Mancini su caso Orlandi: per giudice Imposimato “balle”, ma per fratello di Emanuela “contatti tra Banda della Magliana e prelati”

Diversi i commenti sulle recenti dichiarazioni di Antonio Mancini, ex componente della Banda della Magliana, sul rapimento di Emanuela Orlandi (Ultimissima di ieri). L’ex presidente onorario della Corte di Cassazione Ferdinando Imposimato, già giudice istruttore per il caso e legale della famiglia Orlandi, etichetta la confessione di Mancini così: “fumosa”, “tardiva”, “in una parola, ridicola”. “Sono tutte sciocchezze”, “le balle sul Vaticano nessuno le contrasta”, sostiene, “il Vaticano assorbe le cose e non replica”.
Ma parla anche Pietro Orlandi, fratello della giovane scomparsa. Sulla cronaca romana del Corriere della Sera, Orlandi dice che se le cose stanno come ha detto Mancini “non c’è altra scelta: rivolgersi al Vaticano, anche attraverso una rogatoria, per una verifica”. E conferma: “che ci fossero contatti tra esponenti della Banda e alti prelati l’ho verificato di persona”. Proprio Mancini parlò ad Orlandi della “conoscenza tra De Pedis e monsignor Donato De Bonis, altissimo prelato dello Ior”. Il fratello della ragazza inoltre riporta: “più di una volta io stesso sentii De Bonis conversare al telefono, in modo cordiale e confidenziale, con una persona che si chiamava ‘Renatino'”, secondo lui parlando al boss De Pedis.
Pietro Orlandi dichiara inoltre che “la Banda della Magliana può avere avuto un ruolo operativo nel sequestro”, ma che “i mandanti vanno cercati altrove”. E si chiede: “perché, se il movente è economico, si continua a guardare solo in una direzione, al ricattatore? Perché non si va a sentire il ricattato, vale a dire il Vaticano? Sarebbe una cosa logica, lineare”. Infine si appella a papa Benedetto XVI per “un atto di coraggio”, in modo che “venga abbattuto il muro di silenzio e omertà del Vaticano e vangano aperti gli archivi”. “Solo una piena collaborazione all’indagine potrà consentire di arrivare finalmente alla verità sulla terribile sorte di mia sorella Emanuela”, conclude.
Dal canto suo Walter Veltroni ha chiesto al presidente della commissione antimafia Giuseppe Pisanu di convocare Antonio Mancini, per aver dichiarato “cose rilevanti” sui rapporti tra Banda della Magliana e Vaticano. Veltroni già aveva lanciato un appello per la rimozione della salma di De Pedis dalla basilica di Sant’Apollinare (Ultimissima dell’8 ottobre 2010).

Valentino Salvatore

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17 commenti

FSMosconi

L’ex presidente onoraro della Corte di Cassazione Ferdinando Imposimato, già giudice istruttore per il caso e legale della famiglia Orlandi, etichetta la confessione di Mancini così: “fumosa”, “tardiva”, “in una parola, ridicola”. “Sono tutte sciocchezze”, “le balle sul Vaticano nessuno le contrasta”, sostiene, “il Vaticano assorbe le cose e non replica”.

Già: ci pensano gli altri a fare i vittimisti per loro… 🙄

Ma parla anche Pietro Orlandi, fratello della giovane scomparsa. Sulla cronaca romana del Corriere della Sera, Orlandi dice che se le cose stanno come ha detto Mancini “non c’è altra scelta: rivolgersi al Vaticano, anche attraverso una rogatoria, per una verifica”. E conferma: “che ci fossero contatti tra esponenti della Banda e alti prelati l’ho verificato di persona”. Proprio Mancini parlò ad Orlandi della “conoscenza tra De Pedis e monsignor Donato De Bonis, altissimo prelato dello Ior”. Il fratello della ragazza inoltre riporta: “più di una volta io stesso sentii De Bonis conversare al telefono, in modo cordiale e confidenziale, con una persona che si chiamava ‘Renatino’”, secondo lui parlando al boss De Pedis.

Oh oh oh, qua la cosa si fa certo meno fumosa di quanto qualcheduno ha pontificato… 🙂 😉 🙁

Pietro Orlandi dichiara inoltre che “la Banda della Maglia può avere avuto un ruolo operativo nel sequestro”, ma che “i mandanti vanno cercati altrove”. E si chiede: “perché, se il movente è economico, si continua a guardare solo in una direzione, al ricattatore? Perché non si va a sentire il ricattato, vale a dire il Vaticano? Sarebbe una cosa logica, lineare”. Infine si appella a papa Benedetto XVI per “un atto di coraggio”, in modo che “venga abbattuto il muro di silenzio e omertà del Vaticano e vangano aperti gli archivi”. “Solo una piena collaborazione all’indagine potrà consentire di arrivare finalmente alla verità sulla terribile sorte di mia sorella Emanuela”, conclude.

