Discussioni sulla laicità al parlamento europeo

Una delegazione UAAR ha partecipato ieri e l’altro ieri a due importanti appuntamenti che hanno avuto luogo presso il Parlamento europeo di Bruxelles. Mercoledì era infatti in programma un incontro della European Parliament Platform for Secularism in Politics con il presidente del parlamento europeo, il polacco Jerzy Buzek (partito popolare). Quest’ultimo ha dissentito dalla decisione di chiedere la “separazione” tra Chiese e Stato, sostenendo che sarebbe opportuno parlare piuttosto di “distinzione” o di “autonomia”. La presidente dell’EPPSP, l’olandese Sophie In’t Veld (liberaldemocratici), ha replicato affermando la libertà di religione è un fatto soprattutto individuale e che la scena politica deve essere completamente aliena da ogni forma di privilegio assicurato alle religioni e ai loro leader.
Alla conferenza era presente anche il vicepresidente del parlamento europeo, il vescovo della Chiesa riformata romena Laszlo Tokes (popolari), incaricato da Buzek di curare i rapporti istituzionali sia con le confessioni religiose, sia con le associazioni filosofiche non confessionali. Tokes ha chiesto di instaurare “una cultura dell’amore” e ha voluto far presente come il regime comunista sotto cui ha vissuto da giovane aveva un’ideologia atea. A Tokes ha replicato il deputato socialista spagnolo Miguel Angel Martínez Martínez, che ha ricordato come, in gioventù, sia stato arrestato sotto il regime franchista, e come nel carcere dove era detenuto era un sacerdote cattolico a stabilire quali visite poteva ricevere, quali libri poteva leggere e quali misure disciplinari dovevano essere impartite in caso di trasgressioni.
La giornata ha registrato anche alcuni interventi polemici: quello di un assistente di un parlamentare francese, che ha sostenuto che, “se la Chiesa cattolica ha detto no per duemila anni alle coppie omosessuali, ci sarà pure una ragione”; quello dell’esponente di un movimento pro-life romeno, che ha sottolineato come non ci sia, da parte laica, “rispetto adeguato” per le istanze familiste; e quello di una rappresentante di European Dignity Watch, un’organizzazione lobbista cristiana che, ha sostenuto Sophie In’t Veld, si è ormai specializzata nel dipingere e diffondere in modo caricaturale le prese di posizione degli esponenti laici.
Ieri si è invece svolto un nuovo meeting nell’ambito del progetto Religare: Religious Diversity and Secular Models in Europe. Tre le sessioni su cui si sono confrontati i relatori e si è aperto il dibattito. La prima verteva sulla libertà religiosa sui luoghi di lavoro: si è quindi parlato a lungo di velo islamico, crocifissi cattolici e kippah. La seconda aveva invece come tema La diversità religiosa e le sfide per costruire un inclusivo spazio pubblico europeo. La relazione del giurista italiano Silvio Ferrari ha posto l’accento sull’interconnessione tra neutralità e pluralità e sui diversi ambiti (strade, edifici pubblici, media) che costituiscono lo spazio pubblico. Gli esponenti delle associazioni laiciste sono più volte intervenuti per sottolineare quanta difficoltà vi sia, all’interno degli stati europei, per ricomprendere i cittadini atei e agnostici nei provvedimenti legislativi, e persino per avviare con loro i normali rapporti che le istituzioni mantengono con il resto della società civile.
La terza e ultima sezione aveva come tema Il finanziamento pubblico per la diversità religiosa: quale ruolo per il sostegno dello Stato? Il documento presentato dal relatore Francis Messner è stato incentrato sulla diversità di trattamento che le diverse legislazioni prevedono tra religione e religione e, soprattutto, sulle discriminazioni riservate alle associazioni in cui si uniscono i non credenti. Il suo parere è che tali discriminazioni sono quasi ovunque giustificate con argomenti legati alla “tradizione” dei singoli paesi: di fronte alle nuove sfide poste sia dalla secolarizzazione, sia dalla presenza nel panorama europeo di culti in precedenza assenti, è importante, ha detto, far riferimento al paragrafo 3 dell’articolo 17 della Costituzione europea (che istituisce la necessità di frequenti consultazioni, da parte delle istituzioni, sia della confessioni religiose, sia delle associazioni filosofiche non confessionali) quale strumento utilizzabile dagli stati per giustificare il finanziamento delle organizzazioni religiose e non confessionali.

