Olanda: Camera Bassa dice no a macellazione halal e kosher, commenti degli animalisti italiani

La proposta del partito animalista olandese (PvdD) per vietare la macellazione rituale kosher e halal senza anestesia (Ultimissima del 19 giugno) è stata approvata dalla Camera Bassa (Tweede Kamer) dei Paesi Bassi con 116 voti a favore e 30 contrari su 150. La nuova normativa obbliga a stordire l’animale prima di macellarlo, senza ammettere deroghe religiose. Il provvedimento dovrà essere approvato anche dal Senato. Secondo i sondaggi, circa il 60% della popolazione si dice a favore della legge in questione. La comunità islamica (circa 1 milione di persone) e quella ebraica (circa 50mila) protestano, sostenendo che la macellazione rituale rispetta gli animali ed è meno dolorosa di quanto non si creda.
In Italia è disposto lo stordimento per gli animali da macello, ma c’è una deroga la macellazione rituale. La novità olandese viene accolta positivamente dagli animalisti italiani, che invocano una legge simile anche nel nostro Paese. “L’Olanda ha confermato il principio tecnico-scientifico secondo cui la macellazione senza stordimento è più dolorosa e che il credo religioso non può sopravanzare le norme di tutela degli animali”, sostiene il presidente della Lav (Lega Anti-Vivisezione) Gianluca Felicetti. “Da tre anni giace in un cassetto della Commissione Agricoltura della nostra Camera dei Deputati una proposta di legge firmata da deputati di entrambi gli schieramenti, a prima firma Alessandri (Lega Nord)” simile a quella olandese, ma “senza impedire la presenza nei 206 mattatoi autorizzati dalle Asl del delegato religioso”, fa sapere. Felicetti segnala che la comunità islamica “ha già accettato lo stordimento in alcune città come Trento e Bolzano”, mentre quella ebraica “non vuole fare alcun passo in avanti”.
Dello stesso tenore il commento di Ilaria Ferri, direttore scientifico dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali). Dato che la normativa vigente prevede lo stordimento, “qualsiasi deroga a tale principio rappresenta una ingiustificata violazione dei presupposti giuridici che stanno alla base di queste norme”. “Non è accettabile che in uno stato laico e civile sia ancora ammessa la macellazione secondo riti che urtano la sensibilità della maggior parte degli italiani”, continua, perché “l’integrazione con i popoli e il rispetto per le altre culture e tradizioni non possono giustificare la richiesta di derogare a leggi che tutti dovremmo essere chiamati a rispettare”.

Valentino Salvatore

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67 commenti

Gianluca

Pur essendo contento per la legge olandese, è grave che, secondo Ilaria Ferri, “qualsiasi deroga a tale principio rappresenta una ingiustificata violazione dei presupposti giuridici che stanno alla base di queste norme” intendendo per presupposti giuridici ” la sensibilità della maggior parte degli italiani”. Ancora con questo dannato principio di maggioranza che, quando sono in gioco i diritti fondamentali, non vale niente.

f.s.

Dissento: le norme, sociali o giuridiche che siano, sono effettivamente tali se hanno una reale cogenza entro un dato gruppo di persone o animali. Tale proprietà è data dal grado di riconoscimento e di condivisione che si ha della norma stessa (per cui è contemplata, in estrema ipotesi, anche la disobbedienza verso norme ritenute soggettivamente ingiuste che però non esime dal rischio della sanzione). Non si tratta di maggioranza, ma di carattere universale della norma, e se all’interno dello stesso gruppo sociale vi sono disposizioni incongruenti con principi statuiti da altre norme non vedo perché non si possa chiamarle “ingiustificate violazioni”. E poi, in democrazia, le leggi, le norme giuridiche, chi le scrive se non la maggioranza?

