‘Osservatore Romano’: “Famiglia non può delegare a scuola educazione sessuale”

Oggi il quotidiano del Vaticano, con un editoriale di Lucetta Scaraffia, commenta l’introduzione di corsi di educazione sessuale a New York. Il provveditore agli studi locale, Dennis Walcott, ha infatti disposto la frequentazione di corsi ad hoc per gli studenti tra gli 11 e i 18 anni, per almeno un semestre. Sebbene tra i metodi anticoncezionali si citi la castità e l’argomento sia affrontato con tatto, l’arcivescovo Timothy Dolan ha contestato comunque la decisione. Perché “le autorità permettono al sistema scolastico di sovrapporsi ai valori dei genitori, per sostituirli con quelli di chi governa”, riporta l’editorialista.
Scaraffia non ci sta che sui media circoli l’immagine della Chiesa come “forza oscurantista” perché critica verso l’educazione sessuale nelle scuole. Le istituzioni pubbliche occidentali continuerebbero invece “a nutrire una fiducia magica nell’efficacia dell’educazione sessuale”. Sebbene “dopo anni di corsi” in “molti Paesi” (si cita il Regno Unito), “i ragazzi continuino ad avere rapporti sessuali precoci senz aalcuna protezione, e si moltiplicano le gravidanze fra le adolescenti e gli aborti”, sostiene. Non basta spiegare agli adolescenti come usare i contraccettivi, ma “il problema è più a monte, nell’educazione e quindi nella famiglia”.
“In fondo” l’Italia, dove non c’è educazione sessuale obbligatoria, è “uno dei Paesi che se la cava meglio”, in cui “i giovani rischiano di meno malattie e gravidanze precoci”. Per merito della famiglia ma anche “in parte” della Chiesa cattolica, “che continua ad insegnare che i rapporti sessuali sono molto più di una ginnastica piacevole da praticare senza freni senza correre rischi” e perché questa “insegna il rispetto del proprio corpo”.
“I cattolici quindi non possono accettare che la vita sessuale venga considerata materia di insegnamento come un’attività qualsiasi”, continua Scaraffia. Le famiglie non possono “lasciare il problema alla scuola che sostituisce l’educazione morale con informazioni tecniche”. Tutto ciò rivelerebbe “il clamoroso fallimento dell’utopia della rivoluzione sessuale” e “lo sgretolarsi conseguente della prima istituzione di educazione morale, la famiglia”, conclude la giornalista.

Valentino Salvatore

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118 commenti

Francesco

“In fondo” l’Italia, dove non c’è educazione sessuale obbligatoria, è “uno dei Paesi che se la cava meglio”, in cui “i giovani rischiano di meno malattie e gravidanze precoci”. Per merito della famiglia ma anche “in parte” della Chiesa cattolica”

Come non hanno ritegno ad prendersi meriti.

Roby GOD

Certo che in parte è merito loro. I preti infatti indossano sempre il preservativo quando stuprano i giovani e i meno giovani. Inoltre i traumi che pastori di anime così generosamente regalano ai fanciulli li farà probabilmente stare lontani dal sesso per molti anni evitando quindi il problema di gravidanze e/o malattie.

Federico Tonizzo

Ma, se ben ricordo, don Seppia (Genova) non è forse sieropositivo però non usava il preservativo quando abusava di bambini e adoloescenti? 😯

Airon90

Stessa storia della Francia. Il mio commento l’ho già fatto là.
(Non capisco quali sarebbero questi “valori del governante”… Come Berlusconi che dice che nelle scuole italiane gli insegnanti insegnano cose che cozzano contro i valori della famiglia)

Matt

INFATTI!!!
Li puoi insegnare LUI (B) invece e molto bene: feste col bunga bunga, coca e minorenni, P2 P3 e P4, consigliere e ministre che passano da sotto la scrivania a sopra la scrivani, ecc… e poi basta leccare un po’ il culo al Vaticano e tutto si rimette a posto e puoi governare facendoti le leggi ad personam

Rothko61

Non a caso continuano a parlare di “padre delle tenebre” (vedi le parole di mons. Negri – omen nomen – due post fa)… 😉

alessandro

continuano a mettere la testa sotto la sabbia come fanno gli struzzi…

Sandra

Mi sa che la Scaraffia sul Regno Unito ha preso un granchio, i corsi di educazione sessuale non sono ancora obbligatori:

“Subject to a formal consultation, PSHE is expected to become compulsory from September 2011.”
http://www.direct.gov.uk/en/Nl1/Newsroom/DG_177919

In Olanda già nel 1980 l’85% delle scuole aveva corsi di educazione sessuale. Anche in Norvegia, è obbligatorio e parte del corso di biologia e i genitori non possono ritirare i figli. La Svezia è stato il primo paese, nel 1955, a istituire corsi di educazione sessuale, e senza possibilità di ritiro.
http://www2.hu-berlin.de/sexology/BIB/SexEd/SexEd.html#3.19

In questi paesi avrebbe i tassi di gravidanze indesiderate tra adolescenti sono tra i più bassi, pur essendo paesi a inizio di attività sessuale precoce.

Gérard

In Francia l’ Educazione sessuale era facoltativa fino al 1973 . Da quell’ anno è obligatoria . Pero ci sono molti problemi legati sopratutto a scolareschi di religione musulmana che rifiutano chiaro e tondo di assistere a questi corsi .

bardhi

per forza sono contrari a questi corsi, loro devono moltiplicarsi a dismisura per diventare presto una maggioranza, in questo caso l’ignoranza è il miglior alleato.
Dire il vero le ragazze islamiche hanno gia i loro trucchi per fare sesso e presentarsi vergine al matrimonio……… 🙂

Walter

Ma cosa deve dire la chiesa cattolica? Fanno il loro lavoro, guadagnano con battesimi, comunioni, cresime. Per loro la gravidnza indesiderata è un buisness, cosa vuoi gli interessi se una ragazzina impara come funziona il proprio corpo a tentativi e a proprie spese. Se poi ci scappa pure un bel matrimonio riparatore è altro lavoro! Sono duemila anni che lavorano così e non gli è mai andata male! Peccato che con internet i giovani s’informano da soli, servirebbe una bella crociata contro il male insito nella rete…

Godspeed you

Che la famiglia non puo` delegare alla scuola l’educazione religiosa si guardano bene dal dirlo, vero?

teologo cattolico

bravo. sviluppa il parallelo. l’unica intuizione intelligente tra i commenti alla notizia.

