Cassazione ribadisce: “no immunità per tutti gli enti religiosi su contratti di lavoro”

La Corte di Cassazione ha depositato il primo agosto la sentenza n. 16847, sulla scia di diversi altri pronunciamenti sulla tutela dei lavoratori negli enti ecclesiastici.  Il caso, riporta Cronache Laiche, riguarda stavolta una dipendente licenziata da un istituto religioso perché gravemente ammalata. Chiamato in causa, l’ente aveva tirato in ballo l’extraterritorialità vaticana e il tribunale di Roma non si era quindi pronunciato, dando di fatto ragione all’istituto. Lo stesso aveva sentenziato la Corte d’Appello romana. Ma la Corte di Cassazione ha accolto invece il ricorso della donna, assistita dall’avvocato Carla Corsetti. Secondo la Corte infatti, l’immunità statuita dai Patti Lateranensi è prerogativa di trenta organi della Chiesa, debitamente elencati, e non di tutti gli istituti religiosi.

Valentino Salvatore

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25 commenti

hakamarossa

un istituto religioso licenzia una donna perchè gravemente malata.
che splendido esempio di carità cristiana.

Laverdure

In compenso il fatto che la Cassazione abbia preso una decisione non solo piena di buonsenso,ma addirittura contraria ai privilegi ecclesiastici,rappresenta,bisogna proprio ammetterlo,un vero MIRACOLO !

Paul Manoni

@Laverdure
Ipotizzo che la faccenda sia stata autorevolmente presentata ed argomentata in Cassazione. L’avvocato Carla Corsetti, e’ uno dei fondatori del partito “Democrazia Atea”, se non vado errato. 😉

Laverdure

@Manoni
Viste le performances della Cassazione negli anni passati,viene da dubitare che persino l’autorevolezza di Gesu Cristo in persona garantirebbe in assoluto che i suoi onorevoli membri (tra i quali il celeberrimo Corrado Carnevale,ricordate?)diano prova di serieta e buon senso,non parliamo poi di onesta e imparzialita.

Perchè?

A questo punto sarei curioso di sapere quali sono gli organi debitamente elencati e gli istituti che non hanno diritto all’immunità, ma certo questa sentenza inizierà a far tremare gli illeciti comportamenti della CCAR sia poco cristiani sia dal punto di vista legislativo.

Sarebbe davvero interssante allargare il raggio d’azione della sentenza e nterpretarla anche dal punto di vista fiscale dell’ICI e di altri privilegi e finalmente togliergliele tutti.

Aprire un numero verde per lo sfruttamento dei lavoratori sia in regola che in nero nella CCAR, e pretendere il rispetto dello statuto dei lavoratori/trici. Ora è il momento di tirare fuori le p..le e scovare gli sitituti che godono illecitamente del Concordato.

CosmoGioioso un Giorno

Molto divertenti i pronunciamenti romani. Che vergognosi.

GianniCiardi

Ai vari cattolici come Giuseppe e compagnia lamentata, dove siete, e provate a commentare questa notizia e non alle presunte provocazioni.

Francesco

Carla Corsetti e’ il segretario nazionale del partito democrazia Atea.

Francesco

Magari chi ha scritto l’articolo non voleva essere accusato di propaganda politica.

robby

perche in tempi oscuri come questi,dove la scure delle varie finanziarie ammazza economicamente,nessuno ha avuto il di mettere come taglio sostenibile,l annulamento del privilegio del i.v.a,su tutti i luoghi non dediti puramente al culto,con cui la caar se la magna alla grande,è magari equiparare l 8 xmille,a un 5 x mille.
niente una nèanche na vocale,na sillabba,un accenno,solo qualche lettera aperta,a qualche direttore di giornale…..

dariok

i patti lateranensi (meglio della patta lateranense) gli fanno comodo solo per i diritti che gliene vengono, i doveri gliene frega una cippa!! e poi licenziare per malattia? io licenzierei allora padre pio, quelle mani sanno di grave e pericolosa infezione contagiosa!!!

