Usa: abusi di un prete, secondo accusa “Vaticano sapeva, l’ha trasferito dall’Irlanda”

L’avvocato Jeffrey Anderson, che rappresenta una vittima di abusi sessuali da parte di un sacerdote, ha dichiarato che il Vaticano non ha esibito tutta la documentazione richiesta nel processo. Lo segnala tra gli altri l’agenzia Reuters. Il caso è quello di don Andrew Ronan, che negli anni Sessanta ha commesso abusi quando era sacerdote a Portland, in Oregon (Ultimissima dell’11 maggio). Tra le 1.800 pagine prodotte dal Vaticano su richiesta del giudice, mancherebbero secondo Anderson proprio i documenti più importanti. Ma l’avvocato che difende il Vaticano, Jeffrey Lena, respinge le accuse. Afferma che la Santa Sede non è direttamente responsabile e che non sapeva del caso, rimasto occultato a livello locale. Casomai i responsabili sono nella diocesi o nell’ordine cui apparteneva il prete, continua il legale.
Anderson sostiene invece che dalle carte disponibili risulterebbe il coinvolgimento diretto del Vaticano negli spostamenti del prete e che la Santa sede sapeva dei problemi creati dal sacerdote. L’uomo era stato trasferito da Benbrub (in Irlanda) negli Usa (prima a Chicago e poi a Portland), poi ridotto allo stato laicale nel 1966. Lo stesso parroco aveva chiesto di lasciare il sacerdozio ed era stato risposto dall’Italia che ciò poteva essere possibile “senza alcuno scandalo pubblico”. Una lettera del 1963 inviata dal provinciale dei Padri Serviti di Chicago a suo superiore a Roma, riporta l’Irish Times, parla di atti “omosessuali” del parroco in un seminario in Irlanda. Ronan aveva ammesso ciò ma poi era stato trasferito presso una scuola superiore a Chicago, per coprire lo scandalo. Lì aveva commesso abusi su alcuni allievi ed era stato trasferito di nuovo presso la chiesa di St. Albert a Portland.

Luciano Vanciu

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98 commenti

Roberto Grendene

a parte il diretto coinvolgimento delle gerarchie ecclesiastiche, che se riconosciuto dalla giustizia civile diventa un gravissimo atto criminale, e’ disgustoso anche lo scaricabarile verso la diocesi e l’ordine di appartenenza: per eventuali meriti sono tutt’uno con la Santa Sede, per i crimini la Santa Sede non ne sa nulla

nightshade90

notare come, come al soliti, finchè era “solo” pedofilo lo abbiano trasferito a destra e a manca per proteggerlo, ma una volta scoperto che era anche “omosessuale” lo abbiano in fretta ridotto allo stato laicale (stando comunque ben attenti ad evitare ogni possibile scandalo pubblico, ovviamente, sia mai che per una volta la verità non sia nascosta da chi afferma di possedere quella Vera ed assoluta, quando non conviene che si sappia)…..

Ratio

………..“senza alcuno scandalo pubblico”…………….

I panni sporchi si lavano in casa.

Mi fa molto piacere che continui lo sputtanamento di questi criminali esentasse.

Gargiulo

capito perchè il Vaticano impiega 500 anni per chiedere perdono. Fra cause aperte e conti dello IOR ce ne vuole di tempo e risorse….

Southsun

Il Vaticano chiede scusa solo dopo che è sicuro che i fatti siano sbiaditi dal tempo e che vittime e parenti delle vittime siano morti e sepolti almeno fino alla 5a generazione.

Con l’avvento dei computer, delle memorie di massa e di internet, però, l’Operazione Oblìo sarà sempre più difficile da compiere in futuro.

E’ l’accesso libero ai dati e alla memoria storica che a costoro da il terrore.

Sia mai che qualcuno ricordi loro cosa dissero esattamente in passato riguardo a questioni “immutabili”, su cui OGGI dicono l’esatto contrario.

Manfredi

Anche senza arrivare a fare di tutta un’erba un fascio il cattolico onesto e giusto (e ce ne sono), deve ammettere che i preti pedofili non sono casi isolati ma rappresentano una casistica preoccupante all’interno della chiesa cattolica.
Tra queste “belve solitarie” e le violenze sistematica nei vari seminari e orfanotrofi (sopratutto in canada e Australia) solo ilcattolico ipocrita e colluso ( e ce ne sono) non può trovare disgustoe chiedere con forza e rabbia spiegazioni alla chiesa.
Anzi, se poi manda a quel paese questa e altre religioni farebbe cosa saggia.

Reiuky

Secondo il “cattolico onesto” (che non esiste) meglio in mano a queste belve negli orfanotrofi che allevati da famiglie omoessuali….

Michele Gaismayr, lo scresimato

…adesso lo trasferiranno a Funo, eh, eh…

Julia

Prete pedofilo non denunciato ma trasferito? Chiesa che nasconde della documentazione per non far fare chiarezza sulla vicenda? Per le persone oneste questi sono scandali che generano indignazione, per il papa e tutto il suo circo è solo normale amministrazione. L’unica consolazione è che si sono esibiti nella loro ennesima figura d m***a che magari potrebbe far aprire gli occhi a quei cattolici creduloni che vanno dietro a un papa “infallibile” e a una chiesa “santa”.

Federico Tonizzo

Solo che in Italia queste notizie non vengono in genere dette nei telegiornali, ma le si possono apprendere solo leggendo qualche particolare giornale o le notizie online, quindi, prima che la popolazione italiana si decida ad aprire gli occhi e a buttare a mare (metaforicamente parlando) tutto il pretume vario, occorre diffondere “urbi et orbi” notizie come questa.
Tra l’altro, gli scandali pretopedofilici degli ultimi anni non hanno fatto moltissima impressione sulla popolazione italiana proprio perchè le tv, ben più che le colpe dei preti pedofili e il loro occultamento da parte del Vaticano (con le disposizioni “Crimen sollicitationis” del 1962 (papa Giovanni XXIII) e “De delictis gravioribus” del 2001 (cardinale Ratzinger)), hanno trasmesso le (false ed opportunistiche) “scuse”, “pentimenti” e “richieste di solidarietà ai poveri sacerdoti peccatori” pronunciate dall’ora papa Ratzinger, e per di più nessun politico – che io ricordi – ha condannato veementemente la pretopedofilia ne’ ha fatto campagne di informazione… e quindi la popolazione italiana ci è in gran parte cascata!
In genere, notizie come queste le diffondo urbi et orbi.

Julia

Fai bene a diffonderle urbi et orbi, poi dipende sempre dal risultato che ottiene ognuno che lo fa. Io credo che ne otterrei poco, quindi mi limito solo a condividere su facebook le ultimissime più “gustose”….

Southsun

Questo chiarisce definitivamente perchè la RAI sarà sempre asservita ai politici (cioè, al Vaticano che li controlla a bacchetta).

Quando salterà il duopolio RAI/Mediaset, salterà anche il tappo della censura e la diga crollerà.

Speriamo presto.

Federico Tonizzo

In effetti, per esempio, La7 l’anno scorso ha trasmesso un buon documentario sul possesso del circa 22% degli immobili italiani da parte della chiesa cattolica (sarà anche per la rivalità De Benedetti – Berlusconi, “forse”).

D’altra parte, uno o due anni fa Milena Gabanelli in Report di Rai3 ha trasmesso “Il boccone del prete”, sui finanziamenti ed esoneri dalle tasse di cui gode la chiesa cattolica.

E peraltro, fu Michele Santoro in Annozero su Rai2 a rivelare un paio d’anni fa tutto o quasi sulla “Crimen sollicitationis”.

Anche Rai Storia talvolta è interessantissima.

Al riguardo, sulle Mediaset invece si vedono piuttosto alcune agiografie, ovviamente maniploate e tendenziose.

Southsun

Urca, un altro “caso isolato” di cui cianciava Fisichella ad Annozero!

Un altro episodio di “kiakkiericcen” di cui blaterava la ditta esentasse Sodano & Nazinger SpA.

Un altro caso scandaloso stile Don Marco Dessì.

Un altro caso di negazione di atti e documenti da parte della Chiesa “universale ad intermittenza” e dello Stato Vaticano “sovrano pro domo sua”.

Questa sgualdrina è “universale” quando diffonde menzogne bibliche, e “sovrana” quando c’è da rispondere a rogatorie internazionali per i reati dei suoi manichini stipendiati.

Parla proprio Sodano di “kiakkiericcen”: proprio lui che respinse al mittente senza manco aprirle le lettere dei magistrati americani che indagavano sugli scandali della sua Chiesa.

Ormai è chiaro che cattolicesimo e puttanesimo sono la stessa parola.

Kaworu

casi isolati, chiacchiericcio.

e poi è tutta colpa del fatto che è omosessuale.

bradipo

e non dimenticare che è in atto una persecuzione nei confronti della Chiesa e dei fedeli.

enrico

Semplicemente leggendo l’ultimissima

1 Anno

ridotto allo stato laicale nel 1966
Accidenti un’ultimissima fresca fresca.

