Sciopero generale: a Mestre c’era anche l’UAAR

uaar mestre
Nella gremita Piazza Ferretto dei 50.000 ieri a Mestre erano presenti anche diverse decine di soci dei Circoli UAAR del Veneto, senza bandiere e striscioni ma con cartelli che ricordavano come la manovra da 45 miliardi di euro non lambisca di un centesimo le molte prebende a favore della Chiesa Cattolica (oneri di urbanizzazione secondaria, 8×1000, insegnanti di religione, esenzioni fiscali come ICI e affini, tariffe postali agevolate, costi idrici dei giardini vaticani ecc.). E’ la seconda volta che i Circoli veneti si ritrovano insieme durante un “grande evento”: la prima fu in occasione dell’iniziativa “I sapori della laicità” in occasione della visita di Benedetto XVI a Venezia (cfr. Ultimissima dell’1 maggio). Anche stavolta, sebbene l’UAAR non abbia dato un’adesione ufficiale al documento di indizione dello sciopero da parte della CGIL (che non conteneva riferimenti ai contributi e ai privilegi di cui gode la Chiesa cattolica), i soci veneti hanno distribuito circa 700 volantini nei quali tra le “caste” si ricordava proprio quella ecclesiastica e specificamente cattolica, che fa la “predica” alle altre caste e non rinuncia ai propri privilegi (concorrenza sleale, stipendi per attività spirituale in ospedali, caserme, carceri ecc.). Accoglienza entusiasta tra i molti manifestanti che si sono trattenuti con i soci (“ci sono quelli dell’UAAR, bravi!”, “avete ragione”, “la vostra è una battaglia giusta”, “io sono sbattezzato”, “ma come si fa a partecipare alle vostre iniziative?”…). Non è mancata una nota da “blob”: un giovane ha avuto l’unica nota di rimbrotto verso l’UAAR: “Meglio pensare agli uomini prima che alle piante”. Lui aveva letto “Unione degli Alberi”…

Stefano Marullo

68 commenti

stefano marullo

Sì hai ragione, è un refuso. Grazie. Magari fossero solo milioni

Federico Tonizzo

STUPENDA INIZIATIVA! 😀
E sono felicissimo per l’accoglienza da parte della gente! 😀

gioacolp

Comportamento inaccettabile!
E chiamala “stupenda Iniziativa”!
C’è poco da essere allegri, se a gioire sono i comici che non fanno per niente ridere!
Che l’unione agnostici atei razionalisti si sia fatta coinvolgere in uno sciopero inutile e dannoso, fine alla demagogia sindacale, e contro il governo in carica a prescindere, la dice lunga, su quella che tu definisci “stupenda iniziativa”
Citami un solo motivo per cui i sindacati e non i circoli uaar dovevano scendere in piazza
Citami una sola ragione razionale per cui plaudi all’iniziativa

maxalber

L’UAAR NON ha aderito all’iniziativa dello sciopero.
Alcuni circoli, in autonomia e senza bandiere dell’associazione, hanno deciso di cogliere l’occasione (la presenza in piazza di migliaia di persone) per sottolineare alcuni aspetti “clericali” della manovra e rendersi visibili.
Dov’è il problema?

teologo cattolico

@gioacolp

..per me invece è una cosa stupenda..e per le tue stesse ragioni

Rocco

La ragione razionale è che in poche settimane hanno massacrato l’italia dei lavoratori ed è assolutamente necessario farsi sentire.
Io sono assolutamente disposto a fare sacrifici, a subire riduzione dei diritti e aumento dei doveri, ma VOGLIO un piano concreto di risanamento.
Qui pagano sempre i soliti e i sacrifici che facciamo non servono a niente.
Ho il sacrosanto diritto di farmi sentire.

Federico Tonizzo

@ gioacolp:
Per me quello che è INACCETTABILE è invece la continua PREDAZIONE della gente da parte di questo governo di mafiosi e da parte della chiesa cattolica, altrettanto mafiosa perlomeno nei suoi “alti ranghi”.
Per questo sono assolutamente felice della suddetta iniziativa UAAR.