Roberto Grendene

inquietante anche il fatto che Tribunale e Corte d’Appello non si fossero pronunciati, dando ragione all’istituto religioso praticamente sulla fiducia

stranomavero

beh dal punto di vista tecnico non è che i tribunali romani abbiano dato torto o ragione a qualcuno: avevano stabilito la loro incompetenza a giudicare sulla causa proposta (quindi si, incompetenti e per scelta!)…

†Arch.Marcinkus IV Patriarca di Ciaparat

ASIATICHE,SENEGALESI,NIGERIANE,PERUANE ecc. basta metterle una mantella di uno dei 2687 “Ordini Religiosi” presenti a Roma Capitale del Cattolicesimo.
Loro saranno contente perchè non più clandestine, le Rev.de Madri Superiore ancora di più perchè faranno le schiavette delle pulizie per un piatto di minestra.
La Chiesa è molto povera. Lo dice il Santo Padre al Commercialista.

http://www.youtube.com/watch?v=KwvQl0goWZE

FaberIptius

Vorrei segnalare questo interessantissimo libro (che ho comprato d’istinto in libreria non appena l’ho visto) in cui si discute – con l’intento di incriminare il papa per i casi di pedofilia del clero – della natura di Stato della Città del Vaticano e della relativa natura di capo di stato del papa, che su di essa si fonda: http://www.vertigolibri.it/libro.php?Id=42

Southsun

Tutto questo perché nel 1870 non si ebbe il coraggio di buttare Pio IX in galera, processarlo per il massacro dei contestatori di Perugia da lui ordinato e condannarlo alla pena capitale (proprio quella in vigore al SUO tempo nel SUO Stato per omicidio e strage).

Sarebbe stato un atto di somma giustizia per le vittime e un simbolo di definitiva cesura col “diritto divino dei re”, di cui Pio IX era indefesso ed aggressivo assertore.

Morto QUEL re, morti tutti gli altri. Punto, fine e liberi tutti.

Invece, si diede alla Chiesa-mantide-sgualdrina la possibilità di vivere ancora, stavolta come un parassita dell’Italia finalmente unita.

Però, stavolta, la sgualdrina ha ricevuto una staffilata sulle cosce luride. Ogni tanto ci vuole: la fa cadere dal trono riportandola alla realtà LAICA del mondo.

Southsun

Chissà perché negli Stati scandinavi – dove la Chiesa è stata definitivamente domata – tutte le porcate che avvengono in Italia semplicemente non avvengono.

La cosa più vergognosa è sentire il pretume italiano che ciancia e bercia dei “privilegi” degli altri!

Vivono su una montagna d’oro esentasse e hanno pure il coraggio di puntare il ditino inanellato.

alessandro

i difensori della vita ahahah!
Il fatto comunque non mi stupisce; conosco molte storie di donne ricercatrici nelle università cattoliche licenziate perchè incinte.

denis

NON CI SI ILLUDA, TANTO FRA UN PO CI SARA UN DECRETO CHE FARA INCLUDERE PER DEFAULT TUTTI GLI ISTITUTI RELIGIOSI SOTTO LA GIURISDIZIONE DEL VATICANO. PENSATE CHE NON LO FARANNO? IN MANIERA TRASVERSALE IN TUTTO IL PARLAMENTO DIRANNO DI SI..

Maurizio_ds

In questo caso, è la ragione laica e la legge a vincere sull’ammmmmmore cristiano, che licenzia una persona perché malata. Dove stanno ratzinger, bertone, bagnasco, ruini e il resto della cricca?

luigi

LA COMBUTTA CHIESA-POLITICA.MAFIA PUO’ FARE TUTTO QUELLO CHE VUOLEALLA FACCIA DI TUTTI NOI. ALLUCINANTE!!!!!!!!!!!!!!!!!!1

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