deteriore”? no, diciamo “senso realistico”), i “catto-troll” sono “VERI CATTOLICI”, cioè membri di quell’ASSOCIAZIONE A DELINQUERE CHE E’ LA CHIESA CATTOLICA.

Tomhet

Si certo, la verità rivelata in un libro di 2000 anni fa.
Mi chiedo se è possibile superare lo stadio infantile per i credenti.

Southsun

@ giuseppe.

La verità è scritta nelle sentenze dei Tribunali e nelle chiamate di correo di vescovi e di diocesi.

La verità si trova anche nella consecutio temporum dei reati, delle strategie per nasconderli – sempre le stesse in tutto il mondo – e nei nomi dei più alti capibastone cattolici che non videro oppure approvarono: WOJTYLA e RATZINGER.

Le fette di prosciutto che hai sugli occhi hanno ormai la muffa filamentosa.

Ratio

Le vittime della pedofilia dei preti e la denuncia di Ratzinger al tribunale dell’Aja sono balle?

MetaLocX

Ma il cardinale Sepe ha detto che si tratta di una azione anti-cattolica. Sta a vedere che alla fine verranno condannate le vittime.

luigi

Della morte di una persona dispiace sempre. Ma questo Giancarlo Zizola era un’altro propagandatore della PIU’ GRANDE MENZOGNA!

pasquale

“Della morte di una persona dispiace sempre.”
non ti credo

“Ma questo Giancarlo Zizola era un’altro propagandatore della PIU’ GRANDE MENZOGNA!”
continuo a non crederti

Rasputin

Dissento. Non sempre dispiace della morte di una persona, e chi asserisce il contario mente. Io non mento, dico solo, uno in meno.

stefano marullo

Zizola era un grande osservatore e uomo di insigne cultura. Credente certo, ma dotato di acume e senso critico. Ha scritto pagine molto lucide e pesanti sulla deriva costantiniana e il neo-centralismo della Chiesa Cattolica. Non credo proprio sia stato uno sponsor di Ratzinger a giudicare dai suoi scritti che sembrano riflessioni di un Hans Kung italiano. Non conosco le sue affermazioni circa la piaga della pedofilia nella Chiesa. Se ha detto quelle cose ha preso un abbaglio.

Federico Tonizzo

@ stefano marullo:

In:
http://www.rassegna.it/articoli/2011/09/14/78009/il-vaticano-secondo-giancarlo-zizola
alla domanda “Recentemente lei ha scritto su Repubblica che “la questione soggiacente alle perversioni dei singoli riguarda alcuni dei funzionamenti strutturali della Chiesa”. Cosa intende, con questo?”
Zizola risponde:
“Credo che vada riconosciuto il coraggio di Benedetto XVI di aver smantellato il sistema organizzato dell’omertà e di aver riportato nel pubblico della Chiesa e della società ciò che era tenuto nascosto. (…)”.

Zizola era dunque al corrente del “sistema dell’omertà”, ma non l’ha denunciato lui stesso, a quanto pare: ne era dunque “complice”?
E Zizola era quindi anche al corrente del fatto che tale sistema originò perlomeno (ma in realtà da prima) con il “Crimen sollicitationis”, firmato dal papa Giovanni XXIII nel 1962 e con il “De delictis gravioribus”, lettera firmata PROPRIO dal cardinale Ratzinger nel 2001, ma non ha, Zizola, rivelato niente, proprio in ossequio a dette direttive vaticane?
Ed sarà stato Zizola anche al corrente del fatto che il papa Benedetto XVI ha sì “ufficialmente” tentato di smantellare tale sistema, ma non è molto chiaro (anzi, a me pare che tale smantellamento sia stata una “finta”) se lo ha fatto anche “fattivamente”, visto che, dopo le esternazioni di Benedetto XVI contro la pedofilia dei preti (in cui per la verità egli mi pareva più propenso a chiedere pietà e perdono per i poveri preti pedofili peccatori e quindi odiati, che a dare risarcimenti alle vittime), ancora nessun cardinale, nessun vescovo e nessun prete ha denunciato alcun chierico pedofilo?

Federico Tonizzo

@ Sandra:
Sta di fatto che, anche prima dell’anno 2005 citato nell’articolo, “tutti sapevano ma nessuno parlava”.
Del resto, come si fa a non pensare (o quantomeno a non sospettare) che, proprio perchè il cardinale Ratzinger fu l’autore del “De delictis gravioribus” nel 2002, egli sia stato “giusto in tempo” eletto papa per evitarne l’estradizione e il processo negli Stati Uniti, dove era reclamato dai tribunali per copertura della pedofilia dei preti?