Raffaele Carcano

65 commenti

Bismarck

Beh allora non è solo l’Italia messa male.
Purtroppo i politici comprendono solo la forza bruta dei numeri e del denaro, o anche “l’ateismo” costruisce una forza di banche, assicurazioni e quant’altro o saremo sempre alla mercè della ccar & Co.
Amara constatazione ma è così, i principi e i diritti solo perchè sono sulla carta se non supportati da uno “sponsor”, purtroppo, sono lettera morta; il che la dice lunga sullo stato delle democrazie non solo quella italiana.

Stefano Grassino

Se avessimo uno stato ed un’esercito, magari potente, allora si che saremo ascoltati.
E’ triste fare queste considerazioni ma purtroppo questa è la natura umana.
Nonostante ciò credo che l’unica strada da seguire sia quella dei colpi ai fianchi e non lo scontro diretto: cinquanta anni fa non eravamo nessuno……………..

Bee

“cinquanta anni fa non eravamo nessuno”

“Perchè oggi invece….”

Tempo al tempo. Dopotutto, anche il cristianesimo ci ha messo 300 anni.

fab

Federico, perché oggi invece l’ateismo in senso pieno è sempre più diffuso, quello pratico è diffusissimo e la tendenza è inequivocabile.

Stefano Grassino

E poi Federico, pensaci un attimo: se decidessimo di usare la forza, quanto ci metterebbero a farci fuori? Due giorni? Forse anche meno.
Abbiamo una grande arma che loro temono e che li fa tremare: quella che si trova nella scatola cranica di ogni individuo; si tratta solo di attendere che le pere maturino e poi vedrai che inizieranno a cadere da sole……….

P.S. è da un bel po che hanno iniziato a venir giù e qualche prelato ha iniziato a prenderle intesta. Speriamo che inizino anche le noci di cocco 🙂

Kleber al Salim Jones

Adesso siete meno ancora!!!! Ahhhb, ahaaaa!!!!

Kleber al Salim Jones

@Stefano Grassino

La tua arma segreta fa tremare si, ma noia!!! Voi siete contro natura, ci pensera la propria natura ad espellervi. Vedi la popolazione allarmata dall’arma in possesso degli atei? Chi è contro Dio è contro la stessa natura.

antonio adinolfi

Chiaramente il problema di fede è argomento marginale. Il vaticano, esaltando i principi cristiani, procede al condizionamento degli stati con la suo immenso potere finanziario in grado di infiltrarsi con mille diversificazioni in tutte le banche e le grandi industrie multinazionali.
E’ un mostro di avidità dal quale le più efferate organizzazioni malavitose hanno moltissimo da imparare. Purtroppo l’ignoranza e la carenza di informazione consente alla chiesa di sfruttare liberamente la credulità, la superstizione e un ipocrita osservanza di una tradizione formale che di cristiano non ha niente.
Antonio

Pietro

Un assistente di un parlamentare francese ha sostenuto che, “se la Chiesa cattolica ha detto no per duemila anni alle coppie omosessuali, ci sarà pure una ragione”.
Bel modo di argomentare. E’ come dire: “se per secoli è esistita la schiavitù ci sarà pure una ragione”, oppure “se gli ebrei finivano nei campi di concentramento ci sarà pure stata una ragione”, ecc… .
Come si fa a discutere con gente simile?