Francesco

Godspeed ha fatto notare l’ennesima dimostrazione di ipocrisia della tua chiesa, volevo ricordarti inoltre che due rette parallele non si incontrano mai come i parallelismi che proponi con i tuoi commenti.

Murdega

Caro Teo ma quando ritieni le cose errate dal punto di vista teologico o dogmatico,
agisci di iniziativa o devi chiedere il permesso a qualcuno.
Lascia perdere i dogmi, lascia libera la tua fantasia e vivi questo tuo dio come
ti viene meglio,l’essere Teologo Cattolico ,in questo blog non ti procura alcun
valore aggiunto sei alla pari degli altri, lo sfoggio del tuo pseudo titolo
rtitengo sia una nota velata di vanità narcisistica.

Giorgio Pozzo

Le istituzioni pubbliche occidentali continuerebbero invece “a nutrire una fiducia magica nell’efficacia dell’educazione sessuale”.

Che faccia di bronzo: loro che basano tutto su una fede dogmatica nel soprannaturale, parlano di fiducia “magica” (che di magico non ha un cactus). Vedono la pagliuzza negli occhi degli altri, senza vedere la trave nel proprio.

Southsun

Senti CHI parla di “fiducia magica”!!

Quelli che vanno in giro dietro alla statua di cartapesta di un “santo” chiedendo miracoli, grazie e prebende!

Questa Lucetta non ha manco un lumicino, ma proprio un cerino mezzo bruciato.

Emmanuelle

Ma perché poi l’educazione sessuale scolastica dovrebbe escludere quella morale della famiglia? Non si potrebbero avere tutt’e due?
Certo, vallo a convincere tu poi un bimbo che vuoi fare un gioco e quello invece sa già tutto…

Daniele

Buon senso italiano: la scuola non puo` delegare ai preti l’educazione sessuale.

Cosi` come non puo` delegare ai sedentari l’educazione fisica, ne’ a chi ha paura dell’acqua le lezioni di nuoto.

brikko89

Se questa giornalista la sera mettesse il naso fuori e andasse nei bar piazze e ,locali frequentati dai giovani non farebbe più questi discorsi ammenoche non viva in qualche paesino bigotto del merdione(in cui se il figlio tromba è un uomo se invece lo fa una figlia è una puttana che disonora la famiglia) da cui poi le ragazze scappano per fare l’Università e rifarsi su qualche altra cosa….

Near

La Scaraffia dice che l’educazione sessuale non serve a nulla, salvo poi tornare sui suoi passi e ribadirne verso la fine dell’articolo l’importanza, salvo che sia fatta ll’interno delle famiglie.
Peccato che se si vuole la garanzia che venga fatta non la si può relegare solo nell’ambito privatistico delle mura domestiche.
Sul dato delle gravidanze indesiderate in Italia a me risulta che siamo uno dei paesi dove le protezioni vengono usate di meno e dove l’aborto tra le giovanissime è tra i più alti.

Batrakos

L’educazione sessuale va per me anche e soprattutto delegata alla scuola: non credo che le famiglie siano necessariamente composte da persone competenti, come dovrebbero -purtroppo c’è il condizionale- essere gli insegnanti di biologia ad esempio.
Compito della famiglia è educare a determinati valori, i quali fichè non confliggono col codice penale sono legittimi; compito delle famiglie, se competenti, e ancor più della scuola è promuovere la conoscenza del corpo umano anche dal punto di vista sessuale, spiegare contraccettivi e modi d’uso, zone erogene e loro sensibilità alla stimolazione, rapporto sentimento/sessualità e feromoni e tanto altro che persone più esperte di me in materia potrebbero trovare.
Perchè poi non è detto che i valori familiari rimangano immutati nelle generazioni, per cui per motivi di igiene, sicurezza e buona attività sessuale (che non vuol dire necessariamente sfrenata licenza come spesso pensano alcuni) è giusto imparare cose che appartengono comunque alla conoscenza del corpo umano.
Fosse l’opposto, beh… conseguirebbe allora che anche scienze, storia, filosofia, lettere dovrebbero essere di competenza familiare.
E non si tiri fuori la differenza istruzione/educazione, perchè l’educazione sessuale, a dispetto del nome giacchè spesso capita che non siano assegnati termini precisi, pertiene molto più all’ambito istruttivo/conoscitivo che a quello dell’educazione familiare, la quale è magari maggiormente tenuta a parlare di rapporto affettività/sessualità e di come gestire la vita sentimentale, appunto patrimonio educativo (che comunque va anche trattato a livello scolastico, visto che più campane sono sempre meglio; viceversa si darebbe implicitamente ragione a quei creazionisti che non vogliono che nelle scuole si studi la scienza come è oggi, giacchè retta dalla teoria evolutiva).

Federico Tonizzo

Concordo.

Viste, peraltro, le ESTREMA eterogeneità delle capacità dei “genitori”
– di essere “genitori”
– di essere educatori validi
– di essere preparati sull’argomento “sesso”
– di essere DISPOSTI a parlare di sesso ai figli (cioè a non farne un tabù)
– di essere aggiornati sul sesso (es: vaccinazione HPV, diffisione HIV…)
– di essere aggiornati sul fatto che l’omosessualità non è una malattia ne’ un disonore
– di essere disposti a rispondere a TUTTTE le domande dei figli in proposito
– ecc.;
* considerato inoltre che non è detto che i figli “vogliano” essere sessualmente educati dai genitori (es: caso di genitori “rudi” e figli “sensibili”);
* considerato infine che l’ “educazione sessuale” proposta dalla chiesa è inconsistente e/o improntata a far sorgere illusioni irreali e/o sensi di colpa;
va SENZ’ALTRO fatto un opportuno corso di educazione sessuale a scuola, direi nei tre anni delle medie con “richiami” nelle superiori, in modo da prevenire per quanto possibile eventuali fatti non rimediabili e da far avere le corrette e complete conoscenze sull’argomento a tutti.