Sandra

Ah ma io sono d’accordo con te. Non sapremo mai se l’elezione di Ratzinger fosse direttamente legata alla richiesta della corte del texas, certo che il timing, che includono il ritardo nella risposta da parte vaticana, desta sospetto.
La pedofilia del clero non era un aspetto prioritario, ed è stato consapevolmente ignorato. Non si può pensare infatti che un’organizzazione puntigliosa al limite della paranoia su quanto sia lecito o meno in materia sessuale (addirittura per una coppia sposata!) si sia fatta sfuggire l’aspetto più malato della sessualità di un adulto. Verso i bambini non è stata una disattenzione casuale, ma una colpevole negligenza.

Federico Tonizzo

@ Sandra:
Cavolo, con l’articolo di Magister sembra di essere in una storia pirandelliana dalle “verità multiple”…

Restano i fatti:
– diversi preti furono/erano/sono pedofili;
– nessuno ne parlò per secoli;
– l’omertà fu ufficializzata nel 1962 e nel 2002;
– la notizia della pedofilia di diversi preti trapelò negli ultimi decenni in USA e negli ultimi anni in Italia;
– l’autore del “De delictis gravioribus” fu eletto papa, quindi capo di stato, quindi non “normalmente” estradabile.

E resta la domanda:
– quale fu il ruolo effettivo di Zizola nel sapere/nascondere/dire/non denunciare alle autorità civili?
Sinceramente, io proprio “pulito pulito” non ce lo vedo, a meno di ricorrere al postulato di Craxi “Se io sono colpevole, allora tutti sono colpevoli”, da cui discende il corollario “Allora non riveliamo niente e proclamiamoci tutti innocenti”. Ma non molto dopo Craxi si rese latitante…

rik

Ma non c’entrano certo le direttive per spiegare l’omertà vaticana e capire quanto Zizola sia stato corrivo con questa omertà. I fatti parlano molto più delle direttive. E i fatti sono questi:
1) Nessun prete criminale mai denunciato alle autorità civili da un suo collega o superiore.
2) Nessun risarcimento spontaneo delle diocesi e del Vaticano. Quando hanno pagato le diocesi lo hanno fatto per ordine dei tribunali USA e hanno pure dichiarato fallimento per non pagare.
3) Gli archivi diocesani e vaticani restano sbarrati: le autorità civili e l’opinione pubblica non possono sapere niente sui preti accusati e riconosciuti colpevoli, anche se non finiti in galera per ragionoi varie (in primis prescrizione e mancate denunce)
4) I preti criminali sono costantemente protetti, sottratti alla goiustizia, nascosti e trasferiti di parrocchia in parrocchia.
5) Le cause della pedofilia clericale non sono mai state affrontate, perché per affrontarle bisogna abbattere tutto il sistema di potere cattolico, incentrato sulla repressione sessuale e la misogenia. Quello che hanno fatto è prendersela coi gay, pur sapendo che non c’è relazione alcuna con la pedofilia e pur sapendo che la maggioranza dei preti è gay.
6) La diretrtiva di fatto (al di là delle chiacchiere) è soffocare lo scandalo. Ed è stata applicata nei secoli dei secoli e viene attuata anche oggi.

Zizola su questi apsetti è stato sempre reticente e connivente e ci ha raccontato palle fino al suo ultimo giorno di vita millantantando un inesisitente impegno di Ratrzinger nello sradicare il fenomeno. Cioè ha dato per sufficienti e rilevanti le quattro chiccchiere di Ratzinger sul problema, mentre a fatti siamo a zero.

admin

Ti ricordo che i commenti non rappresentano necessariamente l’opinione dell’UAAR e che ogni utente è responsabile di ciò che scrive.

[admin]

Francesco

Deki, si tratta di un commento, sei tu l’intollerante che non vuoi permettere chje si facciano commenti simili.

deki

tranquilli, lo so che siete abituati ad esprimervi così, nihil novi sub sole. L’UAAR è questa: tolleranza ed educazione. COMPLIMENTI!

Francesco

Deki ripeto, l’intollerante sei tu, ma siamo abituati a vedere gli ipocriti comportarsi cosi’.

Agita&Gusta

Diamine, pensavo “sparito” nel senso di “rapito”, già immaginavo il giallo all’interno della chiesa, i possibili moventi.. invece è solo morto. Chi muore giace e chi resta si da pace. Pace.

