Ancona, i pellegrini sfrattano gli studenti dagli alloggi universitari

Si era già scritto delle ingenti spese che il Comune di Ancona sta affrontando per l’imminente Congresso eucaristico, in programma dal 3 all’11 settembre (cfr. Ultimissima del 22 luglio). Ora si viene a sapere che l’amministrazione dell’Ente Regionale per il diritto allo Studio Universitario di Ancona ha deciso, per tale occasione, di chiudere agli studenti due delle cinque case dello studente di Ancona. La denuncia arriva dalla lista Gulliver – Sinistra Universitaria, che sul portale Vivere Ancona denuncia il fatto che “gli alloggi in questione, rispettivamente di 68 e 100 posti letto, saranno allestiti e messi a disposizione dei partecipanti all’evento”. Gulliver definisce il provvedimento “scellerato ed autoritario”, perché gli studenti hanno diritto a rientrare nella struttura “dal primo settembre di ogni anno, come espressamente indicato nel contratto”, e ricorda che “la riapertura è fissata per il primo di settembre di ogni anno, proprio nell’ottica di consentire agli studenti fuori sede di preparare gli esami della sessione autunnale”.
AGGIORNAMENTO DEL 3 AGOSTO. Su Vivere Ancona pubblicato il comunicato stampa del circolo UAAR di Ancona.

Raffaele Carcano

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27 commenti

maxalber

Gli studenti col diritto di occupare il loro posto potrebbero riprenderselo il 1° settembre e farlo trovare già occupato. Se c’è un contratto che li tutela, chi potrebbe dire alcunchè?

Rocco

L’uaar svolgerà un vero ruolo istituzionale quando potrà permettersi di offrire il patrocinio gratuito in casi analoghi a questo.

Berta67

Solo in Italia può succedere che uno debba occuparsi con la “resistenza” il proprio posto letto :-(.
Tra un po’ ci toccherà tenere stretta la biancheria…… almeno quella che ci è rimasta!

Il Filosofo Bottiglione

se il contratto è così chiaro per il direttore dell’azienda per il diritto allo studio la vedo male.

se gli vanno addosso con qualche avvocato rischia pure di dover pagare il danno erariale (con riferimento alle spese legali). sempre che si trovi qualcuno disposto a sollevare il danno erariale ad uno che ha cercato di fare un favore ai preti.

comunque la cosa è assai strana.
ma poi, l’Azienda introiterebbe denaro per ospitare i pellegrini?
potrebbe offrire parte del denaro come compensazione agli studenti danneggiati?
comunque non potrebbe farlo d’imperio, ma con un accordo.
per capirci meglio bisognerebbe vedere la delibera dell’azienda.

Zeno

Sono assolutamente d’accordo con maxalber. Se è vero che il contratto stabilisce il diritto degli studenti di rientrare nella struttura universitaria sin dal primo di settembre, le decisioni dell’ente regionale per il Diritto allo Studio sarebbero adottate in palese violazione del contratto medesimo.
Se fossi uno degli studenti costretti a subire un tale espropriazione invierei immediatamente una diffida riservandomi di agire per ottenere il risarcimento del danno nel caso venisse realmente adottato un provvedimento così vergognoso.

teologo cattolico

“Si era già scritto delle ingenti spese che il Comune di Ancona..”

nessuno pensa anche ai guadagni del comune portate dalla visita dei pellegrini? questo avviene in occasione tutti gli eventi di massa, e non di natura strettamente religiosa… credo ad esempio lo sforzo economoco per accogliere i 500 mila pellegrini per l’europride- con celebrazione del culto al circo massimo- abbia avuto le sue spese per il comune, ma anche i suoi ricavi.
A me sembra strano che il comune regali ai pellegrini la possibilità di dormire nelle strutture universitarie.

FSMosconi

E perché per il turismo si dovrebbero sacrificare gli studenti?… 🙄

Federico Tonizzo

Volevo dire la stessa cosa che ha detto Mosconi!!!

teologo cattolico

@fmosconi

per il turismo – gay, religioso, o di qualsivoglia natura- non si devono sacrificare i diritti degli studenti (e verosimilimente quelli di altre categorie). Così almeno io penso.