Rothko61

Non concordo con te.
Il principio “vince la maggioranza” non può e non deve essere una regola assoluta.
Nei Paesi più avanzati, non a caso, la tutela delle minoranze è uno dei criteri più rilevanti nella predisposizione di testi normativi.
Il problema da valutare, di volta in volta, è quanto sia possibile tutelare una minoranza che vorrebbe norme e procedure contrarie ai principi generali della collettività in cui vive.
E’ evidente che se un musulmano vuole pregare in ginocchio, scalzo e rivolto alla Mecca, per me è libero di farlo. Non urta il mio senso civico.
Il discorso si fa diverso se deve torturare animali o mettere in gabbia una donna (come nel caso del burqa).
Credo che Gianluca non volesse contestare in assoluto il principio di maggioranza, ma solo il fatto che ci si richiamo alla cosiddetta “maggioranza degli italiani” solo quando fa comodo: perché nessuno dice che la maggioranza degli italiani è favorevole al testamento biologico e in molti casi all’eutanasia?
Purtroppo, la maggioranza degli italiani, secondo un recente sondaggio, sarebbe anche favorevole alla pena di morte! 🙁 E questo è uno dei casi in cui non bisogna tenere in conto la volontà della maggioranza…

Stefano Grassino

Concordo sul principio costituzionale Rothko61 ma qui forse dobbiamo sottolineare un’altro aspetto: in uno stato sovrano, l’ospite deve adeguarsi alle leggi vigenti.
Dopo di che, applicando la legge del buonsenso, laddove è possibile possiamo anche accettare che certi usi e costumi possano essere introdotti.
Il detto “non se ne parla neanche” è figlio dell’intolleranza e tutti sappiamo quali danni essa ha sempre fatto.

Emanuele

@Stefano Grassino

Non credo sia giusto porre un’uguaglianza fra islamici = immigrati o ebrei = immigrati (in particolare per gli ebrei la cosa é decisamente non vera) : loro non sono ospiti in senso assoluto, ma sono solo dei cittadini o residenti (a seconda dei casi) che devono adeguarsi alla legge. E una legge che ponga deroghe per motivi reiligiosi è una legge che non ha alcuna forzal.

Stefano Grassino

Io parlavo di usi e costumi e non di leggi. Ovvero di tutto quello che non va ad intaccare l’ordine di uno stato sovrano.
Es: se tu chiedi che alla mensa scolastica, tuo figlio non mangi carne di maiale ed io posso accontentarti, lo faccio.
Se tu chiedi l’assegno di famiglia sulla busta paga per quattro mogli io ti mando a quel paese…….. ovvero te ne torni al paese tuo, giusto? 🙂

PaoloS

Per gli animali qualsiasi cosa, poi però siete favorevoli all’aborto, è molto più importante la vita di un topo da laboratorio di quella di un essere umano ovviamente. questa è la vostra razionalità!!!

Batrakos

Non mi risultano lotte laiche ‘pro-life’ in favore degli embrioni di animali, con tutti i corollari che di qui puoi far discendere.

myself

Queste uscite sono solo patetiche 😀 Davvero, ci fanno fare grasse risate 😀

Non c’è alcun paragone tra un animale adulto che viene dissanguato e prova dolore e paura (perchè ha un sistema nervoso centrale completo) e un feto che viene abortito e non prova un c.a.z.z.o. e per la cronaca non è un essere umano.

Gianluca

A parte che non vedo quale correlazione ci sia tra le due cose (e questo è un esempio della tua razionalità?) non siamo favorevoli all’aborto, siamo per la difesa del bene supremo che è la LIBERTA’ di poter disporre della tua vita (senza intaccare la stessa libertà degli altri), per cui se vuoi abortire o non abortire, liberissimo di farlo. Ma in effetti io parlo per me, non dovresti generalizzare, è come se io dicessi che voi (tutti i) cattolici siete contrari ai rapporti prematrimoniali o a far cessare le vostre sofferenze in caso di coma irreversibile o morte cerebrale.

nightshade90

paolo s

sei patetico: non mi pare che stiamo lottando per “vietare la pratica dell’uccisione e macellazione degli animali”, tantomeno per impedire l’uccisione dei loro embrioni, meno che mai nel caso (assurdo) in cui siano loro stessi a volerlo……

semmai siamo felici del fatto che la legge che impone a NON ESSERE TROPPO SADICI E CRUDELI DURANTE TALI ATTI (tipo ammazzando gli animali mentre sono coscenti in un modo pure abbastanza lento) non faccia eccezioni ingiuste in base al credo religioso.

