Quote rosa

Raffaele Carcano*

Raffaele Carcano

Ho visto un maggior spiegamento di forze dell’ordine per il Cortile dei gentili, sabato a Bologna, che per la manifestazione delle donne ieri a Roma. Strano: alla prima erano presenti in 500, alla seconda hanno partecipato oltre 200.000 persone. Che l’asimmetria sia dovuta al fatto che, all’ateneo felsineo, dominava la figura di un cardinale, circondato esclusivamente da relatori maschi, mentre sul palco tutto al femminile di piazza del Popolo è apparsa soltanto una suora?
Se è certo che il primo evento è stato calato dall’alto da un establishment composto di soli uomini, mentre il secondo è stata una manifestazione convocata, dal basso, esclusivamente da donne, altrettanto certo è che il gender gap italiano ha profondissime consonanze con quello vaticano: una radice cristiana più autentica delle tante altre di cui si sente più spesso parlare. È un po’ curioso, tutto sommato, che così tanti cittadini temano l’arabislamizzazione del continente europeo: da questo punto di vista, in Italia non c’è alcun bisogno del contributo degli immigrati, gli autoctoni se la cavano benissimo da soli. Chissà, forse è stato un colono nostrano a suggerire il bunga bunga a Gheddafi.
E, tuttavia, il retaggio di una società patriarcale è veramente duro a morire. In Italia, secondo il World Value Survey, per ogni donna che non crede in Dio ci sono tre non credenti uomini. In Svezia ce n’è solo 1,35. Il gender gap di un paese sembra essere perfettamente correlato alla religione: maggiore è la religiosità di un paese, maggiore è l’assenza di pari opportunità e la discriminazione quotidiana del gentil sesso, maggiore è anche, purtroppo, il numero di donne credenti in rapporto agli uomini.
C’è di che riflettere. E di che lavorare.

* Studioso della religione e dell’incredulità, curatore di Le voci della laicità, coautore di Uscire dal gregge, segretario UAAR

NB: le opinioni espresse in questa sezione non riflettono necessariamente le posizioni dell’associazione.
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68 commenti

bruno gualerzi

“Ho visto un maggior spiegamento di forze per il Cortile dei gentili, sabato a Bologna, che per la manifestazione delle donne ieri a Roma. Strano: alla prima erano presenti in 500, alla seconda hanno partecipato oltre 200.000 persone. Che l’asimmetria sia dovuta al fatto che, all’ateneo felsineo, dominava la figura di un cardinale, circondato esclusivamente da relatori maschi, mentre sul palco tutto al femminile di piazza del Popolo è apparsa soltanto una suora?”

Chiedo scusa, ho letto e riletto questo inizio del tuo pezzo, ma, anche in relazione al resto dell’articolo, non l’ho proprio capito. Sarà l’età…

Comunque, è possibile conoscere, sia pure approssimativamente, la percentuale di donne iscritte a UAAR?

bruno gualerzi

Adesso ho capito. Chissà cosa avevo letto. Meglio tardi che mai.
Resta sempre la richiesta (spero che qualcuno la possa esaudire) di conoscere la percentuale di donne iscritte a UAAR. Potrebbe prestarsi a qualche considerazione.

Raffaele Carcano

Più o meno la stessa: 3 a 1. Nel Comitato di coordinamento è 2 a 1.

marilena maffioletti

che le donne credenti siano più degli uomini è un dato di fatto evidente. Approfitto di questo spazio per raccontarvi che ieri a milano, in apertura della manifestazione, è stato letto un discorso di teresa di calcutta a mio parere in modo inopportuno e strumentale. Ho espresso ad alta voce il mio dissenso ma le persone vicine a me non hanno avuto nessuna reazione, anzi una donna o due mi hanno pure guardato male. Sono molto delusa, pensavo che le donne conoscessero la vera personalità di una santa contestata da tante parti e comunque non capisco come si possa proporre alle donne un modello di persona non laica.

ateo3

probabilmente conservano la visione edulcorata della sua biografia, la stessa che hanno provato anche a inculcarmi alle elementari e medie (private).

Tino

concordo madre teresa è sempre stata inoltre contraria non solo all’aborto ma alla contraccezione, non capisco cosa vi venga a fare in una manifestazione del genere. Inoltre gli albanesi non la sopportano per nulla e neppure gli indiani, insomma una star all’estero ma ben poco nel suo paese di origine e nel suo paese di adozione.

SilviaBO

Ma come va con le nuove generazioni? Non mi stupisce che in generale gli uomini atei siano più delle donne: tra i vecchi le donne sono numericamente predominanti e quasi tutte si dichiarano credenti. Ma tra i giovani come vanno le cose?
Poi c’è sempre il problema della discrepanza tra ciò che si dichiara e ciò che si pensa. Le donne, essendo spesso meno attaccabrighe degli uomini, magari ci pensano due volte prima di dichiararsi non credenti, perché temono di scontentare l’intervistatore o essere considerate male (dato che molti ritengono valida l’equazione ateo=amorale). Gli uomini forse si fanno meno problemi.

romeno1082

secondo me le giovani generazioni sono cosi avanti con la secolarizzazione che se gli dici “gesu cristo” di dicono “CHI?” adesso non siamo a questi livelli ma quasi.. e vale sopratutto per i maschi ma anche per le femmine..