2 “L’avvocato Jeffrey Anderson, che rappresenta una vittima di abusi sessuali da parte di un sacerdote, ha dichiarato che il Vaticano non ha esibito tutta la documentazione richiesta nel processo”

Si certo questo lo dice lui..affermazione inconfutabile

3 “Lo stesso parroco aveva chiesto di lasciare il sacerdozio ed era stato risposto dall’Italia che ciò poteva essere possibile “senza alcuno scandalo pubblico”

Virgolettato estrapolato “forse” dal testo che non significa nulla.
Senza nessuno scandalo per chi?

4 “Una lettera del 1963 inviata dal provinciale dei Padri Serviti di Chicago a suo superiore a Roma, riporta l’Irish Times, parla di atti “omosessuali” del parroco in un seminario in Irlanda. Ronan aveva ammesso ciò ma poi era stato trasferito presso una scuola superiore a Chicago, per coprire lo scandalo.”

Arriviamo al punto se questa sarebbe la prova “dell’insabbiamento” si parla di atti omosessuali.
Dunque?
Forse che bisogna trovare una correlazione fra omosessualità ed efebofilia, per cui, partendo da questo dato non lo si sarebbe dovuto spostare a Chicago?
Mi pareva d’aver capito che non esistesse una correlazione fra l’omosessualità e l’efebofilia.
Oppure era uno scandalo che fosse omosessuale e dunque doveva essere allontanato.

Mi sfugge la logica insita nella notizia.

Kaworu

io questa fantomatica efebofilia non l’ho mai sentita nominare né mai letta sul dsm, sull’icd-10 o su altri manuali.

la sento solo ed esclusivamente quando si parla di preti.

forse sul dsm – V… chissà.

Kaworu

anche su pubmed c’è un unico articolo in relazione al clero cattolico…

enrico

@ Kaworu

Signorina Kaworu.

Si tratta di una classificazione e le classificazioni sono un modo per schematizzare una situazione.
Penso che lei si renda conto che è una situazione diversa provare un’ attrazione per un bamino/a di 5 anni o un bambino/a di 16.

Certamente se mettiamo tutto nello stesso insieme, forse, dovremmo evitare di mostrare tutti quei film alla Alvaro Vitali Style dovessimo andare per classificazioni…che dice?

Ma vede il punto era che mi pare l’articolo indichi la constatazione di un comportamento omosessuale..e…non vedo la correlazione che avrebbero dovuto trarne i suoi superiori con l’efebofilia o la pedofilia se preferisce.

Oppure le due situazioni sono correlabili..mi pareva di no..a quanto avevo capito.

Kaworu

certo, infatti a 16 anni penso che tu ti renda conto che non si tratta più di bambini ma di adolescenti.

ora come ora che io sappia non esiste una codificazione per questa fantomatica efebofilia che sembra relegata soltanto all’ambito del clero cattolico.

anche legalmente non mi pare che ci siano “classificazioni”.

forse non lo sai, ma un linguaggio comune è importante.

e dato che questo linguaggio comune (al momento, per carità. magari più avanti se ne parlerà e non solo in relazione ai preti cattolici, chissà) al momento non esiste e non esistono praticamente studi in proposito, mi sembra essenzialmente una parola vuota o di comodo, se preferisci.

l’articolo verte sul “per la chiesa è più grave essere omosessuale che pedofilo” e “as usual, la chiesa finchè uno è pedofilo tollera e sposta, fingendo poi delle cadute dal pero”.

a me sembra palese, a te no?

Julia

@ Enrico:

1) E’ stato ridotto allo stato laicale anni fa ma evidentemente il processo per ciò di cui è accusato si sta celebrando in questo periodo; l’ultimissima quindi è “fresca”.

2) L’avvocato dice la sua così come la chiesa ha la sua versione dei fatti, o come le vittime dicono di essere state abusate e l’accusato magari nega. L’avvocato è credibile quanto il vaticano quando dice di non sapere niente o di non aver nascosto nulla, e comunque se la verità si sapesse senza prendere in considerazione tutte le eventualità, istruire un processo non avrebbe senso.

3) Senza scandolo per lui e per la chiesa, o vogliamo dire che per la chiesa sarebbe o sarebbe stato un vanto far sapere di avere tra le sue fila uno che compie abusi sessuali?

4) Vogliamo dire che era omosessuale e che la chiesa aveva scoperto che faceva cose “poco pulite” già in seminario con altri seminaristi? Ok, era un omosessuale brutto, cattivo e sporcaccione, e la chiesa cosa fa? Quello che aveva già fatto altre volte, lo trasferisce sperando che i fatti non si ripetano. Quindi insabbia, noncurante di quello che il prete potrebbe continuare a fare, e sposta l’interessato dall’altra parte dell’oceano permettendo che continui a fare il suo comodo.

Personalmente non me ne frega niente se una persona è gay o “efebofila”(????) o qualsiasi altra cosa, se abusa di bambini, giovani o di chiunque altro non gradisca le sue attenzioni, va denunciato e se provata la sua colpevolezza deve andare in galera. Tutto qui, se è un prete non fa differenza, giusto?

Kaworu

“se abusa di bambini, giovani o di chiunque altro non gradisca le sue attenzioni, va denunciato e se provata la sua colpevolezza deve andare in galera. Tutto qui, se è un prete non fa differenza, giusto?”

quoto.

anche perchè non è un problema di omo o eterosessualità (nel caso, pedofilia si. altre cose che son state inventate a muzzo, non saprei) ma di abuso puro e semplice.

enrico

@ Julia

Il processo si sta svolgendo, da quanto leggo, per dimostrare o meno resposabilità e a quali livelli.
Quindi non è questioni di abusati che affermano qualcosa e di responsabilità dell’imputato ma di eventuali corresponsabilità.
Veramente senza scandalo per lui credo, visto che una riduzione allo stato laicale può provocare clamore.

Mai scritto che era un omosessuale brutto e cattivo, poichè non penso che gli omosesuali siano brutti e cattivi, ma semplicemente che il motivo del trasferimento non era una violenza, ma atti omosesuali.
E a meno di non correlare la omosessualità con altro non vedo perchè dovesse essere ridotto ad appestato in quanto omosessuale..

Oppure era un indizio.

Kaworu

probabilmente perchè per la chiesa son peggio gli atti omosessuali.

ah comunque…

i tuoi “lei”, “signorina” e affini, sono fuori luogo in un forum come una muta da sub nel sahara.

risparmiateli.

Kaworu

una forma di cortesia fuori luogo su internet.

a meno che tu non stia scrivendo una mail a qualcuno che per posizione necessita del lei.

evita, risulti ridicolo e/o irritante.

robby

hai capito stanno rispolverando l efebofilia,poichè non è complentata nel codice penale,la caar,cia provato a farla passare al O.N.U,dicendo pure che pure le altre organizazioni religiose nè soffrono,che furbi,coprono la pedofila,con l efebofilia,cioè attrazione per i fanciulli,confondendo la pedofilia con l efebofila,mischiando ,labuso sessuale,con un problema di attrazione “secondo loro”di platonica infatuazione,in cui l abuso,è per loro piu sofferto per chi lo fa e non per chi lo subisce.
enrico non stiamo a pettinar bambole neanchè l onu,cè cascato ,con l efebofilia.

enrico

Mai scritto nulla del genere signora Robby.
Ne mai ho giustificato la situazione.
Se si dove l’avrei scritto?
Sono due situazioni diverse.
In ogni caso una violenza è grave anche se fosse su di un adulto.

Francesco

Per non parlare di quelli che la difendono arrampicandosi sugli specchi.

enrico

@ Francesco

Lei ha ragione, infatti le ricordo che:

Dal 1993 al 2003 l’International Lesbian and Gay Assciation (ILGA), ovvero la più grande associazione di omosessuali a livello internazionale, ha contenuto al suo interno anche l’organizzazione per l’emancipazione della pedofilia: la North American Man-Boy Lovers Association (NAMBLA).

Le associazioni omosessuali (COC) fondate da Jef Last (pedofilo omosessuale e amico di André Gide) nei Paesi Bassi hanno voluto e ottenuto la depenalizzazione dei contatti sessuali con giovanetti al di sopra dei 12 anni, avvenuta nel 1990.

Nel 1974 viene fondata in Inghilterra la Paedophile Information Exchange (PIE), un’associazione attiva nella legalizzazione della pedofilia. Keith Hose divenne quasi subito presidente ed ebbe numerosi collegamenti con il gruppo omosessuale Gay Liberation Front di Londra. Il gruppo omosessuale condivideva con il PIE la critica alla famiglia come struttura portante del sistema sociale. Inoltre era favorevole all’abolizione della età del consenso, organizzando una marcia apposita. In seguito il gruppo omosessuale si fuse con il gruppo dei pedofili (PIE).