Paul Manoni

Ci sarà pure un motivo per cui le persone credevano che la terra fosse piatta!! 😆

MassimoP

Titolo: “C’è chi dice no. E, a volte, lo fa…”
……………………………………………….

“se la Chiesa cattolica ha detto no per duemila anni alle coppie omosessuali, ci sarà pure una ragione”.

Ovvio che c’è. È una ragione che, in passato, era più chiara. Perché “rischiarata” dai roghi…

Chiericoperduto

da oggi inizia il semestre di presidenza UE a guida polacca, quindi se ne riparlerà il semestre prossima. Con i politici polacchi si ragiona male sulla laicità.

dario colombera

Appartiene alla categoria delle libertà individuali iscriversi ad una associazione a delinquere, come la mafia? Spero che su questo siamo tutti d’accordo in Europa. Quindi qualsiasi associazione volta a delinquere, in quanto per motivi abbietti nega la verità scientifica, contrasta la socialità, ignora il diritto all’evoluzione e alla propria crescita interiore, rifiuta la conoscenza e l’etica, non deve essere considerata come una religione, alla quale si è tutti liberi di appartenere.

Federico

Questa del diritto all’evoluzione non l’avevo ancora sentita.
Mi raccomando… brevettala, che se il concetto dovesse riscuotere successo diventi ricco.

Paul Manoni

Direi di no…3 commenti nelle ultime 24 ore. Ce ne fosse uno azzeccato! 😆

giuseppe

Sogno dell’uaar e di tutti gli “ateisti” : sradicare la religione dal cuore di ogni uomo. Con questa premessa ogni proposta conduce alla dittatura.

giuseppe

Se il mio cervello deve crescere il tuo é tutto da rifare.

Diocleziano

giuseppe,
non è necessario sradicare la religione dal cuore dei credenti: sarà sufficiente impedirgli di mettere le mani nel cassetto dei soldi, e la chiesa si spegne come un telefonino senza campo…

Alex

@Giuseppe
Ti sbagli, il sogno è quello che tutti i religiosi vivano la loro fede (qualunque sia) PRIVATAMENTE senza imporla agli altri; che le varie religioni si mantegano ESCLUSIVAMENTE con le donazioni monetarie dei propri membri e che soprattutto non interferiscano nell’emanazione delle leggi di uno stato per adeguarle a quelle della propria ideologia.

giuseppe

Bravo, noi non possiamo dire in pubblico quello che pensiamo, voi si. Poi dite che non volete la dittatura.

Bee

Giuseppe, leggi bene…

“il sogno è quello che tutti i religiosi vivano la loro fede (qualunque sia) PRIVATAMENTE senza imporla agli altri; che le varie religioni si mantegano ESCLUSIVAMENTE con le donazioni monetarie dei propri membri e che soprattutto non interferiscano nell’emanazione delle leggi di uno stato per adeguarle a quelle della propria ideologia”

Quindi, tu sei liberissimo di credere in quello che vuoi, se liberissimo di dire in pubblico in cosa credi, sei liberissimo di sovvenzionare la CCAR con i tuoi soldi.

L’unica cosa che si chiede è che la religione non interferisca con le leggi di uno stato laico per costituzione e che la CCAR si mantenga pe donazione monetaria volontaria di chi vuole dichiaratamente darle denaro.

Mi sembra tutto tranne che dittatoriale.

fab

Sogno della chiesa e di tutti i cristianisti: ficcare a forza la religione dappertutto. Con questa premessa ogni proposta conduce alla dittatura.

OK, scritta così mi suona più realistica.