Il Vaticano, invece, non ha NIENTE da insegnare o di cui vantarsi in proposito, anzi il Vaticano deve solo VERGOGNARSI, considerato che per il cattolicesimo i rapporti sessuali sono consentiti solo per fare figli all’interno di un matrimonio “uomo+donna” (quindi: eventualmente “circa” due rapporti sessuali in una vita?) e che tra i preti la pedofilia non è certo più un mistero per nessuno.

Ffrank

““circa” due rapporti sessuali in una vita”..
ma no suvvia, magari sei fortunato e la cosa non riesce al primo tentativo
cosi’ “ne scappano” magari anche una dozzina.
Non di piu’ mi raccomando.. voglio ricordare la punizione riservata ai lussuriosi.. “La bufera infernal, che mai non resta, mena li spirti con la sua rapina: voltando e percuotendo li molesta”.

Gargiulo

Sebbene “dopo anni di corsi” in “molti Paesi” (si cita il Regno Unito), “i ragazzi continuino ad avere rapporti sessuali precoci senz aalcuna protezione, e si moltiplicano le gravidanze fra le adolescenti e gli aborti”, sostiene.”

Questo è vero, non mi risulta però che la Chiesa faccia qualcosa per incentivare l’utilizzo del condom, anzi.
Segnalo inoltre il solito modo fuorviante di fare informazione della Chiesa. Con lo stesso stile potrei affermare che nonostante l’insegnamento cattolico (molto più diffusso che l’educazione sessuale) i ragazzi hanno rapporti sessuali (anche omosessuale) e le persone si suicidano, le persone rubano, ammazzano e commettono adulterio.

“Non basta spiegare agli adolescenti come usare i contraccettivi, ma “il problema è più a monte, nell’educazione e quindi nella famiglia”.

Anche questo è vero, infatti il problema è nell’educazione, non basta spiegare agli adolescenti come usare i contraccettivi. E’ sbagliato l’apporccio: poichè l’ambito famigliare è stretto per l’educazione sessuale ci volgiono dei professionisti specializzati in materia (medici, psicologi, sessuologhi) in ambito educativo (scuola). Il restringere l’educazione all’ambito famigliare è come pretendere che i bambini invece di andare a scuola rimangano in casa per essere istriuti dai genitori.

luigi

La famiglia assieme alla scuola DEVONO fare educazione sessuale. E’ l’educazione religiosa che va tolta. Salvo tutelare i DIRITTI SACROSANTI di quei genitori che vogliono dare esclusivamente un’educazione religiosa. Ma la scuola pubblica che DOVREBBE essere laica deve garantire l’educazione sessuale,che credo non avvenga. Italia laica? No. Italia confessionale.

Gargiulo

la signora Scarafia farebbe meglio se adottassi il vero cognome: Scarafaggia

antonio

io dico solo che sto cercando in tutti i modi di insegnare ai miei figli (3 maschi e 1 femmina) l’importanza ecologica della castità prematrimoniale per poi vivere la fedeltà e la castità (che non è astinenza ma vivere il rapporto nella maniera ecologica cioè di dono totale verso l’altro e non usare l’altro come un pezzo di carne per attuare le nostre pulsioni egoistiche) nel matrimonio , mi trovo magari obbligato a fare sorbire loro le boiate del condom e dell’amore libero snocciolate da un operatore sessantottino dell’asl che magari mi dice con che non c’è differenza tra un legame etero e uno omo. ma per carità i mie figli restano a casa.

diotassista

chi dice che debba essere una delega in bianco? qui mi sembra che nessuno neghi l’importanza della famiglia nella formazione. ma questo vale anche, che so, per la storia. giusto per restare in tema, per favore, non nascondiamoci dietro foglie di fico…

antonio

in italia è così. il tutto è svolto a porte chiuse con insegnanti e genitori all’oscuro di quello che verrà detto. Io rivendico il diritto di poter educare mio figlio come meglio credo, come sancisce la nostra costituzione (non la Bibbia) e quindi se non mi convince il progetto, io rivendico il diritto di tenerlo a casa e occuparmi personalmente di spiegare determinati argomenti importantissimi per la sua crescita, la sua felicità, la sua realizzazione come uomo (o donna) e il suo equilibrio psico-fisico

diotassista

“Io rivendico il diritto di poter educare mio figlio come meglio credo, come sancisce la nostra costituzione”: guarda, su questo siamo d’accordo. infatti trovo scorretta la presenza dei crocefissi in molte aule di scuole pubbliche. e tu?

Southsun

@ antonio.

Quindi le materie che s’insegnano nella scuola PUBBLICA sono piegate ai desiderata della Chiesa o dei suoi fedeli, giusto?

Quindi se per assurdo domani la Chiesa pretendesse che i corsi di anatomia venissero aboliti, tu ritireresti i tuoi figli e faresti tu da insegnante o cosa?

Non per nulla la Chiesa ha sempre osteggiato la libertà di insegnamento (“un concetto folle” per Pio IX).