Dalila

Quello non è ateismo consapevole, è frutto di ignoranza di moltissimi giovani…

Dalila

Le cose vanno malissimo tra le nuove generazioni.
E’ in atto un pericoloso revival di religioni ed arcaismi che vedono le donne protagoniste, in prima linea a difendere dei falsi valori piccolo-borghesi obsoleti nella nostra società, vittime da sempre di un pericoloso indottrinamento fatto di stereotipi.
Le nuove generazioni non hanno memoria (sarà anche frutto dell’ignoranza dilagante e del vuoto culturale degli ultimi anni) e si rivelano pertanto reazionarie, poco grate a coloro che si son battuti per la laicità e per le pari opportunità.
Vorrei tanto sbagliarmi e vedere sempre più mosche bianche.

Tino

Beh però Dalida, c’è da dire che le anziane, come gli anziani non hanno volontariamente (inconsciamente forse) passato il testimone per continuare a mantenere la loro aurea di oracoli. Ancora oggi su qualsiasi problema che riguarda le donne si chiede il parere alle anziane secondo uno schema particolarmente tradizionalista, nonostante la possibilità di proiettarsi nei problemi del futuro sia spesso più limitata. Cioè una persona come la Muraro che cos’à da dire d’interessante? L’unica è la Bonino, ma lei agisce non fa grandi discorsi, le altre passano il tempo a litigare su pornografia, prostituzione e islam lanciandosi degli insulti incredibili. Se le giovani generazioni si dimostrano poco grate penso sia a causa di questo. Boh poi in Italia magari la cosa sarà diversa, ma qui ci sono state pure delle battaglie legali sul marcio del MLF pensa!!!

bruno gualerzi

“Le cose vanno malissimo tra le nuove generazioni.
E’ in atto un pericoloso revival di religioni ed arcaismi che vedono le donne protagoniste (…)”

Le tue parole purtroppo mi confermano quanto da tempo sostengo: siccome al fondo di ogni religione c’è la superstizione, le nuove generazioni… magari disertano i culti religiosi tradizionali, ma non per questo si avvicinano a posizioni, non dico atee, ma nemmeno razionali. Le occasioni per sostituire una religione con un’altra non mancano certo
In quanto alle donne… punto sempre sulla loro capacità di anteporre nei frangenti decisivi (tipo le guerre) la vita alla morte.

Dalila

Tino io non parlo neppure dell’Italia.
Parlo di un dilagante conformismo che assomiglia tanto al tradizionalismo delle origini, quasi ci fosse stato un vuoto clamoroso fra l’epoca precedente alle battaglie importanti degli anni ’60 -’70 (ed includo i movimenti filosofici, sociali e letterari del tempo) ed oggi.
E te lo dice una che cosi’ vecchia non è (ho 32 anni) ma che guarda con stupore a giovani di 19 o 22 anni i quali sembrano voler rispolverare i riti e protocolli che erano propri dei nostri nonni e non si pongono neppure troppi problemi nel seguire le idee delle masse: d’altrone sono sempre le masse a dare risposte/modelli facili, il che è perfetto per le menti più pigre e meno preparate alla ricerca.

Tino

@ Raffaele Carcano
” È un po’ curioso, tutto sommato, che così tanti cittadini temano l’arabislamizzazione del continente europeo”

Di arabislamizzazione non ne avevo mai sentito parlare. Qui in Francia la maggioranza dei musulmani saranno presto neri, in Europa inoltre gli immigrati turchi e i discendenti delle loro imprese coloniali sono decisamente maggioritari tra i musulmani.

c.j.

No questa volta non ci siamo. Combattere la misoginia con la misandria non è intelligente, razionale o logico. Vi inviterei a scrivere (come commento, da non inviare ma solo come prova) il termine misoginia ed il termine misandria. Già qui si nota una cosa, la vedrete coi vostri occhi). Quote rosa col cavolo. Io ho lavorato per cinque anni in un aeroporto, e sia le donne sia gli uomini erano presenti in ogni reparto, tranne nel mio, ovvero come addetto al carico ed allo scarico di bagagli merci e servizi. Il lavoro consiste nello scaricare e caricare centinaia di bagagli e valigie, merci, pacchi, pacchi postali, strisciando nelle stive sporchissime alte appena un metro degli aeroplani (esempio boeing B757). Freddo gelido d’inverno, caldo torrido d’estate, niente aria condizionata (la stiva diventa un forno) niente riscaldamento (la stiva diventa un freezer) invernale. Quote rosa anche per i lavori pericolosi dove si rischia di farsi male? Dove rischi di perdere l’udito? Un occhio? Una gamba? I sudamericani intrappolati nella miniera per due mesi? C’erano donne? I marinai russi intrappolati e morti nel sottomarino? Qui da noi la città è un cantiere, lavorano all’aria aperta sotto il sole cocente d’estate ed il freddo gelido invernale unicamente uomini. Quote rosa anche qui? Da atei razionalisti dovremmo essere anche onesti. E’ la mancanza di onesta a darmi fastidio, non certo la possibilità (giustissima) per una donna di lavorare (ed essere pagata) proprio come un uomo. fatemi sapere, poi ne parliamo della televisione italiana iper misogina che mostra sempre gli uomini come degli imbecilli, in ogni pubblicità, in ogni film, in ogni contesto, puntualmente salvati dalla moglie piu’ buona, brava, bella intelligente e matura del marito imbranato ed incapace. fatevi una carrellata di tutti i vari telefilm americani, i cartoni per adulti (family guy, american dad, south park, simpsons), films vari, e pensate alla figura del padre (puntualmente cerebroleso) e della madre salvatutto.