Kaworu

mi pare che poi siano state prese delle distanze.

inoltre, non puoi paragonare delle associazioni omosessuali alla chiesa cattolica.

un omosessuale può essere tale anche senza far parte o concordare con questa o quella associazione.

per un cattolico questo significa eresia, peccato e via dicendo.

alessandro

grande kaw 🙂
ma la mistificazione della realtà e la strumentalizzazione della stessa è il loro mestiere preferito da 2000 anni 🙂

alessandro

enrichetto è sempre molto informato sul tema gay quando si tratta di diffamare in modo indebito ma sempre molto ignorate quando si trattano cose che vanno contro la sua ideologia omofoba 🙂
Sarà mica un omosessuale ego-distonico?

bardhi

@ enrico

non mi pare che le varie organizzazioni glbt si spacciano come detentori della verità, non predicano la loro morale come l’unica valida, non fanno proselitismo, i loro leader non si spacciano per infallibili ex cathedra, non si spacciano per omosex casti ma sotto sotto e di nascosto fanno i etero ect, ect ma sopratutto non mi risulta che prendono in affidamento i figli minorenni altrui.
Se poi accettano le organizzazioni dei pedofili certo non fa loro ne onore bella pubblicità.

Kaworu

va detto che nel nostro cattolicissimo paese comunque abbiamo una delle età del consenso più basse eh.

alessandro

oltretutto sei un mistificatore.

“Dal 1993 al 2003 l’International Lesbian and Gay Assciation (ILGA), ovvero la più grande associazione di omosessuali a livello internazionale, ha contenuto al suo interno anche l’organizzazione per l’emancipazione della pedofilia: la North American Man-Boy Lovers Association (NAMBLA)”

l’ILGA espulse nel 1994 a grande maggioranza (214 voto a favore dell’espulsione, 30 contrari) NAMBLA ed altri due gruppi (MARTIJN and Project Truth) [ da wikipedia alla voce NAMBLa che forsefaresti bene a leggere].

“Le associazioni omosessuali (COC) fondate da Jef Last (pedofilo omosessuale e amico di André Gide) nei Paesi Bassi hanno voluto e ottenuto la depenalizzazione dei contatti sessuali con giovanetti al di sopra dei 12 anni, avvenuta nel 1990”

In Olanda, il 30 maggio 2006, l’allora sessantaduenne Ad Van Den Berg, insieme a Marthijn Uittenbogaard e a Norbert De Jonge, fonda un partito chiamato Partij voor Naastenliefde, Vrijheid & Diversiteit, PNVD (in italiano: “Partito dell’Amore per il prossimo, Libertà e Diversità”). Tra gli obiettivi del partito vi era anche quello di riportare a 12 anni l’età del consenso (innalzata a 16 anni circa 3 anni prima), dicendo che gli adolescenti devono avere la libertà di scelta in campo sessuale. Il partito è stato attivo fino al 14 marzo 2010, quando i membri hanno deciso di scioglierlo

età del consenso che , oltretutto è variabile da stato a stato , in italia va dai 13 ai 18 anni a seconda delle situazioni ( che poi non c’entra nulla con gli omosessuali).

“Nel 1974 viene fondata in Inghilterra la Paedophile Information Exchange (PIE), un’associazione attiva nella legalizzazione della pedofilia. Keith Hose divenne quasi subito presidente ed ebbe numerosi collegamenti con il gruppo omosessuale Gay Liberation Front di Londra. Il gruppo omosessuale condivideva con il PIE la critica alla famiglia come struttura portante del sistema sociale. Inoltre era favorevole all’abolizione della età del consenso, organizzando una marcia apposita. In seguito il gruppo omosessuale si fuse con il gruppo dei pedofili (PIE).”

Since the majority of enquiries were from England, PIE relocated to London in 1975 where 23-year old Keith Hose became its new Chairperson.[1] Hose had connections with the South London group of the Gay Liberation Front (GLF). GLF thinking questioned the family as the basis of an economic, social and sexual system and certain sections of GLF favoured the abolition of the age of consent; their youth group had staged a march in support of this demand (however, it should be noted that the age of consent for homosexuals was 21 at the time, in comparison to 16 for heterosexuals).

It was announced that the group was closing down in the PIE Bulletin as of July 1984

” In seguito il gruppo omosessuale si fuse con il gruppo dei pedofili (PIE).”
fonte? a me risulta che il gruppo sia stato chiuso, quindi niente fusioni.

enrico

Bei discorsi davvero.

Intanto la Chiesa non si spaccia per detentrice della Verità, poichè la Verità, per un credente, è una Persona, lo prendo per uno slogan, ma non corrisponde al vero.
Ha il compito di custodire il deposito della fede, non certo di inventarsela.
Dunque non la possiede.

Che tali associazioni non facciano proselitismo mi pare azzardato, se non altro per il fatto che vogliono imporre le proprie posizioni per legge.

A Kaworu ricordo che tutti i cattolici si riconoscono peccatori.

Che alcuni cattolici compiano peccati molto gravi, o crimini, è un conto.

Che associazioni promuovano la pedofilia de facto è cosa un pò diversa.

alessandro

“Che associazioni promuovano la pedofilia de facto è cosa un pò diversa.”
hai ragione ma , al contrario dell’operazione di mistificazione che stai attuando, non c’entrano nulla con le cose FALSE che hai citato.

“Intanto la Chiesa non si spaccia per detentrice della Verità, poichè la Verità, per un credente, è una Persona”
mi sa che ti perdi gli angelus domenicali o forse segui un altro papa.

“Ha il compito di custodire il deposito della fede, non certo di inventarsela.
Dunque non la possiede”
ahahahahah sei ridicolo 🙂

“Che tali associazioni non facciano proselitismo mi pare azzardato, se non altro per il fatto che vogliono imporre le proprie posizioni per legge”

proselitismo da wikipedia ( forse per voi l’italiano è un’opinione): Il proselitismo è l’opera di chi cerca di fare dei proseliti, ovvero cerca di convertire altri individui a una certa religione o altra dottrina. Il termine deriva dal greco pros (verso) erchomai (venire).
le associazioni gay non vogliono fare opera di conversione ( oltretutto impossibile).
qui ti sbagli…non vogliono imporre a te di sposarti con un uomo caro, vogliono solo che venga riconosciuto un sacrosanto diritto…al contrario la tua chiesa sgualdrina vuole avere il copyright sul matrimonio avendo la pretesa di decidere per tutti.

“A Kaworu ricordo che tutti i cattolici si riconoscono peccatori.

Che alcuni cattolici compiano peccati molto gravi, o crimini, è un conto”

sul peccato non discuto visto che è una vostra patetica arma di controllo dei cervelli 🙂

bardhi

ecco bravo enrico in un elenco di argomenti scegli per piacere quelli meno attinenti alla notizia che ti fa proprio onore.
Fin ora non ho mai sentito di scuole di catechismo o corsi serali per educazione al omosessualità, non mi ha suonato nessuno alla porta per propormi di diventare omosessuale.
“imporre le proprie posizioni per legge” ma cosa vuol dire che voglio mettere per legge che la gente deve avere rapporti omosessuali??? Ma sei sano di mente o cosa?? Se concedi il matrimonio homo non obblighi i etero ad alcun che se invece proibisci per legge l’aborto questo vale sia per i catto e anche per gli altri.
Perdonami la mia ignoranza ma mi indichi per piacere una legge proposta da un organizzazioni glbt che farebbe perdere un diritto o liberta ai etero?????

enrico

@ Alessandro

Può essere che sia ridicolo signor Alessandro.
Per intanto la pregherei di usare termini più consoni ad un uomo civile piuttosto, se le riesce, e di essere meno maleducato sarebbe cosa gradita

“al contrario la tua chiesa sgualdrina”

Ma capisco che scrivere qui magari sfoghi le sue frustrazioni della giornata.

Si ho controllato le date non corrispondono ma effettivamente c’è una genesi politica, o meglio economica, dietro questa separazione.

“Nel 1993 la separazione. La NAMBLA scrive in una dichiarazione del 15 novembre 1993: “NAMBLA ( associazione legale pederasto-pedofila) è stata membro dell’International Lesbian and Gay Association per 10 anni, contribuendo alla stesura dello statuto dell’ILGA e alle sue posizioni ufficiali sui diritti sessuali della gioventù”. ILGA HA FATTO DIECI ANNI DI POLITICA SESSUALE INSIEME CON IL NAMBLA.”