Roberto

Vedete questo e` un dei motivi per i quali non mi sono mai formalmente iscritto all’UAAR pur condividendone gli scopi: siete troppo dispersivi. Questa non era una manifestazione su tutta la manovra finanziaria, ma solo su alcuni aspetti di essa ed in piu` era fortemente politicizzata. Vorrei far notare che si puo` essere contrari ad uno sciopero o alle idee di un sindacato senza per questo essere contrari al diritto di sciopero o a tutti i sindacati. Infine, giusto per entrare nel merito dell’evento, se lo sciopero fosse stato veramente generale sarebbe stato solo un episodio di autolesionismo simile a quello che sta` compiendo il popolo greco.

teologo cattolico

@roberto

Con piacere noto, come per altro ho sempre sospettato, che vi sono anche atei intelligenti.

Francesco

Quindi teologo uno e’ intelligente quando lo stabilisci tu.
Anche questa convinzione dipende dall’essere teologo?

Roberto Grendene

vero, questa era una manifestazione contro tutta la manovra finanziaria, e infatti l’UAAR non ha aderito, ma visto che nelle rivendicazioni della manifestazione comparivano le seguenti proposte:

– Imposta straordinaria sui Grandi Immobili il cui valore patrimoniale, al
netto dei mutui, superi la soglia degli 800.000 euro, con aliquota fissa
dell’1% nel 2012.
– Introduzione di un’Imposta ordinaria sulle Grandi Ricchezze pagata solo
sulla quota che eccede gli 800.000 euro. [Gettito potenziale di circa 15
miliardi ogni anno].
. [contrarietà al Governo che] non introduce interventi significativi per
colpire chi non ha mai pagato.

abbiamo ritenuto che la partecipazione rivendicando i nostri temi fosse a tema 🙂

Cartman666

Perche’ criticare? Iniziativa sacrosanta nel far conoscere al popolo, i privilegi fiscali che di cui gode il clero, abolendo i quali si avrebbe lo stesso gettito dell’aumento dell’iva.

Roberto

@Cartman666, credo che anche il contesto in cui si muove una critica sia importante. Questo non era uno sciopero supportato da tutte e tre le sigle sindacali, ma solo dalla CGIL. I motivi dello sciopero stesso erano demagogici e lesivi del mercato che si dovrebbe invece aiutare. Sono allo stesso modo rimasto molto deluso quando ho visto che anche Nichi Vendola ha partecipato alla manifestazione, visto che e` una persona che stimo molto. Chiaramente c’e` un trade-off: supportando queste manifestazioni l’UAAR si guadagna le simpatie di un gruppo perdendo quelle di un altro. Sta` ai dirigenti dell’UAAR capire quale strada sia la migliore per la crescita dell’associazione.

maxalber

Ribadisco: l’UAAR NON ha aderito all’iniziativa dello sciopero.
E perchè “sarebbe stato diverso” se lo sciopero fosse stato indetto da tutti e tre i sindacati? L’UAAR è apartitica e asindacale.
Lo scopo della parteciapzione di alcuni soci (non dell’associazione) era un altro.
Comunque non capisco poi che cosa significhi “siete troppo dispersivi”.

Roberto

@maxalber, secondo me il questioni come queste si dovrebbe essere molto delicati. E` vero che non c’era un patrocinio ufficiale, ma mi sembra anche vero che riportando la notizia che alcuni membri del circolo UAAR del veneto il sito cerchi di capitalizzare la visibilità ottenuta tramite questa manifestazione. Questa cosa ovviamente e` assolutamente legittima, il mio commento puntava solo a far notare che alcune persone (tra le quali io) potrebbero non gradire l’associazione tra UAAR ed uno sciopero fortemente politicizzato del quale non condividono le motivazioni. Infine, no, non sarebbe stato diverso se lo sciopero fosse stato promosso da tutti i tre maggiori sindacati, a prescindere dall’utilità dello sciopero stesso. Se hai capito il contrario probabilmente mi sono spiegato male io.

Per “dispersivi” intendo che cercate di capitalizzare su troppi eventi “colorati”, ovvero eventi che hanno una spiccata appartenenza politica. Questo sciopero e` un esempio. Ripeto, e` legittimo per un’associazione scegliere i suoi metodi di propaganda in assoluta autonomia e risolvere questi trade-offs in base alla propria sensibilità.

maxalber

Si tratta di un problema che accompagna l’associazione fin dalla sua nascita: la partecipazione a manifestazioni di ogni tipo, dal gay pride alla marcia della pace Perugia Assisi.
Qualsiaisi scelta si faccia, anche una non scelta, troverà qualcuno discorde.