Halftrack

Sollevi una questione molto ignorata (o rimossa) da questa società che al suo interno si lava fequentemente la bocca con espressioni del tipo: “il sacro valore della vita”, “noi siamo dalla parte della vita ad ogni costo” ecc. specialmente quando si parla di aborto e di eutanasia. Ma nei fatti non tiene affatto conto di come nella realtà di tutti i giorni questo venga disatteso. Anzi, questa società non solo non paga nemmeno il rischio di perdere la vita nel posto di lavoro ma tende ad investire sempre di meno in sicurezza e miglioramento delle condizioni di vita sui posti di lavoro. Aggiungerei alla tua riflessione tutte le altre figure di lavoratori che hanno questo rischio: i muratori che vivono sulle impalcature, i poliziotti ed i carabinieri, tutti gli operai esposti a pericoli (ricordo le sette persone arse vive alla Tissen Krupp).

bruno gualerzi

La misandria non sarà intellligente… ma e se si trattasse di maschilismo?

bruno gualerzi

Preciso meglio. (…)…ma e se si trattasse di condanna del maschilismo?

Fabio

Si’, ma hai letto il testo oltre al titolo?
Mica si parla delle quote rosa in quel senso…

c.j.

L’ho letto l’articolo. povere donne, soltanto una suora (donna) per quelle povere donne.

Certo che gli uomini fanno proprio schifo. E le donne sono sempre delle vittime. Molto razionale. davvero. Una manifestazione di povere donne offese dal fatto che una povera donna appena diciottenne si sia recata, con i suoi piedi, con le sue gambe, di sua spontanea volontà, a farsi palpare le tette ed il culo ad Arcore. E alla fine ha fatto pure 5000 euro!!! Ma che umiliazione, davvero non sapeva quello che faceva, a diciotto anni, matura adulta vaccinata consenziente. Ha anche afferrato il malloppo con i cinquemila bigliettoni… ma forse poverina non lo sapeva. Le donne sono vittime anche quando mettono in tasca quello che si guadagna in cinque mesi di lavoro. Ma che misoginia!! E se fosse il contrario? ma te lo immagini? Un uomo ed una donna fanno sesso, dopo il rapporto lei paga lui, e tutti gridano allo scandalo “ma povero giovanotto, costretto a fare sesso con quella donna, e alla fine è stato pure umiliato con una montagna di soldi, ma è uno scandalo!! Denigrare un giovane ragazzo diciottenne con 5000 euro… sapendo che lui c’è andato da solo, coi suoi piedi, e non è stato costretto da nessuno. Ma povere donne.

“Società patriarcale e gentil sesso”. Ma finiamola. In casa degli italiani comandano le donne, non certo gli uomini. A lavoro le donne fanno le stesse cose che fanno gli uomini, se si tratta di lavori “puliti”. Per i lavori dove rischi di tagliarti o farti molto male, avete ragione, c’è molto sessismo. Infatti gli uomini fanno i lavori che le donne non si sognerebbero nemmeno di sapere come sono svolti. Esiste anche la prostituzione maschile lo sapete? Qualcuno parla mai di uomini costretti alla prostituzione? No perché nella maggior parte dei casi, sia la prostituzione maschile che quella femminile è liberamente praticata da persone che lo fanno con voglia. Qui da noi ci sono le associazioni di prostitute e di prostituti. E lo Stato si prende cura della loro salute e pensione. basta con questi piagnistei. chi si piange addosso è perché ha la coda di paglia. Non è il vittimismo delle femministe a liberarci dalla misoginia o dalla misandria, è la ragione, l’obiettività. Chiamare le cose con il loro nome. Se le donne vogliono la parità dei sessi devono andare a fare gli operai, i meccanici, i manovai e gli scaricatori, i rampisti e i minatori. Niente privilegi per nessuno, cosi’ si ottengono le pari opportunità. fatemi sapere. E comunque credo che sia ben attinente all’articolo, visto che era colmo di vittimismo femminista e misandria.

ΔΙΩRAMA

@ c.j: questo sopra non l’ho visto.
Sono d’accordissimo con quanto dici, assistiamo NON ad una emancipazione femminile, ma ad una EMULAZIONE del ruolo maschio.
Non sono d’accordo sull’arringa arrabbiata dei ruoli: prima di tutto perché le donne operaie, meccanici, manovali e scaricatori (non so se concordare il genere con la professione, scusate…) esistono ed è innegabile. La rivoluzione industriale le ha rese manodopera ricercata, visto che mediamente vengono pagate meno per lo stesso lavoro che comunque non chiede una fatica particolare. Anche nella miniera la donna esile è una risorsa, meglio se bimba: può intrufolarsi dove l’uomo non può.
sto però scadendo nell”800, o forse mi riferisco a posti che sono lontani da noi nello spazio, quindi nel tempo…
In secondo luogo, l’emancipazione che dici tu è comunque emulazione dell’uomo: perché deve essere necessariamente così?

Diciamo che rispondo per capire come la pensi e farti dire qualcosa in più (seriamente non ho capito la chiave del discorso).