“LE BATTAGLIE COMUNI DI ILGA E NAMBLA PRIMA DELLA SEPARAZIONE: 1) Nel 1985, ILGA adottò una posizione sull’«età del consenso/Pedofilia/ Diritti dei bambini» che sollecitava le organizzazioni aderenti a “far pressione sui propri governi perché abolissero la legge sull’età del consenso” 2)Nel 1986, ILGA adottò una posizione con cui affermava di “appoggiare il diritto dei giovani all’autodeterminazione sessuale e sociale” 3) Nel 1988, ILGA dichiarò che “le attuali leggi sull’età del consenso tra persone dello stesso sesso spesso agiscono per opprimere e non per proteggere (…) e che perciò le organizzazioni aderenti sono sollecitate a considerare come meglio consentire a bambini, adolescenti e persone di ogni età di ottenere maggior potere, dando loro sostegno contro la coercizione e l’oppressione sessuale”. ILGA si è distaccata dal NAMBLA e da altre associazioni pedofile sottopressione degli Stati Uniti che hanno minacciato l’ONU di toglierle i finanziamenti alla sua ECOSOC, l’Economic and Social Council, di cui l’ILGA è associata se avesse mantenuto i rapporti con la NAMBLA.”

http://www.gris-imola.it

Francesco

Pe enrico
“Per non parlare di quelli che la difendono arrampicandosi sugli specchi.” era la continuazione di un commento (forse troppo colorito) che mi e’ cancellato in cui dichiaravo che da questo notizie si evince che la chiesa e’ un’organizzazione poco seria e continuavo dicendo per parlare di……..

Cosa accada nelle altre associazioni non toglie nulla al fatto che la chiesa un’organizzazione “poco seria”.

enrico

proselitismo da wikipedia ( forse per voi l’italiano è un’opinione): Il proselitismo è l’opera di chi cerca di fare dei proseliti, ovvero cerca di convertire altri individui a una certa religione o altra dottrina. Il termine deriva dal greco pros (verso) erchomai (venire).
le associazioni gay non vogliono fare opera di conversione ( oltretutto impossibile).Fin ora non ho mai sentito di scuole di catechismo o corsi serali per educazione al omosessualità, non mi ha suonato nessuno alla porta per propormi di diventare omosessuale.

“imporre le proprie posizioni per legge” ma cosa vuol dire che voglio mettere per legge che la gente deve avere rapporti omosessuali??? Ma sei sano di mente o cosa?? Se concedi il matrimonio homo non obblighi i etero ad alcun che se invece proibisci per legge l’aborto questo vale sia per i catto e anche per gli altri.
Perdonami la mia ignoranza ma mi indichi per piacere una legge proposta da un organizzazioni glbt che farebbe perdere un diritto o liberta ai etero?????
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Mi spiace, poichè i movimenti non solo si muovono per introdurre una nuva concezione del matrimonio alla società intera, ma anche per l’adozione di figli è evidente che impogono la propria scelta a persone terze.

enrico

@ Alessandro

Il proselitismo è l’opera di chi cerca di fare dei proseliti, ovvero cerca di convertire altri individui a una certa religione o altra dottrina. Il termine deriva dal greco pros (verso) erchomai (venire).
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Assolutamente.
Cercano di convertire, o meglio di “illuminare”, il resto della società ad una diversa concezione del matrimonio.

alessandro

ahaha che fonte autorevole 🙂
ah l’ilga è diventato organo consultivo solo nel 2006
cerca fonti migliori la prossima volta e magari non di parte ….

alessandro

no le associazioni non vogliono imporre nulla a nessuna vogliono solo che
1) realtà già esistenti vengano tutelate e non discriminate
2) vogliono che tutti possano usufruire di un diritto riconosciuto solo ad alcuni ( non verrebbe messo in pericolo il modello famigliare cattolico tranquillo).

” ma anche per l’adozione di figli è evidente che impogono la propria scelta a persone terze.”
argomentazione priva di logica: nessun figlio sceglie i propri genitori -> ad ogni figlio vengono imposti i genitori che ha.
assenza dell’adozione potrebbe anche essere vista come imposizione a rimanere negli orfanotrofi…
usa argomentazioni migliori perchè queste sono banali e prive di logica.

enrico

@ Alessandro

Certo alessandro.

E’ perfettamente giusto che il modello maschile e femminile con cui un bambino debba confrontarsi siano due genitori del medesimo sesso.
Mi pare che non faccia una piega.

“no le associazioni non vogliono imporre nulla a nessuna vogliono solo che”

e certo come no…

bardhi

enrico

“impogono la propria scelta a persone terse”
I minori abbandonati o senza famiglia non scelgono un bel niente, pure quando vanno in adozione ad una famiglia etero, a prescindere dalla bontà di questa famiglia, non è una loro scelta ma un imposizione del istituto che li gestisce.

Se per te il criterio discriminatorio della scelta per l’adozione è il sesso dei genitori adottivi, allora la tua imposizione è completamente inutile perche ad una coppia di fatto di lesbiche non poi togliere i loro figli naturali, quindi la tua diventa una ripicca solo contro le copie di gay.
Se invece hai dei datti che dimostrano che una copia homo è incompatibile/inadatta/inaffidabile per l’adozione dimostrali altrimenti la tua/vostra è solo un capriccio che nega la liberta altrui.

Kaworu

è sempre bello vedere come enrico porta a poco a poco la discussione fuori dai binari in un lungo, lunghissimo ot.

comunque, a meno di omosessuali che vivono sul cocuzzolo della montagna, tutti i bambini allevati da omosessuali hanno modo di confrontarsi con modelli maschili e femminili, dato che di solito hanno nonni, zii e amici dei genitori.

tra l’altro è piuttosto evidente che due genitori di sesso diverso non sono condizione necessaria o sufficiente per una crescita equilibrata, nè che l’eterosessualità conceda di default un patentino del buon genitore.

alessandro

ci ha pensato bardhi a risponderti.
Le tue sono farneticazioni non supportate da evidenze scientifiche= fuffa!
Fattene una ragione sei un omofobo ergo irrazionale quindi sarebbe meglio che non ti addentri in queste discussioni.

enrico

@ Alessandro

ahaha che fonte autorevole 🙂
ah l’ilga è diventato organo consultivo solo nel 2006
cerca fonti migliori la prossima volta e magari non di parte ….
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Veramente questa problematica legata a pressioni per dissociarsi da NAMBLA è riportata anche da altre fonti..può cercarle..anche qui

en.wikipedia.org/wiki/North…/Boy_Love_Association

Kaworu

discussione molto interessante, ma c’entra con l’ultimissima perchè….?

enrico

è sempre bello vedere come enrico porta a poco a poco la discussione fuori dai binari in un lungo, lunghissimo ot.
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Veramente dopo un intervento ho risposto a successive repliche.

Kaworu

ho come la sensazione che tu abbia una percezione leggermente distorta di quel che scrivi, quindi.

bradipo

forse per dimostrare come l’unico modo di difendere l’indifendibile è dire “anche tizio l’ha fatto”.

enrico

Vede Kaworu….visto che si parlava di “difendere situazioni arrampicandosi sugli specchi”
Mi sambrava opportuno ricordare che vi sono state associazioni che le hanno difese punto.

Kaworu

io parlo già del tuo primo post, atto a suscitare un certo tipo di reazioni e quindi un ot.

ma ovviamente, continua a vederla come vuoi.

Southsun

@ giuseppe.

“Le associazioni omosessuali (COC) fondate da Jef Last (pedofilo omosessuale e amico di André Gide) nei Paesi Bassi hanno voluto e ottenuto la depenalizzazione dei contatti sessuali con giovanetti al di sopra dei 12 anni, avvenuta nel 1990”.

Urca, allora il Vaticano si dev’essere accodato a loro (prima o dopo non si sa), visto che “l’età del consenso” per avere rapporti sessuali in quel microstato è – appunto – di 12 anni.

Anvedi i pretoni cattolici? Previdenti! Prima disprezzano, poi comprano continuando a disprezzare!!

Kaworu

occhio south, nonostante la somiglianza, è enrico e non giuseppe 😉

Southsun

@ enrico.

“Che associazioni promuovano la pedofilia de facto è cosa un pò diversa”.

Infatti, specialmente quelle che NON SOLO la “promuovono”, ma la PROTEGGONO.

Una di queste è la pluricondannata Chiesa Cattolica International SpA.

enrico

@ Southsun

The Vatican does not have its own separate criminal code. Instead, in matters of criminal law, as per Article 3 of the “Law of the Source of Law” (one of the six fundamental laws adopted upon ratification of the Lateran Treaty in 1929) the Vatican State generally uses current Italian national law, as well as regional and municipal laws for Rome, as long as they do not conflict with ecclesiastical law or laws specifically promulgated by Pope for the Vatican. As a result, the age of consent is the same as that of Italy. Before January 1, 2009, the adoption by the Vatican of changes made by Italy in its laws was automatic. After this date, the Vatican adoption of changes in Italian law is no longer automatic but comes into effect only after a review. However, as Italy adopted its present age of consent before January 1, 2009, this change in Vatican policy does not affect the age of consent in Vatican City, which remains the same as that of Italy, 14.

