Canada, inchiesta tv: lama buddista accusato di abusi sessuali

Il lama Sogyal Rinpoche (il Prezioso), è elemento di spicco nell’ambito della tradizione Nyingma (la scuola più antica del Buddhismo tibetano tra le quattro principali) e fondatore di un’associazione denominata Rigpa, dedita all’insegnamento del buddismo tibetano nei paesi occidentali, oltre che autore del bestseller The Tibetan Book of Living and Dying.
Come si legge sul quotidiano britannico Guardian, già nel 1994 gli intentò causa una donna americana, accusandolo di maltrattamenti fisici e psichici e di abusi sessuali. La causa fu ritirata per accordo extragiudiziale con risarcimento in denaro. Altre voci sull’attività sessuale del lama sono da allora circolate senza intaccare la sua posizione di rilevanza seconda solo a quella del Dalai Lama. Fino a quando ultimamente in Canada un documentario televisivo ha presentato una bella ragazza di nome Mimi, che ne ha denunciato le pesanti attenzioni. La giornalista si chiede perché in genere le vittime siano riluttanti a denunciare le molestie sessuali subite da guide religiose carismatiche. La Mimi canadese spiega il fenomeno in termini di “sindrome di Stoccolma”. Un’altra spiegazione sarebbe il  timore della vendetta o di altre conseguenze negative: la dannazione, la possessione da parte di spiriti maligni, l’attacco di forze negative e altro. Inoltre i capi spirituali tendono a demonizzare il mondo esterno, sicché le vittime sono indotte a non fidarsi di nessuno. Molte donne, poi, non se la sentono di rivivere le esperienze che le hanno traumatizzate o vogliono proteggere le loro famiglie.
L’autrice segnala inoltre due regole dell’insegnamento buddista che si prestano ad essere impiegate a scopi manipolativi: il divieto del pettegolezzo, utile per raggiungere la calma mentale, ma anche per bloccare commenti critici, e il samaya, il legame di lealtà fra maestro e discepolo, che può anche esser presentato come una minaccia di gravi danni per sé e per la famiglia qualora sia infranto.
Ancora, va messo in conto il prestigio che nella scuola conferisce l’appartenenza al circolo ristretto dei discepoli d’un guru importante, visto come divino: di qui la disposizione ad accettarne tutti gli ordini e i capricci; quando le discepole s’accorgono di essere maltrattate, sfruttate e inserite in un culto oppressivo, è troppo tardi.
La giornalista si domanda anche come un attempato lama grassottello possa affascinare delle belle giovani occidentali. La risposta a questa domanda (che le ha attirato vivaci critiche nei commenti all’articolo) si troverebbe nella mistica tantrica, che include il congiungimento sessuale nella via all’illuminazione: l’atto provoca sensazioni che giovano per arrivare a sperimentare la realizzazione finale, la buddità.
I profughi tibetani si sentono minacciati da forze per loro incontrollabili; nella loro società vige il divieto di criticare i lama, sicché il Dalai Lama stesso e gran parte dei lama che predicano in Occidente si sentono obbligati a obbedire a tale divieto e, quali che siano i loro dubbi, proteggono strenuamente Sogyal. Un’interpretazione possibile, seppur cinica, è che Sogyal raccoglie moltissimo denaro, parte del quale è destinato a cause meritevoli.

Ermanno Morgari

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37 commenti

Andrea Del Bene

Chi si stupisce della notizia alzi la mano……nessuno eh?

teologo cattolico

Vi sono uomini religioso che compiono azioni deplorevoli, come anche tanti atei. La questione sarebbe invece rilevante se si dimostrasse che un ateo non praticante non si sia mai macchiato di reati del genere.

Se si avessero statistiche serie alla mano sarebbe in effetti da verificare se vi sono IN PROPORZIONE più criminali tra uomini religiosi praticanti (sottolineo praticanti, non credenti di “nome”), e atei non praticanti.

Allora si potrebbe concludere, sempre statisticametne, se un orientamento religioso rispetto ad uno irreligioso può stimolare e condurre a comportamenti più o meno morali e dare un relativo giudizio di valore.

Kaworu

probabilmente ti sfuggono i punti centrali di certe questioni.

ah a proposito…

praticante e non praticante la trovo una distinzione di comodo.

quando si tratta di far numero, TUTTI sono cattolici e cani e porci van bene.

quando si tratta di questioni come queste, casualmente tornano ad esistere veri e falsi cattolici.

che io sappia non esistono vegetariani non praticanti.