Rothko61

Quanto affermi è risibile.
Tanto vale scherzarci sopra e ribaltarti la frittata: perché tu sei contrario all’aborto e ti mangi le omelette? 🙂

Gianluca

@ Rothko61

“Credo che Gianluca non volesse contestare in assoluto il principio di maggioranza”

Infatti non intendevo discutere il principio di maggioranza, ma solo sottolineare che i diritti fondamentali (in questo caso il diritto degli animali di non soffrire inutilmente) non sono soggetti al principio di maggioranza. Questo non lo dico io, ma è stato ribadito (quand’anche ce ne fosse bisogno) in una sentenza, della quale però non ricordo gli estremi. Se c’è qualche giurista, mi/ci illumini

PaoloS

@myself
per la cronaca il feto è un essere umano, e soffre quando viene strappato fuori.

@Gianluca
se siete favorevoli al fatto che una donna possa abortire, siete favorevoli all’aborto.
il problema è che non capite che la libertà che tanto usate come vostro cavallo di battaglia non la si ottiene di certo con l’aborto, che anzi toglie la libertà di scelta (il feto non ha mai scelto di farsi ammazzare), la donna che abortisce non è libera, infatti vivrà con i sensi di colpa, ed è male informata, grazie alla propaganda che si fa per promuovere uno strumento di morte, e farlo passare come la liberazione di un peso.

@nightshade90
strappare un essere vivente (VIVO e senza anestesia) dal corpo della madre, facendo credere alla donna che sta facendo la cosa giusta, questo è sadico.

@Rothko61
mangio le omelette proprio perché c’è differenza tra un essere umano e un animale.

Kaworu

quindi fammi capire paolo…

per te “Libertà” significa costringere qualcuno a fare qualcosa che non vuole.

ok…

immagino che per te “guerra” significhi “pace”, giusto?

Sandra

@paolos

L’anestesia del feto non è necessaria.

“Current research shows that the sensory structures are not developed or specialized enough to respond to pain in a fetus of less than 24 weeks”.
da “Fetal Awareness – Review of Research and Recommendations for Practice”, The Royal College of Obstetricians and Gynecologists, marzo 2010

Mica ti immagini i medici con un coltellaccio e la colonna sonora di Psyco in sottofondo?

Kaworu

@sandra

se le sue idee derivano da “l’urlo silenzioso” è probabile che se li immagini proprio così

nightshade90

@ paolo s

evidentemente è il concetto di sadismo a non esserti chiaro……

e comunque mi pare che il vitello da latte (“strappato alla madre”, e perdipiù DOPO essere in grado di provare sofferenza) sia un piatto tipico contro cui nessuno trova da lamentarsi….

quanto al “far credere che sia la cosa giusta”, guarda che i pro choice NON DICONO AFFATTO CHE LA SCELTA DELLA MADRE SIA GIUSTA O SPAGLIATA, QUALUNQUE ESSA SIA: DICONO SEMPLICEMENTE CHE LA SCELTA E’ PURAMENTE SUA E DI NESSUN ALTRO. siete VOI ad arrogarvi imbecillemente il diritto di dire che una scelta sia sbagliata, anche se tale scelta non compete A VOI.

thyestes

Sarebbe interessante chiedere a PaoloS come fa a sapere che un feto prova dolore nel momento in cui viene “strappato” via. Di quali studi scientifici a me ignoti sei in possesso?

Francesco

PaoloS ha scritto
“se siete favorevoli al fatto che una donna possa abortire, siete favorevoli all’aborto”

Come dire se ti piace giocare a pallavolo sei contrario a punire i falli di mano nel calcio.
Logica ferrea del bigotto.

fab

PaoloS, è più importante evitare il dolore di un essere senziente che quello di un essere non senziente. E già, questa è proprio razionalità, bellezza. Anzi, confina con la tautologia.

Ernesto

Il punto centrale è evitare la sofferenza di esseri viventi.
Un embrione non prova sofferenza, quindi può essere tranquillamente abortito, così come un miliardo di spermatozoi possono essere uccisi senza patemi d’animo.