Francesco

Un altro credente che non sapra’ mai di avere avuto torto.

Southsun

Non conoscevo nè lui nè le sue opere perciò non mi esprimo, a parte le condoglianze.

L’istinto però mi dice che il Vaticano ha perso con lui un sassolino dalle scarpe…..

bruno gualerzi

Non conosco a fondo le posizioni che furono di Zizola (mi rimetto a quanto qui riportato con cospicua documentazione), ma i cosiddettii ‘vaticanisti’ (come Magister, che leggo più frequentemente) mi lasciano sempre molto perplesso in quanto, da credenti quali sono – come Zizola – possono sicuramente criticare, anche duramente, certi aspetti del pontificato, ma riconoscono pur sempre quel ruolo a-storico, o meta-storico, della chiesa per cui, non so quanto consapevolmente, sono portati a ‘contestualizzarene’ (come è di moda dire ora) gli eventuali errori. In fondo quindi giustificarli in nome dell natura tutta particolare della chiesa (reso bene, in forma satirica, dalla vignetta di Vauro in cui B16, di fronte alla richiesta di deferimanto al tribunale dell’Aja dichiara: “mi appello al ‘divinino’ impedimento!)
In quanto alla questione pedofilia… ho seguito qui con interesse lo scambio tra Sandra, Federico Tomizzo, stefano marullo (il quale immagino replicherà)… ma voglio soprattutto rifarmi alla replica di Tomizzo a giuseppe… non perchè gli argomenti di quest’ultimo abbiano un qualche valore… ma perchè ne ricava un ritratto del cattolico medio tutto da condividere…
e in partticolare proprio a proposito della pedofilia! Infatti, quale che sia il giudizio da dare alla posixione di Ratzinger e del vaticano in generale, resta il fatto che – per quanto ho potuto verificare ascoltando tanti discorsi dei, diciamo così, cattolici ‘medi’ – vi ho ritrovato tutte le negazioni prima, poi le reticenze, poi i ridimensionamenti, poi le ammissioni, poi la richiesta di scuse, e infine la rivendicazione della ‘superiorità’ della chiesa nel saper denunciare e fare ammenda delle proprie colpe rispetto a qualsiasi altra isituzione (e imparino queste ultime… e stiano zitte!), riscontrabili nella posizione ufficiale della gerarchia. Ora, tutto ciò (un cattolico che si esprime in conformità col magistero della chiesa) non sorprende certo… ma proprio per questo diventa una sorta di ‘verifica dal besso’ della posizione della chiesa. Ciò che essa ha ‘trasmesso’ ai suoi fedeli, di cui quindi porta tutta la responsabilità.

stefano marullo

Caro Bruno, non so se occorrerà replicare. Ho dato un giudizio su Zizola in base ai suoi scritti. Sulle posizioni che ha assunto sulla questione pedofilia ho già detto, avrà preso un abbaglio. Ma finanche il buon Sartre, che ha scritto cose pregevoli, negli ultimi tempi e in molte interviste si abbandonava a veri e propri deliri

Sandra

La teologa Ranke-Heinemann aveva rilasciato un’intervista sullo Zeit, in cui non concede attenuanti di contesto, in quanto il testo, la cultura, il sistema sono prodotto della Chiesa.

“La radice del problema è il bando delle donne, che la Chiesa ha praticato per secoli. Questoha trovato riflesso nei testi biblici. Nella traduzione originale della lettera ai Corinzi per esempio Paolo chiede “non ho il diritto di portarmi una moglie come gli altri apostoli e Pietro?”. Nessun riferimento al celibato. Ma questa traduzione è stata rivista nel 1592. Mogli fu cambiato in sorelle. E ancora nel 1979 Giovanni Paolo II caratterizzava il celibato come “insegnamento apostolico” e gli apostoli come “maestri di castità”.