Kaworu

@emanuele

probabilmente uno che va in chiesa, crede, prega ma si dice ateo -.-”’

in pratica un cattolico.

così come un cattolico non praticante è un ipocrita.

però per far numero gli ipocriti van bene

Francesco

Per Kaworu
Quando teologo non si puo’ attaccare alla scusa “e’ colpa degli omosessuali” se la ragiona alla “in fondo non siete meglio di noi”.

Paul Manoni

…Senza contare poi, che i credenti rispondono ad una morale ben precisa e precostruita, ad uno dottrina praticamente immutabile, a principi etici imprescindibili ed ad una casta di guide spirituali che si erigono ad esempio per tutto, mentre invece gli atei no.

davide p.

è difficile per un ateo convince un altro ateo che lui è superiore e che gli si deve obbedienza per la sua divinità….
“se parli con qualcuno riceverà il malocchio”
“ma sono ateo e non credo nel malocchio”
“tu sei ateo perchè nella mia divina bontà ti permetto di esserlo!”
“ma anche tu sei ateo”
“insomma sono io il capo”
“ti vedo stanco, forse è ora che ti prendi una vacanza mentre qui ne eleggiamo uno nuovo di capo”….

RobertoV

Il John Jay Report, un rapporto sicuramente favorevole alla chiesa per come è stato ottenuto (la chiesa lo ha finanziato ed organizzato e la chiesa stessa ha fornito i dati da elaborare) parla di un valore medio del 4% di preti pedofili, ma con una quota del 9% negli anni ’70 ed ’80. I dati austriaci indicano addirittura valori più elevati, tendenzialmente doppi. Un’indagine degli anni ’90 tra i Battisti americani aveva evidenziato grossi problemi con la pedofilia, con punte anche superiori al 10% nello stesso periodo di massimo della chiesa cattolica. Negli anni passati anche tra i mormoni c’era stato un pesante scandalo pedofilia. Poi abbiamo le varie conferme da sette minori. Non oso pensare cosa succeda tra i musulmani.
In quale altro settore sociale si può trovare una tale incidenza di pedofili? In quale settore si riterrebbe accettabile che 1 persona su 25, ma in certi periodi 1 su 10 è risultata pedofila?
Le ragioni sono evidenti e valgono anche per gli abusi su adulti: principio d’autorità (ed infatti anche tra gli insegnanti nel dopoguerra si sono avuti troppi casi), dipendenza psicologica delle persone, del ragazzino/ragazzina e dei suoi genitori dal prete o monaco di turno ed in generale dalla religione, situazione di sudditanza, condizionamento dell’ambiente (ed infatti in quale altro ambiente abbiamo visto i fedeli in genere schierarsi aprioristicamente in difesa dell’accusato), sensi di colpa nella vittima (e sua percezione di essere sporco anche lui), solidarietà di casta tra i religiosi, le varie chiese che si comportano come corpi estranei alla società, secondo logiche proprie e con notevoli privilegi.
Insomma come ben evidenziato all’estero la professione del religioso è interessante per chi vuole abusare perché si trova in una situazione di vantaggio rispetto ad altre professioni, gli conferisce una sorta di sensazione di intoccabilità.

RobertoV

Aggiungo inoltre che il religioso si trova a disposizione diverse persone deboli psicologicamente o con situazioni difficili alle spalle che cercano un puntello alle proprie difficoltà e, quindi, si trova a disposizione persone di cui un criminale può approfittare senza grosse difficoltà.

Paul Manoni

Questa cosa del sottomettersi, obbedire alla guida spirituale ciecamente e soprattutto del non accettare le critiche, ritorna spesso in praticamente TUTTE le religioni.
Si ripresenta altrettanto spesso, la vicinanza della guida spirituale con i soldi, con l’abusare del credente (anche fisicamente a quanto pare!) e con la rappresentazione del divino.
Utilizzano tutte un protocollo comune!?!? 😉

Gigi

Basta vedere la questione dei preti pedofili.
Quasi tutte le vittime vengono da famiglie cattoliche poco propense alla denuncia.
Il caso di don Seppia è addirittura emblematico: tutti lo sapevano, ma nessuno denunciava un prete.