Roberto

@maxalber, e` chiaramente un “problema” di qualunque associazione con finalità pratiche e concrete come e` l’UAAR. Il mio commento era volto a far notare il senso di disaggio che io proverei (se fossi membro dell’associazione) vedendo gli scopi dell’UAAR associati con quelli di questo sciopero.

A me sembra lecita la partecipazione al gay pride, in quanto le attuali discriminazioni verso qualsiasi cosa non vidimata dalla CCAR e` chiaramente in contrasto con la natura laica dello stato che l’UAAR difende. Probabilmente come dici tu, partecipare al gay pride infastidisce sicuramente qualche altro socio (anche se non riesco a capire il perche`:).

maxalber

Guarda che anche a me la CGIL non piace.
E se avessi dovuto votare per la pertecipazione dell’UAAR alla manifestazione avrei votato contro.
Un modo per distinguere la partecipazione dell’associazione da quella dei soci consiste proprio nel lasciare una certa libertà ai circoli, evitando il coinvolgimento “centrale” dell’associazione.
Infatti non c’erano bandiere UAAR, ma solo cartelli che sottolineavano i nostri scopi.
D’altronde è innegabile che l’UAAR abbia avuto un ruolo primario nel sollevare il problema dell’intoccabilità dlla chiesa in questa manovra.

Per quanto riguarda il gay pride, si è visto anche degli interventi in questo sito che l’omofobia non manca neppure tra gli atei.

Roberto Grendene

@ Roberto

veramente ci sono tanti che vorrebbero piu’ partecipazione a tanti eventi di protesta che non interessano affatto i nostri scopi

io trovo che l’UAAR sappia invece resistere alla tentazione di fare da “prezzemolo” su tante iniziative e sappaia concentrarsi sulle proprie istanze

Lorenzo Galoppini

“…Per quanto riguarda il gay pride, si è visto anche degli interventi in questo sito che l’omofobia non manca neppure tra gli atei.”

E quando???? 😮 Io non ricordo assolutamente di aver letto interventi omofobici da parte di atei su questo sito, ma solo ed esclusivamente da parte di cattolici integralisti, i cosiddetti “troll”. Perlomeno da quando frequento il sito stesso (circa 5 anni).

Lorenzo Galoppini

La faccina voleva essere di stupore, ma mi sa che non mi é venuta… 😉

Lorenzo Galoppini

@ Roberto Grendene 14:39

Su quest’ultima questione personalmente sono sempre stato piuttosto combattuto: anche a me non dispiacerebbe affatto, tutt’altro, che l’Uaar prendesse parte più spesso anche a manifestazioni di altre associazioni o gruppi, come del resto ha già fatto nei casi già citati, se la cosa ha un senso (ad esempio, unirsi alle manifestazioni dei No Tav c’entrerebbe ben poco con i nostri scopi statutari, é chiaro); ma al tempo stesso mi rendo conto che ciò potrebbe portare a una dispersione di tempo ed energie che invece é bene impiegare maggiormente sui nostri obiettivi veri e propri di cui sopra.
Qualora però ci sia qualche convergenza come nel caso della CGIL di oggi, ripeto, credo sia utile sfruttare anche queste occasioni: la collaborazione fra realtà diverse può portare buoni risultati e, nei limiti già detti, ritengo sia da incoraggiare, valutando come sempre ogni volta il singolo caso.

Losna

Motivi demagogici e lesivi del mercato?
Ma se sono 17 anni che ci stanno succhiando a poco a poco tutto il sangue che abbiamo.
Hai una figlia precaria laureata con 110 che si vede passare avanti e per giunta di ruolo i cosiddetti insegnanti di “religione”? Hai perso il lavoro perché la produzione si è trasferita all’estero? Ha qualche speranza di vedere una pensione nel tuo futuro? Per uscire dalla crisi hai visto qualche intervento su chi i soldi li ha? Hai visto qualche riduzione dei costi della politica?
Quale strumento ha la povera gente per farsi sentire? Dai uno sguardo alla storia sindacale. Senza scioperi saremmo ancora a lavorare 12 ore al giorno per paghe da fame!
Di che non lo condividi ma non addurre a pretesto la demagogia!