FSMosconi

@teologo

Prendi atto quindi che ti stai contraddicendo: prima hai asserito l’esatto opposto…

Rocco

E nessuno considera i disagi di quei lavoratori che si trovano intasate le strade e stravolto il piano traffico?
Sono pronto a scommettere che il congresso eucaristico porterà pochi pellegrini (diciamo quei 300 per i quali hanno riservato i posti) e solo il giorno con il papa ci sarà un impennata di presenze, da parte -principalmente- di politici e wannabe che faranno di tutto per farsi fotografare durante la solita stretta di mano.
Gli anconetani sono indifferenti sulla questione, salvo la preoccupazione -come dicevo- per il colossale piano traffico che renderà ingestibile la circolazione.

Giorgio Pozzo

Scommetterei che gli introiti del comune saranno prossimi allo zero. O comunque, diciamo che si trovera’ in rosso.

Qui a Torino, in occasione della sindone (che attira una montagna di gente) siamo finiti in profondo rosso. Il pellegrino arriva in pullman (parcheggio organizzato dal comune) si mangia un panino stantio portato da casa mentre e’ in coda, fa quello che deve fare e poi se ne risale in pullman. Quello che resta in media e’ qualche etto di particolato sottile nell’atmosfera, qualche cartaccia o bottiglia di plastica per terra, e residui biologici nei bagni pubblici (ecco, si’, da quelli a pagamento il comune potrebbe ricavare qualcosa, ma spende comunque molto di straordinario per tenerli puliti).

A meno che al sindaco non venga in mente di stabilire una tassa di ingresso, come pensavano di fare a Venezia, dove sono inondati ogni giorno da orde del genere.

Francesco

Teologo, effettivamente dei religiosi dentro un luogo dove si fa della cultura e’ assurdo.

Senjin

Quale rientro economico del turismo:

– posti letto: pagati dal comune sottraendoli agli studenti
– pasti: refettorio dello studentato
– parcheggi dei pullman: pagati dal comune

Chi ci guadagnerebbe? Ah la chiesa per i bigletti per entrare al congresso e souvenire venduti all’interno del congresso stesso.

Perchè non ve li pagate da voi? Il pellegrino si PAGHI DA SOLO parcheggio, albergo e pasti… non vedo perchè la collettività debba accollarsi il weekend fuori porta di un esiguo gruppo di individui.

teologo cattolico

@senjin

dubito fortemente- come ho detto sopra- che il comune dia alloggi e cibo gratis ai pellegrini. A me sinceramente nei pellegrinaggi fatti non è mai successo. Non mi lamenterei se diventasse un abito diffuso, ma non lo credo plausibile. In ogni caso a te l’onere di dimostrare quanto affermi. Magari conosci delle delibere del comune di Ancona in proposito che prevedono la gratuità di questi servizi, e potresti linkarle

Il vantaggio economico per un comune di ospitare e favorire certe manifestazioni di massa (di qualsiasi natura e per qualsiasi occasione) è dato appunto dal fatto che almeno per mangiare e dormire (bisogni essenziali) si devono spendere soldi che vanno dunqune indirettamente alla comunità cittadina. Se viene meno questo assioma per la citta di Ancona, hai ragione di criticare il mio intervento

robby

secondo logica tua,per il giubileo per esempio del 2000,io avrei dovuto pure lasciare casa mia,magari per andare in hotel a 2 stelle,perche i pellegrini,sono re,o principi….tutto volete pure le briciole…

teologo cattolico

@robby

non capisco se ti rivolgi a me e a quale parte del mio intervento.

Fiorenzo Nacciariti

Mar 2 agosto 2011, 11:31:08

Protesta contro “sfratto” studenti per ospitare turisti religiosi.

Da: Fiorenzo Nacciariti lettera aperta

A: direttore@ersu-ancona.it (mail pubblica)

—————————-

Egregio direttore
E.R.S.U. Di Ancona
Vc. Della Serpe, 1.
60121 ANCONA (AN)

Egregio direttore dell’E.R.S.U. di Ancona, Bruno Freddari,
Le scrivo a proposito della notizia apparsa oggi su Vivere Ancona e relativa al fatto che l’ente da Lei diretto avrebbe “sfrattato” gli studenti da due delle cinque case dello studente di Ancona per concederlo a persone dedite, sostanzialmente, al turismo religioso in occasione del Congresso Eucaristico Nazionale.