Tino

@ c.j.
E perché gli uomini non hanno bisogno di fare le insegnanti di scuola materna o le ostetriche per non essere discriminati nei confronti di una donna a parità di salario? Le donne non chiedono la parità dei sessi, ma le pari opportunità nel lavoro. Non capisco perché le differenze di salario a parità di lavoro devono essere giustificate dal fatto che le donne non fanno determinati lavori (cosa che succede per altro per gli uomini), boh.

Congo

@ c.j.
E’ vero che le donne preferirebbero non fare lavori di fatica (come del resto anche gli uomini). E’ vero anche che molti lavori faticosi (ma non da nerboruti) comunque li fanno anche adesso.
E’ vero anche che nessun datore di lavoro è così cretino da prendere per un lavoro muscolare una donna, anche se si presentassero numerose.

Comunque, da sempre, le donne, in campagna, hanno sempre fatto lavori durissimi.
Ora sono anche arruolate nell’esercito, in prima linea. Quindi non capisco più di tanto la tua polemica. Se ti dà così tanto fastidio fare il tuo lavoro tanto che vorresti la concorrenza femminile, allora cambia lavoro!

Tino

Ma siete sicuri che il lavoro in un asilo nido sia meno faticoso? C’è gente che si rovina la schiena.

robby

HAI RAGIONE,c.j.e poi non capisco,tutto questa indignazione,che si ha per i piani alti del paese,dove domina,l uso indiscriminato,della bella,quando vediamo,pubblicita tipo-profumi-macchine-cucine-vacanze diete-,dove predomina ,il bello con la bella…guardasi la stupidissima pubblicita del ocheggiante chiabboto,ex miss italia,con la sua plin plin,-cè ne fu una che venne attacata ferocememte.e poi guardiamo il,gap,tra unione tra belezza ,è potere economico,anche di basso profilo…domina,la gnocca,col beloccio di turno,guardasi mogli,di grandi imprenditori,dove una donna brutta moglie,è 1 su,10..e poi strillano tanto di uso del corpo,in un paese dove,vige il mito ancora del buon partito,e la prostituzione indipendente,è altissima tra i 20 fino ai 50..ma che stanno a di ……moltissime donne cianno marciato con questo sistema,è mo fanno le redente,vedi michelle,e carla bruni,e canalis..ma per favore…

Chiara Ferrari

c.j. @ : l’indignazione che ha portato alla manifestazione delle donne italiane non e’ nata dalla constatazione dell’esistenza di donne che si prostituiscono. Quello, mio caro, si chiama il mestiere piu’ antico del mondo (non a caso!!).
L’indignazione è nata dall’uso che questa politica fa delle donne: prostituzione e necessaria devozione verso il “capo” come UNICA strada per giungere alle cariche politiche e ai posti di lavoro.
Se non ti è chiaro quanto tutto ciò sia umiliante per il genere femminile TU hai un grosso problema, sicuramente maggiore della tua insoddisfazione rispetto al tuo lavoro.
L’Italia è un paese maschilista, prendine atto.

c.j.

Tu stai fuori, ma davvero tanto

1. Mio caro è semplicemente provocatorio, quindi infantile.
2. Uso delle donne ancora vittimismo, come scrivevo te la devi prendere sia con lui, sia con lei. Lei si è presentata di sua spontanea volontà ed ha anche intascato i soldi di sua spontanea volontà. Usare le donne in questo caso è anche misoginia, si vede che vedi l’uomo che usa e la donna che è ignara, inconsapevole e innocente. La donna di cui parlavo, maggiorenne e adulta, è andata lei ad arcore con le sue gambe.
3. “Se non ti è chiaro quanto tutto ciò sia umiliante per il genere femminile”, qui stai fuori e si vede che non sai leggere o capire. Ho spiegato che ci sono sia umiliazioni verso le donne, sia umiliazioni verso gli uomini. Io sono onesto ed obiettivo, per cui vedo entrambi i casi (di cui ho scritto), tu sei disonesta ed in malafede, poiché noti solo le umiliazioni verso le donne, ma ignori le umiliazioni verso gli uomini.
4. “TU hai un grosso problema” lo dici a tua sorella, perché se vieni qui a sputare veleno te ne puoi anche andare da qualche altra parte ad imporre il tuo fascismo. Io non ho un problema perché a differenza di te io vedo entrambi i problemi come ho già scritto, tu vedi solo quello che ti conviene
5. “Sicuramente maggiore della tua insoddisfazione rispetto al tuo lavoro”. parli a vanvera e qui sei proprio stupida. Al momento non sto lavorando e quindi parli e spari sentenze senza sapere.
6. “L’Italia è un paese maschilista, prendine atto”. Questa è una frase schifosa, misandria, sessista, ignorante, ingiusta e stupida. Ti ripeto, così come ho scritto, vai a lavorare come scaricatrice di porto, vai a raccogliere alle quattro di notte l’immondizia nel gelo invernale, poi ne riparliamo. Per il momento ha semplicemente fatto la figura della femminista (ma sei lesbica?) fascista delirante e pazza.
7. Sono gay quindi prima di darmi del misogino fatti un giro da un buon psichiatra.
8. E’ chiaro come il sole che questo sito non lo conosci, io scrivo su questo sito da 6 anni e tu salti a sproposito solo per sputare veleno e imporre la tua misandria fascista.
9. la vera misoginia sta nello sfruttare le donne che lavorano onestamente e dignitosamente e costringerle a stipendi e salari da fame. Non consiste nel constatare il fatto che una ragazza sia andata di sua spontanea volontà a farsi maniare le chiappe e poi intascare il malloppo, ovvero 5000 euro che molte donne che lavorano e vanno in fabbrica (al contrario di chi manifesta per l’ipocrisia di convenienza) non vedono nemmeno dopo sei mesi di lavoro.
10. Bisognerebbe lottare per i diritti di tutti, non solo di un unico gruppo sociale. lottare per i diritti delle donne va bene se si lotta per i diritti di tutti. Esiste un termine molto più intelligente di femminismo: Egalitarismo