Roberto

@Losna, mi sembra di aver detto che si può essere in disaccordo con UNO sciopero, senza dover necessariamente rinnegare il diritto a scioperare. Questo sciopero non ha nessun effetto pratico ed e` supportato da un partito politico che ha fatto solo ostracismo e si e` guardata bene dal toccare i suoi interessi (come la liberalizzazione degli ordini professionali). Non e` questa la sede per questo tipo di discussione.

Firmato: un laureato (con 110 e lode) che lavora felicemente da precario e che non e` spaventato dalla mobilita`.

Stefano Grassino

Roberto, non vorrei sbagliare ma tu sembri uno che lancia il sasso e nasconde la mano come credo dimostri bene questa tua frase.

“Vedete questo e` un dei motivi per i quali non mi sono mai formalmente iscritto all’UAAR pur condividendone gli scopi: siete troppo dispersivi.”

E’ troppo comodo stare alla finestra e dare o giudizi gratuiti o peggio ancora, lanciare strali e sentenziare a destra ed a manca.
Dimostra la tua serietà iscrivendoti, partecipando attivamente e dopo se non ti trovi bene, con argomentazioni valide e serie, dimettiti e nessuno te ne vorrà.

Roberto

@stefano, nota molto veloce, per iscrivermi ad un’associazione devo condividerne gli ideali (e su questo ci siamo) ed i metodi (e su questo PER ME non ci siamo). Con questo principio dovrei tesserarmi al partito repubblicano negli USA e poi cercare di indirizzarlo verso idee socialiste.

Alipio

Quanta demagogia! E i dieci milioni di Euro che ingoia Radio Radicale; e il finanziamento dei partiti? E i rimborsi elettorali?

Kaworu

e le marmotte che incartano la cioccolata???

e le mezze stagioni che non ci sono più?

e i treni che una volta arrivavano in orario?

Alfonso

@kaworu
ahahahahahahahaah M I T I C A!
ho fatto cento voti a sant’Eustachio e tu conosci il motivo……. 😉

alessandro

tutte sciocchezze rispetto ai miliardi ( non milioni) che si succhia la tua chiesa.
Non mi va nemmeno di stare a spiegarti la differenza tra i finanziamenti di radio radicale e i soldi che si ruba la chiesa; l’ho spiegato ormai troppe volte ma sembra che continuiate a far finta di nulla

Alipio

Quanta ignoranza nei manifesti innalzati nella foto probabilmente da esponenti UAAR: il Concordato non può essere oggetto di referendum, essendo un trattato internazionale e non può essere abrogato con un atto unilaterale dal parlamento per un principio costituzionale. D’altra parte perchè dimenticare che l’inserimento dei Patti Lateranensi nella Costituzione fu possibile grazie al voto deglia atei dell’epoca? Forse erano meno intelligenti o coerenti di quelli attuali?

nightshade90

forse perchè non erano atei (comunista non vuol dire ateo) e quei pochi che lo erano, come ogni politico italiano, se ne frega dei principi in cui dice di credere e guarda solo alla convenienza personale politica del momento?

alessandro

penso che l’abolizione unilaterale sia invece possibile nella teoria ( ovviamente mai nella pratica vista la genuflessione dei nostri politicanti pronti a vendere anche gli immobili dello stato pur di non intaccare i privilegi della casta medioevale).
Cosa c’entra poi il fatto degli atei? non sai forse che l’ateismo non è una religione?
C’erano anche atei? beh a me non cambia nulla; atei e/o fascisti ( ricordiamoci che i patti sono un relitto di un regime dittatoriale che alla chiesa tanto schifo non ha mai fatto) che siano hanno sbagliato.

Kaworu

dai che sono ansiosa di vedere la tua prossima reincarnazione 😉

Reiuky

Dove sta scritto “poniamo a votazione il concordato”?

io leggo solo “aboliamo il concordato”.

Sul resto delle stronzate: vuoi forse dire che i patti tra le nazioni non cambiano?

