Boston, arcidiocesi pubblica lista di preti pedofili

Il cardinale Sean P. O’Malley ha deciso di pubblicare una lista di 132 preti e due diaconi accusati di abusi, quasi dieci anni dopo lo scandalo che travolse l’arcidiocesi di Boston. La lista è consultabile sul sito internet della diocesi e contiene anche 22 preti ancora in servizio, sebbene sospesi. Vengono resi noti anche i dati di 25 preti accusati di molestie ma innocenti secondo la diocesi. Altri 91 nomi non saranno pubblicati in quanto deceduti, non accusati pubblicamente o appartenenti ad altri ordini e diocesi. Diverse associazioni di vittime hanno criticato queste omissioni.

Flavio Pietrobelli

Archiviato in: Generale, Notizie

119 commenti

teologo cattolico

aspettiamo che le pubblichino le varie scuole, centri sportivi, associazioni varie, comuni, magari condomini abitate con genitori che hanno abusato di figli…. un bel tatuaggio non sarebbe male..

Kaworu

ho come la sensazione che, oltre a non avere pudore, tu non abbia nemmeno chiara la differenza tra chiesa cattolica e una scuola, un comune o altro.

prova a cercare di capire quella, e magari ad avere un filo meno di malafede in tutto quello che scrivi. so di chiederti tanto, soprattutto riguardo alla malafede.

un tatuaggio mi sembra eccessivo, ma comunque sarebbe opportuno non permettere a persone che sono tendenzialmente recidive di nuocere.

alessandro

questo renderebbe meno grave il marcio prsente nella tua setta? ne dubito come dubito che nella popolazione normale ci possa essere una così grande percentuale di pedofili

alessandro

“ma comunque sarebbe opportuno non permettere a persone che sono tendenzialmente recidive di nuocere”
esatto…anche se pare che la CCAR abbia adottato una politica opposta a quella che adotteremmo io e te

Francesco

Teologo un tutore della legge che ruba commette un atto piu’ scandaloso di un civile che ruba, ma se poi non vuoi capire non capire.

Kaworu

ma tra l’altro non mi risulta che ci sia un così costante e “regolato” sistema di imboscamento in altre categorie professionali.

che comunque non sono paragonabili alla ccar.

Murdega

teologo , in aperta e conclamata malafede,in difesa della gerarchia, sempe ,comunque e
dovunque, continua così.

ΔΙΩRAMA

Un preside o un provveditore (ora non si chiama più così, ma si capisce) non copre un insegnante pedofilo, o lo trasferisce in un’altra scuola più lontana.

Invece dall’altra parte abbiamo uno stato intero (hah) che copre sistematicamente i suoi sudditi di fronte al resto del mondo. Si chiamano crimini contro l’umanità.

Kaworu

o, se succede, non è certo “direttiva ministeriale” o qualcosa che avviene sistematicamente in ogni scuola.

davide p.

22 ancora in servizio su circa 2000 ad oggi..
circa 1×1000… (meno dell’8×1000!)
quanti sono nelle altre categorie?

nadia

x teologo non capisco perchè cerchi di difendere degli indifendibili! auguro con tutto il cuore che succeda una cosa così terribile ai tuoi figli: maschi o femmine che siano!!

Kaworu

penso che per eventuali suoi figli sia già abbastanza brutto un genitore così.

nessun bambino dovrebbe subire delle molestie, nè pagare per le “colpe” dei suoi genitori.

Sandra

teologo, intanto che aspetti potresti dare un’occhiata alla lista dei preti pubblicata dalla Diocesi e vedere quanti trasferimenti, intramezzati da “No assignment” o “Health leave”. Poi ci dici cosa ne puoi dedurre in termini di copertura che solo una grande associazione è in grado di garantire. In quanto pedofilo, qual è l’opzione migliore per non venire scoperto?

robby

guarda piagnucolone che mettere foto di crirminali,nei vari giornali, o municipi,è una abitudine delle legislazioni specialmente anglosassoni,anzi in vari stati degli U.S.A,nelle case degli stessi crimnali,le foto di chi hanno ucciso sono obbligati a tenere.

Reiuky

@ davide P: perché non facciamo, invece, un confronto tra le vittime?

numero delle vittime dei preti pedofili contro numero delle vittime dei pedofili di altre categorie. In proporzione al numero di pedofili, ovviamente.

Mi chiedo se in preti non abbiano all’attivo un numero nettamente superiore di vittime

Southsun

@ teologo.

Beh, di solito il pedofilo stupratore finisce su tutti i giornali per giorni interi, se non per anni.

Invece, i preti processati o condannati per gli stessi reati al massimo finiscono su qualche giornale locale.

Ovviamente, in un Paese chiamato Italia. Hai mai visto notizie su Don Cantini o Don Seppia o Don Dessì sulla RAI?

Kaworu

niente terapie a base di elettroshock e torture assortite per questi?

Kaworu

(intendiamoci, so bene che non funzionerebbero. è una domanda oziosa)

davide p.

siete i soliti atei! siete senza dio e per questo non capirete cos’è l’ammore!

Diocleziano

Sull’elettroshock ci farei un pensierino… l’idea è elettrizzante! .mrgreen:

Diocleziano

Sull’elettroshock ci farei un pensierino… l’idea è elettrizzante! :mrgreen:

Southsun

Seeh, così poi avremo altri “martiri della fede” di cui ascoltare le “prodezze” dai megafoni della TV.