Attento perchè un domani pure i musulmani pretenderebbero di fare gli stessi discorsi, scegliendo e rifiutando le materie scolastiche come più gli aggrada.

diotassista

p.s. e poi per cortesia mi spieghi cosa intendi esattamente per “boiate del condom” e “differenza tra un legame etero e uno omo”? forse non ho capito il tuo punto di vista…

antonio

il condom significa deresponsabilizzare e banalizzare l’atto sessuale. i miei figli devono sapere che un rapporto fisico è un gesto profondo che esprime con il corpo un legame profondissimo dei cuori. il condom slega i due significati.
sull’altro punto, non vado oltre in quanto partiamo da due punti di vista opposti e quindi non parliamo la stessa lingua e non ci capiamo, voglio solo che mio figlio sappia che un rapporto omo non è ecologico e quindi non lo porterà alla felicità e realizzazione nella sua umanità

serlvrer

Tu proprio vuoi complessare i figlio con una mentalità sessuofoba, vedi il problema è che voi cattolici andreste castrati o se è troppo tardi vi andrebbero tolti i figlio per evitare che possiate plagiare mentalmente le nuove generazioni con vostre boiate, visto che i bambini hanno i diritto di non subire l’idiozia dei propri genitori.

antonio

cavolo, ti intrometti anche nelle conversazioni con altri utenti. Se vuoi ti do il mio indirizzo così vieni mi sputi in un occhio e finalmente ti sentiresti soddisfatto e felice per aver sputato in un occhio a un papista oscurantista omofobo sessuofobo ciellino berlusconiano pedofilo ipocrita le altre aggiungile tu che non mi vengono
io sarei soddisfatto per aver reso felice una persona e andremmo a casa tutti contenti.

serlvrer

Dai dammelo, però per essere soddisfatto ho bisogni pestarti, tanto a voi piace essere perseguitate per la vostra ridicola fede

antonio

se tutti i laici fossero come te sarebbe meglio andare a vivere in un paese con la sharia. ci sarebbe più libertà

diotassista

scusa antonio ma questo è un luogo pubblico, non mi sembra una conversazione privata…
a parte questo, trovo invece che mettere il condom (o usare la pillola ecc.) sia un semplice gesto di responsabilità e rispetto. e per quanto mi sforzi, non vedo che legame abbia con la profondità dei sentimenti.
“rapporto omo non ecologico”: che significa? in che senso ecologico?
e poi, l’educazione sessuale cosa ha a che fare con l’orientamento?

serlvrer

vedi caro antonio caprone, non sta scritto da nessuna parte il diritto di un genitore di crescere i figlio come proprie copie in piccolo, come vorreste voi cattolici, voi siete pronti a stracciarvi le vesti per “fratello embrione” volendolo considerare una persona, salvo poi considerarlo, appena nato, una mera vostra appendice da ammaestrare con le vostre paturnie come fosse un cagnolino.

antonio

già si capisce la tua apertura mentale e grande tolleranza (infatti parti subito con le offese). io so benissimo che il figlio non è mio ma mi è stato affidato da Dio per poterlo educare al meglio, ed è quello che voglio fare non delegando allo Stato mansioni che competono a me e a sua madre

serlvrer

Tu non lo vuoi educare al meglio, tu vuoi educarlo al meglio secondo i tuoi ristretti parametri (parametri dettati da credenze ottuse in entità immaginarie mai dimostrate), proprio esattamente come si ammaestrerebbe un animale secondo le proprie esigenze o aspettative.
Secondo la tolleranza non può essere data a chi è intollerante per sua natura, a chi è per deformazione prevaricatore nascosto dietro un velo di ipocrisia, infatti tu vorresti che tuo figlio imparasse solo ciò che pare a te, invece di vedere tutto il ventaglio delle possibilità, con l’ipocrita scusa “del meglio” mutuato da una credenza indimostrata.

antonio

vedi straparli. io cerco di insegnare ciò che per me è giusto (ci mancherebbe) se poi lui prende un’altra strada e mi diventa per dire un membro della uaar gli vorrò bene comunque anche se non perderò occasione per ribadire che sta sbagliando tutto ma non toglirò mai a lui il mio amore. seconda cosa la tolleranza si dimostra a prescindere dal fatto che l’altro sia tollerante o meno altrimenti è troppo facile.
Buona vita e ti auguro con tutto il cuore di convertirti ed essere meno come dire inkazzato con la vita

serlvrer

No, no hai sbagliato la tollerenza con gli intolleranti porta solo a quello che succede in Italia, cioè avere uno stato state estero che si intromette continuamente nella vita pubblica di un altro stato.
Vedi, tu non vuoi semplicemente insegnare quello che per te è giusto, ma pretendi che sia l’unico insegnamento che riceva tuo figlio, questo non è amore come già ribadito è soltanto il desiderio di avere un piccolo replicante bacia e, per citarti, “papista oscurantista omofobo sessuofobo ciellino berlusconiano pedofilo”.
Quanto al testo, ho già che cose quel finto amore di voi cattolici che dite di avere per il prossimo anche quanto non appartiene alla vostra setta

bardhi

Secondo me è un tema molto delicata, maggior parte dei genitori vorrebbero il meglio per i loro figli ma questo non basta per essere sicuri che automaticamente il loro figlio avrà il meglio per vivere nella società.
Antonio faccio dei esempi estremi, il mondo è pieno esempi di buoni propositi dei genitori, e dal nostro punto di vista, con pessimi risultati per i figli: una famiglia islamica che insegna al proprio figlio di vivere l’islam in modo coerente e lo aiuta pure con dolore a scegliere il martirio (kamikaze) come cosa giusta e buona. Genitori amish/TdG/o altre sete minoritarie che relega la vita del proprio figlio alla stretta comunità escludendo, se non a costo di grandi sacrifici per i figli, dalla vita sociale e dal mondo intero.
I mie due figli maschi cerco di educarli alla consapevolezza della esistenza di tutte le forme d’amore, etero, omo, libero o casto e i effetti a loro connessi, e tutte le precauzioni per evitare sorprese spiacevole; malattie generiche, gravidanze indesiderate ect ect.
Non dico che il mio modo di educare sia migliore del tuo modo di educare i tuoi figli. Credo che l’unico metro per misurare le bontà dei nostri metodi di educazione sara la loro soddisfazione nella vita da adulto e quanto li saranno di aiuto i strumenti che li abbiamo forniti nel raggiungimento del loro posizione nella comunità.

diotassista

concordo con bardhi. possiamo cercare di offrire loro strumenti critici e chiarezza di esempi, ma – per fortuna – non sono cloni bonsai. aspetto con curiosità le tue risposte alle domande sopra, a presto.