Ti do il link così ti fai un po di cultura e cresci:
http://it.wikipedia.org/wiki/Egualitarismo

ps.: questo è un sito per atei agnostici e razionalisti, qui si ragiona. Prevale in questo sito la ragione, non le idee fanatiche fasciste ed infantili di un femminismo ridicolo, puerile e davvero fallimentare. Buona giornata… …mia cara.

Tino

Cosa c’entra il fatto che tu sia gay con il non essere misogino? Pim Fortuiyn era gay e misogino, moltissimi gay rivendicano la loro misoginia. Così come una donna può essere omofoba.

c.j.

moltissimi gay rivendicano la loro misoginia ? ? ? ? ? ? ? ? ?

Puoi spiegare nel dettaglio?

Giusto per sapere… …ho una marea oceanica di amiche donne. Moltissimi gay rivendicano la loro misoginia? Ma scherzi. Hai referenze o dati in proposito? Sai la cosa triste è fare affermazioni che non sono avallate da prove. Io potrei dire che gli svedesi odiano i coriandoli… ma per correttezza dovrei dare una prova. Credevo che noi atei ci rifiutassimo di credere ciecamente in un Dio senza uno straccio di prova. O forse c’è il fatto che noi gay siamo davvero per la parità dei sessi e questo spesso non sta bene a tanti uomini etero che vogliono continuare a trattare le donne “con le pinze”, e a tante lesbiche che vogliono i privilegi senza dover fare i lavori sporchi che solitamente vengono sganciati unicamente agli uomini?

Pim Fortuyn era contrario all’islam radicale, un motivo tra tanti… il maltrattamento di omosessuali e donne da parte della religione islamica. Fosse stato come dici tu misogino, gli sarebbe andata giù molto bene come sono trattate le donne nell’islam. Mi sa che confondi l’avversione verso l’islam con l’avversione nei confronti delle donne. Ma puoi mandarmi un link in cui si scrive che Pim Fortuyn odiasse le donne. Mi trovo… te ne do uno io in cui si parla di islam ma di odio nei confronti delle donne non saprei…

http://it.wikipedia.org/wiki/Pim_Fortuyn

Fammi sapere. Tino?

c.j.

He (Pim Fortuyn) thought Muslim culture had never undergone a process of modernisation and therefore still lacked acceptance of democracy and women’s, gays’, lesbians’ and minorities’ rights

http://en.wikipedia.org/wiki/Pim_Fortuyn

Ma come hai fatto a scrivere: “Pim Fortuiyn era gay e misogino” ?? …misteri…

Tino

@ c.j.
Nei comportamenti con le giornaliste era misogino, sai nessuno mette in discussione l’uguaglianza uomni donne, ma nella pratica dipende come la si applica.gli ambienti gay mi sembrano generalmente esclusivamente maschili, le lesbiche sono generalmente poco considerate (e se ne lamentano) comunque sto dicendo solamente che il fatto di essere gay non impedisce di essere misogini, come del resto una donna può essere omofoba. Che poi la misoginia sia meno diffusa tra i gay che tra gli uomini etero è anche vero. Su di te non so nulla non sono io ad averti accusato di misiogino

Tino

@ Raffaele Carcano
Un’ultima considerazione, in Svezia le donne manager sono meno del 10%, il loro potere in politica è indirettamente proporzionale a quello in economia. Direi che più le donne vengono accettate in politica più si toglie loro potere in politica e gli uomini si rifugiano nell’economia.

c.j.

ho sbagliato a postare, cancellate questo, NON quello sopra. Merci

Frithnanth

@Tino
Per quello che riguarda la Svezia, da quello che ho letto, la situazione e` dovuta al fatto che nella politaca non c’e` tanto da lucrare come nei paesi del Mediterraneo, quindi viene lasciata alle donne, mentre il lavoro nell’industria, piu` redditizio lo fanno gli uomini.

Tino

Esatto è da anche meno potere, nei paesi del mediteranneo la politica rimane ancora un luogo di potere e poi i politici in svezia non hanno privilegi.

Dalila

Tino,

non sono affatto sicura di quel 10% nel management delle aziende in Svezia…

MicheleB.

Anche io, c.j., ho fatto lo “stivatore” sfruttatissimo in aeroporto; le ragazze della nostra ditta facevno le pulizie. Le pulizie sono un mestiere molto faticoso, fisicamente usurante (senz’altro più di un operaio siderurgico, come faceva mio padre) e che comporta il rischio di diversi tipi di incidenti. Provare per credere. Nel settore pulizie lavorano quasi esclusivamente donne, come anche in campagna, alle raccolte (ovviamente parlo anche per esperienza personale).
E sai perchè in questi settori faticosi edusuranti lavorano prettamente donne? Perchè sono i meno pagati, molto meno di un operaio edile. In Italia le donne fanno non i lavori più leggeri ma i meno pagati. E questo non lo dico solo io.