The claim is sometimes made that “In the Vatican State, there is an equal age of consent set at 12 years of age”,but this is incorrect. In 1929, when the Lateran Treaty was signed, the age of consent in Italy was 12, and this was indeed adopted by the Vatican. However, as stated above, the rise in the Italian age of consent applied automatically to the Vatican City.

“Ages of consent in Europe wikipedia”

Kaworu

cari bambini, se enrico non avesse cominciato, altri non starebbero finendo.

enrico

Sembra quasi che tu stia lanciando un allarme…cos’è una richiesta di moderazione perchè preferiresti un monologo laicista?

Kaworu

come volevasi dimostrare che? XD

si, preferirei moderazione.

ma non per monologhi laicisti, caro vittimista (si, è anche questo con “ista”, poffare).

semplicemente perchè le ultimissime sono fatte per commentare e basta, per discutere c’è il forum.

e puoi tranquillamente usufruirne, se davvero ti interessa discutere.

ma la mia idea è che ti interessi semplicemente mandare le ultimissime scomode off topic per evitare di parlarne.

chiaramente puoi sempre dimostrare il contrario.

Kaworu

commento in attesa, abbi fede e poco vittimismo, che sei grande.

Giovanni Mandis

ogni bambino ha diritto a un padre e una madre.
darli in adozione a persone con tendenze omosessuali è un crimine contro l’umanità.

alessandro

@ Kaw : c’entra al pari di ” e quanto rpende radio radicale?” quando si parla dei miliardi di cui beneficia la CCAR….mezzucci per dirottare l’attenzione sui problemucci altrui quando non si vuole parlare dei problemoni propri 🙂

Southsun

Beh, gli sfondoni di enrico sono ormai epici su questo blog.

Infatti, risulta che Radio Maria prenda 1 milione di finanziamento pubblico all’anno, e non ha manco obblighi di servizio pubblico come Radio Radicale.

Cioè, fa quello che vuole – anche in fatto di emissioni radio – con i soldi pubblici.

Però i cattoliconi vogliono chiudere Radio Radicale. Poretti.

enrico

Ho forse nominato radio Radicale?

Purtroppo l’ ascolto talvolta, così per sapere fin dove arriva l’irragionevolezza o come si faccia uno sciopero della fame a cornetto e capuccino…

luigi

Uno scaricabarile continuo e opprimente tra santa sede,diocesi e ordine cui apparteneva il MASCALZONE. Non se ne può più. Pagasse la santa sede!

Sandra

enrico, ovviamente siete tutti peccatori per la vostra Chiesa. E’ che per la vostra Chiesa ci sono peccati e peccati. Ce ne sono di pericolosi, da controllare, da monitorare, da riportare, da arginare. Nel tempo erano le eresie, e bastava una mezza parola, perché lì la Chiesa era precisa, non si sgarrava.
Una cinquantina di anni fa il cardinale Siri scrisse una circolare riservata per mettere in allarme la comunità di preti, suore, educatori cattolici contro il pericolo morale rappresentato da….. i pantaloni indossati dalle donne. Leggila attentamente
http://www.traditio.it/FAM-CIV/2010/agosto/4/Siri%20G.%20Cardinale%20%20lettera%2012.06.1960%20uso%20pantaloni%20da%20parte%20delle%20donne.pdf

E poi dimmi se non è un grave peccato di omissione (che è nella lista) l’aver trascurato qualcosa di estremamente più grave e di certamente più noto.

Vedi, se la Chiesa fosse stata spesso “distratta”, anche la negligenza nei riguardi dei preti pedofili sarebbe stata plausibile. Ma la Chiesa non è mai stata negligente nei suoi affari, e non si è mai lasciata sfuggire niente che considerasse importante. Perché i bambini non lo sono mai stati.

davide p.

si va beh ma se mai sarà il vaticano risponderà che così vuole dio e all’avvocato gli toccherà chiamare a testimoniare dio….come mandante…

Federico Tonizzo

E qui ci starebbe a puntino una cosiddetta “bestemmia”, dunque.

Federico Tonizzo

E qui ci starebbe a puntino una cosiddetta “bestemmia”, dunque.

Perchè?

Quando si tocca il vaticano, esso stesso scarica le colpe sui propri subalterni o dipendenti, alla fine ne esce uno squallido comportamento ancora più omertoso e crea confusione nelle sedi stesse della chiesa cattolica, poichè si scarica le colpe sulle diocesi che fan pur sempre parte integrante del vaticano.

Andesron non è mica un un pontifesso, si èletto il voluminoso aparato della difesa del vaticano e da esperto in legge ha trovato delle discrepanze e lacune, ma l’avvocato del vaticano pensa di pontificare anche in sedi legislative USA, dove il vatincano perfortuna non detta legge.

“Anderson sostiene invece che dalle carte disponibili risulterebbe il coinvolgimento diretto del Vaticano negli spostamenti del prete e che la Santa sede sapeva dei problemi creati dal sacerdote. L’uomo era stato trasferito da Benbrub (in Irlanda) negli Usa (prima a Chicago e poi a Portland), poi ridotto allo stato laicale nel 1966.”

Se Anderson riesce a dimostrare tale coinvolgimento e responsabilità, allora siamo davantio ad uno spergiuro del Vaticano stesso, cosa assai grave e ciò deve produrre nei sudditi del papa una vergogna profonda nell’appartenere alla chiesa cattoica, per cui dovrebebro essere più svegli ed uscire dal gregge, abbandonare la chiesa cattolica criminale.

Fiorenzo Nacciariti

Strano che giovanni mandis non si presenti qui a dare del calunniatore all’avvocato Jeffrey Anderson come ha fatto con me, nei commenti all’ultimissima sugli abusi in Bolivia (21/08/2011), quando ho sostenuto che, con il fatto di imporre il celibato, la Chiesa implicitamente crea le possibilità di maggior tendenza all’abuso di quanto non accada in altre confessioni dove il rapporto sessuale dei ministri del culto con adulti consenzienti è ammesso (in alcuni casi perfino quello omosessuale) e dove la sistematica copertura degli abusatori non viene praticata e dove non si esercita pressione nei confronti dei poteri civili per cercare di ottenere che la fuoriuscita dei preti inculabambini avvenga “senza alcuno scandalo pubblico”; pressione denunciata, per esempio, dal Primo Ministro irlandese in occasione del suo discorso al Parlamento sul Rapporto Cloyne (concernente l’altissimo numero di preti cattolici inculabambini scoperti in Irlanda dalla Commissione parlamentare che ha indagato dopo che altre due precedenti commissioni avevano portato alla luce la sistematicità di tale pratica criminale da parte di numerosi altri preti cattolici, quindi quando nessuno poteva dire che non si era al corrente di tale andazzo).

Il Primo Ministro irlandese così si è espresso:

“La rivelazione del Rapporto Cloyne ha condotto il governo, i cattolici irlandesi e il Vaticano a una congiuntura senza precedenti.

È corretto dire che dopo i Rapporti Ryan e Murphy l’Irlanda è, forse, immune da shock quando si tratta di abusi sui minori.

Ma il Rapporto Cloyne ha dimostrato di essere di una specie diversa.

Perché per la prima volta in Irlanda, un Rapporto sugli abusi sessuali sui minori rivela un tentativo della Santa Sede di rendere vana un’inchiesta di una Repubblica democratica sovrana. E ciò è accaduto meno di tre anni fa e non tre decenni fa.

Per ciò, il Rapporto Cloyne ha portato alla luce le disfunzioni, le disconnessioni, l’elitismo, … il narcisismo che domina la cultura del Vaticano di oggi.”

enrico

A parte il suo gergo volutamente provocatorio la faccio notare che se la pedofilia è una perversione non vedo cosa c’entri il celibato con l’incidenza di questi casi.
O magari lei sostiene che tali casi non avvengano entro le mura domestiche.

Il discorso, in effetti, colpisce per la vigorosa retorica con cui il premier insiste sul fatto che i laici irlandesi sono padroni a casa loro e non hanno alcuna intenzione di farsi dettare la linea politica e giudiziaria né dai vescovi né dal Vaticano. Sembrerebbe un discorso del primo ministro spagnolo José Luis Zapatero, se proprio non vogliamo scomodare qualche padre della patria mangiapreti del nostro Risorgimento. Il fatto è, però, che Kenny non è Zapatero. È un cattolico praticante che fa parte di un partito di originaria ispirazione cattolica e di centro-destra, anche se negli anni 1990 introdusse il divorzio in Irlanda e oggi, pur contrario al matrimonio omosessuale, promette il riconoscimento delle unioni civili alle persone dello stesso sesso. Come ha scritto molta stampa irlandese, solo un cattolico poteva permettersi certi accenti senza essere tacciato di pregiudizi anticlericali di stampo ottocentesco.