Lorenzo Galoppini

Fa veramente impressione vedere che esistono ancora genitori (si fa per dire) così. Certa gente é pericolosa, con simili sistemi “educativi” può creare dei danni irreparabili nella psiche dei propri figli e comprometterne la crescita e un sereno sviluppo psicofisico e sessuale, nonchè i rapporti con gli altri. Probabilmente hanno ricevuto lo stesso tipo di educazione e questo dimostra più che mai la necessità di spazzare via certe idee malate e socialmente pericolose dalla faccia del mondo.

robby

guarda antonio,per la cronaca biologica tuo figlio appartiene a se stesso,non ti è stato affidato,dunque,dire che se per te un giorno lui puta caso,entra nei gay moviments,ecc,tu lo acceteresti,è solo un una sviolinata di ipocrisia,poichè sai,che sei uscito fuori dal minimo buon senso.
PS,in italia vedesi,quanti giovani non conoscono la prostata,io nè ho conosciuti molti,eppure per chi fa educazione sessuale è importante spiegarlo.
certi bigotti pensano che l educazione sessuale sia un ora di film porno,è questo il problema,nè ho conosciuti di seminaristi,che non si lavavano,poiche i superiori,gli dicevano,che la sporcizia è un deterrente,contro gli stimoli sessuali,sè per questi tipi di individui i condom sono dannosi,allora bisogna mettersi le mani nei capelli.

Fri

@diotassista

“possiamo cercare di offrire loro strumenti critici ”

e’ proprio questo che terrorizza i cattolici (e i religiosi fondamentalisti come antonio)!

Lyra

Non penso sia facile dare ai propri figli una buona educazione sessuale e, non avendo ancora figli, non pretendo di saperne più di Lei. Mi chiedo solo se non sarebbe meglio che ascoltino anche esperti, a cui magari sono più propensi a dare ascolto essendo persone sconosciute (magari un figlio adolescente ha un certo imbarazzo a parlare con i propri genitori riguardo a certi dettagli della sfera sessuale…). Penso che l’istruzione (anche quella sessuale!) sia molto importante, che sia doveroso conoscere bene il proprio corpo e come avere una sana ed equilibrata vita sessuale. Non parlare di preservativi come di mezzi necessari per evitate di contrarre malattie sessualmente trasmissibili può essere un errore che si paga molto caro: con l’Aids non si scherza e in Italia il numero dei malati non è trascurabile! Parlare di castità, fedeltà è importante, ma secondo me lo è di più di responsabilità e conoscenza. Non credo sia proficuo fare come gli struzzi e voler che i propri figli non sentano quello che la scuola ha da insegnar loro, credo sia meglio che conoscano per poter tutelarsi da malattie e gravidanze indesiderate: il sesso dovrebbe essere sempre consapevole e protetto. Le ho scritto tutto sperando che non la prenda come una critica a priori del suo modo di pensare, ma come un’opportunità per riflettere sul difficile compito di educare i figli e di fare il loro bene.

alessandro

@ Antonio: il tuo è terrore psicologico altro che educazione sessuale. Il problema è che voi vedete il sesso come una cosa sporca quando in realtà non è così e non c’è nulla di male nel soddisfare le proprie pulsioni se non causano danni a terzi.
Che male c’è nel soddisfare i propri desideri anche fisici?

Sandra

Ma se è tutto a porte chiuse, da dove derivi l’idea che siano obbligati a sorbire boiate su condom e amore libero?

Da genitore puoi parlare e parlare, puoi spiegare per filo e per segno nel tentativo di passare quello che tu ritieni sia giusto, ma attento: si spiega quello che si sa, si insegna quello che si è.
Nel tuo caso in fatto di sessualità, scusami, non sarei molto tranquillo di aver passato concetti corretti sulla sessualità.

Near

@ antonio
Penso che l’astinenza sia contro natura e se imposta in maniera dura come valore può dar luogo anche a pericolosi problemi di repressione, che si ripercuotono negativamente sulla sfera psichica della persona, che sempre nell’ambito della costituzione dovrebbe anche essere libera di realizzarsi, non essere plagiata.
Anche senza predicare la libertà sessuale sfrenata (nessuno la vuole), penso si possano educare i figli alla continenza piuttosto che alla castità e in qualsiasi caso non vedo perchè non ci si possa aggiungere anche l’utilizzo del condom, utile anche per la protezione dai primi rapporti post matrimoniali.

Southsun

@ Antonio.

Prega di non avere GIA’ un figlio omosessuale, perchè allora ti verrà su talmente complessato che i “rapporti non-ecologici” li farà di nascosto e magari SENZA protezione.

Ma, tanto, a te che t’importa? Ti basterà non saperlo e, se tuo figlio ossessionato dal cattolicismo farà un matrimonio di facciata con una povera ingenua, amen.

Sempre che la “povera ingenua” rimanga tale per sempre, sennò saranno dolori.

Per chi non vuol sapere, come te, l’interessante non è la verità ma il suo SIMULACRO.

sin.night.

Educazione sessuale a scuola vuol dire:
– insegnare che ci sono dei comportamenti a rischio
– insegnare che ci sono delle malattie a trasmissione sessuale
– insegnare quali sono le misure di profilassi sanitaria esistenti
– insegnare come curare la propria igiene e salute (che non è solo lavarsi… è forse inutile se a scuola insegnano anche che indumenti troppo stretti/aderenti creano dei “problemini”? tanto per fare un esempio)
– insegnare a mantenere dei comportamenti sempre responsabili, qualsiasi siano le nostre scelte di vita.

Educazione sessuale non è dare le chiavi del distributore di profilattici della farmacia ai ragazzini e dire loro “buon diverimento”! Senza contare che una persona può continuare ad avere una vita casta se questo rispecchia le sue convinzioni… però conoscere è sempre utile (anche per evitare spiacevoli situazioni – malattie e figli indesiderati – nel caso di “momenti di debolezza” in cui i buoni propositi di una vita casta lasciano il posto alla carne).

Io ho imparato dal corso alle medie (parlo di un po’ di anni fa), un corso certamente migliorabile ma decisamente più utile del silenzio che c’è sempre stato in casa mia sull’argomento (guardacaso i miei famigliari sono cattolici e praticanti… non propriamente dei bigotti, ma neanche di vedute eccessivamente aperte in certi ambiti).
Sul valore della castità e sul tabu associato a tutto quel che circonda il sesso poi avrei parecchio da ridire…

天路 tianlu

Tutti i cervelli di gallina, con l’aiuto del nanerottolo, in questo paese hanno spazi sui giornali e TV. E dire che Biagi era stato cacciato dalla Rai a pedate.

