Per Avvenire “la Chiesa già paga le tasse” e arriva in soccorso Alfano

Il quotidiano dei vescovi Avvenire, dopo aver sostenuto la convergenza di radicali, massoni ed evasori nella “impressionante campagna politico-mediatica” anticlericale (Ultimissima di ieri), continua il contrattacco sul tema dei privilegi fiscali alla Chiesa. Secondo Avvenire, “da almeno quattro anni dimostriamo, dati alla mano, che gli enti religiosi che producono reddito pagano già tutte le tasse dovute”. “Chi non lo facesse, sbaglierebbe”, si premura di aggiungere.
Ma scende in campo anche Angelino Alfano, nuovo segretario del Pdl, a difesa della Chiesa con una lettera sempre su Avvenire. Secondo Alfano, lo scopo dell'”attacco” è “chiaro”. “Al clamoroso successo della Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid, che ha sancito la fine del sogno laicista di Zapatero, si doveva trovare una contromossa”, sostiene. Ecco la ricostruzione di Alfano: ai “nichilisti professionisti, con la loro cultura della morte e dell’edonismo vuoto”, non rimanevano che “due strade”. “O una riflessione seria sul loro fiasco globale”. O “l’arma disperata della calunnia”, cui avrebbero optato. Il segretario Pdl definisce il patrimonio della Chiesa “ricchezze dei poveri” e sostiene che “tentare di penalizzare la Chiesa significa far del male alla nostra gente”, specie”alla gente più indifesa”. Si osserva che “la Chiesa beneficia di esenzioni dall’Ici anche per attività commerciali”, ma queste sarebbero “bugie” “cavalcate anche da settori del Pd”. Il segretario nazionale del Pdl rassicura che la manovra in discussione al Senato cercherà di mettere in partica lo slogan “Più famiglia e uno stop all’evasione” lanciato da Avvenire e difenderà “il trattamento fiscale di favore per il non profit e l’intangibilità del 5 per mille”.

Valentino Salvatore

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