La Chiesa monosessuale con una de-sessualizzazione dei preti promuove la pedofilia.”
http://www.zeit.de/gesellschaft/zeitgeschehen/2010-03/katholische-kirche-missbrauch-ranke-heinemann/seite-1

Se poi ci aggiungiamo l’elemento potere-autorità e la lotta per mantenerlo, si arriva facilmente a spiegarsi il perché di questo sistema che anche Zizoli vede e sembra condannare, senza però un approfondimento sull’origine.

stefano marullo

Condivido quello che dici e il punto di vista di Ranke-Heinemann. Sull’elemento potere-autorità credo abbia scritto esaustivamente il teologo Leonardo Boff

Federico Tonizzo

Un interessantissimo articolo (18 marzo 2010) di Hans Kung, molto critico sul fatto che Ratzinger ha chiaramente coperto la pedofilia dei preti:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/03/18/ratzinger-reciti-il-mea-culpa-sulla-pedofilia.html
Però l’articolo è del 2010, e Kung, nell’articolo stesso, parla della pedofilia dei preti come di cosa nota da decenni: perchè Kung non ha parlato prima? Forse in ossequio al noto (e da Kung stesso citato) divieto ratzingeriano (e necessariamente anche al divieto di Giovanni XXIII del 2001), come probabilmente fece Zizola e come probabilmente TUTTO il clero fece, e secondo me tutto il clero CONTINUA a fare?

Un altro articolo (15 aprile 2010) di Kung critico verso Ratzinger:
http://www.repubblica.it/esteri/2010/04/15/news/hans_kung-3359034/
nel quale Kung è ancora più esplicito che nell’articolo succitato nell’accusa a Ratzinger sulla copertura della pedofilia del clero.
Di nuovo: perchè anche Kung si “sveglia” adesso sulla pedofilia?
Cambio domanda: qualcuno di voi conosce forse denunce della pedofilia del clero da parte di Kung riaslenti a periodi “non sospetti”, cioè a prima che in USA scoppiasse apertamente il bubbone?

stefano marullo

Federico capisco il tuo “cruccio” sulla questione pedofilia. Ma liquidare gli scritti di Zizola o di Kung perchè non avrebbero detto nulla sulla faccenda (ammesso che ne sapessero qualcosa) equivale a dire che gli scritti di Sartre sono da buttare perchè non ha detto niente sui gulag

Sandra

@Federico
Ho trovato questo, del marzo 2005, quindi antecedente all’elezione di Ratzinger:
Attraverso l’immagine tradizionale del prete maschio celibe, Wojtyla porta la responsabilità del catastrofico calo di preti, il collasso del benessere spirituale in molte nazioni, e i numerosi scandali di pedofilia che la Chiesa non è più in grado di coprire.
http://www.spiegel.de/international/spiegel/0,1518,348471,00.html

E poi questa citazione, da un’intervista a Newsweek del 1991:
“If priests were allowed to marry, if this would be an optional thing, and if he could have wife and children, he would certainly have less temptation to satisfy certain sexual impulses with minors. Everyone agrees the celibacy rule is just a Church law
dating from the 11th century, not a divine command.”

Federico Tonizzo

@ stefano marullo:
Noo… lungi da me “liquidare gli scritti di Zizola o di Kung perchè non avrebbero detto nulla sulla faccenda (…)”.
Il mio era solo l’additare un difetto (anche se “mica da poco”) in un largo contesto ammirevole.

Federico Tonizzo

@ Sandra:
Grazie! Ottimi sia l’articolo di Spiegel sia la citazione da Newsweek: questo significa che almeno fin dal 1991 Kung “ha parlato”.
Peccato solo che in Italia, a quei tempi, le notizie non siano entrate attraverso i media italiani…

天路 tianlu

Anche io non ho capito la necessità di riportare la notizia. Siete una succursale del tg1?

stefano marullo

che dentro la della Chiesa Cattolica ci siano voci dissonanti rispetto ad un generale appiattimento spesso dettato da convenienza più che da convinzione non mi pare trascurabile. Personaggi come Zizola (quello dei libri non delle ultime interviste), Zarri, Kung, Girardi, Schillebeeckx, Boff, Dussel, Comblin, Balducci, Sobrino…in quanto credenti e cattolici hanno avuto un impatto notevole sulle coscienze proprio perchè le loro critiche venivano dall’interno. Sulla loro efficacia si può discutere. Ma io non sono per il “tanto peggio tanto meglio”. Se la Chiesa Cattolica recuperasse certe istanze delle teologie politiche e di base non sarebbe una brutta notizia. Un “umanesimo cristiano” forse potrebbe dialogare con “un umanesimo ateo”. Ma siamo su I have a dream, probabilmente.

bruno gualerzi

@ atoniadew – tianlu – alec
E nturalmente non vi interessano nemmeno i commenti che qualche sprovveduto ne ha fatto. Quante chiacchiere inutili! E pensare che bastava dire “uno di meno”…

Commenti chiusi.