Antonio

Ben venga l’educazione sessuale a scuola, mi chiedo però quanto l’insegnamento della storiella dello spermatozoo e dell’ovulo (che chiunque abbia letto esplorando il corpo umano conosce) e dei mezzi di contraccezione di base possa servire ai giovani a fare sesso responsabile e per responsabile non intendo all’interno del matrimonio sia chiaro. Essendo giovane ho ancora fresca l’esperienza della scuola, il nostro prof ci ha fatto fare educazione sessuale ma era soltanto l’occasione per risatine e battute oscene a profusione.

diotassista

se per te l’educazione sessuale è solo questo, forse dovresti ricominciare a studiare… 🙂

serlvrer

Cioè quello che non seguiva la lezione perché veniva messo tutto il tempo con la testa dentro al gabinetto

Southsun

Questo è invero un argomento interessante.

Il problema è che allora molte altre cose dovrebbero essere abolite a scuola in quanto fonte di battutine e distrazioni.

Due per tutte: lo studio del Decamerone di Boccaccio, o la biografia “allegra” di Michelangelo.

angelo Ventura

Antonio, l’amore è amore, etero o omosessuale che sia.Chi dice che un legame omo “non porterà alla felicità e alla realizzazionedell’umanità?” Quieste sono boiate da cattomofobi, come la storia del condom.L’educazione sessuale va fatta da persone competenti e non ideologicamente prevenute. La castità è un feticcio dei sessuofobi, è innaturale e va invece insegnata una sessualità responsabile, che può anche icludere un controllo sensato della propria sessualità Rimanere incinte a 16 anni perchè ci si è precipitati a letto col primo venuto non è molto saggio. ma non è saggio neppure negare la naturale, sana sessualità degli esseri umani. Che NON è libertinaggio sfrenato. E’ solo la giusta via di mezzo fra il “libertinaggio” e il feticcio di una castità che, se imposta, diventa una vera e propria perversione sessuale.

antonio

non rispondo perchè non basterebbe un libro, ma ne avrei di cose da dire su ciò che dici tu. Ti dico solo che non condivido nulla di ciò che dici.
Pace e bene

serlvrer

NO, diciamo pure che non risponde perché non hai altro che boiate da propinare come quelle che hai propinato più sopra.

antonio

va bene ora vi saluto che su radio maria c’è il mio programma preferito

alessandro

@ antonio: credibile quanto un pellicano che parla di astronomia.
Copione già visto da tanti cattomofobi razzisti come te

Ffrank

X antonio:
A scanso di rischi di contaminazione diabolica ti consiglio di non far mai vedere la tv ai tuoi figli (solo radio maria), tenerli chiusi in casa e magari -prudenzialmente- dotarli anche di mutande di “bandone” (le uniche che tengono lontano Satanasso per davvero)

Southsun

@ antonio.

Se il libro è la Bibbia stai fresco tu che stiamo freschi noi.

Lyra

@angelo Ventura
completamente d’accordo!
“non è saggio neppure negare la naturale, sana sessualità degli esseri umani. Che NON è libertinaggio sfrenato. E’ solo la giusta via di mezzo fra il “libertinaggio” e il feticcio di una castità che, se imposta, diventa una vera e propria perversione sessuale.” non avrei saputo dirlo meglio! Tra l’altro, per fortuna, non tutti i cattolici (e,allargando il discorso, i cristiani in generale) sono “cattomofobi”, ma molti condividono l’importanza di una sessualità responsabile: resta solo un passo fondamentale (e aimè lungo): l’ammorbidirsi e il modernizzarsi delle posizioni ufficiali del Vaticano!

Sandra

E infatti, se li legge l’intervista alla Scaraffia, si apprende che convive da 21 anni e vuole sposarsi in chiesa (ma non doveva essere prolifico il matrimonio cattolico, boh, la Scaraffia sarà ben in menopausa), che ha alle sue spalle un matrimonio annullato dalla sacra rota (e ma era giovane, porella, un compagno universitario, mica delle medie) e una figlia fuori dal matrimonio.
oh ma dico, questa ha saltato la cavallina alla grande e poi parla di come la famiglia ha la responsabilità bla bla. Beh, lei è l’esempio di come la sua mamma cattolica non le abbia insegnato molto bene. E adesso che ha messo gli attrezzi in pensione, riscopre “i valori”, see, “Quand el cu l’è frust el pater noster al ven giust”.

antonio

siete completamente ignoranti (non è un’offesa ma una constatazione) su quello che la Chiesa insegna in merito a sessualità e matrimonio.
dite che per noi il sesso è una cosa sporca: sbagliatissimo per noi è una cosa sacra, un atto che Gesù Cristo ha innalzato a sacramento, infatti ogni volta che due coniugi si uniscono c’è una vera pentecoste cioè effusione dello Spirito Santo e anche il piacere fisico diventa mezzo di gioia che Cristo ci dona nella comunione di corpi ed anima che solo chi vive in questa dimensione può capire. l’orgasmo non è che una piccola e pallida espressione di questa gioia che coinvolge tutto l’essere anima e corpo
vi farebbe bene leggere un po’ di insegnamenti di Giovanni Paolo secondo in merito e smettere di parlare per luoghi comuni e idee preconcette

diotassista

antonio, ti farebbe bene leggere “eunuchi per il regno dei cieli” di uta ranke heinemann. la chiesa che immagini tu è solo nella tua testa.

Sandra

Ah beh, Maciel aveva imparato proprio per bene, da Giovanni Paolo, in termini di sessualità.

Poveri ragazzi, mi spiace per i tuoi figli. Per fortuna che, spero, ogni tanto escono di casa.

Stefano

@ antonio

il problema è che le idee preconcette sono le tue: tanto che non ne puoi provare una…

Senti, ma ad ogni pentecoste un figlio o cosa?