Sandra

Alipio
I politici sono intelligenti sempre allo stesso modo. Per esempio fu il partito dei cattolici tedeschi, presieduto da mons. Ludwig Kaas a conferire pieni poteri a Hitler che non era riuscito a ottenerla con le elezioni. E dubito proprio che il popolo gliel’avrebbe conferita. Il fatto di delegare le scelte tramite la politica di fatto toglie gradi di libertà alla gente, senza ridurre i rischi demagogici.

Roberto

Art.7
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.

Le modifiche ai patti devono essere concordate dalle due parti. Modifiche o abrogazioni dell’articolo 7 possono essere fatta in maniera unilaterale dall’Italia. Mi sembra anche futile stare qui a dirlo in quanto mi sembra ovvio che e` diritto di un stato darsi la costituzione che preferisce senza ingerenze da parte di stati esteri.

Insomma di cosa stiamo parlando?

Gianluca

@ Roberto

L’articolo 7 è una cavolata colossale, è come scrivere nella costituzione italiana che L’italia e la Spagna sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. Che senso ha?

Detto questo, l’articolo c’è e ce lo dobbiamo tenere. Però è una cosa buona che la modificazione dei patti non è soggetta a revisione costituzionale, altrimenti probabilmente ce li ritroveremmo per l’eternità.

Tra le altre cose, quanti stati in passato hanno tranquillamente unilateralmente disatteso dei trattati internazionali? Quindi secondo me l’Italia volesse, potrebbe imporsi sul Vaticano, ma ci vorrebbreo dei politici con super-attributi

Roberto

@Gianluca, infatti mi sembra che anche Andreotti (che ateo non e`) lo abbia definito un compromesso. Cmq, la chiesa cattolica e lo stato vaticano sono due cose diverse. L’art 7 e` un’incarnazione del “Render unto Caesar”, ovvero che su questioni spirituali la chiesa e` sovrana. La seconda parte afferma che la definizione di cosa e` una questione spirituale viene lasciata ad accordi tra le parti.

Tuttavia l’art 7 non ha nessun tipo di protezione costituzionale, contrariamente ad esempio alla natura unitaria dello stato italiano ed alla forma repubblicana che non possono essere modificati. Quindi lart 7 potrebbe essere modifica da un normale processo di revisione, anche se non tratterrei il fiato in attesa di un simile evento 🙂

Alipio

La tua cultura giuridica è zoppicante : l’Art. 7 parla di Stato Italiano e di Chiesa cattolica. Cosa centra allora la Città del Vaticano, lo Stato estero di cui parli in finale?
D’altra parte dovresti sapere che gli Stati ( e sono la stragrande maggioranza!) e le Organizzazioni internazionali (comprese le Nazioni Unite) mantengono rapporti regolari diplomatici con la Santa Sede e non con la Città del Vaticano.Entità territoriale appunto in posizione strumentale nei confronti della Santa Sede.
Anche quando la Santa Sede era sprovvista di un “supporto territoriale” ( dal 1870 lo 1929) gli Stati hanno continuato a riconoscerla come soggetto di diritto internazionale con diritto di legazione attiva e passiva.

puric

per quanto mi riguarda sto facendo lo sciopero della messa da 25 anni…

Alipio

sciopero dalla messa in c…..!?! Ti sei perso una bella variazione!

stefano marullo

Alipio ma tu sei capace di fare un intervento senza insulti o volgarità? E’ un dono di natura essere antipatico o hai fatto un master? Se prendi alla lettera il precetto “Ama il prossimo tuo come te stesso” non devi avere una grande opinione di te stesso. Capisco che come credente cattolico puoi sempre, quanto a peccati, ricorrere allo “smacchiatore universale” della confessione sacramentale (in altri tempi i cristiani erano più prudenti visto che potevano confessarsi una sola volta nella vita) ma faccio appello al laicissimo galateo. Su, da bravo, di trogloditi sono pieni i forum, noi cerchiamo di tenere alto il livello (forse per questo il nostro blog ha 8000 visite al giorno)

Kaworu

deve aver studiato alla stessa scuola di ale.