Batrakos

Concordo.
Stessa esperienza nel settore alberghiero: fare la ‘cameriera ai piani’ (cioè quella che pulisce le stanze) non è per nulla leggero, ed è mestiere coperto quasi interamente da donne.

Tino

Ripeto anche l’asilo nido, l’ostetrica sono mestieri faticosi e con grosse responsabilità, senza contare che anche nelle elementari dove ti rovini la voce, mal di schiena a forza di stare in piedi, ci sono in stragrande maggioranza donne.

Painkiller

Per non parlare del magico mondo delle cooperative dove a essere sfruttati in nero e spesso al cottimo sono donne e immigrati. Lavori pesantemente usuranti e a rischio di parecchi incidenti.
Curioso anche come gli stagionali per i raccolti agricoli siano quasi tutti donne e immigrati.

A parità di mansione poi chissà perchè alle donne vengono dati stipendi più bassi.

Poi vabbè quanto a misandria\misognia io sono oggettivamente l’ultima persona che dovrebbe parlare visto che cestino automaticamente tutti i CV che mi arrivano da uomini, essendo meno adatti al tipo di lavoro che facciamo (quanto meno la parte ufficio, per il magazzino mi importa molto meno).

c.j.

xMicheleB.

è incredibile come si ignori cio’ che uno scrive. Travisando il tutto, parlando d’altro. Il lavoro di pulizie in un aeroporto è piu’ faticoso e meno pagato di quello di rampista addetto allo scarico ed al carico di bagagli merci e pacchi postali? Ma stai scherzando? Ma tu davvero fai? Sono praticamente senza parole. L’ipocrisia qui è totale. Senza parole, non ho molto da commentare, si vede che molti razionalisti non capiscono la ragione.

Dunque ci sono donne che fanno le operaie, le scaricatrici di porto, le muratrici… ok. Allora se dobbiamo delirare chiudiamo qui la faccenda. La misandria nella società italiana è totalmente ignorata.

xBatrakos.

Io ho lavorato per mesi in un albergo, hai ragione, le donne facevano le pulizie nelle stanze, agli uomini spettava fare i facchini. Metti la cosa a confronto, poi ne parliamo. Cambia le lenzuola al letto… …e poi porta quintali di valige su e giu per l’hotel. Poi sempre ne riparliamo. Incredibile, l’ipocrisia qui peggiora di commento in commento. La società italiana è incredibilmente misandrica, al punto della totale cecità.

xTino.

Ancora… l’ostetrica la maestrina d’asilo… certo perché andare a calarsi nei tombini per sguazzare nella melma, nelle fogne e negli scarichi… quello è davvero un lavoro che fanno le donne. Poi non parliamo di quelli che raccolgono l’immondizia di notte, 99% donne e solo 1% di uomini. Siete degli ipocriti senza vergogna. Questo è il vostro razionalismo? Mentire in nome dell’ateismo? Incredibile…

xPainkiller.

Gli stagionali sono solitamente donne????????????? Mai stai fuori? Ho fatto anche quello, perché ho avuto l’impressione che ci fossero 20 uomini per ogni donna? Ma vi drogate?

“Poi vabbè quanto a misandria\misognia io sono oggettivamente l’ultima persona che dovrebbe parlare visto che cestino automaticamente tutti i CV che mi arrivano da uomini”

Ah beh complimenti! davvero congratulazioni, e lo dici pure? ma te ne vanti? Fosse stata fatta la stessa cosa a delle donne… sai le proteste, i piagnistei le le accuse di misoginia e sessismo?

L’Italia è profondamente malata di misandria, al punto tale che la maggior parte delle persone, uomini e donne, vedono solo cio’ che gli importa, ignorando tutto il resto. Questo non è razionalismo, è immondizia. mamma mia l’ignoranza, la cecità, la chiusura mentale. meno male che me ne sono andato dall’Italia, pure gli atei razionalisti sono irrazionali. Una sola volta vorrei vedere queste “femministe” andare a scaricare le merci, l’immondizia, picconare nelle miniere a kilometri di profondità, rimanere intrappolate nei sommergibili. Nessuno parla di queste cose, facile ignorare l’evidenza che non conviene. Mi parlate di ostetriche e di maestrine d’asilo. Incredibile. fare l’ostetrica è davvero faticoso, nulla a che fare con i minatori cileni, certo.

Allora vi lascio un video che si vede su youtube.

http://www.youtube.com/watch?v=6ZAuqkqxk9A

Non mi aspetto molto ragionamento, dai commenti si vede che la misandria italiana è ben radicata nella società, al punto da ignorare i fatti.

Batrakos

C.J.

Scusa, ma esistono limiti fisici medi di cui tenere conto e che con l’uguaglianza dei diritti c’entrano poco, nel senso che si deve essere uguali nei diritti e tenendo conto delle diversità, altrimenti è fantasia.
Se uguaglianza volesse dire che tutti debbano fare tutto per principio dovremmo mandare uno in sedia a rotelle a scaricare i camion o un cieco a fare l’autista se vogliamo rendere l’idea col paradosso.
Perchè negli sport solitamente uomo e donna svolgono due competizioni separate?
Perchè un pugile uomo non combatte con una donna o esiste il calcio maschile e quello femminile, così come tennis o pallavolo ecc.?
Perchè sarebbe una violenza e non una parità di diritto.