La sottomissione psicologica a questo tipo di personaggi è inquietamente.

IULIUS

Si vergognino i sostenitori del Tibet “libero”,in funzione anti-cinese,quelli che gridavano di boicottare le Olimpiadi Pechino 2008,come i Radicali e altri soggetti simili. Come si evince anche da questo articolo, la società tibetana è una società retrorada e oscurantista, e uno stato tibetano indipendente sarebbe solo un regno clericale con ritorno al feudalesimo sotto la benevolenza di questi monaci tanto in voga nel mondo dello spettacolo (a Hollywood sono tutti buddisti..). E’ giusto che il Tibet sia una provinca moderna e sviluppata della Cina, e non rompano che loro pretese che mi ricordano quelle del Vaticano.

nightshade90

mah, non credo che una dittatura straniera sia una gran passo avanti rispetto ad una voluta dal suo stesso popolo….sostituire una dittatura con un’altra non è un passo avanti, se poi è fatta dagli stranieri che opprimono i conquistati (anche più di quanto faccia già la loro stessa dittatura con loro stessi in casa loro)……

IULIUS

Ma il Tibet è sempre stato cinese. Non ha senso costituire uno stato tibetano autonomo con a capo il Dalai Lama e come ministri il suo stuolo di monaci tibetani,sarebbe un passo indietro terribile, anche perchè come ho gia detto il loro modello è una società fondamentalmente feudale e reazionaria, dietro i fronzoli romantici che in Occidente hanno voluto costruire sul buddismo e i suoi seguaci. Almeno la Cina costruisce infrastrutture,scuole,leva dall’analfabetismo migliaia di persone,consente uno stato di diritto. Ognuno la può pensare come vuole sulla natura dello Stato cinese (non è questa la sede per discuterne sennò sfoceremmo in discorsi più prettamente politici e ideologici)ma bisogna ammettere che è di gran lunga preferibile un controllo cinese della zona,che porti sviluppo e progresso tecnologico che non un semi-monarchia dei templi tibetani..

nightshade90

che il tibet sia sempre stato cinese non mi risulta affatto……
e non mi risulta che la dittatura cinese (che vede nel tibet solo una regione da colonizzare e sfruttare, e che di certo non l’ha conquistato per il bene dei suoi abitanti nè lavora in alcun modo a loro favore, cercando anzi di sostituirli con una maggioranza cinese in tibet) sia per i tibetani molto meglio di quella di casa loro (feudale e retrograda finchè si vuole, ma che almeno non considera i tibetani cittadini di serie b rispetto ad altri di altre regioni).

e la cina costruirà anche infrastrutture ed altro, ma non mi pare che in tibet le costruisca per poi farle usare ai tibetani (preferiscono farle usare ai coloni cinesi mandati in zona).

e chiamare “stato di diritto” la dittatura cinese (specie per come tratta i tibetani), perdonami, ma mi sembra una bella fesseria……..non è uno stato di diritto manco verso i cinesi veri, figuriamoci verso i popoli che ha sottomesso…..

e poi, secondo il tuo ragionamento e dando per scontato che tutte le cose che dici siano vere, allora se gli USA decidessero di invadere l’italia avrebbero pienissima ragione di farlo, poichè porterebbero con il loro dominio ad uno stato più laico e più dedito agli ivestimenti nella tecnologia e nella scienza. certo, sarebbe un dominio straniero fatto contro la nostra volontà, ma “visto che così le cose sono migliori….”

IULIUS

Due sono le alternative: o il governo cinese o il governo del Dalai Lama, che sarebbe un governo clericale come il Vaticano. Punto. In Tibet c’era il feudalesimo fino al 1949 quando la Cina istituì la provincia tibetana… Quella dell’indipendenza del Tibet è solo una pretesa di una scissione, come tante altre regioni si voglioni scindere..con la differenzza che là vogliono scindersi per fare un governo buddista col beneamato appoggio dell’elite buddista occidentale.

nightshade90

più che “una pretesa per una scissione” mi sembra il semplice ritornare allo stato in cui erano PRIMA di essere conquistati con la forza, cosa avvenuta appena mezzo secolo fà, ed essere governati da un governo che si sono scelti LORO, che quindi almeno non li tratti come cittadini di serie B.

e la dittatura cinese non è che sia molto meglio di una clericale: hanno sostituito il clero con i capi del partito/esercito, ma poco cambia….

quanto all’elite buddista occidentale…..scusa ma tu in occidente quanti buddisti (per di più facenti parte dell'”elite”) vedi?