I gay torturati nei loro “campi di rieducazione” (curioso, anche i nazi chiamavano così i loro lager) sono sfigati pure in questo.

La colpa non è delle puttanate della Chiesa, la colpa è loro che sono così. Zut.

Rothko61

132-25=108
Anche ammesso che i 25 siano effettivamente innocenti (ma il giudizio, per ora, è solo quello della diocesi), ci troviamo difronte a 108 sacerdoti sicuramente pedofili, ai quali vanno ovviamente aggiunti quelli non scoperti.
Quanti sono in tutto i preti della diocesi?
Qualcuno ha ancora il coraggio di dire che la percentuale di pedofilia nel clero è pari a quella di altre categorie?

michele z

qui i dati per la diocesi di Boston (a fondo pagina)
http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/dbost.html

oggi ci sono 1,409 preti, nel 1966 (massima espansione) 2,504.. a spanne siamo tra il 5% e 10%.. poi ci sono sicuramente abusatiori che non sono stati denunciati per vergogna/omertà.

neanche il numero di preti che sapeva e non ha parlato è facile da stabilire…

Marcvs

Essendo il cattolicesimo equamente distribuito in tutte le categorie almeno nel mondo occidentale mi aspetto su per giù la stessa incidenza di abusi nelle altre categorie.

– non sto affermando che tutti cattolici sono necessariamente pedofili ma senz’altro inclini per interiorizzazione della dottrina cattolica ad attrazioni su puberi e prepuberi. questo lo ritengo indiscutibile-

***Può essere interessante leggere l’intervento di uno psicoterapeuta sulla comparazione del profilo tra il cattolico e il pedofilo:
http://www.cristianesimo.it/pedopreti2.htm

Fabio

il cattolico medio non e’ incline a nulla di diverso rispetto a chiunque altro, perche’ non e’ nulla di diverso da chiunque altro.
a parte forse che e’ piu’ ignorante circa la religione cattolica del non-cattolico medio!

nightshade90

sorprendente l’iniziativa del cardinale, finalmente qualcuno votato ad un minimo di trasparenza e deciso a non sottomettersi al clima omertoso imposto dai suoi gerarchi. peccato che ora probabilmente la santa sede lo silurerà (trasferendolo in un paesino del burundi o mettendolo a contare i granelli di sabbia delle spiagge) quanto prima….

alessandro

dati 2006 Preti (religiosi e diocesani) : 1409
diaconi : 234
TOT: 1643

fonte http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/dbost.html

come dire…sembra che la percentuale sia decisamente alta ( anche se il conto percentuale andrebbe fatto in maniera diversa il numero dei pedofili in quella setta rimane notevolmente elevato)

gero

E qui si vede la falsità dei numeri. I preti non sono quelli di un anno, ma quelli che sono passati negli anni corrispondenti agli anni in cui si sono verificati i casi di pedofilia. in altre parole se i casi di pedofilia ricoprono un arco di 50 anni, per fare una giusta percentuale bisogna considerare i preti pvissuti in quei 50 anni. E capite che le cose, in percentuale, sono molto diverse. E il numero ritorna ad essere immensamente inferiore a quello delle altre categorie.

alessandro

@ Gero: mi sembra di averlo specificato che il conto percentuale va fatto in altri modi. La percentuale rimane comunque altissima e questo lo dice anche il rapporto fatto stilare proprio dalla CCAR che vede una percentuale di cattopretipedofili del 4% ( sicuramente una stima per difetto ). Dubito che si raggiungano percentuali così elevate in qualsiasi altra categoria sennò sai quanti abusati ci sarebbero?
Parli per malafede o ignoranza?

Roberto Grendene

Gero: “il numero ritorna ad essere immensamente inferiore a quello delle altre categorie”

in questo caso mi sembra inferiore solo alla categoria dei pedofili

davide p.

22 ancora in servizio su circa 2000 ad oggi..
circa 1×1000… (meno dell’8×1000!)
quanti sono nelle altre categorie?

Congo

Attenzione!
non è affatto vero che i sacerdoti di una diocesi vengano rinnovati ogni anno!

Però è vero che i sacerdoti passati per quella diocesi in 50 anni sono tanti.

Quello che mi fa orrore, invece, è la difesa ad oltranza di questa feccia da parte di una parte dei cattolici.
I sacerdoti dovrebbero essere una categoria “speciale” nella quale non ci dovrebbe essere posto per peccati di questa gravità, cioé veri e propri crimini e tra i peggiori in assoluto.
Con i dovuti rapporti, è come scoprire che tra i calciatori ci siano degli zoppi….

Stefano

@ gero

Prendi la tabella postata da alessandro: ci sono i dati dal 1976.

Sulla scorta di quelli, si può calcolare che in media i preti presenti in un certo anno erano 1750, con un massimo di 2360 nel 1976 e un minimo di 1409 nel 2006 ( ;-)).

132/2360 *100 = 5,59 %
132/1750*100 = 7,54%
132/1409*100 = 9,36%

A spanne, supponendo che i 132 siano vissuti nei 30 anni presi in esame.
Ragionevole, visto che ne sono rimasti 22 di quei 132.
Vuoi toglierne qualcuno? I morti (91) li hanno già tolti.

Decidi tu quanti preti vuoi mettere a tua scelta al denominatore o al numeratore affinché la percentuale diventi “immensamente inferiore”, quella che piace a te.

fab

Un paladino, questo O’Malley: pubblica quello che è già pubblico.

nightshade90

all’interno di una associazione omertosa e mafiosa come la chiesa, ci vuole coraggio anche per dire che il re è nudo….