Logica lineare sì…

DanieleSafidy

Oh, è commovente quanto siano sempre “oltre”, quelli del Vaticano.

stefano

dichiarazioni inutili e fuori tempo, emenuela è morta nel 1983…

Giuseppe Recanati

Il signor Orlandi “si appella a papa Benedetto XVI per un atto di coraggio, in modo che venga abbattuto il muro di silenzio e omertà del Vaticano e vengano aperti gli archivi”.

Sarebbe come chiedere di esporre il cartello ‘CESSATA ATTIVITÀ’.

cesareTS

Mah… chiedereste a un ladro di dire se è il colpevole di un furto per poi poterlo processare? Mi sembrano cose da fuori di testa. Spetta alla giustizia trovare processare i colpevoli, ma da noi difficilmente senza una soffiata “vera” e immediata si scoprono i colpevoli, basta essere solo un pochino accorti e chiunque può delinquere con molte probabilità di rimanere impunito. Ci sono processi che durano venti anni e sentenze tra assise, appello, cassazione, completamente differenti e contrarie, ridicolo.

Southsun

Se riescono ad approvare il “processo lungo” avremo procedimenti giudiziari centenari, ereditabili di padre in figlio come il corredo di famiglia.

Sempre che siano reati non soggetti a prescrizione, nel qual caso il processo non farà manco in tempo a partire che sarà già chiuso.

Maurizio_ds

Il vaticano potrà anche tacere ma non ha ancora spiegato perché il capo della banda della magliana è stato sepolto con tutti gli onori a fianco di papi e vescovi. Imposimato potrà anche dire che le parole di questo Mancini sono fumose e ridicole, e magarà sarà così, ma in tanti anni nessuno ha ancora dato una versione alternativa credibile, Imposimato compreso.

Emanuele

…nn ho ai capito come il vaticano giustifichi il fatto di avere archivi segretissimi ai propri fedeli : non dovrebbero essere portatori di verità?..mah

Southsun

Il giorno che apriranno gli archivi vaticani sarà come scoperchiare una fogna immensa e rovesciare le gonne a una luridissima battona d’angiporto.

Allora tutti vedranno la vera faccia – quella di sotto – della bagassona biblica per eccellenza.

天路 tianlu

Sabrina Minardi, amante del boss della Magliana lo ha detto chiaramente a “chi l’ha visto” in tv qualche mese fa. Il corpo della povera Emanuela fu buttato dentro a una bettoniera. Questo è un paese dove i delinquenti hanno sempre fatto il bello e il cattivo tempo e continuano a farlo.
Sarebbe ora di finirla con tutte queste commedie e entrare nell’unione africana. E’ lì che dovremmo stare, altro che in Europa.

Luca

Il signor Imposimato dovrebbe capire una cosa,dovrebbe capire che il Mancini di oggi rischia nel fare queste dichiarazioni.
Lui e’ un pentito e gia’ per questo non e’ che possa stare tranquillo,oltretutto e’ una persona con la lingua lunga che puo’ dire sia verita’ che menzogne cosi’ come tutti noi,rimane il fatto che sia che si parli di verita’ che di menzogne lui in ogni caso rischia di brutto.
Non a caso piu’ volte e’ stato minacciato dagli amici di De Pedis.
Quindi,perche’ parlare? ma sopratutto perche’ riparlare ora’ evidentemente e’ convinto di quel che dice.
Io credo che la verita’ su questa ragazza non si sapra’ mai e credo anche che questa benedetta bara doveva esser aperta subito, perche’ se ci fosse stato veramente qualcosa di importante dentro, quel qualcosa e’ stato sicuramente fatto sparire.
Non a caso ci fu subito una ristrutturazione immediata della chiesa( coincidenza)sicuramente la Orlandi non era li dentro,ma chi lo sa magari nascondeva altro di piu’ importante.
Ora va bene spostarla ed e’ anche giusto cosi’ pero’ che cosa ci vuoi trovare oltre che un mucchio di ossa?
Secondo me la pista piu’ veritiera da seguire fino ad oggi e’ quella della Magliana,non a caso ogni volta che si fa un passettino in avanti arriva un altro che sposta le attenzioni altrove.
Ringraziamo dio che ci son stati i pentiti,perche’ altrimenti la giustizia italiana non avrebbe scoperto nulla di nulla nei secoli dei secoli…AMEN!!!

Paul Manoni

Posso anche capire che le dichiarazioni di Mancini, possano risultatere “tardive”, ma mi sembra un dovere delle istituzioni, degli inquirenti e dei tribunali, verificarle fino in fondo.
Esattamente come qualsiasi informativa o rivelazione che i vari pentiti di mafia rilasciano.

Non capisco le uscitine di Pietro Orlandi. Quelle sin mi paiono piuttosto tardive.
Dice di aver sempre saputo di un rapporto tra De Bonis (IOR) e De Pedis (Banda della Magliana). Dice di averli addirittura sentiti parlare insieme al telefono, in modo amichevole (!). Cos’e’ lo dice adesso quindi, che e’ necessario chiedere spiegazioni al Vaticano!?!? 😯

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