la maleducazione è la stessa, l’ammmmmmore per il prossimo idem. forse calippo stava più attento durante le lezioni di italiano, ma per il resto…

neverclean

Trovo questo dibattito alquanto stucchevole: e’ ovvio che qualunque iniziativa promuova un’associazione come l’UAAR questa non puo’ non avere delle implicazioni politiche.
Circa 43 anni fa si asseriva che “anche comprare la carta igienica e’ un’azione politica”. L’affermazione, che all’epoca faceva discutere, e’ diventata oggi di lapalissiana evidenza. Infatti, a tutti i genitori che hanno figli nelle scuole statali oggi viene spesso chiesto un contributo proprio per l’acquisto della “carta igienica” – da usare nei cessi della scuola, motivandolo con i tagli ai finanziamenti del MIUR (o come si chiama adesso). Al contempo i contributi ministeriali alle paritarie (private quasi tutte cattoliche) non vengono tagliati mai e in dieci anni di politiche scolastiche clericali sono arrivati a superare i 500milioni di euro all’anno. (Cosi’ come i contributi delle regioni alle scuole private continuano a crescere in barba a qualunque principio costituzionale, etc.). Quindi chi compra la carta dei cessi scolastici dovrebbe sapere che sostiene questa spesa in virtu’ delle politiche clericali in atto volte a smantellare la scuola statale in favore delle private cattoliche.
Il problema quindi e’ solo di decidere, di volta in volta, se le forme in cui si manifesta l’azione politica dell’UAAR e’ compatibile con le regole di apartiticita’ (ed altre simili) che si e’ data. In questo caso, la mia opinione e’ che le forme scelte a Mestre siano state coerenti con le regole dell’UAAR.
Direi anche che l’UAAR in generale e i soci di Mestre hanno dimostrato una notevole intelligenza politica con questa ed altre azioni, perche’ l’UAAR e’ riuscita – non da sola naturalmente – a infilarsi con le sue proposte nel dibattito sulle misure finanziarie in atto nel Paese, nella CGIL e nei partiti di opposizione di centro-sinistra e sinistra.
Alle critiche di chi asserisce che l’UAAR cosi’ facendo sta troppo con la sinistra politica e sindacale, si risponde nella pratica dimostrando che, quando si aprono degli spazi alle iniziative UAAR al centro e a destra, li si occupa volentieri: come e’ stato fatto – anche qui con intelligenza politica – varie volte nei confronti degli smarcamenti laici di Fini e Dalla Vedova dal clericalismo imperante in quella parte politica.
Tralasciamo di rispondere alle critiche che vengono da ambienti cattolici: infatti la Chiesa cattolica ha sempre e solo fatto politica in questi 2 millenni. Il problema e’ che la Chiesa GERARCHICA ha sempre e solo fatto politica dalla parte dei potenti – facendo essa stessa parte di questa “elite” a partire all’incirca dal IV sec. e.v., mentre agli “umili” ha sempre e solo riservato chiacchiere inutili: cose dell’altro mondo!

nadia

ben scritto…l’UAAR ci stava benissimo allo manifestazione sulla manovra, manovra che avrebbe dovuto interessare tutta la montagna di soldi dati e quelli non pretesi dalla chiesa; se poi si vuole fare una disquisizione tra chiesa , santa sede e vaticano, per me è un tuttuno, mi sembra ovvio!

gioacolp

Nonostante il forum abbia offerto ampie delucidazioni sulla “contestazione” di alcuno, io fra questi, c’è e ci sarà sempre chi confonde l’acqua con l’olio.
Ci fosse un motivo, uno solo che possa giustificare la partecipazione dell’UAAR, ad uno “sciopero” senza senso come quello indetto dalla CGL del 6 settembre, e non solo, ma anche a tutte quelle manifestazioni che attengono il conflitto sociale, me lo si spieghi.
Non mi sono mai iscritto all’UAAR, e in questo caso, trovo conferma che la razionalità non può andare d’accordo con il fanatismo.
Chi lamenta, giustamente le storture sociali: la figlia laureata con 110 e lode, che non trova occupazione, il pensionato che si vede sottrarre il versato o ancora peggio è obbligato a postpensionarsi, e ancora tutte quelle rivendicazioni giuste che confliggono con le promesse fatte e non mantenute, da governi di destra e di sinistra, insomma tutti i casi di malapolitica, nulla, ma proprio nulla, può giustificare il passatempo di persone che non riflettono sulla utilità della loro presenza a queste piazzate.
Ci fosse stato, che dico, un solo pretesto razionale, che so, poniamo la pretesa richiesta alla ccar di adeguare i loro versamenti fiscali allo stato italiano, dal quale, per le ragioni che molti di noi, hanno già ampiamente illustrato, “concordato”, sarei comunque stato in disaccordo sulla scesa in piazza.
Serve coscienza e razionalità. A che serve scendere in piazza, per le ragioni addotte dalla CGL?
Una cispa di niente.
Ore perse, disagi, passatempo per quegli incasellati che non si rendono conto che urlano alla luna.
La manovra che il governo ha fatto e rifatto, è discutibilissima, anzi, di più è solo una accozzaglia di tentativi.
Leggetevi l’intervento-proposta di alcuni tra i più quotati analisti di governo, apparsa oggi su vari quaotidiani, e vi renderete conto che lo sciopero al quale hanno partecipato anche forse alcuno di voi è solo fumo negli occhi.