Gargiulo

Bravo!, ora il cardinale Sean P. O’Malley pubblichi le sue dimmissioni per coerenza.

nightshade90

continuerà a fare il cardinale autoconvincendosi che non è la chiesa ad aver favorito la pèresenza dei pedofili coprendoli sistematicamente e dando ordine di coprirli, e che anche se la chiesa copre sistematicamente i pedofili, la colpa è delle alte cariche corrotte e non della chiesa cattolica in sè che è “santa e pura”…..quando la verità ti spingerebbe a dover rinnegare quello che hai creduto e difeso per gran parte della vita e doverla cambiare totalmente, i meccanismi di rimozione diventano molto molto forti…..

Francesco

Perche’ e’ un po…
un poco trascurato nella gestione della sua arcidiocesi.

Paul Manoni

@giuseppe
Perche’ il motto garibaldino “Preti alla vanga” e’ sempre valido…

Andrea

Divertente la distonia fra il titolo del post “Boston, arcidiocesi pubblica lista di preti predofili” ed il contenuto del testo “pubblicare una lista di 132 preti e due diaconi accusati di abusi” .

Forse che la redazione ha dato freudianamente per scontato il fatto che qualunque accusa fatta ad un prete sia vera?

Sandra

Ma perché prima di postare non ti informi meglio? Guarda che non è difficile. Secondo National Catholic reporter online:

“A total of 159 clerics are listed at the new website and it includes all clergy who were accused and found guilty by either criminal or ecclesiastical courts, all clergy who were accused and laicized, and all clergy who were accused but subsequently exonerated.”

Perciò: 1) accusati e riconosciuti colpevoli da tribunale civile o ecclesiastico, 2) accusati e laicizzati, 3) accusati e successivamente esonerati.

E il commento di padre Erikson, vicario generale, ti può dare conferma che non ci fosse niente che non fosse già pubblico. Ma hanno pensato di rendere le informazioni più user-friendly…. No comment sull’associazione freudiana tra friendly e pedofili….

“It’s all been in the public domain. But in terms of a systematic listing, this is the first time we have consolidated the information in a user-friendly way.”

GianniCiardi

@ Sandra

i cattolici come quelli intervenuti in questa ultimissima, non ammetteranno mai l’orrore prodotto dai pretopedofili e dai gerarchi vaticAni. Sono devastati nella psiche.

Fedele Razio

Accusati, cari amici: ACCUSATI, il che vuole dire NON COLPEVOLI, a meno che non ci sia una sentenza.

La civiltà giuridica la stiamo buttando nel water?

Kaworu

prova a leggere il post di sandra qui sopra.

magari riesci a concludere qualcosa di sensato.

sempre che i bildeberg rettiliani non ti abbiano già trovato.

Paul Manoni

Ah Kaworu, ma allora non capisci proprio!!
LUI E’ RAZIO, figurati se ha bisogno di leggere gli altri post, prima di sparalre grosse come suo solito!! 😆

michele z

@ Fedele Razio

devi tener conto del fatto che la Chiesa fa di tutto per non vedersi coindannati dei preti.
Prima prova con il plagio inducendi le vittime all’omertà e in caso di processo paga per non arrivare a sentenza:

(ANSA) – WASHINGTON, 15 MAG – La Chiesa cattolica del Vermont paghera’ 20 milioni di dollari di risarcimento per una trentina di casi riguardanti preti pedofili. L’accordo prevede un risarcimento per 17,65 milioni di dollari nei confronti di 26 persone che avevano collettivamente presentato denuncia, che ora sara’ lasciata cadere. L’intesa prevede un ulteriore risarcimento di circa 3 milioni di dollari per non procedere con una serie di altre cause che aveva gia’ raggiunto l’appello.

quindi si, la Chiesa sta buttando la civiltà giudridica nel water.

Ratio

Fedele Razio,
Hai mai sentito parlare di Diritto Inquisitorio?
Ricordati che la civiltà giuridica è stata buttata nel water proprio dai capi della tua setta.

Federico Tonizzo

Se la lista pubblicata dalla diocesi di Boston è la “punta dell’iceberg del numero di preti pedofili di Boston”, quanto é grande il “vero numero di preti pedofili di Boston”? 😯
E quante ne sono (e quante ne sono state nella storia) le vittime? 😯
E nel resto del mondo? 😯

giuseppe

Su quali basi dici che é la punta dell’iceberg ? Ti risultano dati diversi o sei dispiaciuto che non sono più numerosi ? E quale altra struttura, di qualunque tipo, ha mai avuto il fegato di riconoscere pubblicamente cose simili ?
E quante sono le vittime di altri pedofili che si annidano ovunque ? Fatti bene quattro conti.

Kaworu

quale altra struttura di qualunque tipo ha sistematicamente operato spostamenti che manco la dama e omissioni, insabbiamenti e sotterfugi su questi argomenti?

attento: una scuola (per dire) non è paragonabile all’apparato ccar. per paragonarlo, dovresti parlare di tutto un ministero della pubblica istruzione di un paese.

poi è ovvio e palese che non solo i preti sono pedofili, ma nessun’altra organizzazione è stata così coinvolta e soprattutto coinvolta in questo modo.

a meno che chiaramente tu abbia le prove che non so, il ministero della pubblica istruzione danese è coinvolto in qualcosa del genere. a me non risulta, ma non si sa mai.