Pretendere che non si tenga conto della differenza fisica non sarebbe uguaglianza, ma schiavismo (oltre che essere improduttivo per il padrone per ovvii motivi).

Sinceramente non capisco dove vuoi arrivare.

Batrakos

Non credo che ci siano stati più poliziotti e carabinieri al Cortile dei Gentili che alla manifestazione di ieri.
Non è che la polizia c’è solo quando è visibile, spesso la Digos nelle grosse manifestazioni svolge un lavoro di intelligence mettendosi dentro il corteo, cosa peraltro comprensibile.

POPPER

In tutto il mondo si è voluto, si vuole e si vorrà dire “basta” al fango che berlusocni continua a gettare sull’Italia.

La Gelmini è schizzofrenica, lei è una schiava adulatrice di Berlusconi che arriva ad accusare di radical chic 1 milione e più di donne, eh già, lei non è una donna che ha fallito al Governo, non ha più nemmeno i soldi per le sue riforme, Tremomonti, il maschio matematico l’ha raggelata, sembra una zitella ingrugnita, quasi avesse un cactus tra le chiappe (così diceva Ms Bean in uno sei suoi film di certe donne).

Il Card Ravasi e il suo cortile, a quanto pare è un bunker di massima sicurezza, tanto peggio per loro, non si fanno molte amicizie in quel modo, meno che mai si dialoga con ste catto-talebani sotto le forche caudine.

Bruno Rapallo, apostata e ateo

“È un po’ curioso, tutto sommato, che così tanti cittadini temano l’arabislamizzazione del continente europeo: da questo punto di vista, in Italia non c’è alcun bisogno del contributo degli immigrati, gli autoctoni se la cavano benissimo da soli.”

Se è vero che in Vaticalia gli autoctoni cattolici provvedono già in proprio a tentar di distruggere la laicità dello Stato, sull’islamizzazione dell’Europa non scherzerei e non minimizzerei troppo, soprattutto alla luce di quanto sta accadendo da anni in UK, Olanda, Svezia, ecc.
L’ultima novità in UK è abbastanza preoccupante, per non dire allucinante; vedere al link
http://www.ilsecoloxix.it/p/mondo/2011/02/14/ANfJimjE-documentario_intolleranza_smaschera.shtml
(..a proposito di takiyya = dissimulazione e kitman = riserva mentale)
1600 madrasse in UK staranno tutte insegnando da anni quello che rivela Channel 4 per quelle poche che è riuscita a spiare ?
E se i bigotti cattolici nostrani si alleassero con i bigotti dell’Islam per togliere a 11 milioni di atei e agnostici anche l’aria che respirano ?

Tino

Se molti italiani laici (lasciamo perdere quelli della lega) si preoccupano dell’islamizzazione dell’Europa è perché ormai non è più possibile vantare la laicità da sola come argine al fondamentalismo. Anche in Francia è fallita da questo punto di vista, con popolazioni non secolarizzate la laicità non funziona e la scuola pubblica è in condizioni disastrose, è funzionata con il cattolicesimo perché c’è stata anche una lotta spesso violenta. L’unico modo di limitare i danni non è certo abolire la laicità o rifugiarsi dietro il cristianesimo, ma piuttosto una politica migratoria che permetta di arginare i flussi in provenienza dai paesi musulmani (cosa che del resto fanno gli USA), non è politicamente corretto dirlo e ci si sottopone a insulti ma è per ora l’unica risposta credibile. Se poi siete in grado di proporre altre risposte benissimo sono tutto orecchi anzi occhi, per ora sui giornali una volta laici come Libé ci si entusiamsa per l’aumento di giovani che fanno il ramadan, gli stessi che farebbero una faccia da funerale se ci fosse lo stesso fenomeno per la quaresima.

libero

Il Cortile dei Gebtili assomiglia a quei governi fantocci che si mettoni in piedi per far credere che esiste uno stato, come la RSI dove comandavano i tedeschi, mentre nel Cortile dei Gentili comanda il Vaticano e gli atei devoti sono tanti novelli ascari collaborazionisti, che ci vogliono guadagnare qualcosa, altrimenti non ci staranno più.

Semola

Caro Carcano non so se tu sei di Bologna, ma se ben ricordo ogni volta che per conferenze o rappresentazioni è stata utilizzata l’Aula Magna le forze dell’ordine sono sempre state numerose, e in queste occasioni vengono addirittura rimossi i cassonetti delle immondizie per scongiurare eventuali rischi, quindi vai sereno le piazze delle donne sono ugualmente sorvegliate.

Semola

Sicurezza -Siamo notevolmente migliorati,speriamo nella sig.ra Cancellieri.

Chiara Ferrari

c.j. @ : l’indignazione che ha portato alla manifestazione delle donne italiane non e’ nata dalla constatazione dell’esistenza di donne che si prostituiscono. Quello, mio caro, si chiama il mestiere piu’ antico del mondo (non a caso!!).
L’indignazione è nata dall’uso che questa politica fa delle donne: prostituzione e necessaria devozione verso il “capo” come UNICA strada per giungere alle cariche politiche e ai posti di lavoro.
Se non ti è chiaro quanto tutto ciò sia umiliante per il genere femminile TU hai un grosso problema, sicuramente maggiore della tua insoddisfazione rispetto al tuo lavoro.
L’Italia è un paese maschilista, prendine atto.