Kaworu

giuseppino, quando ti degnerai di rispondere alle domande che ti vengono fatte? perchè ce ne sono alcune in sospeso nel thread su buttiglione… thread da cui sei scappato frignando.

nightshade90

@ giuseppe

a noi dell’UAAR, di fatto, fottesega della religione. ci basta benissimo sradicare ogni anelito di teocrazia. se davvero fossimo intenzionati a sreradicare ogni religine, ci speghi perchè andiamo così daccordo con i valdesi? (e wiccani, e buddisti, e in generale tutti i credenti che credono nella necessità della separazione completa tra stato e chiesa)

Stefano Grassino

Se giuseppe avesse un briciolo di amor proprio, con tutti gli schiaffoni che si è preso fino ad ora sulle ultimissime, chiederebbe di imbarcarsi sulla prossima navicella in partenza per marte……. 8)

nightshade90

dubito che i possibili microorganismi batterici fossili rimasti su marte lo accetterebbero: la sua venuta abbasserebbe di molto il calcolo dell’intelligenza media presente sul pianeta, senza contare che un essere involuto come lui potrebbe attaccare loro qualcosa di contagioso………

giuseppe

A noi credenti non frega niente dell’ateismo, a condizione che non si voglia imporre a tutti facendone una religione di stato che nulla c'(entra con la laicità.

Per Stefano Grassino.

Me ne strafrego delle tue valutazioni e delle “figure” pessime con l’uaar….Il vostro giudizio non vale un centesimo.

Bee

“A noi credenti non frega niente dell’ateismo, a condizione che non si voglia imporre a tutti facendone una religione di stato”

E dagli…

fab

“A noi credenti non frega niente dell’ateismo”
Bomba.

“Me ne strafrego delle tue valutazioni e delle “figure” pessime con l’uaar….Il vostro giudizio non vale un centesimo.”
Dev’essere per questo che continui a scrivere da queste parti.

Alecattolico

Se si intende per laicit il rispetto di tutte le opinioni ,sonod’accordo,se si vuole privare dimanifestare il proprio credo pubblicamente ,allora i Cattolici si :(faranno sentire).

Diocleziano

Nessuno ti impedisce di renderti ridicolo manifestando il tuo credo in piazza, ma non con i soldi dello stato.

Alecattolico

Ridicoli sono il gay pride e l’aGli ateobvs,oppure i palloncini Colorati con la scritta Dio non esiste,sanno tanto di idiozia.

fab

Aluccio, sicuro sicuro che tu con l’idiozia non hai nulla a che fare? Ma sicuro sicuro?

teologo cattolico

non ho capito: ma quanti sono gli stati teocratici che fanno parte dell’unione europea per discutere dell’ovvietà di distinguere ruolo politico dello Stato da quello spirituale dell’autorità religiosa (sia la Chiesa cattolica oppure una qualunque istituzione religiosa)? Mi sembrano discussioni un po’ sorpassate…e intanto io pago..

giulio

non sono discussioni sorpassate, tuttora le chiese riescono a imporre le leggi a tutta la società servendosi dei politici credenti che vengono ricattati con la minaccia di scomunica

Stefano Grassino

…e lusingati con il denaro ma soprattutto con l’appoggio dei voti del gregge affinchè possano poggiare il loro deretano su quelle poltrone.

Francesco

Teologo quando i politici affrontano discussioni serie ti lamenti vero, certo se iniziano a discutere e soprattutto risolvere i problemi che creano le religioni la tua associazione a delinquere preferita e magari anche a te scompare la sedia sotto il sedere e vi ritrovate col c. per terra. Dovrebbero passare il tempo a discutere di teologia, cartomanzia , astrologia leggere gli oroscopi queste sono le occupazioni per cui ti piacerebbe pagare.
P.S. la testa voi credenti l’avete sempre nei soldi.