Daniele

Non sia mai che manchi il punto di vista di un benpensante discepolo di Giuliano Ferrara… Ma ci vuole tanto a capirlo??? L’embrione NON e’ un essere umano.

Brachigobio

Tecnicamente, è un essere umano. Ma non è una persona, e per quanto mi riguarda la sua vita è pressochè priva di valore.

Marco - Firenze

Comunque più che su quei 3 minuti che precedono la macellazione io mi soffermerei alle condizioni in cui vivono e ai metodi di trasporto. Non sono vegetariano, ma i sistemi di allevamento industriale sono una tortura 24h/24h, altro che la macellazione.
Ad esempio li vedete mai i camion pieni di maiali che viaggiano in pieno giorno d’estate con tutte quelle bestie pressate come acciughe?
Oppure le vacche spremute come limoni per produrre sempre più latte, i vitelli pieni di ormoni della crescita eccetera.
Dedicare così tante energie politiche alla macellazione è come vedere la pagliuzza e non la trave. Ovvio che l’impatto economico e culturale è maggiore se vai a toccare i sistemi di produzione.

Stefano Grassino

Giusto Marco; è come se un condannato a morte dovesse subire la tortura prima del patibolo. Sinceramente essere uccisi con un colpo di fucile in fronte, che provoca una morte pressochè istantanea, è mille volte meglio che morire d’inedia.

Sandra

D’accordo. Oltretutto in questo modo mangiamo carne in maggiore quantità (non necessaria se non dannosa) e di peggiore qualità.

G.B.

“l’integrazione con i popoli e il rispetto per le altre culture e tradizioni non possono giustificare la richiesta di derogare a leggi che tutti dovremmo essere chiamati a rispettare”.
Appunto, e il principio deve valere per la macellazione e per tutto il resto.

Rothko61

…”In Italia è disposto lo stordimento per gli animali da macello, ma c’è una deroga la macellazione rituale”…
In Italia la religione porta sfiga anche agli animali… 🙂

Chiericoperduto

la comunità islamica “ha già accettato lo stordimento in alcune città come Trento e Bolzano”, mentre quella ebraica “non vuole fare alcun passo in avanti”..
Ho sempre pensato che con gli ebrei ortodossi è molto più difficile ragionare che con gli islamici.

Giorgio Pozzo

E’ una bella lotta scegliere il peggio, ma per ogni soggetto di ragionamento o discussione, il peggio sta sempre in uno dei tre.

lucrezia

Esatto, sembra che sappiano riassumere in loro 3 la quintessenza del male in ogni campo… E’ c’è chi si ostina a vederli come “amore”…. Forse l’amore di tipo orwelliano.

Ratio

…………….senza ammettere deroghe religiose…………………WOW!!!
Questa è la frase che mi piace di piu’.
Trovo piu’ che giusto che il rispetto per gli animali sia anteposto alle barbare pratiche delle idiote superstizioni abramitiche.
Anche questo è un passo avanti verso la civiltà.

daigoro

concordo con te: non si tratta di un capriccio animalista

perfino il termine “rispetto degli animali” mi sembra ipocrita visto che si tratta di animali destinati al macello.

una religione che educa al disprezzo della sofferenza degli altri esseri viventi non può produrre effetti di pace ed armonia tra gli esseri umani.

Stefano Grassino

Di carne ne dovremmo mangiare la giusta quantità senza lasciarsi prendere dal piacere ma seguendo solo la necessità.
Esiste anche un altro grande problema: nei ristoranti del mondo occidentale, il 40% delle ordinazioni avanza e viene gettato via. Di questo il 25 – 30% è carne e non conosco i dati delle famiglie. Quanti siamo nel I° mondo? Pensiamoci. Una razionalizzazione non sarebbe un bene?
Aggiungo anche che nei supermercati, molta carne dopo tre giorni, se invenduta, viene gettata (GETTATA) via.