Cesare b

Tra i pedofili del clero Bostoniano, quelli di piu’ antica ordinazione, furono ordinati nel 1937.
Siccome non si diventa preti alla nascita, e siccome anche i preti invecchiano, muoiono e sono via via sostituiti da nuove leve, che peraltro sono da decenni in diminuzione, in questi 75 anni ha fatto parte di quel gruppo un numero di persone almeno triplo dell’attuale consistenza di esso (1409), ossia una massa di almeno 4227 individui.
Siccome i pedofili risultano 132, la loro percentuale supera di pochissimo il 3 %.
Ora, grazie al Cielo, (nonche‘ grazie all’impegno della societa’ civile e della Gerarchia) il numero di questi indegni pare azzerato. Come spiegare altrimenti che non risultano, nell’elenco della Diocesi di Boston, nomi di preti pedofili che abbiano compiuto le loro nefandezze negli ultimi 10 anni? Pensate che le associazioni delle vittime non avrebbero rilevato tale omissione, se ci fosse stata?
Certo quando si comincia a dire che i casi scoperti sono soltanto la “punta dell’iceberg” … si puo’ ipotizzare qualunque cosa.
Resterebbe, pero’, da spiegare come sia stato possibile che in un Paese libero la Chiesa abbia potuto mantenere tanto prestigio tra la popolazione per tanti anni, ricevendo tra l’altro, cospicui finanziamenti volontari da una gran massa di fedeli, se fosse stata infettata dalla massa di pedofili che voi immaginate e se, di conseguenza, un cosi’ gran numero di futuri fedeli fosse stato traumatizzato nell’infanzia o nell’adolescenza da qualche prete indegno.
Saluti.

Stefano

@ Cesare b

più sopra ho fatto il conto. C’è una tabella, non importa triplicare.
Senza contare i morti e i diaconi la media corrisponde al 5% circa.

Sandra

“Ora, grazie al Cielo, (nonche‘ grazie all’impegno della societa’ civile e della Gerarchia) il numero di questi indegni pare azzerato.”

Quando la nave affonda i topi scappano. Nella fattispecie potrebbero essersi trasferiti in ambienti più idonei, tipo qualche missione in Africa.

Federico Tonizzo

@ giuseppe e Cesare b:

Non fate i furbi: non ho detto di sapere quanti siano i preti pedofili, anzi mi sono proprio chiesto quanti siano, oltre a quelli già noti 👿

Come per i mafiosi: si può contare quanti sono stati arrestati, processati e condannati, ma, poichè la mafia è clandestina e omertosa, non si sa quanti sono effettivamente i mafiosi a piede libero e attivi; però a giudicare dal fatto che ogni tanto ne vengono beccati altri concluderei che probabilmente è ancora vasto l’iceberg che ancora non si vede.

Così per i preti pedofili: si può contare quanti sono stati arrestati, processati e condannati, ma, poichè la pretopedofilia è clandestina e omertosa, non si sa quanti sono effettivamente i preti pedofili a piede libero e attivi; però a giudicare dal fatto che ogni tanto ne vengono beccati altri concluderei che probabilmente è ancora vasto l’iceberg che ancora non si vede.

Adesso non fate finta di non avere capito! 👿

Cesare b

Stando al rapporto in discussione, sembra che negli ultimi dieci anni non ne sia stato beccato, almeno a Boston, piu’ nessuno. E siccome le associazioni delle vittime questo non lo contestano, mi sembra che ci si possa credere.
Per il passato, denunciare abusi subiti, anche molti anni fa da preti e’ diventato – senza alcun rischio – finanziariamente conveniente (e ancora di piu’ lo e’ per avvocati i quali possono cantare come Figaro: “All’dea di quel metallo portentoso seducente, un vulcano la mia mente sento tosto diventar”). In pratica e’ come se sul capo dei preti abusatori fosse stata posta una taglia. Cio’ induce a supporre che ben pochi casi siano rimasti perivi di denuncia e che, anzi, tale meccanismo abbia incentivato anche interessate calunnie. Calunnie che io non dubito essere state soltanto quelle scoperte … ma io rifiuto la teoria dell’iceberg …
Saluti.

Sandra

Beh ma sai è anche molto difficile. Pensa al caso di John Geoghan, trasferito di parrocchia in parrocchia, accusato di abusi su 130 bambini. Fu finalmente trovato colpevole e condannato a 10 anni per molestie a un bambino in piscina. Ricorda la storia di Al Capone incastrato sulle tasse. Anni di abusi e trasferimenti e coperture, e poi lo beccano per aver “solo” toccato il sedere a un bambino…
Il card. Bernard Law l’aveva coperto e adesso se la gode a Roma, in una basilica ed è pure nel Pontificio Consiglio per la Famiglia. Io non vedo cambiamenti, a parte le chiacchiere.

Federico Tonizzo

@ Cesare b

“Stando al rapporto in discussione, sembra che negli ultimi dieci anni non ne sia stato beccato, almeno a Boston, piu’ nessuno. E siccome le associazioni delle vittime questo non lo contestano, mi sembra che ci si possa credere.”

Che ne sai che non siano in atto in questi ultimi anni degli abusi su bambini piccoli, spauriti e intimiditi, che ancora non osano parlare? Al posto tuo io non ci metterei la mano sul fuoco…

giuseppe

E ti pareva che non criticavano. Ma come, non volete la trasparenza ? E quando questa c’é vi lamentate.