Kenny vola nei sondaggi perché il suo discorso ha espresso la rabbia degli irlandesi, che negli ultimi anni – proprio per gli scandali dei preti pedofili – ha fatto scendere la partecipazione alla Messa a livelli più bassi di quelli italiani. Un’indignazione che lo stesso Benedetto XVI ha mostrato di comprendere nella lettera del 2010, in cui grida ai sacerdoti irlandesi colpevoli di abusi che «avete perso la stima della gente dell’Irlanda e rovesciato vergogna e disonore sui vostri confratelli», e ai vescovi ricorda che «alcuni di voi e dei vostri predecessori avete mancato, a volte gravemente, nell’applicare le norme del diritto canonico codificate da lungo tempo circa i crimini di abusi di ragazzi». Ma è tutto oro quello che agli irlandesi sembra oggi luccicare?

Ci sono certamente alcuni aspetti del discorso del premier che possono essere condivisi. Kenny ha espresso incondizionata solidarietà alle vittime di abusi, un’affermazione non scontata da parte del leader di un governo irlandese che in passato ha fatto spesso troppo poco. Ha riconosciuto che la maggior parte dei sacerdoti dell’Irlanda non ha nulla a che fare con la pedofilia. E ha dichiarato che lo Stato, che si è mostrato spesso inefficiente, deve fare pulizia anche in casa propria quanto alla repressione degli abusi sui minori, da chiunque commessi. In una situazione di «vergogna e disonore» – parole, come abbiamo visto, di Benedetto XVI – si può anche comprendere, pure se qualche accento è parso fuori dalle righe, l’orgogliosa rivendicazione – da parte di un uomo politico che nella prima frase del suo discorso ha tenuto a dichiararsi cattolico – dell’autonomia dei laici e della sfera temporale rispetto a un clero e a un episcopato che non sempre hanno dato buona prova di sé.

Due aspetti del discorso di Kenny meritano invece qualche rilievo critico. Il primo è di natura strettamente giuridica. Kenny cita dal rapporto su Cloyne una lettera del 1997 in cui l’allora nunzio apostolico in Irlanda, monsignor Luciano Storero (1926-2000), comunicava ai vescovi irlandesi le «serie riserve» della Congregazione del Clero sul modo in cui il documento sugli abusi preparato nel 1995 da una commissione di esperti per l’episcopato irlandese formulava l’obbligo di denunciare alle autorità civili i casi di pedofilia. Il premier, con indubbia efficacia retorica, ne trae occasione per una vera invettiva dove assicura che le interferenze del Vaticano sull’autonomia dei giudici, dei politici e anche dei vescovi irlandesi non saranno più tollerate. Gli scappa anche detto che tentativi vaticani di ostacolare l’attività d’indagine sulla pedofilia in Irlanda si sono verificati «ancora nel 2009», frase che dovrà però rettificare in una successiva intervista affermando di non avere prove di queste interferenze.

La questione giuridica è ricostruita però dando l’impressione, inesatta, che il nunzio Storero incitasse i vescovi irlandesi a far prevalere il diritto canonico sul diritto civile. Pur manifestando – come ha fatto il portavoce della Santa Sede padre Federico Lombardi – legittimi dubbi «sull’adeguatezza dell’intervento romano di allora in rapporto alla gravità della situazione irlandese», resta il fatto che nel 1997 a essere poco chiaro era il diritto civile. Questo richiedeva alle autorità religiose di denunciare gli abusi? O al contrario non lo richiedeva, e i vescovi rischiavano di essere a loro volta accusati di violazione della privacy degli accusati e del loro stesso dovere di riservatezza come religiosi? La risposta la dà lo stesso rapporto su Cloyne, al paragrafo 6.36: «La commissione d’inchiesta riconosce che le direttive della Chiesa erano molto più rigorose di quelle adottate dallo Stato, perché richiedevano che tutte le accuse contro i preti operanti in una diocesi fossero riferite alle autorità sanitarie e anche alla gendarmeria». Lo Stato non può accusare la Chiesa di avere dubbi su leggi che lo Stato stesso – di cui la commissione su Cloyne era un organo – giudica non sufficientemente chiare e rigorose. Certamente in Irlanda i vescovi cattolici, come scrive Benedetto XVI, hanno «mancato, a volte gravemente». Ma anche lo Stato non può dire di avere fatto fino in fondo la sua parte.

Il secondo aspetto inaccettabile del discorso di Kenny è l’attacco personale a Benedetto XVI. Dopo avere attaccato il «clericalismo romano», il premier nelle battute finali ha affermato che «il cardinale Joseph Ratzinger disse che “standard di condotta appropriati per la società civile o per il funzionamento di una democrazia non possono puramente e semplicemente essere applicati alla Chiesa”. […] Come primo ministro voglio che sia assolutamente chiaro che quando si tratta della protezione dei bambini di questo Stato gli standard di condotta che la Chiesa considera appropriati per se stessa non possono essere e non saranno applicati al funzionamento della democrazia in questa Repubblica. Non puramente né semplicemente né in alcun altro modo». Gli irlandesi che hanno ascoltato e applaudito il premier hanno pensato che il cardinale Ratzinger stesse difendendo i privilegi canonici della Chiesa contro le commissioni d’indagine sulla pedofilia. Ma la citazione è tratta dal paragrafo 39 della istruzione del 1990 Donum veritatis sulla vocazione ecclesiale del teologo, firmata dall’allora cardinale Ratzinger come prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, e non ha nulla a che fare con la pedofilia o i rapporti con gli Stati. La Congregazione, che si sta rivolgendo ai teologi, afferma che le verità di fede non sono votate a maggioranza né derivano «democraticamente» dal «“consenso” dei teologi». Anche se la maggioranza dei teologi affermasse che Gesù Cristo è risorto solo metaforicamente, o che l’aborto è lecito, la loro opinione sarebbe irrilevante perché nella Chiesa la verità non si vota con la maggioranza della metà più uno.

È poco verosimile che il primo ministro irlandese si ricordi l’istruzione Donum veritatis, pubblicata ventuno anni fa per ammonire i teologi del dissenso. Ma è invece molto verosimile che se la ricordi bene qualche teologo. Agnosco stylum, «riconosco il pugnale», potrebbe rispondere Benedetto XVI: e più d’uno anche in ambienti politici ed ecclesiali irlandesi mormora che questo passaggio del discorso di Kenny non può essere stato scritto che da un prete. È pure sospetto che a poche ore dal discorso si sia affrettata a congratularsi con il premier l’Associazione dei Preti Cattolici, un’influente lobby di cinquecento sacerdoti che contestano diversi insegnamenti della Chiesa e oggi sono impegnati in un braccio di ferro con i vescovi sulla nuova traduzione in inglese del canone della Messa, ritenuta troppo «romana» e preoccupata dell’ortodossia. Loro sì che conoscono la Donum veritatis…

E tuttavia perfino l’Associazione dei Preti Cattolici si è spaventata di fronte alle minacce al segreto della confessione. E qualche iscritto, criticando la dirigenza, ha invitato tutti a un momento di meditazione sulla tristissima storia di Nora Wall, il più grande dramma giudiziario nella storia dell’Irlanda moderna. Nel clima emotivo delle prime rivelazioni sui preti pedofili, nel 1996 la polizia credette immediatamente alle rivelazioni di Regina Walsh, una ragazza che era stata allevata dalle Suore della Misericordia, secondo cui una suora, Nora Wall – che nel frattempo aveva lasciato l’ordine nel 1994 – l’aveva ripetutamente violentata nel 1990 e in un’occasione l’aveva tenuta ferma mentre un vagabondo, Pablo McCabe (1948-2002), la violentava a sua volta. Nel 1999 Nora Wall fu condannata all’ergastolo, e McCabe, ritenuto succube della suora e quindi meno colpevole, a dodici anni di carcere. La Wall fu dipinta come un mostro: la prima donna condannata per violenza carnale, e mandata all’ergastolo per un crimine sessuale, nella storia giudiziaria irlandese.

Ben presto, però, emersero dubbi. La sentenza era stata emessa nel clima isterico creato da una serie televisiva, Stati di paura, trasmessa dalla televisione di Stato irlandese e conclusa meno di un mese prima del processo, dove – sulla base di scarsissimi elementi fattuali e storici – le Suore della Misericordia venivano dipinte come maniache sessuali che gestivano collegi lager dove centinaia di ragazze erano regolarmente violentate dalle suore e dai confessori, e perfino assassinate. Passato il momento d’isteria collettiva, si fecero avanti parecchie persone falsamente accusate di violenze sessuali da Regina Walsh, che esaminata dagli psichiatri fu definita una mitomane e una bugiarda patologica. Nel 2005, dopo una lunga vicenda giudiziaria, la Corte d’Appello definì la sentenza di primo grado «un aborto della giustizia» e presentò le scuse dell’Irlanda a Nora Wall – il povero McCabe nel frattempo era morto.