Ho visto che sul sito dell’ERSU avete scritto: “L’ERSU, in attuazione degli articoli 3 e 34 della Costituzione e dei principi della legislazione nazionale e regionale, opera al fine di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano l’uguaglianza dei cittadini nell’accesso agli studi universitari […].”

So che Lei è stato riconosciuto direttore dell’E.R.S.U. di Ancona con deliberazione della giunta regionale Marche* n. 592 del 19 maggio 2006, con indennità iniziale (2006) di 38.000,00 € lordi all’anno per coprire tale posizione.

Io sottoscritto (non direttamente interessato alla vicenda se non come socio UAAR [privilegi al clero] e socio ANPI [diritti costituzionali]), essendo senza lavoro e reddito dal 2007, non mi intendo di stipendi attuali, ma ammetto che forse Lei, con un’indennità simile (rivalutata al 2011), possa anche non essere capace di capire che uno studente non può permettersi un hotel per 15 giorni.

Mi chiedo inoltre che redditi e che titoli avranno coloro che saranno alloggiati al posto degli studenti nelle case dello studente “requisite”.

Togliere agli studenti per dare ai pretofili, complimenti vivissimi signor direttore, neppure lo sceriffo di Nottingham avrebbe saputo fare di meglio.

Mi riservo di diffondere la presente a mezzo stampa e internet.

Con distinti ossequi.

Falconara Marittima, 2 agosto 2011 Fiorenzo Nacciariti

* Giunta Regionale guidata da Gian Mario Spacca.

Gargiulo

Andiamo tutti ad Ancona a intervistare il direttore e tutti gli “ospiti” per pubblicarlo dappertutto !!!!!!!

Biotech

Dalla carta dei servizi dell´ente regionale: “I posti letto sono assegnati per 11 mesi (da ottobre a settembre dell’anno successivo, con esclusione del mese di agosto). Se anche nei contratti specifici in mano agli studenti si fa riferimento a questo…beh,andranno incontro a parecchie grane…(o almeno spero qualcuno non si faccia calpestare i propri diritti!).
Da notare come la chiusura annunciata nel loro sito non sia giustificata in alcun modo. Quindi “in teoria” non se ne sa il motivo…ma se fossero stati lavori ecc… non credo si sarebbero fatti problemi nello scriverlo…quindi sarò arduo per loro giustificarsi,soprattutto quando durante qui giorni sarà chiaro l´utilizzo delle strutture!
povera mia bella regione…

Nightshade90

In quei mesi l’università non e’ del tutto chiusa, ma si fanno esami (io ad esempio ne ho fatti per tutto luglio e ne avrò uno il 31 agosto. Al limite si può dire che ad agisti c’e’ il periodo di pausa forzata più lungo.)

E anche se fosse chiusa, gli studenti se vogliono hanno tutto il diritto per trattenersi finche’ vogliono nella casa dello studente. E’ un loro diritto, perdipiu’ sancito dalla legge.

Maurizio_ds

Mi sa che il diritto allo studio sta facendo la fine di tutti gli altri diritti, ovvero “diritti” nel cesso…

Paul Manoni

http://sfoglia.corriereadriatico.it/Articolo?aId=1186852

C’e’ qualcosa che non mi torna…Perche’ “Gulliver”, in questo comunicato stampa, dice:

“Non siamo contrari a priori, crediamo infatti che i servizi e le strutture dell’Ersu possono essere utilizzati anche da altri soggetti pubblici o privati, ma solo se ciò non comporta una riduzione o un intralcio nell’erogazione dei servizi forniti agli studenti”

Se davvero li tutela un contrato, non dovrebbe esserci mediazione, o richiesta all’ERSU di rivedere le sue scellerate decisioni. Dovrebbero rientrare negli alloggi punto e basta, con buona pace dei pellegrini e del congresso eucaristico degli I N C U L A B A M B I N I.
Che cavolo di associazione culturale di sinistra sarebbe altrimenti??? 😯

peppe

Ben vengano questi episodi… che il malcontento nei confronti di questa ‘gggente cresca ulteriormente tra le nuove generazioni.

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