Southsun

Affatto. Solo che ci sembra un tantinello forzata dagli eventi.

Altrimenti non si capisce perchè l’Italia non sappia che il card. Bernard Law sta “svernando” a Roma, in un’opulenta e importante basilica.

Dev’essere il premio per i “servigi” resi. Il vescovo Pican ne sa qualcosa.

Cesare b

Mi sembra anche evidente che i preti vengono puniti piu’ severamente di chiunque per questo tipo di comportamenti, ed anche in casi in cui la legge dello Stato non puo’ o non puo’ piu’ intervenire: perdono il pane (o il mantenimento viene subordinato alla volontaria reclusione, beninteso aggiuntiva rispetto a quella statale eventualmente meritata), sono sottoposti ad una gogna addirittura internazionale, addirittura perpetua, addirittura post mortem (con chissa’ quanta gioa di chi e’ stato loro parente).
Personalmente me ne compiaccio, in quanto desidero che il clero sia purificato dagli indegni, con qualunque mezzo, ma per chi cattolico non e’ un prete dovrebbe essere un cittadino come tutti gli altri. Di conseguenza dovrebbe desiderare per tutti, oppure deplorare anche nel caso dei preti cio’ che ai preti avviene in certi casi.
Saluti.

Sandra

Invece uno come il card. Bernard Law, che li ha protetti, trasferiti e messi in condizione di violentarne altri, se ne sta bello pasciuto a Roma, con lo stipendio delle tasse nostre. Con l’8/1000 abbiamo fatto tanto. Puniti severamente??

Cesare b

La quantita’ di abusi commessi da ogni singolo prete pedofilo non influisce sulla percentuale dei pedofili stessi rispetto al clero di cui hanno fatto (sciaguratamente) parte. Anzi, se davvero essi hanno commesso, in media, molti abusi pro capite diventa piu’ verosimile che il loro numero fosse ridotto. Infatti un grande numero di preti abusatori molto attivi avrebbe abusato d’un numero cosi’ elevato di vittime che lo scandalo sarebbe scoppiato prima e, in ogni caso, il distacco dalla Chiesa delle nuove generazioni, cosi’ ampiamente offese, sarebbe avvenuto a valanga.
Affermare che la Gerarchia sia stata “complice” di certi comportamenti di preti indegni non regge. La Gerachia e’ stata soltanto, in molti casi, pavida dello scandalo e illusa di poter arginare il fenomeno con mezzi inadeguati. Ragionevole sanzionare cio’ con la rimozione dall’incarico cui hanno infelicemente mancato.
Che adesso la musica sia cambiata e gli effettivi autori di certe porcherie siano puniti non mi sembra si possa dubitare. E mi sembra difficilmente contestabile anche che – a parita’ di colpe commesse – i preti siano puniti, da un pezzo in qua, piu’ severamente, sia per le censure ecclesiastiche, aggiuntive o sostitutive rispeto alle pene di legge, sia attraverso la pubblicizzazione dei loro reati e relative condanne.
Dove si possono trovare pubblci elenchi, diffusi in tutto il mondo, con nomi e cognomi di persone d’altra categoria che siano stati condannati per reati infamanti?
Chi altri, per comportamenti – quanto si voglia censurabili – che lo Stato, per qualsiasi ragione, non puo’ o non vuole punire, viene processato e condannato dal suo datore di lavoro? Puo’ un metalmeccanico che sia stato in prigione per pedofilia tornare in fabbrica? Sì. Puo’ un prete tornare a fare il prete? No. Giustamente, ma e’ indubbio che il secondo e’ punito piu’ severamente del primo.
Saluti.

Sandra

“La quantita’ di abusi commessi da ogni singolo prete pedofilo non influisce sulla percentuale dei pedofili stessi rispetto al clero di cui hanno fatto (sciaguratamente) parte. ”

Influisce solo sulla vita dei bambini. Un psiche traumatizzata Interessa alla Chiesa cattolica?

Vedo che pavidamente non prendi posizione sul Cardmaiale Bernard Law.

“Dove si possono trovare pubblci elenchi, diffusi in tutto il mondo, con nomi e cognomi di persone d’altra categoria che siano stati condannati per reati infamanti?”

Negli Stati Uniti, si chiama Sex Offender Registry, e in molte giurisidizioni è disponibile online. Cerca Adam Walsh Child Protection and Safety Act. Praticamente se un pedofilo si trasferisce in una comunità, i genitori hanno diritto di esserne informati. Bello, vero? Come se mandando i figli in un collegio di preti, i genitori avessero potuto sapere se un pedofilo avrebbe potuto violentare il proprio figlio….
Sulla scia degli USA anche la gran bretagna si è mossa, seppure con una versione ridotta: le informazioni sono disponibili nel caso si debba assumere qualcuno per occuparsi di bambini, o che potrebbe rimanere solo con loro. Il progetto è stato testato in alcune aree, e il ministero dell’interno ne ha deciso l’applicazione per Inghilterra e Galles.

RobertoV

Cesareb.
Per la Chiesa cattolica viene un rapporto di 1.5 accuse per pedofilo, in Germania nel rapporto Westpfahl di 1.35. Prima di arrampicarsi sugli specccchi dovrebbe leggersi i dati, non gli articoli di Introvigne.
In Svizzera c’è una lista degli insegnanti e dipendenti pubblici pedofili e vi sono proposte simili in altre nazioni.

giuseppe

poi è ovvio e palese che non solo i preti sono pedofili, ma nessun’altra organizzazione è stata così coinvolta e soprattutto coinvolta in questo modo.