Southsun

@ antonio.

Tu dimostri di non sapere una cippa secca di COSA abbia detto la tua Chiesa sulla sessualità nel corso dei secoli.

Giravolte carpiate e strambate, fino alla ODIERNA concezione precotta e ammannita da quel protettore di pedofili – uno per tutti: Don Dessì – che risponde al nome di Giovanni Paolo II.

E ora torna pure ad ascoltare le boiate di Fanzaga su tutto lo scibile umano.

Ferrer

“infatti ogni volta che due coniugi si uniscono c’è una vera pentecoste cioè effusione dello Spirito Santo”

Ah, ecco cos’è lo Spirito Santo, finalmente l’ho capito: sinonimo di sb…
Adesso tutto quadra: concepì per opera dello Spirito Santo, lo “Spirito Santo discese su di lei, fu piena di Spirito Santo…

diotassista

ho fatto 2 conti. considerati le varie pentecosti, al momento potrei avere una ventina di figli e più. potrei mantenerne un paio, e mandare gli altri a studiare in seminario. buahahaha

angelo Ventura

caro Antonio, a ciascuno la sua weltanschauung, l’importante è che non pretenda di imporla a chi non la condivide. Pace e bene a te.

giulio

Va imposta l’educazione sessuale obbligatoria, nelle scuole pubbliche e private, laiche e religiose, senza possibilità di ritirare i figli.
Una volta che si stabilisce che una cosa fa parte dell’istruzione obbligatoria, la religione non deve essere una scusante per sottrarre lo studente.
Se no che facciamo, viene fuori una religione contraria alla matematica e ai ragazzi che ne fanno parte non insegnamo la matematica?

Near

Penso che il problema in Francia sia già emerso, nella fattispecie studenti islamici che rifiutavano il concetto dell’addendo (la “+”), in quanto richiamava la croce della religione cristiana.
I nostri media come al solito si sono scandalizzati solo quando il governo ha deciso di porre un freno a tutto questo fanatismo limitando la libertà religiosa all’interno delle aule scolastiche.

mirko

L’educazione è un rapporto sinergico tra le istituzioni la società e la famiglia, dovrebbe svilupparsi in modo armonico ed equilibrato.
Il voler mettere sempre contro le isittuzioni laiche alla famiglia serve solo a dare maggiore leggittimità alle realtà confessionali.
Alla fine se la scuola lascia da sole le famiglie, come auspica l’articolo, a chi pensate si rivolgeranno le famiglie che non riescono da sole? Ai consultori delle ASL? ovviamente no ma il prete della parrocchia sottocasa o l’istituto privato cattolico invece saranno sempre lì a “consigliarti”!

Che ipocrisia! BLEAH!

ErnestoBabbo

alla mia figlia maggiore a scuola hanno tenuto dei corsi, facoltativi, di educazione sessuale e devo dire davvero ben fatti. Sempre incoraggiati a discuterne coi genitori, (perchè è proprio vero che l’educazione dei figli non si deroga a nessuno, semmai la si integra con l’aiuto di esperti) il tono adatto all’età, di sicuro ai ragazzi non è stato lasciato spazio per battutine o sciocchezze. Se si trattano i ragazzi come persone intelligenti qualsiasi cosa viene presa con serietà. Una cosa ci dobbiamo mettere in testa: in questa società non possiamo fare a meno di educare i giovani anche ad una sessualità serena e consapevole, magari vissuta positivamente.

Manlio Padovan

Non so se qualcuno abbia già fatto notare la cosa; in caso affremativo chiedo scusa.

Nel libro “Storia delle donne/ da Eva a domani” di Michela Zucca, che ho acquistato grazie al suggerimento de L’ATEO di qualche mese fa e che è di certo uno dei libri più interessanti che ho letto nella mia vita, a pagina 313 c’è una nota in cui è scritto: “…in Colombia per quanto riguarda l’educazione sessuale, materia obbligatoria di studio dall’asilo all’università, che, nel giro di una decina d’anni, ha fatto diminuire il tasso di nascita da percentuali da terzo mondo a numeri europei”.

Che cosa va cianciando la caraffa?
E non sarebbe che con l’educazione sessuale ci possa stare bene anche l’insegnamento di cose, per esempio, come: da dove nasce la gelosia, in cosa consista la differnza di mente tra maschio e femmina e cose del genere che darebbe meno ansie, meno problemi al rapporto tra i sessi? Che darebbero più maturità ai giovani?

Gargiulo

“Non basta spiegare agli adolescenti come usare i contraccettivi”

A quanto pare neanche vietare l’uso

Near

@ antonio

“siete completamente ignoranti”
Molto più semplicemente, diciamo che voi avete un’idea del sesso che è trascendentale e irrazionalista e che non vi va giù che sull’argomento nelle scuole possa essere fornita una visione più obbiettiva e realista della natura umana, prescindendo dalla quale ben poco si può fare di concreto in ambito educativo.

neverclean

Ma per parlare di un argomento, non bisognerebbe conoscerlo in prima persona, per esperienza diretta? E cosa puo’ saperne un casto di educazione sessuale?
Proprio un bel nulla.
Potrei capire un educatore religioso cattolico dell’Istituto Provolo che disquisce di pedofilia, ma il giornale dei vescovi proprio non ha titoli per parlare di educazione sessuale:
una silenziosa meditazione e’ l’abito mentale adatto ai vescovi su questa materia.
Meditate episcopi, meditate!

Perchè?

Quando si dice la sfacciataggiane ha un bel muso di tola, lo è soprattutto quando la sfacciata è la ccar, che millanta meriti e crediti ovunque anche se non meriterebbe più nememno le repliche intelligenti dell’UAAR e degli stati laici.

L’educazione lasciata alle famiglie? E da quando nella chiesa cattolica? Mai, quindi, se ne deve occupare uno stato laico che poi deve farsi carico delle conseguenze dell’oscurantismo, quando questo produce solamente ignoranza ed ipocrita rigore morale.