IULIUS

Il buddismo in Occidente va molto di moda..basta accendere la Tv per vedere le pubblicità dei non pochi attori hollywoodiani che si prodigano per i poveri monaci buddisti,per non parlare appunto delle campagne mediatiche che si svolsero al tempo delle Olimpiadi 2008,quando si farneticava di boicottare i giochi…ogni anno spunta poi la protesta dei radicali o di altre associazioni che si stracciano le vesti per il Dalai Lama,,che è in tutto e per tutto simile al Papa: alla stregua di una superstar, va in giro per il mondo a dispensare pillole di saggezza,poi di ricchezze ne ha parecchie…Cioè io non capisco perchè vale solo in Italia il sentimento anti-clericale contro il Vaticano, mentre all’estero che importa,i tibetani sono tutti poverelli,novelli san Francesco che si devono affrancare dalla Cina brutta e cattiva…Diciamocelo chiaramente,si sostiene l’indipendenza del Tibet solo per indebolire la Cina e per metterla in cattiva luce…un pò come il Kosovo che si deve separare dalla Serbia con la scusa che là sono musulmani…è sempe la stessa solfa, e tornando alla Cina,meglio uno stato a suo modo autoritario che garantisca la non-predominanza di nessuna religione,che non uno staterello con la casta clericale da un lato e la popolazione normale dall’altro..

histor91

@nightshade90: Da quando in qua la dittatura se la scelgono gli abitanti?!

Paul Manoni

“nel 1994 gli intentò causa una donna americana, accusandolo di maltrattamenti fisici e psichici e di abusi sessuali. La causa fu ritirata per accordo extragiudiziale con risarcimento in denaro.”

Comprati gli occhiali TROLL!

Markus

Vabbeh, caro tantra lama, ma sei uno sfigato ! Co tutto sto tantra manco arrivi a sedurre una sciroccata che viene a perdere tempo con le tue storie ?

Con tutti quei soldi te le trovi meglio, professionali e costano pure meno.

Losna

Ma i lama un tempo non si accontentavano solo di sputare?

dario colombera

Se volete praticare il buddismo, accontentatevi del Dammapadha. Ormai la globalizzazione ha investito tutte le religioni e parlo per conoscenza diretta. Profeti veri non li trovate più, dovete arrangiarvi da soli con coraggio e indipendenza.

Paul Manoni

Scusa ma dove eventualmente li hai mai trovati dei profeti “veri”?? 😉

Paganini

All’ ESCP: Ente Statale Certificazione Profeti!

😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆

Puoi trovarci anche un buon usato garantito!

histor91

Mi sono fermato a “Profeti veri”. Fa una pernacchia a tutte le tautologie mai inventate finora!

Senjin

Beh dai dopo lo svasato di sai baba che sosteneva che stupratori e terroristi vanno lasciati liberi e sono persone migliori di noi…. Dario e i suoi tentativi di conversione buddista sono simpatici. Certo potrebbe andare a convertire quelli di pontifess invece di scassare i cabasisi a noi.

Giovanni Bosticco

I lama non sono solo buddisti.
Nel 1978 la Brigate Rosse volevano
rapire Lama, per far la barba a Moro.

Paganini

“Ancora, va messo in conto il prestigio che nella scuola conferisce l’appartenenza al circolo ristretto dei discepoli d’un guru importante, visto come divino: di qui la disposizione ad accettarne tutti gli ordini e i capricci.”

Per quel poco che ne so i maeestri buddisti non dovrebbero mai e poi mai farsi considerare come delle divinità, ma il lamaismo tibetano è un’altra cosa.

Mi sa che il nostro Sogyal Rinpoche ci marci su. Poi troppa preghiera, buddista o no, ti fa perdere la brocca!

Senjin

Il lamanesimo tibetano c’entra col buddismo come il cattolicesimo con cristo: nulla.
In effetti Siddartha era contrario non solo alla venerazione degli dei (definendola una perdita di tempo) ma anche alla divinizzazione dei maestri. Il detto “se incontri un budda uccidilo” mi sembra parecchio chiaro.

Southsun

Un altro che usa la sua religione-filosofia per ingrassare di panza e scopacchiare con le “parrocchiane”.

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