Dicamo che é stata l’organizzazione più tartassata dai media. Non si possono certo negare i fatti, ma in America, per esempio, la percentuale é più alta tra gli insegnanti e i protestanti. Chissà perché pero’ non si é fatto tanto baccano.

giuseppe

I numeri, per quanto non siano sufficienti, sono necessari. I dati più completi sono stati raccolti negli Stati Uniti, dove nel 2004 la Conferenza episcopale ha commissionato uno studio indipendente al John Jay College of Criminal Justice della City University of New York, che non è un’università cattolica ed è unanimemente riconosciuta come la più autorevole istituzione accademica degli Stati Uniti in materia di criminologia.

Questo studio ci dice che, dal 1950 al 2002, 4392 sacerdoti americani (su oltre 109.000) sono stati accusati di relazioni sessuali con minorenni. Di questi poco più di un centinaio sono stati condannati da tribunali civili. Il basso numero di condanne da parte dello Stato deriva da diversi fattori. In alcuni casi le vere o presunte vittime hanno denunciato sacerdoti già defunti, o erano scattati i termini della prescrizione. In altri, all’accusa e anche alla condanna canonica non corrisponde la violazione di alcuna legge civile: è il caso, per esempio, in diversi Stati americani del sacerdote che abbia una relazione con una – o anche un – minorenne oltre i 16 anni e consenziente.

Ma ci sono anche stati molti casi clamorosi di sacerdoti innocenti accusati. Questi casi si sono anzi moltiplicati negli anni 1990, quando alcuni studi legali hanno capito di poter strappare transazioni milionarie anche sulla base di semplici sospetti. Gli appelli alla «tolleranza zero» sono giustificati, ma non ci dovrebbe essere nessuna tolleranza neanche per chi calunnia sacerdoti innocenti. Aggiungo che per gli Stati Uniti le cifre non cambierebbero in modo significativo se si aggiungesse il periodo 2002-2010, perché già lo studio del John Jay College notava il «declino notevolissimo» dei casi negli anni 2000.

Le nuove inchieste sono state poche, e le condanne pochissime, a causa di misure rigorose introdotte sia dai vescovi statunitensi sia dalla Santa Sede. Lo studio del John Jay College dice forse, come si legge spesso, che il 4% dei sacerdoti americani sono «pedofili»? Niente affatto. Secondo quella ricerca il 78,2% delle accuse si riferisce a minorenni che hanno superato la pubertà. Avere rapporti sessuali con una diciassettenne non è certamente una bella cosa, tanto meno per un prete: ma non si tratta di pedofilia. Dunque i sacerdoti accusati di effettiva pedofilia negli Stati Uniti sono 958 in 42 anni, 18 all’anno.

Le condanne sono state 54, poco più di una all’anno. Il numero di condanne penali di sacerdoti e religiosi in altri Paesi è simile a quello degli Stati Uniti, anche se per nessun Paese si dispone di uno studio completo come quello del John Jay College. Si citano spesso una serie di rapporti governativi in Irlanda che definiscono «endemica» la presenza di abusi nei collegi e negli orfanotrofi (maschili) gestiti da alcune diocesi e ordini religiosi, e non vi è dubbio che casi di abusi sessuali su minori anche molto gravi in questo Paese vi siano stati. Lo spoglio sistematico di questi rapporti mostra peraltro come molte accuse riguardino l’uso di mezzi di correzione eccessivi o violenti. Il cosiddetto Rapporto Ryan del 2009 – che usa un linguaggio molto duro nei confronti della Chiesa cattolica – su 25.000 allievi di collegi, riformatori e orfanotrofi nel periodo che esamina riporta 253 accuse di abusi sessuali da parte di ragazzi e 128 da parte di ragazze, non tutte attribuite a sacerdoti, religiosi o religiose, di diversa natura e gravità, raramente riferite a bambini prepuberi e che ancor più raramente hanno condotto a condanne.

RobertoV

Guardi che quello che sostiene Introvigne è falso, dovrebbe leggersi il rapporto, non le sue considerazioni.
Prima di tutto il rapporto dice che quasi il 75% degli abusati ha meno di 14 anni, il 93 % meno di 16 anni. Solo il 7% è costituito quindi da diciassettenni.
Inoltre solo l’1% delle accuse è risultata chiaramente falsa.
In Austria e Germania siamo attualmente arrivati a circa 1200 vittime riconosciute dalla chiesa cattolica.
Inoltre non è vero che i protestanti hanno più vittime, come certificato anche dal rapporto del John Jay College del 2010: 260 pagamenti delle assicurazioni alle vittime contro 240 della chiesa cattolica, ma i primi avevano nel periodo considerato 300 mila persone in servizio contro le 50 mila della chiesa, quindi l’incidenza è inferiore ad 1/5. Lo si è visto anche in Germania.

Sine sole sileo

E quando il Ministero P.I. pubblicherà l’elenco dei professori e del personale non docente, tra cui la cui la pedofilia è in percentuale ben più alta di quella dei preti?

Kaworu

ah si? tu hai i dati e sei al corrente di insabbiamenti e direttive in proposito che arrivano dall’alto?

potresti pubblicarli, quindi.

che aspetti a denunciare tutto quello che sai?

giuseppe

Evidentemente non c’é nessuna campagna stampa per metterli in evidenza. E poi scusami, ma se la percentuale dei preti oscilla tra lo zero e l’uno per cento del totale dei pedofili, l’altro 99% chi é ? Se non foste anriclericali ci sarebbe da pensare che siete molto ingenui. Ma in effetti é tutto il contrario.