lucrezia

Beh per quanto mi riguarda io la carne proprio non la mangio, sia per ragioni salutistiche, che etiche, che ambientaliste. Non mangiare carne è uno dei modi per iniziare a fare decrescita, visto che tutto sommato è una delle cose più facili da fare.

lucrezia

Alcuni dati sulla questione del consumo della carne oltre la prospettiva animalista, dal sito oltrelaspecie.org:

“L’Etiopia, emblema della fame infantile e adulta, anche nei momenti di carestia più estrema, coltivava ed esportava semi oleosi per l’alimentazione animale. Il Brasile ha aumentato la superficie coltivata a soia, che raggiunge 60 milioni di ettari, esportata per metà alle stalle europee. Vende all’estero anche carne bovina in quantità, ricavata dai pascoli che hanno soppiantato la foresta amazzonica. In quel paese i malnutriti sono 30 milioni, in gran parte contadini senza terra che non hanno alcun accesso alle enormi distese possedute da allevatori latifondisti.
Un sociologo colombiano rifugiato in Europa, ha chiesto in una lettera alla Comunità europea di non aumentare le importazioni di carne dalla Colombia, per non immiserire ulteriormente i contadini poveri di quel paese. Infatti, più vendite significano più terre destinate a pascolo che gli allevatori latifondisti, con le loro feroci squadre di paramilitari, sottraggono con la forza alla foresta o agli agricoltori poveri. In Colombia 40 milioni di terre sono a pascolo latifondista, mentre solo 5 milioni sono coltivati a vegetali da piccoli agricoltori.”

Stefano Grassino

Lucrezia, non c’è bisogno di fare una religione del vegetarianesimo. Come tutte le cose occorre il buonsenso. Se eliminassimo lo spreco di cui ti ho detto e mangiassimo la carne strettamente necessaria, il problema si esaurirebbe al 70%. Il rimanente resta la sovrappopolazione, tema questo purtroppo poco dibattuto ma fondamentale.

Stefano Grassino

Aggiungo, visto che non avevo letto la tua ultima, che esiste il grande problema della giustizia sociale che tu hai ben descritto. Ripeto: una media di 2 etti di carne rossa e tre etti di carni bianche alla settimana, sarebbero più che sufficienti. Riusciamo a mettere in piedi una “giusta dittatura” ? Io dico di no. Che fare contro le potentissime lobbyes dell’economia mondiale?

Artemio

Non capisco perche’ dovremmo mangiare “meno carne” e “quando possibile”: è SEMPRE possibile non mangiare AFFATTO carne, dunque non vedo motivi razionali per giustificare l’inflizione di sofferenza evitabile.

lucrezia

@ Stefano Grassino.

Cosa intendi con religione?
Ti pare che le motivazioni alla base della scelta vegetariana non siano razionali, ma basate su favolette, come quelle della ccar? Mi interesserebbe sapere perché spesso si considera la scelta veg come una scelta da “invasati” o da persone irrazionali.

Sulla questione sovrappopolazione, sono d’accordo che sia uno dei problemi più grandi.

Alecattolico

Macellare la carne di animali alla maniera Islamica no,invece uccidere i bambini con l’aborto si,complimenti all’Olanda per l’intelligenza e l’umanit delle sue leggi,voleva anche legalizzare anche la pedofiliA,questo ci dice di quanto essa sIa incivile,:(non la ha legalizzata,solo per le protesteInternazionali,pi che per lo schifo della pedofilia.

lucrezia

Ale, come dicevo a quell’altro antiabortista prima di te, visto che tu mangi animali (cioè contibuisci alla loro uccisione) non sei affatto credibile quando fingi che t’importi della “vita” e della “sofferenza” degli embrioni.
Non che un vegano sia antiabortista, ci mancherebbe.
Ma un antiabortista come te, dovrebbe, per un minimo di coerenza, essere vegano.
Ce la fai a rinunciare alla bistecca?

Stefano Grassino

Lucrezia, lascialo stare. Tra me e te, possono nascere discussioni per via di opinioni diverse ma con certa gente di cosa vuoi discutere?

lucrezia

Stefano, che vuoi… è la speranza che è dura a morire…

daigoro

una volta tanto che i cattolici dimostrano di essere meno peggio degli altri monoteisti perdi l’occasione per stare zitto….