Forse l’aspetto più triste della vicenda è che le Suore della Misericordia, terrorizzate dal diluvio di accuse, non credettero alle proteste d’innocenza della loro ex consorella e in un comunicato parlarono di «crimini rivoltanti», definendo «eroica» Regina Walsh e invitando le superiore delle loro case a denunciare subito alla polizia qualunque suora fosse accusata di abusi, anche dopo molti anni dai presunti fatti.

Quando si riflette sull’intricata questione dei rapporti fra Stato, diocesi e congregazioni religiose in Irlanda a proposito della gestione di accuse di abusi non si può dimenticare Nora Wall. La sua storia certamente non toglie nulla alla vergognosa colpevolezza dei sacerdoti che hanno abusato di bambini e all’omessa vigilanza di alcuni vescovi irlandesi. Ma ricorda che creare un clima dove qualunque religioso o religiosa accusato è per definizione colpevole, e dove le emozioni prevalgono sull’esame pacato dei singoli casi, non giova veramente a nessuno.

Massimo Introvigne

Sandra

oh ma basta là, non siete credibili. Troppo ciance, e non mi hai risposto Enrico, come mai la Chiesa si preoccupava in modo ossessivo di aspetti dannosi per la morale come l’abbigliamento femminile e non per quello che succedeva in seminari minori e orfanatrofi? Cinici spregiudicati o ingenui sprovveduti? In ogni caso, gente da cui tenere i figli alla larga.

Fiorenzo Nacciariti

@ enrico risponde di martedì 23 agosto 2011 alle 18:27

Leggenda: E: errico, F: Fiorenzo, K: Kenny.
F: In quanto alle apparenze, probabilmente il mio tono ti appare provocatorio per la tua sensibilità soggettiva.
Venendo ai fatti:
Conosco personalmente le deviazioni a cui porta l’ambiente privativo. Sono stato tre anni in un collegio convitto dove c’era un unico prete che era un psicologo. Aveva l’abitudine di vestirsi in borghese, mettersi gli occhiali, caricare sulla sua Fiat 500 due o tre degli istitutori più grandi e andare alla stazione di Senigallia, dove c’erano le donnine. Così nel mio collegio non si è mai sentito parlare di abusi. Tuttavia quando io raggiungevo gli 11 anni e (non avendo ragazze a disposizione) cominciavo a interessarmi dei ragazzi più piccoli, il prete si accorse e consigliò mia madre di togliermi dal collegio. In prima media, finalmente in una classe mista, guarda caso mi interessavo di una mia compagna di scuola. Quindi so per esperienza che l’ambiente privativo è deviante. La scusa della perversione la puoi raccontare a qualcun’altro.
Conosco, sempre personalmente, le sofferenze per l’astinenza sessuale nelle persone adulte, avendo sopportato anni di periodi di tre mesi nel deserto. Mi immagino cosa possa accadere a chi pensa di poter sopportare tale regime per una vita qualora non abbia le proprietà dell’eunuco. Quindi la storiella della perversione la puoi raccontare a qualcun’altro.

E: “lettera del 2010, in cui [Benedetto XVI] grida ai sacerdoti irlandesi colpevoli di abusi che «avete perso la stima della gente dell’Irlanda e rovesciato vergogna e disonore sui vostri confratelli»”
F: Questa è proprio la prova che anche dopo tale lettera le pressioni e interferenze dei gerarchi ecclesiastici sulle autorità irlandesi, lamentate dal Primo ministro nel luglio 2011, sono continuate imperterrite e ciò è evidenziato nel suo seguente passaggio:
K: “Per ciò, il Rapporto Cloyne ha portato alla luce le disfunzioni, le disconnessioni, l’elitismo, … il narcisismo che domina la cultura del Vaticano di oggi.”
F: Insisto “Vaticano di oggi” lamenta il ministro nel Luglio 2011.” A dimostrazione che se noi stessimo a sentire quello che ci dicono i gerarchi cattolici invece di guardare ciò che fanno staremmo freschi e abbindolati.

E: “frase che dovrà però rettificare in una successiva intervista affermando di non avere prove di queste interferenze.”
F: Un’intervista di tua fantasia o qualcosa di rintracciabile? Datata prima o dopo il luglio 2011?

E: “La questione giuridica è ricostruita però dando l’impressione, inesatta, […]
F: L’impressione che ha avuto Kenny per me è esatta quando ha detto:
K: “Lontano dall’ascoltare le prove di umiliazione e tradendo il motto di San Benedetto ‘ascolta il cuore’ … la reazione del Vaticano è stata quella di sottoporle all’analisi grammaticale e logica con l’occhio acuto dell’avvocato del diritto canonico. Questa posizione deliberata, agghiacciante è l’opposto del radicalismo, umiltà e compassione sui quali la Chiesa romana fu fondata.”
E: “Ma anche lo Stato non può dire di avere fatto fino in fondo la sua parte”
F: E Kenny nel suo discorso lo dice:
K: “Ma se il Vaticano ha bisogno di mettere ordine a casa propria, così deve fare questo Stato. Il Rapporto della Commissione è giustamente critico della situazione completamente insoddisfacente di cui il passato Governo ha permesso il protrarsi per molti anni. […]”
F: Tuttavia se tu stai dicendo che la Chiesa aspetta l’imposizione dello Stato per fare pulizia a casa propria, io mi dichiaro soddisfatto.

E: “Il secondo aspetto inaccettabile del discorso di Kenny è l’attacco personale a Benedetto XVI […]”
F: No, Kenny non ha attaccato Benedetto XVI, ma un concetto inaccettabile nelle democrazie pluraliste rispettose della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: che ci possano essere diritti paralleli o addirittura superiori a quelli dello Stato. L’UAAR è associata all’IHEU che appoggia la campagna Sharia Law in Britain a therat to one law for all & equal rights e io sto pensando che l’UAAR potrebbe lanciare la campagna Codice Canonico in Italia una minaccia per il principio La Legge è Uguale per Tutti. Il Signor Ratzinger è liberissimo di proporre i suoi arcaismi antidemocratici ma non può pensare che le istituzioni civili lo possano accogliere a braccia aperte.
E: “Gli irlandesi che hanno ascoltato e applaudito il premier hanno pensato che il cardinale Ratzinger stesse difendendo i privilegi canonici della Chiesa contro le commissioni d’indagine sulla pedofilia […]”
F: È una tua interpretazione. Nella mia traduzione Kenny dice:
K: “Il cardinale Josef Ratzinger ha detto: ‘gli standards di condotta appropriati per la società civile o per le attività di una democrazia non si possono puramente e semplicemente applicare alla Chiesa.’ Mentre la Santa Sede prepara le sue meditate risposte al Rapporto Cloyne, come Primo Ministro, voglio chiarire senza ombra di dubbio, che quando si tratta della protezione dei bambini di questo Stato, gli standard di condotta che la Chiesa giudica appropriati per se stessa, non possono essere e non saranno applicate alle attività della democrazia e della società civile di questa Repubblica.”
F: È quel “Mentre la Santa Sede prepara le sue meditate risposte al Rapporto Cloyne” che ti è “sfuggito”. È quello che il ministro degli esteri ha detto al nunzio papale come riferito da Kenny che ti è sfuggito:
K: “Un giorno dopo la pubblicazione [del Rapporto], il vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri e Commercio irlandese si è incontrato con il Nunzio papale in Irlanda, arcivescovo Giuseppe Leanza. Il vice Primo Ministro ha chiarito all’arcivescovo due cose: la gravità delle azioni e dell’atteggiamento della Santa Sede. E il completo rifiuto e ripugnanza delle stesse.”
F: Questa argomentazione è strettamente legata a quella finale, si tratta di respingere il tentativo della Chiesa di insistere sul fatto che essa vorrebbe che fosse osservato il Codice canonico anche nei rapporti esterni alla chiesa. “L’atteggiamento della Santa Sede.” appunto! In data luglio 2011. Non metto in dubbio che la Chiesa abbia tutto il diritto di arrangiarsi “le verità di fede” secondo i procedimenti che ritiene più giusti, così come l’UAAR si arrangia il suo statuto e il regolamento per i probiviri come meglio crede, ma nel comune spazio civile entrambi e tutti devono sottostare alla legge dello Sato per le cose che riguardano la violazione delle leggi dello Stato. È questa cosina piccola piccola che Kenny ha ricordato a Ratzinger. Se Ratzinger è permaloso o pretende di sovrastare l’autorità civile per cose che riguardano l’autorità civile (e la difesa dei minori dallo stupro riguarda le autorità civili e penali dello Stato), noi che possiamo farci?

E: “È poco verosimile che il primo ministro irlandese si ricordi l’istruzione Donum veritatis […]”
F: Aritanga Enrico, nella Repubblica ci interessa la legge della Stato che vale per tutti non ci interessa del Donum veritatis che ognuno si fa a casa propria, per casa propria. Comunque che al fianco a Kenny ci siano dei cattolici non simpatici al vaticano è vero, Kenny dice:
K: “Io concordo con l’arcivescovo Martini sul fatto che la Chiesa ha bisogno che si pubblichi ogni altro Rapporto e tutti gli altri Rapporti di questo tipo il più presto possibile.”
F: Martini appunto, non proprio un aperitivo per il Signor Ratzinger.