Kaworu

beh ma se voi siete a conoscenza di tutti questi numerosissimi scandali, che aspettate a parlare? un invito a nozze?

il problema non è la percentuale di preti tra i pedofili, ma di pedofili tra i preti. non so se cogli la differenza tra le due cose.

posso avere due arance marce in una pattumiera e dire che la percentuale di frutta marcia è del 2%.

ma se guardo la percentuale di marcio tra gli agrumi, probabilmente sale al 70%.

Ratio

Sarà uno scandalo immenso! E vi saranno coinvolti ministri della pubblica istruzione, provveditori agli studi, direttori didattici, presidi, bidelli, segretari e insegnanti, libri, quaderni, penne e calamai.
Credici!

Tanto credi già in tante altre stupidaggini.

Diocleziano

Sine sole,
ma queste cazza†e le spari anche stando all’ombra?
Speravo che dopo il tramonto tu… ‘sileo’.

Leonzio da Decimo

“91 nomi non saranno pubblicati in quanto […], non accusati pubblicamente” Quindi se non si sono fatti beccare, e loro ne sono a conoscenza continuano a coprirli: è chiaro che questa pubblicazione è solo per salvare la faccia e non manifesta l’intenzione di combattere realmente il problema.

Cesare b

Dunque, secondo te, un’organizzazione qualunque potrebbe (anzi: dovrebbe!) pubblicare il nome e il cognome di Tizio o di Caio, non condannato e nemmeno imputato, con la seguente dicitura: “A noi risulta che questo tale sia pedofilo (oppure ladro, assassino, circonventore d’incapaci, o quel che di turpe volete), anche se di fronte alla Giustizia dello Stato e’ riuscito a farla franca”.
Se l’organizzazione che facesse questo avesse denaro, sarebbe il modo piu’ spiccio per arricchire i soggetti che si volevano svergognare.
Il fatto che sia stato impossibile trascinare in giudizio penale quei preti (e che di conseguenza non si possa additarli all’ opinone pubblica come autori di reati che la Magistratura dello Stato loro non contesta) non sgnifica, pero’, che la Chiesa non abbia potuto prendere provvedimenti interni a loro carico idonei ad evitare il ripetersi delle condotte illecite (in pratica: licenzamento o dimissioni forzose, o accettazione di “vita di preghiera e penitenza”, cioe’ della relegazione in un convento). Quali elementi hai per affermare tale omissione?
E, se fosse vera la mancanza di volonta’ “di combattere realmente il problema”, come si spiegherebbe l’assenza di nuovi casi negli ultimi dieci anni?
Saluti.

Kaworu

alcuni si, altri fan discorsi generali, per cui chiedevo per sicurezza 😉

Leonzio da Decimo

Se, le malefatte fossero note all’organizzazione (e questa ha anche un codice e può processare i propri adepti) dovrebbe processarli e impedire loro di nuocere ancora, e non sarebbe male se cercasse le vittime e le risarcisse, o per lo meno li consegnasse alla giustizia.

davide p.

@alessandro,
se guardi nell’elenco dei 606 “famosi atei” del vostro Paradiso UAAR trovi pedofili confessi, conclamati e condannati, difensori con atea faccia tosta di detti pedofili ATEI, magnificatori attraverso libri e films della cosidetta “pe-po-pe” (pedofilia, pornografia,pederastia), politici di supporto per cifre superiori al 6% (dicesi sei per cento, per circa 35-40 soggetti su un totale di 606 “santi atei” ), e comunque di gran lunga superiore al 4% che ti inventi.
E’ opera di suprema ipocrisia ateo-massonica possedere una vera e propria “macchina pro pedofilia nel mondo” nel proprio Paradiso Ateo e puntare il dito sui preti cattolici.
Li vogliamo contare insieme?
Per ogni nome un link dimostrativo…se mi promettete la non cancellazione…

Kaworu

per caso l’uaar si è adoperata per proteggerli, spostarli o altro?

qualche ateo lo ha fatto seguendo qualche alta direttiva dell’ateismo?

a me non risulta.

giuseppe

Certo, l’uaar, in quanto associazione non ha alcuna responsabilità diretta e non puo’ denunciarli o coprirli. Il problema é un altro. Il solo fatto di mettere in evidenza e di farsi vanto di certi personaggi ammetterai che qualche perplessità la suscita. Ed ‘ pur vero che una certa cultura sessantottina e secolarista ha sempre esaltato certe forme di sessualità, con l’aggiunta del vietato vietare. E da questi pulpiti non puo’ venire nessuna lezione coerente alla chiesa. Quanto alle coperture, i vescovi responsabili sono stati costretti a dimettersi immediatamente ( vedi il caso Irlanda ) e le linee di comportamento indicate sono di una chiarezza inequivocabile. Negarlo é negare la realtà. Più di questo cosa volete ? Pittuosto mi chiedo come mai certi libri o articoli di autori laicissimi, che esaltano la pedofilia, non sono stati mai denunciati apertamente dalla stampa che, al contrario, continua ad osannarli o ad indicarli come maestri di vita.Se l’interesse vero é quello di proteggere i bambini ci vuole coerenza, altrimenti non si puo’ non pensare che il tutto sia un prestesto per un ennesimo attacco alla chiesa.

alessandro

“Quanto alle coperture, i vescovi responsabili sono stati costretti a dimettersi immediatamente ( vedi il caso Irlanda ) e le linee di comportamento indicate sono di una chiarezza inequivocabile”

si solamente dopo 40 anni e dopo che scoppiò lo scandalo … ci mancava solo che i pedofili , spostati ( e non denunciati) più volte per i loro comportamenti, continuassero a fare danni dopo che la cosa stava sotto gli occhi di tutti.

per tutto è un attacco alla chiesa. Denunciare lo strano fenomeno della pedofilia clerica è un attacco alla chiesa, chiedere che la chiesa paghi le tasse come tutti e non godi di privilegi anacronistici è un attacco alla chiesa…ma un esame di coscienza no eh?