Tino

Pur non essendo in niente d’accordo con c.j;, non mi piacciono nemmeno le esagerazioni nell’altro senso, tutti i paesi sono maschilisti, compresa la Svezia per le ragioni citate più sopra dove le cariche politiche non contano nulla anzi devi pure far vedere che non hai soldi, mentre nelle grandi imprese dove c’è il potere le donne sono praticamente assenti. Che sia l’unica strada per raggiungere i propri obiettivi non sono d’accordo, la Vincenzi, la Poli-Bortone, la Jervolino sono tutte andate a letto per diventare sindaco? Scusami ma se mi permetti le mie cugine italiane hanno tutte più o meno ottenuto il posto di lavoro conforme ai loro studi senza andare a letto con nessuno.

c.j.

xChiara Ferrari

Sei una persona vigliacca e non te ne vergogni nemmeno.
Hai già postato questo commento e avevo già risposto. Chi legge questo stesso commento postato per la seconda volta puo’ leggere la mia risposta che sta molto piu’ in alto.

XTino

Mi sorge il dubbio che tu sia in realtà una donna, e pure femminista,. le cose che scrivi non hanno alcun senso. Tutti i paesi sono maschilisti è una frase che un uomo normalmente non direbbe, non penso che l’islanda si aun paese maschilista, la maggior parte dei parlamentari è donna, il premier è donna (e lesbica). vabbè pazienza, è vero che su internet si puo’ scrivere con un nick qualsiasi e un cavallo potrebbe spacciarsi per una parmigiana di melanzane. Ma i tuoi commenti sono estremamente in malafede, ipocriti e anti uomo. Sanno fin troppo di “femminista”.

c.j.

xChiara Ferrari

Sei una persona vigliacca e non te ne vergogni nemmeno.
Hai già postato questo commento e avevo già risposto. Chi legge questo stesso commento postato per la seconda volta puo’ leggere la mia risposta che sta molto piu’ in alto.

XTino

Mi sorge il dubbio che tu sia in realtà una donna, e pure femminista,. le cose che scrivi non hanno alcun senso. Tutti i paesi sono maschilisti è una frase che un uomo normalmente non direbbe, non penso che l’islanda si aun paese maschilista, la maggior parte dei parlamentari è donna, il premier è donna (e lesbica). vabbè pazienza, è vero che su internet si puo’ scrivere con un nick qualsiasi e un cavallo potrebbe spacciarsi per una parmigiana di melanzane. Ma i tuoi commenti sono estremamente in malafede, ipocriti e anti uomo. Sanno fin troppo di “femminista”.

Tino

@ c.j.
“Tutti i paesi sono maschilisti è una frase che un uomo normalmente non direbbe”

Beh allora sono un uomo anormale, cosa ti devo dire, non vedo cosa ci sia d’ipocrita nei miei commenti e in malafede. L’islanda è un paese di 300.000 abitanti e poi ancora una volta in quei paesi chi conta sono sono gli imprenditori, non i politici.

Diocleziano

È un argomento sfuggente. Prendo come emblematico il caso di Sharon Stone:
la sua gloria imperitura non poggia sul suo (presunto) QI di 150, ma sull’aver accavallato
le gambe…
Come dice Dalila, qui sotto, forse le donne non si vogliono bene.
Perché non è sufficiente che le donne votino per le donne? Perché non accade?
(Lo so che è dovuto al sistema elettorale).
Forse le donne si aspettano che le loro battaglie le facciano gli uomini. Per galanteria…

Dalila

Per me l’argomento non è tanto la parità quanto piuttosto il fatto che le donne siano le peggior nemiche di se stesse, amino farsi la guerra per le peggiori banalità e gettino fango su tutta la categoria femminile facendosi letteralmente”comprare” come merce di scambio di favori.
In tutta onestà non so davvero se considerare queste persone furbissime (per aver preso la facile scorciatoia) o disgustose ai massimi livelli (per i “servizi” che hanno erogato…e a chi, poi!).

Inoltre, se non mi sbaglio, si parlava della difficoltà evidente delle donne di staccarsi dalle religioni-culti-credenze-tradizioni del passato.
Anche questo a mio avviso è curioso: non ho mai capito la compatibilità fra l’ essere donna e credente.

Painkiller

Masochismo? Sinceramente anch’io fatico a capire come si faccia a seguire culti che ti dicono in faccia “sei un essere inferiore quindi zitta e servi!”.

Diocleziano

Una primordiale forma di ‘sindrome di Stoccolma’?… :-@

Semola

@ Dalila Sono perfettamente d’accordo con la tua opinione sulle donne, conosco per certo alcuni ambienti di lavoro dove alcune di loro a causa di queste guerre che tu menzionavi arrivano addirittura a farsi del male(esaurimenti nervosi con conseguente terapia medica) Non è una colpa, ma purtroppo questo fa parte della mentalità femminile, infatti l’uomo le deve accettare come sono, non diamo diversi a caso. L’importante, come suggerisco anche a mia figlia è che nella vita non ci si butti via. L’onestà e la pulizia d’animo paga sempre potendo guardare sempre tutti negl’occhi senza dovere mai abbassare lo sguardo atei o credenti che siano.Brava

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