Markus

Ma dai alecattolico… a te ti pagano i testimoni di Geova…

Ma come ti viene di paragonare la macellazione degli animali all’aborto.

Ma te lo hanno detto alle elementari che non si sommano le pere con le mele ?

Hai paragonato per caso i numeri di aborti con quello delle vittime dei conflitti militari a cui l’Italia ha partecipato senza che il tuo sciamano d’oltretevere abbia detto nulla ?

Buona coerenza

fab

Aluccio, arrivi in ritardo perso. Leggi sopra, hai già le risposte.

lucrezia

“il feto non ha mai scelto di farsi ammazzare”

Non ha neanche mai scelto di nascere, se è per questo.

Che ci siano differenze di “diritto alla vita” tra umani e animali è solo nella tua mente. Io sono vegana e ritengo uccidere una mucca un delitto, un aborto no. La mucca soffre e vuole vivere (o pensi desideri immolarsi per soddisfare la tua gola?), l’embrione non ha autocoscienza, non ha desideri, non ha pensiero. Non esiste se non come parte del corpo di una donna.

Ma se ci tieni tanto agli embrioni, prima diventa vegano e poi ne riparliamo.

StefanoM

“sostenendo che la macellazione rituale (…) è meno dolorosa di quanto non si creda”

bè, se lo hanno detto gli animali macellati ci crediamo!!

stefano

la macellazione è sempre vissuta dagli animali in modo traumatico, io ho lavorato in un mattatoio e so di cosa parlo, quando le mucche sentono l’odore del sangue del loro simile ucciso appena prima del loro turno cominciano a muggire e picchiare le corna contro qualsiasi cosa che gli capiti a tiro con gli occhi sbarrati e cercano di fuggire, come se fossero consapevoli cosa gli sta per succedere…è uno spettacolo orribile, ve lo assicuro.

Markus

Puoi farti le canne, ma non mangiare un kebab tradizionale…. mi piace 😀

Paul Manoni

Beh, ma la differenza che c’e’ tra un “kebab tradizionale” (halal) ed uno “non tradizionale” quale sarebbe? 😉
Io penso nessuna. Penso che stia solo nei cervelli dei creduloni, perche’ poi, nelle papille gustative, non c’e’ differenza.
Anzi, ti diro’ di piu’, se gli olandesi cominciassero a spacciare la loro carne macellata normalmente, per carne macellata in modo rituale halal, senza farlo sapere in giro, i mussulmani se ne accorgerebbero nel 2085…Forse. 😉

Markus

Sai quando uno va al bar e chiede un caffè al vetro ? Oppure quando nei ristoranti di classe non usano bicchieri di plastica (sono per altro garanzia di maggiore igiene) ? Stessa cosa. Sono sicuro che non c’è dfferenza ma che vuoi farci ? Ci piace farci fregare 😉
Io compro pure roba bio… sono un caso disperato.

Il problema è quando a qualcuno piace troppo e crede pure in dio ! 😀

A parte gli scherzi… illudersi è un po’ il sale della vita, ma secondo me quanto più sei realista, tanto più sai giocare e goderti in modo sicuro la fantasia.

Se devo dire la mia, non è colpa di nessuno se sono un bipede onnivoro. Mangio carne e il mio pasto deve morire perchè io viva. Accettato questo che differenza fa come si muore ? Anche la macellazione meccanica non dà garanzia che l’animale sia morto al momento della macellazione. Basta che la bestiola giri la testa e muore squartata invece che con un colpo in testa…

Allora stabiliamo che a prescindere dal metodo l’animale non deve soffrire. Creiamo posti di lavoro per veterinari con il compito di sopprimere gli animali in modo indolore e poi compatibile con qualunque macellazione. Ci costa di più nel piatto e a quello sono disposto, poi tocca vedere se certi rituali sono compatibili con una macellazione pietosa e scientificamente corretta.