MASSIMO

“Sebbene tra i metodi anticoncezionali si citi la castità”

Questo è un metodo sicurissimo. Se una non tromba neanche resta incinta.
Un discorso più ovvio di così non l’avrebbe saputo fare manco Lapalisse.

diotassista

> Se una non tromba neanche resta incinta.
mica detto, chez eux 🙂

Near

“Se una non tromba neanche resta incinta.”

Ma loro hanno in mente l’immacolata concezione. Se esistesse sul serio questa possibilità proibirebbero di farlo anche alle coppie sposate, alla faccia della nobilitazione del sesso di cui parla antonio.

Daniele

L’immacolata concezione non è il concepimento di gesù senza seme nell’utero di maria, vergine prima, dopo, e durante il parto.

Per immacolata concezione la CCAR intende il concepimento, nell’utero di anna, e tramite il seme di gioacchino (quindi pre-embrione diploide e fecondazione non eterologa) senza la macchia del peccato originale (che nulla ha a che vedere col sesso).
Essendo stata, unica fra le creature, preservata dall’eredità del peccato originale, non necessitava di essere battezzata.
Infatti non è stata battezzata.
Mica potevano far nascere gesù da una donna non lavata dal peccato originale. Dato che si erano dimenticati di lavarla, hanno deciso che non l’hanno lavata perché non era sporca.

Southsun

“Tramite il seme di Gioacchino” estratto dalle sue gonadi in che modo e inserito come?

Pio IX aveva una mente più perversa di quella di Breivik.

Stefano

@ Daniele

“Mica potevano far nascere gesù da una donna non lavata dal peccato originale. Dato che si erano dimenticati di lavarla, hanno deciso che non l’hanno lavata perché non era sporca”

🙂 🙂 🙂

robby

antonio,si è fatto imbabolare dal romanticimo cristiano odierno,figlio del illuminismo,tutto cio chè è poetico nella chiesa d oggi è frutto della chiesa che si dovette piegarere alle societa,nazionaliste ecc.
,sorte dal xix secolo in poi,vedesi messa tredentina,con quella post conciliare,tutta un altra roba,altro che spot del 8×1000,solo i filmini del nazifascisti era non dissimili dal pathos e dalla liturgia,che esprimeva,il potere magico temporale della chiesa.
ora con il forzato revisionismo del buon pastore,del s francesco,in copia è incolla presente in ogni sacerdote,fanno credere al popolo che,la messa è i sacerdoti sono stati sempre cosi,la confidenza tra sagrestia è stata sempre cosi,gli oratori ecc,erano tal è uguali a oggi.
parole come dono,effusione,amore,se fossero sentite nella liturgia pre tredentina è post tredentina,non avrebbero un mazza di senso,come oggi.la caar vuol far credere.
antonio ,dice che noi diciamo che il sesso è una cosa sporca,ma leggesse i capitolari,o i dict tact dei confessori,e i penitenziali.
non so se la penserebbe uguale sul grande poema della chiesa madre,giocherrelona e simpatica,che crede.

Maurizio_ds

Invece è giusto che l’educazione sessuale si faccia a scuola; purché fatta bene e usando criteri che non facciano riferimento a religioni o ideologie, ma si attengano ai fatti e alla scienza.

Roberto Grendene

in casi particolari, possono aver ragione

quando ero alle medie, infatti, educazione sessuale la insegno’…. il prete già pagato dallo stato per fare religione cattolica

tutto in conformità con la dottrina della chiesa, s’intende 🙁

StefanoM

La chiesa cattolica è un vero e proprio virus.
Infetta le vittime, le usa per nutrirsi e riprodursi, così da contagiare altre vittime ed espandersi. Lofa economicamente, socialmente, insomma in tutti i modi che può. Questo ne è un classico esempio.

La chiesa educa e produce degli “ignoranti in questioni sessuali” (IQS).
Alcuni IQS faranno figli a raffica, che verranno probabilmente (dis)educati alla stessa maniera dei genitori. Alcune famiglie di IQS cresceranno anche con disagio economico (troppo numerose), ed è noto il legame bassa qualità della vita=altà propensione alla religione.
Altri IQS contraranno malattie sessuali, e cercheranno il supporto di chi? della preghiera nella chiesa che li ha cresciuti, che celermente si prodigherà di aiutarli a suon di (costose) preghiere.
Infine molti IQS cresceranno sessualmente incompleti e disturbati, e magari cercheranno quello che manca loro nella religione (in fondo il cattolicesimo moderno si basa molto sull’ autolesionismo e la privazione dei più elementari istinti umani)

Ogni loro azione è volta ad avere infine un rendiconto come aumento del numero di fedeli che giustificano il potere, ed inoltre maggiori sono le persone che dicono una fesseria e sempre più quella fesseria diventerà una Assoluta Verità.

StefanoM

Detto questo, credo che l’ educazione sessuale vada fatta sia dalla scuola che dalla famiglia (di qualsiasi tipo, eteros. o omos.)

L’istruzione dovrebbe fornire le nozioni scientifiche (anatomia, patologie, etc) mentre i familiari dovrebbero curare gli aspetti emotivi.

E niente che sia derivato da qualche libro fantasy vecchio di millenni !

Southsun

La situazione è chiara.

Lucetta Scaraffia preferisce le lezioni di bunga bunga in TV del Berlosco invece che quelle di educazione sessuale nelle scuole della Graziottin.

Se non ci liberiamo da questa gentaccia questo Paese rimarrà lo schifo idolatra clericale che è.

Proprio vero: solo in Italia Wanna Marchi poteva imbrogliare per anni a man salva.

spapicchio

“Famiglia non può delegare a scuola educazione sessuale” ma nemmeno a clericali e preti, a maggior ragione.

mirko

Ironic mode on!
Hanno ragione basta con questo stato laicista che ci dice come vivere in modo sano ed equilibrato, che pretende di insegnare una sana e consensuale sessualità ai nostri figli.
Il sacrosanto diritto di instillare paure tabù sessuali e paure dogmatiche spetta solo alla Chiesa e ai suoi devoti e genuflessi affiliati!
Ironic mod of!

diotassista

antonio è scomparso, neh? non ha più risposto a nulla…

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