stefano marullo

Mi pare tu sia OT.
E’ stato spiegato in modo molto chiaro il senso della partecipazione. Che poi l’UAAR non possa piacere a tutti è un fatto (e detto fra noi, mi preoccuperei del contrario)

Alipio

MARULLO

mi pare che in questo sito siano ricorrenti e pesanti gli insulti, le volgarità, le irrisioni e i sottintesi, in particolare verso il Papa e gli uomini di chiesa. Quindi le Tue piccate osservazioni girale ai tuoi amici!

fab

Tranquillo, Alipio, quando il bavarese e la sua truppa metteranno la testa a posto, otterranno immantinente il massimo rispetto. Fino ad allora, chi semina vento raccoglie tempesta, per usare una frase a voi cara.

Xeanu

Vedo che nel forum Uaar vi sono molti sostenitori di confindustria e delle banche (“sciopero dannoso”, “inutile” ,”rilancio dei mercati”)….anche in questo caso vi sono atei e credenti a braccetto con Marchionne, Profumo, Trichet…in nome del dio “Razionalismo” (=quello del profitto del Capitale) che benedice l’economia della setta parassita di lor Signori, economia che non è quella dei lavoratori ma che si nutre sulla pelle di quest’ultimi (che tra l’altro son quelli che reggono il maggior peso fiscale che va a pagare gli interessi dei bond alle…banche e alla grande industria).
Che l’Uaar ci proponga una miscredenza credente nel potere taumaturgico dei padroni?

maxalber

Lorenzo Galoppini risponde:
mercoledì 7 settembre 2011 alle 21:35
“…Per quanto riguarda il gay pride, si è visto anche degli interventi in questo sito che l’omofobia non manca neppure tra gli atei.”
E quando???? Io non ricordo assolutamente di aver letto interventi omofobici da parte di atei su questo sito, ma solo ed esclusivamente da parte di cattolici integralisti, i cosiddetti “troll”. Perlomeno da quando frequento il sito stesso (circa 5 anni).
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Non chiedermi di ripescare quegli interventi…
Forse kaworu, che è più assidua ed attenta (e interessata), li ricorda e può recuperarli.

Batrakos

Un dibattito come questo conferma nella mia mente quella che credo sia l’insidia maggiore di un’associazione come l’UAAR che vuole essere fuori dal dibattito politico generale focalizzandosi su un solo aspetto della questione sociale generale.
Se si prende un’iniziativa come questa, che per me era doverosa e meritoria (e che per quel che mi riguarda a livello di sensibilità avrebbe dovuto essere fatta propria ufficialmente dall’associazione intera) si trova sempre chi è contrario; se viceversa nessuno avesse partecipato, alcuni simpatizzanti (ad esempio io, ma non credo solo io) avrebbero mugugnato, per cui ci sarà sempre qualche scontento.
Temo che questa situazione alla lunga andrà a danno della stessa associazione perchè se non si risolve una contraddizione interna essa prima o poi esplode, ma spero di sbagliare.

C’è da dire che, al di là delle mie valutazioni, la presenza del discorso Ici, negata dal legislatore, legittimava a parer mio la presenza UAAR anche nella linea che tiene oggi, come sottolinea giustamente Maxalber (e io aggiungo che a maggior ragione poteva starci una presenza ufficiale).

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