MassimoP

“Felicetti segnala che la comunità islamica ‘ha già accettato lo stordimento in alcune città come Trento e Bolzano’ ”

Curioso che questa situazione si sia creata in concomitanza con il “banchetto a base di carne d’orso” organizzato dalla Lega proprio in Trentino – con la scusa che, per scongiurare la prospettata “invasione” di orsi da ripopolamento (i leghisti sono sempre molto sensibili alle… invasioni, umane o animali che siano) l’oggetto del loro banchetto sarà/dovrebbe essere un esemplare “non padano” e quindi non protetto per legge come specie in via di estinzione. D’altra parte, una certa insensibilità ecologista è alla base della condotta di chi difende la macellazione rituale – e la Lega ha riscoperto le famigerate “radici cristiane” con relativa abiura al dio Po. Che ci sia una relazione?
Se le convenzioni religiose devono giustificare deroghe al diritto di ogni (anche di questo) tipo, m’immagino una bella Santa Alleanza Borghezio-Sepe (momentaneamente dimentica della popolarità di Napoli in certa “Padania”), in cui i due danno man forte al massacro degli orsi, alla mattanza “à la sacrée” dei bovini, al bando della ricerca, alla sconfessione dei diritti civili e quant’altro unendo le forze per appoggiare Gheddafi che oggi ha chiesto aiuto agli sciamani per aggirare (da lassù?) il mandato di cattura internazionale. Chi consacra la pia ampolla e insieme assume l’ostia-carne e chi fa sciogliere il sangue di San Gennaro, confluiti nella stessa squadra, possono fare grandi cose insieme a chi usa talismani fatti con ossa di iena – ovviamente, sempre in nome della ” ‘sacralità’ della vita”…

Federico Tonizzo

Sono molto contento per la nuova legge olandese!

Da http://it.wikipedia.org/wiki/Macellazione#Macellazione_rituale-religiosa :
“Gli animali devono essere coscienti al momento dell’uccisione, anche se (come sovente accade) bendati per non vedere il coltello del macellaio. Lo stordimento degli animali prima della macellazione non è contemplato dai precetti dell’Islam.
L’uccisione deve avvenire recidendo la trachea e l’esofago: i principali vasi sanguigni verranno recisi di conseguenza. La colonna vertebrale non deve invece essere recisa: la testa dell’animale non deve essere staccata durante l’uccisione. Il macellaio deve pronunciare la basmala, orientando la testa dell’animale in direzione di Mecca.
L’uccisione deve essere fatta in una sola volta: il movimento di taglio deve essere continuo e cessa quando il coltello viene sollevato dall’animale. Non è permesso un altro taglio: un secondo atto di uccisione sull’animale ferito rende la carcassa non halāl.”

QUESTE TORTURE SADICHE E IDIOTE DEVONO FINIRE IN OGNI LUOGO!!!

Markus

Da quello che mi dicono i metodi non religiosi non danno nessuna garanzia che l’animale non soffra… anzi… il problema è imporre macellazioni indolore per gli animali compatibili con il consumo umano, poi i rituali scaramantici altrui si adattano o proponessero loro soluzioni religiosamente corrette nei limiti degli obblighi di non far soffrire l’animale. Non si tratta di vietarli, si tratta di dire: per noi l’animale va portato alla macellazione addormentato e l’uccisione è netta e sicura, senza possibilità di errori e sotto controllo di un veterinario. Che poi il taglio avvenga dicendo cose strane frega a qualcuno ?
Secondo me si tratta di dare o revocare licenze e non c’è nulla di religioso, quanto di sanitario e di rispettoso per l’animale.

Federico Tonizzo

Purtroppo anche in alcuni macelli “occidentali” non si fa molto caso a non far soffrire l’amimale che viene ucciso. Chiaramente occorrerebbero molti più contolli di ora da parte delle autorità sanitarie (le quali, tra l’altro, dovrebbero controllare non solo che non si faccia soffrire l’animale, ma anche che l’animale non sia stato allevato con sostanze non innocue – estrogeni, eccesso di antibiotici, farine animali – per non danneggiare poi le persone che mangeranno quell’animale; c’entra solo un po’, ma ricordi anche il latte alla diossina di Napoli di qualche mese fa?).

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