Maurizio_ds

La presidenza polacca si annuncia come una presidenza molto di parte, su questi aspetti. Ma la verità è che la maggior parte dei paesi europei (e non solo) hanno ben chiaro in mente che la sfera religiosa deve restare nell’ambito individuale, e non esiste che una qualunque organizzazione religiosa pretenda di imporre modelli e comportamenti all’intera società, men che mai che si faccia finanziare anche da quei cittadini che credenti non sono.
Diciamola tutta: la chiesa si mette in politica soltanto per i soldi. E’ così dalla sua nascita, e finché questi soldi non glieli toglieranno una volta per tutta, continuera a pretendere di fare da “autorità morale” quando non ne ha alcuna caratteristica (vedi preti pedofili e soprattutto vescovi maneggioni e riciclatori di denaro sporco tramite lo ior).

nightshade90

non solo per i soldi, ma anche per il potere fine a sè stesso: ormai loro, se non vengono chiamati con titoli altisonanti, non riescono a sentirsi migliori degli altri, e nemmeno se non riescono ad imporre i loro principi a chi non li condivide o se non vengono trattati per statuto come “più uguali degli altri”. e per loro non c’è nulla di peggio che non potersi più sentire “più uguali degli altri” e venire trattati come se quello in cui credono non li rendesse “speciali” o, peggio ancora, vedere quello in cui credono venire trattato come una qualsiasi altra opinione, senza più “il rispetto dato a prescindere” che riceveva fino ad ora.

per loro, non c’è nulla di peggio che dover vivere ed essere trattati come qualsaisi altro normalissimo essere umano con una qualsiasi altra normalissima opinione sciocca e stramba.

dario colombera

Per crescita interiore intendo l’evoluzione verso la libertà dai propri condizionamenti e dalla propria ignoranza, per i quali siamo incapaci di libero arbitrio e non conosciamo le leggi della vita (vedi biologia moderna)

Paul Manoni

La legge sulle interruzioni VOLONTARIE di gravidanza, prevede dei termini entro i quali eseguirle. Entro quei termini non esiste nessun “infante”. Questo non devi dimenticare.

Kaworu

stai parlando con un ignorante in malafede.

pessima combinazione…

Emanuele

Scusata ma quale srarebbe “L’ideologia atea” ? Il credere o meno in un qualcosa non vuol dire certo avere un’ideologia comune: chi appartiene alla medesima religione ha, o dovrebbe avere, un’ideologia comune in linea con la propria chiesa(o cmq gruppo).

E’ difficile da capire che l’ideologia dei vari regimi comunista non é quella atea, ma talvolta può comprende fra le altre cose l’essere ateo.

Iptizzando(sottolineo ipotizzando) che l’affermazione “A é comunista” implica “A é ateo” , mi sembra evidente che il contrario non é verificato: “B é ateo” non implica “B é comunista”.

Se fosse vera la seconda implicazione, per analogia sarebbe vera anche l’implicazione fra cattolico e fascista.

pincopallino

Ad un certo punto ho avuto l’impressione di leggere il verbale dell’assemblea di condominio…..

giuseppe

E’ difficile da capire che l’ideologia dei vari regimi comunista non é quella atea, ma talvolta può comprende fra le altre cose l’essere ateo.

E’ impossibile perché é contro i fatti. Negarlo vuol dire mistificare la realtà. Ma anche in questo siete maestri.

Osvaldo

Tu credi che gli atei vogliano imporre l’ateismo di stato?

giuseppe

Si, i fatti lo dimostrano. C’é un modo più esplicito, quello usato nei paesi comunisti, e c’é un modo più implicito, mascherato di diritti e democrazia. Il vostro appartiene al secondo.

Federico Tonizzo

“La presidente dell’EPPSP, l’olandese Sophie In’t Veld (liberaldemocratici), ha replicato affermando la libertà di religione è un fatto soprattutto individuale e che la scena politica deve essere completamente aliena da ogni forma di privilegio assicurato alle religioni e ai loro leader.”

Parole “sante”!

firestarter

se qualcuno vedesse giuseppe e’ pregato di chiamare immediatamente i paramedici: il soggetto e’ clinicamente stupido, incapace di ragionare e del tutto imprevedibile. Si prega di non fare gli eroi, ci penseranno gli addetti a placarlo. Per ora purtroppo non riusciamo a reperirlo. Faremo il possibile per neutralizzarlo appena possibile.

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