Walter

Non credo tu possa accusare gli atei di incoerenza perchè NON CONDANNIAMO CERTI LIBRI O ARTICOLI, come se fossero una dottrina che tutti gli atei dovrebbero conoscere e condividere! L’unica cosa che accomuna gli atei è il non credere in dio, spiritelli e fatine. Poi ognuno di noi proviene da esperienze culturali e opinioni delle più variegate! Siete voi che dovreste avere pudore ad usare la parola COERENZA visto che incitate le persone ad avere sensi di colpa per i peccati, invocate alla purificazione spirituale e all’abbandono del materiale, cosa che ipocritamente e sistematicamente voi cattolici (o almeno quelli che vi rappresentano) non fate! Mai! Rassegnatevi, ALCUNI dei vostri pastori si sono macchiati di questa infamia, si sottraggono ai processi publici e vengono protetti con ogni espediente possibile: è in questo l’orrore!! Prendetene le distanze e smettetela di difendere l’indifendibile.

Sandra

“Quanto alle coperture, i vescovi responsabili sono stati costretti a dimettersi immediatamente ( vedi il caso Irlanda ) e le linee di comportamento indicate sono di una chiarezza inequivocabile. Negarlo é negare la realtà.”

Il card. Bernard Law, arcivescovo emerito di Boston, è arciprete della basilica di santa maria maggiore a Roma. La chiarezza inequivocabile qui è che per aver protetto mostri che violentavano (mica scrivevano pubblicamente prendendosene la responsabilità!) bambini a centinaia! si è guadagnato una bella e ben pasciuta vecchiaia. Pensa da cotanto maiale è stato eletto papa Ratzinger!

RobertoV

In Germania ed Austria nessun vescovo è stato dimesso nonostante migliaia di vittime. In Irlanda su 4 richiesti + il cardinale solo due sono stati dimessi e dopo anni.
Negli USA il cardinale Levada che ha affermato che negli anni ’80 quando è stato nominato vescovo non aveva mai sentito di un prete pedofilo (secondo lo studio in quel periodo il 9% è risultato poi pedofilo) ed è contestato il suo comportamento di allora dalle associazioni delle vittime è stato nominato a capo della Congregazione per la fede.

alessandro

guarda che il 4% ( stima per difetto) viene fuori da uno studio fatto commissionare dalla stessa chiesa cattolica ( di cui ti puoi far dire il nome dal tuo correligionario giuseppe) mica da me.
ateo-massonico è un ossimoro…per essere massone devi credere in dio.
Dei santi atei non mi interessa; l’ateismo non è una religione e io rispondo per me e per nessun altro…al contrario il cattolicesimo è una religione e non prendere le distanze dal marciume prodotto dai vostri superiori vi rende complici.

Kaworu

questi mica lo capiscono che un ateo ha in comune con un altro il solo fatto di non credere in divinità varie ed eventuali…

RobertoV

E lo studio è basato su dati forniti dalle varie diocesi su questionari senza la possibilità di vedere i documenti originali e fare indagini! Questa era la lamentela dell’investigatore del FBI. E’ come se facessimo lo studio sugli evasori chiedendo agli evasori di dirci quanto hanno evaso e basarsi sulle loro ammissioni.
Inoltre il 4 % è il dato medio, negli anni ’70 ed ’80 era del 9% e i dati precedenti diventano smpre più frammentari, mentre per quelli più recenti si deve aspettare ancora almeno 10 anni.

Sandra

davide p.
se i preti avessero pubblicato articoli in cui dichiaravano la loro pedofilia, sarebbe stato di molto aiuto per i genitori, non credi? Il problema è che neppure i loro capi, pur sapendolo, l’hanno reso noto, anzi, hanno continuato a trasferirli, senza ovviamente avvisare nessuno, nemmemo con un bollettino parrocchiale ciclostilato, che i bambini erano a tenere a distanza di sicurezza.
Vedi la differenza?

davide p.

ho lasciato un commento apposta per testare il modeartore
visto il comportamento che discredita l’associazione scrivero’ alla direzione uaar di intervenire

Kaworu

prima di frignare, sappi che c’è un filtro automatico.

troppi link o determinate parole vengono fermate.

c’è una mail e puoi scrivere tranquillamente alla moder azione, così te li sbloccano.

Dario Colombera

opera di politica, non etica. Propongo l’ipotesi di lavoro che la lista presentata dal vescovo sia largamente incompleta

robby

per me chi giustifica,minimizza,è complice e uguale al anima di un pedofilo che è in questo caso è un prete.

Southsun

Occhio che se ti sente Fisichella riattacca con la litanìa dei “casi isolati” e del “complotto masso-pluto-demo-liberal-omosessuale”.

Commenti chiusi.