E: “E tuttavia perfino l’Associazione dei Preti Cattolici si è spaventata di fronte alle minacce al segreto della confessione […].”
F: Enrico guarda che qui si sta parlando di migliaia di casi in tutto il mondo, guarda il filmato dei “ragazzi” del Provolo e smettila, per favore, di difendere l’indifendibile. L’errore giudiziario è sempre riprovevole, che dire dei processi alle streghe? La confessione è istituzione puramente Cattolica. Se un ministro del culto di un’altra religione riceve una confidenza su un ministro del culto incula-bambini deve denunciarlo. La Chiesa, in base a una sua norma interna, pretende di scavalcare le leggi dello Stato che tutti gli altri devono osservare. Pretendere non è reato, insistete, insistete …
E: “[…] il povero McCabe nel frattempo era morto.”
F: Già, anche Galileo, Bruno e tantissimi altri.
E: “Forse l’aspetto più triste della vicenda è che le Suore della Misericordia […]
F: Bellissima sceneggiatura Enrico, anche il film Doubt (Il Dubbio) ne ha un’altra altrettanto bella che coinvolge preti e suore. Dimenticavo, coinvolge anche un ragazzo nero.
E: “Quando si riflette sull’intricata questione dei rapporti fra Stato, diocesi e congregazioni religiose in Irlanda a proposito della gestione di accuse di abusi non si può dimenticare […]”
F: Bella storiella Enrico ma a me piace di più quella raccontata da Kenny il quale ci insegna che quando si riflette sull’intricata questione dei rapporti fra Stato, diocesi e congregazioni religiose in Irlanda a proposito della gestione di accuse di abusi non si può dimenticare che:
K: “Lo stupro e la torture dei bambini erano minimizzate oppure “manovrate” per sostenere il primato dell’istituzione, la sua potenza, il suo rango e “reputazione”. Lontano dall’ascoltare le prove di umiliazione e tradendo il motto di San Benedetto ‘ascolta il cuore’ … la reazione del Vaticano è stata quella di sottoporle all’analisi grammaticale e logica con l’occhio acuto dell’avvocato del diritto canonico. Questa posizione deliberata, agghiacciante è l’opposto del radicalismo, umiltà e compassione sui quali la Chiesa romana fu fondata.”
F: Lo dice il Primo ministro irlandese, cattolico praticante, non lo dico io che sono ateo.

enrico

@ Nacciariti

lei deve essere una persona piuttosto particolare per inventarsi un tal dialogo…

Al che le rispondo:

‘gli standards di condotta appropriati per la società civile o per le attività di una democrazia non si possono puramente e semplicemente applicare alla Chiesa.’

Significa proprio il contrario, ovvero che la Chiesa deve avere standard più elevati, cose che è riconosciuta già come fatto, signor Nacciariti, dal medesimo Cloyne Report

al paragrafo 6.36: «La commissione d’inchiesta riconosce che le direttive della Chiesa erano molto più rigorose di quelle adottate dallo Stato, perché richiedevano che tutte le accuse contro i preti operanti in una diocesi fossero riferite alle autorità sanitarie e anche alla gendarmeria»

En passant…Galileo non è morto se non di morte naturale, Bruno Giordano è stato personaggio allontanato ovunque si fosse trovato..e tutto fuorchè scienziato…sul Provolo aspettiamo di capire come finirà…

Fiorenzo Nacciariti

@ enrico risponde di mercoledì 24 agosto 2011 alle 16:13

Caro Enrico, io non mi sono inventato un dialogo, ho solo usato della lettere per distinguere le citazioni di quanto avevi scritto in precedenza da quello che scrivevo io e dalla citazioni di brani del discorso di Kenny; per cortesia nei confronti di eventuali lettori.

Sono assolutamente d’accordo con te sul fatto che A CHIACCHIERE gli standards della Chiesa siano superiori a quelli di chiunque altro, anzi divini. Ma io stavo parlando dei fatti: “quello che si fa” e non “quello che si dice che si dovrebbe fare”! Il “fatto” che il Rapporto Cloyne riconosca l’enunciazione di uno standard, non vuol dire che riconosca la sua applicazione. Infatti il Primo ministro Kenny nel suo discorso al Parlamento ribadisce il cattivo comportamento delle gerarchie della Chiesa e del Vaticano ancora il 20 luglio 2011, cioè dopo la pubblicazione del Rapporto.

En passant … Galileo è morto di morte naturale in una situazione che oggi chiameremmo “detenzione domiciliare a vita”; “Bruno Giordano è stato personaggio allontanato ovunque si fosse trovato … e tutto fuorché scienziato …” e … ca-z-spita Enrico dov’è finita la tua sensibilità sfoggiata per il caso della suorina nel precedente intervento qui sopra a proposito degli errori giudiziari e delle conseguenze della mala giustizia (o dell’operato degli aguzzini) sulla vita delle persone?

“sul Provolo aspettiamo di capire come finirà …” Sul Provolo, giudiziariamente, non c’è niente da fare, quindi nessuna possibilità di risarcimento per le vittime, quindi nessun dubbio circa il non interesse economico delle testimonianze delle stesse e del prete reo confesso.

PS. So che qui potrebbero scrivere anche non-soci dell’UAAR, tuttavia la regola della casa UAAR è che si usa il tu.

enrico

@ Nacciariti

Su Giordano Bruno si legga le motivazioni della sentenza..considera tempora et concordabis iura……. poichè la pena di morte esisteva un pò in tutta europa allora.
Le ricordo en passant che i rojos spagnoli di preti e suore ne han trucidati più di 4000 Nacciariti e non secoli fa……e che tutt’oggi i cristiani martirizzati annualmente al mondo sono 100 000 dati alla mano.

Galileo ha proseguito i suoi studi e, en passant, cattolico era ed è rimasto fino alla morte.

Giovanni Mandis

Nacciariti,
uno che decide di diventare prete perchè sente di avere la chiamata da Dio sa che deve dedicarsi prima di tutto alla preghiera. Questo già dal seminario.
Di sicuro i preti che arrivano a compiere queste atti abominevoli sui bambini o sono fin dall’inizio dei mentitori che vogliono sfruttare la condizione di essere prete oppure sono preti che hanno sottovalutato le tentazioni (che vengono da diavolo, e il prete è la persona più indotta in tentazione) non pregando o non pregando a sufficienza.
non c’entra nulla il celibato o periodi di astinenza. è una questione di preghiera.

quanto alla sua esperienza… la sua esperienza ha dimostrato che l’ambiente privativo era dannoso/deviante per lei. intere generazioni sono cresciute in collegi maschili senza problemi.

Giovanni Mandis

è stato ridotto allo stato laicale signor Nacciariti. che è la pena massima possibile per un prete nella Chiesa cattolica.
di lei confermo che è un calunniatore. sul caso in questione (degli anni 60 del secolo scorso) non conosco la storia e a differenza di molti di voi non mi piace sproloquiare su ciò che non conosco.
la cosa ridicola è che vi attaccate allo zero per mille di casi di pedofilia o pederastia che dir si voglia nella Chiesa cattolica, ma fuori sono molti di più. i vostri amici radicali e vendola sono supporter della pedofilia, la sinistra ha inneggiato alla liberazione sessuale anche dei bambini.
infine, il bene fatto dalla Chiesa cattolica in 2000 e più anni è incommensurabilmente maggiore del male causato da pochissimi pedofili preti.

gibbon

@enrico
Poteva risparmiarselo il copiaincolla dall’inglese…
Dunque l’eta’ del consenso sarebbero 14 anni per il Vaticano?
Eh no! ” …fissata a 14 anni… sale a 16 anni se uno dei due partner ha qualche forma di autorità sul/la partner più giovane, ad esempio nel caso di insegnanti, catechisti, educatori, assistenti sociali”, da wiki.
Va da se’ che il prete ha sempre quella forma di autorita’ ( ben superiore a quella dell’assistente sociale; mi ricordo del filmato delle Jene in cui il prete palpeggiatore diceva: “E’ Ggessu’ che lo vvuole…”) prevista dal legislatore, e quindi i suoi 14 anni non valgono un bel niente, per i preti sono 16, per altre categorie di persone 14.

Kaworu

andato col cambiamento italico “In 1929, when the Lateran Treaty was signed, the age of consent in Italy was 12,[62], and this was indeed adopted by the Vatican. However, as stated above, the rise in the Italian age of consent applied automatically to the Vatican City.”

ma c’è da dire che l’età si abbassa a 13 se non ci sono più di 3 anni di differenza (quindi se l’altro o l’altra ne ha fino a 16).

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